Tag: Serie B

  • Guardi Pescara e rivedi Zemanlandia

    Guardi Pescara e rivedi Zemanlandia

    Cirto Immobile | © Getty Immages
    Diciannove punti dopo 10 gare del torneo, quarto posto in graduatoria ed attacco stratosferico secondo la più pura delle tradizioni zemaniane: il Pescara 2011/12 ha iniziato il campionato con il piede giusto e, nonostante qualche fisiologica battuta d’arresto, diverte e convince. La trasferta di Brescia può rappresentare la svolta della stagione, anche se i tempi sono forse prematuri per parlare di salto di categoria, sempre che nel derby con l’Ascoli non si assista al calo motivazionale e di concentrazione visto a Castellammare di Stabia. Umiltà e dedizione, questi devono essere gli imperativi in casa Pescara per continuare sul cammino virtuoso intrapreso nelle prime dieci tappe. Non cogliere il successo nel derby, infatti, potrebbe parzialmente vanificare l’impresa di Brescia dove il Delfino ha sfata il tabù Rigamonti imponendosi con un secco 0:3 che non ammette repliche. Il Pescara soffre nei primi 20 minuti ma tiene bene il campo, poi cresce in misura esponenziale. Squadra corta (tantissime le volte nelle quali le Rondinelle sono finite in offside) e padrona del campo con Anania che agisce più da libero che da estremo difensore. Il tutto esaltato da una caratteristica che i detrattori definiscono ‘poco zemaniana’, la concretezza. Da 25 anni lo slogan di Zeman è sempre lo stesso, fare un gol più dell’avversario piuttosto che subirne uno in meno, e non è cambiato nemmeno dopo tutte le intemperie che nello Stivale del Pallone ha vissuto: a Pescara come agli albori della sua carriera, a Foggia come su entrambe le sponde del Tevere, in Puglia come nella sfortunata parentesi con la Leonessa d’Italia. Il boemo torna da Brescia da trionfatore dopo aver consumato una rivincita tanto attesa, probabilmente più con se stesso che non con quella squadra dove non è riuscito ad imporsi. Anche se, conoscendolo, non lo ammetterà mai. Non è tempo di cullarsi sugli allori né di fare proclami, è il tempo di lavorare per seminare ciò che a Primavera potrebbe essere un raccolto eccezionale. Immobile continua a segnare (8 gol e titolo di capocannoniere provvisorio del torneo), il collettivo cresce esaltato dalle magie del genio Insigne e dalla sagacia dello zoccolo duro di uomini esperti (Anania-Zanon-Gessa-Togni-Cascione-Sansovini) in attesa del rientro dei gioiellini Verratti e Capuano. Piedi per terra e tanto lavoro per poter volare in seguito. Il perfezionista Zeman docet in tal senso.

  • Antonino Ragusa sulle orme di El Shaarawy dalla B verso la Champions

    Antonino Ragusa sulle orme di El Shaarawy dalla B verso la Champions

    La serie B sta diventando una sorta di serbatoio di piccoli talenti dando nuovo lustro al calcio italiano e dimostrando che il nostro sistema calcio non è cosi negativo come qualcuno ci vuol far credere. I talenti continuano ad uscire anche in Italia ma per la continua ricerca del nome altisonante e straniero hanno sempre meno possibilità di emergere. Il campionato cadetto per abbattere i corsi ma anche per una indovinata scelta di chi la dirige da qualche stagione ha deciso di trasformarsi in un laboratorio per i giovani divenendo cosi un campionato ancor più incerto ed interessante.

    Antonino Ragusa |© Maurizio Lagana/Getty Images
    La scorsa stagione rubò la scena a tutti il piccolo faraone El Shaarawy sbocciato nelle giovanili del Genoa ed impostosi per qualità nel Padova di Dal Canto. Con la stagione trionfale si è poi guadagnato la maglia dei campioni d’Italia e adesso in rossonero pare stia lavorando per continuare a stupire. Quest’oggi però vi vogliamo parlare di un altro talento che con El Shaarawy ha condiviso il passato, vincendo scudetto e supercoppa con la Primavera del Grifone, e potrebbe avere il futuro in comune. Stiamo parlando di Antonino Ragusa, attaccante, seconda punta o esterno che a suon di gol e prestazioni sta imponendo il suo nome agli organi di stampa conquistando il pubblico di Reggio Calabria. Ragusa lo scorso anno fece innamorare i tifosi della Salernitana dispuntando un grandissimo campionato in Lega Pro e perdendo la promozione solo nella finale play-off contro l’Hellas Verona. Forse meno forte tecnicamente rispetto al faraone ha però dalla sua una maggiore duttilità e una intelligenza tattica che lo rende prezioso per ogni allenatore. Siciliano di nascita ha convinto prima il Treviso prima di finire nel radar del Genoa che in serie B vanta tantissimi prospetti interessanti ma pare sia sotto osservazione del Milan. La cessione in rossonero pare poteva avvenire già nella scorsa stagione ma poi si preferì attendere, gli ottimi rapporti tra Preziosi e Galliani danno però ancora un diritto di prelazione ai rossoneri anche se di domenica in domenica aumenteno gli estimatori con osservatori di Fiorentina e Juventus già avvistati nelle tribune del Granillo. Breda si fida ciecamente di lui e i tifosi amaranto sperano che sia proprio il piccolo Ragusa il valore aggiunto come lo fu El Shaarawy lo scorso anno per il Padova. La Scheda Nome: Antonino Cognome: Ragusa Data di nascita: 27/03/1990 Luogo di nascita: Taormina (ME) Nazionalità: Italiana Ruolo: Attaccante, esterno Piede: ambidestro Altezza: 1,83 Peso: 78 Club di appartenenza: Genoa, in prestito alla Reggina La prima doppietta in serie B in Reggina-Pescara [jwplayer config=”240s” mediaid=”100902″] Il servizio con cui TuttoReggina.tv lo presentava questa estate [jwplayer config=”240s” mediaid=”100904″]

  • Ciclone Pescara, Immobile e Insigne travolgono il Brescia. Pagelle e Video

    Ciclone Pescara, Immobile e Insigne travolgono il Brescia. Pagelle e Video

    Il maestro supera l’allievo, il Pescara espugna il Rigamonti dopo ben 29 anni dando di se una nuova immagine, insolita per le squadre di Zeman, cinica e tagliente che fa ben sperare per il futuro. La partita di ieri sera a Brescia serviva infatti per candidare una delle due squadre al salto di categoria alle spalle di un Torino che allo stato attuale sembra esser di un altra categoria.

    Ciro Immobile | ©Claudio Villa/Getty Images
    I biancazzurri con il ritrovato Insigne ed uno scatenato Sansovini si esaltano tra le maglie della giovane e inesperta difesa bresciana concendendo ad Immobile la copertina grazie ad una doppietta d’autore che non fanno che aumentare le sue chance di una maglia azzurra. Il Pescara chiude la seconda partita senza subire reti e questo è un quasi record per le squadre di Zeman e un altro attestato di forza per Anania che calato appieno nello spirito del boemo blinda la porta e funge spesso da libero aggiunto sventando tantissimi pericoli. Il Brescia non vince da quattro giornate denotando un organico troppo ridotto e qualche giocatore ancora non del tutto pronto per partite cosi importanti, l’avvio delle Rondinelle infatti è incoraggiante e forse se uno tra Feczesin, El Kaddouri e De Maio avesse sfruttato la ghiotta occasione davanti ad Anania la partita avrebbe avuto un altro sviluppo. Il Pescara però prima sorniona aspetta e colpisce con una invenzione di Immobile prima e nel recupero del primo tempo raddoppia ancora con un “mobilissimo” Immobile lesto a fiondarsi su una palla vagante dopo un miracolo di Leali su un bel tiro dell’ottimo Sansovini. Nella ripresa il Brescia è ormai smarrito mentre il Pescara si esalta negli spazi chiudendo la partita con un bel gol di Insigne su assist di Maniero e avendo tante occasioni per trasformare la vittoria in goleada. Il Pescara e Zemanlandia adesso iniziano a far rumore, nel Brescia è da esaltare la prova dei tifosi pronti nonostante la sconfitta a caricare la squadra e Scienza Le Pagelle Leali: 7 Il baby portiere nonostante tre gol subiti merita un voto alto. E’ sicuramente il migliore dei suoi. Zambelli: 6,5 Lotta come un leone De Maio: 5 Alterna giocate importanti a pausa inspiegabili per un difensore centrale. Budel: 4,5 In un organico giovanissimo dovrebbe esser la chioccia. E’ invece totalmente fuori dal gioco e becca una assurda ammonizione che gli farà saltare il prossimo match. Juan Antonio, Jonathas, Feczesin: 4 DOvrebbero esser il valore aggiunto dell’organico di Scienza sono invece irritanti per gli incredibili errori che compiono. Anania: 6,5 La difesa del Pescara non gli permette mai sogni tranquilli ma lui dimostra di esser in condizione. Romagnoli: 7 Il baby difensore voluto da Zeman e in comproprietà del Milan gioca come un veterano annichilendo gli avanti bresciani e correndo in aiuto di ogni compagno in difficoltà. Cascione: 7,5 Taglia e cuce con assoluta maestria ed eleganza. Immobile: 8 Notoriamente gli attaccanti si esaltano con Zeman lui però ci mette tanto del suo. Insigne e Sansovini: 7,5 Due motorini inesauribili danno qualità ed imprevedibilità ad un attacco prolfico e spettacolare. [jwplayer config=”60s” mediaid=”100814″]

  • Brescia-Pescara, sfida tra baby fenomeni. Le probabili formazioni

    Brescia-Pescara, sfida tra baby fenomeni. Le probabili formazioni

    Ci sono tanti modi per spiegare quanto sia importante la partita di questa sera, io ne scelgo due: il primo, la sfida a distanza tra l’allievo e il maestro, Scienza sfida Zeman in una sfida che si preannuncia spettacolare. Il secondo è una conseguenza del primo e vale a dire il confronto in campo tra aspiranti star del nostro calcio.

    Lorenzo Insigne
    Brescia e Pescara, entrambi appaiate a 14 punti in classifica e in piena zona play-off si sfidano questa sera per accaparrarsi un posto al sole ma pure per metter in luce i tantissimi baby fenomeni entrati in orbita delle big. Scienza non avrà Zoboli in difesa ma recupera il baby Leali in porta che indiscrezioni vogliono nel mirino del Barcellona, difesa con De Maio e Berardi centrali e Zambelli e Daprelà esterni. Centrocampo con Salamon, a Foggia lo scorso anno con Zeman, Brescia Pescara: probabili formazioni El Kaddouri e Budel. Attacco con Juan Antonio, Feczesin e Jonathas. BRESCIA (4-3-1-2): Leali; Zambelli, De Maio, Berardi, Daprelà; Salamon, El Kaddouri, Budel; Juan Antonio; Feczesin, Jonathas. Allenatore: Giuseppe Scienza. In casa Pescara Zeman recupera Insigne, Zanon e Romagnoli ma dovrà ancora a meno di Verratti acciaccato. Il difensore scuola Milan guiderà la difesa con Brosco mentre Zanon e Balzano agiranno sugli esterni. Centrocampo con Cascione ci saranno Gessa e Togni, in avanti il trio meraviglie Insigne, Sansovini, Immobile. PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Brosco, Romagnoli, Balzano; Gessa, Togni, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne. Allenatore: Zdenek Zeman

  • Livorno-Reggina 0-2. Pagelle e video highlights

    Livorno-Reggina 0-2. Pagelle e video highlights

    Vuoi vedere che è l’annata giusta? La Reggina prima soffre poi esce fuori alla grande conquistando tre punti preziosi sul campo del Livorno dell’ex Novellino. Breda senza Bonazzoli e Campagnacci lancia dal primo minuto Ceravolo irrobustendo il centrocampo con l’inserimento di Barillà e il consequenziale arretramento di Missiroli. Novellino deve far a meno di bomber Dionisi e decide di affidarsi a Paulinho in attacco. L’avvio è tutto di marca locale con D’Alessandro costretto a sventare un gol sulla linea dopo appena un minuto e Marino eroe di giornata neutralizzando il rigore di Paulinho. La Reggina esce però alla distanza tagliando in due il Livorno con le ripartenze, in avvio di ripresa Missiroli lancia nello spazio Ceravolo, l’attaccante vince lo sprint e sigla il vantaggio. Barillà e Rizzato sbagliano il gol della sicurezza ma a chiudere la partita ci pensa il baby Ragusa finalizzando al meglio un altra giocata super di Missiroli.

    Missiroli e Ragusa | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    LIVORNO-REGGINA 0-2 48? Ceravolo (R); 80? Ragusa (R) LIVORNO 4-1-4-1: Mazzoni 5,5, Perticone 5,5, Bernardini 5, Miglionico 5(76? Rampi sv), Lambrughi 6, Schiattarella (61? Barone 6), Luci 6,5, Genevier 6,5, Belingheri 6(50? Dell’Agnello 6), Piccolo 5, Paulinho 4,5. A disposizione: Bardi, Filkor, Bigazzi, Salviato. Allenatore: Novellino. REGGINA (3-4-1-2): P. Marino 7; Adejo 6, Emerson 6, A.Marino 6,5, D’Alessandro 6,5, Rizzo 6, N.Viola 7 (77? De Rose dv), Barillà 6 (84? Castiglia 6), Rizzato 6,5, Missiroli 7,5, Ceravolo 7 (67? Ragusa7). A disposizione: Kovacsik, Cosenza, Colombo, A.Viola. Allenatore: Breda. Note: 8? Marino para un rigore a Paulinho Arbitro: Giancola Ammoniti: D’Alessandro, Barillà (R); Genevier (L) [jwplayer config=”180s” mediaid=”100429″]

  • Torino-Juve Stabia 1-0 pagelle e video highlights

    Torino-Juve Stabia 1-0 pagelle e video highlights

    Quando il Torino è in difficoltà spunta sempre Rolando Bianchi. L’undici di Ventura vince l’ennesima partita e inizia ad allungare in classifica raggiungendo il miglior record di punti di sempre e lanciando messaggi di solidità e forza alle antagoniste per la vittoria diretta. La vittoria all’Olimpico contro la Juve Stabia è preziosa però sopratutto per ottenuta non con una prestazione esaltante ma con una prova di maturità assoluta facendo prima sfogare gli ospiti arrabbiati per la batosta arrivata in settimana per poi castigarla alla prima grande occasione. (RISULTATI MARCATORI E CLASSIFICA)

    Rolando Bianchi | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    TABELLINO TORINO – JUVE STABIA 1-0 35′ s.t. Bianchi TORINO (4-4-2): Coppola 6; Darmian 6, Glik 6, Ogbonna 6,5, Parisi 5,5; Stevanovic 6,5 (46′ s.t. D’Ambrosio SV), Basha 6, Iori 7, Antenucci 7; Ebagua 6(26′ s.t. Sgrigna 6,5), Bianchi 7,5. All. Ventura. JUVE STABIA (4-4-2): Seculin 6,5; Baldanzeddu 6,5, Molinari 5, Scognamiglio 6,5, Dicuonzo 6; Erpen 6 (21′ s.t. Raimondi 6), Cazzola 5,5, Di Tacchio 6,5, Zito 7; Danilevicius 6,5 (30′ s.t. Mezavilla SV), Sau 5 (1′ s.t. Mbakogu 6,5). All. Braglia. ARBITRO: Emilio Ostinelli di Como ASSISTENTI: Luca Cucchiarini di Città di Castello – Cristina Cini di Firenze AMMONITI: Molinari, Mbakogu, Di Tacchio (JS); Iori (T) NOTE: 1′ rec. p.t.; 3′ rec. s.t. CORNER: 2-5 [jwplayer config=”60s” mediaid=”100423″]

  • Torino inarrestabile, Foggia fa risorgere la Samp

    Torino inarrestabile, Foggia fa risorgere la Samp

    Torino padrone incontrastato della Serie B. E’ questo il verdetto che da la decima giornata del campionato cadetto giocata nel pomeriggio e appena conclusasi. I granata di mister Ventura superano all’Olimpico una buona Juve Stabia, reduce da una pesante penalizzazione in classifica inflitta in settimana, grazie alla rete a 10 minuti dal termine del solito Rolando Bianchi.

    Torino | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Il capitano, al suo quinto centro stagionale, fa secco di testa Seculin dove mettendo la sfera dove il portiere stabiese non può proprio arrivarci decidendo così il match e portando il Torino a quota 26 punti a +6 sulle più immediate inseguitrici Padova, che ieri nell’anticipo del venerdì è andato incontro ad una sonora sconfitta a Varese, e Sassuolo. Se non è fuga questa poco ci manca. Sassuolo che riesce solo nel recupero ad abbattere le resistenze dell’Albinoleffe con un bel tiro preciso dal limite dell’area di Laribi che consente alla squadra allenata da Fulvio Pea di continuare con la striscia di risultati positivi. Sempre un gol in ampio recupero (94′) permette alla Sampdoria di tornare al successo dopo due pareggi e una sconfitta che avevano fatto stizzire, e non poco, i tifosi blucerchiati. Il match winner è Pasquale Foggia che salva così la panchina di Atzori. Doriani che avevano rischiato la sconfitta ad Ascoli, l’autogol sfortunato di Costa permette ai padroni di casa di passare in vantaggio durato solo qualche minuto perchè il re dei bomber della Serie B 2010-2011 Piovaccari ristabilisce la parità con il suo secondo gol consecutivo. Proprio quando la gara si avvia al pari, ecco che Foggia al 94′ estrae dal cilindro la magia che consente ai doriani di avanzare in classifica e agganciare il quarto posto da dividere insieme a Reggina e Bari. Gli amaranto, che hanno ripreso a correre dopo le sbandate prese da Empoli e Juve Stabia, guidati da un superlativo Missiroli espugnano Livorno con reti, entrambe nella ripresa, di Ceravolo e Ragusa, terzo gol in due match dopo la doppietta della scorsa settimana siglata al Bari; i pugliesi vincono tra le mura amiche del San Nicola con il minimo scarto con l’Empoli grazie al classico gol dell’ex di Fernando Forestieri con un preciso tiro rasoterra dal limite dell’area. Trova la prima vittoria stagionale il Vicenza del neo tecnico Gigi Cagni. I biancorossi vincono il derby veneto con il Verona 2-1: padroni di casa avanti con Augustyn, pareggio di Hallfredsson ma Abbruscato di testa all’82’ trova la rete della vittoria regalando ai tifosi la gioia di assaporare i primi 3 punti della stagione, ci sono volute ben 10 giornate. Passo falso del Grosseto a Cittadella, la squadra guidata da Ugolotti non è in giornata e viene punita da due gol arrivate nella prima mezz’ora di gioco da Maah e Di Nardo. Infine chiudono il pomeriggio due scontri salvezza importanti: il Crotone riesce ad avere la maglio sul Gubbio per 2-1, Gabionetta su rigore porta avanti i calabresi che subiscono il pari da Ciofani ma in recupero il gigante Djuric condanna gli umbri con un tiro dal limite, finisce in pareggio, unico della giornata, invece tra Nocerina e Modena, un punto che vista la classifica serve poco ad entrambe le compagini che oggi avevano urgente bisogno di fare bottino pieno. RISULTATI E CLASSIFICA

  • Serie B 10 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Serie B 10 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Nella decima giornata di Serie B non si ferma la corsa del Torino che batte la Juve Stabia 1-0 con gol di Rolando Bianchi, coglie il suo quinto successo consecutivo e vola a +6 sulle seconde in classifica Padova (ko ieri a Varese) e Sassuolo che vince in extremis con l’Albinoleffe. Stessa sorte è toccata alla Sampdoria che passa ad Ascoli 2-1 grazie alla rete in pieno recupero di Pasquale Foggia. Ok anche Reggina (2-0 a Livorno) e Bari (1-0 all’Empoli) che risalgono in classifica in zona playoff, vittorie importanti in chiave salvezza per Cittadella (2-0 al Grosseto), Crotone (2-1 al Gubbio) e Vicenza (2-1 al Verona). Pari tra Nocerina e Modena (1-1).

    Risultati e marcatori 10 Giornata Serie B 2011-2012

    ASCOLI – SAMPDORIA 1-1
    53′ aut Costa (S), 56′ Piovaccari (S), 94′ Foggia (S)
    BARI – EMPOLI 1-0
    38′ Forestieri
    CITTADELLA – GROSSETO 2-0
    8′ Maah, 27′ Di Nardo
    CROTONE – GUBBIO 2-1
    13′ rig Gabionetta (C), 61′ Ciofani (G), 92′ Djuric (C)
    LIVORNO – REGGINA 0-2
    50′ Ceravolo, 81′ Ragusa
    NOCERINA – MODENA 1-1
    20′ rig Castaldo (N), 49′ Stanco (M)
    SASSUOLO – ALBINOLEFFE 1-0
    91′ Laribi
    TORINO – JUVE STABIA 1-0
    81′ Bianchi
    VARESE – PADOVA 3-0
    48′ Cacciatore, 85′ rig Cellini, 86′ Kurtic
    VICENZA – VERONA 2-1
    49′ Augustyn (Vi), 78′ Hallfredsson (Ve), 83′ Abbruscato (Vi)

    lunedì ore 20:45
    BRESCIA – PESCARA

    CLASSIFICA

    Pos. Squadra Pt G
    1. TORINO
    26 10
    2. PADOVA 20 10
    3. SASSUOLO 20 10
    4. SAMPDORIA 17 10
    5. REGGINA 17 10
    6. BARI 17 10
    7. BRESCIA 16 9
    8. PESCARA 16 9
    9. LIVORNO 15 10
    10. VARESE 15 10
    11. GROSSETO 14 10
    12. CITTADELLA 13 10
    13. VERONA 12 10
    14. ALBINOLEFFE 10 10
    15. NOCERINA 9 10
    16. CROTONE [-1] 9 10
    17. JUVE STABIA [-6] 7 10
    18. EMPOLI 7 10
    19. VICENZA 7 10
    20. MODENA 7 10
    21. GUBBIO 7 10
    22. ASCOLI [-7] 2 10
  • Varese-Padova 3-0 pagelle e video highlights

    Varese-Padova 3-0 pagelle e video highlights

    Rolando Maran | ©Getty Images
    Funziona la cura Maran con il Varese che trova la terza vittoria consecutiva sbarazzandosi con grande qualità di un avversario insidioso e difficile come il Padova. Eroe dell’incontro è senza dubbio Cacciatore autore del gol del vantaggio e vicinissimo al raddoppio in più occasioni. Leggittimano la vittoria il gol su rigore di Cellini e il gran tiro della distanza dello sloveno Kurtic. Da segnalare l’ottima prova di Bressan che nel primo tempo ha sbarrato la porta all’undici di Dal Canto. Varese-Padova 3-0 48? Cacciatore; 84? rig. Cellini; 85? Kurtic Varese: Bressan 7; Cacciatore 7,5 (89? Pucino sv), Troest 6,5, Camisa 6, Grillo 6; Nadarevic 7, Corti 6,5, Kurtic 6,5, Zecchin 7 (78? Lepore sv); Martinetti 7 (64? Carrozza 6,5), Cellini 7. (Moreau, Figliomeni, Filipe, De Luca). All.: R. Maran. Padova: Perin 7; G. Donati 7, Legati 5,5, Schiavi 5,5, Renzetti 5; Bovo 6(76? Marcolini sv), Italiano 6,5, Cuffa 6 (62? Ruopolo 6); Cutolo 6, Cacia 6, Lazarevic 6(76? Drame sv). (Cano, Portin, Jidayi, Milanetto). All.: A. Dal Canto. Arbitro: Baracani (Firenze) Ammoniti: Cacciatore, Bovo, Nadarevic, Schiavi e Lepore. [jwplayer config=”120s” mediaid=”100265″]

  • Tracollo Padova a Varese, la cura Maran funziona

    Tracollo Padova a Varese, la cura Maran funziona

    Il Varese infila la terza vittoria consecutiva della gestione Maran e lo fa contro una delle avversarie più temibili del campionato, il Padova di Alessandro Dal Canto. Al Franco Ossola, dove i biancoscudati non perdevano da 26 anni, i varesini si impongono con un netto 3-0 con reti tutte nella ripresa di Cacciatore, Cellini e Kurtic spegnendo, al momento, le ambizioni primato dei veneti che incappano nella seconda sconfitta stagionale in trasferta.

    Rolando Maran | © Dino Panato/Getty Images
    Primo tempo tutto di marca ospite. Cacia, recuperato in extremis, fa bene il suo lavoro al centro dell’attacco e dialoga bene con Cutolo a destra e Lazarevic a sinistra ma trova l’estremo difensore del Varese Bressan sempre attento e preciso nei suoi interventi. Il gioco lo fa prevalentemente il Padova che riesce a conquistare il centrocampo con il geometra Italiano e gli interni Cuffa e Bovo. Varese non pervenuto se non per qualche lancio lungo verso Martinetti messo sistematicamente in fuorigioco dall’attenta difesa patavina. Nella secondi 45 minuti la squadra di Maran cambia completamente volto e si trasforma passando subito in vantaggio con il difensore Cacciatore dopo appena 3 giri di lancette dalla ripresa delle ostilità. Ci si attende la reazione veemente del Padova ma poco più tardi è il palo a negare allo stesso autore del gol la gioia della doppietta personale. Cutolo non punge come fatto con il Brescia sabato scorso, il Padova rischia in altre occasioni ma il Varese per chiudere le ostilità dovrà attendere l’85’ quando Cellini si procura e trasforma il rigore del 2-0. Partita chiusa e che non ha più niente da dire, anzi no perchè c’è ancora il tempo per l’eurogol di Kurtic che fissa il punteggio sul definitivo 3-0, risultato finale che nel recupero poteva essere arrotondato ancor di più da Cellini con un Padova ormai nella confusione più totale e che domani rischia di vedere il Torino, impegnato all’Olimpico con la Juve Stabia, andare in fuga; il Varese, dopo il pessimo inizio di stagione ha trovato con Maran la quadratura del cerchio rilanciando le proprie ambizioni stagionali, quei playoff persi l’anno scorso proprio contro il Padova.