Non è riuscito nemmeno Batista a dar un’anima alla selezione Argentina costretta a lasciare anzitempo per l’ennesima volta una rassegna finale. L’Albiceleste, fallisce tra le mura amiche facendosi imbrigliare dalle strategie del Maestro Tabarer facendo scivolare la partita sui piani più congeniali all’Uruguay.
Le formazioni L’Argentina ripropone l’undici vittorioso contro la Costa Rica con Gago in mediana al fiando di Mascherano e in avanti Di Maria, Aguero e Messi alle spalle del Pipita Higuain. Tabarez rinuncia al claudicante Cavani lasciando il peso dell’attacco sulla spalle di Forlan e Suarez. La partita entra subito nel vivo, il bolognese Perez dopo appena un minuto macchia la sua partita con un fallaccio che l’arbitro valuta con un solo giallo. Il roccioso centrocampista ha così la possibilità di metter in rete al 6′ il gol del vantaggio approfittando dell’imbarazzante difesa argentina. La partita è maschia piena zeppa di contrasti duri e l’arbitro fa fatica ad intervenire, la Seleccion ci prova con le individualità di Di Maria e Aguero ma Lugano e compagni formano una diga davanti a Muslera. Messi inventa però il pari in una azione di contropiede trovando Higuain in piena area di rigore, il Pipita fredda Muslera con un perfetto colpo di testa.
Il gol galvanizza l’Argentina che prende il controllo della partita ma comunque trova difficoltà a concludere verso la porta difesa da Muslera. Un ulteriore vantaggio a Messi e compagni arriva dall’ingenuo Perez che all’ennesimo fallo viene spedito sotto la doccia meritatamente. La strategia di tabarez a questo punto è chiara difesa ad oltranza e allegerimento per Suarez e Forlan chiamati a curare da soli la fase d’attacco. Higuain segna ma in fuorigioco e l’Uruguay si fa pericolosa su ogni palla inattiva, LUgano centra la traversa mentre Caceres trova il gol ma in offside.
La ripresa non regala nuove emozioni se non nel finale quando Muslera con un doppio intervento strozza la gioia del gol a Tevez (entrato solo al 41′) e al tapin di Higuain. I supplementari passano senza grosse emozioni e alla lotteria dei rigori è decisivo l’errore di Tevez che regala una nuova gioia all’Uruguay ai danni della rivale storica.
In Argentina adesso è tempo di processi con Messi e Batista come principali bersagli per una nuova occasione persa.
Con il sorteggio di La Plata svoltosi ieri sera parte il conto alla rovescia per la 43esima edizione della Coppa America. La rassegna sarà ospitata dall’Argentina alla ricerca di trofei per rimpinguare la bacheca che da ormai troppo tempo non viene aggiornata.
Si giocherà dal primo al 24 luglio e la partita inagurale sarà tra l’Albiceleste di Batista e la Bolivia. E’ un girone ostico quello dei padroni di casa ma non impossibile visto che alla fase successiva passeranno otto delle dodici squadre presenti. Agevole il girone del Brasile mentre il terzo con Uruguay, Cile e Messico appare quello più incerto.
Gruppo A: Argentina, Colombia, Giappone e Bolivia.
Gruppo B: Brasile, Paraguay, Ecuador e Venezuela.
Gruppo C: Uruguay, Cile, Messico e Perù.
Miglior debutto non poteva chiedere Alberto Zaccheroni che alla prima uscita sulla panchina del Giappone vince, seppur in un’amichevole, contro l’Argentina del ct ad interim Sergio Batista. Per la nazionale del Sol Levante si tratta della prima vittoria contro l’Albiceleste, per questo motivo il tecnico italiano entra di diritto nella storia del calcio nipponico. Un bel riscatto per Zac dopo i mesi tribolati trascorsi alla Juve, chiamato dalla dirigenza bianconera per rimpiazzare Ferrara e far uscire la squadra dalla crisi di risultati senza successo.
Il Giappone dunque si è imposto a Saitama con il risultato di 1-0 in una gara che di amichevole aveva ben poco visto che nella Seleccion sono scesi in campo campioni come Messi, Milito Higuain e Tevez, insomma la squadra titolare.
Il gol della vittoria è stato messo a segno da Okazaki al 18′ del primo tempo che ha ribattuto a rete una respinta corta dell’estremo difensore argentino Romero.
Una brutta battuta d’arresto per l’Argentina dopo che aveva raccolto la prima importantissima vittoria del dopo Maradona in un’amichevole giocata contro i campioni del mondo in carica della Spagna battendola con un umiliante 4-1. E a non sorridere non è solo l’Albiceleste ma anche l’Inter che è in apprensione per gli infortuni capitati a Milito e Cambiasso, usciti piuttosto malconci dalla gara.
Dopo la delusione mondiale, l’Argentina del nuovo c.t. Sergio Batista ricomincia anche dai due interisti esclusi al mondiale sudafricano dall’ex tecnico Diego Armando Maradona. Esteban Cambiasso, e Javier Zanetti, sono pronti per ricominciare una nuova avventura con la maglia della Seleccion, dopo aver vinto tutto conl’Inter la passata stagione.
“Sono felice di avere questa opportunità, non mi aspettavo di poter tornare nel giro. Sono un giocatore in più nel gruppo, è una cosa fantastica essere qui” – le parole di Zanetti. Molto contento anche Cambiasso: “La chiamata mi ha fatto sentire veramente bene, ogni volta che esce l’elenco della Seleccion spero di vedere il mio nome”.
Il ct si affiderà anche a loro per il difficile impegno contro i campioni del Mondo e d’Europa in carica della Spagna nell’amichevole di lusso in programma il prossimo 7 settembre al Monumental di Buenos Aires, la casa del River Plate. Oltre a Zanetti e Cambiasso fanno parte del gruppo albiceleste anche i nerazzurri Milito e Samuel e gli “italiani” Burdisso, Lavezzi, Andujar e Bolatti.
Il faccia a faccia della notte tra Diego Armando Maradona e Grandona, rispettivamente selezionatore e capo della Federcalcio argentina, si è chiuso con una fumata nera chiudendo di fatto l’avventura alla guida delle Selecion del Pibe de Oro.
La volontà di Grondona era quella di confermare Diego ma non il suo nutrito entourage, di tutt’altro avviso il parere del tecnico che oltre a difendere in toto il suo staff avrebbe proposto l’ingaggio dell’amico Oscar Ruggeri.
La rottura, ancora non ufficiale, sarebbe insanabile e in Argentina iniziano a circolare i nomi dei possibili successori. E’ l’ex romanista Carlos Bianchi in cima alla lista mentre più defilata appare al momento la posizione di Sergio Batista che comunque potrebbe guidare l’Argentina nell’amichevole contro l’Irlanda dell’11 agosto.