La Lazio per difendere il terzo posto in classifica e magari allungare sull’accoppiata formata da Napoli e Udinese. Il Parma per mantenere il distacco dalle ultime tre ed evitare cosi di avvicinarsi pericolosamente alla zona retrocessione visto che il Lecce sulla carta sembra avere un match piuttosto agevole contro il Cesena. Pochi problemi di formazione per l’allenatore di casa Roberto Donadoni che deve rinunciare solamente agli infortunati Palladino e Ferrario. Al rientro dopo il turno di squalifica Zaccardo mentre torna tra i convocati Mariga che tuttavia dovrebbe iniziare dalla panchina. Tutti recuperare gli altri.
Come al solito i gialloblu scenderanno in campo con il 3-5-2: in porta c’è Mirante, davanti a lui trio formato da Zaccardo, Paletta e Lucarelli. In mezzo al campo agiranno Musacci, Valdes e Galloppa con Biabiany e Modesto sulle corsie laterali. Soltanto panchina dunque per Morrone. In attacco l’estroso Giovinco sarà affiancato da Floccari. Qualche problema invece per Edy Reja nella Lazio. Sono ancora assenti per infortunio i vari Stenkevicius, Lulic e Klose mentre Diakitè, decisivo domenica scorsa, deve scontare un turno di squalifica.
Due i dubbi che attanagliano il tecnico biancoceleste: in mezzo al campo Matuzalem appare favorito su Brocchi mentre davanti Rocchi sembra in vantaggio su Brocchi. Nel suo 4-2-3-1 dunque Reja dovrebbe schierare Marchetti tra i pali, Dias e Biava centrali di difesa, mentre Konko e Radu agiranno sulle corsie laterali. Ledesma e Matuzalem giostreranno davanti alla difesa con Candreva, Mauri ed Hernanes, quest’ultimo chiamato al riscatto dopo l’opaca prova di sei giorni fa, alle spalle dell’unica punta Rocchi.
Ennesima prova di forza del Diavolo che torna dalla trasferta del Tardini con tre punti fondamentali ai fini della classifica. Parma Milan termina 0-2 in favore dei rossoneri.
Sblocca il risultato un penalty trasformato da Zlatan Ibrahimovic al 17′ del primo tempo, mentre ad inizio ripresa arriva il raddoppio di Emanuelson (il gol è viziato dal fuorigioco attivo di Ibrahimovic). La Juventus è momentaneamente a più 7.
Per gli uomini di Donadonidue traverse nell’arco dei 90′ minuti e il merito di provare a giocarsi la partita a viso aperto senza le proverbiali barricate italiane.
VENTI IBRA – Partono bene i padroni di casa, che si rendono pericolosi nei primi 15′ minuti. Dopo le avvisaglie di Mariga e Giovinco, arriva la conclusione del cileno Valdes a impensierire seriamente l’estremo difensore rossonero. Al Milan però basta un episodio per girare completamente l’incontro. Su calcio d’angolo battuto da Emanuelson, Zaccardo tocca il pallone platealmente con una mano e l’arbitro Banti non può che fischiare il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Ibrahimovic, che trova il ventesimo centro in campionato, confermandosi così incontrastato leader nella classifica marcatori. Siamo al 17′, il Milan è provvisoriamente a +7 dalla Juventus.
TRACOLLO? – Il Parma accusa il colpo e i rossoneri vanno vicini al gol in due occasioni, entrambe fallite clamorosamente da Emanuelson prima e Ibrahimovic poi. Al 34′ lo svedese viene steso in area di rigore da una brutta entrata di Zaccardo. Banti lascia correre ma la moviola evidenzia come il fallo del difensore di casa meriti l’assegnazione del penalty (inoltre l’ex rosanero avrebbe ricevuto anche il secondo cartellino giallo, lasciando così i compagni di squadra in dieci uomini). Nel finale del primo tempo la squadra di Donadoni ha l’opportunità di trovare il gol del pareggio in maniera fortuita, con Thiago Silva che di testa devia la conclusione di Paletta spingendo il pallone sulla traversa.
COPIONE IDENTICO – Ad inizio ripresa il copione della partita rimane immutato, meglio il Parma nei primi minuti ma è sempre il Milan a trovare la via della rete. Al 55′ Emanuelson si lancia da solo (sebbene l’aiuto di Ibra, in posizione di fuorigioco, sia fondamentale nella riuscita dell’azione) dalla linea di centrocampo e grazie a una progressione poderosa supera Mirante, insaccando a porta vuota per il 2-0 finale.
MILAN IN SCIOLTEZZA – I rossoneri rallentano il ritmo e i gialloblu provano a reagire, la difesa del Milan però risponde presente grazie anche all’ottima prova dell’ex Bonera. Sulle ali dell’entusiasmo Emanuelson potrebbe firmare la sua prima doppietta in Serie A, ma spreca calciando di destra addosso al portiere gialloblu. Alla mezzora è ancora Ibrahimovic a rendersi pericoloso su calcio di punizione, salva Mirante. Alla mezzora entra Maxi Lopez sostituendo uno spento El Shaarawy. Brivido nel finale per Abbiati, con Floccari che colpisce la traversa attraverso una bellissima girata al volo. Standing ovation per “Ringhio” Gattuso, tornato in campo dopo quasi 7 mesi. Allegri gli concede due minuti, quanto basta per fargli sentire tutto l’affetto dei tifosi del Diavolo accorsi in massa al Tardini.
Sfida delicatissima quella del Tardini, dove si affrontano Parma Milan. Tre punti in palio fondamentali per la classifica di entrambe le squadre. I padroni di casa sognano lo sgambetto alla capolista per allontanare lo spettro della retrocessione, mentre i rossoneri cercano lo scatto decisivo verso lo scudetto. Allegri perde Abate e Robinho ma recupera Gattuso e Maxi Lopez, entrambi convocati per il match di questo pomeriggio.
Nel Parma l’ex bianconero Giovinco, in coppia con Floccari, tenterà di fermare la corsa del Diavolo. Donadoni spera di trovare un Milan distratto dalla sfida contro il Barcellona, all’indomani dello “sfortunato” sorteggio di Champions League.
EL SHAARAWY TITOLARE – L’infortunio di Robinho alla caviglia destra lancia il Faraone dal primo minuto. L’ex attaccante del Padova giocherà al fianco di Ibrahimovic, con Emanuelson alle loro spalle. A centrocampo Aquilani dovrebbe ancora partire dalla panchina, lasciando spazio a Muntari. In mezzo al campo giocherà Ambrosini, con Nocerino che completerà il reparto centrale. Non figura nella lista dei convocati l’olandese Van Bommel, fermato da un problema alla schiena in settimana. In difesa, probabile l’utilizzo di Zambrotta a destra con Antonini sulla corsia di sinistra, mentre Thiago Silva avrà al suo fianco Bonera (ex dell’incontro). Abbiati ha recuperato dal piccolo incidente avuto nei giorni scorsi e sarà regolarmente in porta.
OBIETTIVO FUGA – Conquistando i tre punti quest’oggi il Milan si porterebbe momentaneamente a +7 dalla Juventus, impegnata nell’anticipo serale contro la Fiorentina all’Artemio Franchi. Una trasferta complicata per i bianconeri, i quali affrontano gli uomini di Delio Rossi con alle spalle quattro pareggi consecutivi, che sono costati la vetta proprio a favore dei rossoneri. Di tutt’altro tenore il ruolino di marcia della squadra di Allegri, 4 vittorie nelle ultime cinque partite di campionato (13 punti conquistati sui 15 a disposizione). Ibrahimovic metterà il suo sigillo anche nella gara odierna?
RIENTRI – Arrivano buone notizie dall’infermeria rossonera. Dopo aver ricevuto l’ok dalla federazione, Gattuso è tornato nuovamente a disposizione ed è stato convocato dal tecnico (il centrocampista del Milan non gioca una partita ufficiale da settembre). Rientra anche l’argentino Maxi Lopez, assente dalla sfida di Udine dell’11 febbraio scorso, dove andò a segno in quella che è stata definita la partita della svolta per la stagione del Diavolo. Nella lista dei 21 convocati figura inoltre Clarence Seedorf. Per l’olandese però probabile un impiego nella Primavera, in vista della sfida di martedì contro la Juventus nel ritorno della semifinale di Coppa Italia.
DONADONI CI CREDE – Parma Milan sarà anche un ritorno al passato per l’allenatore degli emiliani Roberto Donadoni, ex idolo della tifoseria rossonera ai tempi del Milan di Sacchi e Capello. I gialloblu non attraversano un periodo di forma particolarmente felice, con la vittoria che manca da oltre un mese (l’ultima successo è del 5 febbraio nella sfida contro il Chievo). Da allora il Parma ha raccolto quattro pareggi e due sconfitte, scivolando pericolosamente nei bassifondi della classifica, con la zona retrocessione distante soltanto 6 punti. Contro il Milan Donadoni schiera il 3-5-2. Tra i pali Mirante, difesa a tre composta da Zaccardo, Paletta e Lucarelli. A centrocampo Valiani, Musacci e Mariga, con Biabiany e Modesto sugli esterni. Davanti giocherà il tandem d’attacco Giovinco-Floccari.
PRECEDENTI – Gli ultimi precedenti non sorridono ai padroni di casa. All’andata finì con un perentorio 4-1 del Milan, risultato simile al 4-0 subito la scorsa stagione, sempre a San Siro, dagli emiliani nel girone di ritorno. La squadra di Allegri si impose anche in trasferta per 1-0 grazie ad una splendida rete di Pirlo. L’affermazione più recente del Parma al Tardini è l’1-0 conquistato nella stagione 2009-2010, successo ottenuto grazie al gol del bulgaro Bojinov.
Ecco le formazioni di Atalanta Parma una delle sfide della domenica pomeriggio valide per la 27° giornata di Serie A, attesa per la sfida tra i bomber delle due compagini e cioè, il “tanque” German Denis e la “formica atomica”, Sebastian Giovinco.
Succulento match all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, l’Atalanta di mister Colantuono cercherà di conquistare il bottino pieno contro un Parma comunque in ottima salute dopo il pareggio raggiunto nel turno di recupero infrasettimanale contro la Fiorentina.
I padroni di casa presentano qualche problema in attacco a causa della squalifica di Guido Marilungo, Colantuono sembra intenzionato a schierare a fianco dell’intoccabile Denis, Carrozza con il giovane talento dela nazionale Under 21 di Ciro Ferrara, Gabbiadini, che dovrebbe partire inizialmente dalla panchina. In difesa, causa le assenze dei due centrali Stendardo e Lucchini, Peluso si sposterà al centro della retroguardia nerazzurra in coppia con Manfredini. I due terzini saranno Ferri e Bellini, mentre in mezzo al campo, nessuna novità con l’imprevedibilità e la fantasia rappresentate egregiamente dal duo Schelotto – Moralez.
Gli ospiti devono ancora fare i conti con l’assenza in attacco di Sergio Floccari, Roberto Donadoni non è rimasto convinto del pieno recupero dell’ex giocatore della Lazio e quindi lo manderà in panchina con il giovane Okaka che avrà un’altra ghiotta occasione dal primo minuto. In difesa Donadoni recupera Alessandro Lucarelli che farà coppia nel reparto centrale con Paletta mentre il francese Biabiany sarà schierato a destra a mangiarsi tutta la fascia dal primo all’ultimo minuto. In mediana Giacomo Valiani sarà chiamato a sostituire in cabina di regia, l’infortunato Galloppa.
Napoli e Parma si sfideranno nell’ormai classico Launch match al Tardini di Parma con i partenopei vogliosi di arrivare alla sfida Champions, decisiva per il passaggio del turno, nei migliori dei modi e con il morale a mille.
I padroni di casa sono alla ricerca di quella continuità di risultati che sino a questo momento è mancata, molto importanti risultano essere i tre punti in palio, ovviamente in ottica salvezza, con RobertoDonadoni non proprio propenso a fare dei favori alla sua ex squadra e soprattutto al suo ex presidente AurelioDeLaurentiis con cui l’ex C.T. della nazionale azzurra non si è lasciato in maniera proprio idilliaca.
In casa Napoli, il mister WalterMazzarri deve fare a meno per la trasferta del Tardini di Salvatore Aronica, squalificato, al suo posto occasione per Britos mentre sulle fasce il colombiano CamiloZuniga, stanco del viaggio effettuato a causa dell’impegno con la nazionale, viene tenuto a riposo con al suo posto, molto probabilmente, Dossena. In avanti il solito trio composto dai tre tenori azzurri rappresentato da Hamsik – Cavani – Lavezzi con Pandev pronto a subentrare durante il match.
RobertoDonadoni non potrà contare in avanti sul prezioso contributo di Sergio Floccari quindi occasione da non perdere per il giovane Okaka che farà coppia con la formica atomica Sebastian Giovinco. Biabiaby tenterà di sorprendere la retroguardia partenopea con la sua velocità mentre si prospetta un’altra bocciatura per l’ex giocatore dell’Inter, Jonathan, arrivato nel mercato di gennaio e fino ad oggi vero oggetto misterioso.
Doveva essere la partita della svolta per entrambe le squadre ma a ben vedere Genoa e Parma, hanno ottenuto un pareggio che per come è maturato rincuora gli uomini di Marino, ma di fatto è servito a poco ad entrambe le squadre.
Una partita sciatta e con poche emozioni, nonostante i quattro gol visti dagli spettatori, eppure la gara era cominciata nel migliore dei modi, soprattutto per i gialloblu ducali che al 9′ erano riusciti a portarsi in vantaggio grazie ad un bel gol di Gobbi, uscito poi per infortunio, bravo a sfruttare una corta respinta della difesa del grifone, calciando dal limite un sinistro in diagonale sul quale Frey nulla può. Ci si aspetta la risposta del Genoa, ma i padroni di casa senza il bomber Gilardino appaiono senza idee e Palacio viene lasciato al proprio destino, tanto che l’unica occasione che riesce a procurarsi è al 38°, quando su azione d’angolo dopo un batti e ribatti, “La Trenza” prova a colpire, ma Mirante risponde presente.
Il secondo tempo si apre con lo stesso leitmotiv del primo, è infatti ancora il Parma a passare, al 52° Biabany conquista palla sulla trequarti e si lancia in un contropiede fulmineo, arrivato al limite dell’area appoggia a Giovinco che spara verso la porta, ma Frey c’è e respinge deviando sul palo, la palla però carambola a centro area dove Floccari è bravo a sfruttare l’occasione insaccando a porta vuota. Il 2-0 però non taglia le gambe ai padroni di casa, che al contrario aumentano il forcing e cercano con maggior costanza la via del gol, prima con Palacio al 61° e poi con Granqvist che al 66° con Mirante fuori dai pali non riesce ad indirizzare la palla in porta. Gol che finalmente arriva al 78° su calcio di rigore, a dire il vero un po’ generoso concesso ai grifoni per un tocco di mano di Modesto dopo un colpo di testa di un genoano, sul dischetto si presenta, ovviamente, Palacio, che prima si fa ribattere il penalty da Mirante e poi però bravo a sfruttare la respinta insaccando e dimezzando le distanze.
Comincia così un pressing estenuante da parte dei padroni di casa che sospinti anche dal proprio pubblico cercano in ogni modo di riagguantare la partita, senza però portare grossi pericoli alla porta ducale, ma è proprio nel momento in cui le speranze sembrano sparire, che Palacio, ancora lui, in pieno recupero sfruttando un assist al bacio di Jorquera, si presenta a tu per tu con l’estremo difensore parmigiano e lo batte con un preciso piatto destro. Pareggio acquisito in parte meritatamente e Pasquale Marino che dovrà ringraziare il proprio bomber che con questa doppietta ha puntellato la panchina del tecnico marsalese che dopo 3 sconfitte consecutive cominciava a traballare.
Ci sarà aria di riscatto al Ferraris di Genova, quando nel primo anticipo della 25ma giornata scenderanno in campo i rossoblu di casa dell’ex allenatore ducale Marino e il Parma di Donadoni.
Il tecnico siciliano dovrà fare i conti con una discreta lista d’indisponibili, oltre all’infortunato Gilardino, possibile il suo recupero per la prossima gara di campionato, mancheranno anche gli squalificati Sculli e Biondini. Per sopperire a queste assenze probabilmente ricorrerà ad un cambio di modulo, passando ad un solido 4-4-2, con il rientrante Mesto arretrato sulla linea difensiva insieme a Costant, in ballottaggio con Moretti per una maglia da titolare. Con Kaladze e Granqvist coppia centrale. In mediana Veloso e Kucka nella zona centrale con capitan Rossi e Belluschi sugli esterni a sostenere il duo d’attacco composto da Jankovic e il bomber Palacio.
In casa Parma la voglia di rifarsi dopo la sconfitta subita in trasferta a Roma, la prima della gestione Donadoni, è tanta. Il tecnico bergamasco sembra intenzionato a confermare lo stesso undici della scorsa settimana con l’eccezione del rientro di Floccari al fianco dell’insostituibile Giovinco. Con il giovane Ferrario schierato in difesa al posto dell’indisponibile Paletta, al fianco di Lucarelli e Zaccardo nella difesa a 3 dei ducali. A centrocampo spazio a Biabany e Modesto sulle fasce, con Morrone, Mariga e l’unico dubbio da sciogliere tra Musacci e Galloppa in ballottaggio per una maglia da titolare, l’ex centrocampista del Siena probabilmente si accomoderà in panchina per evitare ricadute dato il suo fresco rientro dopo l’infortunio.
Smaltite le scorie delle vacanze natalizie e post epifania, torna in campo nell’anticipo serale l’Inter alla ricerca della quinta vittoria di fila stagionale contro l’insidiosissimo Parma di Colomba. Attenzione a non sottovalutare un avversario in grado di far cadere il Napoli e l’Udinese, soprattutto in un momento in cui i nerazzurri stanno vivendo il loro momento migliore, con la fine della sosta sorgeranno molti dubbi sulle reali condizioni dei giocatori.
Altra insidia per gli uomini di Ranieri è rappresentata dal pensiero fisso della prossima sfida di campionato, in cui dovranno scendere in campo proprio contro i cugini rossoneri del Milan in un derby che si preannuncia come al solito spettacolare. Il mercato di riparazione intanto impazza e buoni risultati sul campo potrebbero rendere Moratti più incline a regalare i giusti innesti per far quadrare il più possibile l’Inter che Ranieri sogna.
INTER – Nonostante le dichiarazioni di rito in conferenza stampa, attraverso le quali Claudio Ranieri ha cercato di non parlare del prossimo derby, com’è naturale che sia, il tecnico romano ha lanciato un occhio alla stracittadina. Tutto ciò è evidente dalla lista dei convocati, dove risultano assenti top player del calibro di Sneijder, Stankovic, Chivu e Forlan, tutti rigorosamente a riposo per recuperare al meglio in vista del Milan. Peseranno anche nella scelta degli undici titolari anche le diffide di Maicon e Thiago Motta, con quest’ultimo probabilmente destinato a rimanere in panchina per evitare di saltare il big match del prossimo turno. Quindi per il modulo tattico la scelta ricade ancora sul classico 4-4-2 con i due esterni larghi: retroguardia classica formata da quattro uomini con Lucio e Samuel al centro e Nagatomo a sinistra e Maicon a destra. In mediana, mancando Thiago Motta, dovrebbe scalare al centro Zanetti in aiuto del compagno argentino Cambiasso, mentre sulle corsie laterali agiranno Faraoni (per coprire le sortite offensive di Maicon) e Alvarez apparso uno dei migliori nelle ultime uscite stagionali. Pochi dubbi in attacco dove i giocatori sono contati e con l’assenza di Forlan il tandem offensivo sarà composto da Pazzini e Milito.
PARMA – Se per i nerazzurri la crisi sembra passata, il discorso è diverso per gli emiliani con 19 punti in 16 gare il tecnico Colomba sprona i suoi a cercare di conquistare i tre punti anche su un campo difficile come quello di San Siro per cominciare al meglio il nuovo anno. Lo stesso tecnico del Parma ha ammesso di non sentirsi in discussione nonostante gli ultimi risultati facciano traballare non poco la sua panchina. Colomba per quanto riguarda l’aspetto tattico dovrebbe scendere in campo per dare battaglia ai nerazzurri con un 4-4-1-1 con tutti gli uomini a disposizione. In difesa possibile esordio per Brandao in ballottaggio con Santacroce, affiancato da Paletta con Zaccardo e Gobbi ai lati. Centrocampo a quattro con al centro Galloppa e Morrone, mentre sugli esterni agiranno Modesto e il rapido ex di turno Biabiany in cerca di rivalsa proprio contro i suoi vecchi compagni. Più avanzati arrivano i pericoli maggiori per la retroguardia nerazzurra, con due clienti scomodi come Giovinco e Floccari. Curiosità con Massimo Gobbi che stasera festeggerà il traguardo delle 200 partite in Serie A, dopo essere stato acquistato dal Parma nel 2010 da svincolato.
PROBABILI FORMAZIONI INTER PARMA
INTER (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Motta, Cambiasso, Alvarez; Milito, Pazzini.
A disposizione: Castellazzi, Ranocchia, Obi, Faraoni, Poli, Coutinho, Zarate.
Allenatore: Ranieri.
Mascara 6,5: Ha il merito di siglare il gol del momentaneo pareggio, per il resto poca roba, si fa anticipare molto ingenuamente da Modesto nell’azione che porta l’esterno parmense a siglare il gol vittoria.
Maggio 5: Ci prova ma è inconcludente, non è il solito pendolino sulla fascia e soffre molto la spinta degli esterni gialloblu sulla sua fascia di competenza.
Cavani 5: Mai nel gioco, sempre fuori posizione, sbaglia un gol da pochi passi sparando sul palo, la speranza è che abbia conservato i colpi in canna per abbattere il Bayern.
Hamsik 5: Vedi Cavani a tratti anche irritante per l’inconcludenza delle sue azioni, designato come erede di Nedved la strada appare ancora lunga per raggiungere i livelli del ceco.
Lavezzi 6: Dei tre davanti è quello che prova a fare qualcosa in più, meraviglioso l’assisti di tacco per Mascara, ma per il resto sempre a secco fra le mura amiche, digiuno che dura da troppe giornate ormai.
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 6, Aronica 5,5 (21′ st Mascara 6,5); Maggio 5, Inler 6 (40′ st Lucarelli sv), Gargano 5, Dossena 6 (29′ st Zuniga 5,5); Hamsik 5, Lavezzi 6; Cavani 5.
Mirante 6: Incolpevole sul gol di Mascara, sventa un paio di palle pericolose in area, soprattutto quella di fine partita su Maggio che conserva il risultato sul vantaggio per i suoi.
Gobbi 7: Realizza il gol del primo vantaggio gialloblu sfruttando un ottimo assist di Floccari, copre e si propone facendo sudare il suo avversario sulla fascia e contenendo e sortite degli avanti napoletani con ottime chiusure in diagonale.
Modesto 7: Uomo di fatica, ha il merito di farsi trovare pronto sull’assist al bacio di Giovinco e da lì onestamente non può sbagliare, mandando in visibilio i pochi tifosi parmigiani giunti fino al San Paolo e tornati con grande soddisfazione in terra ducale.
Giovinco 6,5: Non è la sua serata migliore, a volte esagera nel cercare la giocata, però quando serve la zampata del campione lui c’è e fornisce un ottimo assist a Modesto, che potrebbe sembrare facile ma così non è.
Floccari 7,5: Lotta su ogni palla, fa salire la squadra e fornisce un assist al bacio al compagno Gobbi smarcandolo solo davanti al portiere. Un giocatore recuperato che sta cominciando a mostrare il proprio valore.
Parma (4-4-1-1): Mirante 6; Zaccardo 6,5, Paletta 6, A. Lucarelli 6, Gobbi 7; Biabiany 6,5 (21′ st Valiani 6), Morrone 7, Jadid 6,5 (38′ st Blasi sv), Modesto 7 (42′ st Santacroce sv); Giovinco 6,5; Floccari 7,5.
Arriva inaspettata come un pugno in pieno volto e fa male, male perchè questa sconfitta ridimensiona di molto le ambizioni scudetto del Napoli di De Laurentiis, male perché arriva contro una squadra che tecnicamente fatta eccezione per Giovinco è molto inferiore rispetto ai partenopei. Ma veniamo alla partita, il match comincia con ritmi molto alti anche se di fatto per vedere la prima conclusione in porta bisogna attendere il 37° minuto del primo tempo ed è l’ex bianconero Giovinco a provare a battere De Sanctis su calcio di punizione dal limite che non impensierisce più di tanto l’estremo difensore azzurro. Passano due minuti e stavolta a provarci è l’altro attaccante gialloblu Sergio Floccari che dopo una bella azione dei propri compagni di squadra prova a sfruttare di testa un ottimo cross dalla sinistra di Biabiany, smorzato però bene da Dossena. Al 43′ ecco il primo squillo del Napoli che con Gokan Inler prova a far male con una botta da fuori che però non crea seri problemi a Mirante. Il primo tempo si chiude in parità, i padroni di casa costruiscono ma nessuno conclude anche per merito degli ospiti che tengono bene.
Si rientra dagli spogliatoi e ci si aspetta l’arrembante attacco del Napoli e anche Mazzarri prova a risvegliare l’animo dei suoi sfoderando la solita camicia bianca senza giacca, sfidando il freddo e allora Dossena ci prova a portare pericolo in area ducale con un cross insidioso che Mirante prima toglie dalla testa di Lavezzi e poi in seconda battuta con un guizzo da quella di Cavani. Poi d’improvviso la partita si spegne e i campani paiono amministrare bene ma nel loro momento migliore è il Parma a trovare il vantaggio con Gobbi che duettando con Floccari, che lo libera davanti a De Sanctis con un ottimo colpo di tacco, punisce l’estremo difensore abruzzese. Chi di tacco ferisce di tacco perisce e al 76° è stavolta il Pocho Lavezzi a rispondere alla giocata dell’attaccante calabrese del Parma, palla in verticale fatta passare in mezzo a due uomini con il tacco destro e Peppe Mascara si ritrova solo davanti al portiere e da lì non può sbagliare, 1-1 e si un quarto d’ora per risollevare le sorti di un match nato male per i padroni di casa. La teoria però è molto lontana dalla pratica e quando poi anche le polveri dei propri cannonieri sono bagnate c’è poco da fare se non tenere il risultato, ma in questo gli uomini di Mazzarri peccano d’ingenuità e all’ 82° Modesto sfruttando un assist al bacio del solito Giovinco, non eccezionale in questa gara ma alla fine decisivo, sigla il gol del nuovo e definitivo vantaggio parmigiano. Il Napoli subisce il colpo e prova a reagire subito dopo due minuti, infatti, Mirante è chiamato ad effettuare un ottimo intervento su un buon colpo di testa di Maggio, ma l’azione non si conclude lì e la palla nel rimbalzo arriva a Cavani che da ottima posizione spara e colpisce clamorosamente il palo. Il match di fatto si conclude qui, i padroni di casa provano a premere, ma nonostante rintanino gli avversari nella propria metà campo, non riescono a produrre niente di pericoloso. Fischio finale e fischi del San Paolo che non si aspettava di certo un pugno così che fa male e martedì ci sarà il Bayern tutta da gustare la reazione dei partenopei.