Tag: serse cosmi

  • Lecce Juventus, probabili formazioni. Conte ritrova Vucinic

    Lecce Juventus, probabili formazioni. Conte ritrova Vucinic

    Attenzione a sottovalutare l’avversario. Questo l’input di Antonio Conte impartito ai suoi uomini per la gara contro il fanalino di coda Lecce. Un match quello che si aprresta a disputare la Juventus sulla carta abbordabile ma non inganni la posizione di classifica dell’undici di Serse Cosmi che venderanno cara la pelle oggi pomeriggio al Via del Mare per ritrovare la via del successo che manca da troppo tempo, era il 6 novembre quando i salentini si imposero al Manuzzi contro un Cesena messo peggio.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La Juve ovviamente non vuole interrompere la sua lunga striscia di risultati positivi arrivata a 16 gare di campionato per continuare a duellare con il Milan per il titolo di campione d’inverno. Conte, che torna nella sua Lecce, non riserva particolari sorprese dopo la sosta natalizia e vara l’undici tipo schierandolo secondo l’ormai collaudato 4-3-3 con Buffon tra i pali, Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini a formare la linea difensiva, Pirlo a dettare i tempi di gioco in cabina di regia, Marchisio e Vidal che faranno, a turno, il solito elastico tra mediana e trequarti mentre il tridente offensivo sarà composto da Pepe, Matri e il rientrante Vucinic, che ha trascorso 6 anni in Salento con i colori giallorossi. Panchina quindi per Quagliarella e Del Piero, tribuna invece per Krasic ed Elia. Rimasto a Vinovo a svolgere un programma di lavoro personalizzato il nuovo acquisto Marco Borriello.

    Il Lecce, reduce da 2 pareggi e 7 sconfitte nelle ultime 9 gare, si presenta con una difesa a 3 davanti al portiere Benassi con Oddo, Tomovic ed Esposito; in mediana Strasser, Giacomazzi e Olivera dovranno cercare di ingabbiare le fonti di gioco bianconere mentre sulle corsie laterali Cuadrado, da una parte, e Mesbah, dall’altra, dovranno essere bravi a recapitare palloni per la coppia Di Michele – Muriel. Quest’ultimo in particolare potrebbe rappresentare un grosso problema per la retroguardia della Juventus.

    PROBABILI FORMAZIONI LECCE JUVENTUS

    LECCE (3-5-2): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito; Cuadrado, Strasser, Giacomazzi, Olivera, Mesbah; Muriel, Di Michele.
    Panchina: Julio Sergio, Bertolacci, Ferrario, Brivio, Obodo, Pasquato, Corvia.
    All.enatore: Cosmi.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Estigarribia, Del Piero, Quagliarella.
    Allenatore: Conte.

  • Lecce Juve: torna Vucinic, Pirlo è recuperato

    Lecce Juve: torna Vucinic, Pirlo è recuperato

    Dopo la sosta natalizia, Lecce e Juve tornano a respirare aria di Serie A. Domani alle 15:00 al Via del Mare i giallorossi di Serse Cosmi ospitano la truppa di Antonio Conte con l’obiettivo di interrompere un digiuno dalla vittoria che dura ormai da due mesi – l’ultimo successo risale al 6 novembre quando i salentini con un vero e proprio blitz firmato Cuadrado espugnarono Cesena – e allo stesso tempo diventare la prima squadra capace di battere la squadra di Conte ancora imbattuta nell’attuale stagione.

    Mirko Vucinic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per farlo Cosmi si affida al talento del giovane colombiano Muriel, autore fin qui di uno splendido campionato personale, e all’esperienza di Di Michele che faranno coppia lì davanti. Inoltre è probabile l’esordio di Bertolacci dal primo minuto, colui che nella passata stagione era stato il carnefice della Juventus allora allenata da Del Neri che cadde al Via del Mare a causa proprio della doppietta del centrocampista di proprietà della Roma. La Juve dovrà fare fare attenzione anche alle sgroppate sulla fascia destra di Cuadrado, sempre pericoloso quando si proietta in avanti e che ha attirato a sè l’attenzione di molti club europei.

    La Juve, appena tornata dal ritiro invernale di Dubai, ha l’occasione di incrementare il proprio score positivo giunto a 16 gare senza subire nessuna sconfitta in campionato. Conte, leccese doc, è stato accolto come un beniamino dai salentini. Domani però il tecnico bianconero dovrà mettere da parte i sentimenti e non distrarsi per condurre la sua squadra verso una vittoria preziosa su un campo dove anche il Milan favorito per lo scudetto ha faticato e non poco. “Tonino” ritrova Vucinic, ex della gara, assente dallo scorso 6 dicembre per una lesione muscolare che lo ha messo fuori gioco per il restante 2011 e recupera Pirlo che ha smaltito l’influenza di questi ultimi giorni. Confermato in blocco l’undici titolare schierato secondo l’ormai collaudato 4-3-3 con Marchisio e Vidal al fianco del regista e Pepe e Matri a formare, insieme al montenegrino, il tridente offensivo. Con il nuovo acquisto Borriello che si allena a Vinovo, in panchina vanno capitan Del Piero e Quagliarella mentre solo tribuna per Elia e Krasic sempre più lontano da Torino con destinazione Premier League.

  • Inter Lecce, le pagelle: Alvarez formato “Maravilla”

    Inter Lecce, le pagelle: Alvarez formato “Maravilla”

    Dopo essere stata a lungo cinica e spietata, vincendo le ultime partite con risultati stretti realizzando magari un solo tiro in porta in novanta minuti e portando a casa i tre punti, con una sonora vittoria in Inter Lecce. I nerazzurri tornano a segnare a raffica regalando un natale più dolce al suo tecnico, a Moratti e a tutti i tifosi nerazzurri. Nonostante la partita si metta subito in salita con i salentini che passano in vantaggio con lo scatenato Muriel, gli uomini guidati da Ranieri non si arrendono e si riversano a testa bassa nella metà campo avversaria. Più forti della sfortuna (4 pali colpiti in meno di 10 minuti) i nerazzurri agguantano il pareggio nel primo tempo con un gran gol di Pazzini bravo ad anticipare Gabrieli. Nella ripresa Alvarez accende il navigatore servendo passaggi teleguidati per Milito, e Nagatomo anche se non trova la terza rete stagionale ne fa segnare due con altrettanti assist a Cambiasso e proprio ad Alvarez. La squadra sembra essere sulla buona strada, ora Ranieri attende con ansia sotto l’albero i primi regali dal mercato di gennaio.

    PAGELLE INTER LECCE

    Nagatomo ancora Man of the Match Lecce Inter | ©Claudio Villa/Getty Images
    Nagatomo 8 Man of the match. Come il vino buono, migliora con il tempo, e lui nella fattispecie gara dopo gara, tirando fuori prestazioni da vero campione. È in serata e se nel primo tempo tiene leggermente il freno tirato, nella ripresa accende il turbo sulla sinistra mandando in completo tilt la difesa salentina. Condisce la serata perfetta con due assist bellissimi per Cambiasso e per Alvarez. Ancora inchini al Meazza.

    Alvarez 7,5 Ennesima occasione concessagli da Ranieri, scendendo in campo dal primo minuto. Non delude e fa tutto quello che gli dice il tecnico romano, correndo tantissimo ripiegando e trovando la sua posizione ideale. Stupenda la verticalizzazione per Milito e altrettanto inaspettato il gol in un momento in cui sembrava non riuscire più a correre per i crampi. I tifosi aspettano altre prove del genere da lui.

    Thiago Motta 5,5 Sembrava essere sceso in campo per fare un favore a Ranieri, assolutamente stralunato e fuori dal gioco ha sbagliato una quantità di passaggi record. Vedere la palla persa a centrocampo sull’azione del gol di Muriel. Svogliato

    Milito 6,5 Il miglior modo per chiudere un’annata così storta e maledetta era finalmente ritrovare quel gol che mancava da troppo tempo e spezzare quella specie di sortilegio che gli facesse sbagliare ogni tiro anche sottoporta. Rimangono i dubbi sul suo futuro dopo le dichiarazioni di Preziosi.

    Ferrario 4,5 è l’immagine di una difesa che sembra davvero allo sbaraglio, completamente fuori tempo nell’azione del 2 a 1, e colpevole in tutte le altre reti con la complicità di un reparto che faceva acqua da tutte le parti

    Giacomazzi 5 Sale agli onori delle cronache solo per aver dato una brutta gomitata sul viso di Maicon, e per la successiva lite scatenata a seguire. Quando si dice grinta sudamericana si attende altro da lui.

    Muriel 6,5 Gli arriva mezzo pallone davanti e lui da vero fenomeno, mette a sedere tutta la difesa nerazzurra calciando sul primo palo un rasoterra che beffa uno come Julio Cesar. Mette in difficoltà Lucio e Samuel con la sua velocità e con gli scambi stretti con Di Michele, ma non riesce più a pungere nella ripresa.

    Corvia 4,5 Entrato nel finale avrebbe l’occasione di rimettere la partita sui binari giusti in due chiarissime occasioni gol, ma spreca nella prima, facendosi murare il tiro da un prontissimo Julio Cesar e nella seconda, ritardando la conclusione e calciando di molto alto sopra la traversa, buttando alle ortiche una palla d’oro servita da Di Michele. Cattura in questo modo tutta l’ira di Cosmi.

    Inter Lecce video highlights
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  • Inter Lecce è poker. Si sbloccano Alvarez Milito

    Inter Lecce è poker. Si sbloccano Alvarez Milito

    Nerazzurri che cercavano la quarta vittoria consecutiva e a San Siro calano il poker, ritrovando i gol pesantissimi degli attaccanti con Milito e Pazzini nel tabellino dei marcatori. Inter Lecce è partita scoppiettante con gli ospiti inaspettatamente in vantaggio, e i nerazzurri che giocano al tiro al bersaglio colpendo quattro pali in dieci minuti prima si riportare la partita sul pari. Nella ripresa festival del gol con Milito che torna a sorridere, Nagatomo che serve due assist per Cambiasso e per Alvarez chiudendo ogni velleità dei salentini. Questa vittoria è il regalo migliore che Ranieri potesse fare al presidente Moratti, in attesa del prossimo mercato di gennaio.

    Nel dettaglio la sintesi di Inter Lecce:

    Non cambia il modulo ma cambiano gli interpreti, con Ranieri che sceglie il solito 4-4-2 lasciando in panchina Cambiasso con Coutinho e inserendo Faraoni e Alvarez in mediana. Novità anche davanti dove Forlan che doveva partire dalla panchina ruba il posto dal primo minuto a Milito. Anche il tecnico dei salentini, Serse Cosmi, non conferma i pronostici, schierando Gabrieli tra i pali e scegliendo Oliveira al posto di Strasser.

    Muriel illude il Lecce Inter | ©Giuseppe Cacace/Getty Images
    PRIMO TEMPO- La prima buona occasione della partita arriva al 12’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Thiago Motta che anticipa tutti, schiaccia di testa senza trovare lo specchio della porta. Buoni spunti per Alvarez che sembra finalmente riuscire a soddisfare le richieste del suo tecnico, saltando spesso l’uomo e cercando il fondo per i cross per i compagni. Al 19’ inaspettatamente per i nerazzurri assoluti padroni del campo, arriva la doccia fredda con la perla di Muriel, che mette a sedere tutta la difesa interista e batte Julio Cesar con un rasoterra a fil di palo imprendibile. La risposta dell’Inter non tarda ad arrivare, ma c’è un pizzico di sfortuna: grandissima azione di Diego Forlan al 23’ quando si libera della marcatura e dal limite dell’area fa partire una conclusione di sinistro su cui Gabrieli si allunga e con l’aiuto del palo gli nega il gol. È una serata storta e se ne accorge anche Pazzini al 27’ quando sul cross di Maicon schiaccia di testa colpendo la traversa con il portiere salentino batutto. Ancora fortunato il Lecce a salvarsi con un altro legno, stavolta colpito da Samuel sempre su colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 34’ i nerazzurri trovano il pareggio dopo un’altra traversa di Forlan, arriva la rete di Pazzini che in allungo anticipa Gabrieli e insacca festeggiando con un gol che era nell’aria. Ultimo brivido sempre per Pazzini all’ultimo minuto che colpisce di testa a botta sicura ma non centra lo specchio della porta.

    Milito, Alvarez e Pazzini a segno in Inter Lecce | © Giuseppe Cacace/Getty Images
    SECONDO TEMPO– Cambio per entrambe le squadre nella ripresa con Ranieri che utilizza due cambi schierando Cambiasso al posto di Faraoni e Milito per un buon Forlan, mentre Cosmi fa entrare Piatti a sostituire Oliveira. Grandissima giocata in verticale  al 4’ di Alvarez che serve un assist a tagliare fuori tutta la difesa e lasciare Milito solo contro Gabrieli. Il principe rompe definitivamente la maledizione del gol mancato e riesce a sbloccarsi battendo il portiere giallorosso e insaccando la rete del 2 a 1.  Cosmi corre ai ripari togliendo Muriel e inserendo Daniele Corvia al 9’, con i nerazzurri che continuano ad essere costantemente presenti nei pressi dell’area del Lecce. Rischia moltissimo l’Inter al 16’ su una ripartenza velocissima del Lecce, con Corvia che calcia a botta sicura e trova l’ennesimo miracolo di Julio Cesar a tenere a galla la partita. Secondo match point fallito da Corvia al 23’, ancora su una ripartenza velocissima di Cuadrado, calcia male e manda il pallone alto sulla traversa, sbagliando per la seconda volta davanti al portiere nerazzurro. Inizia a soffrire l’Inter che non pressa più come nel primo tempo e Ranieri corre ai ripari togliendo Pazzini per inserire Obi in grado di dare più garanzie difensive. Il gol della sicurezza per l’Inter arriva sull’asse Nagatomo-Cambiasso al 27’, con il giapponese che dribbla con una grande giocata Cuadrado per poi scaricare sull’argentino che con un colpo da biliardo mette in rete il gol del 3 a 1. Nerazzurri che cercavano il poker e lo trovano al 36’ realizzando il quarto gol con Alvarez a realizzare la sua prima rete stagionale in Serie A. Ancora Nagatomo nelle vesti dell’assist man è tra i migliori in campo per i suoi. La partita termina sul 4 a 1 con l’Inter che regala una bellissima vittoria si suoi tifosi per Natale.

  • Inter Lecce, Ranieri cerca il Poker. Cosmi lancia Petrachi

    Inter Lecce, Ranieri cerca il Poker. Cosmi lancia Petrachi

    Approfittando del clima festivo, i nerazzurri guidati Claudio Ranieri cercano in Inter Lecce partita pre natalizia in programma stasera a San Siro, di trovare il ‘poker’, centrando la quarta vittoria consecutiva che manca dall’epoca Leonardo. La rincorsa alla zona Champions è ufficialmente iniziata con la vittoria contro la Fiorentina, seguita da altri tre punti a Genova e una vittoria sudatissima contro il Cesena di Arrigoni che hanno rilanciato in maniera decisa i nerazzurri verso i piani alti della classifica. Discorso opposto per il Lecce, che nonostante l’addio di Eusebio Di Francesco e il subentro di Cosmi, non riesce a staccarsi dalla zona retrocessione occupando l’ultima casella della classifica. Ai tanti gol segnati corrispondono ad altrettante reti subite, palesando in questo modo limiti evidentissimi a livello difensivo. Una curiosità è rintracciabile sempre nelle statistiche, con la squadra di Cosmi che si esalta in trasferta: dei nove punti conquistati 7 sono arrivati fuori casa. L’Inter e Ranieri sono avvertiti.

    Inter Lecce, le ultime dai ritiri

    Ranieri obiettivo Poker in Inter Lecce | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    INTER- Claudio Ranieri ha espressamente spiegato nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match, come stasera l’Inter, nonostante la classifica parli chiaro (il Lecce è ultimo in classifica), troverà di fronte a se un avversario duro da battere. Scongiuri scaramantici o eccesso di diplomazia avranno pensato i più maligni, ma la realtà parla chiaro: il Lecce in trasferta diventa squadra rognosa da affrontare, con un attacco devastante (5 gol in due gare) e un paio di giovani talenti da tenere sott’occhio, come Muriel e Cuadrado. Rinunciando fino al nuovo anno ancora una volta a Sneijder, Ranieri dovrebbe scegliere il classico 4-4-2 con i due esterni larghi. In difesa il ballottaggio è tra Samuel e Ranocchia, autore del gol partita a Cesena, per un posto con Lucio al centro. Parte in vantaggio l’argentino che nell’ultimo turno ha riposato. Corsie esterne occupate da Maicon a destra e Nagatomo a sinistra. In mediana pochi dubbi con il recupero di Thiago Motta e il solito Cambiasso a schermo della difesa. Ai lati solito ballottaggio, Zanetti inamovibile e un posto per tre quattro nomi e Coutinho in leggero vantaggio su Alvarez, Faraoni o Poli. Davanti nonostante gli ottimi progressi di Forlan, Ranieri sembra voler confermare il duo offensivo Pazzini Milito, concedendo all’argentino l’opportunità di ritrovare quel gol che manca da troppo tempo, chiudendo in modo dignitoso un’annata assolutamente storta.

    LECCE- Cosmi deve a far a meno di una lista numerosissima di indisponibili e infortunati, rinunciando anche a Carrozzieri che sconta un turno di squalifica rimediato nell’ultimo match contro il Parma. Formazione rimaneggiata dunque, con le assenze più pesanti tra i pali, dove con Benassi in infermeria si è fermato anche Julio Sergio, alle prese con un problema muscolare alla coscia destra . Largo dunque al terzo portiere Davide Petrachi che non poteva sognare un debutto migliore nello stadio denominato la Scala del calcio. Per quanto riguarda il modulo, Serse Cosmi conferma quanto visto nel secondo tempo contro il Parma riconfermando il 3-5-2, costringendo al rientro affrettato Tomovic, fermo da una settimana, che dovrà stringere i denti, vista la squalifica di Carrozzieri e l’infortunio di Esposito a decimare la difesa salentina. Centrale destro agirà Oddo, mentre sull’altra corsia ci sarà Ferrario. In mediana Brivio dovrebbe prendere il posto di Mesbah largo a sinistra, mentre al centro ci saranno Obodo, Giacomazzi e uno tra Oliveira e Strasser. Largo a destra Cuadrado, a supporto del duo offensivo Di Michele, Muriel.

    Inter Lecce le probabili formazioni

    Inter (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Poli; Pazzini, Milito.
    A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Muntari, Alvarez, Obi, Forlan, Zarate.All. Ranieri.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Sneijder, Chivu, Stankovic, Viviano, Jonathan.

    Lecce (4-3-3): Petrachi; Oddo, Tomovic, Ferrario, Brivio; Strasser, Obodo, Giacomazzi; Cuadrado, Muriel, Di Michele.
    A disp.: Gabrieli, Legittimo, Grossmuller, Pasquato, Olivera, Piatti, Corvia.All. Cosmi.

    Squalificati: Carrozzieri.
    Indisponibile: Mesbah, Bertolacci, Benassi, Julio Sergio, Esposito, Ofere, Giandonato.

  • Lecce Lazio, nel segno di Klose. La carica di Cosmi non basta

    Lecce Lazio, nel segno di Klose. La carica di Cosmi non basta

    Non è bastato un cambio di panchina a modificare le sorti di una stagione già nata sotto una cattiva stella e con tanti lacune in organico che difficilmente potevano far sperare in una salvezza tranquilla. Lecce Lazio ha rispecchiato l’andamento della stagione delle due squadre, i padroni di casa brillanti e a tratti spettacolari mettono spesso in luce i tanti giovani interessanti in organico ma poi peccano di esperienza venendo sistematicamente puniti. La Lazio di Reja invece è squadra cinica ed esperta capace di sfruttare ogni minima occasione pur non disputando una grandissima partita. Cosmi varia un pò il modulo rispetto a Di Francesco schierando Obodo a schermo dei quattro difensori e ritrova in attacco l’esperienza e il peso specifico di Di Michele schierato a supporto della stellina Muriel. Reja ripropone Stankevicius esterno di destra per sopperire all’assenza di Konko e boccia ancora una volta Cissè in attacco dando nuova fiducia al tandem Klose Rocchi.

    Klose super Lecce Lazio | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Il Lecce gioca meglio e crea tantissime palle gol grazie alla vivacità di Muriel e Cuadrado (entrambi di proprietà dell’Udinese) e al peso specifico di DI Michele capace di procurarsi il rigore e trasformarlo dopo appena 12′. La Lazio stordita sbanda in difesa ma trova il pari con il solito immenso Klose autentico mattatore dell’area di rigore. I padroni di casa si fanno preferire per proprietà di palleggio e profondità ma sprecano troppo davanti a Marchetti. Ad inizio ripresa Reja stravolge la partita indovinando il cambio tattico con la rinuncia ad un difensore Biava per rinforzare il centrocampo con l’ingresso di Cana. L’albanese dopo appena due minuti sfrutta un assist di Klose per portare le aquile in vantaggio. Il Lecce ferito prova una reazione di rabbia e crea e spreca tantissimo con Muriel, il talento colombiano si rifà con gli interessi però servendo un assist d’oro a Ferrario per il primo gol in serie A che vale il pareggio.

    Lazio adesso più rinunciataria e forse con la testa al match di Europa League, Lecce bello ma troppo lezioso. Di Michele spreca il pallone del vantaggio per troppi virtuosismi mentre Klose vola in cielo su assist di Cissè a depositare in rete il pallone dei tre punti.

    Lecce Lazio può esser sintetizzata proprio nel valore specifico dei suoi giocatori simbolo. Esperta spietata e navigata la squadra di Reja, giovane e spesso leziosa l’undici di Cosmi il cui lavoro sembra davvero arduo senza un massiccio intervento sul calciomercato.

    Lecce Lazio 2-3 video highlights
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  • Lecce Lazio, esordio per Cosmi. Reja conferma Rocchi

    Lecce Lazio, esordio per Cosmi. Reja conferma Rocchi

    Corsi e ricorsi storici per Serse Cosmi, esordiente sulla panchina del Lecce quest’oggi nel primo anticipo della quindicesima giornata di serie A, alle 18 contro la Lazio di Edi Reja, che giunge al Via del Mare di Lecce, così come lo scorso anno quando esordì sulla panchina del Palermo proprio contro la formazione biancoceleste, aspetto ancora più curioso se si considera la sua fede giallorossa (romanista).

    Serse Cosmi, esordio sulla panchina del Lecce | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    A giudicare dall’esito dell’esperienza in rosanero, il “battesimo” non nasce sotto i più rosei auspici ma, senza badare agli aspetti scaramantici, sarà un’occasione importante per testare il suo Lecce, per compiere una svolta dopo il termine dell’avventura non felice sotto la guida di Eusebio Di Francesco, conclusasi con tre sconfitte consecutive e con l’ultimo posto in classifica, non riuscendo mai a vincere di fronte al proprio pubblico.

    In campo la Lazio, che vuole rimanere agganciata alla vetta della classifica, per ora distante quattro punti, cercando di mantenere l’imbattibilità esterna stagionale e la continuità di risultati, perderà in campo il difensore Konko, infortunatosi durante la rifinitura, che sarà sostituito con tutta probabilità da Scaloni o Diakitè. L’ultima gara disputata al Via del Mare vide la Lazio imporsi per 4-2 con reti di Rocchi, Zarate (doppietta) e autogol di Vives per i biancocelesti, per i salentini gol di Coppola e Piatti.

    Il Lecce di mister Serse Cosmi, invece, cerca punti fondamentali in chiave salvezza, cercando di risollevarsi da una situazione di classifica assolutamente delicata oltre che preoccupante, e si schiererà in campo con un modulo 4-1-4-1. Arbitrerà il signor Carmine Russo di Nola.

    PROBABILI FORMAZIONI LECCE LAZIO

    LECCE (4-1-4-1): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Obodo; Cuadrado, Giacomazzi, Olivera, Di Michele; Muriel.
    Allenatore: Cosmi.

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Stankevicius, Diakitè, Biava, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic;  Hernanes; Klose, Rocchi.
    Allenatore: Reja.

  • Lecce, esonerato Di Francesco arriva Cosmi

    Lecce, esonerato Di Francesco arriva Cosmi

    Eusebio Di Francesco non è più l’allentore del Lecce. La sconfitta rimediata a Napoli sabato sera, come prevedibile, è costata cara all’ex tecnico del Pescara sollevato dal suo incarico ieri al termine di un summit della dirigenza salentina nonostante avesse ancora l’appoggio totale della squadra che però non è bastato ad evitargli l’esonero.

    Serse Cosmi è il nuovo allenatore del Lecce | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Al suo posto in panchina è stato chiamato Serse Cosmi che torna in sella dopo la breve parentesi di Palermo firmando un contratto fino al termine di questa stagione con opzione anche per il 2012-2013 in caso dovesse guidare il Lecce alla salvezza. Una permanenza in Seria A abbastanza complicata da centrare visti i 6 punti che separano la squadra giallorossa dalla zona salvezza attualmente a quota 14 punti.
    L’ex allenatore, tra le altre, di Perugia, Udinese, Brescia e Livorno farà il suo esordio sabato pomeriggio alle 18:00 nella sfida suggestiva di Via del Mare contro l’ “odiata” Lazio essendo Cosmi un sostenitore della Roma. Strano caso del destino anche nella sua ultima avventura su una panchina di A, a Palermo l’anno scorso, Cosmi, che era subentrato alla 28esima giornata al posto di Delio Rossi, fece il suo esordio contro la Lazio, ma all’Olimpico; la gara andò male perchè i biancocelesti s’imposero 2-0. Questo il comunicato ufficiale della società salentina:

    L’U.S. Lecce comunica di aver risolto in data odierna il rapporto di collaborazione con il Sig. Eusebio Di Francesco al quale desidera esprimere, unitamente al suo staff, un sentito ringraziamento per l’opera fin qui svolta con totale dedizione e competenza professionale. L’U.S. Lecce comunica inoltre di aver raggiunto un accordo con il Sig. Serse Cosmi per la conduzione tecnica della prima squadra“.

    Di Francesco, al suo primo incarico in Serie A dopo la promozione dalla Lega Pro e la positiva stagione in cadetteria con il Pescara, lascia il Lecce in fondo alla classifica con soli 8 punti ottenuti nelle 13 gare disputate frutto di sole due vittorie, a Bologna e a Cesena alla terza e alla 11esima di campionato, e due pareggi rimediando nel corso della stagione ben 9 sconfitte non vincendo mai tra le mura amiche del Via del Mare.

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  • Serse Cosmi: la mia verità sul Palermo

    Serse Cosmi: la mia verità sul Palermo

    Dietro ogni esonero, così come dietro ogni divorzio, si celano sempre malumori e recriminazioni, dettate dalla rabbia, dalla delusione e dal malcontento per la fine di un qualcosa in cui si era creduto.

    Con Zamparini, gli esoneri degli allenatori in panchina sono un fattore più che abituale, al punto che, spesso, non fa in tempo ad “affezionarsi” ad un progetto, che già viene rivoluzionato. Questa volta, è stato il turno di Serse Cosmi, esonerato dalla panchina del Palermo dopo la sconfitta per 4 a 0 nel derby contro il Catania.

    Il tecnico, però, anche in virtù del suo forte carattere, non sembra rassegnato a voler esser considerato l’unica causa di una tale debacle, ed ha rivelato i retroscena di un ambiente incandescente come lo spogliatoio rosanero, ripercorrendo le diverse tappe della sua breve parentesi Palermitana, decidendo di esporre la sua versione dei fatti per rispetto dei tifosi, che hanno diritto di conoscere la verità.

    Serse Cosmi, così, rivela di essersi sentito in discussione fin dalla prima partita contro la Lazio, persa, nonostante le sue responsbilità fossero limitate in tale circostanza, in quanto, al suo arrivo pochi giorni prima del match, aveva trovato una squadra scioccata dall’esonero di Delio Rossi, ed uno spogliatoio tutt’altro che unito.

    Ma, nonostante le numerose difficoltà, il suo lavoro, fatto di entusiasmo e determinazione, aveva iniziato a dare dei risultati positivi, culminati nella sorprendente vittoria contro la capolista Milan al Barbera. Dopo pochi giorni, però, anche a causa degli impegni dei nazionali, il fattore psicologico sul quale il tecnico aveva tanto lavorato, si è sfaldato nuovamente.

    Ecco perchè appare lecito domandarsi quali siano le reali cause di una tale fragilità, ed ecco il retroscena svelato da Cosmi: “Domenica mattina, prima del derby, alle 10 il presidente Zamparini mi chiede la formazione. Gli dico che sta fuori Pastore e gioca Miccoli. Si arrabbia, per l’esclusione del Flaco e anche più per la presenza di Fabrizio. Abbiamo una discussione molto violenta”.

    L’oggetto del contendere, dunque, pare proprio Fabrizio Miccoli: l’attaccante salentino è legato a Cosmi da un sentimento di vera amicizia, oltre che legatissimo alla maglia del Palermo. Pertanto, venuto a conoscenza della situazione molto tesa – da vero capitano – decide di farsi da parte per non incrementare la miccia delle polemiche fra l’allenatore ed il presidente. Cosmi, quindi, all’ultimo momento decide di schierare Hernandez. Ma, afferma Cosmi,  “La squadra sa tutto. Come può entrare in campo serena?”

    Serse Cosmi, però, tiene a precisare la sua infinita stima nei confronti di Pastore, ed il relae motivo della sua esclusione, legata esclusivamente ad una condizione fisica non perfetta: “Era stato 12 giorni con la nazionale, già non era in grande condizione. In allenamento l’ho visto giù. L’ho fatto per tutelarlo, rinunciare a Pastore per capriccio sarebbe un suicidio, non l’avrei mai fatto”. Inoltre aggiunge: “E’ un diamante puro. Gli manca l’ultimo salto: farsi amare dai compagni. Per ora lo ama il presidente”.

    Sorprendentemente, però, nonostante il litigio burrascoso con Zamparini, Cosmi afferma di non avere nulla da recriminare nei suoi confronti ed, al contrario, lo ringrazia: “Lo ringrazio perché mi ha dato una grande occasione. Alla fine è stato il più coerente. E il suo Palermo, per organizzazione e staff, è il capolavoro di un uomo intelligente. Sa bene che può lamentarsi delle mie scelte, non della qualità del mio lavoro. Chi pensa che io sia un parvento, confronti la mia carriera con quella di altri”.

    La maggiore delusione, invece, proviene dal silenzio dell’Associazione degli allenatori, che ha ritenuto opportuno non esporsi a difesa del tecnico, nonostante appaia chiaro come la causa del contendere sia stata la forte interferenza del presidente Zamparini nelle scelte tecniche. “Il nostro è un mondo di ipocriti, ci mettono uno contro l’altro e noi ci stiamo. Il ruolo dell’allenatore deve recuperare dignità. Zamparini ci ha messo sul piatto un’occasione d’oro. Nessuno ha fiatato: normale che un presidente voglia fare la formazione? L’Assoallenatori latita. Solo una battuta di Ulivieri neppure originale perché era di Ballardini: “Ringraziamo Zamparini che ci dà tanto lavoro”.

    Delusione, dunque, ma anche voglia di ripartire, anche dal basso, dai giovani: “Spero di ripartire con un bel progetto e di lavorare con i giovani. Preferisco allenare uno che vale 0 e portarlo a valere 40 milioni piuttosto che uno che 40 milioni li vale già”.

  • Zampa – Rossi, è di nuovo amore. Durerà?

    Zampa – Rossi, è di nuovo amore. Durerà?

    Delio Rossi ama il Palermo e Palermo ama Delio Rossi. Zamparini in questo mese ha capito che un amore cosi vero e autentico, costruito con il tempo e la passione e non con frasi ad effetto, non può sciogliersi per una partita sbagliata ed un momento no.

    Il presidente rosanero anche se non lo ammetterà mai è anch’esso “innamorato” dell’irreprensibile Delio, uno dei pochi tecnici capace di tenergli testa dialetticamente ma sopratutto capace di valorizzare il suo giocattolo. Zamparini nell’annunciare il ritorno di Delio Rossi fa le sue pubbliche scuse “Cambiare l’allenatore è stato un mio errore, del quale chiedo scusa ai tifosi del Palermo, spero che il futuro sia migliore – ha detto Zamparini -. Nel mio cuore si è aperto subito un dramma, dopo la sconfitta di Catania. Soffrivo a vedere il Palermo strapazzato in quel modo dal Catania: nel secondo tempo, su tre tiri, abbiamo preso quattro gol. Ce l’abbiamo messa tutta per farci del male. La squadra si è liquefatta, dopo l’errore di Balzaretti, che può capitare a chiunque. Io, che già avevo avuto dei ripensamenti sull’allontanamento di Rossi, ieri mi sono ricreduto, perché Rossi è un ottimo allenatore. Avevamo avuto qualche dissidio dopo lo 0-7 con l’Udinese. Io pensavo di cambiare in meglio e non è stato così. Ho chiamato Rossi, perché era molto arrabbiato con me, e me lo ha anche detto, ma anche perchè ha la forza di riportare la squadra a giocare come faceva nel girone d’andata. Spero che i tifosi siano contenti del ritorno di Rossi: noi abbiamo il miraggio della Coppa Italia e dobbiamo cercare di far bene in questa competizione. Cosmi, che non conosceva la squadra, era in confusione, e i giocatori non lo avevano accettato. Loro vedevano bene il ritorno di Rossi e l’ho richiamato. In questa squadra c’è anche qualche problema nello spogliatoio: non escludo che sia Pastore che Ilicic attirino le invidie dei compagni”.

    L’obiettivo adesso è concludere bene la stagione, cercare di vincere la Coppa Italia o quantomeno raggiungere la finale e magari lanciare qualche giovane della Primavera in prima squadra. Adesso è amore ma durerà?