L’incubo è stato scacciato l’Argentina trova il riscatto contro la volenterosa Costa Rica e stacca il biglietto per i quarti di finale. Dai fischi di Santa Fe si passa alla festa di Cordoba dove i 56mila del Mario Kempes si schierano sin dal primo minuto da parte di Messi e compagni innegiando alla Pulce con cori e innumerevoli striscioni. Batista rivoluziona l’attacco della Seleccion inserendo al fianco dell’intoccabile Messi, Aguero e Di Maria mentre Higuain ha fatto da boa come unica punta.
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Aguero rialza l’Argentina, tris alla Costa Rica
L’avvio dell’Argentina è rabbioso, c’è da dimostrare di non esser un flop, e dopo pochi minuti Higuain è pericolosissimo. La partita è un monologo con la giovane Costa Rica costretta alla difesa ad oltranza, a metà primo tempo è Burdisso a rendersi pericoloso, la sua incursione però termina sulla traversa. Allo scadere, bordata di Gago respinta a fatica da Moreira e tapin vincente di Aguero. Il Kun si ripete al 7′ della ripresa su assist di Lionel Messi, e ancora la stella blaugrana propizia la terza rete di Di Maria. L’Argentina convince sia per gioco di squadra che per le individualità di Aguero, capocannoniere con tre centri, che di Messi autore finalmente di una partita convincente impreziosita dai due assist. L’Argentina si qualifica come seconda alle spalle della Colombia e questa sera conoscerà l’avversario che sarà Cile, Uruguay o Peru. SPECIALE COPPA AMERICA RISULTATI, CLASSIFICHE, CURIOSITA’Sergio "El Kun" Aguero | © ANtonio Scorza/Getty Images -
Argentina – Costa Rica, adesso tocca a Messi. Le probabili formazioni
Stasera non si può sbagliare, stasera o si vince e si convince, o anche se arriva la qualificazione, le speranze di arrivare ad un traguardo importante in questa manifestazione sono veramente basse. Anche se sulla carta non è una partita da dentro o fuori, in quanto potrebbe bastare anche un pareggio agli uomini di Batista per passare ai quarti di finale, addirittura come terza, un’onta che la torçida albiceleste non vuole nemmeno prendere in considerazione, essendo una competizione importante per di più disputata in casa con il pubblico a sostegno e con in campo fenomeni del calibro di Messi, Teveze, Aguero e Di Maria, gente che fa la fortuna di mezza europa calcistica e che quando arriva in nazionale pare perdere tutto il proprio talento.
Il tecnico Batista dovrebbe cambiare formazione e presentare un modulo più offensivo, con l’inserimento di Gonzalo Higuain, di Angel Di Maria e di Aguero, al posto di Cambiasso, Lavezzi e Tevez. Un 4-2-3-1 con Romero e i 4 di difesa, Zabaleta Burdisso, Milito e Zanetti confermati in blocco e con Mascherano e verosimilmente Banega, in ballottaggio con Gago, a fare di diga al terzetto composto da Di Mari, Messi e Aguero che agirà alle spalle del Pipita Higuain. Argentina (4-2-1-3) – Romero; Zabaleta, Burdisso, Milito, Zanetti; Mascherano, Banega; Di Maria, Messi, Aguero; Higuain. In casa Costa Rica dopo la vittoria contro la Bolivia non è proibito sognare, per il tecnico Ricardo La Volpe il dubbio più grosso riguarda l’uomo a cui affidare il compito di limitare Leo Messi, la scelta potrebbe ricadere su Calvo o Duarte, ma a conti fatti l’undici che ha battuto la Bolivia e che ha permesso di continuare ad avere una speranza di qualificazione anche in caso di sconfitta dovrebbe essere confermato in blocco. 3-5-2, quindi che in fase di ripiegamento diventa un 5-3-2 più coperto, con Moreira in porta, trio di difesa formato da Acosta, Duarte e Calvo. In mediana agiranno Salvatierra e Madrigal sugli esterni e Leal, Guzman e Mora al centro, in attacco solita coppia Martinez e Campbell, quest’ultimo osservato speciale anche di qualche grande club europeo. Costa Rica (3-5-2) – Moreira; Acosta, Duarte, Calvo; Salvatierra, Leal, Guzman, Mora, Madrigal; Campbell, Martinez.© ANTONIO SCORZA/AFP/Getty Images -
Aguero senior: “Mio figlio resterà all’Atletico Madrid”
Continua a tenere banco il “caso Aguero”. Le ultime novità arrivano direttamente dalla Spagna, dove il padre del talento argentino ha rilasciato delle dichiarazioni importanti sul possibile futuro del figlio. Queste le parole di Leo Aguero:
“L’anno prossimo giocherà ancora coi colchoneros. Sergio ha ancora 2 anni di contratto, dove dovrebbe andare?“© ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images
L’attaccante albiceleste ha rimandato tutti i discorsi di mercato alla fine della sua avventura in Coppa America, finora sono 3 i club interessati a lui: Real Madrid, Juventus ma soprattutto Manchester City che nelle ultime ore si è portato prepotentemente in pole position per l’asso della “Seleccion” scavalcando la società bianconera che al momento può solo sperare in un cambio di rotta e di obiettivi del club inglese in mano ai ricchissimi sceicchi a cui nulla è precluso grazie ai loro petroldollari.
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Argentina – Colombia è già decisiva. Probabili formazioni
Dopo la sosta di un giorno, torna la Coppa America e per l’Argentina di Messi e compagni si tratta già di partita decisiva, l’albiceleste, infatti, dopo il bruttissimo pareggio nella gara d’esordio contro la Bolivia, dovrà cercare di rifarsi battendo l’agguerrita Colombia per avere qualche speranza di qualificazione al primo posto del girone.
Il tecnico Batista pare orientato a riconfermare per 10/11simi la squadra del match precedente, l’unica eccezione dovrebbe essere l’utilizzo di Zabaleta al posto di Rojo sull’esterno difensivo di destra e il conseguente spostamento a sinistra del capitano interista Zanetti. Il modulo sarà quindi il 4-3-3, con Romero in porta, linea difensiva composta come detto dai due esterni Zabaleta e Zanetti e completata al centro da Gaby Milito e Nicolas Burdisso. A centrocampo confermato il trio Banega, Mascherano, Cambiasso e in attacco a fianco all’attesissimo Messi, dovrebbero esserci Tevez e, contrariamente a quanto ci si aspettava, ancora Lavezzi. Nuovamente panchina quindi per El Kun Aguero e per Angel Di Maria. Argentina (4-3-3): Romero; Javier Zanetti, Nicolas Burdisso, Gaby Milito, Zabaleta; Ever Banega, Javier Mascherano, Esteban Cambiasso; Carlos Tevez, Lionel Messi, Ezequiel Lavezzi. Nella Colombia dovrebbero scendere in campo dal primo minuto gli “italiani” Zuniga, Yepes e Armero, solo panchina, invece, per l’udinese Zapata. Il tecnico Gomez ricorrerà al solito modulo 4-3-2-1 che in fase difensiva si trasforma in un 4-5-1, in porta il solito Luis Martinez, con Zuniga e Armero sugli esterni e Perea e Yepes coppia centrale, che probabilmente sarà messa a dura prova dal trio d’attacco argentino. A centrocampo i tre a copertura saranno ancora una volta Bolivar, Aguilar e Guarin, mentre Dayro Moreno e il match winner della scorsa partita, Adrian Ramos agiranno alle spalle del puntero del Porto, Radamel Falcao, anche lui grande atteso di questa Copa. Colombia (4-3-2-1): Luis Martinez; Camilo Zuniga, Mario Yepes, Amaranto Perea, Pablo Armero; Gustavo Bolivar, Dayro Moreno, Freddy Guarin, Abel Aguilar, Adrian Ramos; Radamel Falcao.© DANIEL GARCIA/AFP/Getty Images -
Juve, Aguero si allontana. Atletico rifiuta 32 mln più Tiago
Juventus – Aguero un matrimonio annunciato e che non si farà, questo è quanto emerge in queste ore dall’evolversi della trattativa sull’asse Torino – Madrid. Come si apprende dal quotidiano spagnolo As, l’Atletico ha rifiutato un’offerta dei bianconeri di 32 milioni più il cartellino di Tiago, valutato circa 3 milioni e tra l’altro già nelle fila dei colchoneros in prestito da un anno e mezzo, pretendendo il pagamento dell’intera clausola rescissoria prevista nel contratto dell’attaccante di 45 milioni di euro.
Difficile al momento che i due club trovino un punto d’incontro. Con il giocatore la Juventus ha trovato da tempo un accordo di massima, un quinquennale da 6.5 milioni di euro a stagione più premi che potrebbero far lievitare l’ingaggio di un altro milione, ma l’Atletico resta fermo sulle proprie richieste potendo sfruttare a suo vantaggio l’importante vetrina della Coppa America, dove il Kun ha lasciato il segno nella gara d’esordio dell’Argentina, per invogliare il Manchester City a farsi avanti. Se prima l’Atletico infatti aveva fretta di vendere Aguero (4 luglio l’ultimatum del tecnico Manzano) ora il club della capitale preferisce adottare una strategia di attesa e prendere tempo per permettere ad altri club, in primis appunto il Manchester City, di inserirsi nella trattativa e formulare un’offerta ufficiale migliore di quella bianconera e che si avvicini alla clausola. Tutto questo va a svantaggio della Juventus che non può competere con la forza economica del club inglese che, secondo il Times, avrebbe già pronta la cifra stabilita dalla clausola per portare via Aguero, Real Madrid permettendo, e sostituire così Carlos Tevez che ieri ha annunciato di voler lasciare Manchester. A questo punto Marotta ha già aperto un altro tavolo di trattative per non rimanere a mani vuote: ieri il dg bianconero si è incontrato con il manager di Giuseppe Rossi, Federico Pastorello, e nei prossimi giorni proverà a chiudere con il Villarreal l’acquisto dell’attaccante italo-americano provando ad inserire come contrpartita Felipe Melo, pedina gradita ai dirigenti spagnoli.© Denis Doyle/Getty Images -
Juve, il piano di riserva è Giuseppe Rossi
Le difficoltà incontrate per arrivare a Sergio Aguero hanno spinto Beppe Marotta a varare il piano di riserva nel caso l’acquisto dell’attaccante argentino, fiore all’occhiello della campagna di rafforzamento del mercato bianconero, dovesse sfumare.
La tentazione Real Madrid e il potere economico del Manchester City sono i due principali rivali della Juventus in questo momento nella corsa al Kun che ha annunciato in una conferenza stampa di prendere una decisione riguardo al suo futuro e svelare il nome della squadra per il quale giocherà nella prossima stagione solo al termine della Coppa America. Secondo Sky Sport il dg, che oggi sarebbe dovuto volare a Madrid per chiudere con l’Atletico, avrebbe avuto invece un incontro all’Ata Hotel Executive di Milano, quartier generale del calciomercato, con Federico Pastorello, procuratore di Giuseppe Rossi. Prende quindi quota l’ipotesi di una trattativa nei prossimi giorni tra Villarreal e Juventus per l’attaccante italoamericano il cui costo del cartellino e ingaggio sono nettamente inferiori rispetto ai quelli di Aguero il che rende Pepito più alla portata delle casse della Vecchia Signora. Se così fosse è probabile che il viaggio programmato da Marotta nella capitale spagnola e rimandato a data da destinarsi potrebbe non esserci mai.© JOSE JORDAN/AFP/Getty Images -
Aguero: “Mio futuro dopo Coppa”. E Marotta rinvia il viaggio a Madrid
Le frasi sono criptiche e tutte da decifrare quelle che Sergio Aguero ha pronunciato in merito al suo futuro nella conferenza stampa alla vigilia di una gara importante come è quella con la Colombia che, come nella gara d’esordio, non lo vedrà partire nell’undici titolare diramato dal ct dell’Argentina Sergio Batista nonostante sia stato l’eroe della gara inaugurale della Seleccion.
Il Kun dribbla le domande dei giornalisti e, anche se non fa completamente chiarezza sulla sua prossima destinazione, conferma di essere a conoscenza dell’interesse della Juventus. L’attaccante, allo stesso tempo, afferma che ha già preso una decisione in merito alla squadra in cui andrà a giocare la prossima stagione ma che la svelerà solo al termine della Coppa America: “In questo momento preferisco non parlare del mio futuro, voglio pensare solo alla Coppa America e quando finirà si saprà dove giocherò. Se mi piacerebbe resterare a Madrid? Quello che mi piacerebbe è vincere mercoledì. La Juve? Da quando sono partito si parla solo dell’offerta bianconera, di questo se ne stanno occupando i miei agenti. Se hanno offerto 30, 35, 40 milioni lo saprà sicuramente il club e i miei agenti staranno trattando con i club ma io per adesso preferisco non pensarci, in questo momento penso solo alla Seleccion“. Intanto oggi era previsto il blitz del dg bianconero Marotta a Madrid per cercare di chiudere la trattativa con l’Atletico e anticipare il ritorno di fiamma degli ultimi giorni del Real Madrid. Il viaggio del dirigente nella capitale spagnola però è stato rinviato a data da destinarsi, nel fine settimana o nella prossima, perchè la Juventus, in virtù forse delle parole di Aguero, si concentrarà in questi giorni prima a vendere e sfoltire la rosa e poi piombare dall’ad colchoneros Gil Marin con un’offerta adeguata e convincerlo a cedere la sua stella in modo tale da evitare che vada a finire agli acerrimi rivali del Real. Ma si ha la sensazione che più passa il tempo e più le percentuali di vedere Aguero con la maglia della Juventus diminuiscono giorno dopo giorno.© ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images -
Marotta prepara il blitz a Madrid per Aguero
Adesso Marotta non può più tergiversare, il tempo delle parole è terminato. Se non vuole vedersi sfuggire sotto il naso l’obiettivo numero uno della campagna acquisti bianconera Sergio Aguero, sul quale è incentrato il progetto di rilancio di Madama, deve partire verso la capitale spagnola e portarlo a casa, senza se e senza ma.
Il dg, che aveva trovato già da diverse settimane l’accordo con il giocatore per un quinquennale a 7.5 milioni di euro a stagione, ha atteso troppo per recapitare l’offerta ai vertici dell’Atletico Madrid con l’intento di tirare ulteriormente verso il basso il prezzo del cartellino dell’attaccante ma il gol che ha salvato l’Argentina dalla sconfitta-suicidio all’esordio della Coppa America contro la modesta Bolivia ha risvegliato l’interesse dei paperoni d’oltremanica con Manchester City e Chelsea su tutti e la concorrenza, la più pericolosa, del Real Madrid che aveva deciso in un primo momento di non puntare sull’asso argentino richiesto espressamente dal tecnico Mourinho per non rovinare i rapporti tra merengues e colchoneros. Marotta non può sbagliare, deve evitare uno smacco clamoroso dopo aver lavorato bene in queste settimane e guadagnato un’eternità di terreno rispetto ai rivali nella corsa ad Aguero. Ma tutto il vantaggio accumulato può essere vanificato nelle prossime ore se Florentino Perez, lo sceicco Mansour o Roman Abramovic decidessero di muoversi sul Kun. Per questo il factotum bianconero volerà a Madrid tra domani e dopodomani per cercare di chiudere la questione subito: come riporta oggi l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Marotta si spingerà sui 40 milioni, quelli richiesti dall’Atletico, solo 5 in meno previsti dalla clausola rescissoria, tra cash e uno o due contropartite tecniche. Difficile che i colchoneros accettino l’inserimento di qualche giocatore preferendo solo contanti ma alla fine potrebbero accontentarsi evitando così che il Real paghi la clausola rescissoria e porti via sulla sponda nemica di Madrid l’ormai ex idolo del Vicente Calderon.© DANIEL GARCIA/AFP/Getty Images -
Juve, Aguero si complica. C’è il Real Madrid
La tattica attendista adottata da Beppe Marotta sul principale obiettivo di mercato della Juventus potrebbe rivelarsi un suicidio: il dg infatti avrebbe potuto chiudere l’affare con l’Atletico Madrid prima dell’inizio della Coppa America, che ha visto il sogno bianconero Sergio Aguero segnare un gran gol evitando una brutta e pesante sconfitta all’Argentina nella partita inaugurale della rassegna continentale giocata contro la Bolivia, ma ha preferito aspettare con il chiaro intento di tirare ancora di più il prezzo verso il basso su quei 35 milioni cash che la Juventus avrebbe promesso ai colchoneros.
Un autogol quello di Marotta che si è svegliato ieri mattina ritrovandosi il nome di Aguero sulle prime pagine dei maggiori quotidiani mondiali con il timore, concreto, che qualche interesse sopito ormai da diverso tempo sull’altra sponda del Manzanarre si risvegliasse e tornasse alla carica per il Kun. La stampa spagnola e argentina infatti non ha dubbi: Sergio Aguero nella prossima stagione giocherà nel Real Madrid. Un incubo che si ripete quello dei tanti tifosi juventini dopo la vicenda Edin Dzeko della passata stagione e aver cullato per tanto tempo il sogno di vedere il Kun vestire la maglia bianconera. Nonostante le rassicurazione di Florentino Perez a Gil Marin di non avere nessuna intenzione di trattare l’attaccante argentino, pare che Don Florentino abbia chiesto e ottenuto un prestito ad un istituto bancario di 45 milioni di euro che, guarda caso, è proprio la cifra della clausola rescissoria fissata per liberare il giocatore. Il riavvicinamento della casa blanca su Aguero è stato dettato dalle difficoltà di Perez di arrivare a Neymar visto che il Santos sta facendo di tutto per trattenerlo in Brasile. Ma per la Juve il Real Madrid non rappresenta l’unica insidia: il fatto di aver temporeggiato troppo ha consentito a Manchester City, che di recente ha dovuto mollare Alexis Sanchez in direzione Barcellona, e Chelsea di inserirsi nella trattativa alimentando così il rischio di scatenare un’asta selvaggia per assicurarsi le prestazioni di Aguero nella quale la Vecchia Signora non avrebbe nè la forza economica nè l’appeal per competere. Tra domani e martedì Marotta è atteso nella capitale spagnola dai dirigenti dell’Atletico per tentare un ultimo disperato assalto. Altre 48 ore di attesa, poi sapremo se l’argentino sarà il top player annunciato e promesso dalla Juventus oppure se sarà l’ennesimo colpo mancato del dg che lascerà, ancora una volta, l’amaro in bocca ai tifosi bianconeri.© JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images -
Aguero salva l’Argentina, 1-1 con la Bolivia
Nell’attesissima gara d’esordio della 43esima edizione della Coppa America del Girona A davanti al suo pubblico, l’Argentina stecca e delude in quella che doveva essere la prima pietra per la conquista del trofeo. La nazionale albiceleste impatta infatti a La Plata per 1-1 con la Bolivia salvata da un gol dell’oggetto del desiderio della Juventus Sergio Aguero ad un quarto d’ora dal termine del match.
Eppure le premesse per una buona prestazione c’erano tutte con un Messi in forma smagliante e con un attacco atomico capace di far rabbrividire qualsiasi avversario. Il ct Batista opta per un tridente composto dal Pallone d’Oro e stella del Barcellona affiancato dal napoletano Ezequiel Lavezzi e Carlos Tevez spedendo in panchina Aguero, Higuain, Milito e Di Maria. La Bolivia, al contrario delle aspettative, se la gioca e tiene bene nel primo tempo dove l’unica vera occasione da gol capita sui piedi di Cambiasso dopo una trattenuta goffa del portiere Arias. La ripresa si apre subito con una doccia gelata per gli oltre 50 mila tifosi di casa quando il boliviano naturalizzato Edivaldo si ricorda di essere brasiliano e con pregevole tacco sugli sviluppi di un corner beffa Romero, quest’ultimo ingannato dalla topica di Banega appostato sul primo palo che si fa passare la sfera tra le gambe. L’Argentina accusa il colpo e rischia di capitolare per la seconda volta quando Marcelo Martins s’invola indisturbato verso la porta avversaria ritrovandosi a tu per tu con Romero che prima con un grande intervento allunga la sfera all’attaccante boliviano mentre questi lo stava scartando e poi la blocca sulla seconda conclusione piuttosto centrale. Evitato il tracollo ci pensa il neo entrato Aguero a cambiare il volto alla partita e scacciare i fantasmi di una sconfitta che si stava materializzando con un destro bellissimo al volo su sponda di Burdisso ed è sempre il Kun a rendersi pericoloso costringendo l’estremo difensore boliviano Arias a superarsi nei minuti finali di gara. Con questo pari l’Argentina dovrà fare risultato pieno nel prossimo impegno del 6 luglio contro la Colombia se non vuole ritrovarsi con l’acqua alla gola e subire già una clamorosa eliminazione anticipata del torneo continentale. E c’è da scommetterci che Batista cambierà sicuramente qualcosa nell’undici titolare che mercoledì affronterà i Cafeteros. HIGHLIGHTS E GALLERY© MIGUEL ROJO/AFP/Getty Images