Tag: Serie B

  • Mercato: a Pescara si programma la prossima stagione in Serie B

    Si riparte da tre punti fermi a Pescara: Eusebio Di Francesco, Fabrizio Lucchesi e Daniele Delli Carri saranno i perni della stagione 2010/11. L’allenatore subentrato a Cuccureddu ha firmato nei giorni scorsi l’adeguamento del contratto, legandosi al sodalizio abruzzese fino al 30 Giugno 2012. A livello dirigenziale, congelato l’ingresso di nuovi soci (gli imprenditori Saladino e Pagliarone), la conferma di Lucchesi spazza via il campo dalle ipotesi di rimpasto che si erano susseguite in questi mesi con il dirigente ex Roma che aveva ricevuto offerte di società blasonate (Napoli, Udinese, Bologna, Atalanta e Bari): resterà invece al Pescara, rispettando il contratto in essere, mettendo a tacere le voci su Minguzzi, Iaconi e Valentini in arrivo in Abruzzo. All’esperto Direttore Generale è stato affiancato un uomo-mercato, Daniele Delli Carri, che da responsabile del settore giovanile è stato promosso in prima squadra.

    Già individuati i settori sui quali intervenire e circolano le prime, incontrollate, indiscrezioni sugli obiettivi di mercato. Un centrocampista di qualità, un attaccante da doppia cifra di reti ‘garantita’ ed esterni difensivi le priorità dopo aver risolto la grana comproprietà che, onde evitare il rischio buste, dovranno essere definite entro il 25 Giugno alle ore 19 (Zizzari, Ciofani e Coletti, rispettivamente con Ravenna, Cisco e Foggia, i casi più spinosi). Per la punta si fanno i nomi di Bruno, Iunco, Pilchmann o Moscardelli mentre per la linea mediana del campo si cerca uno tra De Liguori, Catinali ed Esposito (a metà tra Siena ed Hellas Verona, dunque non fattibile a breve l’operazione). Non trova per ora conferme invece l’ipotesi inerente il difensore Antonazzo, che invece sarebbe vicinissimo al Livorno. Intanto alla presenza dei massimi vertici istituzionali e provinciali, il Sindaco Luigi Albore Mascia ed il Presidente della Provincia Guerino Testa in primis, sono stati premiati dirigenti e staff tecnico del Delfino Pescara 1936 che ha colto la promozione in Serie B. “E’ un grande onore”, ha detto il Presidente De Cecco, “ma non vogliamo fermarci a questo risultato”.

  • Il Varese s’impone sulla Cremonese, è serie B 25 anni dopo

    25 anni. Tanto hanno sapettato i tifosi del Varese per rivedere la loro squadra ritornare in serie b. Ieri domenica 13 giugno 2010, anno del centenario, il sogno per i varesini è diventato realta, liquidata la Cremonese per 2-0, i biancorossi hanno potuto gridare al cielo la loro gioia, la loro felicità, per aver coronato un sogno, che mancava da tanti, troppi anni.

    Tutto è cominciato nel 2008, quando l’imprenditore milanese Antonio Rosati, prelevo la squadra, che ai tempi militava in serie c2. Il primo anno fu subito ricco di soddisfazioni, la squadra allenata da Giuseppe Sannino, infatti, ottenendo un primo posto nel girone a della serie c2, riuscì a qualificarsi direttamente per la serie c1. La svolta, però, arrivò proprio mentre nessuno se l’aspettava.

    I varesini in quest’annata partiti come “sfavoriti” per la conquista del titolo, riescono nell’impresa di arrivare secondi in campionato, è Play off.  Dopo aver superato le semifinali contro il Benevento (2-2  fuori casa, e 2-1 in casa per i lombardi) la squadra di Sannino non delude nell’impresa di conquistare la serie b. Soffre abbastanza nell’andata fuoricasa contro il Cremona, la squadra di Venturato, infatti, s’impose sui bosini per 1-0, goal di Tacchinardi e qualificazione rimandata. La domenica sucessiva però il Varese, dopo un primo tempo privo di reti, trova il vantaggio grazie alle reti di Buzzegoli (35”, e 47”) del secondo tempo (quest’ultima su calcio di rigore a seguito del fallo su Carrozza in area di rigore). Scene incredibili di festa al “Franco Ossola” di Masnago e per le vie della città, che attendeva questo traguardo da 25 anni.

  • Prima Divisione l’epilogo della stagione ’09/10: Varese e Pescara volano in Serie B

    Varese e Pescara in visibilio: le squadre allenate rispettivamente da Sannino e Di Francesco, infatti, vincono la lotteria dei playoff nei propri Gironi di appartenenza e salgono in Serie B, mortificando al tempo stesso le velleità di Cremonese e Verona che ora sperano in un ripescaggio per poter agguantare la cadetteria. I lombardi di Sannino ribaltano l’esito della finale d’andata (1-0 a Cremona per i grigio rossi) e grazie ad una doppietta di Buzzegoli tornano in serie B dopo ben 25 anni d’assenza. Una promozione meritatissima quella di Ebagua (assente per squalifica nella finale di ritorno) e compagni che hanno disputato una stagione da incorniciare, trovando sulla propria strada un Novara in versione super che gli ha negato l’accesso diretto in Serie B.

    Una Serie B che nella stagione 2010/11 non vedrà protagonista l’Hellas Verona, a lungo lepre del Girone B, beffata in extremis prima dal Portogruaro e poi dal Pescara. Oltre 18mila spettatori hanno assistito al grande ritorno del Pescara in Serie B dopo tre anni in Lega Pro ed il fallimento della scorsa stagione. Grande protagonista della cavalcata biancazzurra è stato mister Eusebio Di Francesco che, subentrato in corsa a Cuccureddu, ha saputo plasmare un collettivo di grandi individualità in una squadra (menzione d’onore per Ganci, autore di 3 reti nelle 4 partite dei playoff). A Pescara si guarda già al futuro: il Presidente De Cecco ha annunciato durante i festeggiamenti l’intenzione di confermare Di Francesco e Verratti e di voler stilare un piano triennale per riportare il Pescara in Serie A dopo l’epopea di Galeone.

  • Il Brescia torna in A. Possanzini e Caracciolo matano il Toro

    Il Brescia torna in A. Possanzini e Caracciolo matano il Toro

    Il Brescia torna in serie A dopo 6 anni e lo fa alla fine di una finale playoff combattuta ed entusiasmante contro il Torino. Le rondinelle nonostante la possibilità di giocare su due risultati in virtù della migliore posizione in classifica e dello 0-0 nella gara d’andata hanno pigiato sull’acceleratore vincendo per 2-1.

    Partita vibrante al Rigamonti giocata ad un ritmo super dalle due squadre. Già al 1′ Bianchi ci prova di testa: palla fuori. Al 4′ stessa sorte per una conclusione di Possanzini. Al 6′ ancora Brescia al tiro: l’ungherese Vass manda alto di poco dal limite. La replica dei granata arriva due minuti dopo con Salgado: girata di testa e parata a terra di Arcari.

    A metà del primo tempo il Brescia diventa padrone del centrocampo e costringe Morello agli straordinari per tener il risultato sul pari iniziale. Ma il gol è nell’aria, e arriva puntuale al 34′: azione di contropiede, Possanzini entra in area da sinistra, si accentra, e segna con preciso diagonale: 1-0, il Brescia comincia ad intravedere la serie A.

    Il Toro attacca alla ricerca del pari ma è sempre il Brescia a rendersi pericoloso in contropiede. Al 66′ svolta decisiva per la partita: Ogbonna strattona in area Possanzini; per Rizzoli è calcio di rigore e dagli undici metri Caracciolo non fallisce: 2-0 Brescia, e partita che sembra chiusa.

    Partita che diventa cattiva e Rizzoli è costretto a metter spesso mani al taschino. All’86’ il gol che illude il Torino: Arma prova un colpo di testa; il pallone, respinto da un difensore, gli resta sui piedi ed in diagonale fulmina Arcari: 2-1. Il finale è tutto granata, ma sono le Rondinelle di Iachini a far festa.

  • Serie B: lo spareggio condanna alla retrocessione la Triestina. Il Padova è salvo

    Nello spareggio playout per la permanenza in Serie B, il Padova espugna il Nereo Rocco di Trieste e condanna i padroni di casa della Triestina, a cui bastava un pareggio, alla retrocessione in Prima Divisione. I veneti vincono con un netto 3-0 (andata terminata a reti inviolate) grazie alle reti di Vantaggiato dopo soltanto 120 secondi, di Cuffa che taglia definitivamente le gambe agli alabardati, e di Bonaventura a 5 minuti dal termine.

    Gioia immensa per la squadra di Sabatini che è riuscito, dopo essere stato richiamato in panchina dall’esonero di metà stagione, a far mantenere la categoria ai biancoscudati. Lacrime amare per gli uomini guidati da Arrigoni che tornano in Prima Divisione dopo 8 anni consecutivi di permanenza in Serie B.

    Il tabellino
    TRIESTINA – PADOVA 0-3
    2′ Vantaggiato, 46′ Cuffa, 85′ Bonaventura.
    TRIESTINA (4-4-1-1): Calderoni; Colombo, Cottafava, Scurto, Sabato; Tabbiani, Cossu, Princivalli (33′ Siligardi), Testini; Pani (35′ Gorgone, 55′ Della Rocca); Godeas.
    A disposizione: Dei, D’Ambrosio, Magliocchetti, Volpe.
    Allenatore: Arrigoni.
    PADOVA (4-3-1-2): Agliardi; Darmian, Cesar, Faisca, Renzetti (39′ pt Trevisan); Bovo (58′ Jidayi), Italiano, Cuffa; Bonaventura; Vantaggiato (75′ Morosini), Di Nardo.
    A disposizione: Cano, Rabito, Soncin, Gasparetto.
    Allenatore: Sabatini.
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Calderoni (T), Scurto (T), Colombo (T), Renzetti (P), Agliardi (P) e Cuffa (P)

  • Bianchi ha detto zio cane. Il Toro a Brescia con il bomber

    Ennesimo colpo di scena in serie B, la Corte di giustizia federale, ha accolto il ricorso granata contro la squalifica per una giornata di Rolando Bianchi e il Torino potrà contare sull’apporto del suo bomber nella sfida del Rigamonti contro il Brescia che vale la serie A.

    Il capitano granata era stato squalificato per un turno per una presunta espressione blasfema non ravvisata dall’arbitro durante la partita d’andata ma la Corte di giustizia federale vivisezionando le immagini sembra aver colto il vero labiale “zio cane’”.

    Al settimo cielo l’attaccante “Domenica sarò della partita: è adrenalina allo stato puro. Che a questa grande gioia segua l’apoteosi. Ce la metteremo tutta. Grazie a tutto lo staff legale, che ha svolto un lavoro straordinario in tempo record. Grazie alla mia società, dal presidente Cairo al direttore Petrachi al segretario Ienca e a tutti i miei compagni che non hanno smesso un minuto di sostenermi. E, dulcis in fundo, un grazie ai tifosi perché in queste ore di trepidazione mi bastava leggere i vostri messaggi per alimentare la speranza”

  • Torino: Bianchi salta la finale play-off. Il capitano fermato per bestemmia

    L’assurda regola messa varata dalla Lega Calcio durante il campionato miete la sua ultima vittima. Il capitano e anima del Torino non potrà giocare il decisivo match per la A perchè fermato dal giudice sportivo per una bestemmia.

    Per il Toro oltre il danno di aver pareggiato la partita d’andata in casa anche per demeriti arbitrali (un gol annullato e una gomitata ad inizio partita su Bianchi) dovrà fare a meno del suo goleador al Rigamonti.

    L’espressione blasfema non sentita dall’arbitro è stata evidenziata dai dirigenti bresciani. Il Toro comunque ha annunciato un immediato ricorso.

  • Serie B, finale Play Off: il Brescia blocca il Toro. 0-0 con giallo all’Olimpico

    Nell’andata della finale playoff di serie B il Brescia esce indenne dall’Olimpico di Torino grazie ad una partita accorta e un pò di fortuna. Sullo 0-0 finale pesa però un gol annullato ai granata in pieno recupero per un fallo apparso inesistente ai più.

    Colantuono schiera il Toro con un inedito 3-4-2-1 ideato per bloccare tutte le fonte di gioco delle rondinelle. Il primo tempo comunque scivola via senza particolari emozioni e la ripresa si apre con un azione pericolosa di Possanzini e subito dopo è Budel ad impegnare Morello.

    Il Torino cerca la scossa prima con Rubin, quindi con Gasbarroni, bravissimo a impegnare Arcari in almeno un paio di circostanze ma la parita non si sblocca. Al 93′ il giallo, Arma prova a prendere in velocità Martinez e, forse, lo ostacola nella respinta. Il fallo, che convince guardalinee e arbitro ad annullare il meritato vantaggio sul gong dell’incontro, è poca roba. Al Brescia nella gara del Rigamonti basterà un pari per volare in A, ma il Toro c’è.

    IL TABELLINO
    TORINO-BRESCIA 0-0

    Torino (3-5-2-1): Morello; D’Aiello, Loria, Ogbonna; Antonelli (18′ st Statella), Barusso, Genevier, Rubin (26′ st Garofalo); Scaglia (37′ st Arma), Gasbarroni; Bianchi. A disp.: Gomis, D’Ambrosio, Pestrin, D’Ambrosio. All.: Colantuono
    Brescia (3-5-2): Arcari; Martinez, Bega, Mareco; Rispoli, Baiocco, Budel, Vass, Dallamano (1′ st Zambelli); Possanzini (33′ st Kozak), Caracciolo. A disp.: Viotti, Manzoni, Berardi, Cordova, Hetemaj. All.: Iachini
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Mareco, Martinez (B), D’Aiello, Gasbarroni, Barusso (T)
    Espulsi: 46′ st Budel (B), per doppia ammonizione

  • Play Off Serie B. Highlights Sassuolo – Torino e Brescia – Cittadella

    Il Toro espugna Sassuolo e si qualifica per la finale play off continuando ad accarezzare il sogno serie A. Eroi della partita il solito Bianchi, autore della rete vittoria, ma soprautto un indemoniato Scaglia.

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    Nell’altro spareggio il Brescia arriva in finale ma contro il Cittadella tra le mure amiche soffre oltre misura. E’ solo la sfortuna e un pò di precisione sotto porta a bloccare Iunco e compagni che solo nel finale trovano la rete vittoria con Curiale.

    Guarda le immagini:
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  • Play Off Serie B: Bianchi sbanca Sassuolo. E’ Torino – Brescia la finale

    Giornata di verdetti in serie B. Le semifinali play-off hanno decretato le vincitrici, tra patos e emozioni a giocarsi la serie A arrivano il Torino di Colantuono e il Brescia di Iachini.

    I lombardi nel pomeriggio hanno rischiato contro l’ostico Cittadella di Foscarini. Gli ospiti per nulla demoralizzati dal risultato dell’andata hanno giocato una partita d’assalto centrando nel finale la vittoria che però non è valsa la finale. Di Curiale il gol vittoria.

    I granata invece ascoltano appieno le parole del proprio mister tramutando l’ossessione per la serie A in un sogno. Dopo l’1-1 dell’andata il Toro è costretto alla vittoria e dopo solo 2′ è scaglia a sbloccare la partita, ma Martinelli alla mezzora riporta in parità i modenesi. Il gol qualificazione arriva nei primi minuti del secondo tempo grazie a capitan Bianchi.

    I TABELLINI
    BRESCIA – CITTADELLA 1-0

    Brescia (3-5-2): Arcari; Mareco, Bega, Martinez; Zambelli (24′ st Rispoli), Baiocco, Budel, Saumel (31′ st Lopez), Dallamano; Kozak (15′ st Caracciolo), Possanzini. A disposizione: Viotti, Manzoni, Cordova, Berardi. All.: Iachini.

    Cittadella (4-4-2):
    Pierobon; Manucci, Nocentini, Cherubin, Marchesan; Pettinari, Dalla Bona, Carteri (1′ st Bellazzini), Magallanes (29′ st Volpe); Iunco (39′ st Curiale), Ardemagni. A disposizione: Villanova, Gorini, Musso, Curiale, De Gasperi. All.: Foscarini.
    Rete: 45 st Curiale
    Arbitro: Banti di Livorno

    SASSUOLO – TORINO 1-2
    2′ pt Scaglia (T); 24′ pt Martinetti (S); 6′ st Bianchi (T)

    Sassuolo (4-3-3):
    Pomini; Rossini, Consolini (22′ st Piccioni), Minelli, Bianco (22′ st Donazzan); Fusani (42′ st Gorzegno), Magnanelli, Riccio; Quadrini, Martinetti, Zampagna. A disp.: Bressan, Gorzegno, Jirasek, Falcinelli, Titone. All. Pioli
    Torino (4-4-2): Morello; D’Ambrosio, Loria, Ogbonna, Garofalo (39′ st Rubin); Statella (10′ st Barusso), Génévier, Pestrin, Scaglia; Salgado (24′ st Gasbarroni), Bianchi. A disp.: Gomis, D’Aiello, Antonelli, Arma. All. Colantuono

    Arbitro: Orsato di Schio

    Ammoniti: Garofalo (T), Loria (S), Magnanelli (S), Minelli (S), D’Ambrosio (T), Pestrin (T), Martinetti (S), Bianchi (T), Donazzan (S)