Tag: Sergio pellissier

  • Novara Chievo 1-2, Pellissier fa 100. Mondonico subito ko

    Novara Chievo 1-2, Pellissier fa 100. Mondonico subito ko

    Il posticipo della 21esima giornata Novara Chievo si è concluso con la vittoria degli uomini di Di Carlo bravi ad interpretare al meglio la partita e a sfruttare la giornata positiva di capitan Pellissier e dell’interessantissimo Thereau. Come avevamo anticipato nel prepartita il Novara affidato da qualche giorno a Mondonico si presentava rivoluzionato tatticamente rispetto al consueto 4-4-2 firmato Tesser. Il Mondo infatti si affida ad una difesa a tre cercando di proteggere meglio la porta di Ujkani, inserisce Rigoni tra i centrocampisti e in avanti si affida ai nuovi arrivati Mascara e Caracciolo. Diverso l’atteggiamento di Di Carlo che si presenta al Piola con un attacco pesante schierando Thereau alle spalle di Paloschi e Pellissier scegliendo poi un centrocampo dinamico e muscolare bravo a coprire ed impedire lo sviluppo della manovra dei padroni di casa.

    Pellissier fa 100 in Novara Chievo | ©Getty Images
    Novara Chievo, la partita. Parte meglio il Chievo che comanda il gioco per tutto il primo tempo e trova il meritato vantaggio con Pellissier, arrivato a quota cento con la maglia gialloblu, al 33′ legittimando la mole di gioco prodotta. Il Novara si fa vedere dalle parti di Sorrentino solo con un calcio di punizione dalla distanza battuto da Radovanovic, mentre nel finale prima Ujkani si supera su Therau poi Caracciolo spreca incredibilmente la rete del pari. Nella ripresa i padroni di casa aumentano l’intensità della manovra trovando discreti fraseggi tra Rigoni e Gemiti sulla sinistra e negli inserimenti di Mascara. Paci ha la più ghiotta occasione ma arriva in ritardo sul cross di Gemiti e il Chievo sornione ha la possibilità di chiudere il match grazie ad una bella triangolazione Pellissier, Sammarco Thereau che vale il raddoppio. Appena un minuto dopo Mascara trova il gol che potrebbe riaprire la partita, ma il Chievo controlla bene e porta a casa tre punti pesanti. Per il Novara adesso la situazione di classifica inizia ad esser difficilissima e ad acuire il momento no c’è la quasi rottura con i tifosi che hanno mal digerito l’allontanamento di Tesser.

    Novara Chievo 1-2, le pagelle
    Rinaudo: 5
    Chiamato da Mondonico a guidare l’insolita linea a tre di difesa sbanda clamorosamente.
    Morganella: 5 Parte bene sulla destra, poi cala terribilmente e si divora il gol del possibile pareggio.
    Rigoni e Mascara: 6 La salvezza del Novara passa dai loro piedi. Se riusciranno a migliorare l’intesa potranno esser d’aiuto a Mondonico.
    Caracciolo: 4 L’airone non sa più volare. Continua nel momento no iniziato con la maglia del Genoa.
    Bradley: 6,5 Il ruolo da playmaker affidatogli da Di Carlo gli calza a pennello. Perfetto nel guidare il pressing si fa apprezzare anche per la qualità d’impostazione della manovra.
    Thereau: 7 Trasformato da attaccante a trequartista il ragazzo dimostra di aver tanta qualità e temperamento.
    Pellissier: 7,5 Pellissier è il Chievo e il centesimo gol in maglia gialloblu ne è la conferma.

    Novara Chievo 1-2
    33′ Pellissier (C), 33′ st Thereau (C), 34′ st Mascara (N)
    Novara (3-5-2): Ujkani 6; Paci 5, Rinaudo 5 (22′ st Rubino 6), Lisuzzo 5,5; Morganella 5, Porcari 5,5 (46′ st Jeda sv), Radovanovic 6 (37′ st Jensen sv), Rigoni 6, Gemiti 6; Mascara 6, Caracciolo 4. A disposizione: Fontana, Garcia, Jensen, Pesce, Centurioni. All.: Mondonico
    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 6, Andreolli 6, Acerbi 6, Dramè 6; Luciano 6, Bradley 6,5, Hetemaj 6 (39′ st Cesar sv); Thereau 7 (39′ st Moscardelli sv); Pellissier 7,5, Paloschi 5,5 (32′ st Sammarco 6,5). A disposizione: Puggioni, Jokic, Vacek, Cruzado. All.: Di Carlo 7.
    Arbitro: Massa
    Ammoniti: Radovanovic, Porcari (N), Hetemaj, Dramè (C)

    Novara Chievo video highlights youtube

  • Calcio scommesse, Gervasoni e i nomi nuovi della Serie A

    Calcio scommesse, Gervasoni e i nomi nuovi della Serie A

    Calcio scommesse , Gervasoni fa i nomi dei calciatori di Serie A coinvolti nello scandalo scommesse. Nella deposizione rilasciata agli inquirenti e al procurato capo di Cremona Roberto Di Martino, l’ex difensore del Bari tira in ballo Lazio, Lecce, Chievo e Genoa. Oltre alle squadre e le relative partite truccate, Gervasoni parla anche dei giocatori corrotti che venivano contattati dagli slavi e il capo degli zingari Gegic.

    Tutti dentro signori e signore, va in scena il più grande scandalo del calcio italiano, difronte al quale anche lo stesso Moggi e la presunta cupola si tolgono il cappello e fanno chapeau. Aveva ragione Di Martino quando nelle giornate precedenti  sosteneva come lo scandalo scommesse fosse soltanto al primo stadio. Se la maggior parte degli addetti ai lavori sospettava che le leghe minori fossero oggetto delle attenzioni privilegiate da parte di vere e proprie associazioni a delinquere finalizzate alle scommesse illegale, in pochi potevano immaginare che lo scandalo si sarebbe allargato anche alla Serie A, mietendo vittime illustri. Di ieri la notizia del coinvolgimento del centrocampista biancoceleste Mauri e il capitano del Chievo Pellissier. Oggi la mannaia mediatica cade su Milanetto del Genoa e alcuni importanti giocatori di Lecce e Bari.

    carlo gervasoni | © Dino Panato/Getty Images

    Il nome di Omar Milanetto è stato fatto da Gervasoni in merito alla partita Lazio-Genoa del 14 maggio scorso, terminata 4-2 per i padroni di casa. Nella deposizione, tratta dal “Messaggero“, Gervasoni spiega : “Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono lo stesso giorno della partita con Zamperini, che poi li mise in contatto con Mauri della Lazio. Gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa, che a sua volta incontrò altri giocatori della sua squadra”. Milanetto attualmente milita nel Padova, dopo essersi trasferito quest’estate dal club rossoblu.

    Oltre al centrocampista ex Genoa, Gervasoni tira in ballo anche gli ex giocatori del Lecce Rosati e Benussi. Oggi Rosati è al Napoli, come vice De Sanctis, mentre Benussi difende i pali del Palermo.  I due portieri sarebbero coinvolti nella combine di Lecce-Lazio, ultima partita della stagione 2010-2011, conclusasi con il punteggio di 2-4 in favori degli ospiti biancocelesti. Gervasoni afferma: “Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero di nuovo in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita. Successivamente, avuto questo contatto con Mauri, furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce tra i quali ricordo solo Benussi e Rosati”.

    Finisce nel mirino degli investigatori Palermo-Bari disputata nel maggio scorso e che aveva visto la vittoria dei rosanero per 2-1 contro i biancorossi già condannati alla Serie B. Secondo Gervasoni sarebbero stati numerosi i calciatori del Bari coinvolti nella combine: il portiere Padelli, i difensori Parisi, Rossi, Masiello e il centrocampista Bentivoglio. Di seguito le dichiarazioni dell’ex Bari rilasciate agli investigatori riguardo questo match di campionato: “La prima partita di A combinata di cui parlai è Palermo-Bari del 7 maggio 2011, finita 2-1: il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari, con almeno due gol di scarto: si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell’immediatezza della partita, in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo che sempre secondo quanto lui mi riferì, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi”. Miccoli mandò all’aria il piano involontariamente, sbagliando il rigore che avrebbe consegnato l’over agli scommettitori.

    Altra partita nell’occhio del ciclone è Chievo-Novara, sfida valevole per i sedicesimi di Coppa Italia (edizione 2010-2011), terminata con il punteggio di 3-0 in favore dei clivensi. Tra i giocatori corrotti Gervasoni cita Pellissier e Luciano, oltre all’attaccante del Novara Nicola Ventola (ora ritiratosi dal calcio professionistico), Fontana e l’ex Bertani. Ecco la deposizione di Gervasoni su Chievo-Novara: “Quando mi contattarono i fratelli Cossato in prossimità della partita Atalanta-Piacenza mi rappresentarono di avere dei contatti nel Chievo, in particolare Pellissier ed Eriberto. I due predetti consentivano ai fratelli Cossato di manipolare le partite del Chievo qualora se ne presentasse l’occasione. Tra i loro referenti c’era anche Italiano. Quanto alla partita Chievo-Novara di coppa Italia anno 2010 ho appreso da Gegic che gli slavi offrirono 150.000 euro ai giocatori del Novara perché perdessero con il Chievo con un over. Ricordo di avere appreso che gli slavi si incontrarono con Ventola nell’albergo e consegnarono a un albanese che giocava nel Novara (dovrebbe trattarsi di Shala) circa 150.000 euro che gli stessi divisero anche con altri giocatori, tra i quali il portiere Fontana. Bertani fece da tramite in quanto non partecipò attivamente alla trasferta”.

    Il calcioscommesse sta assumendo forme inimmaginabili prima d’ora, mettendo a serio rischio la credibilità del calcio nostrano.

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  • Pellissier intercettato, sospetti sul capitano del Chievo

    Pellissier intercettato, sospetti sul capitano del Chievo

    Sergio Pellissier, capitano del Chievo alla ricerca del centesimo gol in maglia gialloblu, non ha motivi per esultare in questi ultimi giorni dell’anno, segnati dalla seconda fase dello scandalo scommesse del calcio italiano.

    Sergio Pellissier | ©Dino Panato/Getty Images
    Al contrario, il suo nome è finito nel mirino per un’intercettazione “sospetta” riportata dal quotidiano la Repubblica, e riguardante i documenti allegati alle intercettazioni di Cristiano Doni ed i suoi interlocutori. In tal caso, l’intercettazione di riferisce ad una telefonata fra il capitano del Chievo, Pellissier appunto, ed un uomo dal marcato accento meridionale, al quale l’attaccante si rivolge in tono amichevole chiedendo testualmente: “Si può sapere quanto mi fai prendere da queste cose?”, con la pronta risposta dell’ interlocutore: “dai 250 ai 400”, la seguente risata di Pellissier e l’interlocutore che aggiunge: “Ho esagerato?” e Pellissier che precisa: “No anche un po’ di meno”.

    Il punto rilevante della questione riguarda il peso che si vorrà attribuire a tali parole, anche se la telefonata in questione è comunque stata considerata “rilevante”, poichè Pellissier è ritenuto coinvolto come compartecipe della manipolazione delle partite in cui è impegnata la squadra.

    In ogni caso, la società gialloblu, ed in particolare il presidente Luca Campedelli, si sono schierati dalla parte del giocatore, pur imponendogli ed imponendosi la linea del “no comment”, almeno finchè le cose saranno chiarite, anche se il presidente Campedelli ha comunque voluto precisare che “si butterebbe nel fuoco credendo all’estraneità di Pellissier ai fatti in questione”, riservandosi comunque di agire nelle opportune sedi per difendere la reputazione del Chievo Verona e dei suoi tesserati.

    Il legale dell’attaccante valdostano, l’avvocato Malagnini, inoltre, ha precisato quanto emerso già dal mese di giugno, all’avvio dell’inchiesta da parte della procura di Cremona, ossia che non sussiste la volontà di indagare il giocatore e che, pertanto, il polverone solleavato da tale intercettazione può essere racchiuso in un’ unica parola: “Millanterie”.

    Quel che realmente è stato, e quel che dovrà essere, lo si potrà scoprire soltanto quando la giustizia sportiva deciderà come pronunciarsi in merito, e sarà necessario attendere comunque almeno la fine di gennaio.

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  • Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone 2011 di serie A, dopo aver analizzato la stagione di Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania e Cesena continuiamo il nostro cammino verso il nuovo anno con la seconda parte della nostra analisi. Tra le squadre sotto esame, sempre positiva la stagione del Chievo, in netta risalita quella della Juventus. Negative Fiorentina e sopratutto l’Inter.

    Chievo 6,5: Che sia ormai una realtà affermata della massima serie del nostro campionato è cosa certa, lo scorso anno la squadra degli asinelli si è mantenuta su livelli standard ottenendo una salvezza tranquilla con due giornate d’anticipo e impreziosita da risultati di prestigio come le vittorie su Inter e Napoli. Quest’anno dopo il cambio in panchina con il ritorno di Mimmo Di Carlo gli asinelli gialloblu stanno mantenendo fede alla loro fama di squadra arcigna e difficile da battere soprattutto in casa. La punta di diamante è sicuramente Sergio Pellissier, bomber di razza e bandiera della squadra veronese con il suo record di reti e presenze nella massima serie.

    Fiorentina 4,5: male molto la squadra viola che dopo l’addio del suo condottiero Prandelli ha perso la propria identità. Lo scorso anno sotto la guida di Mihajlovic, anche a causa della lunga assenza per cause diverse di giocatori talentuosi come Jovetic e Mutu, i risultati sono stati di gran lunga sotto le aspettative, la Fiore ha infatti chiuso il campionato ad un modesto nono posto che l’ha tenuta per la prima volta dopo l’era Prandelli, calciopoli a parte, fuori dalle competizioni europee. Quest’anno le cose dovevano essere migliori e invece dopo un inizio stentato ed una campagna acquisti molto al di sotto delle aspettative, con la perdita di giocatori importanti come il rumeno, a farne le spese è stato proprio il tecnico ex-catania, sostituito in corsa da Delio Rossi che a tutt’oggi sta faticando a trovare la quadratura del cerchio. Unica nota positiva il reintegro a tempo pieno del giovane talento montenegrino Jovetic che con qualche prestazione di alto livello sta regalando scampoli di felicità al deluso popolo viola.

    Claudio Marchisio| © Valerio Pennicino/Getty Images

    Genoa 5,5: doveva essere l’anno del rilancio dopo il mezzo fallimento di quello precedente che ha portato i grifoni ad ottenere risultati nettamente al di sotto delle aspettative d’inizio stagione, anche grazie ad un mercato molto ricco di colpi di livello. E invece anche quest’anno la compagine rossoblu non ha dato prova di grande valore, la poca compattezza e il poco gioco hanno portato il vulcanico presidente Preziosi ad un cambio in panchina proprio alla vigilia di Natale. Il tecnico Malesani è, infatti, stato rimosso dal proprio incarico e la squadra affidata all’ex Parma Pasquale Marino, una scelta difficile quella del patron che fino all’ultimo ha meditato sulla necessità o meno di dare nuova linfa ad una squadra apparsa abulica e poco determinata. L’unica nota positiva è stata l’esplosione del talento Merkel, tedesco scuola Milan e la conferma su ottimi livelli del bomber Rodrigo Palacio, trascinatore nella prima parte del campionato in corso dei grifoni genoani.

    Inter 6: solo la sufficienza per la squadra post triplete che ha deluso molto i suoi tifosi, solo la vittoria della coppa Italia, con alla guida il tecnico Leonardo, fuggito in estate a Parigi alla corte del Psg, ha dato lustro ad una stagione post triplete molto traumatica. Proprio questa instabilità ha portato l’armata milanese a perdere tutte quelle sicurezze che l’avevano portata sul tetto del mondo e i problemi si sono verificati anche in questo traumatico inizio di stagione, fino a poco più di un mese e mezzo fa l’Inter si trovava in posizioni molto poco nobili per il proprio rango, dopo il cambio in panchina, con Ranieri subentrato a Gasperini, le cose sembrano essere migliorate, ma se i meneghini vorranno tornare ai vecchi fasti post-calciopoli dovranno offrire qualcosa di più di quello visto fin’ora. Tra le note liete della nuova Inter, c’è soltanto, il che è tutto dire, la freschezza atletica dell’eterno capitan Zanetti, unico ed ultimo baluardo di una squadra che al momento sembra alla ricerca di una sua precisa identità

    Juventus 6,5: mezzo punto in più per la squadra del neo condottiero Antonio Conte, solo perchè i bianconeri sono stati bravi a risollevarsi in così breve tempo dopo due annate drammatiche chiuse entrambe al settimo posto e racimolando figure che cozzavano con il blasone della squadra torinese. Se si guarda al primo semestre del 2011 infatti, il voto non potrebbe essere superiore al 4, con pochissime note positive e con tanta amarezza, mentre quest’anno i giocatori di Madama, guidati da un uomo di carattere e dalla forte juventinità, sono riusciti in breve tempo a conquistare la vetta della classifica mostrando gradevoli sprazzi di gioco. I punti forti di questa Juve, sono due, il primo: è il ritorno a livelli di eccellenza del portiere numero uno al mondo Gigi Buffon, mentre il secondo è la rinascita o meglio la consacrazione di un grosso talento come Marchisio, acclamato ormai come erede del grande Marco Tardelli.

  • Calcioscommesse, Gervasoni fa il nome di Stefano Mauri

    Calcioscommesse, Gervasoni fa il nome di Stefano Mauri

    Calcioscommesse, altra puntata dello scandalo made in Italy che sta facendo il giro del mondo. Durante il suo interrogatorio l’ex difensore del Bari Gervasoni avrebbe fatto il nome di Stefano Mauri, in merito alle due partite incriminate della Lazio nella scorsa stagione, Lazio – Genoa e Lecce – Lazio.

    Le parole di Gervasoni sono un fiume in piena che attraversa Roma prendendo la freccia per Formello, la sede operativa dei biancocelesti allenati da Edi Reja. I tifosi della Lazio confidano che l’ex Bari stia sparando gli ultimi botti prima del nuovo anno, escludendo che possa continuare anche dopo Capodanno. E’ ormai certo però che l’artificiere Gervasoni sappia muoversi piuttosto bene nello sganciare autentiche bombe contro i calciatori italiani della massima serie, e dopo aver incendiato la credibilità ormai logora del capitano bergamasco Doni è pronto ad infiammare il Colosseo, emulando un illustre antenato, Nerone. Riuscirà “Cesare” Lotito a spegnere l’incendio prima che sia troppo tardi?

    Stefano Mauri | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    In queste ore Stefano Mauri sta assistendo impotente allo spettacolo dei fuochi d’artificio orchestrato da Gervasoni. Gli inquirenti possono annoverare sul proprio taccuino un nuovo nome che è destinato a suscitare scalpore nell’Italia calcistica. Non dimentichiamo che il centrocampista laziale rappresenta una delle bandiere del club e attualmente ne è il vice-capitano dopo Rocchi. Quando la punta ex Empoli siede in panchina, è proprio Mauri a vestire la fascia di capitano della Lazio, attualmente impegnata nei sedicesimi della Europa League. Il nome del calciatore biancoceleste ha sicuramente maggiore peso rispetto a quello dell’atalantino Doni. Ad aggravare la situazione è la consapevolezza che non si tratta di un nome fatto a caso.

    Ancora oggi non si sono spente le risate che hanno accompagnato le dichiarazioni di Santoni riguardo la presunta colpevolezza di Buffon, Gattuso e Cannavaro, i tre azzurri “mondiali” che, secondo l’ex preparatore del Ravenna, avrebbero ripetutamente scommesso cifre altissime, oltre centomila euro al mese. Nel pomeriggio è arrivata la risposta netta da parte del pm Di Martino, il quale ha chiarito come i nomi dei tre calciatori azzurri non siano mai stati rilevati nelle intercettazioni, e che scommettere su partite non coinvolte nello scandalo non abbia alcuna rilevanza penale. Dopo le parole del procuratore capo di Cremona, lo stesso Santoni ha spiegato come i nomi di Buffon, Gattuso e Cannavaro fossero stati fatti a caso, senza alcuna logica.

    Gervasoni ha spiegato agli investigatori come il nome di Mauri gli sia stato fatto dallo stesso capo dei zingari Almir Gegic, per le partite Lazio – Genoa e Lecce – Lazio, finite entrambe con roboanti 4-2 in favore dei biancocelesti, nelle quali l’azzurro ha realizzato due doppiette. Inoltre “Il Messaggero” nella figura del giornalista Massimo Martinelli spiega come ad inchiodare l’attiva illecita del centrocampista “ci sarebbero anche riscontri tecnici, come li chiamano in gergo. Cioè tracciati Gps registrati dai localizzatori nascosti nelle automobili. Oppure spostamenti ottenuti seguendo le tracce dei telefonini impresse sui ripetitori di segnale

    In mattinata sono arrivate le dichiarazioni ufficiali dell’agente di Mauri, Tiziano Gonzaga, che in una nota all’Ansa afferma l’assoluta estraneità ai fatti del proprio assistito: “In riferimento a notizie di stampa circa le indagini sul calcio scommesse condotte dalla Procura della Repubblica di Cremona, Tiziano Gonzaga, agente del calciatore Stefano Mauri, fa presente che il calciatore è totalmente estraneo ai fatti per i quali si procede e si tutetelera’ contro chi lo associa a illeciti

    Non dorme sogni tranquilli. oltre Stefano Bettarini (diventata ormai un cult l’intercettazione che lo vede protagonista con la segretaria della Lega Calcio), anche l’attaccante del Chievo Sergio Pellissier, al quale viene contestata una clamorosa intercettazione con un oscuro interlocutore. Ecco uno stralcio di quest’ultima:

    Pellissier: “Si può sapere quanto mi fai prendere da queste cose?”

    Interlocutore: “Dai 250 ai 400”.

    Pellissier ride.

    Interlocutore: “Ho esagerato?”

    Pellissier: “No..anche un po’ di meno”.

    La bomba del calcioscommesse è pronta a scoppiare, riuscirà a rompere il giocattolo preferito degli italiani?

  • Chievo Cagliari, Paloschi dalla panchina. Ibarbo vice Cossu

    Chievo Cagliari, Paloschi dalla panchina. Ibarbo vice Cossu

    Partita sulla carta incerta e spigolosa quella tra Chievo Cagliari che oggi alle ore 18 inaugurerà la 16 giornata del campionato di Serie A. I padroni di casa vogliono subito riscattare la sconfitta di Udine mentre gli ospiti nonostante le tantissime assenze devono cercare risultati positivi per muovere la classifica e dar continuità ai risultati necessari per aumentare le proprie convinzioni.

    Ibarbo vice Cossu Chievo Cagliari | ©Getty Images
    Di Carlo ha praticamente la formazione tipo a disposizione con Dramè preferito come esterno di sinistra e centrocampo con Luciano ancora schierato come mezzala e Bradley nella nuova posizione di play basso. Sammarco cercherà di far da collante tra la mediana e l’attacco composta quest’oggi da Pellissier e Thereau preferito quest’oggi a Moscardelli.

    Costretto a far ampio uso delle “seconde linee” è Ballardini che dovrà fare a meno di capitan Conti infortunato e dello squalificato Cossu. Toccherà ad Ibarbo giostrare sulla trequarti mentre Nainggolan sarà costretto ad accentrare ulteriormente la sua posizione lasciando spazio sul mezzo esterno alla scommessa Ceppellini. In avanti con Thiago Riberio ci sarà ancora una volta El Bati Larrivey dato in partenza nel mercato di gennaio ma pupillo di Ballardini.

    L’equilibrio potrebbe però esser rotto dagli ingressi dalla panchina sono infatti dati in ottima condizione psicofisica sia Alberto Paloschi tra i clivensi e Rui Sampaio tra gli isolani. I bookmakers danno i padroni di casa favoriti anche se la quota più giocata è l’under sintomo delle aspettativa di partita tattica e poco spettacolare.

    Chievo Cagliari
    Chievo (4-3-1-2):
    Sorrentino; Frey, Cesar, Andreolli, Dramè; Luciano, Hetemaj, Bradley; Sammarco; Thereau, Pellissier
    A disp.: Puggioni, Jokic, Mandelli, Vacek, Moscardelli, Uribe, Paloschi. All.: Di Carlo
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: L. Rigoni, Cruzado

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; F.Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Ceppelini, Nainggolan, Biondini; Thiago Ribeiro; Ibarbo, Larrivey
    A disp.: Vigorito, Perico, Gozzi, Dametto, Mannoni, Murru, Rui Sampaio. All.: Ballardini
    Squalificati: Cossu (1)
    Indisponibili: Astori, Eriksson, Nené, El Kabir, Conti, Ekdal, Avramov

  • Chievo e Atalanta non si fanno male: 0 a 0

    Chievo e Atalanta non si fanno male: 0 a 0

    Allo Stadio Bentegodi di Verona si affrontano Chievo ed Atalanta, due squadre che – nei match precedenti – hanno mostrato buon gioco e organizzazione, nonostante siano reduci da due delusioni nell’ultimo turno di campionato, rispettivamente contro il Milan per gli uomini di Mimmo Di Carlo, e contro il Napoli per gli uomini di Stefano Colantuono.

    Chievo – Atalanta | © Dino Panato/Getty Images

    Nei confronti precedenti le statistiche sono a favore del Chievo, mai sconfitto al Bentegodi dai nerazzurri bergamaschi, in nove sfide disputate fra serie A e serie B, con quattro vittorie e cinque pareggi.

    La gara nel primo tempo non decolla in termini di emozioni, anche se i padroni di casa sembrano prendere in mano le redini del gioco, soprattutto dopo i primi minuti di gara, sfruttando le ripartenze veloci, ma peccando di precisione al momento dell’ ultimo passaggio, una sola grande occasione per il Chievo, al 20′, con Moscardelli che tenta la conclusione deviata in extremis dalla difesa Atalantina.

    L’Atalanta di Colantuono nella prima parte della prima frazione di gioco è partita bene, poi, però, nonostante non abbia mai rischiato molto, è parsa accontentarsi di subire le iniziative dei gialloblu padroni di casa, con una buona iniziativa al 41′ da parte di Denis per Cigarini, sventata, però, in uscita da un attentissimo Sorrentino.

    Il secondo tempo ricomincia con un’altra occasione per Pellissier al 50′, che però non trova la porta. Un minuto dopo, al 51′, è l’undici di Colontauono, con Denis, a rendersi pericolosissima, ma Sorrentino si fa trovare pronto ed è decisivo nel salvare il risultato.

    Al 67′, ancora Chievo con Pellissier che di testa sfiora la traversa della porta di Consigli, una grande occasione sfumata, mentre al 73′ è Consigli a salvare il risultato, sempre su Pellissier che colpisce di testa. Al 76′, ancora Chievo in avanti con Thereau dalla distanza, ma il pallone termina alto sopra la traversa.

    Dopo i brividi nella parte centrale del secondo tempo, però, la gara si affievolisce gradatamente nel ritmo e nelle occasioni, con le due squadre che non si fanno male a vicenda, concludendo la gara con un pareggio a reti inviolate.

    Un punto per entrambe, che come si suol dire “muove la classifica”: il Chievo sale a quota 16, mentre l’Atalanta si porta a quota 15 punti in classifica. Ai punti, per quanto mostrato in campo, meglio il Chievo dell’Atalanta, ma il confronto fra i due tecnici era destinato a non sovvertire l’equilibrio delle precedenti gare, in cui vi era stata una vittoria per Colantuono, una vittoria per Di Carlo ed un pareggio. Con lo 0 a 0 di oggi, la parità continua.

    Maratori, risultati e classifica 14esima giornata

  • L’Inter torna a vincere a San Siro contro un piccolo Chievo

    L’Inter torna a vincere a San Siro contro un piccolo Chievo

    Arriva il primo gol stagionale nerazzurro a San Siro e in concomitanza arrivano anche i primi 3 punti casalinghi. Ranieri inizia la scalata in classifica e questa vittoria porta sicuramente morale nello spogliatoio interista. Buona la prova contro il Chievo, con gli uomini di Ranieri che riescono a chiudere la partita senza subire gol per la seconda partita consecutiva, ritrovando quella solidità difensiva che all’inizio della stagione sembrava essere come svanita. Le prossime partite in trasferta contro l’Atalanta e in casa contro i rivali storici della Juventus diranno se le ambizioni dello scudetto nerazzurre evidenziate da Ranieri siano solo fantasia o qualcosa di più concreto.

    Inter | © Claudio Villa/Getty Images
    Nessuna novità nelle formazioni per i nerazzurri con Ranieri che conferma i pronostici scegliendo la coppia offensiva composta da Pazzini e l’argentino Maurito Zarate parso in grande forma nelle ultime uscite. Nessun turn over in difesa con Lucio e Chivu  titolari, mentre a centrocampo riposa Stankovic con l’ingresso di Thiago Motta. Le novità maggiori sono per il Chievo con Di Carlo che sceglie Vacek al posto di Rigoni e lancia dal primo minuto Paloschi in coppia con Pellissier. PRIMO TEMPO – Partono con velocità e un buon ritmo entrambe le squadre con i nerazzurri che si affidano alle giocate di Sneijder e alle accelerazioni e i dribbling di un ispirato Zarate, mentre il Chievo sfrutta le buone giocate di Pellissier che riesce a far salire bene la squadra e permettere gli inserimenti dei centrocampisti. Praticamente mai chiamati in causa entrambi i portieri alla mezz’ora con una partita giocata soprattutto a centrocampo, a perderci è in particolar modo lo spettacolo. L’Inter gioca con un ritmo decisamente basso permettendo al Chievo di organizzare sempre la difesa e rendere inefficaci le avanzate nerazzurre. Primo brivido proprio intorno alla mezz’ora con un gran tiro di Sneijder dal limite dell’area che impatta sul supporto della porta vicino al palo coperto da Sorrentino. Sempre l’olandese pericolosissimo al 32’ su punizione riesce a trovare l’angolo giusto ma Sorrentino si tuffa e gli nega il gol. Sugli sviluppi del calcio d’angolo seguente arriva uno stacco imperioso di Thiago Motta che lasciato fin troppo libero di saltare da Bradley, schiaccia di testa e porta i suoi in vantaggio, rompendo il digiuno del gol nerazzurro a San Siro. Arrembaggio nerazzurro subito dopo il gol con Maicon che con le sue discese sulla corsia destra è davvero devastante. Il risultato non cambia e le squadre vanno a riposo sul risultato di 1-0 per i nerazzurri. SECONDO TEMPO – Squadre in campo nella ripresa senza cambi, con i nerazzurri che partono col freno a mano tirato mantenendo un ritmo di gioco molto lento simile a quello della prima frazione di gioco. Il primo pericolo della ripresa arriva dalla solita discesa di Maicon che riesce a trovare lo spazio per far partire un gran destro di poco a lato intorno al minuto 12. Sempre il brasiliano è il più attivo dei suoi al 20’ quando confeziona una bellissima azione scambiando con il compagno Pazzini al limite dell’area che gli permette di calciare ma senza trovare lo specchio della porta. Ranieri applica il turnover sostituendo Sneijder con Stankovic facendo tirare il fiato all’olandese in vista delle prossime sfide. Il copione della partita non cambia con i nerazzurri che cercano di mantenere alta la concentrazione, difendendo il risultato limitando le offensive del Chievo e sfruttando le accelerazioni di Maicon davvero in condizione oggi. Devastante il terzino brasiliano che scende sulla fascia per circa 60 metri e poi fa partire l’ennesimo gran destro che impatta sulla traversa facendo tirare un sospiro di sollievo a Sorrentino già battuto. Per il Chievo le risposte arrivano da Moscardelli che si rende subito pericoloso impegnando Julio Cesar con un gran sinistro dal limite dell’area. Ottime occasioni nei minuti finali prima per Stankovic poi per Castaignos ma entrambe sprecate, i nerazzurri si accontentano dell’1-0 e portano in cascina i primi 3 punti casalinghi.

  • Inter-Chievo, probabili formazioni. Ancora Zarate con Pazzini

    Inter-Chievo, probabili formazioni. Ancora Zarate con Pazzini

    Tornare a correre anche in campionato è l’obiettivo fissato da Ranieri per i suoi uomini. Dopo aver conquistato la prima posizione nel girone europeo a seguito della pessima figura nella partita contro il Trabzonspor, l’Inter guidata dal tecnico romano ha fatto bottino pieno vincendo entrambe le sfide europee lontane da San Siro. Conquistare la testa della classifica del campionato, è sicuramente impresa più ardua, ma l’unico modo per staccarsi dall’incubo zona retrocessione è iniziare ad infilare una serie di risultati positivi. Oggi i nerazzurri proprio a San Siro, tra le mura di casa affronteranno il Chievo di guidato da Mimmo Di Carlo, cercando di strappare i primi tre punti della gestione Ranieri ottenuti in casa.

    Mauro Zarate |©Denis Chalert/Getty Images
    Provando anche  a rompere il digiuno del gol proprio a San Siro, risalente alla passata stagione contro il Catania. Ranieri nonostante la classifica e la posizione dell’Inter nella penultima casella non abbandona i sogni scudetto, anzi:  “E’ difficile, ma crediamo nello scudetto. Milan e Inter sono ancora le più forti. Se là davanti rallentano, possiamo farcela”. Un primo assist è arrivato già in serata dalla Juventus che non è riuscita ad andare oltre il pareggio contro un ottimo Genoa. INTER-  Ranieri nella conferenza stampa alla vigilia della partita di oggi contro il Chievo ha voluto lasciare più di qualche dubbio sull’undici titolare da schierare in campo, spiegando però come non ci sarà un uso eccessivo del turn over in vista delle prossime sfide ravvicinate che attendono i suoi giocatori. L’unico titolare fisso e inamovibile sentendo i suoi discorsi sembra essere Pazzini, anche perché grazie alle sue ultime prestazioni e il bellissimo gol segnato contro il Lille si è garantito da solo un posto in attacco. Un tunrn over leggero che dovrebbe dunque far rifiatare forse Chivu con il subentrante Cordoba e Stankovic o Thiago Motta con l’ingresso di Obi. In attacco rimangono le incognite con l’argentino Maurito Zarate favoritissimo su Milito. Formazione classica con il 4-1-2-1-2  con la difesa schierata davanti a Julio Cesar con Lucio e Chivu centrali, Maicon e Nagatomo sulle corsie laterali; centrocampo con l’inamovibile Cambiasso nella sua posizione preferita da play basso, supportato sugli esterni dal capitano Zanetti e Stankovic o Thiago Motta in alternativa. Tandem offensivo composto da Pazzini in coppia con Zarate. CHIEVO- Di Carlo nonostante gli indisponibili non rinuncerà a giocarsi la partita a viso aperto, considerando come il Chievo sia sempre stato un avversario molto ostico per i nerazzurri e non solo. Attenzione a Pellissier che vede nell’Inter una delle sue vittime preferite con cinque gol realizzati contro. Circolazione palla e ripartenze veloci queste sono le chiavi tattiche dell’incontro dei gialloblu, capaci di sfruttare le corsie laterali proprio grazie a Pellissier e Thereau. Di Carlo rinuncia a Sardo (indisponibile per un mese) schierando un 4-3-1-2 con la difesa composta da Morero e Cesar al centro e Jokic e Frey ai lati, con il francese che sostituisce proprio il terzino infortunato. Centrocampo robusto con Rigoni, l’ultimo arrivato direttamente dagli States Bradley e Hetemaj per dare copertura e supporto alla difesa e garantire allo stesso tempo palleggio e circolazione della palla, mentre nella posizione più avanzata a supporto delle punte dovrebbe giocare Cruzado al posto di Sammarco. Ovviamente come già detto in precedenza il ruolo da protagonista principale in attacco è già stato assegnato, con Pellissier star assoluta, affiancato dal francese Thereau e un Paloschi pronto a subentrare a partita in corso, visto il suo passato da ex rossonero potrebbe avere il dente avvelenato proprio contro i nerazzurri. INTER(4-3-1-2): J. Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Zarate, Pazzini. A disp.: Castellazzi, Cordoba, Jonathan, Thiago Motta, R.Alvarez, Obi, Milito. All.: Ranieri. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Poli, Ranocchia, Coutinho, Viviano, Samuel, Forlan. CHIEVO(4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Morero, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Cruzado; Pellissier, Thereau. A disp.: Puggioni, Andreolli, Mandelli, Vacek, Sammarco, Moscardelli, Paloschi. All.: Di Carlo. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Sardo, Luciano.

  • Inter, con il Chievo Ranieri non pensa al turnover

    Inter, con il Chievo Ranieri non pensa al turnover

    Ranieri ha risollevato il cammino europeo dei nerazzurri vincendo prima contro il Cska Mosca in terra sovietica e in seguito nell’ultimo turno di coppa contro il Lille in Francia. Come ha recentemente dichiarato il portiere Julio Cesar, l’Inter ha realizzato più punti in due partite di Champions che in sei turni di campionato. Ed è questo il dato preoccupante che deve far riflettere e soprattutto preoccupare gettando un occhio alla classifica che vede i nerazzurri penultimi in classifica. L’inizio traumatico di Gasperini con 0 vittorie ha sicuramente inciso in maniera evidente sull’attuale classifica, ma Ranieri come ha più volte dichiarato Moratti è stato chiamato appositamente per “curare” i malanni di questa rosa e farla tornare a volare in fretta.

    Claudio Ranieri | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images
    La vittoria contro il Lille ha portato sicuramente una buona dose di fiducia e morale in casa nerazzurra, ma il modo in cui sono arrivati questi 3 punti deve far assolutamente riflettere. È evidente, come già successo nelle ultime uscite stagionali, come l’Inter inizi bene per poi crollare fisicamente nei secondi tempi. In Francia i nerazzurri hanno “respirato” in mediana grazie agli importantissimi rientri di Thiago Motta e Sneijder che hanno appunto portato corsa e un po’ di ossigeno fresco in un reparto fin troppo logoro. Proprio l’olandese che è entrato da protagonista nell’azione del gol nerazzurro contro il Lilla, è l’arma in più su cui Ranieri ha deciso di far ripartire la sua squadra. Attenzione però all’effetto rilassamento considerando inoltre come l’Inter in questa stagione sia ancora a secco a San Siro: l’ultimo gol segnato risale alla sfida della passata stagione contro il Catania con marcatore Yuto Nagatomo. Alla domanda su chi scenderà in campo l’unico in grado di dare una risposta certa è proprio Claudio Ranieri che, nella tradizionale conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Chievo, lascia aperti molti dubbi e conferma come non sia ancora il momento di fare un massiccio turnover: “Turnover? Non sono dell’avviso di farne poi così tanto… Qualcosina domenica, qualcosina mercoledì… Strada facendo qualche giocatore girerà: quelli più in forma, comunque, non sono orientato a toglierli. Pazzini? È tra quelli più in forma. Quindi giocherà? Chissà…”. Il Chievo guidato da Mimmo Di Carlo presenta una squadra corta e veramente efficace nelle ripartenze, con Pellissier davanti che vede nell’Inter una delle sue vittime preferite. Unico dubbio per gli indisponibili Sardo e Sammarco con Frey spostato sulla fascia in difesa e Cruzado al posto del trequartista italiano. I 3 punti per i nerazzurri sono più che indispensabili per iniziare un percorso di risalita della classifica, per alzare il morale, e una vittoria casalinga potrebbe rappresentare una panacea davvero inaspettata. Per quanto riguarda l’Inter e la formazione che scenderà in campo ci sono molti ballottaggi da sciogliere. Buone le possibilità che giochi Zarate apparso in buona forma contro il Lille, e soprattutto in vena di assist dopo che il presidente Massimo Moratti gli avrà ricordato la sua clausola bonus nel contratto. In difesa dovrebbe tornare a giocare centrale Chivu affiancato da Lucio. A centrocampo se dovesse riposare Thiago Motta largo a Obi, con Stankovic lanciatissimo da titolare sin dal primo minuto.