Tag: serena williams

  • Tennis: Bertens e Muguruza le regine di Francia

    Tennis: Bertens e Muguruza le regine di Francia

    Due favole, due storie bellissime di tennis, la prima si ferma alle semifinali di Roland Garros 2016 tuttavia vince la sfida più importante. Garbine Muguruza invece arriva sino in fondo alla competizione e con due set fantastici ferma lo strapotere americano di Serena Williams.

    L’olandese Kiki Bertens ha 24 anni e già ha vinto la sfida più importante, quella per la vita schiacciando e scacciando un tumore scoperto due anni prima. Nel 2014 un rigonfiamento all’altezza del collo aveva destato sospetti mentre lei, allora 22enne cercava di farsi spazio nel mondo del tennis, gli esami non lasciavano dubbi, tumore alla tiroide. In quel momento l’atleta era in ascesa ma la notizia della sua salute la sconquassa psicologicamente e inizia a sprofondare in classifica. Ci vuole un anno di battaglia contro il male e la volontà di non uscire dall’universo del tennis per ritornare a sorridere e proprio al Roland Garros dell’anno scorso in conferenza stampa dopo essere stata battuta dalla Kuznetsova con le lacrime agli occhi, ma di gioia, annuncia di aver vinto la sua partita più importante.

    Kiki Bertens in azione | Il Pallonaro
    Kiki Bertens in azione | Il Pallonaro

    Il 2016 per Kiki Bertens inizia favolosamente con la finale di Fed Cup quasi raggiunta e con un percorso nella competizione da protagonista, poi la vittoria a Norimberga nel torneo WTA e ora il capolavoro in questo Roland Garros dove deve arrendersi solo a Serena Williams in semifinale. Battute in serie Angelique Kerber, recente vittoriosa agli Australian Open, Camila Giorgi, l’ostica Kasatkina in una sfida infinita al terzo turno, Keys agli ottavi e ai quarti la talentuosa Timea Bacsinszky. Una bellissima storia di sport e di vita da chi prima di questo Roland Garros era la numero 58 del ranking WTA e oggi guardando solo ai risultati del 2016 è la numero dodici dell’anno.

    Garbine Muguruza partiva come outsider, o meglio come quarta favorita del torneo ma di un bel po’ attardata nelle preferenze sulle avversarie compresa quella Serena Williams che pare un carro armato quando ti punta con dritti e passanti ma che ieri ha piegato in finale come un lamierino di alluminio.

    Nel torneo parte in sordina, quasi snobbata dai media, più concentrati a vedere le prestazioni e le dipartite delle varie più quotate avversarie. Finché si arriva a oggi. Di fronte c’è l’americana che in fatto di tornei del Grande Slam può insidiare il record di Steffi Graf pertanto il destino sembra segnato e di solito la Williams quando è così non fallisce.

    Garbine Muguruza | Il Pallonaro
    Garbine Muguruza | Il Pallonaro

    La partita però prende una piega diversa e Garbine è bravissima a giocare il suo tennis e ad imporlo all’avversaria senza timori, di solito è Serena che conduce e cucina l’avversaria. Personalità da vendere per una ragazza di 22 anni che si trova davanti ad un “mostro” del tennis mondiale.

    La spagnola riesce a tenere in equilibrio la gara e va in leggera difficoltà nel quarto game, tuttavia tiene testa alla Williams e la mette sotto nel quinto poi c’è la reazione rabbiosa dell’americana che sembra inanellare una serie di recuperi maestosi e prendendosi 3 game consecutivamente. Alla fine nell’undicesimo game la Muguruza si prende un po’ di largo a fatica e riporta il vantaggio 6-5, nel dodicesimo e ultimo game della prima frazione si prende 3 set point, due annullati dall’americana che non può nulla sul terzo.

    Si chiude 7-5 quindi il conto del primo set e la statunitense ha preso la botta psicologica, di fronte c’è un’avversaria che non molla l’osso facilmente, situazione inusuale per lei abituata a vedere le contendenti frustrate cedere al suo strapotere. Il secondo set inizia con una serie di errori per entrambe, poi la spagnola si prende il largo tenendo a distanza l’avversaria con dei lungo linea micidiali e piazzando un parziale 3-1.

    Garbine Muguruza trionfa al Roland Garros 2016 | Il Pallonaro
    Garbine Muguruza trionfa al Roland Garros 2016 | Il Pallonaro

    A questo punto la ragazza di Caracas continua come un martello e si arriva al nono game con sempre lei davanti e la Williams che deve rincorrere. E’ un momento di grande tennis quando la Muguruza si procura ben quattro match point e come una leonessa che ruggisce da vera campionessa la Williams non solo li annulla tutti e quattro ma strappa il game all’avversaria che resta davanti 5-3. Nel decimo gioco stesso copione, stavolta i match point sono tre e Serena vede fuori un pallonetto della spagnola che invece bacia la riga del campo.

    Garbine Muguruza così diventa regina di Francia sulla terra rossa di Parigi e insieme a Kiki Bertens hanno scritto una pagina indelebile del tennis mondiale, sono le due immagini femminili più belle del torneo..

  • La Williams è inarrestabile, Melbourne è sua

    La Williams è inarrestabile, Melbourne è sua

    Serena Williams conquista per la sesta volta in carriera gli Australian Open sconfiggendo nella finale femminile Maria Sharapova con il punteggio di 6-3, 7-6 (5). Per la trentatreenne americana, numero uno del ranking mondiale, è il 65 esimo titolo in carriera, il diciannovesimo dello slam.

    Serena Williams vince gli Australian Open 2015
    Serena Williams vince gli Australian Open 2015

    In avvio di match servizio della Sharapova, Williams si porta sullo 0-30 e la russa approfitta della grande decisione della della rivale che forza i colpi rischiando di sbagliare. Il punto del 40-40 messo a segno dalla Williams è un gran punto di dritto; la Sharapova risponde con un ace ma è un doppio fallo a regalare il break alla Williams; nel settimo gioco la Williams allunga a 5-2 : Serena con due super risposte va sullo 0-30, poi arriva il doppio fallo e un rovescio della russa che finisce fuori dal campo, altro break per la Williams ma nel game successivo contro break Sharapova: forza lo scambio costringendo all’errore l’americana fino allo 0-40; è un doppio fallo a portare il match 5-3 a favore della Williams. Nel nono game, dopo 47 minuti, si è chiuso il primo set, servizio a zero della Williams dopo una palla rallentata dalla rete sul colpo di Sharapova.

    Nel secondo game del secondo set la Sharapova è riuscita ad annullare due palle break con due servizi vincenti, per poi vincere il game ai vantaggi. Nel quinto game Serena Williams è riuscita a recuperare quando era sotto 0-30 e ha chiuso tenendo il servizio, 3-2. Il settimo game del secondo set è sicuramente il più bello di tutto il match: Serena Williams al servizio è sotto 0-30, ha recuperato con 3 servizi vincenti portandosi sul 40-30, poi Sharapova l’ha costretta ai vantaggi e ha anche avuto una palla break che però è stata annullata dall’americana sempre grazie alla sua battuta, Williams avanti 4-3. Nel decimo game Sharapova è riuscita ad annullare un match point, si va al tie break: con un altro mini break, un ace e poi un errore in risposta di Sharapova, Serena Williams si porta sul 4-1; Sharapova è riuscita a tenere testa stando sotto per 4-5 ma cede il primo servizio ma tiene il secondo annullando un match point a Serena che serve sul 6-5. Serena Williams chiude con un ace 7-6. vincendo il suo sesto Australian Open.

  • Serena Williams in finale contro la Sharapova

    Serena Williams in finale contro la Sharapova

    Serena Williams e Maria Sharapova si sfideranno nella finale dell’Australian Open 2015. Come

    Serena Williams in finale nel torneo femminile contro Maria Sharapova
    Serena Williams in finale nel torneo femminile contro Maria Sharapova

    era prevedibile dai pronostici pre gara entrambe sono emerse vincitrici dalle due semifinali disputate: Serena Williams, numero uno del ranking,  ha avuto la meglio sulla Keys per 7-6; 6-2, dovendo faticare più del previsto nel primo set a cospetto della diciannovenne Keys la quale ha tenuto botta sia nel primo set sia nel momento decisivo del secondo parziale annullando ben otto match point, di cui sette nel penultimo game, prima di alzare bandiera bianca sull’ace della seconda di servizio che sul 5-2 ha spianato la strada a Serena Williams la quale ha raggiunto la ventitreesima finale di uno Slam, sono diciotto i trofei messi in bacheca, ed è sicura di rimanere al primo posto del ranking mondiale a prescindere dall’esito della finale.

    Il derby russo se lo è aggiudicato Maria Sharapova, testa di serie numero due del mondo,  la quale ha sconfitto la testa di serie numero 10 Makarova sconfitta con il punteggio di 6-3; 6-2. Per la Sharapova è la decima finale in un torneo del Grande Slam, 5 i titoli conquistati, ma i numeri vedono Serena Williams avanti negli scontri diretti, vincitrice negli ultimi 15 incontri con la russa ed è avanti negli scontri diretti per 16-2. La finale è un remake di quella andata in scena nel 2007 dove Serena Williams trionfò con il punteggio di 6-1; 6-2.

    In campo maschile ha centrato la finale Andy Murray dopo aver battuto Thomas Berdych con il punteggio di 6-7; 6-0; 6-3; 7-5 in tre ore e mezza di gioco. Il primo set ha avuto la durata di 76 minuti; tanti gli errori da ambo le parti, Ne ha commessi di più Murray il quale si è ritrovato sotto 5-3 e servizio per Berdych; il ceco ha avuto il demerito di non approfittarne e di restituire il favore; nuova parità raggiunta e tie break. Murray ha dilapidato un set point e sul 6-5 si è fatto rimontare. Sono stati 3 i punti consecutivi per Berdych che ha portato a casa il primo set per 8.6.

    Nella seconda frazione il ceco è stato inesistente e ha consentito a Murray di rimettere in parità i set vinti in appena mezz’ora. Murray è partito avanti anche nel terzo set ma è nel quinto gioco che è riuscito  a prendere il largo, 3-2 in suo favore, dopo che Berdych era stato avanti per 40-0. Nel quarto set equilibrio dovuto dalla successione dei servizi, Berdych è tornato a palla break nel sesto gioco ma Murray ha arginato l’attacco ed è tornato a mettere pressione all’avversario, è stato proprio Thomas a cedere per primo la battuta a 15 sul 5-5. Al cambio campo Murray ha conquistato la vittoria e la finale.

    A raggiungere Murray ecco Novak Djokovic, numero uno del ranking, vincitore della seconda semifinale contro Stanislav Wawrinka in tre ore e trenta minuti: 7-6; 3-6; 6-4; 4-6; 6-0. Dopo essere stato sotto di un break e aver sprecato due set point sul 5-4, Djokovic chiude il primo set per 7-6, 7-1 in 43 minuti. Il momento chiave del secondo set è stato quando Wawrinka si è visto annullate due palle break sul suo primo turno di servizio, poi nel sesto gioco sfrutta la prima palla break e si porta avanti per 4-2; lo svizzero gioca profondo, corre diversi rischi e riesce a portare a casa il secondo set in 37 minuti.

    Nel terzo set Djokovic strappa il break nel terzo game  e si porta sul 3-0, Wawrinka annulla due palle break nel quarto gioco e nel settimo trova il contro break; poi tiene la battuta a zero, sul 5-4 a favore dello svizzero Djokovic si riporta avanti nei parziali dopo un errore gratuito dello svizzero: 6-4 in 52 minuti.

    Ancora altalena in apertura di quarto set, break e contro break. molti errori da ambo le parti. Passaggio a vuoto di Djokovic il quale che regala quattro punti gratuiti e nel settimo game va sotto di un break: 4-3 Wawrinka e servizio. Grazie a un parziale di 7 punti a 1 tra settimo e ottavo gioco Wawrinka prende il largo e vince il quarto set in 43 minuti per 6-4.

    Il primo game del quinto set è molto combattuto, lungo e se lo aggiudica Djokovic dopo due palle decise dall’occhio di falco. Wawrinka accusa il colpo, doppio fallo e il serbo prende il break andando sul 2-0. E’ il crollo: da ora alla fine non c’è più partita e Djokovic chiude a 0 il set in 37′.

    Domenica Djokovic-Murray sarà l’ultimo atto di questo Australian Open.

  • WTA Finals: Halep vince un set, Serena resta numero 1

    WTA Finals: Halep vince un set, Serena resta numero 1

    La Halep ha fatto un regalo a Serena Wlliams e vincendo un set ha eliminato la Ivanovic. Maria Sharapova ha vinto ma è stata eliminata dal girone. La Kvitova ha perso contro la Wozniacki e quindi la Radwanska, sconfitta, ha l’accesso in semifinale assieme alla danese. A vincere il girone è stata Caroline Wozniacki, che ha battuto senza problemi Petra Kvitova per 6-2 6-3, aumentando i rimpianti di Maria Sharapova che, se avesse solamente messo a segno uno dei tre match point sciupati, si sarebbe qualificata al posto della Radwanska, che si è qualificata in semifinale come seconda classificata.

    La Wozniacki, nel terzo match del girone, è stata abile a giocare un match molto accorto in difesa, sfruttando la progressività dei colpi e l’aggressività in risposta. La Kvitova non ha mostrato il suo gioco migliore, forse a cui della pressione da match dentro o fuori. Nei primi giochi del primo set si sono susseguiti break e contro break finché, sul 3-2, la danese allungava fino a chiudere sul 6-2. Nel secondo parziale la Wozniacki ha accelerato nel settimo gioco portandosi sul 4-3, in suo favore chiudendo 6-3. Quindi il gruppo bianco si è chiuso con la Wozniacki al primo posto a punteggio pieno mentre la Radwanska è passata, nonostante la parità con le altre due tenniste, per quoziente di set.

    In apertura di giornata si è disputato il match tra Radwanska e Sharapova; perso nettamente il primo set e sotto nel secondo, la polacca ha sfruttato il crescendo degli errori della russa, anche sui due match point falliti, due sul 5-1 e uno sul 5-3, la Sharapova ha molto da recriminare andando nel pallone, riuscendo a tenere il servizio e aggrappandosi al tie break; questo veniva giocato, male dalla russa che sbagliava molto e la Radwanska chiudeva per 7-4. Il terzo set ha visto un allungo sul 3-2 della Sharapova, arrivando al match point sul 5-2. Una risposta vincente le consentiva di portare a casa la prima e unica vittoria del gruppo bianco.

    simona-halep impegnata a Singapore nel Wta Championship
    simona-halep impegnata a Singapore nel Wta Championship

    Nel girone rosso Ana Ivanovic ha sconfitto Simona Halep 7-6; 3-6; 6-3, ma si sapeva che il match era solo tale nei primi due set, dato che la serba doveva per forza vincere nei primi due set. La Halep, nel primo set, si era portata avanti per 5-2, mostrandosi in completo controllo del match salvo soffrire il ritorno della Ivanovic la quale ha salvato un set point che l’avrebbe esclusa dalle semifinali, chiudendo poi alla prima occasione. Nel secondo set la Halep era scappata nel punteggio, salvo poi farsi recuperare, ma questa volta la rumena ha tenuto i nervi saldi e ha chiuso i conti del girone rosso. La Ivanovic si è poi assicurata la seconda vittoria in questo Master, sfruttando un calo della rumena ma non è bastato.

    Oggi dunque sono in programma le semifinali: Simona Halep se la vedrà contro Agnieszka Radwańska mentre l’altra sfida vedrà Serena Williams opposta a Caroline Wozniacki.

  • Serena Williams travolge la Bouchard

    Serena Williams travolge la Bouchard

    Serena Williams, numero 1 del mondo, nel suo terzo match disputato nel gruppo rosso,  ha trovato il riscatto dopo la sonora sconfitta subita meno di 24 ore fa da Simona Halep, battendo Eugenie Bouchard, numero 5 del ranking WTA 6-1 6-1. Nonostante la vittoria, però, la numero uno del mondo non è ancora in un’ottima posizione per l’accesso alle semifinali: una vittoria in due set da parte di Ana Ivanovic su Simona Halep la eliminerebbe nel gioco dei quozienti game.

    E’ stata una buona performance quella dell’americana, che ha ritrovato calma e una discreta sicurezza nei suoi colpi, seppure sia difficile valutare fino a che punto sia stata messa in difficoltà da una Bouchard partita in sordina e man mano sempre meno convinta di poter vincere.

    Serena Williams si è sbarazzata facilmente della Bouchard
    Serena Williams si è sbarazzata facilmente della Bouchard

    Ad inizio match, la Williams ha mostrato un po’ di tensione e ha sprecato tre break point consecutivi nell’unico game conquistato dalla canadese. Ma dopo aver salvato una palla break anche sul proprio game, l’americana non ha più avuto timore e ha approfittato di un’avversaria non troppo presente in campo.

    Nel secondo set la Williams ha finalmente lasciato andare il braccio, fatto testimoniato da un ace a 205 km/h, il record rimane quello di 211km/h, fatto registrare da Sabine Lisicki la scorsa estate a Stanford. In un game rocambolesco, aiutata da una chiamata sbagliata e un nastro fortunato, la Bouchard ha vinto il gioco della bandiera nel secondo set, unico game conquistato ma così facendo ha complicato le sorti della Williams.

    L’americana ha poi vinto con agilità il game successivo, ma ha così eliminato ogni possibilità di vincere la sfida con la Ivanovic sul quoziente game, dovesse questa vincere in due set domani. Non appena la Bouchard ha tenuto il primo game al servizio, questo aveva automaticamente qualificato la Halep.

    La sfida tra Ana Ivanovic e Simona Halep definirà’ la due semifinaliste del girone del torneo. il cui montepremi finali è di sei milioni e mezzo di dollari, in corso sul veloce e indoor di Singapore.

     

  • WTA Championship: fantastica Halep

    WTA Championship: fantastica Halep

    Simona Halep batte 6-0 6-2 per la prima volta Serena Williams giocando la partita perfetta, ora l’americana è a rischio eliminazione; si interrompe la sua striscia di 16 vittorie consecutive al Masters. In solamente un’ora e quattro minuti Simona Halep batte Serena Williams per 6-0 6-2, un risultato che non ammette giustificazioni.

    La Halep è stata in forma eccellente, soprattutto a livello mentale perché, nonostante il risultato, nel secondo set ha dovuto fronteggiare molte difficoltà. Nel primo set la Williams non ha trovato il campo con nessun fondamentale, ma

    Simona Halep, sorridente, dopo la vittoria ottenuta
    Simona Halep, sorridente, dopo la vittoria ottenuta

    quando succedeva, la rumena prendeva in mano lo scambio e chiudeva con dei vincenti. L’americana si è mostrata lenta con i piedi per cui spesso ha sbagliato palle comode e molte risposte. La Williams, archiviato il primo set, ha provato una reazione d’orgoglio e, snaturando un po’ il suo gioco, ha provato lo scambio da fondo e provato a mettere pressione mentale alla sua avversaria. Ma è stata questa la forza della Halep nel match; nel secondo set si è trovata diverse volte ad un punto da cedere il proprio servizio alla americana, ma in ciascuna di queste occasione ha giocato il suo miglior tennis, salvando tutte e sei le palle break quasi esclusivamente con vincenti o ace. La Halep ha chiuso il match con nervi saldi e, ancora una volta salvando due palle break con autorità.

    Nell’altro match del girone una convincente Ana Ivanovic ha sconfitto Eugenie Bouchard la quale si congeda, con una gara di anticipo, dal suo primo Master della carriera. Partenza forte della Ivanovic anche se qualche game è stato combattuto, ciò non ha impedito alla serba di portarsi sul 4-0 con doppio break a favore, svantaggio che la tennista canadese non è riuscita a limitare. La reazione della Bouchard è arrivata nel secondo set: la svolta sul 3-3 con un doppio fallo della canadese la quale ha concesso il break alla Ivanovic che non concede due palle per la parità e chiude la contesa, strappando di nuovo il servizio alla Bouchard. La serba torna cosi in piena corsa per la qualificazione, nel gruppo rosso, alle semifinali.

    A pari punti con la Williams, entrambe hanno lo stesso computo di set vinti e persi ma la Ivanovic è avanti (+4 a +2) nella differenza set con la americana. Nell’ultima giornata, domani già in campo Williams-Buochard mentre venerdì Ivanovic-Halep.

  • WTA Championship: per Serena Williams ottima partenza

    WTA Championship: per Serena Williams ottima partenza

    Serena Williams, numero uno del mondo, ha aperto nella giornata di ieri il gruppo rosso superando con un doppio 6-4 Ana Ivanovic. Per l’americana è stata un ottima dimostrazione, soprattutto al servizio con cui ha totalizzato 12 ace a fronte di soli quattro doppi falli.

    In un primo set  dal’andamento altalenante Serena ha dimostrato le solite grandi doti atletiche di potenza e velocità; anche la Ivanovic ha dimostrato di essere in un ottimo momento psico fisico, solida e aggressiva anche con il suo tallone d’Achille: il rovescio. La serba si è procurata delle palle break nel primo parziale ma Serena è stata brava a non concedergliele. L’americana ha quindi reagito alzando il ritmo e, dall’uno pari, ha infilato un filotto di tre game

    Serena Williams, impegnata in una risposta di dritto
    Serena Williams, impegnata in una risposta di dritto

    consecutivi, con cui sembrava destinata a mettere un’ipoteca sul set grazie al suo servizio preciso e potente. La serba però non si è lasciata intimorire e ha recuperato lo svantaggio grazie a degli ottimi colpi da fondo campo; la Williams ha avuto di che preoccuparsi, nel nono gioco la Ivanovic ha continuato a spingere e a mettere in crisi Serena che ha dovuto fronteggiare  una palla break sulla quale però il braccio della serba si è fatto tremolante non chiudendo un dritto da metà campo e poi sbagliando una volé ed  infine ha ceduto il set con un doppio fallo.

    La Ivanovic ha trovato la forza di mettere da parte un set perso, partendo alla grande con un ottimo game in risposta, che le ha dato un game di vantaggio. Ma, nuovamente, è stato il servizio a tradirla nel momento migliore, Serena ha riagguantato la parità immediatamente. Negli otto game successivi, la qualità del gioco di entrambe è aumentata e, così, anche il match ha vissuto il suo momento migliore. Anche gli scambi si sono allungati e per lungo tempo solo i vincenti potevano mettere fine ad ogni punto.Serena è riuscita a tenere il proprio servizio per portarsi sul 5-4, mentre poi è stata la tensione della Ivanovic a fare il resto; con due errori di dritto, la serba ha consegnato il match a Serena, che dunque parte nel migliore dei modi in questo girone rosso.

    Simona Halep ha vinto l’altro match del gruppo rosso di questi WTA Championships di Singapore, battendo con facilità Eugenie Bouchard 6-2 6-3. La francese è stata troppo fallosa, soprattutto nella risposta, solo un calo della Halep ha permesso, alla più giovane delle otto giocatrici di questo torneo, di rimanere aggrappata a una lieve speranza.

    La Buochard ha iniziato il match con nervosismo e ne ha subito approfittato la Halep grazie ad un tennis molto solido e aggressivo tenendo testa dell’avversaria. La rumena ha chiuso il primo set con sette vincenti e solamente due errori mentre la Buochard ha chiuso il set con sedici errori.

    Nel secondo set la Halep ha mostrato, al momento di mettere la parola fine alla gara, segni di tensione comprensibili data la difficoltà incontrata nella seconda parte della stagione. La rumena è riuscita a catturare un break che non è mai stato a rischio  e la Buochard  con un doppio fallo ha messo, per 6-3 Halep, la parola fine alla gara.

    Il WTA Finals è un torneo di tennis il quale viene disputato a Singapore al Singapore Indoor Stadium; ed è un master femminile dotato di un montepremi di 6.500.000 dollari e vede in campo le migliori otto giocatrici di singolare della stagione. divise in due gironi. Le otto in questione sono:  Serena Williams; Marija Šharapova; Petra Kvitová; Simona Halep; Eugenie Bouchard; Agnieszka Radwańska; Ana Ivanović  e Caroline Wozniacki.

  • Serena Williams troppo forte, è suo lo Us Open

    Serena Williams troppo forte, è suo lo Us Open

    E’ sempre lei la più forte; e, a dirla tutta, la novità non c’è. In tutto il torneo le sue avversarie non sono riuscite a portare via più di tre game a set. Serena Williams conquista lo US Open vincendo 6-3; 6-3,  schiantando in finale  Caroline Wozniacki  e conquistando il diciottesimo Slam in carriera, andando ad eguagliare due leggende del tennis femminile come Chirs Evert e Martina Navratilova.

    Uno US Open sta dominato con una finale a senso unico; Caroline Wozniacki non ha potuto davvero nulla. Quando Serena Williams sfodera le due condizioni principali che hanno costruito i successi della sua straordinaria carriera , ovvero integrità fisica e freschezza mentale, non ce n’è per nessuno: come è stato anche oggi, quando le condizioni sono queste commentare i match dell’americana rischia di diventare un compito monotono e noioso. Dopo una partenza contratta di entrambe,

    La vincitrice dello US Open in azione
    La vincitrice dello US Open in azione

    il match è stato preso di mano dalla tennista di casa, la danese ha giocato malino rispetto ai precedenti incontri; preoccupata da una prima da non poter sbagliare causa eccessiva aggressività della Williams sulla seconda, la Wozniacki ha finito per giocare male anche quella; con il dritto poi ha sbagliato più del solito.

    Serena Williams ha cosi dominato l’incontro vincendo una finale gestita alla perfezione e aggiornando un invidiabile record: il sesto titolo conquistato a New York, il terzo consecutivo. E, per il secondo anno consecutivo inoltre la statunitense, grazie ai successi dell’estate, si porta a casa le US Open Series aggiungendo ai tre milioni di dollari dell’assegno destinato alla vincitrice un milioncino extra di bonus. E poi dicono i calciatori….

    La Wozniacki ha fatto sicuramente progressi in questo torneo ma ancora non basta per poter trionfare, almeno quando Serena è come in questo torneo.  Scesa lo scorso marzo fino al 18esimo posto del ranking WTA, la danese ha saputo reagire al meglio alle vicissitudine della sua vita privata giocando, in estate, forse il tennis migliore della sua carriera e da oggi ritorna tra le prime dieci del ranking WTA.

     

  • Serena Williams in finale, strapazzata la Makarova

    Serena Williams in finale, strapazzata la Makarova

    Ha impiegato soltanto un’ora esatta, nella prima semifinale, per avere la meglio sulla russa Ekaterina Makarova e prenotare la finale dello US Open. Serena Williams è stata semplicemente perfetta, un’imbarazzante prova di superiorità: a farne le spese la russa sconfitta con il punteggio di 6-1; 6-3. In finale, a caccia del diciottesimo slam e del terzo consecutivo qui a Flashing Meadows, troverà Caroline Wozniacki.  Troppo forte , concentrata, concreta. L’americana ha dominato la russa Makarova dal primo all’ultimo scambio; quest’ultima non ha potuto proprio nulla; è riuscita a conquistare un misero break quando ormai il match si era incanalato in una maniera precisa.

    Le due finaliste dello US Open femminile 2014
    Le due finaliste dello US Open femminile 2014

    In una seconda semifinale molto combattuta, fin a quando si è giocata, Caroline Wozniacki ha la meglio, causa ritiro, di Shuai Peng che, dopo aver perso il primo set al tie break, nel secondo è costretta al ritiro sul 4-3 e viene portata via sulla sedia a rotelle a causa di problemi respiratori con il conseguente ritiro forzato. Il caldo e il tennis battagliero hanno costretto la tennista cinese ad alzare bandiera bianca. In finale ci va, meritatamente, la danese che ha giocato un primo set con altissimo livello d’intensità. La Peng ha venduto cara la pelle andando due volte avanti di un break grazie alle sue prime di servizio e a traiettorie molto alte e profonde con il rovescio.  La Wozniacki ha avuto il merito di non farsi mai scappare l’avversaria giocando un grande tie break nel primo set chiuso per 7/1 nel quale la cinese ha evidenziato i primi segni di calo fisico, nonostante nel secondo set ci sia stato un suo iniziale break ma, come nel primo set, la danese non ha permesso alla avversaria di scappare via, infilando 4 giochi consecutivi alla Peng in evidente difficoltà. Dall’ottavo gioco in poi i crampi, la ripresa del gioco ma dopo soli due punti la cinese è crollata a terra ormai senza forze.

    E cosi domenica le due amiche si troveranno di fronte per contendersi lo scettro americano: la Williams è alla prima finale dello Slam di questo 2014 ma può prendersi il terzo titolo consecutivo in terra di casa. La Wozniacki cercherà di provare a levarsi una soddisfazione fin ad ora mai raggiunta 5 anni dopo la sconfitta con Kim Clijster.

  • Flavia Pennetta lotta, ma la Williams é devastante

    Flavia Pennetta lotta, ma la Williams é devastante

    Nel tabellone femminile Flavia Pennetta saluta gli Us Open 2014 dovendosi arrendere a una Serena Williams in condizioni davvero straripanti: l’americana prenota le semifinali con un 6-3; 6-2 e ora se la vedrà con la russa Makarova Ekaterina. Serena infila la 19 esima vittoria consecutiva a Flushing Meadows: è imbattuta dal 2011. Eppure la Pennetta è partita forte nel primo parziale: subito un 3-0 di braccio ma contro questa Williams non basta che sfodera prime vincenti e ace a raffica.

     

    Flavia Pennetta in azione durante il match
    Flavia Pennetta in azione durante il match | Foto Web

    La brindisina aveva inizialmente sorpreso l’avversaria strappandole 2 break ma Serena è riuscita a recuperare subito il doppio svantaggio mettendo i piedi in campo per mettere a segno vincenti. Altre occasioni per la Pennetta non sono mancate: ma la Williams è brava a distribuire gli ace. Due parziali severissimi che piegano la brindisina: il primo 6 game a 0 che consegnano all’americana il primo set per 6-3. Il secondo di 11 punti consecutivi da 1-2 e altri 5 giochi per il finale in un’ora e spiccioli.

    Makarova Ekaterina, per la prima volta in carriera, centra la semifinale di un grande slam: battuta Vika Azarenka 6-4; 6-2, il finale in 1 ora e 27 minuti. Un anno nero per la biellorussa, falcidiato dagli infortuni e guai fisici che ne hanno condizionato notevolmente forma e rendimento: da lunedi sarà fuori dalle numero 20 del Mondo. La russa si è dimostrata solida, convincente e ha saputo reagire alle difficoltà di un primo set dove la Azarenka era partita forte e con la volontà di fare gara, un break iniziale aveva portato avanti la biellorussa. La Makarova però è stata subito perfetta nel rientrare sul 2-2 sfruttando anche un doppio fallo dell’avversaria. Una Azarenka molto fallosa ha favorito la Makarova che è riuscita a spostare l’incontro su ritmo e scambi di forza dal fondo. E’ cosi arrivato il break nel decimo gioco che è valso il primo set. L’orgoglio e la forza hanno abbandonato la biellorussa che nel sesto gioco e alla settima palla break si è dovuta arrendere al nastro sfortunato. La Makarova è stata perfetta nel confermarsi al servizio e chiudere successivamente il match.

    In campo maschile, in tre ore e mezza, Novak Djokovic ha la meglio su Andy Murray con il punteggio di 7-6; 6-7; 6-2; 6-4. Per fare una grande partita di tennis ci vogliono due grandi tennisti, che abbiano una grande condizione fisica e mentale, un grande Murray esce a testa alta da New York. Per due set e mezzo lo scozzese ha ritrovato il suo miglior tennis e, insieme a Djokovic, ha regalato al pubblico un match di qualità eccelsa. Murray tra guai alle gambe, alla schiena e acciacchi di vario tipo alla fine è sempre il primo a mollare: in 7 game in cui è arrivato alla palla break alla fine Djokovic ha sempre strappato il servizio; dei 10 game in cui Murray ha avuto solo un’occasione lo scozzese ha fatto suoi solo 4 giochi. Il serbo ha maturato negli anni una incredibile forza mentale; nei primi giochi del terzo set lo scozzese è stato ingiocabile sul dritto causa i problemi fisici che aumentavano;  Djokovic ha aspettato senza sprecare ulteriori energie il momento giusto del quarto set che è coinciso con il decimo gioco. A questo punto il serbo ha preso il largo chiudendo il match e ora troverà di fronte il giapponese Nishikori.

    Kei Nishikori al termine di una nuova maratona, 4 ore  e 15 minuti di gara, ha sconfitto lo svizzero Stanislav Wawrinka con il punteggio: 3-6; 7-5; 7-6; 6-7; 6-4 e conquista cosi per la prima volta in carriera la semifinale di uno slam.  Un match dove a lungo ha dominato il servizio e la presa in mano degli scambi, solo 5 i break totali lungo le 4 ore; Wawrinka ha ceduto il secondo set con un doppio fallo e di nuovo con un doppio fallo ha mandato al match point il giapponese il quale pur soffrendo in qualche game, è sempre riuscito a mantenere i suoi turni di servizio.