Tag: Serie A

  • Juventus: Ferrara soddisfatto “Il morale dei giocatori è buono”

    Juventus: Ferrara soddisfatto “Il morale dei giocatori è buono”

    Ciro Ferrara

    C’è grande ottimismo in casa Juve Ciro Ferrara, molto soddisfatto delle sedute d’allenamento durante la sosta del campionato nella quale ha ritrovato un Del Piero in ottima condizione fisica dichiara:
    Il morale è buono, almeno quello dei giocatori che hanno lavorato con me. Spero che lo sia altrettanto per i nazionali quando rientreranno, così potremo rituffarci nel campionato e riprendere il ritmo e l’attenzione giusta per affrontare le prossime sfide“.
    Il tecnico bianconero oltre a Del Piero spera di poter avere a disposizione anche Marchisio e Sissoko:
    Durante la settimana entrambi hanno lavorato con la squadra, ma non a pieno ritmo, e quindi sarà fondamentale vedere cosa riusciranno a fare nei giorni che ci separano dalla sfida con l’Udinese“.

    Intanto l’allenatore è contento di poter lavorare in settimana anche con Camoranesi e Buffon ai quali è stato concesso il rientro anticipato dal ritiro della Nazionale (insieme a Zambrotta e Pirlo per il Milan).

  • Juventus: Nedved ritorna in casa bianconera a Primavera

    Pavel Nedved ritorna in casa Juve, non come giocatore ma bensì da dirigente. Tornà così il sereno tra il giocatore ceco e la società bianconera, rapporto che sembrava essersi incrinato a causa del mancato rinnovo del contratto per il giocatore.
    L’inserimento di Nedved è previsto per la prossima primavera per poi entrare nello staff  di mister Ferrara a fine campionato, così da consentire un inserimento senza provocare l’alterazione degli equilibri visto che il suo ruolo dovrebbe essere quello di collegamento tra dirigenza e squadra.
    Nedved è un giocatore stimato dai suoi ex compagni e amato dai tifosi che sicuramente saranno in festa per questa ennesima dimostrazione d’amore da parte del giocatore ceco.

  • Tessera del Tifoso: Juventus, Roma e Lazio unite contro Maroni

    Tessera del Tifoso: Juventus, Roma e Lazio unite contro Maroni

    no_alla_tesseraUna t-shirt bianca con su scritto “No alla tessera del tifoso”, e sul verso il credo che li muove : “Se i ragazzi sono uniti non saranno mai sconfitti”; nessuna sciarpa o vessillo di parte. Così oltre 300 ultras di tifoserie di calcio provenienti da tutta Italia si sono presentati a Roma per manifestare contro la “tessera del tifoso”, il provvedimento che introduce, dal 2010, lo strumento indispensabile per la regolamentazione di accesso agli stadi.

    Juventus, Inter, Lazio, Roma, ma anche Latina, Frosinone, Fano, Casarano, Gubbio, Fermo. Da nord a sud, “divisi dai colori, uniti dal pensiero” – come recitava uno dei tanti striscioni – le migliaia di tifosi (5000 secondo le forze dell’ordine) hanno sfilato per le vie del centro di Roma a partire da piazza dell’Esquilino, passando per via Cavour, Fori Imperiali, Colosseo e Circo Massimo, fino alla Bocca della Verità, scortati dalle forze di polizia e rigorosamente guidati dal servizio d’ordine della manifestazione. Chi si aspettava incidenti e tafferugli è rimasto sorpreso. Gli organizzatori avevano raccomandato con un volantino di non rilasciare dichiarazioni alla stampa e di attenersi solo ai cori lanciati dal megafono. E così è stato: tanta rabbia nelle urla dei manifestanti e qualche fumogeno, ma nulla più (solo qualche momento di tensione in via Cavour, subito sedato, quando alcuni fotoreporter e telecamere hanno tentato di uscire dagli spazi “consentiti” per le riprese).

    Bersagli preferiti le forze dell’ordine, i giornalisti, il ministro dell’Interno Roberto Maroni e l’agente della polizia Luigi Spaccarotella, omicida del tifoso laziale Gabriele Sandri. Proprio il ragazzo romano ucciso l’11 novembre di due anni fa nell’area di servizio Badia al Pino è stato invece sostenuto a gran voce dai manifestanti: “Giustizia per Gabriele” e “Gabriele uno di noi” le grida scandite. Cori anche a favore di Stefano Cucchi, il ragazzo romano morto in nella sezione detentiva dell’ospedale Sandro Pertini lo scorso 22 ottobre.

    Tra i partecipanti anche il delegato allo sport del Comune di Roma Alessandro Cochi, e l’ex deputato Paolo Cento. “La tessera del tifoso è una schedatura di massa che allontana le famiglie dallo stadio – ha detto Cento –. Dobbiamo riportare le famiglie allo stadio e valorizzare la passione popolare; le curve sono un antidoto alla violenza se possono tornare a fare il tifo per la propria squadra. Governo e Parlamento devono aprire un dialogo con questa realtà di tifosi”.

    “Il clima è sereno – ha aggiunto Lorenzo Contucci, avvocato penalista che segue le cause degli Ultras -, l’importante è che tutto sia filato liscio, nonostante la rabbia e il clima di esasperazione”. Giunti in piazza della Bocca della Verità, i tifosi hanno fatto sentire ancor più forte la loro voce. Le richieste: in primis la riforma dell’articolo 9 della legge Amato (legge n. 41 del 2007), che istituisce una sorta di diffida a vita e che impone a chi ha ricevuto un Daspo o una condanna il divieto di accesso allo stadio; poi il ritorno di tamburi, megafoni e striscioni negli stadi.

    Dalle curve il “no” alla tessera del tifoso è sceso in piazza: ora la “palla” passa nelle mani delle Istituzioni.
    [via:goal]

  • Calciomercato: Balotelli per Yaya Toure? Moratti ci prova con l’amico La Porta

    Calciomercato: Balotelli per Yaya Toure? Moratti ci prova con l’amico La Porta

    Yaya_ToureDa indiscrezioni che arrivano da ambienti vicini al Barcellona e all’Inter sembra che le due società sfruttando gli ottimi rapporti di amicizia tra i due presidenti rinsaldati dalla mega trattativa estiva che ha portato in Spagna Samuel Ibrahimovic e Maxwell in cambio Samuel Eto’o stiano pensando per la prossima stagione ad un altro scambio clamoroso.

    Sembra che all’Inter siano convinti di far il decisivo salto di qualità con l’innesto del centrocampista ivoriano Yaya Toure scontento in blaugrana per il poco spazio concessogli da Guardiola dopo l’esplosione di Keita. Toure è scontento e vorrebbe cambiare aria e la piazza interista sembra stuzzicare il suo entusiasmo sopratutto dopo le parole sull’ambiente interista che l’amico ed ex compagno di squadra Eto’o gli ha confidato.

    Dalla sponda Barcellona sembra invece che La Porta sia incantato dal campioncino azzurro tutto genio e sregolatezza che risponde al nome di Mario Balotelli. Super Mario non riesce a convincere del tutto Mourinho che gli preferisce in ogni occasione possibile altri giocatori relegandolo sempre in panchina con ruoli marginali e per questo potrebbe vagliare l’ipotesi di confrontarsi in un altro campionato e sopratutto nella magica vetrina del Camp Nou.

    La trattativa è ad uno stato embrionale ma le parole di La Porta “se saranno interessan­ti per entrambe le parti, in futuro ci sa­ranno sicuramente altre operazioni tra Inter e Barcellona, tra me e Massimo Moratti” e la necessità dell’Inter di tornare sul mercato per sopperire all’assenza di Muntari impegnato in Coppa d’Africa e del partente Viera.

  • Jose Mourinho prepara il ritorno in Inghilterra. “La Premier League è casa mia”

    Jose Mourinho prepara il ritorno in Inghilterra. “La Premier League è casa mia”

    Jose MourinhoJose Mourinho in un intervista rilasciata al The Times dice di esser pronto ad un ulteriore step della sua carriera. Sogna di creare un rapporto di profondo molto vicino al rapporto che lega Arsene Wenger all’Arsenal ormai da 13 anni. Voglio creare qualcosa di più profondo“. L’Inghilterra è il luogo per farlo, l’Inghilterra è il mio paese, il mio calcio è il calcio inglese.

    Mourinho sembra essersi stancato del calcio italiano che lui stesso definisce “E’ la madrepatria della tattica, il paese del catenaccio e del calcio difensivo. L’obiettivo era quello di vincere non solo in un terzo campionato diverso, ma un luogo in cui si dice allenatori stranieri hanno avuto poco successo”

    Il sogno di Mourinho adesso è creare qualcosa di suo pari a ciò che ha costruito il nemico Alex Ferguson al Manchester United anche se lui stesso confessa come sia impossibile stare lo stesso tempo su una panchina come Sir Alex. “Ho vinto con il Porto sognando di poter allenare e vincere in un altro campionato, cosa che mi è riuscita al Chelsea con Abramovic, in Italia sono riuscito a vincere ma per creare qualcosa di stabile e duraturo c’è bisogno di un calcio con la cultura inglese, ciò che manca al Chelsea perchè Abramovic al pari dell’Inter di Moratti dove conta solo vincere.

    Week End tormentato dunque per gli interisti che da adesso fino alla fine del campionato dovranno assistere ad un nuovo toto allenatori per la prossima stagione, per Mourinho l’ipotesi migliore sembra esser il Liverpool di Rafa Benitez dove il tecnico spagnolo sembra esser arrivato al capolinea. Ma un ipotesi suggestiva potrebbe esser anche la panchina del Manchester United dove è possibile che Alex Ferguson decida di abdicare

  • Juventus: nella partitella con gli Allievi ancora a segno Del Piero

    Juventus: nella partitella con gli Allievi ancora a segno Del Piero

    Alessandro Del PieroNuova partitella in famiglia in casa bianconera. Nel pomeriggio infatti la Juventus (numerose le assenze per via degli impegni con la Nazionale) ha affrontato gli Allievi in un test amichevole.
    A segno Trezeguet, Amauri, Giovinco e Del Piero , che sembra averci preso gusto ad andare in rete, per un risultato che si è fermato sul 4 a 0 per la prima squadra.
    A causa del numero ridotto di giocatori a disposizione (Sissoko, Marchisio e Zebina oggi hanno sostenuto un allenamento differenziato) Ciro Ferrara ha schierato in prima squadra il figlio Paolo mentre a centrocampo spazio per Andrea Schiavone.

  • Milan: Galliani “la svolta con la Roma”. Arriva la lettera ai tifosi

    Milan: Galliani “la svolta con la Roma”. Arriva la lettera ai tifosi

    galliani1-250Si respira aria nuova la Milan grazie al bel filotto di risultati utili collezionati dopo il cambio di modulo voluto da Leonardo e che ha riportato l’entusiasmo nei giocatori e sopratutto nei tifosi. Il più entusiasta di tutti sembra Adriano Galliani, l’amministratore delegato non sta nella pelle ed è finalmente tornato quel fiume in piena ricco di idee che nella memoria dei tifosi fa tornare in mente i migliori momenti dei rossoneri.

    Galliani intervistato ai microfoni di Sky indica nella partita con la Roma il momento della svolta “L’intervallo della partita con la Roma non passa alla storia, ma in quel momento eravamo addirittura tredicesimi, quando perdevamo 1-0 alla fine del primo tempo. Da allora e’ cambiato il vento e gli unici due pareggi sono arrivati col grande Real Madrid e l’altro a Napoli dove al 90′ stavamo vincendo. Avremmo potuto fare bottino pieno, ma va bene cosi”. Per quanto riguarda il mercato conferma l’ormai imminente doppio arrivo di Bekcham e del giovanissimo Dominic Adiyiah ““se facesse la stessa carriera di chi l’ha preceduto Sarebbe troppa grazia a Sant’Antonio” riferendosi a Messi e Aguero scarpa d’oro ai Mondiali Under 17 nelle due precendenti edizioni.

    L’unico neo per Galliani è la mancanza dei 16000 abbonati che rendono San Siro più vuoto “Mi manca molto, visivamente, il pubblico di San Siro. Ho analizzato un po’ i dati e mancano 16mila abbonati. Da 42mila siamo passati a 26mila. Il numero degli spettatori paganti e’ piu’ o meno lo stesso e sono persone diverse da quelle che facevano l’abbonamento l’anno scorso. Ci sono proprio 16mila innamorati delusi dalla vendita di Kaka’ per tornare ai vertici abbiam bisogno di loro ed per questo che ho preparato una lettera che manderò a ciascuno di loro”.

  • Beretta – Siena: fumata nera

    Beretta – Siena: fumata nera

    Mario BerettaMario Beretta non tornerà ad allenare il Siena. Lo ha annunciato poco fa lo stesso tecnico: “Sono molto dispiaciuto di dover comunicare che la trattativa per un mio ritorno al Siena è definitivamente tramontata. Ritengo non ci siano i presupposti necessari per poter operare e svolgere la mia attività al fine di raggiungere il difficile obiettivo della salvezza per questa stagione“.

    Le prime avvisaglie della rottura tra società e tecnico erano arrivate nel pomeriggio: Beretta avrebbe dovuto dirigere il primo allenamento già questa mattina al centro sportivo di Colle Val d’Elsa ma era assente; questo ha fatto preoccupare i tifosi, che a quanto pare erano entusiasti del ritorno del tecnico milanese, tant’è che appena ricevuta la notizia hanno contestato apertamente la società bianconera che ora dovrà trovare al più presto il suo rincalzo.

  • Marek Hamsik paga pegno e si rapa a zero

    Marek Hamsik paga pegno e si rapa a zero

    Hamsik rapato

    Che i giocatori di calcio siano diventati vanitosi è cosa risaputa, ben curati, look di tendenza, pettinature particolari o personalizzate. Eppure quando c’è di mezzo un pegno da pagare per la vittoria di una partita, la prima cosa che viene sacrificata sono proprio i capelli.
    Era successo ai nostri Azzurri (ricordate Camoranesi?) per la vittoria del mondiale del 2006 (ma anche a tanti altri giocatori) e adesso, lo stesso sacrificio è toccato a Marek Hamsik.
    Se la Slovacchia va in Sudafrica mi rapo a zero” – aveva promesso il fantasista del Napoli e così, ad obiettivo raggiunto, Hamsik ha mantenuto fede alla sua promessa e aggiunge:
    So già che in Italia saranno sorpresi per il mio nuovo look ma non mi dispiace, era giusto festeggiare in modo indimenticabile“.
    Non ci resta che attendere per poter ammirare le sue bizzarre pettinature.

  • Lotito vs Pandev: ombre e sospetti sulle dimissioni del Presidente del Collegio arbitrale

    Lotito vs Pandev: ombre e sospetti sulle dimissioni del Presidente del Collegio arbitrale

    Goran PandevManca la certezza ma le improvvise e inaspettate dimissioni dalla Presidenza del Collegio Arbitrale del Consigliere di Stato Sergio De Felice alimentano i sospetti su l’ormai nota querelle tra la Lazio del presidente Claudio Lotito e il giocatore macedone Goran Pandev.

    Lunedi era saltata la prima udienza per l’assenza ingiustificata dell’arbitro Maria Teresa Armosino avvocato di parte Lazio facendo ipotizzare ad una strategia da parte della società romana per guadagnare tempo e non arrivare quindi a prender una decisione prima del mercato invernale. Ieri sera come un fulmine al ciel sereno sono arrivate le dimissioni di De De Felice che hanno creato disagi in Lega Calcio per questa spiacevole situazione che sembra abbia fatto decidere all’Assocalcitori di monitorare la situazione esortando la Lega al rispetto dei tempi e a far di tutto per recuperare il tempo perduto. Anche la Federazione Macedone sembra voglia mandare una lettera a Figc e Uefa per esser informata su tali ritardi visto che l’istanza fu presentata dai legali del giocatore alla fine di settembre.

    E’ comunque indispensabile indagare per capire se ci sono e quali sono queste presunte pressioni verso De Felice e sopratutto da che parte arrivano. Certo è che le motivazioni addotte dall’arbitro lasciano ampio spazio alle supposizioni ad esempio quali sono i gravi motivi di cui parla De Felice nella lettera di dimissioni? Tali motivi e impegni non erano previsti sin dalla settimana scorsa quando accettò l’incarico?