Tag: serbia

  • Lazar Markovic, il talento del Partizan Belgrado

    Lazar Markovic, il talento del Partizan Belgrado

    Lazar Markovic ha stupito tutti a San Siro giovedì scorso nel match vinto dall’Inter contro il Partizan. Soltanto il palo e uno straordinario Handanovic gli hanno impedito la gioia del gol, rete che avrebbe forse consentito ai ragazzi di Vermezovic una vittoria storica al Meazza. Non ha segnato, ma Lazar ha comunque mostrato numeri e qualità fuori dal comune per un ragazzo della sua età (classe ’94, 18 anni lo scorso marzo). La retroguardia nerazzurra durante i 90′ della partita non è riuscita ad opporre una strategia che potesse fermare il fenomeno di Cacak. Partendo largo a sinistra e accentrandosi con il destro, Lazar Markovic è stato impressionante, con Jonathan e gli altri nerazzurri in perenne difficoltà.

    IL DEBUTTO – Dopo aver trascorso tre anni nelle giovanili del Partizan, Markovic viene promosso in Prima squadra, debuttando tra i professionisti durante il match di Superliga contro il Sloboda Uzice, valido per la 30 giornata di campionato, vinto dal Partizan con il risultato di 2-1. Per Laraz, allora 17 enne, diciannove minuti in campo e tanta voglia di iniziare al più presto la stagione successiva. Poche settimane prima Lazar Markovic aveva disputato il Campionato Europeo Under 17. Il torneo vide la clamorosa eliminazione della Serbia fin dalla fase a gironi, nella quale Markovic e compagni riuscirono soltanto ad ottenere un punto (Serbia-Francia 1-1), uscendo sconfitti al debutto contro la Danimarca (2-3) e infine nella terza e ultima partita del girone contro l’Inghilterra (3-0 per gli inglesi). Quell’anno non mancarono le critiche anche nei confronti del giovanissimo Markovic. Pochi mesi più tardi però Lazar riuscì a riprendersi con gli interessi quanto gli era stato tolto agli ultimi Europei di categoria.

    Serbia v Wales  - FIFA 2014 World Cup Qualifier
    Lazar Markovic con la maglia della Nazionale maggiore | ©Srdjan Stevanovic/Getty Images

    UNA PRIMA STAGIONE TRIONFALE – Il 2011-2012 non inizia sotto una buona stella. Il Partizan infatti nel giro di due settimane si ritrova fuori sia dalla Champions League (ko contro il Genk), sia dall’Europa League (giustizieri gli irlandesi dello Shamrock Rovers). L’inizio traumatico nelle competizioni europee viene però cancellato dal fantastico esordio in campionato. Markovic segna subito, alla prima giornata, durante il match contro il Novi Pazar. Dopo 12 giornate il suo score parla di 6 gol fatti e tre assist. A Belgrado si sprecano gli elogi per quel ragazzo di 175 cm che ricorda a tutti l’ex idolo di casa, Stevan Jovetic, andatosene nell’estate del 2008 per trasferirsi alla Fiorentina. Sono trascorsi quattro anni dall’addio di Stevan. Forse per i tifosi del Partizan è arrivato nuovamente il momento di salutare l’ennesimo campione, tale Lazar Markovic. I top club europei hanno posato da tempo gli occhi su di lui. Può essere proprio l’Inter di Massimo Moratti ad acquistare il fuoriclasse di Cacak, con Stramaccioni che saprebbe valorizzare al massimo il suo talento sconfinato.

    SCHEDA CALCIATORE
    Nome: Lazar Markovic
    Data di nascita: 2 marzo 1994, Cacak
    Nazionalità: Serbia
    Altezza: 175 cm
    Piede preferito: destro
    Ruolo: attaccante/esterno sinistra
    Squadra: Partizan Belgrado
    Valore: 6 milioni di euro

    IL VIDEO DI LAZAR MARKOVIC
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  • Pronostici Qualificazioni Mondiali, scommesse del 12 ottobre

    Pronostici Qualificazioni Mondiali, scommesse del 12 ottobre

    Pronostici Qualificazioni Mondiali. Siamo sempre qua, pronti a darvi dei consigli per le partite da scommettere riguardanti le partite delle varie Nazionali impegnate a conquistare punti utili per la Qualificazione al Mondiale brasiliano del 2014. Tutti i match si svolgeranno venerdì 12 ottobre. L’Italia andrà di scena in Armenia, ma sconsigliamo di giocarla, non perché sia una gara difficile per gli azzurri, ma per il semplice motivo che i nostri ragazzi non hanno mai entusiasmato contro le “squadrette“, rischiando spesso la brutta figura. Impegni casalinghi fin troppo semplici per Olanda e Inghilterra, che ospiteranno rispettivamente Andorra e San Marino, e una loro vittoria è quotata 1.01. I Campioni del Mondo e d’Europa della Spagna sono invece ospiti della Bielorussia.

    Ecco cosa scommettere:

    Sinisa Mihajlovic
    Mihajlovic, ct serbo, cerca la vittoria contro il Belgio © Srdjan Stevanovic/Getty Images

    Russia – Portogallo: Capello difficilmente sbaglia le partite importanti e questo è un match che esalterà la sua fame di vittorie. I portoghesi sono avversari ostici ma hanno da sempre il problema della punta che finalizzi il gioco. Punterei sull’1 fisso, avendo una bella quota (2.80), ma onde evitare sorprese, copriamoci con un doppio risultato. Pronostico: 1x. (1.44)

    Moldavia – Ucraina: i padroni di casa saranno la cenerentola del Gruppo H insieme al San Marino e non dovrebbero essere un grosso ostacolo per le altre squadre del girone. Per questo motivo scommetto su una vittoria degli ucraini che hanno già dimostrato in trasferta di poter bloccare l’Inghilterra (pareggiando 1-1). Pronostico: 2. (1.33)

    Svizzera – Norvegia: gli svizzeri guidano a punteggio pieno, in solitaria, il girone E dopo appena due giornate. Contro i norvegesi avranno la possibilità di continuare la marcia perfetta sostenuti dal pubblico di casa. Pronostico: 1. (1.72)

    Serbia – Belgio: scontro al vertice nel Gruppo A tra le due squadre che (insieme alla Croazia) guidano la classifica con 4 punti conquistati. Per i ragazzi di Mihajlovic una vittoria casalinga contro il Galles e un pareggio in trasferta contro la Scozia. Mentre per i belgi un ottimo pareggio in casa contro la Croazia e una vittoria sul campo gallese. Prevedo una gara combattuta, con i serbi leggermente favoriti. Anche qua, preferisco coprirmi e non rischiare la vittoria secca. Pronostico: 1x. (1.40)

    Grecia – Bosnia: comandano il Gruppo G con due vittorie su due a testa e chi vince questo scontro potrebbe dare il via ad una piccola fuga in classifica. Sulla carta sembrerebbe favorita la Grecia che giocherà con il pubblico amico, ma i bosniaci sono pronti a fare il colpaccio e personalmente rischierei questa puntata. Pronostico 2. (3.60)

    La schedina sui pronostici Qualificazioni Mondiali 2014
    (quote William Hill)

    Russia – Portogallo — 1x
    Moldavia – Ucraina — 2
    Svizzera – Norvegia — 1
    Serbia – Belgio — 1x
    Grecia – Bosnia — 2

    Puntate 10€ e la vincita potenziale è di circa 160€.

    Buona scommessa a tutti.

  • Londra 2012, pallanuoto: settebello d’argento, troppo forti i croati

    Londra 2012, pallanuoto: settebello d’argento, troppo forti i croati

    Nella finale valida per la conquista della medaglia d’oro nel torneo olimpico di pallanuoto il settebello di Sandro Campagna si deve arrendere ad una Croazia nettamente superiore. Il ct Ratko Rudic dimostra infatti di aver preparato alla perfezione il match contro gli italiani, impostando la partita su di un ritmo calmo che innervosisce non poco Tempesti e compagni. Nonostante il risultato finale l’Italia era partita con il piede giusto chiudendo il primo quarto con un 2-1 che faceva ben sperare tutti i tifosi presenti: col passare dei minuti però la forza dei croati ha cominciato a fare da padrona e, nemmeno le parate del sempre presente Tempesti sono bastate per tenere a galla gli azzurri.

    Durante l’ultimo quarto infatti la Croazia ha piazzato un break pesante che ha distanziato definitivamente gli italiani dalla medaglia d’oro: sul risultato di 7-3 Felugo e compagni cercano di reagire ma il tempo scorre e le reti da insaccare sono troppo, così il match si conclude con un 8-6 finale che assegna il primo oro olimpico nella storia alla formazione del maestro Ratko Rudic.

    Settebello medaglia d’argento © Al Bello/Getty Images

    Con questo secondo posto invece l’Italia rompe un digiuno da medaglie olimpiche che dura dal 1996, quando ad Atlanta conquistò il bronzo: proprio per questo, nonostante la sconfitta che brucia, quello di oggi è un importante risultato per gli azzurri che, dopo l’oro dei Mondiali di Shanghai 2011, possono finalmente appendersi al collo una medaglia olimpica sicuramente meritata e sudata fin dai primi giorni. A chiudere poi il podio è la Serbia che, nella finalina valida per il terzo posto si è imposta sul Montenegro con un 11-12 finale grazie all’ottima prestazione del giovane Filip Filipovic. Così facendo la squadra di Dejan Udovicic è riuscita a bissare il bronzo di Pechino 2008 dove superò proprio il Montenegro.

    Per quanto riguarda invece il torneo femminile a conquistare l’oro è stata la formazione degli Stati Uniti che, con un netto 8-5 è riuscita a superare la Spagna, andandosi a prendere la rivincita rispetto a Pechino 2008 quando, sconfitta dall’Olanda, si dovette accontentare dell’argento. Terzo posto come quattro anni fa invece per l’Australia che si è guadagnata la medaglia di bronzo superando 13-11 l’Ungheria come accadde a Pechino. Da dimenticare la prestazione del setterosa che ha chiuso quest’avventura ai Giochi Olimpici di Londra 2012 con un penultimo posto che lascia non poco l’amaro in bocca alle ragazze di Fabio Conti.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Ljajic non canta inno, Mihajlovic lo esclude dalla Nazionale

    Ljajic non canta inno, Mihajlovic lo esclude dalla Nazionale

    Dopo l’ormai celebre episodio del litigio in panchina, che lo ha coinvolto insieme all’ex tecnico della Fiorentina e che di fatto condusse all’esonero di Delio Rossi, giungono nuovi guai per il centrocampista Viola Adem Ljajic.

    Questa volta, però, le problematiche non sono connesse alla società gigliata – che con il neo direttore sportivo Daniele Pradè dovrà definire la posizione del calciatore per la prossima stagione – bensì alla Nazionale Serba, guidata dall’ ex difensore di Sampdoria, Lazio ed Inter, oltre che ex tecnico di Catania, Bologna e Fiorentina Sinisa Mihajlovic, impegnata sabato scorso nell’amichevole contro la Spagna, prossima avversaria degli Azzurri di Cesare Prandelli nella gara di apertura del girone eliminatorio europeo.

    All’inizio della gara in questione – poi persa dalla Serbia per 2 a 0 – nel consueto rituale dell’esecuzione degli inni nazionali, Adem Ljajic si sarebbe rifiutato di cantare l’inno serbo: uno sgarbo ritenuto imperdonabile dal neo cittì Sinisa Mihajilovic che, appena insidiatosi sulla panchina della sua nazionale, ha stilato un codice comportamentale poi sottoposto alla firma ai suoi calciatori. In tale “vademecum”, infatti, uno dei punti principali era costituito proprio dall’obbligo di cantare l’inno nazionale prima di ogni gara e lo stesso Ljajic, con la sua firma, aveva accettato di farlo. In campo, però, ciò non è accaduto e tale episodio ha causato l’immediato allontanamento dal ritiro della nazionale, dopo un breve confronto con il commissario tecnico Mihajilovic avvenuto nella giornata di domenica.

    Adem Ljajic | © ALEXANDER KLEIN/AFP/GettyImages

    Durante tale incontro, infatti, il calciatore della Fiorentina avrebbe spiegato di non voler cantare l’inno “per ragioni personali”, con tutta probabilità connesse alle sue origini: Adem Ljajic, infatti, è nato nel Sangiaccato, ai confini con il Kosovo, una regione a maggioranza musulmana – anche Ljajic lo è – storicamente in opposizione con il centralismo della capitale Belgrado, anche alla luce delle decise spinte autonomiste della regione, che richiede una maggiore indipendenza rispetto alla capitale serba.

    Le ragioni personali di Ljajic, dunque, sarebbero ben fondate e, dunque, totalmente avulse da un “colpo di testa” o da un semplice atteggiamento di ribellione: la decisione di Mihajlovic, di contro, appare come la volontà di imporre ai suoi l’obbligo di cantare l’inno, prescindendo dalle ideologie personali che, in un Paese come la Serbia, hanno un peso specifico rilevante, alla luce dei tristi eventi storici accaduti, dalla violenta repressione di Milosevic alla sanguinosa guerra degli anni immediatamente successivi.

    D’altrocanto, però, è pur vero che se si decide di indossare la maglia della Nazionale si abbraccia in toto ciò che ne consegue e bisogna calarsi in pieno nell’ottica di rappresentarla. In bilico fra due fuochi, dunque, la Federazione serba (FSS) ha tentato di adottare una posizione diplomatica, finalizzata a ricucire lo strappo ed a non chiudere completamente le porte a Ljajic, considerato un elemento tecnicamente molto valido. In tal senso, dunque, la Federazione ha rimarcato che l’esclusione di Adem non deve essere considerata in maniera definitiva precisando in un comunicato ufficiale che “le porte della Nazionale non sono chiuse per sempre, ma il giocatore deve informare il tecnico di aver cambiato posizione: se dimostrerà di essere in forma potrà essere convocato nuovamente”.

  • Sinisa Mihajlovic nuovo ct della Serbia

    Sinisa Mihajlovic nuovo ct della Serbia

    Sinisa Mihajlovic, ex allenatore di Fiorentina, Catania e Bologna è ufficialmente il nuovo commissario tecnico della Serbia. Ad annunciarlo è stato la Federcalcio serba  al termine della riunione del comitato esecutivo tenutosi al quartier generale di Stara Pazova, presso Belgrado. Il tecnico serbo ha sottoscritto un contratto di due anni ovvero fino al termine delle qualificazioni ai Mondiali brasiliani del 2014.

    L’ex giocatore di Lazio e Inter non allena dal 7 novembre 2011 quando la Fiorentina lo esonerò dopo 10 giornate affidando la panchina viola a Delio Rossi. Il 43enne Mihajlovic ha indossato la maglia della nazionale serba da calciatore in 58 occasioni andando a segno ben 9 volte.

    Sinisa Mihajlovic © Gabriele Maltinti/Getty Images

    “E’ un grande onore per mese allenare la nazionale serba. Sono convinto che potrò realizzare gli obiettivi e i desideri dei tifosi”. Queste le prime dichiarazioni di Sinisa Mihajlovic da neo allenatore della Serbia. Il suo debutto sulla panchina della nazionale serba avverrà il prossimo 26 maggio a San Gallo nell’amichevole contro la Spagna, campione d’Europa e del mondo in carica. A seguire ci saranno altri due test amichevoli contro Francia il 31 maggio e Svezia il 5 giugno. Solo amichevoli per la Serbia che non si è qualificata per gli Europei che avranno inizio il prossimo 8 giugno.

    Sinisa Mihajlovic ha già diramato le convocazioni in vista delle prossime amichevoli che disputerà la Serbia. Non sono presenti nell’elenco dei convocati Vidic e Stankovic mentre sono presenti tanti giocatori che militano nella Serie A: Brkic e Basta (Udinese), Radovanovic (Atalanta), Jankovic (Genoa) e Ljajic (Fiorentina). Il neo tecnico della Serbia ripartirà anche da loro per raggiungere la qualificazione ai Mondiali in Brasile del 2014. La Serbia ha partecipato ai campionati mondiali in tre occasioni e ha raggiunto come miglior risultato gli ottavi di finale nei Mondiali di Francia 1998. Invece a livello europeo la Serbia ha preso parte solo una volta agli Europei raggiungendo i quarti di finale nel 2000. Il cammino di Sinisa sarà certamente arduo ma il tecnico serbo ha le qualità per migliorare questi risultati sopra elencati.

  • L’Italia spera ancora, Serbia ko 3-1. Lasko superstar

    L’Italia spera ancora, Serbia ko 3-1. Lasko superstar

    La nazionale azzurra guidata da Mauro Berruto reagisce nei migliori dei modi alla sconfitta patita contro Cuba nella giornata di ieri, superando i campioni d’Europa della Serbia tra mille sofferenze per tre set a uno.

    Orgoglio, tecnica e convinzione massima dei propri mezzi sono gli ingredienti magici per una vittoria italiana sui campioni d’Europa serbi.

    Travica e Lasko ©DIETER NAGL/AFP/Getty Images

    La nazionale serba non è quella che ha vinto gli ultimi campionati europei proprio contro gli azzurri a Vienna, molta gioventù in campo mentre il sestetto azzurro è quello classico dell’ultime uscite in questa World Cup con FeiMastrangelo, SavaniZaytsev, LaskoTravica e Giovi libero. L’inizio del match è molto equilibrato con Lasko che consente all’Italia di realizzare il primo allungo del match sul 13-10. Kovacevic spara fuori molte schiacciate mentre Lasko ha una precisione chirurgica che porta l’Italia alla conquista del primo set per 25-20. Il duo serbo più pericoloso composto da Kovacevic e Atanasijevic sparano a salve anche nel secondo set mentre gli azzurri non lasciano cadere un pallone a terra ed in attacco sono devastanti con Savani e Lasko mattatori del set che viene chiuso con il punteggio di 25-18, grazie al solito ace di Travica.

    L’Italia inizia il terzo parziale un po’ sotto tono consentendo ai serbi di andare avanti 10-6. In questo set si invertono le parti dei primi due parziali, Kovacevic è infallibile mentre Lasko e Savani vengono ripetutamente fermati a muro. Savani viene ancora murato sul 16-20 Serbia ma il capitano azzurro si riscatta trascinando l’Italia con quattro punti consecutivi che riaprono un set praticamente già perso. Lasko porta l’Italia in parità sul 21 pari, il set  si gioca punto a punto è una battaglia che purtroppo vede vincitrice la Serbia per 25-22. Il quarto set è di un’importanza vitale per gli azzurri che devono necessariamente evitare il Tie break per poter ancora sperare per l’olimpiade londinese.

    In un quarto set vitale per l’Italia, Atanasijevic, praticamente da solo mantiene a galla la Serbia che al primo time out tecnico è avanti 8-7, l’Italia non riesce a trasformare la pressione in energia positiva ma la Serbia commette qualche errore di troppo che consente agli azzurri di rientrare con la testa nel match. Lasko è sontuoso mette a terra tutti i palloni consegnati da Travica, si va avanti 23-18 con il set che sembra chiuso, sembra perché prima Travica e poi Parodi commettono due errori banali che però rimandano solamente la vittoria del set e del match grazie, ancora una volta, ad una schiacciata di Lasko, vero trascinatore azzurro con 25 punti finali.

    Adesso, prima della trasferta conclusiva a Tokyo c’e’ l’Argentina, una squadra molto giovane ma pericolosissima con gli azzurri che non devono assolutamente compiere passi falsi, altrimenti a Londra non si và.

  • Italia ottava meraviglia, 3-0 anche alla Serbia. Gioli e Lo Bianco super

    Italia ottava meraviglia, 3-0 anche alla Serbia. Gioli e Lo Bianco super

    Con la vittoria per 3-0 contro la Serbia, fresca campione d’europa, l’Italia di Massimo Barbolini ha praticamente già staccato il biglietto per Londra 2012 in una fantastica cavalcata in terra nipponica che sembra non avere fine.

    Vittoria netta nel punteggio, ma molto combattuta nei parziali (29-27, 25-19, 25-20), con ancora Leo Lo Bianco e Simona Gioli sugli scudi.

    La gioia di Del Core e Lo Bianco ©Claudio Villa/Getty Images

    Sestetto iniziale senza sorprese per il C.T. Barbolini con Lo bianco Bosetti, Gioli, Arrighetti, Del Core e Costagrande ma partenza inattesa con le azzurre sotto sia nel punteggio che nel gioco. La Serbia si trova addirittura avanti di sei lunghezze (10-4) prima di una fantastica rimonta guidata, come al solito, dai fantastici muri di Simona Gioli. Raggiunte le serbe sul 15 pari, inizia un avvincente testa a testa con le azzurre a prevalere per un 29-27 che indirizza tutto il match.

    Infatti nel secondo set le azzurre iniziano più concentrate e conducono il parziale con assoluta tranquillità. Lo Bianco è perfetta in regia, Antonella Del Core fa cedere pochissimi palloni ed il set si chiude con un 25-19 che fa sentire profumo di olimpiade alle nostre azzurre. Il terzo set è equilibrato fino al 10 pari quando Carolina Costagrnde decide di mettersi in proprio e con un muro e due schiacciate consecutive, realizza il break decisivo che porterà alla fine le azzurre ad aggiudicarsi anche il terzo parziale con il punteggio di 25-20.

    Adesso toccherà alla Germania cercare di fermare le ragazze italiane ormai certe del pass olimpico, l’Italia ha ora 23 punti con la certezza matematica a quota 26 e con ancora Germania, Stati Uniti e soprattutto Kenia da battere.

  • Stankovic da l’addio alla nazionale

    Stankovic da l’addio alla nazionale

    Dejan Stankovic da l’annuncio del suo ritiro dalla nazionale serba. Dopo 13 anni di onorato servizio, il 33enne centrocampista dell’Inter ha deciso di chiudere con la nazionale dopo l’amarezza dell’estromissione della Serbia anche dagli spareggi per gli Europei del 2012 in seguito alla sconfitta di ieri sera nel derby balcano contro la Slovenia. Alla Serbia infatti, arrivata terza nel raggruppamento C dietro Italia ed Estonia, bastava un pari per poter centrare tale obiettivo.

    Dejan Stankovic | © Claudio Villa/Getty Images
    Stankovic ha raggiunto, con quella di ieri, il record di presenze in nazionale (102) stabilito da Savo Milosevic. Capitano ormai da anni, il centrocampista ha disputato ben 3 Mondiali (Francia 98, Germania 2006 e Sudafrica 2010) ma un solo Europeo, quello del 2000 in Belgio e Olanda quando ancora era “viva” la Jugoslavia, nazionale di immense potenzialità ma che ha sempre deluso le aspettative. E’ l’unico giocatore ad aver vestito la maglia di 3 nazionali “diverse”: nel ’98 esordì con la Jugoslavia (40 presenze e 9 reti), fino allo scioglimento politico della Repubblica Socialista Federale avvenuto nel 2003, poi ha giocato nelle fila della Serbia e Montenegro (21 gare e 4 gol), fino a quando anche il Montenegro non ha dichiarato la sua indipendenza (2006), e, per ultimo, è stato capitano della Serbia con la quale ha raccolto 36 presenze condite da 3 reti, per un totale appunto di 102 gettoni. “Deki” ha dichiarato ieri che farà un’ultima apparizione, ma in amichevole e non in un match ufficiale, per una gara d’addio ed essere così il giocatore con più presenze del calcio jugoslavo di tutti i tempi: “Aspetto soltanto una partita di addio, per quanto mi riguarda è stata la mia ultima partita ufficiale con la maglia della nazionale“.

  • Euro 2012: Francia, qualificazione brivido. Portogallo agli spareggi

    Euro 2012: Francia, qualificazione brivido. Portogallo agli spareggi

    Se l’è vista veramente brutta la Francia di Laurent Blanc che nell’ultima e decisiva sfida valida per le qualificazioni agli Europei del 2012,  acciuffa il pari soltanto a 10 minuti dal termine dopo essere andata sotto nello scontro diretto con la Bosnia per effetto del gol di Dzeko. A salvare i transalpini un rigore di Nasri che permette alla Francia di mantenere il punto di vantaggio nella classifica del gruppo D sugli slavi e di ottenere, a fatica, il pass diretto per l’Europeo del prossimo anno.

    Francia | © PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images
    Qualificazione diretta che è sfuggita incredibilmente al Portogallo di Cristiano Ronaldo, andato a segno inutilmente: i lusitani perdono lo scontro diretto in Danimarca 2-1 e dovranno affrontare, e vincere, lo spareggio che li vedrà impegnati con un’altra seconda degli altri gruppi (sorteggi giovedì prossimo 13 ottobre a Cracovia dai quali usciranno le altre 4 nazionali che andranno in Polonia e Ucraina). Stessa sorte toccherà alla Croazia, alla quale non è bastata la vittoria con la Lettonia per il concomitante successo esterno della Grecia in Georgia, e all’Irlanda di Trapattoni che deve accontentarsi del secondo posto nel Gruppo B dietro alla Russia. Restano fuori invece Serbia (gruppo dell’Italia), alla quale bastava un pari nel derby con la Slovenia perso invece per 1-0 che manda la sorpresa Estonia agli spareggi, Svizzera e Norvegia. La Svezia, stasera vincente con l’Olanda (3-2), si qualifica come migliore seconda. QUALIFICATE DIRETTE: Germania, Russia, Italia, Francia, Olanda, Svezia (come migliore seconda), Grecia, Inghilterra, Danimarca e Spagna. AGLI SPAREGGI: Turchia, Irlanda, Estonia, Bosnia, Croazia, Montenegro, Portogallo, Repubblica Ceca. LE CLASSIFICHE FINALI DI TUTTI I GRUPPI Risultati e marcatori qualificazioni Euro 2012 gare dell’11 ottobre 2011 Gruppo A KAZAKISTAN – AUSTRIA 0-0 GERMANIA – BELGIO 3-1 30′ Ozil (G), 33′ Schurrle (G), 48′ Gomez (G), 86′ Fellaini (B) TURCHIA – AZERBAIGIAN 1-0 60′ Yilmaz Gruppo B IRLANDA – ARMENIA 2-1 43′ aut Aleksanyan (A), 60′ Dunne (I), 62′ Mkhitaryan (A) MACEDONIA – SLOVACCHIA 1-1 54′ Piroska (S), 80′ Noveski (M) RUSSIA – ANDORRA 6-0 5′ Dzagoev, 26′ Arshavin, 30′ Pavlyuchenko, 44′ Dzagoev, 59′ Glushakov, 78′ Bilyaletdinov Gruppo C SLOVENIA – SERBIA 1-0 45′ Vrsic ITALIA- IRLANDA DEL NORD 3-0 21′ Cassano, 53′ Cassano, 74′ aut McAuley Gruppo D ALBANIA – ROMANIA 1-1 24′ Salihi (A), 77′ Luchin (R) FRANCIA – BOSNIA 1-1 40′ Dzeko (B), 78′ rig Nasri (F) Gruppo E UNGHERIA – FINLANDIA 0-0 MOLDAVIA – SAN MARINO 4-0 30′ Zmeu, 60′ aut Bacciocchi, 66′ Suvurov, 87′ Androvic SVEZIA – OLANDA 3-2 15′ Kallstrom (S), 23′ Huntelaar (O), 50′ Kuyt (O), 51′ rig Larsson (S), 53′ Toivonen (S) Gruppo F CROAZIA – LETTONIA 2-0 66′ Eduardo, 72′ Mandzukic GEORGIA – GRECIA 1-2 18′ Targamadze (Ge), 79′ Fotakis (Gr), 84′ Charisteas (Gr) MALTA – ISRAELE 0-1 10′ Rafaelov Gruppo G BULGARIA – GALLES 0-1 45′ Bale SVIZZERA – MONTENEGRO 2-0 51′ Derdiyok, 65′ Lichtsteiner Gruppo H DANIMARCA – PORTOGALLO 2-1 13′ Krohn Dehli (D), 63′ Bendtner (D), 90′ Ronaldo (P) NORVEGIA – CIPRO 3-1 26′ Pedersen (N), 34′ Carew (N), 42′ Okkas (C), 65′ Hogli (N) Gruppo I LITUANIA – REPUBBLICA CECA 1-4 2′ Kadlec (R), 15′ Rezek (R), 45′ Rezek (R), 68′ rig Sernas (L), 85′ rig Kadlec (R) SPAGNA – SCOZIA 3-1 6′ Silva (Sp), 44′ Silva (Sp), 54′ Villa (Sp), 66′ Goodwillie (Sc)

  • Serbia-Italia 1-1, le pagelle. Bene Pirlo e Marchisio, Maggio a disagio

    Serbia-Italia 1-1, le pagelle. Bene Pirlo e Marchisio, Maggio a disagio

    L’Italia supera l’esame serbo mantenendo l’imbattibilità nel girone di qualificazione e dando una bella prova di carattere e qualità in un campo tutt’altro che semplice. La Serbia, infatti, aveva bisogno di far punteggio pieno per evitare il sorpasso dell’Estonia nella lotta al secondo posto. Prandelli nonostante una qualificazione raggiunta ha mandato in campo la migliore formazione possibile con il centrocampo tutto qualità che è sin dall’inizio il suo marchio di fabbrica. Proprio il centrocampo è in settore migliore con Pirlo e Marchisio autori ancora una volta di una partita maiuscola e De Rossi tornato finalmente ai suoi alti standard di rendimento. Qualche problema di tenuta in difesa e la mancanza di gol da parte degli attaccanti. Proviamo ad analizzare la partita attraverso le pagelle. Pagelle Serbia: Ivanovic: 7 Dimostra ancora una volta perchè Ancelotti stravedeva per lui, prezioso in fase difensiva riesce a trovare la rete del pari anche se in modo fortunoso. Kolarov: 7 Il calcio italiano lo rimpiange, la Juve lo cerca e anche ieri sera ha messo in luce le sue immense qualità. Stankovic: 5,5 Non è al meglio della condizione e si vede. Krasic: 6,5 Merita la sufficienza piena per la capacità di superare il diretto avversario in ogni occasione manca ancora però di cattiveria sotto porta. Tosic: 7 Un gran bel giocatore, macina km sulla sinistra e mette spesso in difficoltà Maggio.

    Pirlo vs Krasic | ©Claudio Villa/Getty Images
    Pagelle Italia Buffon: 6,5 Pochi interventi ma di alta qualità Maggio: 5 Con Chiellini difensore aggiunto avrebbe più libertà per affondare e metter il luce tutto il suo valore. Vive però una giornata storta condizionata anche dalla presenza di Tosic sul suo lato. Bonucci: 5,5 Fa tante, tantissime cose buone ma denota ancora qualche calo di concentrazione di troppo. Pirlo: 7 Abbiamo oramai consumato tutti gli aggettivi per elogiarlo. Fa sempre la differenza dà tranquillità al centrocampo. Marchisio: 7 Terzo gol consecutivo, il primo in azzurro e la consapevolezza di esser nella stagione della definitiva consacrazione. Montolivo: 5,5 Un pò sottotono rispetto alle ultime uscite azzurre. Manca di coraggio in due occasioni non sprigionando il suo tiro seppur da posizione favorevole. Giuseppe Rossi e Cassano: 5,5 Che cosa vogliamo dalle punte? Se il loro compito si limita ad allargare gli spazi per i centrocampisti e far respirare la squadra in alcune occasione allora meritano almeno un punto in più ma se devono anche segnare il loro apporto è insufficiente.