Tag: Serie B

  • Hellas Verona 2011 da incorniciare, Halfreddson tra i migliori

    Hellas Verona 2011 da incorniciare, Halfreddson tra i migliori

    E’ stata una delle più grosse sorprese sin qui. Partito per disputare una stagione di transizione, l’Hellas Verona attualmente è in piena lotta per il salto di categoria, secondo ad appena 3 punti dalla vetta ed è approdato anche agli ottavi di finale di Coppa Italia. In estate, riconfermato Mandorlini, la squadra ha subito poche variazioni con gli acquisti sul fotofinish di Bjelanovic e Lepiller in attacco e di Mareco nel reparto arretrato. A questi si aggiungono i giovani Tachtsidis, Natalino e Alibec prelevati dall’Inter e D’Alessandro dalla Roma. Tra i riconfermati Halfreddson, in assoluto probabilmente il migliore nell’anno solare 2011 tra gli scaligeri.

    Hellas Verona |©Dino Panato/Getty Images

    La stagione: Che sarà una stagione ricca di soddisfazioni lo si capisce già in estate con i gialloblù che eliminano in trasferta prima Vicenza e poi Sassuolo. Il ko interno all’esordio con il Pescara però sembra riportare tutti sulla terra, ma la reazione c’è con due successi di fila. Poi però un mese e mezzo molto buoi, con appena un successo in otto gare. Il match di Cittadella però segna la svolta: da quel momento in poi ecco la poderosa risalita dei veronesi che incamerano 8 vittorie di fila, 9 se si aggiunge a queste l’ennesimo exploit in Coppa, stavolta in casa del Parma, che vale l’ottavo di finale con la Lazio. La striscia di vittorie si blocca prima della pausa con il Varese, ma il cammino resta soddisfacente. Se come detto Halfredsson è diventato l’uomo simbolo, c’è da dire che tutto il gruppo ha contribuito alla grande alla risalita, e il fatto che non ci sia un veronese tra i primi nella classifica marcatori è un segnale.

    Il mercato: L’assenza di un bomber in grado di garantire tanti gol sta orientando la dirigenza gialloblù a muoversi in tal senso. Piace molto Jeda: l’attaccante sembra debba lasciare il Novara, e considerato che il Torino ha mollato il giocatore, gli scaligeri potrebbero approfittarne. In alternativa c’è Piovaccari, ma qui la concorrenza sembra essere davvero tanta. In uscita esclusa una partenza del talento calabrese Natalino, sul quale c’era stato un forte interessamento dello Spezia.

  • Samp, un anno da cancellare. Per ora la A è un miraggio

    Samp, un anno da cancellare. Per ora la A è un miraggio

    E’ stata indubbiamente la delusione della prima parte di stagione in Serie B. Ad un anno di distanza dall’accesso in Champions League sfiorato per appena una manciata di minuti, la Sampdoria si ritrova a convivere con una situazione paradossale, a metà strada tra play off e play out. Il tutto nonostante in estate il presidente Garrone abbia voluto fare le cose in grande. In panchina arriva Gianluca Atzori, reduce da una splendida stagione alla guida della Reggina. Ma è il parco giocatori ad essere di prim’ordine. A partire da alcune riconferme eccellenti. Rimangono in blucerchiato infatti Palombo, centrocampista più volte nel giro della Nazionale, ma anche i vari Accardi, Rossini, Dessena, Gastaldello, Koman, Laczko, Padalino, Semioli, Maccarone e Pozzi. Ma non è finita qui. Sono tanti infatti i nomi importanti che giungono dal mercato. Arriva il portiere Romero, il difensore Costa, i centrocampisti Bentivoglio, Castellini, Foggia e Soriano e gli attaccanti Bertani e Piovaccari, questi ultimi strappati ad un’agguerrita concorrenza. Durante la stagione però molte cose vanno storte, i risultati non arrivano e Atzori ne paga le conseguenze. Al suo posto arriva Iachini. Ma come accaduto negli anni passati con diverse squadre, c’è la conferma che spesso, in questa categoria, non servono solo i nomi per vincere il campionato, ma c’è la necessità soprattutto di gente che è affamata di vittorie.

    Palombo Sampdoria possibile addio | ©Getty Images
    La stagione. Si comincia con un 3-2 in Coppa Italia con l’Alessandria, ma la settimana dopo ecco l’eliminazione ad opera dell’Empoli. Poco importa: l’obiettivo è il campionato. E si comincia con due pareggi: il primo in casa contro il Padova per 2-2, il secondo a Livorno per 0-0. Due match non facili dunque e il 6-0 inflitto al Gubbio oltre al successivo 3-1 inflitto all’Empoli in trasferta sembrano confermare le aspettative della vigilia. Bertani intanto continua sulla stessa scia della scorsa stagione, siglando gol a ripetizione. Contro l’Albinoleffe arriva l’ennesimo exploit ma ecco l’ennesimo tonfo interno che alimenta ulteriori critiche. Al “Ferraris” stavolta passa il Torino e la squadra sembra accusare il colpo pareggiando le due susseguenti gare contro Verona e Sassuolo, formazioni di alta classifica. Insomma, le difficoltà dei doriani sono palesi: si stenta sia in casa che contro le grandi. E di questo passo, la Serie A, rimarrà un miraggio. Tra i big in molti deludono, su tutti Maccarone e i difensori, e il pubblico non ne può più. La vittoria di Ascoli sembra segnare la riscossa, ma il deludente 0-0 casalingo contro il Cittadella fa subito ricredere tutti. Il pesantissimo ko di Nocera rende ancora più difficile la situazione dei doriani e nemmeno la vittoria contro il Crotone serve a riaccendere gli entusiasmi. Il pari Brescia segna l’ultima trasferta dell’era Atzori visto che la settimana dopo la sconfitta interna con il Vicenza costa la panchina all’ex trainer della Reggina. Subentra Iachini ma in termini di risultati cambia poco: 4 pareggi di fila due dei quali in casa contro Juve Stabia e Modena e una sconfitta, nell’ultima partita dell’anno a Pescara. I playoff non sono impossibili da raggiungere, ma serve una vera e propria sterzata con l’anno nuovo.

    Il mercato. La Sampdoria, probabilmente, sarà la squadra che più utilizzerà la finestra invernale di mercato. Ci sono da cambiare parecchie cose se ancora si crede al ritorno in Serie A. Praticamente concluso l’accordo con il Brescia che prevede l’arrivo dell’esterno di difesa Gaetano Berardi e del trequartista Juan Antonio. In cambio dovrebbero fare il percorso inverso l’attaccante Foti e il difensore Accardi. Certa la cessione di Maccarone, pronto al ritorno al Siena. A centrocampo potrebbe arrivare Guarente dal Siviglia, mentre è da decifrare la questione Palombo, con il giocatore richiesto da diverse società, Roma e Udinese su tutte, ma che vorrebbe rimanere in blucerchiato. Su Dessena c’è invece il pressing del Cagliari.

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  • Reggina un 2011 in chiaroscuro. Il sesto posto non soddisfa

    Reggina un 2011 in chiaroscuro. Il sesto posto non soddisfa

    Un sesto posto che non ha pienamente soddisfatto i tifosi. La Reggina che ha chiuso l’anno solare poteva dare senza dubbio qualcosina in più, ma molti punti sono andati persi in gare apparentemente alla portata. L’organico a disposizione di Breda, richiamato a distanza di un paio di anni da Foti dopo l’addio di Atzori passato alla Sampdoria, è di alto profilo, ma il distacco dalla vetta appare sin troppo ampio.

    Missiroli e la rivelazione Ragusa | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    In estate la campagna acquisti, apparentemente povera, si rivela invece molto interessante, considerando che molti giocatori al rientro dai prestiti rimangano in amaranto. E’ il caso di Missiroli e Ceravolo ad esempio, mentre ecco sbarcare in riva allo stretto i talentuosi Emerson, D’Alessandro e Ragusa. Tante le conferme rispetto alla stagione precedenti, su tutti Bonazzoli, Nicolas Viola e Rizzo, molto richiesti sul mercato. Vanno via invece Puggioni, Acerbi e Costa.

    La stagione. Comincia nel segno del Modena la stagione degli amaranto, che dopo aver battuto la Carrarese nel primo turno di Coppa incontrano i canarini la settimana successiva perdendo 2-1. Ma la sfida che più conta contro i gialloblù è quella relativa alla prima di campionato. E al “Granillo” è inizio col botto per gli amaranto che vincono 4-1. In tale circostanza si mette in evidenza Campagnacci, giocatore dalle grosse potenzialità ma che nella passata stagione ha stentato parecchio sotto porta. Dalle gare contro Padova e Grosseto si attende la continuità, ma arriva appena un punto.

    Antonino Ragusa | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Contro Gubbio e Pescara ecco arrivare due successi molto preziosi, dove oltre al solito Campagnacci si fanno notare anche Missiroli e Ceravolo. Due giocatori che sembravano destinati alla cessione ma che invece sono l’arma in più di una Reggina dove l’unico che stenta a decollare sembra essere Bonazzoli. L’altalena però continua con Empoli, Juve Stabia ed Ascoli, tre gare abbordabili dalle quali non viene fuori nemmeno una vittoria. Ma sono i quattro successi di fila di ottobre a far riprendere quota in classifica alla formazione amaranto, che di colpo sembra aver trovato quella continuità che si è rivelata per gran parte del girone di andata il tallone d’Achille. Nel frattempo esplode il talento Ragusa, mentre Rizzo conquista un posto in pianta stabile nell’Under 21. Contro il Torino sembra essere la gara della consacrazione, ma la squadra di Breda sfodera una pessima prestazione, mostrando molti limiti, spesso mascherati dai risultati, in termini di gioco, forse anche a causa di qualche scelta tattica poco felice, come l’esclusione dall’undici titolare avvenuta più volte di Nicolas Viola, l’unico che in mezzo al campo potrebbe innalzare il livello qualitativo, o quella di Adejo nel reparto arretrato. Il pari nel derby di Crotone acuisce il momento negativo dei ragazzi di Breda che in vantaggio di un gol e di un uomo si fanno riagguantare. Contro Nocerina e Albinoleffe si fanno quattro punti ma la squadra continua a non convincere sotto il profilo del gioco. Ed è questa la partita che da inizio ad un mini ciclo di crisi, visto che nelle restanti quattro gare prima della pausa gli amaranto raccolgono la miseria di due punti in casa contro la Sampdoria e il Sassuolo, perdendo a Verona e Cittadella. Breda, più volte vicino all’esonero, si salva. Ma a gennaio ci sarà la prova d’appello: il calendario arride ai calabresi infatti. E gli alibi sembrano essere finiti.

    Il mercato. Nei giorni scorsi si era parlato di una possibile cessione di Emiliano Bonazzoli, che in questa stagione non ha particolarmente brillato. Ma lo stesso si è affrettato a smentire, asserendo di voler chiudere la carriera in riva allo Stretto e da capitano della Reggina. In ogni caso le partenze ci saranno, poiché la rosa è ampia e da sfoltire. I primi ad andare via potrebbero essere Burzigotti e Colombo, mentre Alessio Viola, che sin qui ha trovato poco spazio, è nel mirino di alcune società, su tutte la Juve Stabia. Su Rizzato invece c’è la Sampdoria, mentre Missiroli sarebbe nel mirino del Padova, oltre che del Chievo e dell’Udinese. Il Siena invece sarebbe sulle tracce di Barillà mentre Ceravolo è sul taccuino di diverse compagini della massima serie. Ovviamente non partiranno tutti, ma è fuor di dubbio che ci sarà una cernita. In entrata si fa il nome del senegalese della Vibonese Doukara, classe 1991, bomber tra i più prolifici in Lega Pro. Qualche movimento in entrata sicuramente ci sarà, ma come è ormai consuetudine non si tratterà di nomi di grido.

    Il 2011 di serie B
    Torino, un inizio di stagione da incorniciare
    Il Pescara delle meraviglie da Zeman ai baby Immobile e Insigne

  • Pescara, quanto spettacolo. La cura Zeman ha funzionato

    Pescara, quanto spettacolo. La cura Zeman ha funzionato

    In pochi, probabilmente, si aspettavano un Pescara saldamente in zona play off e ad appena due punti dal secondo posto quando ormai siamo in prossimità del giro di boa del campionato di B. Eppure la cura Zdenek Zeman ha funzionato alla grande nella città abruzzese, innamorata del gioco spettacolare che il tecnico boemo ha dato ai biancoazzurri. Ed è a lui che la società, nell’estate scorsa, ha deciso di affidarsi.

    Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    Il tecnico boemo rileva Eusebio Di Francesco e porta con se dal Foggia due elementi in grado di fare faville nel consueto tridente con il quale fa giocare le proprie squadre: Kone e Insigne. Dalla Juventus invece ecco arrivare un giovane di belle speranze: Ciro Immobile. Tante le conferme rispetto alla stagione precedente ma ci sono da registrare anche gli arrivi dei difensori Bocchetti e Brosco. L’obiettivo è quello di disputare una stagione tranquilla, ma le squadre di Zeman spesso hanno sorpreso tutti rivelandosi delle vere e proprie outsider. Come lo è in questa stagione, dove sta tenendo una media gol eccellente, con ben 41 segnature in appena 20 gare. La difesa come al solito è la nota stonata, con 31 gol al passivo, così come sono pochi i pareggi: appena tre. Numeri da Zeman insomma.

    LA STAGIONE – Che sia una stagione ricca di gol, fatti e subiti, lo si capisce subito dal primo turno di Coppa Italia, dove la formazione biancoazzurra viene estromessa dalla Triestina ai calci di rigore per 12-11, dopo i che i tempi regolamentari si erano conclusi sul 2-2. Inizia il campionato e il Pescara parte in quarta: vittoria a Verona per 2-1 e in casa contro l’Empoli per 3-2. In evidenza la stella Immobile, particolarmente ispirato in quest’inizio di stagione. Nelle successive cinque giornate gli abruzzesi sono una squadra dai due volti: straripante e implacabile in casa, in grossa difficoltà in trasferta. E così si passa dai successi facili contro Crotone ed Albinoleffe ai capitomboli di Modena, Reggio Calabria e Castellamare di Stabia. Ma la particolarità sta nel fatto che va a segno praticamente mezza squadra: dai soliti Immobile, Insigne e Sansovini ai vari Cascione, Maniero, Togni e Gessa. La trasferta di Sassuolo segna una mezza svolta: dal pareggio ottenuto contro i neroverdi infatti la squadra di Zeman comincia a decollare anche in trasferta. Arrivano ben cinque vittorie di fila, in casa Cittadella, Ascoli e Varese, fuori con Bari e Brescia. Si continua a segnare tanto, in particolare con Sansovini, Immobile ed Insigne, e sorprendentemente si continua a subire poco. Le ultime sette gare però hanno fatto perdere quota alla squadra del patron Sebastiani: appena due vittorie con Gubbio e Sampdoria, altrettanti pareggi con Padova e Vicenza, e ben tre sconfitte con Livorno, Grosseto e Torino. Il primo posto si è allontano, ma la zona playoff è rimasta. Il dato sorprendente però è quello di una squadra che nel corso delle ultime gare sette gare ha segnato di meno rispetto alle precedenti uscite. Stanchezza? O gli avversari hanno capito come fermare il Pescara? Sarà il tempo a dirlo.

    IL MERCATO – Per quanto concerne questo aspetto il tecnico Zeman recentemente ha aperto ad ogni possibilità. C’è da registrare un interesse del Napoli per il difensore Balzano, mentre in entrata l’obiettivo primario su cui da tempo sta lavorando il diesse Delli Carri concerne l’attaccante argentino Juan Ignacio Sánchez Sotelo, che appare ormai molto vicino. Ma ad inizio gennaio non sono da escludere ulteriori sorprese.

  • Zeman, incorona Conte “Un trascinatore”. Sulle scommesse “non è finita”

    Zeman, incorona Conte “Un trascinatore”. Sulle scommesse “non è finita”

    Ultima conferenza stampa prima di Natale per Zdenek Zeman che oltre ad affrontare le questioni interne al suo Delfino Pescara parla anche di altro incalzato dai cronisti.

    Zeman
    “Messi e Ronaldo sono due giocatori che si staccano dal resto”, dichiara, “il Barcellona è la squadra che fa il calcio migliore al mondo”. Sulla Juventus: “la Juve non è una sorpresa, ha sempre giocato per lo scudetto era una sorpresa nelle scorse stagioni che andava male. Per storia, tradizione e mentalità per me è normale che giochi per lo scudetto. Conte? E’ quello che era in campo, un trascinatore, un motivatore, uno che non si arrende mai e lo sta trasmettendo alla squadra”.

    Sul caso scommesse è lapidario: “speriamo ma non credo sia l’ultimo caso. Il calcio era malato e le scommesse hanno influenzato i campionati. Mi auguro che si scopra tutto e si faccia pulizia anche se è difficile”. E’ già tempo di mercato: “tutto è migliorabile, dipende dalle possibilità, dalle occasioni e dai tempi. Non sono abituato a cambiare una squadra a Gennaio specie quando ha i suoi equilibri e rende. Poi se ci sono innesti dipende dalla possibilità di averli per migliorare”. Ha espresso le sue idee in tal senso? “Le ho espresse al Direttore, non le dico a voi”. Che mercato sarà in generale? “Penso che molte squadre cambieranno, mi aspetto tanti movimenti”.

    PESCARA SAMP, VERRATTI ACCENDE SANSOVINI. VIDEO

  • Torino, un inizio di stagione da incorniciare

    Torino, un inizio di stagione da incorniciare

    Finalmente una stagione da Toro. Almeno per quanto riguarda le prime venti giornate nelle quali sono arrivati 41 punti ed un titolo di campione d’inverno conquistato con una giornata di anticipo. Numeri importanti, con ben 12 gare vinte e appena 3 perse, con soli 13 gol al passivo. Numeri che, se confermati dopo il giro di boa, potrebbe voler dire ritorno in Paradiso, o in Serie A se preferite.

    Urbano Cairo presidente Torino | ©Getty Images
     Dopo le delusioni degli anni passati i granata sembrano finalmente essere tornati ai livelli che gli competono, e il merito di tutto ciò va diviso equamente tra società, allenatore e giocatori. E trova inesorabilmente le proprie origini nell’estate scorsa, quando cioè è stata allestita la squadra e programmata la stagione. Cairo decide di cambiare e affida la panchina del Torino ad un tecnico di provata esperienza: Giampiero Ventura. Sul mercato si interviene con oculatezza creando un giusto mix tra giocatori esperti e giovani di belle speranze, molti dai quali giungono dalla Serie A. Tanto che arrivano in Piemonte i vari Antenucci, Basha, Coppola, Darmian, Guberti, Ebagua, Glik, Iori, Oduamadi, Stevanovic, Verdi e Vives. Ed in più la società decide di riconfermare alcuni pezzi da novanta, quali il difensore Ogbonna, già nel giro della Nazionale, e l’attaccante Bianchi, ambito da diverse squadre ma voglioso di riscattarsi con la maglia del Torino.

    La stagione comincia il 13 agosto con la Coppa Italia che però dura appena due turni per i granata, che dopo aver superato il primo turno contro il Lumezzane escono contro il Siena. Poco male: ciò che contava era rodare il gruppo in vista del campionato che avrà inizio il 27 agosto.  Esordio molto difficile in casa dell’Ascoli. Torino sotto per gran parte della gara ma Bianchi e Oduamadi ribaltano tutto nel finale. Il vecchio ed il nuovo tanto per intenderci: il mix sembra funzionare. Alla prima in casa però i granata rallentano pareggiando contro il Cittadella. Qualcuno intravede gli spettri del passato, ma non sarà così. La squadra di Ventura infatti si riscatta prontamente battendo Varese in casa e Vicenza fuori, e in evidenza ci sono ancora Bianchi e Sgrigna, tra i più positivi di inizio stagione. Il pari contro il Brescia non frena gli entusiasmi della truppa granata che colleziona ben cinque vittorie di fila. A farne le spese in casa propria Nocerina, Sampdoria e Verona, sul terreno dei granata Grosseto e Juve Stabia. La difesa si conferma tra le migliori, e non a casa Ogbonna di lì a poco sarà convocato, unico giocatore di Serie B, con la Nazionale maggiore. L’attacco dal canto suo è micidiale: vanno in gol praticamente tutti, dal trascinatore Bianchi ai vari Antenucci, Ebagua e Sgrigna. E probabilmente sarà questo uno dei punti di forza. Il ko di Gubbio viene visto come un incidente di percorso, e le gare vinte contro avversari duri come Empoli e Reggina, lo confermeranno. Spesso le vittorie arrivano nei minuti finali, un segnale di come i granata non mollino mai, da vera formazione di alta classifica.

    Ogbonna dal Torino all'azzurro | ©Getty Images
    Una mini parentesi di pareggite, in concomitanza con gli incontri con Sassuolo, Bari e Crotone non incide molto sulla graduatoria dei torinesi che si riprendono subito battendo Livorno e Pescara. La chiusura di anno solare non è delle migliori: la contestata sconfitta contro il Padova arrivata dopo il blackout, e sulla quale a quanto pare pende un altro ricorso, e il ko contro il Modena hanno fatto avvicinare le rivali ma non hanno intaccato il primato.

    Il Torino nonostante l’ottima prima parte di stagione è intenzionata ad intervenire sul mercato, ma non stravolgendo la rosa, e non ce ne sarebbe motivo, anzi. Ebagua, autore di un’ottimo inizio di stagione, è richiesto in Serie A. In particolare dal Novara, che potrebbe mettere sul piatto Meggiorini, giocatore visto di buon occhio dal team granata. In alternativa si potrebbe puntare su Jeda. Vicino invece l’esterno Alvarez del Palermo. Un paio di giocatori mirati dunque. Senza spese folli ma solo per puntellare una rosa di spessore.

  • Verratti illumina Sansovini, Pescara Sampdoria 1-0. Video

    Verratti illumina Sansovini, Pescara Sampdoria 1-0. Video

    Si è conclusa con la prima sconfitta di Iachini e sopratutto il ritorno alla vittoria dell’undici Zeman il 2011 del campionato cadetto. L’1 a 0 finale di Pescara Sampdoria non deve illudere, gli abruzzesi hanno meritato in lungo e in largo la vittoria e il risultato striminzito è solo dovuto all’appannamento dell’attacco, una rarità per un undici targato Zeman. Il Pescara così dopo due sconfitte consecutive torna alla vittoria riportandosi in scia delle squadre che mirano alla vittoria diretta, di contro per la Samp ma sosta fu più salutare, il cambio da Atzori e Iachini non ha prodotto gli effetti sperati con la squadra smarrita e in preda a pericolose crisi d’identità che non fanno ben sperare per il futuro.

    Pescara Sampdoria, la partita. Zeman conferma le aspettative della vigilia affidando in assenza di Gessa e Cascione la mediana al giovane Verratti, Kone e Togni mentre in attacco il trio delle meraviglie Sansovini, Insigne Immobile è confermatissimo. Iachini schiera la sua Samp con un insolito 4-3-3 (cambiato poi dopo appena 20′ di partita) confermando capitan Palombo in mediana e preferendo Soriano ad Obiang come sostituto di Bentivoglio. Gli ospiti nonostante un organico di tutto rispetto e un trio d’attacco stellare con Foggia, Bertani e Piovaccari non riesce quasi mai ad impensierire Anania mentre il Pescara spreca tanto nel primo tempo con Sansovini ed Immobile. I blucerchiati provano qualche sussulto solo sul finire del primo tempo ma il pari va veramente stretto agli abbruzzesi.

    Sansovini decide Pescara Sampdoria | ©Getty Images
    La ripresa inizia con una bella conclusione di Palombo che fa sperare in una reazione doriana, invece è il Pescara a riprender il controllo dell’incontro e a trovare il pertugio vincente grazie ad una sontuosa giocata del baby Verratti, bravo a sradicare un pallone dei piedi ad un avversario a centrocampo e servire in profondità la corsa di Sansovini che supera Da Costa in dribbling prima di depositare a porta vuota. la reazione della Sampdoria è praticamente inesistente e Iachini congeda Palombo dando spazio ad Obiang decretando forse l’addio del capitano ai blucerchiati. Nel finale è il Pescara a non sfruttare tre nitide palle gol ma arrivano comunque tre punti salutari.

    Pescara Sampdoria 1-0 video highlights
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  • Pescara Sampdoria chiude il 2011. Verratti vs Obiang sfida tra baby

    Pescara Sampdoria chiude il 2011. Verratti vs Obiang sfida tra baby

    Match dal fascino particolare e che promette spettacolo quello chiamato a salutare il 2011 della serie cadetta. Pescara Sampdoria è una partita senza un risultato scontato che promette tanti gol e spettacolo in campo e sugli spalti dove nonostante il gelo e l’insolito impegno di lunedì saranno oltre i diecimila i sostenitori. Entrambe le squadre arrivano all’ultimo match del 2011 con qualche problema: l’undici di Zeman dopo un avvio travolgente sembra stia rifiatando anche se la sconfitta subita a Torino la scorsa settimana avrebbe tante attenuanti nelle sviste arbitrali, la Samp vive tra alti e bassi da inizio stagione e pur avendo trovato una certa quadratura con Iachini non riesce ancora ad ingranare per tornare nelle posizioni che più le competono.

    Marco Verratti | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Un vittoria consentirebbe alle due società di archiviare il 2011 con più serenità e programmare l’avvio della prossima stagione al meglio. Pescara e Sampdoria infatti sono tra le società più attive nel mercato, i primi hanno praticamente chiuso per l’attaccante del Racing Santander Juan Ignacio Sanchez Sotelo e cerca di respingere i corteggiamenti ai vari Verratti, Zanon e Balzano. I doriani opteranno per una vera e propria rivoluzione con partenze eccellenti e quella più che possibile di capitan Palombo accostato alla Fiorentina e Obiang nel mirino della Roma.

    Pescara Sampdoria le indiscrezioni Problemi in mediana per Zeman che perder per squalifica sia Cascione che Gessa e il conseguente utilizzo di Verratti in regia con Togni e Kone ai lati. In difesa Romagnoli è in vantaggio su Brosco come partner di Capuano. In avanti il trio delle meraviglie Sansovini, Insigne e Immobile. Iachini sembra voglia proporre la sua Samp emulando schemi e gioco del Pescara, nel 4-3-3 di questa sera mancheranno però gli squalificati Romero e Bentivoglio oltre all’acciaccato Pozzi. Davanti a Da Costa dunque dovrebbero giocare Rispoli, Volta, Rossini e Castellini, a centrocampo con Dessena e Palombo si rivede il giovane idolo dei tifosi Obiang. L’attacco con Foggia e Bertani ai lati di Piovaccari.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Pescara Sampdoria
    Pescara (4-3-3)
    : Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Kone, Verratti, Togni; Sansovini, Immobile, Insigne. A disp.: Pinsoglio, Brosco, Bocchetti, Nicco, Soddimo, Maniero, Giacomelli. All. Zeman
    Squalificati: Gessa e Cascione.
    Indisponibile: Petterini, Bacchetti.

    Sampdoria (4-3-3): Da Costa; Rispoli, Volta, Rossini, Castellini; Dessena, Palombo, Obiang; Foggia, Piovaccari, Bertani.
    A disp.: Fiorillo, Costa, Laczko, Koman, Soriano, Padalino, Fornaroli. All. Iachini.
    Squalificati: Romero, Bentivoglio.
    Indisponibili: Semioli, Gastaldello, Accardi, Pozzi.

    Arbitro: Ostinelli di Como.

  • Torino ko a Modena, 1-1 tra Reggina e Sassuolo

    Torino ko a Modena, 1-1 tra Reggina e Sassuolo

    Dopo aver domato il Pescara di Zeman sette giorni fa, il Torino va incontro alla sua seconda sconfitta consecutiva considerando anche il recupero della gara di Padova ripresa da dove era stata interrotta dal 31′ del secondo tempo con i veneti che hanno difeso per i restanti 14 minuti l’1-0 conquistato lo scorso 3 dicembre. I granata cadono a Modena facendosi rimontare, nell’ultimo quarto d’ora di gioco, la rete del momentaneo vantaggio siglata da Stevanovic con Greco che trasforma il calcio di rigore che ha portato all’espulsione del portiere Coppola e di Ciaramitaro.

    Reggina – Sassuolo | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Non sfrutta a pieno il passo falso del Torino il Sassuolo che torna dalla trasferta di Reggio Calabria con un punto: al gol amaranto di Emerson risponde su rigore Sansone. Non va oltre il 2-2 il Padova bloccato all’Euganeo dalla Nocerina che passa in vantaggio con Plasmati al quale risponde subito Marcolini; Milanetto su penalty porta avanti i biancoscudati ma è ancora Plasmati, che firma la sua doppietta personale, a ristabilire la parità.

    Continua il momento magico della Juve Stabia che al Menti fa fuori il Cittadella 3-1 (Scozzarella, Erpen e Sau, Maah per i veneti), e con i suoi 28 punti si porta a ridosso della zona playoff (in realtà le Vespe di punti ne avrebbero 32 tolta la penalizzazione). Finisce 2-2 in Bari – Vicenza, con i pugliesi avanti di due reti e raggiunti nella ripresa dalla squadra di cagni, e nel derby toscano Empoli – Grosseto (doppietta di bomber Sforzini per i maremmani). Infine 0-0 tra Albinoleffe e Gubbio mentre l’Ascoli è corsaro a Crotone vincendo 2-1 e, dopo aver riavuto 3 dei 10 punti di penalizzazione, rientra nella corsa salvezza.

    Domani posticipo di mezzogiorno tra il Varese, che può acciuffare la Reggina all’ultimo posto utile per disputare i playoff, e il Verona che in caso di vittoria si porterebbe a -1 dal Torino. Lunedì sera invece altro big match tra il Pescara di Zeman e la Sampdoria di Iachini che da quando siede sulla panchina doriana non è riuscito ancora a vincere (4 pareggi in altrettante gare).

    RISULTATI E MARCATORI 20 GIORNATA SERIE B 2011-2012

    ALBINOLEFFE – GUBBIO 0-0
    BARI – VICENZA 2-2
    1 Claiton (B), 31′ De Falco (B), 58′ Rigoni (V), 83′ Maiorino (V)
    CROTONE -ASCOLI 1-2
    65′ Peccarisi (A), 76′ Soncin (A), 84′ Florenzi (C)
    EMPOLI – GROSSETO 2-2
    10′ Sforzini (G), 12′ Mchedlidze (E), 40′ Signorelli (E), 69′ Sforzini (G)
    JUVE STABIA – CITTADELLA 3-1
    8′ Scozzarella (J), 12′ Erpen (J), 28′ Maah (C), 57′ Sau (J)
    LIVORNO – BRESCIA 0-2
    28′ Zambelli, 29′ Juan Antonio
    MODENA – TORINO 2-1
    34′ Stevanovic (T), 75′ rig Greco (M), 87′ Ciaramitaro (M)
    PADOVA – NOCERINA 2-2
    14′ Plasmati (N), 16′ Marcolini (P), 55′ rig Milanetto (P), 58′ Plasmati (N)
    REGGINA – SASSUOLO 1-1
    16′ Emerson (R), 34′ rig Sansone (S)

    domani ore 12:30
    VARESE – VERONA

    lunedì ore 20:45
    PESCARA – SAMPDORIA

    CLASSIFICA SERIE B

    Pos. Squadra Pt G
    1. TORINO
    41 20
    2. SASSUOLO 37 20
    3. VERONA 37 19
    4. PADOVA 35 20
    5. PESCARA 33 19
    6. REGGINA 30 20
    7. JUVE STABIA [-4] 28 20
    8. GROSSETO 28 20
    9. VARESE 27 19
    10. SAMPDORIA 26 19
    11. VICENZA 25 20
    12. BARI [-2] 25 20
    13. CITTADELLA 25 20
    14. CROTONE [-1] 24 20
    15. EMPOLI 22 20
    16. BRESCIA 22 20
    17. ALBINOLEFFE 21 20
    18. LIVORNO 20 20
    19. MODENA 20 20
    20. GUBBIO 18 20
    21. NOCERINA 16 20
    22. ASCOLI [-7] 15 20

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    Livorno Brescia 0-2, Calori riporta le Rondinelle al successo

    Esordio vincente per Alessandro Calori sulla panchina del Brescia che nell’anticipo della 20esima giornata di Serie B vince a Livorno 2-0 tornando ad un successo che in casa lombarda mancava da 13 gare (8 sconfitte e 5 pareggi) e inguaiando Walter Novellino. La classifica delle Rondinelle si alleggerisce, i lombardi si tirano un pò fuori dalla zona calda dove invece piombano pericolosamente i labronici che rimediano la quinta sconfitta consecutiva.

    Alessandro Calori | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Succede tutto nell’arco di due minuti quando al 28′ e al 29′, dopo un buon avvio dei padroni di casa che sfiorano la rete con una bella conclusione di Dionisi dal vertice alto dell’area di rigore, mandata in angolo da Arcari, e con Belingheri che da due passi viene anticipato, il Brescia va in rete al primo vero affondo con Zambelli che sfrutta l’errore in uscita del portiere Bardi sul cross dalla sinistra di Feczesin, ingannato anche dal forte vento che spira favorevolmente per gli ospiti, per raddoppiare pochi secondi più tardi con Juan Antonio che beffa il portiere dei toscani con un pregevole tocco volante chiudendo un bel triangolo con El Kaddouri.
    Il primo tempo si chiude con il Livorno in avanti alla ricerca del gol che consentirebbe di riaprire il match ma senza mai fare davvero male al Brescia.

    Nella ripresa la squadra di Novellino preme di più sull’acceleratore ed è anche sfortunato quando Miglionico si vede salvare sulla linea di porta il colpo di testa che stava per terminare in rete e quando Dionisi con lo specchio libero dopo un’uscita non perfetta di Arcari trova la gamba di Zambelli a negargli il gol. Dopo un altro paio di tentativi dei padroni di casa con Bigazzi e Barone, il Brescia al 90′ avrebbe la possibilità di calare il tris con Bardi che però si supera su El Kaddouri.

    Finisce 2-0 per il Brescia che torna a respirare dopo la sfortunata gestione Scienza mentre la crisi in casa Livorno continua con Novellino che rischia di non mangiare il panettone.

    IL VIDEO DI LIVORNO BRESCIA 0-2

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