Tag: Serie A

  • Dalla A alla B…per poi ritornare: ecco i campioni del futuro

    Dalla A alla B…per poi ritornare: ecco i campioni del futuro

    Sono tanti i giocatori che sono scesi di categoria per farsi le ossa. Questi i più talentuosi

    Jonathan Ludovic BiabianyOggi in Serie B ci sono 127 giocatori controllati dalle società di Serie A in comproprietà o in prestito. Questo fa capire che la “cadetteria” resta un campionato credibile a cui chiedere di far maturare un giovane di grandi prospettive.
    L’Inter detiene il cartellino di ben 17 giocatori di B tra cui sicuramente il gioiello è il francese Jonathan Ludovic Biabiany,21 anni, che a Modena sta dimostrando di meritare altri palcoscenici calcistici, e il bomber è senza ombra di dubbio Riccardo Meggiorini, classe ’85 e 14 reti all’attivo quest’anno con il Cittadella, tra cui una doppietta proprio domenica scorsa al Modena.
    Il Milan ha mandato Alberto Paloschi, il giocatore più interessante e di prospettiva tra i 127, a far esperienza a Parma: il dicianovenne bresciano sta riportando i ducali nella massima serie grazie ai suoi 7 gol e tanti assist per i compagni.
    Il capocannoniere tra i controllati però è Barreto dell’Udinese, classe ’85, e spedito a Bari a confermare l’ottimo campionato dell’anno scorso a Treviso (14 reti). Il brasiliano in questa stagione è andato in rete già 15 volte portando i pugliesi in vetta alla classifica di Serie B.
    Altro nome per il futuro è Davide Lanzafame, 22 anni, scuola Juventus e a metà con il Palermo, che in Sicilia non ha trovato spazio ad inizio stagione e ha scelto di ritornare al Bari nel mercato di riparazione per tornare a giocare con continuità.
    Senza dimenticare Cristian Pasquato, centrocampista ventenne sempre della Juventus e girato all’Empoli che sta impressionando tutti con le sue giocate in mezzo al campo, tanto da meritarsi la convocazione del ct dell’Under 21 Pierluigi Casiraghi.
    Curiosità: le società di B che non hanno rapporti con la A sono Albinoleffe e Mantova che per scelta hanno deciso di rimanere autonome. Chi invece è pieno di prestiti e comproprietà sono Pisa e Avellino che hanno rispettivamente 12 e 11 giocatori provenienti dalla massima serie. Ma a volte la scelta di imbottirsi di tali giocatori non paga (vedi classifica).

  • Ecco perchè Mourinho resta all’Inter

    Ecco perchè Mourinho resta all’Inter

    Sarà l’erede di Sir Alex Ferguson nel 2010

    BRITAIN SOCCER CHAMPIONS LEAGUEIn questi mesi in Italia di Mourinho  siamo riusciti a deliniare un profilo di Mourinho e in base a questo è facile intuire il perchè lo Special numero uno resti un altro anno in nerarazzurro. Orgoglioso, difficilmente attaccabile sulle sue scelte ed organizzazione di gioco, terribilmente mediatico e senza peli sulla lingua. E’ per tutto questo e per il suo ricco ingaggio che le società appetibili si contano sulle dita di una mano. Esclusa la pista italiana, panchine papabili potrebbero essere quelle delle spagnole Barcellona e Real Madrid e quelle inglesi del suo vecchio amore il Chelsea e quella dei petroldollari del Manchester City. Gli azulgrana con Pep Guardiola hanno trovato gioco, spettacolo e sopratutto i risultati: Eto’o, Messi e finalmente Henry si trovano a meraviglia e deliziano l’esigente pubblico spagnolo. Al Madrid la confusione regna sovrana, molto probabilmente Perez in estate tornerà ad esser il presidente e per questo attorno alle merengues si è innestato un gigantesco vortice di nomi, a turno Ancelotti, Wenger, Benitez e Mourinho sembrano i papabili per seder sulla calda panchina madrilena. Ma sicuramente Benitez e Wenger resteranno saldamente sulle panchine di Liverpool e Arsenal, Ancelotti sembra aver ritrovato l’entusismo nel progetto Milan, per questo sembrerebbe che l’unico disponibile potrebbe esser Mourinho, ma ci sono molte perplessità nei tifosi madrileni, come è ben noto per gli spagnoli non è importante vincere ma vincere e dar spettacolo, è per questo che venne dato il ben servito in passato a Capello e Del Bosque. Sulla robustezza e compattezza delle squadre di Mourinho nessuno può mette dubbi, sulla parte spattacolare qualche obiezione potrebbe sorgere. Il portoghese infatti attua un gioco maschio, basato piu sul fisico che sulla gestione della palla, è per questo che Juande Ramos sembra piu gradito a Madrid. Sfogliando la rosa sembra non esserci altra destinazione per lo Special One, ma è notizia di pochi giorni fa: Ferguson dopo decenni di Red Evil’ andrà in pensione e sostituire sir Alex sarà difficile per qualsiasi allenatore, non per Mourinho, acclamato dai tifosi dello United nel ritorno di Champions, che ha la personalità giusta per sfidare l’ingombrante confronto con il vincente Ferguson.

  • Paloschi il Predestinato.

    Paloschi il Predestinato.

    Inzaghi lo ha nominato suo erede e lu sta studiando da bomber.

    paloschiAlberto Paloschi(1990) è una certezza per il presente e non una scommessa per il futuro. Tutti gli amanti dello sport ricorderanno il giorno in cui diventò “famoso” quell’eurogol contro il Siena al 63′ del secondo tempo dopo 15 secondi dal suo ingresso in campo, all’esordio in serie A. I tifosi milanisti lo avevano gia apprezzato nella sfortunata partita di Coppa Italia contro il Catania, Ancelotti diede fiducia al giovane Alberto per via dei numerosi infortuni e il gioiellino della primavera del Milan si dimostrò subito dal piede caldo segnando sia all’andata che nel return match contro i siciliani. Lo scorso anno si concluse con 7 presenze in serie A e 2 gol. In estate si è scatenata un asta intorno al suo nome e il Milan ha deciso di mandarlo in prestito al Parma per fargli fare esperienza. Anche li non c’ha messo molto ad ambientarsi risultando subito decisivo, fin’ora ha messo a segno sette reti, ma si è fatto apprezzare anche come uomo assist. Ieri sera l’ultima sua impresa, convocazione nell’Under 21, che inizia a costruire il nuovo corso e lui si è fatto trovare pronto. Under che arriva al riposo sotto di due reti con l’Austria, nella ripresa grazie alla spinta dei giovanissimi ma gia esperti Ariaudo, Di Gennaro e  Paloschi riesce a recuparare la partita rischiando di vincerla persino nel finale. Paloschinho come l’ha nominato simpaticamente il solito Pellegatti, pian piano sta dimostrando che l’etichetta assegnatagli dal Mr. 300 gol Pippo Inzaghi, è in buone mani. Superpippo infatti ha un debole per Alberto sin dai tempi delle giovanili, i due sono buoni amici e Inzaghi molte volte è rimasto a dargli consigli dopo gli allenamenti e vorrebbe consegnarli la sua maglia numero nove del Milan il giorno del suo ritiro. Intanto Paloschi continua a segnare ed è diventato un idolo dei tifosi del Parma che vorrebbe ringraziare riportando i gialloblu in serie A.

  • Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    2641859In un’ intervista Sky, per la rubrica Spaccanapoli, Roberto Donadoni, nuovo allenatore del Napoli dopo l’esonero di Reja, fa il punto della situazione sul futuro della squadra.
    Sull’ambiente che ha trovato al suo arrivo dice: “C’è da conoscere, c’è da capire, è una fase di studio per me e anche per i giocatori. Si va avanti su questo tipo di discorso e poi la conoscenza darà indubbiamente qualche strumento in più per il futuro. L’aspetto più impellente e che va curato di più in questa fase è quello psicologico, perché quando la squadra viene da una serie di risultati non positivi, in cui fa fatica, subentrano paure e tensioni eccessive. È chiaro che questo aspetto va subito rivisto e migliorato. Sono ragazzi giovani, la gran parte di loro non ha molta esperienza e questo ha influito in maniera negativa. Adesso devono convincersi che si devono mettere tutto alle spalle e riprendere la marcia».Ancora dice: “Questa è una squadra che non può dipendere solo da Hamsik e Lavezzi, che sono sicuramente due giocatori di qualità, di talento e di prospettiva, ma ha necessità dell’apporto di tutti. È una squadra che deve fare affidamento su tutto l’organico”.
    Nelle ultime due gare la squadra partenopea ha raccolto solo due punti che però fanno ben sperare se non altro perchè qualche cambiamento in campo si è visto. Innanzitutto tra le fortune di Donadoni c’è sicuramente quella di aver potuto contare sull’apporto di Mannini che, senza nulla togliere al giovane Vitale, macina Km sulla fascia sinistra. Tra le novità proposte dal neo ct vi è il ritorno in campo di Grava, giocatore che con Reja non aveva trovato molto spazio anche a causa dell’ingombrante presenza di Maggio e Montervino.
    Anche il presidente Aurelio De Laurentis è soddisfatto da quanto fatto finora da Donadoni che guarda con sguardo ottimista al futuro.
    Si pensa infatti già al calciomercato, e tra i papabili spunta il nome dell’attaccante rossonero Marco Borriello anche se, spiega Marino: “Marco è un giocatore che ci piace però è prematuro parlarne ora – spiega il dg -. Credo che su Borriello il Milan abbia puntato molto e non credo che gli infortuni abbiano condizionato il giudizio della società nei suoi confronti”.

  • Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Il Milan non ha bisogno di una rinfondazione, basta qualche rinforzo.

    carloancelotti_773038In un intervista rilasciata al Corriere dello Sport e riportata su goal.com Ancelotti parla a tutto campo, dal suo futuro all’ormai antagonista Mounrinho. E’ consapevole che  il Milan quest’anno ha deluso tutti i tifosi e tutti quelli che in estate avevano prospettato lo scudetto per il Diavolo. A detta di Ancelotti: “Il mancato successo è legato agli infortuni pesanti come quelli di Nesta e Gattuso. E’ mancato Borriello, la sua assenza forse è stata sottovalutata ma in estate avevamo cercato un attaccante con quelle caratteristiche. Abbiamo puntato su Borriello ma non l’abbiamo mai utilizzato a causa degli infortuni”. E comunque, per spiegare le ragioni dei nostri problemi, bisogna aggiungere che l’inserimento di alcuni giocatori come Ronaldinho e Flamini ha comportato delle difficoltà».

    Si dice convinto di restare al Milan e di non aver bisogno di far una “lista della spesa”, convinto che un allenatore debba esser parte integrante della società e deve sapere oltre gli aspetti tecnici anche quelli economici e anche per questo si sente sempre in sintonia con la società, dopo tutti questi anni (5 da giocatore e 8 da allenatore) però non sottovaluta l’ipotesi di una separazione che comunque avverrebbe con un abbraccio. Poi analizza il mercato, il Milan fa rinforzato ma non rifondato, Kaka e Pato sono delle certezze, Flamini si sta integrando bene, e i “vecchietti” Pirlo e Gattuso sono ancora tosti e tra i piu forti al mondo. Nei giorni scorsi si era parlato di una acquisti di spessore, il difensore che farà coppia con il promettente Thiago Silva e la prima punta da sempre cercata dal tecnico. Come prima punta sembra che oltre ai soliti nomi di Eto’ò, Adebayor e Drogba, nelle ultime ore si sia aggiunto anche quello del bomber Kanoute, autore di una stagione strepitosa lo scorso, ma anche quest’anno sta segnando con continuità tenendo il Siviglia a ridosso del duo di testa Barcellona e Real. E’ inevitabile poi che le domande poi cadino sull’Inter e su Mourinho. Sul portoghese dopo le ultime esternazioni sulla dignità dell’allenatore che si fa imporre la squadra dal presidente, risponde:”Io la penso come Ulivieri e dico che la scuola italiana è molto apprezzata in Italia e all’estero. Mi sorprende quello che dice Mourinho e mi fermo. Non capisco perchè tira in ballo il Milan e a questo punto non mi interessa. E’ una sua strategia? “Non so quali sono le sue intenzioni, nè dove vuole arrivare”. Poi è convinto che l’Inter vinca lo scudetto meritatamente anche se rispetto alla sqaudra di Mancini  gioca peggio, quella mirava piu al fraseggio questa piu alla concretezza, è una squadra che basa molto sul fisico e sulla grande qualità dei suoi attaccanti come Ibrahimovic».


  • Posticipo 29 Giornata: tra Napoli e Milan vince la noia.

    Posticipo 29 Giornata: tra Napoli e Milan vince la noia.

    manniniIl posticipo di Serie A, è tra Milan e Napoli due squadre partite ad inizio stagione con ottimi propositi ma che si ritrovano nel momento caldo della stagione a non avere grossi obiettivi se non vincere per limitare i danni e lavorare in prospettiva futura. Al San Paolo ne esce una partita bruttissima a tratti noiosa, le due squadre sbagliano tantissimo dimostrano di aver grossi limiti di gioco. Se per i partenopei a parziale scusante ci può esser che Donadoni lavora solo da dieci giorni, nel Milan Kaka e Dinho a mezzo servizio non può esser una scusante. Il rossoneri continua sempre a giocare sottoritmo e i portatori di palla non hanno mai alternative. Zambrotta preso per sostituire il mai dimenticato Cafu è misteriosamente sempre bloccato dietro, impendendo praticamente al Milan di non attaccare mai su quella fascia. La partita inizia comunque con il solito possesso palla rossonero e il Napoli un pò troppo intimorito, Pato ammattisce i difensori e sembra che da un momento all’altro possa sbloccare la partita con una sua magia. Con il passare del tempo però gli uomini di Donadoni prendono confidenza e lasciano da parte il timore, come predilige l’ex ct dai suoi giocatori iniziano un pressing asfissiante sui portatori di palla in tutte le parti del campo. La tattica risulta azzecata perchè il Milan va in confusione e sul finire del primo tempo con Hamsik arrivano pure al gol, ma il guardalinee  induce De Marco all’errore. Nel secondo tempo il Napoli gioca meglio e va piu volte vicino al gol, Zalayeta si divora un gol impossibile nell’unico errore di Maldini della partita. Alla fine ne esce uno scialbo zero a zero che fa ben sperare i partenopei per il futuro, mentre per il Milan è ora di iniziare a riflettere sulle scelte per la prossima stagione.

    IL TABELLINO
    Napoli (3-5-2): Navarro, Santacroce, Cannavaro, Contini; Grava, Pazienza, Blasi, Hamsik, Mannini; Lavezz, Zalayeta(47′ st Bogliacino). A disp. Bucci, Montervino, Datolo, Amodio, Russotto, Denis. All. Donadoni
    Milan (4-3-1-2): Dida; Zambrotta, Favalli (27′ st Senderos), Maldini, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Flamini; Seedorf(12′ st Kakà); Inzaghi (18′ Ronaldinho), Pato. A disp. Kalac, Darmian, Antonini, Shevchenko. All. Ancelotti
    Arbitro: De Marco
    Ammoniti: Blasi (N)

  • Bizzarri salva il Catania: 1-0 alla Lazio

    Bizzarri salva il Catania: 1-0 alla Lazio

    Zenga sorride: gol di Paolucci e rigore parato di Bizzarri

    PaolucciImportante vittoria casalinga del Catania sulla Lazio grazie ad un tocco sotto porta di Paolucci che permette ai siciliani di tornare al successo al “Massimino” dopo un mese. Per l’attaccante catanese si tratta del suo settimo centro stagionale che lancia il Catania verso una salvezza praticamente già conquistata.
    La squadra di Zenga gioca con grande autorevolezza e ricorda molto quella di inizio stagione che aveva stupito tutti. La Lazio cerca in ogni modo di agguantare il pari ma finisce anche per sbagliare un rigore con Pandev.
    I rossazzurri prendono in mano la partita già dalle battute iniziali del primo tempo, con Mascara a farsi pericoloso per 2 volte su punizione. Il gol è nell’aria e, proprio al 24′, il Catania sfrutta un contropiede micidiale: Mascara tocca in profondità per Ledesma che sbaglia il diagonale e finisce per servive Paolucci che appoggia in rete a porta vuota.
    I biancocelesti, colpiti al cuore, soffrono il pressing degli uomini di Zenga riuscendo a farsi pericolosi solo nel finale di primo tempo prima con un colpo di testa di Foggia e poi con una conclusione personale di Lichtsteiner.
    Nella ripresa si vede una Lazio più vogliosa e aggressiva: il primo pericolo per Bizzarri arriva da calcio di punizione di Ledesma che esalta le doti del portiere rossoazzurro. Zenga arretra il baricentro della squadra temendo le incursioni in area di Rocchi e Pandev che al 60′, su fallo di Silvestre, si procura il rigore del possibile pareggio, ma il macedone si fa ipnotizzare da Bizzarri e conclude debolmente permettendo al portiere argentino di diventare l’eroe di giornata.
    Al 70′ bella girata di Rocchi ma è ancora Bizzarri a dire di no ai biancocelesti. Non succede più nulla; Catania che sale in classifica a 14 punti di vantaggio sulla zona retrocessione e permanenza in Serie A in cassaforte. Lazio che registra la seconda sconfitta consecutiva dopo aver subito lo 0-3 interno con il Chievo; ora la squadra di Rossi non deve più sbagliare se vuole giocarsi un posto in Coppa Uefa.

    Guarda gli highlights della gara:

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    Il tabellino

    CATANIA (4-3-3): Bizzarri, Potenza, Silvestre, Stovini, Capuano, P.Ledesma (92′ Silvestri), Biagianti, Tedesco, Mascara (88′ Llama), Martinez, Paolucci (73′ Izco). A disposizione: Kosicky, Sciacca, Spinesi, Carboni. All.: Zenga.
    LAZIO (4-4-2): Muslera, Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Radu, Foggia, C.Ledesma, Brocchi (83′ Meghni), Manfredini (55′ Mauri), Rocchi, Pandev (69′ Zarate). A disposizione: Carrizo, Inzaghi, Rozehnal, De Silvestri. All.: Rossi.
    ARBITRO: Brighi di Cesena
    MARCATORI: 24′ Paolucci
    NOTE: Spettatori 18000 circa. Ammoniti: Martinez, Silvestre, P.Ledesma, Lichtsteiner. Corner: 4-6. Recupero: 2’pt, 4’st.

  • Fantacalcio: News e probabili formazioni 29 giornata Serie A

    Formazioni 29° Giornata Serie A

    Sabato ore 18

    CATANIA-LAZIO
    Zenga non recupera ne Baiocco ne Morimoto ma non ha nessun giocatore squalificato. In attacco confermati Martinez e Mascara ma non è escluso l’utilizzo del tridente con l’inserimento di Paolucci.
    Nella Lazio non ci sarà Kolarov squalificato, al suo posto torna titolare Radu. Indisponibile Matuzalem, in dubbio Lichsteiner per i soliti problemi alla caviglia. Muslera recupera e partirà nell’undici titolare; in attacco giocheranno Rocchi e Pandev con Foggia a giostrare tra le due linee e Zarate che partirà dalla panchina.
    CATANIA: Bizzarri, Potenza, Stovini, Silvestre, Capuano, Izco, Biagianti, Tedesco Gia., Ledesma P., Martinez, Mascara. A disposizione: Acerbis, Silvestri, D’Amico, Carboni, Llama, Paolucci, Spinesi.
    All.: Zenga
    LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Radu, Brocchi, Ledesma C., Manfredini C., Foggia, Pandev, rocchi. A disposizione: Carrizo, Rozehnal, Diakitè, de Silvestri, Meghni, Mauri, Zarate.
    All.: Rossi

    Sabato ore 20:30

    ROMA-JUVENTUS
    Spalletti ha gli uomini contati, oltre agli indisponibili di lungo corso sono squalificati Diamoutene, Motta, De Rossi e Pizarro. Mexes torna al centro della difesa in coppia con Loria. Filipe dovrebbe partire titolare a centrocampo mentre Totti non è stato nemmeno convocato; in attacco alle spalle di Vucinic agiranno Baptista e Menez.
    Ranieri non potrà contare Su Marchisio che ha problemi ad un ginocchio e Poulsen giocherà al suo posto. Chiellini giocherà con una maschera protettiva dopo essere stato operato al setto nasale. Recuperati Nedved Marchionni, che si gioca un posto da titolare con Salihamidzic, e Trezeguet che farà coppia con Del Piero in attacco; panchina per Giovinco e Iaquinta.
    ROMA: Doni, Panucci, Loria, Mexes, Riise, Filipe, Brighi, Tonetto, Baptista, Menez, Vucinic. A disposizione: Arthur, Crescenzi, Brosco, Malomo, Stojan, D’Alessandro, Montella.
    All.: Spalletti
    JUVENTUS: Buffon, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro, Salihamdzic, Tiago, Poulsen, Nedved, Del Piero, Trezeguet. A disposizione: Chimenti, Knezevic, Zebina, Esposito, Marchionni, Giovinco, Iaquinta.
    All.: Ranieri

    Domenica ore 15

    BOLOGNA-CAGLIARI
    Mihajlovic è in piena emergenza in difesa con Britos che dovrà stare lontano dai campi di gioco per 3 settimane per un problema muscolare e Zenoni e Terzi squalificati. A centrocampo mancherà lo squalificato Mudingayi e in attacco giocheranno Bombardini e Osvaldo a supporto di Di Vaio.
    Per Allegri formazione tipo con le sole variazioni di Lazzari e di Matheu che prenderanno il posto rispettivamente di Cossu squalificato e di Pisano non convocato. Parola recupera e va in panchina.
    BOLOGNA: Antonioli, Belleri, Castellini, Moras, Lanna, Mingazzini, Volpi, Mutarelli, Bombardini, Osvaldo, Di Vaio. A disposizione: Colombo, Marchini, Lavecchia, Amoroso, Coelho, Valiani, Bernacci.
    All.: Mihajlovic
    CAGLIARI: Marchetti, Matheu, Lopez, Bianco, Agostini, Fini, Conti, Biondini, Lazzari, Jeda, Acquafresca. A disposizione: Lupatelli, Astori, Canini, Parola, Mancosu, Ragatzu, Matri.
    All.: Allegri

    CHIEVO-PALERMO
    Nei gialloblu gli indisponibili sono Bentivoglio out per 2 settimane e Makinwa che ne avrà per un mese, al suo posto ci sarà Bogdani. Pinzi e Colucci si giocano un posto da titolare a centrocampo.
    Ballardini non potrà contare su Miccoli squalificato e Bresciano non convocato. Carrozzieri torna titolare al fianco di Kjaer con Bovo che siederà in panchina. In attacco Succi Cavani e Simplicio trequartista.
    CHIEVO: Sorrentino, Frey N., Yepes, Morero, Mantovani, Luciano, Italiano, Marcolini, Pinzi, Pellissier, Bogdani. A disposizione: Squizzi, Mandelli, Sardo, Colucci, Rigoni, Esposito, Langella.
    All.: Di Carlo
    PALERMO: Amelia, Cassani, Kjaer, Carrozzieri, Balzaretti, Migliaccio, Liverani, Nocerino, Simplicio, Cavani, Succi. A disposizione: Ujkani, Bovo, Savini, Morganella, Tedesco Gio., Mchedlidze, Hernandez.
    All.: Ballardini

    FIORENTINA-SIENA
    Prandelli conferma Jorgensen davanti la difesa e Felipe Melo dietro le punte Gilardino e Mutu. Dainelli torna a disposizione dopo la squalifica e si gioca un posto da titolare in difesa con Kroldrup.
    Per i toscani nessun giocatore squalificato; Galloppa tornerà titolare e in attacco in 3, Ghezzal, Frick, Amoruso, si giocano un posto per affiancare Maccarone.
    FIORENTINA: Frey S., Comotto, Gamberini, Kroldrup, Vargas, Kuzmanovic, Jorgensen, Montolivo, Felipe Melo, Gilardino, Mutu. A disposizione: Storari, Dainelli, Zauri, Donadel, jovetic, Semioli, Bonazzoli.
    All.: Prandelli
    SIENA: Curci, Zuniga, Brandao, Portanova, Del Grosso, Vergassola, Codrea, Galloppa, Kharja, Maccarone, Ghezzal. A disposizione: Eleftheropoulos, Ficagna, Rossi A., Coppola M., Jarolim, Frick, Amoruso.
    All.: Giampaolo

    GENOA-UDINESE
    Recuperati dopo la squalifica Biava e Ferrari Thiago Motta e Jankovic sono indisponibili il primo per una distorsione al ginocchio, il secondo per squalifica. In dubbio anche Mesto. In attacco tridente Palladino, Milito, Sculli.
    Marino opta per un turn-over dopo la partita di Coppa Uefa: fuori di Natale e Quagliarella dentro Floro Flores e Sanchez. Handanovic torna tra i pali.
    GENOA: Rubinho, Biava, Ferrari, Bocchetti, Rossi M., Juric, Criscito, Milanetto, Palladino, Milito, Sculli. A disposizione: Lamanna, Papastathopoulos, modesto, Paro, El Shaarawy, Mesto, Olivera.
    All.: Gasperini
    UDINESE: Handanovic, Zapata, Felipe, Domizzi, Pasquale, Inler, D’Agostino G., Asamoah, Pepe, Floro Flores, Sanchez. A disposizione: Belardi, Sala, Zimling, Obodo, Isla, Di Natale, Quagliarella.
    All.: Marino

    INTER-REGGINA
    Mourinho dovrà fare a meno di Samuel squalificato e Chivu infortunato, quindi in difesa dovrebbero giocare Rivas e Cambiasso. Stankovic arretrerà sulla linea dei centrocampisti con l’inserimento di Mancini sulla linea degli attaccanti con  Ibrahimovic e Balotelli. Adriano non recupera e non viene convocato.
    Gli amaranto recuperano Barreto ma perde Corradi che proverà a stringere i denti ed essere della partita. Cirillo squalificato, al suo posto Santos. Attacco leggero per Orlandi: Cozza e Brienza.
    INTER: Julio Cesar, Maicon, Rivas, Cambiasso, Santon, Zanetti J., Muntari, Stankovic, Mancini, Ibrahimovic, Balotelli. A disposizione: Toldo, Maxwell, Bolzoni, Vieira, Obinna, Crespo, Jimenez.
    All.: Mourinho
    REGGINA: Puggioni, Santos, Valdez, Lanzaro, Sestu, Carmona, Barillà, Barreto E., Costa, Cozza, Brienza. A disposizione Marino, Krajcik, Cascione, Di Gennaro, Ceravolo, Stuani, Rakic.
    All.: Orlandi

    LECCE-ATALANTA
    De Canio non ha nessun giocatore squalificato. Recuperati Esposito, Giacomazzi e Zanchetta, in forte dubbio Tiribocchi in ballottaggio con Papadopoulos. De Canio dovrebbe mandare in campo un offensivo 3-4-3.
    Nei bergamaschi Doni resterà indisponibile per 3 settimane, Plasmati per 2. Talamonti recupera, Garics no, Bellini sarà spostato a destra con l’inserimento di Peluso a sinistra. In attacco Valdes a supporto di Floccari.
    LECCE: Benussi, Esposito, Fabiano M., Stendardo, Angelo, Munari, Edinho, Ariatti, Caserta, Castillo, Papadopoulos. A disposizione: Rosati, Polenghi, Schiavi, Vives, Giacomazzi, Papa Waigo, Tiribocchi.
    All.: De Canio
    ATALANTA: Consigli, Bellini, Manfredini T., Talamonti, Peluso, Padoin, Cigarini, Guarente, Defendi, Floccari, Valdes. A disposizione: Coppola F., Capelli, Pellegrino, Parravicini, De Ascentis, Cerci, Zaza.
    All.: Del Neri

    TORINO-SAMPDORIA
    Torna Corini dopo la squalifica, 20 giorni di stop per Ogbonna. Oltre a Rosina, Novellino perde Abate per 2 settimane, Diana giocherà sulla fascia destra. In attacco Gasbarroni alle spalle di Bianchi.
    Unico indisponibile per Mazzarri è Stankevicius che continua a lavorare a parte e verrà sostituito da Padalino. Formazione confermata con Cassano e Pazzini in avanti.
    TORINO: Sereni, Rivalta, Dellafiore, Natali, Pisano M., Diana, Corini, Dzemaili, Zanetti P., Gasbarroni, Bianchi. A disposizione: Calderoni, Colombo, Rubin, Vailatti, Barone, Ventola, Stellone.
    All.: Novellino
    SAMPDORIA: Castellazzi, Raggi, Lucchini, Accardi, Padalino, Sammarco, Palombo, Francescini D., Pieri, Cassano, Pazzini. Mirante, Gastaldello, Campagnaro, Delvecchio, Dessena, Ziegler, Bellucci.
    All.: Mazzarri

    Domenica ore 20:30

    NAPOLI-MILAN
    Donadoni torna al 3-5-2 con Montervino sulla fascia destra, e Datolo in vantaggio su Mannini per la fascia sinistra. Squalificato Aronica, indisponibili Rinaudo e Vitale. In attacco Zalayeta favorito su Denis a far coppia con Lavezzi.
    Ancelotti convoca Kakà che andrà in panchina mentre Seedorf  è di nuovo abile e arruolato. Stagione finita per Abbiati, al suo posto Dida. Flamini verrà inserito nell’undici iniziale per lo squalificato Ambrosini, Bonera vicino al recupero e in attacco, oltre al confermatissimo Pato, ballottaggio tra Ronaldinho e Inzaghi.
    NAPOLI: Navarro, Santacroce, Cannavaro, Contini, Montervino, Pazienza, Blasi, Hamsik, Datolo, Lavezzi, Zalayeta. A disposizione: Bucci, Grava, Amodio, Bogliacino, Pià, Russotto, Denis.
    All.: Donadoni
    MILAN: Dida, Zambrotta, Senderos, Maldini, Jankulovski, Beckham, Pirlo, Flamini, Seedorf, Ronaldinho, Pato. A disposizione: Kalac, Favalli, Bonera, Antonini, Emerson, Inzaghi F., Shevchenko.
    All.: Ancelotti

  • Giovinco mette in crisi Ranieri. Spalletti si affida alla Primavera

    Giovinco mette in crisi Ranieri. Spalletti si affida alla Primavera

    Per far giocare la formica Ranieri potrebbe affidarsi al 4-3-3.

    Filipe Gomes Riberio
    Filipe Gomes Riberio
    Il big match della 29° giornata è il match degli assenti. La Juve deve rinunciare a Legrottaglie, Marchisio, Camoranesi, Sissoko ed Amauri, la Roma ancora senza il suo capitano dovrà fare a meno anche di Cicinho, Cassetti, Juan, Taddei, Aquilani, Perrotta, e degli squalificati De Rossi, Diamoutene, Motta e Pizzarro. Spalletti in conferenza stampa si è comunque dimostrato fiducioso e consapevole che nelle difficoltà la sua Roma è capace di dare qualcosa in piu. Il centrocampo giallorosso è praticamente da reinventare, Brighi è l’unico di ruolo disponibile, Tonetto verrà ancora riproposto come interno sinistro per il ruolo di centrale il peso cadrà sul giovane primavera Filipe Gomes Riberio. Il giovane brasiliano hamesso in mostra un ottima personalità nei 25 minuti concessi da Spalletti contri il SIena e domani sarà alla prova del nove ma nell’ambiente giallorosso tutti hanno fiducia in lui. In difesa verrà rispolverato Loria al fianco di Mexes con Panucci sull’out destro, attacco con Vucinic, il polemico Baptista e il giovane Menez. La Juve recupera Trezeguet dall’infortunio diplomatico, ma il francese dovrebbe partire dalla panchina, e Nedved. Le ultime grandi prestazioni di Giovinco però mettono un pò in crisi Ranieri che per dar ancora fiducia alla formica atomica potrebbe modificare il suo caro e fidato 4-4-2, per dar spazio alla genialità di Giovinco alle spalle di Del Piero e Iaquinta. Visto l’importanza della partita non è escluso che il tecnico si giochi da subito il tidente sacrificando uno tra Tiago e Poulsen a centrocampo.

    • Roma-Juventus sabato ore 20.30

    Roma (4-3-2-1): Doni; Panucci, Loria, Mexes, Riise; Filipe, Brighi, Tonetto; Baptista, Menez; Vucinic. A disposizione: Artur, Brosco, Malomo, Crescenzi, Stojan, D’Alessandro, Montella. All. Spalletti Juventus (4-4-2): Buffon, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Poulsen, Nedved; Giovinco, Iaquinta, Del Piero. A disposizione: Chimenti, Zebina, Knezevic, Ariaudo, Tiago Marchionni, Trezeguet. All. Ranieri.

  • Che sorpresa. La Juve ha il tesoretto

    Che sorpresa. La Juve ha il tesoretto

    Cobolli Gigli:”Abbiamo i soldi per prendere un fuoriclasse!”

    silva_167580Molti tra i tifosi juventini pensavano di veder la loro Juventus sempre dietro le grandi, incapace di far il colpo ad effetto, di prender un big del calciomercato. Invece quest’estate non sarà cosi, dalle parole del presidente si evince che i bianconeri hanno una strategia ben definita adeguata a far fare ai bianconeri il salto di qualità. Ancora una volta la società degli Agnelli si dimostra lungimirante e nel momento in cui il calcio italiano sembra in crisi è attrezzata a competere con il calcio inglese e spagnolo. E’ di questi giorni l’intervista al vicepresidente del Milan Galliani nella quale afferma le difficoltà di far un calciomercato alla pari delle migliori società europee, il presidente Cobolli si dice daccordo con le parole del milanista sopratutto sul fatto che in Italia è piu difficile far calcio perchè la differenza fra costi lordi e netti è di gran lunga piu penalizzante che negli altri paesi. Il calcio in Italia vive un grado di arretratezza, i ricavi delle italiane nei giorni del matchday(giorno della partita) sono imparagonabili a quelli delle inglesi e spagnole, ma anche in Germania le cose vanno meglio che da noi. La Juve però è l’unica società che sta lavorando in questo senso, avere uno stadio di proprietà che ti permetta di aumentare i ricavi è fondamentale ed è per questo che diamo la Juve come favorita per il prossimo decennio. Per quanto rigurada il mercato il Presidente rassicura tutti c’è la possibilità di prendere un sostituto di Nedved di gran valore e sono sicuro che Blanc e Secco stanno lavorando a qualche altra sorpresa, c’è la voglia e la consapevolezza di voler aumentare la qualità dell’organico. Il colpo sarà Silva o Diego, ma siamo sicuri che la Juve interverrà anche in difesa per trovare un centrale forte da affiancare a Chiellini e anche si interverrà anche suull’out di destra dove c’è il solo Grygera. Negli ultimi giorni si vociferava di un interessamento juventino su Mexes, sul francese ci sarà una forte concorrenza a fine stagione ma adesso sappiamo che la Juve ha i mezzi per competere.