Tag: Sergio Paulinho

  • Siligardi fa volare il Livorno. Battuta di misura l’ostica Ternana

    Siligardi fa volare il Livorno. Battuta di misura l’ostica Ternana

    Primo per una notte. Il Livorno batte la Ternana nell’anticipo della diciannovesima giornata di Serie B ed aggancia, momentaneamente, la corazzata Sassuolo a quota 42. Un successo meritato ma sudato per i labronici contro l’ostica formazione di Mimmo Toscano. A decidere il match ancora una volta Siligardi, uomo simbolo dei toscani in questo girone di andata e vera arma in più di una squadra che crede fortemente nel salto diretto in Serie A.

    Non era questa la gara da vincere per gli umbri invece, ma la buona impressione destata dal punto di vista del gioco non può che dare grande fiducia ai supporters rossoverdi in vista del prosieguo di stagione. Nessuna sorpresa nei due undici iniziali con Nicola che sceglie Paulinho in attacco come partner di Siligardi mentre Dionisi finisce in panchina. Dall’altro lato Toscano, che deve fare a meno di Botta e Carcuro, si affida in attacco alla coppia Alfagene-Maniero. L’avvio di gara non è da quelli spettacolari tanto che la prima vera occasione si trasforma in gol. Alla mezz’ora infatti bello schema sugli sviluppi di un calcio d’angolo da parte della Ternana con Fazio abile a deviare in rete una conclusione di Ragusa.

    Luca Siligardi, mattatore del match © Maurizio Lagana/Getty Images
    Luca Siligardi,  mattatore del match © Maurizio Lagana/Getty Images

    Il Livorno prova a replicare subito con Belingheri e Gemiti ma il meglio arriva in chiusura di frazione quando la compagine di Nicola pareggia grazie ad un tiro di Siligardi deviato da Brosco. In pieno recupero però ci vuole un grande Fiorillo per negare a Maniero il gol del nuovo vantaggio umbro. Nella ripresa i labronici entrano in campo convinti e determinati tanto che nei primi 10’ arrivano tre occasioni, due delle quali targate Paulinho e una Gemiti, ma Brignoli è attento.

    Ma la Ternana è sorniona tanto che va vicinissima al vantaggio con un bel tiro di Ragusa, al termine di un’azione personale, che incoccia il palo. Il match sembra indirizzato verso il pari quando ad un quarto d’ora dalla fine Siligardi su punizione trova la giocata che vale i tre punti e che condanna oltremodo una Ternana generosa.

    Le immagini video di Livorno-Ternana:
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  • Il caso Sneijder da quasi Pallone d’oro a peso per l’Inter

    Il caso Sneijder da quasi Pallone d’oro a peso per l’Inter

    Correva l’anno 2010. L’Inter guidata da Mourinho, macinava risultati e si apprestava a salire sul tetto d’Europa ( e poi con Benitez del mondo), guadagnandosi la conquista del Triplete mai riuscita a nessun club in Italia. Gli uomini che resero possibile quell’impresa furono, oltre allo Special one, i vari Julio Cesar, Lucio, Maicon, Milito, Eto’o e Sneijder. Uomini copertina di quel trionfo totale. In soli tre anni, l’Inter ha dovuto rinunciare a quasi tutti i suoi giocatori simbolo, rinnovandosi, sotto l’egida del Fair Play Finanziario. Se gli addii illustri su citati, sono stati quasi obbligati, rimane da capire l’involuzione totale di uno dei pochi campioni rimasti a vestire i colori nerazzurri: Wesley Sneijder. Il numero dieci olandese nell’anno del triplete, trascinò i suoi inventando calcio e assist per i compagni, bissando le ottime prestazioni anche al Mondiale sudafricano, arrivando in finale con gli Orange. Si parlò di Pallone d’Oro ‘scippato’ dall’argentino Messi, considerando come la Pulce in quell’anno non vinse nulla, e non brillò affatto con la nazionale Argentina.

    Wesley Sneijder © Claudio Villa Getty Images Sport
    SOLO RICORDI-Dopo quell’annata stratosferica, l’olandese ha di fatto vissuto una parabola discendente, culminata nella stagione passata con un infortunio che lo ha tenuto ai box per un lungo periodo. La gestione di Gasperini, con le prove in mediana come regista, poi in seguito l’avvento di Ranieri, con le sette vittorie consecutive coincise con la sua assenza, e di nuovo l’Inter a crollare in classifica dopo il suo innesto. Da qui si iniziò a parlare seriamente del ‘problema’ Sneijder. Se il giocatore fosse adatto al modulo o se la squadra dovesse essere costruita su di lui?

    CURA STRAMA?- L’arrivo del tecnico romano nella passata stagione sembrava avergli regalato le giuste motivazioni e ridato la voglia di fare bene, tanto che lo stesso olandese l’aveva definito molto simile allo Special One. Ma quest’anno complice il nuovo infortunio, e l’avvento del nuovo modulo con la difesa a tre, (e il raggiungimento del nuovo record di vittorie esterne) l’utilizzo di Sneijder più che una soluzione si è trasformato in un bel problema da risolvere. Arrivata la disponibilità fisica per giocare contro il Parma, Stramaccioni l’ha di fatto bocciato per scelta tecnica, ribadendo come in estate la società abbia iniziato a seguire delle linee guida ben precise verso i suoi top player.

    BYE BYE WES?– Il discorso societario è ben chiaro: l’Inter in un periodo di vacche magre come quello che sta vivendo il calcio italiano, non ritiene più nessuno incedibile, tanto meno un giocatore che assolutamente da un anno a questo parte è più presente in infermeria che in campo. A questo punto, in sede di mercato per via dell’ingaggio fin troppo oneroso (6 milioni di euro percepiti dal giocatore) City, e United sono scappate via. L’unica pretendente valida è rimasta la squadra di Eto’o e Hiddink, l’Anzhi, verso la quale Sneijder non sembra essere molto affascinato. Branca quindi in attesa di un’offerta valida per gennaio, ha di fatto proposto un rinnovo contrattuale con riduzione istantanea all’ingaggio del giocatore (4,5 milioni con una durata più lunga), per cercare di capire se Sneijder, sia più legato alla moneta che ai colori nerazzurri. Wes sembra che non abbia gradito, sentendosi meno importante e fuori dal progetto.

    La love story tra l’olandese e l’Inter sembra ormai giunta al capolinea. Solo gennaio potrà fare chiarezza sul suo futuro, con il possibile intreccio di mercato legato all’arrivo di Paulinho, e al suo contemporaneo addio.

    La formazione del Triplete, citata a memoria come quella della Grande Inter di Herrera, continua a perdere un altro pezzo importante.

  • Paulinho a gennaio, Inter già attiva

    Paulinho a gennaio, Inter già attiva

    La storia insegna. Dopo la sconfitta casalinga per 2 a 0 contro l’Hadjuk di Spalato, Moratti aveva messo mano al portafogli, facendo impazzire il calciomercato dell’Inter, regalando a Stramaccioni in meno di due giorni tre giocatori come Cassano, Gargano e Pereira. Forse l’ultima batosta di San Siro, contro la Roma potrebbe aver convinto il patron nerazzurro a dover rimetter mano alle casse nerazzurre per accontentare nuovamente le richieste del giovane tecnico romano. La notizia rimbalza in rete, come sui giornali di carta stampata: Paulinho e l’Inter non sarebbero mai stati così vicini! Nemmeno quando a Luglio sembrava ormai cosa fatta, con Branca speranzoso di aver chiuso l’affare, per ritrovarsi in seguito con un pugno di mosche in mano e il no del giocatore desideroso di giocarsi il suo Mondiale per Club con il Corinthians. Il rinnovo del contratto con la conferma del calciatore ha di fatto bloccato ogni trattiva a causa dell’aumento del valore del suo cartellino.

    Paulinho © AFP
    L’Inter e Moratti in primis, rimasti scottati dall’affare Lucas, con un corteggiamento durato un anno buono, e sfumato nel giro di una settimana dopo l’offerta shock del Psg, vogliono cautelarsi per non ripetere l’errore madornale. Il passato recente ci insegna come lo stesso Lavezzi, e l’anno precedente con Sanchez, gli accordi verbali e le promesse di acquistare un calciatore valgono meno di zero di fronte ad offerte da capogiro, soprattutto da quando i petrodollari hanno influenzato il calciomercato europeo con il loro strapotere economico. L’offerta iniziale che avrebbe presentato l’Inter si sarebbe aggirata intorno ai 10 milioni di euro, ma con il rinnovo contrattuale, in questo momento il valore del giocatore sarebbe aumentato, costringendo i nerazzurri ad alzare l’asticella fino ai 13-15 milioni, per un giocatore che di fatto sta entrando nei titolarissimi del Brasile di Menezes. L’obiettivo dell’Inter è quello di far scendere leggermente il prezzo cercando di ‘bloccare’ Paulinho già da adesso, congelandolo fino alla riapertura del mercato a gennaio, momento ideale per ripuntellare la squadra con i giusti innesti e magari anche il tanto sognato vice-Milito.

    Paulinho rappresenterebbe il centrocampista adatto per l’idea di calcio di Stramaccioni, con le caratteristiche perfette per il suo 4-3-2-1, garantendo gli inserimenti dalla mediana che proprio nel match contro la Roma sono mancati in maniera evidente. Senza dimenticare come lo stesso giocatore carioca sappia fare benissimo anche la fase di copertura, aiutando il centrocampo a sopperire ai limiti mostrati da una difesa fin troppo ballerina.

    In attesa di gennaio, a meno che non entri in campo il solito gruppo qatariota, o gli sceicchi di Manchester, l’Inter continuerà a tessere la rete di rapporti per ingaggiare il top player che gli garantirebbe quel salto di qualità necessario per tornare a lottare per le posizioni alte della classifica. Solo il tempo ci dirà se i nerazzurri vinceranno l’oscar per i migliori affari sfumati sul filo di lana, (replicando un perfetto caso Lucas-bis)o se nel migliore dei casi, un nuovo gioiello brasiliano, con un brillante futuro davanti, potrà arricchire il livello qualitativo di una Serie A sempre meno ricca di giovani talenti.

  • Inter, c’è l’offerta per Paulinho. Lo United su Lucas

    Inter, c’è l’offerta per Paulinho. Lo United su Lucas

    Dopo i colpi Handanovic e Silvestre messi a segno da Branca e Ausilio, la nuova Inter che sta nascendo sotto le idee di Stramaccioni cerca nuovi rinforzi anche nella mediana nerazzurra. Il primo colpo di questo calciomercato estivo porta il nome di José Paulo Bezerra Maciel Júnior, meglio conosciuto come Paulinho, centrocampista in forza al Corinthians. Proprio attraverso la missione brasiliana di Ausilio di pochi giorni fa, oltre che per sondare il terreno e riallacciare i contatti per strappare al San Paolo Lucas Moura, l’uomo di mercato nerazzurro avrebbe fatto un blitz per bloccare l’affare Paulinho, visto che anche le altre big sono sulle sue tracce. La notizia che trapela in queste ultime ore, attraverso il portale brasiliano Globoesporte parla di un’offerta formalizzata dall’Inter al Corinthians di circa 8,5 milioni di euro, per ingaggiare il 24enne centrocampista brasiliano. L’affare a questo punto dovrebbe essere vicino alle battute finali, considerando come lo stesso giocatore nonostante qualche titubanza nel voler abbandonare la sua terra natale, avrebbe espresso al tempo stesso la voglia e la curiosità di misurarsi nel calcio italiano.

    Sergio Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    PAULINHO – L’unico intoppo alla trattativa è la ripartizione del suo cartellino, che complica in parte l’affare. Il club paulista detiene infatti solo il 10% del cartellino del giocatore, mente il 45% è in mano al fondo Audax rappresentato dal procuratore del ragazzo Thiago Scurto e il restante 45% è della banca BMG. A questo punto nonostante le resistenze del club a volersi privare di un giocatore che ha contribuito notevolmente alla vittoria della Libertadores, l’Inter con l’assenso di Scurto e della BMG potrebbe aver realmente il coltello dalla parte del manico, regalando un altro rinforzo a Stramaccioni, desideroso di poter aver sin da subito a Pinzolo uno come Paulinho.

    LUCAS – Diverso il discorso per l’altro brasiliano seguito da lungo tempo. Per Lucas Moura la trattativa è più complicata del previsto, poiché dopo le ultime dichiarazioni del numero uno del San Paolo, a screditare l’offerta nerazzurra, ritenuta fin troppo bassa (25 milioni di euro), si affaccia all’orizzonte, minaccioso il pericolo Manchester United. Secondo il Daily Mail, infatti, gli uomini guidati da Sir Alex Ferguson sarebbero pronti a presentare un’offerta sontuosa vicina ai 38 milioni di euro, per accaparrarsi il talentuoso giocatore. Fosse vera la notizia, difficilmente l’Inter potrebbe pareggiare l’offerta, e nonostante il gradimento del giocatore espresso verso i colori nerazzurri, Lucas più che un obiettivo tornerebbe ad essere un sogno, parafrasando le parole dello stesso presidente dell’Inter Massimo Moratti.

  • Inter Lucas, Stramaccioni osserva

    Inter Lucas, Stramaccioni osserva

    Chiusi i primi colpi estivi con il riscatto di Guarin dal Porto e l’acquisto di Palacio dal Genoa, la dirigenza dell’Inter sta plasmando la nuova rosa da affidare ad Andrea Stramaccioni. Proprio il nuovo tecnico nerazzurro, dopo aver ufficialmente firmato il contratto che lo legherà per altri tre anni con il club interista, è stato avvisato nei giorni scorsi negli Stati Uniti per visionare di persona il big match tra Argentina e Brasile.

    Più che un viaggio di piacere, la presenza di Strama in America è da leggere come una reale intenzione del tecnico nerazzurro nel voler visionare con i propri occhi gli obiettivi più caldi per il prossimo mercato estivo interista. Lucas è il primo nome sulla lista dei desideri del club milanese, ma sul talentuoso giocatore brasiliano è piombato l’interesse fortissimo degli spagnoli del Real Madrid, che avrebbero deciso di scavalcare la concorrenza degli altri top club mondiali presentando all’entourage del giocatore un’offerta irrinunciabile.

    Lucas Moura © MIGUEL ROJO/AFP/Getty Images

    TRATTATIVA DIFFICILE – I rapporti tra l’Inter e il San Paolo sono buoni considerando come la trattativa per cercare di portare il calciatore carioca a Milano sia stata intavolata già dal mercato di gennaio nel viaggio in Brasile di Branca ma tutto questo non potrebbe bastare. La prima offerta nerazzurra vicina ai 25 milioni di euro è stata respinta al mittente, con lo stesso giocatore intenzionato a rimanere nel club paulista per giocarsi al meglio le sue carte per il mondiale brasiliano del 2014. Occhio perché come già anticipato in precedenza il Real Madrid dello Special one ha messo sul piatto un’offerta vicina ai 30 milioni di euro, cifra che taglierebbe (come già successo per il caso Lavezzi) l’Inter fuori dai giochi. Lo stesso Lucas in una recente intervista ha spianato la strada alla camiseta blanca, spiegando come il suo più grande sogno calcistico sia quello di vestire la maglia del Real Madrid. Il tutto dopo che la famiglia e lo stesso calciatore siano stati invitati da Mourinho a visitare gli impianti sportivi dei blancos.

    ALTERNATIVE – A questo punto dovessero arrivare anche le offerte inarrivabili del Chelsea di Abramovich, i nerazzurri sarebbero tagliati fuori dall’affare, e la conseguenza più logica sarebbe puntare forte su Sebastin Giovinco, con le ultime parole di Ausilio da leggere con attenzione per capire quanto la Formica Atomica sia vicina ai colori nerazzurri. Oltre ad aver visionato Lucas, Stramaccioni avrebbe messo gli occhi anche su altri due obiettivi ipotetici per il prossimo mercato: Oscar dell’Internacional, e  Paulinho centrocampista del Corinthians da tempo sul taccuino di Branca con un cartellino oneroso che sfiora già i 10 milioni.

    DEBUCHY – Per due brasiliani che potrebbero arrivare ce ne sono altri due che sicuramente saluteranno la Milano nerazzurra: Lucio e Maicon. Il centrale difensivo sta vagliando le offerte turche del Fenerbahçe, mentre Maicon in direzione Psg, Real o Manchester City potrebbe essere sostituito dal laterale francese del Lille, Mathieu Debuchy. Il terzino francese che piace molto ai vertici di mercato nerazzurri, ha una valutazione che sfiora gli 8 o 9 milioni di euro, cifra che dovrebbe essere ricavata proprio dalla cessione di Maicon.

  • Tour De France: la lunga fuga premia Paulinho. Schleck in giallo

    Il portoghese Paulinho della radioshak vince la decima tappa con arrivo a Gap, battendo ad uno sprint a due Vassily Kiryienka della Caisse d’ Epargne, terzo il belga Devenys.

    Per la prima volta in questa edizione 2010 del Tour, frazione assolutamente di trasferimento, la decima, con la fuga partita nei primi km di corsa e composta da Mario Aerts , Dries Devenyns, Sergio Paulinho e Kiryienka a cui si aggiungono dopo 20 km Bouet e Rolland che arriva al traguardo senza nessun tipo di problema. Infatti il gruppo capitanato dalla Saxo Bank lascia fare concedendo alla fuga anche un vantaggio superiore agli undici minuti, e al traguardo saranno 14, con Cavendish che vince la volata del nono posto precedendo il nostro Petacchi. La tappa si decide sull’ ultimo strappetto a 3 km dall’ arrivo dove a resistere all’ attacco di Paulinho è il solo Bielorusso che, sicuramente più veloce del portoghese, si fa però sorprendere allo sprint.

    In classifica generale, tutto invariato con Schleck che conserva 41” sullo spagnolo Contador.

    Ordine d’ arrivo.

    1 PAULINHO Sergio POR RSH 05:10:56 00:00:00
    2 KIRYIENKA Vasil BLR GCE 05:10:56 00:00:00
    3 DEVENYNS Dries BEL QST 05:12:25 00:01:29
    4 ROLLAND Pierre FRA BTL 05:12:25 00:01:29
    5 AERTS Mario BEL OLO 05:12:29 00:01:33
    6 BOUET Maxime FRA ALM 05:14:16 00:03:20
    7 ROCHE Nicolas IRL ALM 05:23:54 00:12:58
    8 PAURIOL Remi FRA COF 05:24:53 00:13:57
    9 CAVENDISH Mark GBR THR 05:25:15 00:14:19
    10 PETACCHI Alessandro ITA LAM 05:25:15 00:14:19

     Classifica Generale

    1 SCHLECK Andy LUX SAX 43:35:41 00:00:00
    2 CONTADOR Alberto ESP AST 43:36:22 00:00:41
    3 SANCHEZ Samuel ESP EUS 43:38:26 00:02:45
    4 MENCHOV Denis RUS RAB 43:38:39 00:02:58
    5 VAN DEN BROECK Jurgen BEL OLO 43:39:12 00:03:31
    6 LEIPHEIMER Levi USA RSH 43:39:40 00:03:59
    7 GESINK Robert NED RAB 43:40:03 00:04:22
    8 SANCHEZ Luis-Leon ESP GCE 43:40:22 00:04:41
    9 RODRIGUEZ OLIVER Joaquin ESP KAT 43:40:49 00:05:08
    10 BASSO Ivan ITA LIQ 43:40:50 00:05:09