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  • Borja Mayoral porta la Roma ai quarti, Pogba elimina il Milan

    Borja Mayoral porta la Roma ai quarti, Pogba elimina il Milan

    La serata di Europa League ha un sapore dolceamaro, la Roma ha vinto 2-1 in casa dello Shakhtar, doppietta di Borja Mayoral, ed ha ottenuto il pass per i quarti. Un gol di Pogba invece ha regalato il successo al Manchester United in casa del Milan eliminando così i rossoneri.

    Come detto è stato tutto piuttosto facile per la Roma che partiva dal 3-0 maturato 7 giorni fa all’Olimpico. A Kiev la squadra di Fonseca non ha praticamente mai visto la qualificazione in dubbio, dopo lo 0-0 del primo tempo, il gol ad inizio ripresa di Borja Mayoral ha tolto ogni dubbio.

    Dopo il momentaneo pareggio di Junior Moraes ci ha pensato ancora Borja Mayoral a fissare il risultato sul definitivo 2-1.

    La Roma rimane così l’unica italiana in corsa nelle coppe europee.

    Il Milan infatti ha giocato una buona partita, ha sofferto all’inizio ma poi ha avuto diverse buone occasioni per passare in vantaggio. Lo 0-0 di fine primo tempo valeva ancora il passaggio del turno, come all’andata però ad inizio ripresa è arrivato il gol degli inglesi, a segnarlo è stato Paul Pogba entrato in campo al rientro dagli spogliatoi.

    I rossoneri, decisamente decimati dagli infortuni, hanno provato a trovare il gol del pari, Pioli si è giocato anche la carta Ibrahimovic ma la rete non è arrivata.

    La corsa in Europa League del Milan, iniziata dai preliminari, si è chiusa così agli ottavi.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno degli ottavi di Europa League a Kiev tra Shakhtar Donetsk e Roma.

    Buona partenza della Roma che al 6° va vicino al gol con Borja Mayoral che controlla ma poi davanti a Trubin calcia altissimo. La gara non presenta emozioni gli ucraini, che dovrebbero provare a recuperare il netto svantaggio, si vedono solo con un paio di tiri da fuori.

    Al 33° è bravo Junior Moraes a girare di testa, Pau Lopez pare battuto ma la palla esce sul fondo. Altra grande occasione per Borja Mayoral che viene lanciato con un passaggio oltre alla difesa, il pallone però è troppo lungo e Trubin respinge.

    Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Secondo tempo che riparte con l’ingresso di Mancini per Ibanez. Alla prima ripartenza la Roma punisce, Karsdorp si spinge in avanti, sfrutta un rimpallo e mette in mezzo, Kryvstov prova a salvare ma la palla giunge a Borja Mayoral che di testa spinge in rete. Al 53° enorme errore di Pedro che si trova solo davanti al portiere ma clamorosamente calcia fuori, altra ripartenza, stavolta Pedro serve l’assist ma Spinazzola calcia malamente fuori.

    In campo c’è solo la Roma, cross di Spinazzola, colpo di testa di Borja Mayoral che però è troppo centrale. Alla prima occasione gli ucraini colpiscono con Junior Moraes che gira in rete una sponda dopo un calcio di punizione, è il gol del pareggio.

    I giallorossi non si scompongono, controllano i tentativi dello Shakhtar e poi colpiscono con l’imbucata di Pedro per Carles Perez che salta il portiere e serve palla a Borja Mayoral che deve solo depositarla in rete.

    Pau Lopez con una splendida parata in tuffo nega il pareggio a Marlos che aveva ben calciato dal limite. I minuti restanti scorrono via quasi svogliatamente, c’è una chance per Carles Perez che calcia addosso a Trubin poi dopo due minuti di recupero l’arbitro Lahoz fischia la fine, la Roma vince anche in Ucraina e vola ai quarti di Europa League.

    SHAKHTAR DONETSK – ROMA 1-2 (47°, 72° Borja Mayoral (R), 59° Moraes(S))

    Shakhtar Donetsk (4-3-3): Trubin; Dodo (82° Bolbat), Vitao, Kryvtsov, Matviienko; Alan Patrick (60° Konoplyanka), Marcos Antonio, Maycon; Tete (60° Marlos), Moraes (77° Dentinho), Solomon (77° Sudakov).

    Allenatore: Castro.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (46° Mancini), Cristante, Kumbulla; Spinazzola (58° Calafiori), Villar, Diawara (58° Pellegrini), Karsdorp (58° Bruno Peres); Carles Perez, Pedro (75° El Shaarawy); Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Ibanez (R), Marcos Antonio (S), Alan Patrick (S), Karsdorp (R).

    Concludiamo con il racconto della gara di ritorno degli ottavi di Europa League tra Milan e Manchester United.

    La gara vede una partenza migliore da parte degli inglesi che cercano di schiacciare dietro i rossoneri. Segnali di Milan intorno al quarto d’ora, prima Kalulu non riesce a servire bene in mezzo al termine di una bella azione di squadra, poi Kessiè va al tiro, troppo centrale per impensierire Henderson.

    La partita si mette a percorrere i binari dell’equilibrio anche se il Milan comincia a guadagnare campo e sicurezza, nonostante rimanga qualche errore di troppo. Potenziale grande occasione per il Milan al 35°, Bruno Fernandes sbaglia il retropassaggio, Castillejo s’invola e poi tocca per Kessié che viene anticipato all’ultimo secondo.

    Ci prova Saelemaekers al 41° con un bel tiro da fuori, Henderson mette in corner con un po’d’incertezza. Sul finire di primo tempo Krunic cerca la girata al volo ma non inquadra la porta, si va al riposo sullo 0-0.

    Il secondo tempo parte con l’ingresso di Pogba per Rashford. E’ proprio Pogba al 48° a girare in porta la palla rimasta nell’area piccola del Milan dopo una mischia. Pogba sembra in serata super, al 51° il francese serve un assist a Greenwood che lascia partire il diagonale, Donnarumma si allunga e blocca. Al 65° Pioli si gioca la carta Ibrahimovic.

    I rossoneri cercano di spingere, al 72° Kessiè riesce a staccare e colpire di testa da dentro l’area, palla però sul fondo. Due minuti dopo gran colpo di testa di Ibrahimovic, straordinario riflesso di Henderson, si salva lo United.

    Gli inglesi cercano di far passare il tempo controllando il gioco, il Milan sembra accusare una certa stanchezza. Non arriva il miracolo nel finale, il Milan perde ed esce dall’Europa League, il Manchester United accede ai quarti.

    MILAN – MANCHESTER UNITED 0-1 (48° Pogba)

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Kalulu (65° Dalot), Kjaer, Tomori, Hernandez; Krunic (72° Diaz), Kessie, Meité; Castillejo (65° Ibrahimovic), Calhanoglu, Saelemaekers.

    Allenatore: Pioli.

    Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw; McTominay, Fred; Greenwood, Bruno Fernandes, James; Rashford (46° Pogba).

    Allenatore: Solskjaer.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Kalulu (Mi), Dalot (Mi), Kjaer (Mi), Shaw (Ma), Hernandez (Mi).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spicca l’impresa della Dinamo Zagabria che ha ribaltato lo 0-2 subito in casa del Tottenham e con una tripletta di Orsic ha eliminato ai supplementari la squadra di Mourinho. Colpo a sorpresa anche dello Slavia Praga che è andato a vincere 2-0 in casa dei Rangers eliminando gli scozzesi. Tutto facile per Villarreal ed Ajax che vincono entrambe 2-0 ed eliminano Dinamo Kiev e Young Boys. Vittorie inutili di Molde e Olympiacos che vengono comunque eliminate da Granada e Arsenal.

  • Pari ad Old Trafford per un buon Milan, Roma show cala il tris

    Pari ad Old Trafford per un buon Milan, Roma show cala il tris

    La serata di Europa League ha sorriso alle due italiane, il Milan ha giocato un grandissimo match ad Old Trafford strappando il pari con Kjaer nel finale, la Roma all’Olimpico non ha lasciato scampo allo Shakhtar e l’ha sconfitto con un netto 3-0.

    Come detto i rossoneri di Pioli, con parecchie assenze, hanno disputato un eccellente match in casa del Manchester United, hanno creato molto nel primo tempo ed hanno anche visto un gran gol di Kessie annullato dal VAR per tocco di mano.

    Il gol di Diallo ad inizio ripresa ha avuto il sapore della beffa atroce ma il Milan ha insistito, ci ha creduto ed alla fine è stato premiato con il colpo di testa di Kjaer che in pieno recupero ha fissato il risultato sul 1-1, risultato importante in vista del ritorno.

    Tutt’altra partita per la Roma.

    La squadra di Fonseca è partita bene, ha sbloccato la gara con Pellegrini al 23° ha saputo reggere ai tentativi dello Shakhtar e poi nella ripresa ha colpito, prima con un’azione personale di El Shaarawy e poi con il colpo di testa di Mancini.

    Unica nota negativa l’uscita per infortunio di Mkhitaryan al 35° del primo tempo per un problema muscolare da valutare.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per l’andata degli ottavi di Europa League ad Old Trafford tra Manchester United e Milan.

    Buona partenza del Milan con Leao che al 5° scatta e davanti al portiere trova la rete, si alza la bandierina, gol annullato. Al 11° però Kessie controlla e poi lascia partire un gran tiro che batte Henderson, c’è però un tocco di braccio, il VAR annulla.

    Intorno al 20° si vedono anche i padroni di casa con un tiro da lontano di Telles che non va molto lontano dal bersaglio. E’ davvero un buon Milan e al 31° Saelemaekers si procura lo spazio e calcia, Henderson respinge.

    Clamoroso errore di Maguire al 38°, il difensore dei Red Devils si fa trovare pronto su una sponda da azione da corner ma solissimo e da pochi centimetri centra il palo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Secondo tempo che parte con l’ingresso del giovane Diallo per Martial nello United. Ed è proprio Diallo a trovare il vantaggio al 50° con un perfetto colpo di testa su lancio di Bruno Fernandes. Il gol sembra minare le sicurezze del Milan e al 54° Calabria rischia di combinare un pasticcio commettendo un errore in retropassaggio, James non ne approfitta.

    Al 58° si rivedono i rossoneri, Kessie è bravo a stoppare e prepararsi la conclusione, Henderson respinge in corner. Il Milan cresce ma al 72° James fallisce un gol piuttosto facile, calciando sul fondo con la porta spalancata.

    La squadra di Pioli però non ci sta e al 89° si crea un’altra chance, Kessie circondato da 4 avversari pennella per Leao che manca completamente il pallone. Al 92° il pareggio arriva, Kjaer sbuca su azione da corner e di testa batte un incerto Henderson.

    Finisce così, il Milan ottiene un preziosissimo e meritato pareggio che rende meno complesso il ritorno degli ottavi di Europa League tra 7 giorni a San Siro.

    MANCHESTER UNITED – MILAN 1-1 (50° Diallo (Ma), 92° Kjaer (Mi))

    Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka (74° Williams), Bailly, Maguire, Telles; McTominay, Matic; James (74° Shaw), Bruno Fernandes (74° Fred), Martial (46° Diallo); Greenwood.

    Allenatore: Solskjaer.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria (74° Kalulu), Kjaer, Tomori, Dalot; Krunic, Meité, Kessie; Saelemaekers (69° Castillejo), Leao, Diaz (69° Tonali).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Vincic.

    Ammoniti: Saelemaekers (Mi), McTominay (Ma).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata degli ottavi di Europa League tra Roma e Shakhtar Donetsk.

    La gara inizia con un enorme occasione per Villar che gira il pallone con il fianco verso la porta, Trubin è attento e salva sulla linea. Al 23° dopo una lunga fase senza emozioni arriva la giocata di Pedro che trova Pellegrini, il capitano giallorosso scatta sul filo del fuorigioco e batte Trubin.

    Prima occasione degli ucraini al 27° con Junior Moraes che viene servito da un ottimo assist di Dodo, Pau Lopez è attento a respingere in uscita bassa. Alla mezz’ora brutto rinvio di Trubin, Mkhitaryan ci prova dalla trequarti ma non inquadra la porta.

    Mkhitaryan non ce la fa e al 35° per un probabile problema muscolare lascia il campo per Borja Mayoral. Il primo tempo si chiude con la Roma avanti per uno a zero.

    Il secondo tempo comincia con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo. Subito occasione per lo Shakhtar, errore in uscita di Villar, la palla arriva a Tete che calcia, Pau Lopez si distende e mette in corner. E’ un altro Shakhtar e al 50° è ancora Tete ad andare al tiro, Mancini devia oltre la linea di fondo.

    Clamorosa occasione sprecata da El Shaarawy, un minuto dopo il suo ingresso il Faraone riceve un perfetto assist di Pellegrini ma calcia malissimo servendo la palla al portiere. La Roma spreca ancora poco dopo, delizioso cross di Spinazzola, Mayoral controlla male e la palla si perde.

    La partita è viva e serve un ottimo Pau Lopez per respingere un tiro in mischia di Junior Moraes. Al 73° però El Shaarawy si fa perdonare, grande azione personale, tocco morbido sull’uscita del portiere e palla in rete. Tre minuti e si ripete l’asse PellegriniEl Shaarawy, stavolta Trubin alza in corner, dal calcio d’angolo sbuca Mancini che di testa infila alle spalle del portiere.

    Non succede molto altro, la Roma batte 3-0 lo Shakhtar e fa un bel passo verso i quarti di finale di Europa League.

    ROMA – SHAKTHAR DONETSK 3-0 (23° Pellegrini, 73° El Shaarawy, 77° Mancini)

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Kumbulla, Cristante; Spinazzola (79° Bruno Peres), Villar, Diawara (79° Ibanez), Karsdorp; Pellegrini (79° Carles Perez), Pedro (62° El Shaarawy); Mkhitaryan (35° Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Shakhtar Donetsk (4-2-1-3): Trubin; Dodo, Vitao, Matviienko, Ismaili; Maicon, Alan Patrick (79° Sudakov); Marlos (88° Marcos Antonio); Tete (88° Konoplyanka), Moraes (76° Dentinho), Taison (79° Solomon).

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Soares Dias.

    Ammoniti: Kumbulla (R), Alan Patrick (S), Maicon (S), Taison (S), Mancini (R).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata Harry Kane ha trascinato il Tottenham nel successo per 2-0 contro la Dinamo Zagabria. Vincono 2-0 anche il Granada in casa con il Molde e il Villarreal a Kiev contro la Dinamo. Netto successo dell’Ajax per 3-0 sullo Young Boys. Vince anche l’Arsenal che con il 3-1 in Grecia contro l’Olympiacos si avvicina alla qualificazione. Finisce 1-1 tra Slavia Praga e Rangers.

  • Sorteggi Europa League, United e Shakhtar per Milan e Roma

    Sorteggi Europa League, United e Shakhtar per Milan e Roma

    L’urna di Nyon non è stata poi così buona nei confronti delle due italiane, i Sorteggi Europa League infatti hanno stabilito che saranno il Manchester United e lo Shakhtar Donetsk le avversarie di Milan e Roma agli ottavi di finale.

    Non saranno certamente due partite semplici ma entrambe portano con loro dei particolari ricordi.

    Le inglesi erano certamente da evitare nei Sorteggi Europa League, invece al Milan è capitato proprio lo United.

    Servirà certamente un altro Milan, rispetto a quello visto nell’ultimo periodo, per tenere testa alla squadra di Solskjaer.

    Uomo da tenere d’occhio sarà certamente l’ex Serie A Bruno Fernandes che pare in un periodo di forma straordinaria ma non sarà l’unico pericolo per i rossoneri: Rashford, Martial, Pogba, Cavani, il giovane Greenwood, insomma i nomi certamente non mancano.

    Senza dubbio il nome Manchester United porta però alla mente dei tifosi del Milan la semifinale di Champions del 2006/2007 con quel 3-0 di San Siro in cui brillò la stella di Kakà.

    Piccola curiosità, in quella stessa Champions, vinta in finale contro il Liverpool, il Milan affrontò Lille e Celtic (e Manchester United) proprio come accaduto in questa Europa League 2020/21.

    Per quanto riguarda i precedenti, nei dieci confronti c’è una perfetta parità, 5 vittorie del Milan e 5 dello United.

    Sorteggi Europa League che hanno riproposto una nuova sfida da ex per il tecnico della Roma.

    Dopo lo Sporting Braga i giallorossi sfideranno lo Shakhtar Donetsk, ultima squadra allenata da Fonseca prima di arrivare in Serie A.

    Lo Shakhtar ormai pare essere un abituè delle squadre italiane, gli ucraini infatti hanno già affrontato Milan, Lazio, Napoli, Vicenza, Atalanta, Inter, in particolare recenti sono le sfide con i nerazzurri nella semifinale della scorsa Europa League stravinta dalla squadra italiana e nei gironi di Champions di quest’anno con gli ucraini capaci di fermare due volte sullo 0-0 la squadra di Conte.

    Per quanto riguarda i precedenti, la Roma ha sfidato sei volte lo Shakhtar con un bilancio di 2 vittorie e 4 sconfitte.

    Da tenere d’occhio saranno i brasiliani della compagine di Luis Castro ma anche l’israeliano Solomon ha dimostrato di poter esser una spina nel fianco delle difese avversarie.

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    Risultato Sorteggi Europa League ottavi di finale | © UEFA
  • L’Atalanta continua la sua corsa, l’Inter saluta l’Europa

    L’Atalanta continua la sua corsa, l’Inter saluta l’Europa

    Una serata davvero dal doppio gusto: dolcissimo per l’Atalanta che ha battuto 1-0 l’Ajax ad Amsterdam ed ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions, amarissimo per l’Inter che con lo 0-0 con lo Shakhtar ha salutato l’Europa già a dicembre.

    Partiamo dalle belle note, l’Atalanta di Gasperini ha ripetuto quello che l’anno scorso era un exploit, ovvero passare i gironi di Champions.

    I nerazzurri bergamaschi hanno giocato una partita solida, hanno sofferto poco e poi hanno colpito al momento giusto con la zampata di Muriel, passando da favola a solida realtà.

    Malissimo invece i nerazzurri di Milano che già a dicembre sono fuori da tutte le competizioni europee.

    Si temeva il biscotto ed invece il Real Madrid ha fatto il suo dovere battendo 2-0 il Borussia Moenchengladbach.

    Lo Shakhtar non ha fatto praticamente nulla, l’Inter con poca qualità ha sbattuto costantemente contro il muro ucraino e quando non ci hanno pensato i difensori c’è stato un grande Trubin a dire no.

    Adesso l’Inter si butterà a testa bassa sul campionato ma certamente ci saranno sicuramente delle riflessioni da fare.

    Veniamo al racconto della partita dell’Arena Johan Cruijff tra Ajax ed Atalanta.

    Pronti via e la sfida si presenta subito frizzante con i ritmi alti e le due squadre aggressive ma con gli olandesi che si fanno preferire. Al a9° clamorosa palla gol per l’Atalanta, sponda di Zapata per De Roon che colpisce senza trovare la porta.

    I minuti scorrono senza grosse emozioni, le squadre vanno a fiammate senza però arrivare a costruire palle gol.

    Un primo tempo non certo indimenticabile si chiude giustamente sullo 0-0.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Promes al posto di Brobbey nell’Ajax.

    Le emozioni continuano a latitare, i minuti passano e all’Atalanta va comunque bene così. Al 61° Martinez con una perfetta scivolata anticipa Zapata su bell’assist di Pessina. Brivido al 69° quando dopo un pasticcio difensivo Freuler interviene con una spallata su Huntelaar ritenuta regolare.

    Gollini super al 75°, l’Ajax mette Klaassen in porta ma il portiere è freddo e chiude con i piedi. Al 81° l’Ajax rimane in 10 per il secondo giallo a Gravenberch. L’Atalanta trova il gol con Muriel che parte sul filo del fuorigioco, salta il portiere e mette in rete.

    Finisce così, l’Atalanta per il secondo anno consecutivo passa i gironi di Champions League.

    AJAX – ATALANTA 0-1 (86° Muriel)

    Ajax (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Martinez (92° Timber (95° Alvarez)), Tagliafico (64° Huntelaar); Klaassen, Labyad (64° Ekkelenkamp), Gravenberch; Anthony, Brobbey (46° Promes), Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Atalanta (34-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (79° Palomino); Pessina; Gomez, Zapata (79° Muriel).

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Tagliafico (Aj), Hateboer (At), Freuler (At).

    Espulso: Gravenberch (Aj).

    Passiamo alla sfida di San Siro tra Inter e Shakhtar Donetsk.

    Partenza con un’Inter che studia l’avversario ma non disdegna qualche imbucata. Al 7° assist di Barella, Lautaro colpisce al volo e centra in pieno la traversa.

    I nerazzurri continuano a far la partita e rischiano di segnare con De Vrij in mischia su azione di corner. La partita è a senso unico, il gol però non arriva, intanto arrivano buone notizie da Madrid, il Real poco dopo la mezz’ora si porta sul 2-0.

    Al 40° primo tiro dello Shakhtar, Handanovic blocca sicuro. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa riparte senza cambi nelle due formazioni. Il copione non cambia, Inter a far la partita, Shakhtar ad attendere. Al 52° Trubin è strepitoso nel salvare su un gran colpo di testa di Lukaku.

    I minuti passano, l’Inter attacca ma trova sempre un muro e sulla ripartenza lo Shakhtar arriva al tiro con Tete, Handanovic respinge.

    Conte prova a giocarsi anche le carte Perisic e Sanchez, mettendo in campo un undici molto offensivo. Al 88° ci prova proprio Sanchez, colpo di testa, palla alta. Un minuto dopo Sanchez colpisce a botta sicura, sembra fatta ma sulla traiettoria c’è Lukaku che, in fuorigioco, respinge.

    Ci prova anche Eriksen al 92°, Trubin che era caduto poco prima, si alza e mette la palla oltre la traversa. L’Inter ci prova con lanci lunghi e mischie, dopo 8 minuti di recupero arriva il fischio finale, finisce 0-0, si conclude amaramente a dicembre la stagione europea dei nerazzurri.

    INTER – SHAKHTAR DONETSK 0-0

    Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (85° D’Ambrosio); Hakimi (85° Darmian), Barella, Brozovic, Gagliardini (76° Sanchez), Young (68° Perisic); Lukaku, Lautaro Martinez (85° Eriksen)

    Allenatore: Conte.

    Shakhtar Donetsk (3-5-2): Trubin; Dodo, Bondar, Vitao (36° Kocholava), Matviienko; Kovalenko, Stepanenko, Maycon; Tete (65° Alan Patrick), Marlos (65° Solomon), Taison (86° Dentinho).

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Vincic.

    Ammoniti: Vitao (S), Gagliardini (I), Hakimi (I), Brozovic (I), Trubin (S).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nella giornata di oggi si è recuperata la sfida interrotta ieri sera, il Psg ha battuto 5-1 il Basaksehir (super prestazioni di Neymar e Mbappé) ed ha conquistato il primo posto del girone.

    Soddisfazione per il Midtjylland che ottiene un punto contro il Liverpool. Il Bayern prosegue nella sua corsa vincendo anche contro la Lokomotiv Mosca, l’Atletico Madrid espugna il campo del Salzburg e ottiene il secondo posto nel girone alle spalle dei tedeschi.

    Come già detto il Real Madrid ha battuto il Borussia Moenchengladbach ma anche i tedeschi sorridono perché passano comunque da secondi nel girone.

    L’Olympiacos perde contro il Porto ma il contemporaneo k.o. dell’Olympique Marsiglia contro il Manchester City manda i greci in Europa League, inglesi e portoghesi erano già qualificati agli ottavi di Champions.

  • Serata di pareggi in Champions per Inter ed Atalanta

    Serata di pareggi in Champions per Inter ed Atalanta

    Una serata di Champions League non proprio totalmente positiva per Inter ed Atalanta.

    Gli uomini di Conte non hanno rischiato praticamente niente, hanno creato molte occasioni, specialmente nel primo tempo, hanno fallito un gol a porta vuota con Lautaro Martinez e sono tornati da Kiev con uno 0-0 contro lo Shakhtar.

    Il pareggio tra Gladbach e Real Madrid consente all’Inter di rimanere al secondo posto a pari con i tedeschi ed a +1 sugli spagnoli.

    Pareggia anche l’Atalanta che però contro l’Ajax ha dovuto recuperare il doppio svantaggio maturato nel primo tempo per le reti di Tadic dal dischetto e Traoré. Protagonista assoluto Zapata che con una doppietta ha rimesso la gara sui giusti binari permettendo alla sua squadra di mantenere il secondo posto a +3 sugli olandesi.

    Veniamo al racconto della partita giocata a Kiev tra Shakhtar Donetsk e Inter.

    Partenza aggressiva dei padroni di casa che provano con rapide giocate a rendersi pericolosi.

    Problema per lo Shakhtar al 12°, Dentinho si ferma per un problema muscolare, al suo posto entra Taison. Al 16° enorme occasione per Lukaku che di forza sposta il difensore, calcia ma trova il portiere, il belga ritrova la palla e serve Barella che calcia al volo colpendo la traversa.

    L’Inter cresce e mette in grossa difficoltà la difesa arancione che riesce a salvarsi soffrendo. Occasione d’oro anche per Lautaro che salta con un colpo di testa il portiere poi però non inquadra lo specchio.

    I nerazzurri creano molto, soprattutto nella prima mezz’ora, però non riescono a concretizzare, lo Shakhtar invece rimane chiuso e tenta qualche fiammata, sterile, ogni tanto. Al 42° gran punizione di Lukaku, Trubin sfodera una super parata spostando la palla sulla traversa. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa comincia con gli stessi 22 calciatori che avevano chiuso la prima frazione. Ritmi decisamente più bassi e giocate meno precise, l’inizio del secondo tempo non è certo un qualcosa di indimenticabile.

    Clamoroso errore di Lautaro, l’argentino al 54° si trova la porta spalancata sulla respinta di Trubin sul tiro di Brozovic ma calcia fuori di parecchi metri. L’Inter cerca di accelerare i tempi ma così facendo commette tanti errori.

    Brivido al 83° con Young che sbaglia l’appoggio e serve Teté, il calciatore dello Shakhtar spreca tutto. Non succede molto altro, finisce 0-0, per l’Inter arriva il secondo pareggio consecutivo in Champions League.

    SHAKHTAR DONETSK – INTER 0-0

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Trubin; Dodo, Khocholava (62° Matviienko), Bondar, Korniienko; Marlos (88° Alan Patrick), Maycon; Teté, Marcos Antonio, Solomon; Dentinho (15° Taison).

    Allenatore: Luis Castro.

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio (79° Darmian), De Vrij, Bastoni; Hakimi, Brozovic, Vidal (79° Eriksen), Young (85° Pinamonti); Barella; Lukaku, Lautaro Martinez (72° Perisic).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Kabakov.

    Ammoniti: Bastoni (I), Vidal (I).

    Passiamo all’esordio casalingo in Champions dell’Atalanta contro gli olandesi dell’Ajax.

    Partenza super dell’Atalanta che spinge a tutta velocità, l’Ajax soffre ma ha la qualità per ripartire. E’ un inizio di gara piacevole con occasioni da entrambi i lati.

    Al 15° Ilicic ha un rigore in movimento ma calcia male, palla lontano dalla porta, poco dopo ci prova Zapata, il suo diagonale finisce largo. La risposta olandese arriva con un rasoterra di Antony al 26°, blocca Sportiello.

    Passano tre minuti e Gosens cerca un intervento volante su Traoré che però causa rigore, dal dischetto Tadic trasforma. La reazione dell’Atalanta non si vede, l’Ajax invece sembra sempre più sicuro ed al 38° arriva il raddoppio, cross basso di Neres, Sportiello non trattiene e Traoré spinge in rete. Come dopo il primo gol anche dopo il secondo non c’è reazione nerazzura, si va al riposo con l’Ajax avanti 2-0.

    La ripresa riparte senza cambi nelle due squadre. Subito buona occasione per la punizione di Ilicic, Onana riesce a respingere. Replica immediata con la percussione del centrale Schuurs, Sportiello salva col piede.

    L’Atalanta torna in partita al 54°, pennellata di Gomez per Zapata che di testa schiaccia in rete. Gli uomini di Gasperini ci credono e al 60° trovano la parità con un gran contropiede, Zapata, servito da Pasalic, entra in area e calcia fortissimo battendo Onana.

    La partita è bella, entrambe le squadre ci provano e al 68° è Pasalic a sfiorare il gol del 3-2, Onana si salva. Al 77° è il turno di Sportiello a mettersi in luce sul bel tiro di Antony. Passano sei minuti e la sfida si ripete e la vince ancora il portiere.

    Grande occasione sprecata da Malinovskyi che dal limite dell’area, al 90°, calcia alto. Finisce così, l’Atalanta recupera una partita che la vedeva sotto 2-0 al 45° e porta a casa un punto prezioso.

    ATALANTA – AJAX 2-2 (30° rig Tadic (Aj), 38° Traoré (Aj), 54°, 60° Zapata (At))

    Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Gosens; Gomez (79° Malinovskyi), Ilicic (79° Muriel); Zapata.

    Allenatore: Gasperini.

    Ajax (4-3-3): Onana; Mazraoui (56° Klaiber), Schuurs, Blind, Tagliafico; Klaassen, Tadic, Gravenberch; Antony (93° LaByad), Traore, Neres (69° Promes).

    Allenatore: Ten Hag.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Traoré (Aj), Klaassen (Aj), Ilicic (At), Mazraoui (Aj), Djimsiti (At), Malinovskyi (At).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nelle altre gare di serata di Champions League, detto del pareggio in rimonta del Real Madrid in casa del Borussia Moenchengladbach, si segnalano i successi di Bayern, 2-1 in casa della Lokomotiv, 2-0 del Porto contro l’Olympiacos, del Manchester City 3-0 a Marsiglia. Vincono anche il Liverpool, 2-0 sul Midtjylland e l’Atletico Madrid 3-2 in sofferenza contro il Salzburg.

  • Lautaro e Lukaku show,Inter annulla lo Shakhtar e va in finale

    Lautaro e Lukaku show,Inter annulla lo Shakhtar e va in finale

    Un Lautaro Martinez straordinario, autore di una doppietta ed un assist, ed un Lukaku che si è scatenato nella ripresa, hanno permesso all’Inter di battere agevolmente lo Shakhtar Donetsk e di raggiungere il Siviglia nella finale di Europa League.

    Una partita praticamente perfetta, una pressione costante e continua che ha costretto gli ucraini a commettere tanti errori in uscita e sul primo di questi Barella ha regalato un cioccolatino a Lautaro Martinez.

    Nel secondo tempo ci si poteva attendere la reazione dello Shakhtar ed invece l’Inter ha continuato a premere, ha rischiato in una sola occasione e poi ha dilagato nel finale.

    Ottima quindi la partita preparata da Conte, male invece il piano tattico di Castro.

    Se sia stata un’Inter stellare o uno Shakhtar troppo scarso lo sapremo solo tra qualche giorno quando gli uomini di Conte si giocheranno l’Europa League contro il Siviglia che di questa Coppa ne ha una bella collezione.

    Veniamo al racconto della seconda semifinale di Europa League.

    Partenza senza grandi emozioni, le due squadre sembrano provare a trovare i difetti l’una dell’altra ma senza forzare. Gli ucraini fanno la partita, l’Inter resta in attesa per poter eventualmente ripartire. Al 19° errore del portiere, Barella ruba palla, crossa in area per Lautaro Martinez che di testa segna. Lo Shakhtar non reagisce e rischia al 26° con D’Ambrosio che non si coordina bene all’interno dell’area piccola. Tre minuti dopo insidiosa giocata di Dodò che controlla e crossa rasoterra, salva in corner De Vrij. Al 33° buona occasione per Barella che piuttosto libero calcia, Pyatov alza in corner. Al 43° lunga azione dello Shakhtar con il tiro di Marcos Antonio, il pallone esce non di molto sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con l’Inter avanti per 1-0.

    La ripresa riparte senza cambi. Al 48° ci prova Lautaro Martinez con un pallonetto morbido, Pyatov però non si fa sorprendere e salva. Ci prova anche Lukaku ma il suo tiro esce a lato del palo. Al 62° dormita della difesa di Conte, Junior Moraes libero colpisce di testa ma centra Handanovic. Scampato il pericolo su corner al 64° D’Ambrosio di testa batte Pyatov. Sembra non esserci più partita, l’Inter arriva prima su ogni pallone. Al 74° ennesima palla persa dallo Shakhtar e Lautaro non perdona piazzando la palla nell’angolo basso. Non è ancora finita, la pressione porta ad un’ennesima palla recuperata con Lautaro che serve Lukaku che non può sbagliare. Il belga non ha ancora finito la sua partita, al 84° parte in velocità tiene lontano il difensore e poi batte alle spalle di Pyatov. Finisce così, l’Inter dopo 10 anni torna in una finale europea, stavolta sarà di Europa League contro il temibile Siviglia.

    INTER – SHAKHTAR DONETSK 5-0 (19°, 74° Lautaro Martinez, 64° D’Ambrosio, 78°, 84° Lukaku)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio (81° Moses), Barella, Brozovic (85° Sensi), Gagliardini, Young (66° Biraghi); Lukaku (85° Esposito), Lautaro Martinez (81° Eriksen).

    Allenatore: Conte.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Dodò, Kryvstov, Khocholava, Matviyenko; Marcos Antonio, Stepanenko; Marlos (75° Konoplyanka), Alan Patrick (59° Solomon), Taison; Junior Moraes.

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Taison (S)

  • Champions: che impresa l’Atalanta, altro successo Juve

    Champions: che impresa l’Atalanta, altro successo Juve

    Serviva una vera e propria impresa calcistica, sembrava una montagna impossibile da scalare ed invece l’Atalanta è riuscita a rendere il sogno una vera e dolcissima realtà.

    Già data per spacciata dopo 3 sconfitte nelle prime tre gare, la Dea ha saputo rialzare la testa ed arrivare a questa gara con tutte le porte ancora aperte.

    La gara in Ucraina sembrava comunque uno scoglio difficile da superare, i nerazzurri di Bergamo invece hanno giocato un match di altissimo livello ed hanno trovato un grande successo, firmato dai gol di Castagne, Pasalic e Gosens tutti e tre nella ripresa, che permette a giocatori e tifosi di continuare a sognare.

    Una Juventus decisamente inedita, con tante assenze, ha chiuso il girone di Champions da imbattuta uscendo dalla BayArena con un 2-0 maturato tutto nei minuti finali (CR7 ed Higuain i marcatori) proprio quando Maurizio Sarri ha messo in campo Dybala per comporre il trio d’attacco che molti vorrebbero vedere sempre in campo.

    Davvero positivo anche il duo di centrali Demiral e Rugani.

    Veniamo al racconto delle italiane in Champions partendo dalla gara in Ucraina dell’Atalanta. 

    La partenza vede l’Atalanta provare a fare la gara con lo Shakhtar in attesa e pronto a lanciarsi in rapide ripartenze. Al 5° clamorosa palla gol per i nerazzurri, Ismaily sbaglia il retropassaggio ma Muriel anziché tirare, su assist di Gomez, cerca Pasalic, anche il croato non sfrutta l’occasione, Pyatov si salva. L’Atalanta ci riprova anche con Gomez ma al 15° trema, Kovalenko trova il gol del vantaggio ma il guardalinee alza la bandierina, il VAR conferma. I padroni di casa provano a crescere con Taison che cerca di entrare in partita ma gli uomini di Gasperini reggono. Al 37° super parata di Gollini che mette in corner il colpo di testa da pochi passi di Moraes. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni. Come ad inizio gara anche nella ripresa è l’Atalanta a fare la partita. Al 50° ci prova Muriel su calcio di punizione, Pyatov alza in corner. Al 56° Muriel, già ammonito, entra in scivolata e commette fallo, l’arbitro decide di non dare il secondo giallo all’attaccante colombiano. Al 64° altra grande parata di Gollini, l’azione però era stata fermata per fuorigioco. Al 66° Castagne riesce a trovare sotto porta il gol su assist di Gomez, si alza però la bandierina del guardalinee, l’azione però non è semplice da decidere, il VAR deve valutare. Il VAR ribalta la decisione, il gol è buono. Gli ucraini tentano una reazione così facendo si aprono varchi per l’Atalanta che però non sfrutta il contropiede. Al 77° Dodo commette fallo di reazione che gli costa il rosso diretto. Al 80° arriva il raddoppio, calcio di punizione laterale di Malinovsky che pesca Pasalic per il 2-0 dell’Atalanta. Al 86° gran tiro da fuori di Ismaily, la traversa dice di no. Al 91° super Gollini a deviare un gran rasoterra da fuori. Al 94° pasticcio di Stepanenko che serve Gosens, il tedesco da due passi non perdona. E’ impresa, l’Atalanta di Gasperini batte lo Shakhtar ed ottiene la qualificazione agli ottavi di Champions.

     

    SHAKHTAR DONETSK – ATALANTA 0-3 (66° Castagne, 80° Pasalic, 94° Gosens)

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Dodo, Krystov, Matviienko, Ismaily; Alan Patrick, Stepanenko; Tete (59° Marlos), Kovalenko (71° Solomon), Taison; Moraes.

    Allenatore: Castro.

    Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Masiello (61° Malinovsky), Djimsiti, Palomino; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez (90° Hateboer); Muriel (71° Ibanez).

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Muriel (A), Alan Patrick (S), Freuler (A), Hateboer (A).

    Espulso: Dodo (S).

     

     

    Passiamo adesso alla gara di Leverkusen tra Bayer e Juventus.

    Inizio gara su ritmi bassi, con i tedeschi a gestire maggiormente il pallone. Al 10° primo squillo Juve, Danilo pesca Higuain in profondità, il Pipita anziché tirare cerca l’assist, CR7 non ci arriva. Risposta Bayer con un gran tiro di Diaby che centra il palo. Al 21° si vede Cristiano Ronaldo, ottimo il movimento ma il suo diagonale non trova la porta per poco. Immediata risposta tedesca con un bel tiro di Bellarabi, Buffon respinge. Dopo una lunga serie di minuti senza emozioni arriva una bella chance per Higuain che da dentro l’area calcia alto. Al 44° Havertz viene liberato in area al momento del tiro pero Demiral si oppone e mette in corner. Senza recupero si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° bel filtrante di Bernardeschi per Ronaldo che calcia e trova il gol, si alza la bandierina, rete annullata. E’ una Juve però che cresce e trova anche giocate di qualità. I ritmi rimangono bassi, non si vedono occasioni pericolose da ambo le parti. Al 75° bellissima azione della Juventus con Pjanic che lancia Dybala, la Joya dal fondo mette in mezzo per CR7 che da due passi non sbaglia. Il Leverkusen prova una reazione ma Buffon non viene praticamente mai impegnato. Al 92° arriva anche il raddoppio, Higuain si trova una palla al limite e lascia partire il rasoterra che batte il portiere. Finisce così, la Juve, se pur con molte assenze, vince anche a Leverkusen e chiude con 16 punti il proprio girone di Champions.

     

    BAYER LEVERKUSEN – JUVENTUS 0-2 (75° Cristiano Ronaldo, 92° Higuain)

    Bayer Leverkusen (4-4-2): Hradecky; L. Bender, Dragovic, S. Bender, Sinkgraven; Bellarabi (66° Bailey), Demirbay (66° Baumgartlinger), Aranguiz, Diaby; Havertz, Alario (82° Volland).

    Allenatore: Bosz.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Danilo, Demiral, Rugani, De Sciglio; Cuadrado (93° Muratore), Pjanic, Rabiot (85° Matuidi); Bernardeschi (66° Dybala); Higuain, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Bastien.

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata tutto facile per Psg e Real che battono rispettivamente 5-0 il Galatasaray e 3-1 il Bruges. Vincono anche Bayern Monaco, 3-1 sul Tottenham, e l’Olympiacos, 1-0 contro la Stella Rossa. Nel girone della Juve l’Atletico Madrid batte 2-0 la Lokomotiv Mosca e si qualifica. Fa il suo dovere il Manchester City che espugna 4-1 il campo della Dinamo Zagabria.

     

  • Champions League: tris per la Juve, doccia gelata per l’Atalanta

    Champions League: tris per la Juve, doccia gelata per l’Atalanta

    Una serata di Champions League dal doppio volto: sorriso per la Juventus che all’Allianz batte tre a zero il Bayer Leverkusen, beffa atroce per l’Atalanta che a San Siro subisce il gol del 1-2 al 95°.

    Partiamo proprio dai bergamaschi che nella prima casalinga di Champions (giocata però sul palcoscenico di San Siro) hanno disputato una gara di altissimo livello, hanno fallito un rigore sullo 0-0, l’hanno sbloccata al 28° con Zapata e poi, dopo il pareggio dello Shakhtar sul finire della prima frazione, hanno continuato a creare numerose palle gol subendo però la peggiore delle beffe, un contropiede al 95° che ha regalato i 3 punti agli ucraini.

    Un’Atalanta decisamente all’opposto rispetto a quella vista a Zagabria, una squadra che avrebbe meritato i 3 punti ma che alla fine si ritrova a quota zero nel proprio girone di Champions.

    Tutta altra storia per la Juventus che sul proprio campo ha vinto con discreta facilità contro il Bayer Leverkusen (zero tiri nella porta di Szczesny).

    Grande protagonista Higuain che ha segnato il gol del 1-0 e poi nel secondo tempo ha fornito l’assist per il 2-0 di Bernardeschi. Una Juve forse un po’ lenta nel primo tempo ma che poi quando ha accelerato ha chiuso agevolmente il match.

    Gioia nel finale anche per Cristiano Ronaldo che dopo un paio di gol falliti, per merito anche del portiere avversario, ha trovato la rete del definitivo 3-0.

     

    Veniamo al racconto della prima casalinga, a San Siro, dell’Atalanta in Champions League. 

    Dopo il tremendo Poker incassato dalla Dinamo Zagabria all’esordio, l’Atalanta ha l’obbligo di trovare un immediato riscatto e la partenza è decisamente positiva con i nerazzurri di Gasperini molto propositivi. Al 14° chance enorme per la Dea, Ilicic viene toccato in area e si conquista così un calcio di rigore, dagli 11 metri va proprio lo sloveno ma Pyatov respinge la sua conclusione. L’Atalanta non si demoralizza e torna ad attaccare, al 28° grande imbucata di Ilicic per Pasalic, quest’ultimo va al tiro ma la palla si schianta contro il palo. La gioia del gol è solo rimandata perché pochi secondi dopo Hateboer pennella un bel cross, Pyatov buca l’uscita e Zapata di testa deposita in gol. La rete sveglia gli ucraini che cominciano a premere e al 41° pervengono al pareggio: grande imbucata di Patrick per Moraes che prima supera Gollini e poi deposita in rete. Nel recupero grosso brivido per i bergamaschi, Marlos su punizione crea una traiettoria quasi perfetta che si schianta sulla traversa. Si va al riposo sul 1-1.

    Il secondo tempo riparte senza cambi nelle due formazioni. E’ un inizio brillante con potenziali chances da ambo i lati. Al 63° clamorosa occasione per Zapata, il colombiano si lancia in scivolata sul perfetto rasoterra di Gomez ma non riesce a trovare la porta per pochi centimetri. Passano 5 minuti e Zapata si trova nuovamente davanti a Pyatov, la conclusione è forte ma il portiere chiude lo specchio. Gli uomini di Gasperini insistono e tengono in mano il pallino del gioco ma non riescono a trovare il gol del vantaggio. L’Atalanta respira per qualche minuto, subisce qualche potenziale pericolosa ripartenza e poi torna ad attaccare con Malinovsky che ci prova dal limite al 87°, palla fuori di niente. Al 91° ripartenza dell’Atalanta, Muriel si libera con una gran giocata, mette in mezzo ma nessuno riceve, la palla rimane giocabile ed arriva a Gomez che gira subito, Pyatov è nuovamente attento. Al 95° arriva una beffa clamorosa, lo Shakhtar attacca sfruttando l’Atalanta sbilanciata, il pallone arriva in area a Solomon che dopo un rimpallo si ritrova con la porta spalancata e mette in rete il definitivo 1-2, poco dopo arriva infatti il fischio finale. Una doccia gelata per un’ottima Atalanta che rimane a 0 punti nel suo girone di Champions. 

     

    ATALANTA – SHAKHTAR DONETSK 1-2 (28° Zapata (A), 41° Moraes (S), 95° Solomon (S))

    Atalanta (3-4-3): Gollini; Toloi, Masiello (68° Muriel), Palomino; Hateboer (57° Gosens), De Roon, Pasalic, Gosens; Ilicic (57° Malinovsky), Zapata, Gomez.

    Allenatore: Gasperini.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Bolbat (93° Dodò), Kryvstov, Matviienko, Ismaily; Alan Patrick (69° Solomon) Stepanenko; Marlos (86° Konoplyanka), Kovalenko, Taison; Moraes.

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Kryvstov (S), Stepanenko (S), Ilicic (A), Moraes (S), De Roon (A), Bolbat (S), Toloi (A), Malinovsky (A).

     

    Passiamo ora alla gara dell’Allianz Stadium tra Juventus e Bayer Leverkusen. 

    L’inizio di gara è decisamente equilibrato con i tedeschi che cercano di pressare impedendo alla Juve di giocare facile. I bianconeri crescono e dopo un paio di palle geniali di Pjanic non sfruttate, al 17° Higuain approfitta di un errore di Tah, controlla e dal limite trova l’angolo basso. La reazione del Bayer non è poi così veemente, la Juventus prova a controllare ed eventualmente a ripartire. Al 38° si rivede la Juve, ancora Higuain che calcia di forza, il portiere è bravo a respingere. Il Leverkusen sostanzialmente non si rende mai pericoloso e si va così al riposo con i padroni di casa avanti sul 1-0.

    Si riparte con un cambio nel Bayer Leverkusen, fuori Demirbay, dentro Amiri. I tedeschi sembrano più convinti, la Juve più attendista. Al 57° gran giocata di Cuadrado che serve Ronaldo al limite, CR7 calcia a botta sicura ma Radecky salva. Al 62° Ronaldo imbuca per Higuain, il Pipita va sul fondo e prova a renderla al portoghese che la manca ma alle sue spalle c’è Bernardeschi che non può sbagliare. Il Bayer cerca di pressare ancora in maniera più intensa ma dietro Cuadrado chiude tutto. Al 74° altra sfida Ronaldo-Radecky e anche stavolta vince il portiere che respinge la conclusione del portoghese. Al 78° distrazione della difesa bianconera e per poco Paulinho non beffa Szczesny in uscita. Al 89° però Radecky è costretto a capitolare nella sfida con CR7, il portoghese, servito da Dybala, piazza il rasoterra tra le gambe del portiere per il gol del 3-0. Finisce così, dopo il pari del Wanda Metropolitano, la Juve ottiene il primo successo in questa Champions 2019/20.

     

    JUVENTUS – BAYER LEVERKUSEN 3-0 (17° Higuain, 62° Bernardeschi, 89° Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-2-1): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Khedira (74° Bentancur), Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (78° Ramsey), Cristiano Ronaldo; Higuain (83° Dybala).

    Allenatore: Sarri.

    Bayer Leverkusen (4-4-2): Hradecky; Weiser, Tah, S. Bender, Wendell; Havertz, Aranguiz (81° Sinkgraven), Baumgartlinger, Demirbay (46° Amiri); Volland, Alario (68° Paulinho).

    Allenatore: Bosz.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Aranguiz (B), Cuadrado (J).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Sorprese nelle altre gare di serata, il Real Madrid rimonta ma viene fermato sul 2-2 in casa dal Brugge. Un gol di Icardi regala i tre punti al Psg in casa del Galatasaray. Tutto facile per il Bayern Monaco che espugna il campo del Tottenham per 7-2. Netta vittoria, 3-1, della Stella Rossa contro l’Olympiacos. Nel girone della Juve vince anche l’Atletico Madrid, 2-0 in casa della Lokomotiv Mosca. Nel girone dell’Atalanta il City batte 2-0 la Dinamo Zagabria.

  • Dzeko trascina la Roma ai quarti di Champions League

    Dzeko trascina la Roma ai quarti di Champions League

    Uno scatto sul filo del fuorigioco, il tocco morbido con la palla che s’infila tra le gambe del portiere e va a gonfiare la rete per la gioia di Edin Dzeko e di tutto lo stadio Olimpico.

    E’ quindi del centravanti bosniaco, che ha gennaio ha rischiato di lasciare i giallorossi, il gol che riporta la Roma ai quarti di finale dopo dieci anni dall’ultima volta.

    Una squadra, quella di Di Francesco, che ha giocato una partita di sostanza, non ha permesso mai allo Shakhtar di tirare in porta e nonostante un inizio di ripresa dai ritmi bassi, ha colpito al momento giusto.

    L’Italia porta così due squadre tra le prime otto della massima competizione europea per club, una vera e propria impresa visto che l’ultima volta era accaduto nella stagione 2006/07.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma prova a partire in maniera aggressiva, cercando di tenere alta la pressione ma dopo i primi 5 minuti sono gli ospiti a prendere in mano il pallino del gioco con un lungo possesso palla ed improvvise accelerazioni sulla fascia, principalmente quella difesa da Florenzi, che spaventano la retroguardia giallorossa. Al 24° l’asse Perotti-Kolarov combina sulla sinistra, il serbo mette in area un rasoterra forte ed insidioso ma Pyatov è bravo ad anticipare Dzeko. Al 32° grave ingenuità di Fazio che perde un brutto pallone permettendo a Ferreyra di lanciarsi verso la porta, il difensore della Roma però non molla, recupera e disturba l’avversario che calcia fuori. Al 40° grossa potenziale chance per la Roma, Nainggolan ritarda di un attimo il passaggio e Under, che sarebbe stato solo davanti a Pyatov, finisce in fuorigioco. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti e al 52°, quando sembra di vedere ancora una Roma addormentata arriva la zampata di Dzeko che parte sul filo del fuorigioco e batte Pyatov in uscita. Subito il gol lo Shakhtar si lancia in attacco ma la palla gol capita ancora a Dzeko, la sua conclusione dal limite al 62° esce di poco sul fondo. I giallorossi non soffrono e vanno nuovamente vicini al raddoppio al 72° ma Gerson ci mette troppo tempo e si fa recuperare dalla difesa che gli sporca la conclusione. Al 78° la difesa ucraina combina un pasticcio, Dzeko ne approfitta e costringe Ordets al fallo che gli costa il rosso. L’assalto disperato degli ucraini non porta alcun risultato, vince la Roma che raggiunge la Juventus ai quarti di finale di Champions League.

     

    ROMA – SHAKHTAR DONETSK 1-0 (52° Dzeko)

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Ünder (65° Gerson), Dzeko (89° El Shaarawy), Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Ordets, Rakitskyy, Ismaily; Fred, Stepanenko (74° Patrick); Marlos (82° Dentinho), Taison, Bernard, Ferreyra.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Undiano Mallenco.

    Ammoniti: Florenzi (R), Manolas (R), Stepanenko (S), Fred (S), Ferreyra (S)

    Espulso: Ordets (S).

  • La Roma si spegne nella ripresa e cade in casa dello Shakhtar

    La Roma si spegne nella ripresa e cade in casa dello Shakhtar

    La Roma spreca una grande occasione in casa dello Shakhtar, i giallorossi giocano un gran primo tempo e trovano pure il vantaggio con Under, nella ripresa però vengono messi sotto dai padroni di casa che ribaltano il risultato e s’impongono per 2-1.

    Come già anticipato la prima frazione dei giallorossi è stata di alto livello, il 4-2-3-1 messo in campo da Di Francesco crea parecchie difficoltà alla squadra di Fonseca ed il gol di Under, imbeccato da un assist meraviglioso di Dzeko, ne è la semplice conseguenza.

    Nella ripresa la Roma si è spenta ed ha permesso ad uno Shakhtar in crescita di ribaltare completamente il risultato. Senza uno strepitoso Alisson probabilmente per gli ospiti sarebbe potuta finire con un parziale ben più ampio.

    Finisce 2-1 per lo Shakhtar, la qualificazione rimane aperta ma all’Olimpico servirà la versione della Roma vista nel primo tempo altrimenti tutto potrebbe farsi complicato.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza è a favore dello Shakhtar e al 3° minuto con gran facilità i padroni di casa arrivano sul fondo e con Fred mettono la palla in mezzo, il tocco però è troppo morbido per spaventare Alisson. La risposta giallorossa è immediata, al 5° infatti su azione di corner Dzeko gira debolmente verso la porta, Pyatov respinge male, la palla arriva a Fazio che però si fa rimpallare il tiro. Il pallino del gioco lo tengono gli ucraini e si rendono pure insidiosi con una giocata di Marlos che costringe Alisson alla parata in due tempi. Intorno al 20° doppia occasione per la Roma, prima su corner Manolas stacca solissimo ma di testa colpisce male, poi Perotti serve un bel pallone a Dzeko che però calcia debolmente, para Pyatov. Lo Shakhtar tiene palla ma non riesce a creare praticamente niente, la Roma controlla bene e al 41° Under, servito da Dzeko, da dentro l’area calcia verso la porta Pyatov tocca ma non basta, giallorossi in vantaggio. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per la Roma.

    Si riparte e si vede per la prima volta Facundo Ferreyra, il suo tiro finisce comodo tra i guanti di Alisson. Al 52° lo Shakhtar pareggia, Rakitskiy lancia lungo, Florenzi buca l’intervento, Ferreyra controlla la palla, dribbla Manolas e poi calcia battendo Alisson. La Roma accusa il colpo e al 55° serve un Alisson strepitoso a salvare sulla conclusione a botta sicura di Marlos. Il portiere giallorosso torna ancora protagonista al 62° quando toglie da sotto l’incrocio una gran conclusione di Taison. Al 70° Marlos si procura una punizione dal limite, Fred lascia partire la conclusione, il tiro è potente e preciso, Alisson parte con leggero ritardo e può solo vedere la palla sbattere sulla traversa e infilarsi. Di Francesco prova a cambiare la catena di destra inserendo Bruno Peres e Gerson per Florenzi e Under ma le azioni pericolose continuano a crearle i padroni di casa. Al 92° strepitoso salvataggio sulla linea di Bruno Peres che da terra manda il pallone in corner sul tiro a botta sicura di Ferreyra. Finisce così, la Roma esce sconfitta da Karkhiv, al ritorno non sarà facile ma non servirà nemmeno un’impresa.

     

    SHAKHTAR DONETSK – ROMA 2-1 (41° Under (R), 52° Ferreyra (S), 71° Fred (S))

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Kryvtsov (45°+3 Ordets), Rakitskiy, Ismaily; Fred, Stepanenko; Marlos, Taison, Bernard (91° Kovalenko); Ferreyra.

    Allenatore: Fonseca.

    Roma (4-2-3-1): Alisson; Florenzi (72° Bruno Peres), Fazio, Manolas, Kolarov; Strootman, De Rossi; Under (72° Gerson), Nainggolan (82° Defrel), Perotti; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Ferreyra (S), Taison (S), Perotti (R)