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  • NBA playoff 2010, semifinali di conference: Highlights del 6 maggio 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 6 maggio, valide per le semifinali di Conference dei playoff 2010

    Guarda gli highlights:

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Orlando non si ferma, battuti ancora una volta gli Hawks

    Orlando continua nella sua marcia inarrestabile e colleziona la sesta vittoria di fila nella post season senza aver mai perso, unica squadra ad essere imbattuta.
    Gara che ha visto 2 protagonisti principali, ovvero Dwight Howard e Vince Carter: il centro guida la sua squadra nel primo quarto con 18 punti e 5 rimbalzi, la guardia nel quarto periodo si scatena e chiude il conto a favore dei neroazzurri.
    Alla fine i punti per Howard saranno 29 con 17 rimbalzi, per Carter invece 24. Determinanti come sempre Jameer Nelson e Rashard Lewis con 20 punti per entrambi. Pietrus porta il suo solito contributo sia in attacco con 13 punti a referto, che in difesa.
    Gli Hawks hanno cercato di restare sempre in partita e ci sono riusciti fino a quando Orlando ha deciso che era il momento di chiudere il match. Passi avanti incoraggianti dopo la terrificante gara 1 dove Atlanta è stata sommersa sotto 43 punti di scarto, la peggiore sconfitta per la franchigia della Georgia nella storia dei playoff. Horford è parso più vivo e pronto ad affrontare il dirimpettaio Howard, visto che dopo la bruttissima partita precedente si è riscattato con una doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi. Bene anche Crawford dalla panchina autore di 23 punti. Josh Smith ha segnato 18 punti e Johnson 19, ma è mancato l’apporto della panchina che ad esclusione di Crawford ha avuto solo 2 punti di Collins. Troppo poco per riuscire ad impensierire Orlando. Serie che per le prossime 2 partite si sposta in Georgia, con i “Falchi” che sono costretti a riaprire la serie.

    Orlando Magic – Atlanta Hawks 112-98
    –> Orl: Howard 29, Carter 24, Lewis 20, Nelson 20 – Atl: Horford 24, Crawford 23, Johnson 19

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Top 5 del 5 maggio 2010

    NBA top 5 del 5 maggio 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

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  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Suns sul 2-0. Guarda il video degli highlights

    Phoenix batte nuovamente gli Spurs e si porta 2-0 nella serie mantenendo il vantaggio campo. A trascinare i padroni di casa un Amar’è Stoudemire da 23 punti e 11 rimbalzi, ben assistito da Steve Nash e Jason Richardson (entrambi 19 punti). Essenziale nella vittoria la panchina di Phoenix con Dudley e Frye sugli scudi: 11 punti per il primo, 15 per il secondo con una precisione chirurgica dall’arco dei 3 punti (5/6). Ottima la prova, sia in attacco che in difesa, per un Grant Hill tornato sfavillante come quando era più giovane. Ben 18 punti conditi da 6 assist.
    Per San Antonio si è messo in evidenza il solito Tim Duncan con 29 punti e 10 rimbalzi, Parker ha contribuito con 20 mentre si è svegliato Richard Jefferson che ha chiuso in doppia doppia con 18 punti e 10 rimbalzi. Ginobili si è limitato all’assistenza per i suoi compagni (11 punti e 11 assist).
    Decisivi i 18 rimbalzi offensivi dei Suns (49-37 per gli arancioblu il totale) che tirano 9/19 da 3 e vanno in lunetta 37 volte contro le 22 degli Spurs. Non basta ai neroargento il 50% dal campo. Risultato molto simile a quello di gara 1 (111-102 nella prima partita, 110-102 ieri sera) con la serie che si trasferisce ora in Texas e gara 3 in programma venerdì 7 maggio. Agli Spurs serve necessariamente una vittoria per riaprire la serie. Un 3-0 Suns equivarrebbe a sicura eliminazione.

    Risultati NBA del 5 maggio 2010

    Phoenix Suns – San Antonio Spurs 110-102
    –> Pho: Stoudemire 23, Nash 19, Richardson 19 – SA: Duncan 29, Parker 20, Jefferson 18

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 1-1
    Magic-Hawks 1-0
    Lakers-Jazz 2-0
    Suns-Spurs 2-0

    Guarda gli highlights di Phoenix Suns – San Antonio Spurs

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Top 5 del 4 maggio 2010

    NBA top 5 del 4 maggio 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

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  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Highlights del 4 maggio 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 4 maggio, valide per le semifinali di Conference dei playoff 2010

    Guarda gli highlights:

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Orlando distrugge Atlanta, Bryant porta i Lakers sul 2-0

    Gara 1 tra Magic ed Hawks finisce con una disfatta per gli ospiti, sommersi sotto 43 punti di scarto. Margine che tocca anche il massimo sul +46 per i padroni di casa che devono tenere testa ad Atlanta solo nel primo periodo terminato 25-23. Nei successivi 2 periodi però la pessima giornata al tiro dei ragazzi di Woodson (34%) e la grande difesa di Orlando fanno si che i rossoblu della Georgia mettano assieme solo 21 punti. Dominio sotto i tabelloni per i neroazzurri della Florida (53-35 a rimbalzo, 56-34 i punti nel pitturato), con un Howard tornato a grandi livelli (21 punti, 12 rimbalzi e 5 stoppate). Buono l’apporto di Carter e Nelson rispettivamente con 20 e 19 punti. Horford, come al solito quando si trova davanti centri di assoluto livello, fornisce una prova a dir poco imbarazzante con 4 punti (1/7 dal campo) e 6 miseri rimbalzi. Solo 3 uomini in doppia cifra per Atlanta: Josh Smith 14, Johnson 10 e Pachulia 12. Gara 2 è in programma giovedì 6 maggio sempre all’Amway Arena di Orlando.

    I Lakers battono nuovamente i Jazz e si avvicinano all’ennesima finale di Conference. Gara senza storia perchè i gialloviola ne tengono il comando per tutta la durata, tranne nel quarto quarto quando Utah si rifà minacciosa arrivando sul -4.
    Ma qui Kobe Bryant si ritrova nella fase preferita della sua partita e la chiude segnando 8 punti. Alla fine saranno 30 i punti per il numero 24, ben supportato da Gasol (22 punti e 15 rimbalzi) e Bynum (17+14 rimbalzi e 4 stoppate). Bene anche Artest con 16 punti e Odom in doppia doppia da 11 punti e 15 rimbalzi (con 4/4 dal campo). Ai Jazz non bastano i 26 punti e 11 rimbalzi di Millsap e i 20 e 12 rimbalzi di Boozer. Ottimo Miles che chiude anche lui a quota 20 punti, mentre Williams passa una serata un pò anonima mettendo a referto 15 punti e 9 assist. Ora si va tutti a Salt Lake City e se Utah vorrà riaprire la serie sarà costretta a vincere entrambe le partite. Gara 3 è in programma sabato 8 maggio.

    Risultati NBA del 4 maggio 2010

    Orlando Magic – Atlanta Hawks 114-71
    –> Orl: Howard 21, Carter 20, Nelson 19 – Atl: Josh Smith 14, Pachulia 12, Johnson 10
    Los Angeles Lakers – Utah Jazz 111-103
    –> Lak: Bryant 30, Gasol 22, Bynum 17 – Uta: Millsap 26, Boozer 20, Miles 20

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 1-1
    Magic-Hawks 1-0
    Lakers-Jazz 2-0
    Suns-Spurs 1-0

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Orlando Magic – Atlanta Hawks

    Questa sfida dovrebbe presentare parecchi fattori di equilibrio. Tuttavia se si esaminano i precedenti nella regular season il confronto è decisamente dalla parte dei Magic, che conducono per 3 a 1. L’unica vittoria Hawks è stata inoltre vinta da un buzzer beater di Josh Smith che con un rimbalzo volante ha siglato l’86 a 84 finale a fronte di 3 vittorie nette a favore di Orlando, con uno scarto medio di oltre 22 punti che dimostrano la superiorità della squadra della Florida in questa stagione.
    Nei quattro confronti Howard, che non ha mai avuto problemi di falli commettendone al massimo 4, ha avuto una media di 16.8 rimbalzi a fronte di una media di 13.2 in totale e ha dato 3.5 stoppate, contro le 2.8 di media stagionale.
    Il confronto coi lunghi di Atlanta è stato quindi vinto dal centro di Orlando, che con il gioco molto profondo di Horford e Smith ha potuto dare il meglio di se in difesa. Il conto generale dei rimbalzi è stato comunque a vantaggio della squadra di Van Gundy, che ne ha raccolto, in 4 gare, ben 189, contro i 148 di Atlanta, ovvero in media più di 10 rimbalzi in più degli avversari.
    Cifre che sanciscono le difficoltà di Joe Johnson e compagni di limitare l’onda d’urto dei lunghi Magic. L’unica vittoria di Atlanta è arrivata tenendo i Magic sotto i 90 punti e dando ad Howard meno spazio e tenendolo a percentuali inusuali per lui solitamente sopra il 50%. Per poter giocarsela nella serie Atlanta dovrà fare tesoro di questa esperienza e chiudere bene gli spazi in area come nella partita del 24 marzo.
    Da esaminare anche un altro fattore, ovvero i giorni di riposo: ben 9 quelli di Orlando senza giocare essendosi sbarazzata dei Bobcats con un secco 4-0. Atlanta ha invece giocato fino a 48 ore fa, portata a gara 7 dai miracolosi e sorprendenti Milwaukee Bucks. C’è chi dice che sarebbe meglio non perdere il ritmo partita e propende per un vantaggio Hawks, chi invece dice che il riposo è oro colato e sancisce una vittoria della serie dei Magic. Resta il fatto che gli Hawks sono una squadra piuttosto giovane e atletica che non ha problemi a recuperare lo sforzo di una gara di playoff in 2 giorni, anche in considerazione del fatto che Gara7 contro i Bucks non ha richiesto uno sforzo molto elevato e possono quindi presentarsi a Gara1 in ritmo senza essere scarichi mentalmente o fisicamente.
    Dal canto suo Orlando ha potuto preparare le migliori soluzioni tattiche per affrontare l’avversario nel secondo turno, con Van Gundy che ha potuto studiare ogni singola debolezza degli Hawks per poterne trarre vantaggio. Vedremo solo sul campo chi avrà ragione.

    I Magic hanno trovato l’apporto, finalmente, di Jameer Nelson in questi playoff, e con il gioco interno di Howard restano una delle squadre più difficili da fermare: un mix di “dentro-fuori” che se attuato con perizia risulta devastante. Se si decide di dare la palla dentro il pitturato, Dwight Howard risulta letale visto il suo strapotere fisico. Se la palla viene fatta girare sugli esterni, i Magic hanno giocatori che risultano pericolosissimi nel tiro dalla lunga distanza come Vince Carter, Jameer Nelson, Rashard Lewis, J.J. Redick, Matt Barnes, Jason Williams e Mickael Pietrus. E quando queste 2 armi funzionano assieme praticamente Orlando diventa imbattibile.
    Atlanta ha un enorme livello di talento di squadra ma contro i Bucks si sono viste difficoltà inaspettate segno che non sempre il talento, senza il duro lavoro, riesce a pagare. Se si vuole estrometterre i Magic dalla post season tutto dovrà essere perfetto e girare per il meglio altrimenti saranno dolori veri per i “Falchi”.

    I Magic dovrebbero scendere in campo con questo quintetto: Jameer Nelson e Vince Carter come guardie, Rashard Lewis e Matt Barnes come ali e Dwight Howard come centro. Dalla panchina potrebbero risultare decisivi il francese Mickael Pietrus (gran difensore e buon attaccante) Marcin Gortat come cambio di Howard, J.J. Redick tiratore terrificante e Jason Williams a portare tanta esperienza quando conta. Ricordiamo che la panchina dei Magic è stata la migliore nella regular season assieme a quella dei Cavs.
    Probabilmente il quintetto di partenza per gli Hawks sarà questo: Joe Johnson e Mike Bibby come guardie, Marvin Williams e Josh Smith come ali e Al Horford come centro. Dalla panchina Jamal Crawford (sesto uomo dell’anno e pericolosissimo interprete del doppio ruolo di playmaker e guardia tiratrice), Maurice Evans e il veterano Joe Smith daranno il loro contributo ad una squadra che ha come unico limite qualche sconfitta di troppo in trasferta dovuta ad un timore reverenziale che a scorrere il roster dei “Falchi” e il talento di squadra non avrebbe modo di esistere. Anche Pachulia potrebbe essere utile per spendere qualche fallo su Howard.

    Chiavi della serie saranno il confronto tra Josh Smith (inarrivabile come fisicità messa sul parquet) e Rashard Lewis: 2 modi differenti di interpretare il ruolo di ala grande, ma importantissimi nell’economia di squadra. Poi il confronto tra Horford e Howard: in regular season il centro dei Magic ha letteralmente asfaltato e distrutto il centro degli Hawks che è chiamato ad una pronta maturazione se vuole dare qualche chance alla sua squadra di passare il turno. Le percentuali dall’arco di Vince Carter potrebbero far pendere la bilancia dall’una o dall’altra parte. Da non sottovalutare anche il confrontro tra coach: Van Gundy ha dimostrato di essere arrivato ad un ottimo livello, Woodson, al contrario, nella serie contro i Bucks, ha mostrato molte lacune e il suo rivale Scott Skiles è uscito nettamente vincente dal duello. Dovrà rimediare in questa serie contro i Magic per elevare la sua reputazione.

    Si parte stanotte alle 8.00 pm (le 2 in Italia)

    Game 1 martedì 4 maggio 2010 8.00 PM Hawks @ Magic (2.00 orario italiano)
    Game 2 giovedì 6 maggio 2010 8.00 PM Hawks @ Magic (le 2.00 in Italia)
    Game 3 sabato 8 maggio 2010 5.00 PM Magic @ Hawks (le 23.00 in Italia)
    Game 4 lunedì 10 maggio 2010 8.00 PM Magic @ Hawks (2.00 orario italiano)
    Game 5 se necessaria mercoledì 12 maggio 2010 Hawks @ Magic orario da definire
    Game 6 se necessaria venerdì 14 maggio 2010 Magic @ Hawks orario da definire
    Game 7 se necessaria domenica 16 maggio 2010 Hawks @ Magic orario da definire

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Los Angeles Lakers – Utah Jazz

    2 squadre che si conoscono alla perfezione, 2 allenatori che nella post season hanno fatto la storia della NBA come possono dimostrare le finali del 1997 e del 1998 con Sloan inamovibile sulla panchina di Salt Lake City e Phil Jackson a guidare gli imbattibili Chicago Bulls di Michael Jordan prima di approdare nella “città degli angeli”.
    Lakers e Jazz si sono sfidati anche nei play-off del 2008 (secondo turno, vittoria di Bryant e compagni 4-2) e del 2009 (primo turno, ancora Bryant & co. vincitori, stavolta 4-1).
    Insomma tra le 2 franchigie non esistono segreti e testimonianza ne sono anche le parole di un fenomeno come Kobe Bryant:

    Nè noi nè loro abbiamo bisogno di studiare il rispettivo avversario e le sue tattiche. Noi conosciamo la loro organizzazione offensiva e difensiva, così come loro conoscono la nostra. Abbiamo giocato gli uni contro gli altri tante volte, anche nel periodo di pre-stagione. Siamo estremamente coscienti di ciò a cui andremo incontro

    Negli ultimi tre anni queste due squadre hanno mantenuto quasi inalterati i propri roster, continuando a puntare su giocatori che forniscono ampie garanzie di rendimento.
    Certamente i risultati dei gialloviola sono migliori rispetto a quelli dei Jazz (finale NBA nel 2008, campioni NBA nel 2009) ma bisogna considerare anche che a fare la differenza è la capacità di investimento della proprietà, con i Lakers che non badano a spese e Utah a centellinare i centesimi da spendere pur mantenendo una squadra di livello altissimo.
    La serie però non è così scontata come in molti possono pensare per via di molteplici letture ed analisi dei particolari

    In stagione regolare Los Angeles ha battuto i rivali per 3-1 negli scontri diretti ed è stata una delle poche franchigie ad andare ad espugnare il difficilissimo campo di Salt Lake City.
    Tuttavia saranno da valutare le condizioni di Andrew Bynum che soffre per un guaio al menisco: lo staff medico preferirebbe operarlo e risolvere il problema che potrebbe portare poi parecchie noie in futuro, il giocatore vuole giocare fino all fine dei playoff ma va incontro a grandi rischi. Vedremo come sarà decisa la questione che non appare di poco conto perchè avendo i Jazz Okur fuori gioco, l’assenza di Bynum riequilibrerebbe un pò i valori sotto canestro visto che con il giovane centro in campo abile e arruolato ci sarebbero possibilità minime per la franchigia dello Utah.

    Lakers che scenderanno in campo con Derek Fisher e Kobe Bryant come guardie, Ron Artest e Lamar Odom come ali e Pau Gasol come centro. In attesa di notizie certe su Bynum che se giocherà manderà Gasol a fare l’ala e Odom in panchina. Poi ci sarà anche bisogno di Farmar Walton e Brown.
    Utah dovrebbe proporre questo quintetto: Deron Williams e Wes Matthews come guardie, C.J. Miles (che sostituisce ancora l’infortunato Andrei Kirilenko che comunque dovrebbe essere agli sgoccioli del suo infortunio) e Carlos Boozer come ali e Kirilo Fesenko come centro. Dalla panchina l’energia di Paul Millsap sarà preziosa e l’apporto di Ronnie Price e i tiri da 3 di Kyle Korver saranno le chiavi per scardinare la difesa dei Lakers. Per dare fiato a Fesenko (vero punto debole purtroppo per i Jazz) si alzerà Kosta Koufos che ha dimostrato di poter dare un buon apporto alla causa giocando almeno con applicazione rispetto all’ucraino.

    Le chiavi della serie (a parte la presenza o meno di Bynum di cui abbiamo già parlato) saranno principalmente 3: per i Lakers bisognerà fermare Deron Williams (e Fisher non sembra in grado di farlo così come non è stato capace con Westbrook dei Thunder). Il playmaker dei Jazz è uno dei giocatori più in forma dell’intera Lega. La sua squadra non avrebbe mai potuto eliminare i Nuggets al primo turno, se non avesse ricevuto un apporto così decisivo da parte del suo leader.
    Le cifre parlano chiaro con 26 punti e 11 assist, con un lavoro in regia quasi perfetto ed una capacità di trovare il canestro che fa veramente paura (50% dal campo per lui). Williams è un playmaker forte e veloce, e può mettere in grande difficoltà i Lakers, che soffrono giocatori di questo tipo.
    Quale sarà la contromossa di Phil Jackson? Probabilmente, in Gara 1, sarà comunque Derek Fisher ad occuparsi del temibile avversario. Se poi Fisher dovesse risultare inadeguato, allora con tutta probabilità verrà chiesto a Kobe Bryant di occuparsi della marcatura (stesso iter usato per Westbrook nel turno precedente).
    Poi bisognerà che Artest e Odom salgano di livello, non tanto in difesa (Artest ha limitato, nella serie contro Oklahoma, molto bene il capocannoniere della Lega Kevin Durant, quanto in attacco perchè nel turno precedente contro i Thunder ciò non si è verificato e i Lakers hanno avuto parecchie difficoltà nel gioco offensivo (tranne in gara 5). Soprattutto Artest è chiamato a migliorare il suo 18% dall’arco da 3 punti nella serie appena conclusa!
    I problemi di Utah vengono dalla rotazione corta per via degli infortuni: Utah avrà a disposizione solo 7 uomini realmente competitivi: Williams, Matthews, Miles, Boozer, Korver, Millsap, Price. Fesenko e Koufos si alterneranno nel ruolo di centro ma sono di livello inferiore rispetto agli altri anche se il greco si è dimostrato più competitivo rispetto allo statico ucraino. Kirilenko potrebbe rientrare in questa serie, anche se non prima di Gara-3.
    Non è una bella situazione. Già nella serie coi Nuggets questi ragazzi hanno fatto un grande sforzo a livello fisico, e ora saranno costretti a giocare contro dei Lakers che, comunque, muovono molto la difesa avversaria e portano sempre a spendere energie.
    Inoltre, finchè mancherà Kirilenko mancherà anche il giocatore più adatto a marcare Kobe Bryant. Sotto canestro, invece, sia Boozer che Millsap rischiano di soffrire la verticalità di Gasol, la capacità di mettere palla a terra da parte di Odom e la potenza di Bynum (se sarà sul parquet).

    Gara 2 sarà questa notte alle 10.30 pm, le 4.30 italiane.
    Questo il programma completo:
    Gara 2: Utah Jazz @ Los Angeles Lakers martedì 20 aprile aprile 10.30 pm (4.30)
    Gara 3: Los Angeles Lakers @ Utah Jazz sabato 8 maggio 8.00 pm (2.00)
    Gara 4: Los Angeles Lakers @ Utah Jazz lunedì 10 maggio 10.30 pm (4.30)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Los Angeles mercoledì 12 maggio
    Gara 6: @ Utah venerdì 14 maggio
    Gara 7: @ Los Angeles lunedì 17 maggio

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Top 5 del 3 maggio 2010

    NBA top 5 del 3 maggio 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

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