Tag: sergio ramos

  • Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Si giocherà stasera la prima delle due semifinali di Euro 2012. Sul manto erboso di Donetsk sarà il match Portogallo-Spagna a decretare la prima finalista della massima competizione continentale. Una sfida che va oltre l’aspetto calcistico tra due nazioni confinanti, per certi aspetti anche simili, e la cui rivalità è veramente tanta. Due squadre frizzanti, spettacolari, ma che nonostante il traguardo raggiunto sino al momento non sono riuscite ad esprimersi al massimo in tutte le gare disputate. Sarà Portogallo-Spagna ma anche Cristiano Ronaldo contro Barcellona.

    Una sfida vista e rivista diverse volte nel campionato iberico e che si ripeterà anche stasera, con Paulo Bento che punta tutto sul giocatore madridista, il quale attraversa un ottimo stato di forma, mentre Del Bosque schiererà in mezzo al campo lo zoccolo duro del Barcellona. Spagna che arriva all’incontro da imbattuta: tre vittorie e un pareggio sin qui, frutto di 8 gol fatti e appena 1 subito e ciò gli consente di vantare la miglior difesa della competizione. Non lo stesso si può dire dei portoghesi, tre vittorie e una sconfitta sin qui, con 6 gol fatti ma 4 subiti.

    Per quanto riguarda le due formazioni Bento confermerà quasi per intero la squadra che ormai parecchi giorni fa ha battuto senza soffrire mai la Repubblica Ceca. L’unico giocatore a non esserci è Helder Postiga, uscito per infortunio nel primo tempo contro i cechi. Spazio a Hugo Almeida al suo posto. Per il resto tutto confermato con Cristiano Ronaldo e Nani che saranno le pedine sulle quali si punta per scardinare la retroguardia delle Furie Rosse. Nel 4-3-3 il trainer portoghese schiererà Rui Patricio tra i pali. Difesa formata da Joao Pereira e Fabio Coentrao esterni con Bruno Alves e Pepe in mezzo. A centrocampo solito trio quantità e qualità formato da Moutinho, Miguel Veloso e Meireles. In attacco il trio citato in precedenza, ovvero quello formato da Nani, Almeida e Cristiano Ronaldo.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images
    Non cambierà quasi nulla nemmeno Del Bosque, il quale pare intenzionato anche stavolta a giocare senza attaccanti di ruolo. Probabile dunque la riconferma di Fabregas al posto di Torres. Unico dubbio quello relativo alla fascia di destra: Pedro infatti potrebbe essere preferito a Silva, con l’obiettivo di frenare le folate di Coentrao. Nel 4-3-3 giallorosso dunque spazio tra i pali a Casillas, mentre davanti a lui agiranno Arbeloa e Jordi Alba laterali. In mezzo alla difesa Sergio Ramos e Pique. Il trio di centrocampo sarà composto da Xavi, Busquets e Xabi Alonso. In avanti il trio Pedro, Fabregas e Iniesta. Di certo però a Del Bosque le alternative in panchina non mancano, con Torres, Silva e Jesus Navas pronti a dare il proprio contributo a gara in corso.

    Portogallo-Spagna, le formazioni:
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao; Moutinho, Miguel Veloso, Meireles; Nani, Almeida, Cristiano Ronaldo. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Custodio, Quaresma, Oliveira, Ricardo Costa, Ruben Micael, Varela, Miguel Lopes, Hugo Viana, Postiga. Allenatore: Paulo Bento.
    SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pique, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Pedro, Fabregas, Iniesta. In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Jesus Navas, Negredo, Cazorla, Mata, Silva, Torres, Llorente. Allenatore: Del Bosque

  • Mourinho Real Madrid, divorzio a giugno?

    Mourinho Real Madrid, divorzio a giugno?

    Mourinho sta vivendo il periodo più difficile della sua permanenza al Real Madrid. Dopo la discussione avuta in allenamento con Sergio Ramos e Casillas all’indomani dell’ennesima sconfitta contro il Barcellona, il tecnico portoghese ha dovuto subire l’onta della rivolta dei tifosi al Bernabeu, durante l’ultima sfida di campionato contro l’Athletic Bilbao (vinta in rimonta per 4-1). La trasmissione spagnola Punto Pelota lancia il “bombazo”, ovvero l’addio dell’allenatore “Blancos” a fine stagione. Ci sono poi le stesse dichiarazioni di Mou ai giornalisti iberici, che lasciano trasparire la volontà di abbandonare il transatlantico spagnolo. Mourinho Real Madrid, fine di un idillio?

    josè mourinho | ©OLAF KRAAK/AFP/Getty Images

    “LA PRIMA VOLTA” – C’è sempre una prima volta, in alcune occasioni può portare a drastiche conseguenze. Il dietrofront del Bernabeu nei confronti del “vate” di Setubal è una novità assoluta nella carriera dell’ex tecnico di Porto, Chelsea e Inter. La remuntada subita dagli uomini di Guardiola nell’andata degli ottavi di Copa del Rey ha acceso la contestazione del pubblico madrileno, sfociata infine nei copiosi fischi rivolti all’undici di Mou nella partita interna contro il Bilbao, anche dopo la notizia lanciata da Marca circa la polemica che ha avuto luogo nel quartier generale del Real fra il tecnico e la coppia spagnola Ramos-Casillas. “Non mi era mai successo, ma non c’è nessun problema, c’è una prima volta per tutto, queste le affermazioni cariche di ironia nei confronti dei supporter della squadra, ricordando anche come Zidane, Ronaldo e lo stesso CR7 sono stati oggetto in passato di pesanti contestazioni da parte del Bernabeu.

    “VIA IL 30 GIUGNO” – Nella stessa serata la trasmissione televisiva spagnola Punto Pelota ha messo in agitazione il club di Florentino Perez sostenendo come Mourinho lascerà la squadra a fine stagione, sia che ottenga un successo di rilievo (Liga o Champions) oppure concluda la carriera al Real con la sola Copa del Rey dello scorso anno vinta contro il Barcellona nell’unico Clasico dove il Barça è uscito sconfitto nell’ultimo anno e mezzo.

    VENTATA DI FUOCO – Lo stesso allenatore portoghese ha contribuito a gettare benzina sul fuoco terminando la conferenza stampa con frasi piuttosto eloquenti e che mai prima d’ora erano uscite dalla sua bocca. “Non sono stato io a volere il Real Madrid, mi hanno chiamato loro”, la presa di posizione forte di Mou, che ha aggiunto inoltre: “Io faccio solo il mio lavoro, e magari riesco ad aver successo e un giorno saranno altri a essere tristi”. Tifosi e Bernabeu sono avvisati. Altra tappa cruciale nell’avventura di Mourinho in Spagna sarà il ritorno del Clasico contro il Barcellona, in programma nella serata di domani. Una rimonta Real rimetterebbe tutto in discussione, mentre l’ennesima sconfitta farebbe piombare ai minimi termini la popolarità del portoghese fra i fan dei “Blancos”.

  • Alta tensione al Real, Sergio Ramos e Casillas contro Mourinho

    Alta tensione al Real, Sergio Ramos e Casillas contro Mourinho

    Maestro a fare da parafulmine e ad attirare su di sè tutte le attenzioni e le critiche per proteggere la squadra, questa volta Josè Mourinho si trova a dover far fronte ad una situazione nuova e che non aveva mai avuto la necessità di affrontare prima, la rottura, così pare, con una parte dello spogliatoio, in particolare con i senatori spagnoli. Nonostante il primo posto nella Liga, l’aria che si respira in casa Real Madrid dopo la sconfitta del Bernabeu in Coppa del Re, l’ennesima contro i rivali storici del Barcellona, è a dir poco pesante.

    Josè Mourinho | © Denis Doyle/Getty Images

    Come si apprende oggi da Marca infatti, una fonte più che attendibile dal momento che il quotidiano spagnolo è da sempre molto vicino e attento a tutto quello che succede nell’ambiente madridista, durante un allenamento il tecnico portoghese avrebbe avuto una discussione piuttosto accesa con Sergio Ramos. Lo Special One avrebbe accusato i giocatori, con particolare riferimento al difensore, di averlo “ucciso in zona mista” nelle interviste al termine della gara con i blaugrana, “No Mister, lei ha letto solo quello che è uscito sui giornali, non tutto ciò che abbiamo detto” la risposta di Sergio Ramos. La replica piccata non è piaciuta per niente a Mourinho che avrebbe rincarato la dose coinvolgendo in prima persona anche il portiere e capitano del Real Madrid Iker Casillas, imputando loro il fatto di essere considerati intoccabili dalla stampa “Ovvio, voi spagnoli avete vinto il Mondiale e quindi i vostri amici della stampa vi proteggono. Come al portiere per esempio...”. Il numero uno del Real e della nazionale spagnola, percepita la frase mentre stava allenandosi in un’altra zona del campo, non ha atteso un secondo per rispondere al tecnico “Mister, qui le cose si dicono in faccia, ok?“.

    Il battibecco poi si sarebbe spostato sugli errori commessi in campo, in particolare Mourinho avrebbe chiesto a Ramos dove si trovasse in occasione del vantaggio del Barcellona invece di marcare il giocatore designato e, poi autore del gol, PuyolMarcavo Piqué misterla risposta – “No, dovevi marcare Puyol. Ora ti metti pure a fare l’allenatore…?” Il botta e risposta sarebbe continuato “No, ma a seconda della situazione della gara a volte bisogna cambiare le marcature. E visto che lei non ha mai giocato non sa che a volte si generano questo tipo di situazioni.

    L’atmosfera nello spogliatoio del Real è incandescente nonostante il primato in classifica, stasera nella gara con l’Athletic Bilbao vedremo il comportamento sul campo degli uomini, se così si possono ancora chiamare, di Mourinho. Nella peggiore delle ipotesi infatti il tecnico potrebbe essere sfiduciato dai giocatori, sul quale peserà appunto soprattutto il parere dei senatori dello spogliatoio e Casillas e Sergio Ramos sono due di questi. In tal caso un divorzio anticipato nel pieno della stagione non sarebbe poi così improbabile. Riuscirà il vate di Setubal ad evitare un ammutinamento dei suoi uomini?

  • Mercato Inter: Maicon per Ramos, Sneijder il dubbio più grande

    Mercato Inter: Maicon per Ramos, Sneijder il dubbio più grande

    Iniziano in questi giorni d’estate le grandi manovre del mercato nerazzurro. Il presidente Moratti e i suoi uomini di mercato avranno moltissimo lavoro da svolgere nell’imminente sessione di trattative, con una rosa da sfoltire, mal di pancia da curare e nuove stelle da strappare alla concorrenza, per riportare l’Inter ai livelli dei cugini rossoneri. Senza voler essere eccessivamente critici, è stato evidente agli occhi di tutti come l’immobilismo sul mercato estivo nella passata stagione abbia indebolito in maniera decisa l’Inter rispetto alle altre concorrenti, e più che l’arrivo di Leonardo, gli acquisti di Pazzini, Ranocchia, Nagatomo, e Kharja siano stati i fattori decisivi per la risalita in classifica.

    Dagli errori del passato si possono apprendere grandi lezioni, e quest’anno un’ulteriore frenata sul mercato potrebbe solamente aumentare il gap con le big d’Europa. Il Real dalle notizie d’ultim’ora ha acquistato Neymar, il Milan alla ricerca di mister X ha già l’accordo con Ganso, il City è ormai ad un passo da Sanchez senza voler citare il Barcellona o gli altri top team. I movimenti di mercato non mancano affatto, e il fair play finanziario sembra essere un problema solo nostrano. Misteri del calcio.

    Vediamo dunque nel dettaglio i movimenti più probabili in casa Inter per il prossimo mercato estivo:

    MAICON PER RAMOS- Le ultime indiscrezioni giornalistiche parlano di diverse prospettive per l’approdo del terzino brasiliano Maicon in camiseta blanca. Ormai è senza ombra di dubbio il fatto che l’Inter abbia deciso di privarsi del brasiliano, sempre sulla lista dei desideri di Josè Mourinho. Moratti non vuole svenderlo e ha fissato il prezzo del suo cartellino intorno ai 20-23 milioni di euro. L’agente del calciatore sarebbe già in direzione Madrid per strappare l’accordo con gli spagnoli, e le ultime voci di corridoio parlerebbero di una trattativa intavolato dagli iberici che vedrebbe l’inserimento come ‘merce di scambio’ di Marcelo. In casa nerazzurra l’idea non dispiacerebbe affatto ma come riporta il Corriere dello Sport, ci sarebbero dei rapporti non proprio idilliaci tra Sergio Ramos e Mourinho, con l’Inter che gradirebbe in maniera più evidente il terzino spagnolo. Con l’arrivo di Coentrao (terzino sinistro del Benfica) e il possibile approdo a Madrid di Maicon è decisamente probabile che uno dei due laterali prima citati possa fare le valigie.  Il denaro cash è la richiesta primaria dei nerazzurri, ma in entrambi i casi le contropartite sarebbero gradite.

    SNEIJDER BYE BYE. NASRI O PASTORE?- Dietrofront netto del trequartista olandese, che dopo aver confessato di trovarsi benissimo a Milano con l’Inter, avrebbe dichiarato alla Gazzetta dello Sport un’incertezza totale per quanto riguarda il suo prossimo futuro. Dichiarazioni che hanno realmente infastidito Moratti, e che fanno presagire un forte pressing sul folletto di Utrecht da parte di Hiddink e di Sir Alex Ferguson. Le trattative per strapparlo all’Inter partiranno da una base di 30- 35 milioni di euro, cifra che potrebbe realmente finanziare il prossimo mercato nerazzurro. Associati ai 20 per la cessione di Maicon l’Inter si ritroverebbe un bel gruzzoletto in cassa, e potrebbe provare l’assalto a giocatori desiderati e corteggiati come Samir Nasri, talentuoso francese dell’Arsenal alla corte di Wenger o  l’argentino Javier Pastore, da sempre apprezzato dal presidente Moratti. Più accessibile la prima operazione con Nasri che essendo in scadenza di contratto nella prossima stagione potrebbe lasciare i Gunners per una cifra vicina ai 15 milioni di euro, diventando il nuovo trequartista nerazzurro. Difficilmente percorribile la strada per ‘il Flaco’, poiché come più volte ribadito da Zamparini, il gioiello argentino per meno di 50 milioni di euro non si muove da Palermo, escludendo in questo modo dalle trattative tutti i club italiani.

    Cifre assurde per un mercato che per l’ennesima volta ride in faccia al Fair Play Finanziario.

  • Emissari Milan a Lione per Sergio Ramos e Cissokho

    Emissari Milan a Lione per Sergio Ramos e Cissokho

    Dicono che il calcio moderno sia restio a formare giocatori di fascia abili a conciliare sia la fase offensiva che quella difensiva. Ieri sera, però allo Stade de Gerland di Lione c’erano a confronto due dei più interessanti prospetti a confronto: Sergio Ramos e Aly Cissokho.

    Due elementi giovanissimi ma esperti che da qualche mese sembrano rientrati nelle grazie rossonere per la prossima stagione. Lo spagnolo campione del mondo è un “pallino” del Milan sin da giovanissimo, consigliato da Maldini, potrebbe lasciare Madrid al termine della stagione per le difficoltà nel rinnovo del contratto con scadenza 2012 e per i dissapori con Mourinho per la posizione da tenere in campo.

    Il colored del LIone invece come ricorderete è stato vicino al Milan lo scorso anno ma poi non se ne fece nulla, ufficialmente per un misterioso problema ai denti, più realisticamente perchè quel MIlan non aveva la possibilità di spendere. Adesso le cose sembrano essr cambiate e gli emissari rossoneri non perdono occasione per seguire i ragazzi e prender informazioni per riuscire a portere almeno uno dei due in estate a Milanello.

  • Con Mexes arriva Cassetti, Mourinho vuole Pato

    Con Mexes arriva Cassetti, Mourinho vuole Pato

    Non si sa se sono state le parole di Ibrahimovic ma dopo il ko di San Siro contro il Tottenham in casa Milan si sono messi a lavorare alacremente in vista della prossima stagione. Lo svedese abdica per quest’anno alla Champions League ma per il prossimo anno vuole un Diavolo ancora più competitivo ed esperto per arrivare fino in fondo.

    Le indiscrezioni, ormai sempre più inistenti, danno ormai per fatto il trasferimento in rossonero di Philippe Mexes , con il francese in scadenza in giallorosso il Milan avrebbe trovato una base di accordo per 3,5 milioni di euro a stagione per tre anni. Il saccheggiamento giallorosso potrebbe non esser finito, i rossoneri pare infatti siano interessati a Marco Cassetti terzino destro affidabile che aggiungerebbe alternative al Milan senza un notevole esborso.

    Ma per i rossoneri ci sono anche dolenti note, con la probabile estromissione dalla Champions League le chance di giocare per Pato diminuirebbero ulteriormente ampliando le divergenze con Allegri. Pare che il Real Madrid abbia chiesto già un diritto di prelazione disposto a metter nella trattativa Sergio Ramos oltre ad un bel gruzzoletto che servirebbe ai rossoneri per battere l’Inter nella corsa al Ganso Paulo henrique.

  • La Carbonero fa litigare Cristiano Ronaldo e Casillas

    La Carbonero fa litigare Cristiano Ronaldo e Casillas

    Sempre e solo le donne. Lo spogliatoio del Real Madrid stando alle indiscrezioni del Mundo Deportivo assomiglia sempre più ad una polveriera a causa delle frizioni tra Sergio Ramos e Mourinho e sopratutto tra Iker Casillas e Cristiano Ronaldo.

    Tra i primi due il gelo è calato dopo la “manita” del Barcellona limitandosi al rispetto dei ruoli. Più complicata la vicenda tra Casillas e CR9, il portoghese pare abbia ripreso il capitano per alcune considerazioni di Sara Carbonero giornalista sportiva spagnola e sua compagna.

    La bella giornalista ha definito Ronaldo in uno dei suoi editoriali come egoista e individualista, Casillas avrebbe poi difeso la compagna spiegando che dare giudizi era parte del suo lavoro. Oltretutto in una recente intervista il portierone ha di fatto confermato tutto “Non posso negare quello che c’è stato. Del mio problema con Cristiano se n’è parlato, ma le cose non sono cambiate. Però in testa ai pensieri di tutti c’è solo il bene del Real Madrid”. Casillas ha anche eletto Messi miglior giocatore del mondo, altro punto di frizione con Ronaldo: “E Xavi e Iniesta cos’avrebbero dovuto dire?”, si è giustificato Casillas. La Spagna aspetta che parta l’innesco e la bomba Real esploda, toccherà a Mourinho bloccarla.

  • Il Barcellona umilia il Real. Guardiola serve la “manita” a Mourinho

    Il Barcellona umilia il Real. Guardiola serve la “manita” a Mourinho

    La “manita” è servita. Davanti a 100 mila spettatori il Barcellona da una lezione di calcio al Real Madrid di Mourinho che esce dal Camp Nou con le ossa rotte nel Clasico numero 161 della Liga: impietoso il risultato finale, 5-0 [guarda gli highlights] che non ammette repliche, undici marziani in campo che indossavano la maglia blaugrana e undici giocatori in completo bianco in balìa della furia degli uomini di Guardiola.
    Non funziona nulla nella squadra di Mourinho, o meglio, il Barcellona funziona a meraviglia: tocchi di prima, palleggio a centrocampo e mai una palla buttata via o spazzata verso la metà campo avversaria; i catalani si muovono con una sincronia tale da far impallidire le merengues e farebbe tremare qualsiasi squadra si presenti sul proprio cammino.

    Non c’è mai stata partita: il Barcellona, dopo aver preso un palo con Messi dopo appena 17 secondi dal fischio d’inizio, si porta avanti di due reti con un uno-due che taglia le gambe al Real: Xavi apre le danze al 10′, raddoppia Pedro 8 minuti più tardi che non deve far altro che spingere la palla in rete su un assist di Villa. Barça indemoniato, le stelle del Real, frastornate, rimangono a guardare quegli 11 giocatori che si passano la palla tra di loro in modo divino.

    Stesso identico copione nella ripresa: esattamente 10  minuti dopo l’inizio della seconda frazione di gioco il Barcellona va in gol con Villa “Maravilla” che raddoppia tre giri di lancette più tardi su un assist al bacio di Messi. Una batosta, è un massacro; il Real è al tappeto. Il risultato potrebbe essere più tondo vista la quantità industriale di occasioni create dai padroni di casa mentre Victor Valdes continua ad essere inoperoso e ad indossare le vesti di spettatore non pagante.
    Nel primo dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara, giunge il quinto sigillo che porta la firma della Cantera catalana: Bojan confeziona l’assist per Jeffren che regala la soddisfazione ai giocatori in campo e ai tifosi di fede blaugrana di festeggiare il cappotto inflitto al Real Madrid con la “manita”, il gesto della mano aperta che per gli spagnoli è lo sbeffeggio per eccellenza. E’ da incubo il primo Clasico di Mourinho, alla sua più pesante sconfitta nella sua vincente carriera da allenatore, se lo ricorderà a lungo.
    Sergio Ramos, nel finale, perde la testa e rischia, con un intervento ai limiti della galera, di spaccare una gamba a Messi, si accende una rissa con il laterale madridista, espulso, che mette le mani in faccia prima a Puyol e poi a Xavi (che era stato sostituito), suoi compagni in nazionale.

    Alla vigilia Ronaldo aveva detto “Voglio vedere se riescono a fare 8 gol a noi” riferendosi all’8-0 che la squadra di Guardiola aveva rifilato nel turno precedente all’Almeria. Beh, il Barcellona c’è andato vicino dimostrando di essere nettamente più forte dei loro acerrimi rivali sia sul campo che nella testa non cadendo nelle provocazioni e nelle trappole tese da Mourinho e dai suoi giocatori durante la settimana e pensando a fare solo la cosa più semplice e più naturale, giocare al calcio. Chapeau Barça.

    Il tabellino
    BARCELLONA – REAL MADRID 5-0
    10′ Xavi, 18′ Pedro, 55′ Villa 58′ Villa, 91′ Jeffren
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Alves, Puyol, Piqué, Abidal; Xavi (87′ Keita), Busquets, Iniesta; Messi, Villa (76′ Bojan), Pedro (87′ Jeffren).
    Panchina: Pinto, Maxwell, Mascherano, Alcantara.
    Allenatore: Guardiola
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Ramos, Pepe, Carvalho, Marcelo (60′ Arbeloa); Khedira, Xabi Alonso; Di Maria, Ozil (46′ L. Diarra), Ronaldo; Benzema.
    Panchina: Dudek, Albiol, M. Diarra, Granero, Leon.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Iturralde Gonzalez
    Ammoniti: Alves (B), Villa (B), Messi (B), Puyol (B), Ronaldo (R), Pepe (R), Xabi Alonso (R), Marcelo (R), Casillas (R), Carvalho (R), Khedira (R)
    Espulsi: Ramos (R)

    LE PAGELLE

  • Inchiesta Uefa sui rossi “a comando” di Ajax – Real Madrid.

    Inchiesta Uefa sui rossi “a comando” di Ajax – Real Madrid.

    La Uefa ha deciso di aprire un’ inchiesta sulle espulsioni decretate nell’ incontro di Champions League tra Ajax e Real Madrid e ritenute dai media spagnoli “tonte” e “consigliate” da Josè Mourinho ai suoi due giocatori, Xabi Alonso e Sergio Ramos.

    Sicuramente una delle prerogative di Josè Mourinho non è certamente la sportività, anzi, quello che è successo ieri ha del clamoroso visto il modo in cui sia Xabi Alonso che Sergio Ramos si sono fatti espellere. Infatti sia il centrocampista che il difensore hanno preso il secondo cartellino giallo e conseguentemente il rosso perdendo inutilmente del tempo nella ripresa del gioco ed ha risultato già conseguito (si era infatti sul 4-0 per le merengues). Vi è di più dalle immagini è palese il confabulare prima dei fattacci tra lo Special One e l’ ex terzino Merengues, Chendo, delegato del Real, poi quest’ ultimo comunica a Dudek, secondo portiere, gli ordini dall’ alto che li fa arrivare prima a Iker Casillas e poi ai diretti interessati.

    Si spera che l’ Uefa, possa prendere dei seri provvedimenti su tale condotta, infatti sia Alonso che Ramos, sconteranno la squalifica nell’ ultima partita, inutile, contro l’ Auxerre e torneranno agli ottavi di finali senza essere sotto diffida e di conseguenza senza rischiare con un cartellino giallo, la squalifica, molto più pesante nei match ad eliminazione diretta.

  • Stratega Mourinho, ma che caduta di stile. Video

    Stratega Mourinho, ma che caduta di stile. Video

    In due anni in Italia lo abbiamo imparato a conoscere sotto ogni punto di vista, Josè Mourinho per esser un tecnico vincente cura ogni dettaglio, sia dal punto di vista mediatico rilasciando mai una dichiarazione non studiata e creata per metter pressione in qualcuno che dal punto di vista tecnico.

    Lo scorso anno fece discutere l’inaspettato inserimento di Figo come dirigente accompagnatore nella semifinale contro il Barcellona in modo da poter comunicare con la terna portoghese. A Madrid, culla di civiltà, sportività e sopratutto cultori del bel calcio ieri ha imposto un episodio degno dei campi di periferia.

    Sul quattro a zero, per evitare di perdere due giocatori importanti come Xabi Alonso e Sergio Ramos per gli ottavi ha imposto agli stessi di farsi ammonire per perdita di tempo in modo tale di esser puliti nella fase eliminatoria. Sicuramente gesto da fine stratega ma la sportività è un’altra cosa.

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