Tag: Sergio pellissier

  • Pagelle Chievo-Juventus. Krasic ancora malissimo

    Pagelle Chievo-Juventus. Krasic ancora malissimo

    Sorrentino 6,5: Non compie grossi miracoli, salva bene sulla bordata di Pepe e ringrazia il palo sul colpo di testa ravvicinato di Del Piero. Bradley 6: Soffre molto le giocate di Pirlo e Marchisio ma alla fine tiene bene e si aiuta con qualche fallo ai limiti del regolamento. Hetemaj 6,5: Un motorino inesauribile pressa a tutto campo e si fa trovare sempre pronto, ottima partita la sua soprattutto in fase di contenimento. Pellissier 6,5: solita partita da capitano arginato bene dalla difesa juventina, Del Piero ben appostato gli nega la soddisfazione del gol e gli strozza l’urlo in gola. Thereau 6: Rincorre l’avversario in molte zone del campo è sempre propositivo anche se poco incisivo in fase d’attacco, lavoro sporco ma utile ai fini del risultato. Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 6,5; Sardo 6 (21′ pt N.Frey 6), Morero 6,5 (25′ st Mandelli 6), Cesar 6,5, Jokic 6; Bradley 6, L.Rigoni 6,5, Hetemaj 6,5; Sammarco 6 (15′ st Cruzado 5,5); Pellissier 6,5, Thereau 6.

    Milos Krasic| © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Barzagli 6,5: Giocatore totalmente recuperato alla causa bianconera, ormai una sicurezza sia per la Juventus sia per la nazionale, insostituibile. Krasic 4,5: Avulso dal gioco, poco incisivo è l’ombra del giocatore apprezzato l’anno scorso, ancora una volta sostituito poco dopo l’inizio del secondo tempo, si aspettano tempi migliori per l’ala serba. Del Piero 6,5: Doveva essere in campo dal primo minuto, invece, entra nel secondo tempo ed ha subito l’occasione per siglare il punto del match colpisce un palo clamoroso che ancora grida vendetta, salva ben appostato sulla linea un tiro rimpallato di Pellissier. Pepe 6,5: Sempre presente sia in fase d’attacco che di difesa, con Conte sembra aver trovato la propria dimensione, ricorda a tratti quel Di Livio che fece le fortune di Marcello Lippi e della sua prima Juventus. Vucinic 5,5: Illuminato col Milan, non conferma quanto di buono fatto vedere contro i rossoneri, i tifosi e gli addetti ai lavori della Vecchia Signora lo aspettano e si aspettano da lui maggior continuità e incisività. Juventus (4-1-4-1): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Pirlo 6,5; Krasic 4,5 (11′ st Giaccherini 6,5, 35′ st Estigarribia sv), Marchisio 6,5 (25′ st Del Piero 6,5), Vidal 6, Pepe 6,5; Vucinic 5,5.

  • Chievo-Juve probabili formazioni. C’è Del Piero con Vucinic

    Chievo-Juve probabili formazioni. C’è Del Piero con Vucinic

    Adesso la Juve non può fallire se vuole continuare a coltivare sogni di gloria, questo sarà il pensiero dei giocatori bianconeri dopo aver visto il disastro combinato da Inter e Napoli, entrambe cadute sotto i colpi di avversari nettamente più modesti. Il tecnico salentino avrà quindi caricato al massimo i suoi giocatori, tornare da Verona con i tre punti vorrebbe dire mantenere la vetta e distanziare ulteriormente gli “odiati” interisti. Conte si affiderà al 4-2-4 e all’esperienza di capitan Del Piero che affiancherà Vucinic in attacco, sugli esterni confermati Pepe e Krasic mentre in mezzo al campo la formazione bianconera non può prescindere dal duo tutto classe e qualità Pirlo-Marchisio. Panchina dunque per el guerrero Vidal che avrà al suo fianco anche Estigarribia convocato per la prima volta dal tecnico in una gara ufficiale e chissà che non possa fare una piccola apparizione anche lui. In difesa l’unico dubbio da sciogliere, un ballottaggio fra Bonucci e De Ceglie con il primo favorito sul secondo e questo comporterebbe il dirottamento a sinistra di Chiellini, con Lichtsteiner confermato a destra e Barzagli pedina imprescindibile al centro della difesa. Juventus (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Chiellini; Marchisio, Pirlo; Krasic, Del Piero, Vucinic, Pepe. A disp.: Storari; De Ceglie; Pazienza, Vidal, Giaccherini; Quagliarella, Matri.

    Alessandro Del Piero| © Maurizio Lagana/Getty Images
    In casa clivense Di Carlo dal canto suo avrà preparato la partita nei minimi dettagli e contrariamente a quanto pronosticato alla vigilia a far coppia con bomber Pellissier, già giustiziere della Vecchia Signora, sarà l’ammazza grandi Moscardelli. Per il resto il tecnico gialloblu schiererà un coperto 4-4-2 che in fase d’attacco diventa un 4-3-1-2 con Sammarco a muoversi tra le linee al posto di Cruzado e Bradley, Rigoni e Hetemaj a formare il terzetto di copertura in mediana. In difesa confermati Sardo e Jokic sugli esterni a completare il reparto saranno in mezzo Morero e Cesar. Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Morero, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni L., Hetemaj; Sammarco; Pellissier, Moscardelli.

  • Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero

    Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero

    L’anno scorso Verona segnò l’inizio della fine dell’ennesima rinascita juventina dell’ultimo periodo, quest’anno i tifosi della Vecchia Signora si augurano che sia crocevia di qualcosa di più importante di un settimo posto. 21 i convocati da parte di Conte, il tecnico salentino ha pienamente recuperato De Ceglie e Giaccherini e ha deciso di lasciare a casa oltre ai soliti, anche Elia che pareva poter concorrere per una maglia da titolare e invece assisterà alla gara comodamente seduto sul divano. Chi dovrebbe tornare a far parte della formazione titolare a fianco a Vucinic, dovrebbe essere capitan Del Piero e questo vorrebbe dire ritornare al tanto caro modulo con due centrocampisti e due ali che molto verosimilmente saranno Pepe e Krasic atteso da tutti ad una prova migliore di quella contro il Milan e desideroso comunque di dimostrare di essere importante per il progetto bianconero, mentre in mezzo non si discute la presenza del duo nazionale Pirlo-Marchisio. 

    Antonio Conte | © Marco Luzzani/Getty Images
    Dal canto suo Mimmo Di Carlo e anche il portiere Sorrentino hanno sottolineato come il Chievo quest’anno abbia cominciato forte in casa, battendo sempre tutte le capolista passate dal Bentegodi, la Juventus è quindi avvisata. Certo il tecnico dei clivensi ha ribadito l’importanza dell’avversario e il blasone della squadra, ma si è detto certo che i suoi ragazzi sopporteranno a pieno la pressione che danno certe partite, per bloccare l’avanzata bianconera l’allenatore gialloblu s’affiderà in attacco alla bestia nera juventina il capitano di grande esperienza Sergio Pellissier che sarà affiancato da Thereau, mentre sarà solo panchina per il giustiziere di Napoli e Genoa, Moscardelli. Per il resto la formazione dovrebbe essere confermata in blocco con qualche piccola variante solo in mediana probabili, infatti, le esclusioni di Bradley e Cruzado a beneficio di Sammarco  e Vacek, lo schieramento di questi due uomini consentirebbe di fatto alla compagine veneta di mantenere un assetto meno spregiudicato in attacco e più contenitivo affidando la fase offensiva alle ripartenze in contropiede.

  • Chievo-Genoa: le pagelle, Moscardelli ammazza capoliste

    Chievo-Genoa: le pagelle, Moscardelli ammazza capoliste

    Sorrentino 6: Si ritrova Palacio a tu per tu e nulla può, ma sul gran tiro di Veloso e su altre incursioni, a dir poco scarse, da parte dei grifoni si fa trovare ben pronto. Per il resto una partita tranquilla per l’estremo difensore clivense, proprio da sei in pagella. Sardo 6,5: Ha il grande merito di fornire a Moscardelli l’assist per il gol che vale la vittoria e i tre punti proprio allo scadere del tempo, ottima partita di contenimento e di ripartenza, sempre presente nella fase d’attacco dei gialloblu veneti. Rigoni 6: Indiscutibile in cabina di regia, ma sbaglia un’occasione troppo ghiotta quando ancora il risultato era fermo sullo 0-0, da rivedere anche in fase d’interdizione a volte si perde troppo spesso il proprio diretto avversario. Pellissier 6: E’ vero sigla il gol del pareggio e lo fa com’è nel suo stile, con un perentorio colpo di testa sfruttando un ottimo cross da calcio d’angolo, ma un giocatore delle sue capacità e con le sue doti tecniche, non può sbagliare un rigore in maniera così ingenua, di Beppe Signori ce n’è stato uno, i tifosi del Chievo in quel momento forse non sentivano il bisogno di vederne in campo un altro. Moscardelli 7: Dopo il Napoli, diventa l’incubo anche dell’ex capolista Genoa, gran goal in volo d’angelo da vero attaccante di razza, certo fa sempre comodo a Mimmo Di Carlo avere uno come lui, sarà pure una riserva, ma se si fa trovare sempre pronto e con due gol porta alla causa dei clivensi 6 punti d’oro che ben venga la panchina. Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 6,5, Morero 5,5, Cesar 6, Jokic 6; Bradley 6,5, Rigoni 6 (37′ st Sammarco sv), Hetemaj 5,5; Cruzado 6,5 (11′ st Moscardelli 7); Pellissier 6, Thereau 5,5 (22′ st Paloschi 6,5). A disp.: Puggioni, Mandelli, N.Frey, Vacek.

    ©Dino Panato/Getty Images
    Frey 7: Due gol presi ma su nessuno dei due ha colpe, anzi ha molti meriti e salva più volte il risultato prima in situazione di parità e poi anche quando la sua squadra è riuscita a passare in vantaggio, vedi rigore parato a Pellissier. Se fosse coadiuvato in maniera migliore dalla difesa forse staremmo qui a parlare di un’altra partita con un altro risultato. Dainelli 5: Non sbaglia molto, ma pesano troppo sulla sua prestazione il rigore procurato e la successiva espulsione, di certo con l’uscita dal campo le cose per il grifone sono diventate notevolmente più complicate. Kaladze 6,5: L’ex milanista gioca una partita d’ordine e tiene a galla la sua squadra almeno fino a quando Dainelli non viene espulso, Malesani prova a correre ai ripari affiancandogli Granqvist che non si comporta male, ma pecca d’inesperienza e allora Kaka si ritrova a dover coprire con difficoltà le incursioni degli avanti clivensi. Jorquera 7: E’ la sorpresa di questo inizio di stagione rossoblu, arrivato come sconosciuto alla corte di Malesani, il giovane cileno sta dimostrando grande qualità dietro le punte e anche oggi come contro la Lazio ha mandato in rete Palacio che beneficia volentieri delle sue verticalizzazioni, sicuramente un ragazzo da tenere d’occhio per gli ampi margini di miglioramento che potrà avere. Palacio 6,5: In gol anche oggi, ma meno incisivo come nei turni precedenti, nonostante questo sigla appunto il quarto gol in quattro partite e diventa capocannoniere in solitaria di questo campionato. In questo momento il Genoa non può fare a meno di lui e si capisce perchè il presidente Preziosi non lo ha fatto partire verso Milano, sponda nerazzurra. Genoa(4-3-1-2): S.Frey 7; Bovo 5, Dainelli 5, Kaladze 6,5, Moretti 5,5; Kucka 6, Veloso 5,5, Constant 6; Jorquera 7 (13′ st Seymour 6); Caracciolo 5,5 (31′ Pratto 6), Palacio 6,5 (16′ st Granqvist 6). A disp.:Lupatelli, Antonelli, Birsa, Jankovic.

  • Il Chievo abbatte il Genoa a testate

    Il Chievo abbatte il Genoa a testate

    Partita dai due volti quella fra Chievo e Genoa, il primo tempo regala pochissime emozioni se si eccettuano due occasioni per i padroni di casa, la prima con Cruzado che da fuori area fa partire un gran mancino ad incrociare che esce di poco a lato della porta difesa da Frey, la seconda quella più ghiotta capitata fra i piedi di Rigoni, il regista di centrocampo dei gialloblu veronesi, sfruttando una sponda di testa del rientrante Pellissier si presenta a tu per tu con l’estremo difensore dei grifoni, tiro di sinistro a botta sicura, ma il portiere francese risponde presente e devia in angolo con il piede sinistro. Prima delle due occasioni clivensi una buona occasione capita anche fra i piedi di Miguel Veloso che spara da dentro l’area e trova a rispondere un attento Sorrentino. Il primo tempo si conclude così senza nessun altro lampo, con le squadre contratte e che soffrono molto le alte temperature e l’umidità fuori stagione che si registrava oggi al Bentegodi.

    ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Il secondo tempo pare avviato sulla falsa riga del primo, quando un lampo del giovanissimo Jorquera felice sorpresa di queste prime giornate di campionato illumina il Bentegodi, verticalizzazione intelligente per Rodrigo Palacio che contrastato in maniera non egregia da Morero arriva a battere a rete e portare in vantaggio i rossoblu genoani. La partita si mette quindi sui binari migliori per il grifone, ma è solo un’illusione, ma al 58° ecco l’episodio che potrebbe cambiare la partita, capitan Pellissier scappa alla marcatura di Dainelli, che lo stende, rigore ed espulsione per il difensore di Malesani. L’attaccante aostano si presenta sul dischetto, ma clamorosamente tira un rigore con una strana rincorsa di un passo e sbaglia, facendosi parare il tiro da un Frey superlativo. Sembra finita, invece, non è così, al 73°  ecco la zampata, o meglio la testata del vecchio bomber che su corner batte l’incolpevole estremo difensore del grifone, 1-1 e partita che sembra proseguire stancamente verso un pareggio che potrebbe accontentare entrambe le formazioni, ma ad un minuto al fischio finale del match ecco che Sardo sale sulla destra e mette in mezzo un ottimo pallone su cui Moscardelli si avventa e in tuffo incrocia di testa sul palo lungo, Frey non riesce a raggiungere la palla e il Chievo grazie al giustiziere del Napoli, si porta a casa una grande vittoria all’ultimo giro d’orologio. Malesani in settimana dovrà correggere molto sulla fase difensiva del suo Genoa, che tanto bene aveva fatto nelle gare precedenti, tanto da portarsi in vetta alla classifica della serie A, alla pari di Juventus e Udinese. Bene, invece, i padroni di casa di Mimmo Di Carlo, che si sono mostrati mai domi e pronti a colpire al momento giusto l’avversario, ma del resto si sa il Chievo è un cliente rognoso per tutte le squadre di vertice e non rappresenta più una sorpresa per il nostro campionato.

  • Chievo-Genoa: probabili formazioni. Di Carlo ritrova Pellissier, Malesani conferma Jorquera.

    Chievo-Genoa: probabili formazioni. Di Carlo ritrova Pellissier, Malesani conferma Jorquera.

    Trasferta insidiosa per la capolista Genoa che guidata dal suo bomber Palacio arriverà a Verona sul campo del Chievo per cercare di confermarsi in vetta alla classifica di Serie A. Il tecnico Malesani avrà a disposizione tutta la rosa, salvo i lungo degenti Mesto e Ze Eduardo, ma pare intenzionato a confermare l’intero 11 titolare che ha battuto il Catania nel turno infrasettimanale. Come detto l’attacco sarà guidato da Palacio a cui si affiancherà Caracciolo e che avranno alle spalle il giovane trequartista cileno Jorquera, che tanto bene ha fatto in queste prime uscite con la maglia dei Grifoni. La porta genoana sarà ovviamente difesa da Frey, con Bovo che verrà adoperato sulla corsia destra di difesa, mentre Dainelli al centro farà coppia con l’ex milanista Kaladze, a sinistra invece il ballottaggio fra Moretti ed Antonelli, pare essersi risolto a favore del primo. In mediana confermatissimo Veloso in cabina di regia, coadiuvato ai lati da Kucka e Constant. Genoa (4-3-1-2): Frey; Bovo, Dainelli, Kaladze, Moretti; Kucka, Veloso, Constant; Jorquera; Caracciolo, Palacio. A disp.: Lupatelli, Granqvist, Antonelli, Seymour, Jankovic, Birsa, Pratto.

    ©Marco Luzzani/Getty Images
    In casa Chievo invece Di Carlo dovrà fare a meno del genoano Acerbi, neanche panchina per lui e di Luciano, per il resto tutti a disposizione con il reintegro anche di capitan Pellissier pronto a lanciare la sfida al bomber del grifone Palacio. Modulo speculare quello dei clivensi, che con l’esperto Sorrentino fra i pali e la conferma al centro della difesa per Morero in coppia con Cesar e di Sardo e Jokic sulle corsie laterali cercherà di bloccare le sortite offensive del grifone rossoblu, mentre a centrocampo Rigoni agirà da vertice basso del rombo con ai suoi lati Bradley e l’ex bresciano Hetemaj, con Cruzado in veste di rifinitore, alle spalle di Pellissier e di Thereau preferito al giustiziere del Napoli Moscardelli e all’ex Paloschi. Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Morero, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Cruzado;Pellissier, Thereau. A disp.: Puggioni, Mandelli, Dramé, Vacek, Sammarco, Paloschi, Moscardelli.

  • Suicidio Juve, da 2-0 a 2-2 in 1 minuto

    Suicidio Juve, da 2-0 a 2-2 in 1 minuto

    Addio sogni di gloria e fine delle speranze Champions per gli uomini di Del Neri. Una pazza Juventus, che aveva tenuto a bada un Chievo con poco da chiedere al campionato, perde l’ultima occasione d’inseguire i sogni quarto posto.

    La partita per i bianconeri si mette subito bene, al 12°, infatti, i padroni di casa sono già davanti grazie alla realizzazione da parte di Del Piero di un calcio di rigore, conquistato da Pepe. Due minuti dopo tocca ad Aquilani rendersi pericoloso con un tiro da fuori che non pare irresistibile ma che una deviazione rende difficoltoso e chiama Sorrentino ad uno splendido intervento, è poi ancora il centrocampista romano ad avere la palla del raddoppio, quando al 23° s’inserisce ottimamente e da pochi passi spara alto un invitante cross di Motta. Un minuto dopo si vede anche il Chievo che con Jokic si rende pericoloso con un tiro che prova ad impegnare un Buffon fino ad allora disoccupato. Si va al riposo sul risultato di 1-0 e la Juventus che appare padrona del campo.
    Al rientro dagli spogliatoi sono ancora i padroni di casa a passare, con Matri bravo a sfruttare un ottimo assist del suo capitano. Al 56° subito dopo il gol è Krasic che si divora un ghiottissima occasione da pochi passi dopo un cross dell’ottimo Matri. La partita pare avviarsi ad un risultato scontato e, invece, al 67° ecco la svolta, su un calcio di punizione che pare innocuo una deviazione la palla finisce sul palo e poi torna al centro dell’area e lì a due passi dalla linea c’è il neo-entrato Uribe che sigla la rete del 2-1, ma ciò che accade dopo solo un minuto ha dell’incredibile, azione sulla destra dei clivensi che porta Pellissier a tu per tu con l’estremo difensore bianconero, l’attaccante valdostano colpisce il palo ma sulla ribattuta è pronto Sardo ad insaccare il gol del pareggio. Dopo una serie di azioni da una parte e dall’altra, all’81° è ancora la Juve che prova a spingere e a rendersi pericolosa, su azione d’angolo Chiellini colpisce un palo che ha del clamoroso a due passi dalla linea, ma sul capovolgimento di fronte è stavolta il Chievo, sempre con Uribe, a fallire un’occasione clamorosa. L’attaccante si divora un gol a porta praticamente vuota appoggiando di fatto a Marchisio, ultimo baluardo sulla linea, un assist al bacio di Pellissier. L’ultima occasione della partita capita sulla testa di Toni che all’83° colpisce a botta sicura, ma la palla finisce sul palo, la Vecchia Signora ci prova ma è tutto inutile, il Chievo regge e la partita si chiude tra i fischi giustificati dell’Olimpico di Torino, i clivensi ancora una volta spengono le velleità di gloria dei bianconeri. La Juve abbandona, quindi, tutte le speranze quarto posto e ne mantiene una flebile per un posto in Europa League, a fine partita lo stesso Marotta s’è detto deluso e ha aggiunto che in settimana si deciderà sul nome del prossimo allenatore bianconero.

  • Inter – Chievo 2-0. Riparte la rincorsa al Milan

    Inter – Chievo 2-0. Riparte la rincorsa al Milan

    La notizia del giorno è che l’Inter non subisce gol. Arriva di conseguenza anche la vittoria casalinga contro il Chievo, con 3 punti che cancellano almeno momentaneamente le nubi all’orizzonte. Poco spettacolo e molta concretezza in una partita dove i nerazzurri vincono giocando male. Classifica alla mano in attesa di Milan e Napoli l’Inter sale a 63 punti a -2 della capolista impegnata a Firenze. Una vittoria che da morale e serve a preparare al meglio la mission impossibile in terra tedesca contro lo Schalke 04.

    Sneijder non ce la fa e al suo posto scende in campo Stankovic stringendo i denti per la botta ricevuta contro lo Schalke. Kharja si inventa trequartista in un ruolo giù ricoperto nel Genoa. Invariate il resto delle formazioni per entrambe le squadre.

    PRIMO TEMPO – Un Chievo frizzante nei primi minuti sembra non risentire del fattore trasferta e a San Siro  fa la partita. I nerazzurri si vedono davanti con qualche bella  sgroppata del capitano Zanetti che sembra essere in giornata. Bellissima al 15’ la progressione del nipponico Nagatomo che brucia tutti gli avversari e serve un pallone che Eto’o manca di  un soffio. Non passa nemmeno un minuto e arriva una grandissima palla di Maicon per Pazzini che a colpo sicuro in area a tu per tu con Sorrentino incrocia sul secondo palo sbagliando un gol facile.
    Prima mezz’ora di gioco che passa senza grandi emozioni, con le squadre che si studiano come due pugili prima di sferrare il colpo vincente.
    Brivido per Ranocchia al 31’ quando involontariamente serve un pallone al limite della propria area a Moscardelli che prova la botta da fuori senza troppa fortuna. Forcing del Chievo che viene fuori con coraggio e approfitta dei numerosi errori e spazi lasciati dagli uomini di Leo.
    Prova il gol dell’anno Pellissier al 41’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Chievo, colpendo il pallone di tacco al volo ma non trovando la porta. Situazione opposta con i nerazzurri che su corner provano a far male alla difesa gialloblu quando Maicon, defilato in area prova a bucare la rete con un gran tiro che va ad impattare sui cartelloni pubblicitari dando l’illusione del gol. Giannoccaro fischia con due minuti di recupero la fine di un primo tempo che non ha regalato particolari emozioni. Nerazzurri con tanta voglia ma poca sostanza.

    SECONDO TEMPO – Staffetta prevista per Stankovic che lascia il campo dopo il primo tempo e lascia il posto a Sneijder. Partono bene i nerazzurri, ma con azioni sterili che non mettono mai in seria difficoltà la difesa del Chievo. Gli uomini di Leo come nell’analisi di Moratti nel post partita europeo sembrano essere a corto di ossigeno, stanchi per la lunga rincorsa, e quindi non in grado di riuscire a lanciare l’affondo decisivo. Leonardo al 15’ del secondo tempo si gioca la carta Milito, togliendo uno spento Pazzini.
    Brivido al 17’ quando su cross di Thereau c’è il liscio di Maicon, con Constant che non ne approfitta mancando l’impatto con il pallone all’altezza del dischetto di rigore. L’Inter spinge sull’acceleratore e al 21’ sugli sviluppi di un calcio di punzione Maicon serve Cambiasso nel cuore dell’area di rigore, che riesce a coordinarsi e calciare a rete con la complicità di una deviazione. Inter 1 Chievo 0.
    Leo inizia a pensare alla sfida impossibile contro lo Schalke e concede un po’ di riposo ad Eto’o lasciando spazio a Thiago Motta.
    Al 32’ occasionissima per gli uomini di Pioli quando Pellissier servito da Jokic in area sbaglia un rigore in movimento. Altra occasione da gol sprecata da Milito che prova a sorprendere Sorrentino con un pallonetto senza riuscire ad alzare il pallone a sufficienza per impensierire il numero uno del Chievo.
    Raddoppio dell’Inter al 39’ in un’azione rocambolesca con un paio di rimpalli, il pallone finisce sui piedi di Maicon che senza difficoltà mette il pallone in rete da due passi.
    Milito a un minuto dal 45’ manca un gol di testa che l’anno scorso avrebbe segnato ad occhi chiusi.
    Fischio finale con il risultato congelato sul 2 a 0.

  • Inter Chievo: probabili formazioni. Torna Lucio, dubbio Sneijder

    Inter Chievo: probabili formazioni. Torna Lucio, dubbio Sneijder

    I nerazzurri dopo la sconfitta nel derby contro il Milan e il tonfo europeo contro lo Schalke 04 sono obbligati a rialzarsi nella sfida casalinga odierna contro il Chievo, per credere ancora al discorso scudetto. Il tecnico interista Leonardo, finito quest’ultima settimana nel ciclone delle critiche, non da troppo peso alle molte parole negative spese sul suo conto e nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato ammette come : “Le critiche fanno parte del gioco, ci sono state, c’erano state e ci saranno. Anche gli elogi a volte sono esagerati e così lo sono anche le critiche. Ma io non riesco a fare delle critiche un dramma e degli elogi una cosa straordinaria. Sono state due sconfitte pesanti quelle subite, anche se non sappiamo ancora se sono state determinanti, ma sono state affrontate con lucidità, senza disperazione. Adesso si lavora per trovare la soluzione velocemente”. Un’altalena di giudizi che hanno esaltato fin troppo il tecnico brasiliano all’inizio, e adesso lo stanno abissando nel vortice dei giudizi negativi. La partita contro il Chievo sarà più che un’occasione per dimostrare che l’Inter ha ancora le capacità di rialzarsi e il dovere di provare a insidiare il Milan e il Napoli nel discorso scudetto.

    Pioli
    da parte sua viste le ultime rocambolesche sfide contro l’Inter da parte del Chievo, ricordando anche  la vittoria all’andata per 2 a 1 quando in panchina sedeva Benitez, non rinuncia alla voglia di portare a casa i 3 punti, nonostante la sfida sia veramente ardua :“Fu una grande partita quella dell’andata, sotto il punto di vista atletico, tattico e di atteggiamento. Questo, così come altri risultati nel corso del campionato, serve per capire che nonostante la difficoltà della partita non è impossibile pensare ai 3 punti. E’ vero che sulla carta, da qui a maggio, abbiamo una dopo l’altra partite difficilissime, ma noi ci dobbiamo provare sempre, iniziando con l’Inter”.

    Vediamo nel dettaglio i due tecnici come sceglieranno l’undici titolare che scenderà in campo:

    Leonardo dovrà fare a meno di Chivu, squalificato per un turno dopo l’espulsione rimediata nel derby. Le cattive notizie non sembrano finire, perché in dubbio per la partita ci sono anche Stankovic, per la botta rimediata contro lo Schalke e Sneijder che sembra leggermente affaticato. Possibile una staffetta tra i due, con l’olandese che dovrebbe iniziare dal primo minuto in campo. Le buone notizie arrivano invece dalla difesa dove con il rientro di Lucio ad affiancare Ranocchia si dovrebbe ritrovare nel reparto difensivo la tranquillità che è mancata nelle due ultime sfide.  Quindi la formazione probabile dovrebbe vedere una difesa con Lucio e Ranocchia centrali, Maicon e Nagatomo sulle fasce; centrocampo con il ritorno davanti al reparto arretrato di Cambiasso coadiuvato da Zanetti e Kharja (lasciando un turno di riposo a Thiago Motta apparso opaco contro lo Schalke) e vertice alto Sneijder a supportare la coppia Eto’o Pazzini, in possibile ballottaggio con Milito.

    Pioli  che dovrà fare a meno di Frey, Luciano e Guana ( squalificato) rinuncia anche Morero che non ha recuperato per essere disponibile contro l’Inter. Il tecnico del Chievo, utilizzerà il solito 4-3-1-2 con coppia centrale di difesa composta da Andrelli e Mandelli, mentre sulle fasce agiranno Mantovani e Sardo. Centrocampo con Rigoni vertice basso, Constant e Fernandes ai lati e Mariano Bogliacino subito dietro la coppia offensiva che all’andata castigo i nerazzurri: Pellissier-Moscardelli

    Probabili formazioni

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Lucio, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Kharja; Sneijder; Pazzini, Eto’o. A disp.: Castellazzi, Materazzi, Cordoba, Thiago Motta, Stankovic, Pandev, Milito. Allenatore: Leonardo
    Squalificati: Chivu (1)
    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Zanetti
    Indisponibili: Samuel

    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Mandelli, Mantovani; Fernandes, Rigoni, Constant; Bogliacino; Pellissier, Moscardelli. A disp.: Squizzi, Jokic, Cesar, Pulzetti, Marcolini, Thereau, Uribe Allenatore: Pioli

    Squalificati: Guana (1)
    Diffidati: Pulzetti, Moscardelli
    Indisponibili: Luciano, Frey, Morero

     

    (Fonte: Inter.it – Chievoverona.tv- Gazzetta dello Sport- Tuttomercatoweb.com)

  • Inter, Pazzo rimonta. Un Cavani letale lancia il Napoli

    Inter, Pazzo rimonta. Un Cavani letale lancia il Napoli

    Giornata intensa e ricca di emozioni quella andata in scena questo pomeriggio e valida per la 22esima giornata di Serie A. In particolare il San Siro e il San Paolo sono stati teatri di due grandissime sfide, Inter – Palermo e Napoli – Sampdoria dove gli attori principali sono stati Pazzini e Cavani.

    • INTER – PALERMO 3-2

    L’Inter reduce dal ko di Udine e dalla qualificazione sofferta e giunta solo ai calci di rigore alle semifinali di Coppa Italia contro un grande Napoli, parte malissimo e subisce il Palermo che passa in vantaggio dopo appena 5 minuti di gioco con Miccoli bravo ad anticipare difesa nerazzurra e Julio Cesar su un cross rasoterra di Cassani. I nerazzurri accusano il colpo , il Palermo approfitta delle praterie lasciate dagli uomini di Leonardo e trovano il 2-0 a 10′ dal termine della prima frazione di gioco con Nocerino, ma il punteggio poteva essere più rotondo viste la miriade di palle gol create dalla squadra di Delio Rossi (palo di Pastore e salvataggio in uscita di Julio Cesar sullo stesso fantasista rosanero) che recrimina anche un rigore per un fallo di mani in area di Thiago Motta.
    Nella ripresa Leonardo getta nella mischia i neo acquisti Kharja e Pazzini, quest’ultimo cambia volto alla gara: al 57′ il Pazzo accorcia le distanze siglando il suo primo gol all’esordio con la maglia dell’Inter. Sono i siciliani però ad avere a favore il match ball con Pastore che spreca il 3-1 facendosi neutralizzare un calcio di rigore, per fallo evidente di Thiago Motta su Kasami, da Julio Cesar.
    Ed è questa la svolta della partita: l’Inter si rincuora e da l’assalto alla porta difesa da Sirigu trovando ancora con Pazzini il gol del pari, grande stacco di testa dell’attaccante su cross pennellato direttamente su calcio di punizione da Maicon (dubbia la decisione di Rizzoli che non vede un fallo commesso da Lucio ma fischia quello successivo ai danni dello stesso difensore della Selecao). La rimonta viene completata ad un quarto d’ora dal termine quando Pazzini si procura il penalty (più che generoso) trasformato da Eto’o. Nel recupero grande occasione capitata sul sinistro di Balzaretti che a colpo sicuro si vede smorzare la conclusione indirizzata nell’angolino prima da Maicon e poi da Julio Cesar, il pizzico di fortuna che non guasta mai.

    • NAPOLI – SAMPDORIA 4-0

    Il Napoli è la squadra più in forma del momento e lo dimostra il 4-0 rifilato alla Sampdoria, rinnovata completamente nel reparto avanzato, dopo aver giocato 120 minuti ad altissima intensità mercoledì in Coppa Italia contro l’Inter. Il trascinatore è Cavani che mette in ginocchio la retroguardia doriana e va al riposo sul 2-0: l’uruguagio apre le danze al 16′ e sul finire del primo tempo raddoppia su calcio di rigore.
    Nella ripresa i partenopei affondano definitivamente la nave blucerchiata con Hamsik e ancora con Cavani su assist dello sloveno per la sua terza tripletta stagionale dopo quelle rifilate alla Juventus e quella allo Steaua Bucarest in Europa League. L’idolo del San Paolo e capocannoniere della Serie A con 17 reti riporta a 4 le lunghezze di distanza dal Milan primo in classifica.

    • BOLOGNA – ROMA sospesa

    Sospesa per neve al 15′ del primo tempo. Il risultato era fermo sullo 0-0.

    • GENOA – PARMA 3-1

    Torna al successo il Genoa dopo 5 gare e lo fa contro il Parma: la squadra di Ballardini trova nello sciagurato difensore Paletta un “valido” alleato: l’argentino prima mette giù in area Floro Flores concedendo il rigore trasformato da Palacio poi, dopo che i ducali trovano il pareggio con l’ex di turno Crespo, infila di testa nella propria porta. Allo scadere della prima frazione di gioco Kaladze realizza il 3-1 definitivo.

    • CAGLIARI – BARI 2-1

    Una doppietta di Matri, che potrebbe essere l’ultima con la maglia rossoblu visto il forte interesse della Juventus che domani nell’ultimo giorno di mercato proverà l’affondo decisivo all’attaccante, nel giro di 4 minuti rilancia le ambizioni del Cagliari stendendo il Bari che reagisce e accorcia subito con Okaka ma la responsabilità del gol è di Agazzi. Il portiere sardo però si riscatta subito dopo quando neutralizza un calcio di rigore a Rudolf.
    Nella ripresa il Cagliari potrebbe chiudere sul 3-1 ma Gillet imita il suo collega e para il tiro dagli undici metri ad Acquafresca.

    • LECCE – CESENA 1-1

    Finisce in parità lo scontro salvezza tra Lecce e Cesena. Corvia porta in vantaggio i salentini all’11’ e chiudono il primo tempo sull’1-0; nella ripresa il Cesena ha l’opportunità di pareggiare su calcio di rigore ma Budan si fa ipnotizzare da Rosati che non può nulla su Bogdani qualche minuto più tardi per l’1-1 finale.

    • BRESCIA – CHIEVO 0-3

    Sconfitta pesante e che costa la panchina a Beretta quella subìta dal Brescia in casa contro il Chievo. Nell’anticipo domenicale all’ora di prenzo i clivensi espugnano il Rigamonti 3-0 con la doppietta di Pellissier e la rete di Mandelli che inguaia ancor di più la già difficile situazione delle Rondinelle. In panchina è stato richiamato Iachini.