Tag: semifinale

  • Il Manchester batte lo Schalke e vola a Wembley

    Il Manchester batte lo Schalke e vola a Wembley

    Il Manchester United conquista meritatamente la finale di Champions League 2011 che si disputerà nello stadio inglese di Wembley, asfaltando il malcapitato Schalke 04 per 4-1. La partita si decide già nel primo tempo quando i “Red Devils” mettono a segno due reti che pesano come un macigno sulle speranze dei tedeschi bravi pero ad accorciare le distanze, prima di naufragare nel secondo tempo. Ferguson avrà la sua rivincita per la Champions 2009 contro i rivali del Barcellona.

    CALCIO D’INIZIO – Ferguson applica un pesante turn-over con 5 titolari fuori e il solo Berbatov in attacco supportato da Nani. I tedeschi iniziano la partita in modo aggressivo e tengono bene il campo ma al 6′ arriva il primo guizzo di Nani che salta due difensori prima di essere chiuso in angolo. Due minuti dopo è Farfan a farsi vedere dalle parti di Van der Sar con un destro che finisce di poco al lato. Il Manchester comincia pian piano a prendere le redini della gara grazie ad un centrocampo diretto splendidamente da Scholes e lascia poco spazio alle ripartenze tedesche.

    UNO-DUE UNITED – Al 25′ Smalling prova ad anticipare tutti di testa ma la sua conclusione termina di poco alta. Il gol però è nell’aria: lo Schalke perde un pallone a centrocampo, Gibson serve splendidamente Valencia che a tu per tu con Neuer non sbaglia. United in vantaggio. I tedeschi provano a ripartire e avrebbero la palla buona con Jurado che da ottima posizione sbaglia completamente il passaggio per Raul. Al 31′ arriva il raddoppio dei “Red Devils” con Gibson che dal limite dell’aria spara su Neuer che non trattiene in pallone e regala letteralmente la rete alla squadra di Ferguson.

    REAZIONE SCHALKE – Gli ospiti non hanno più niente da perdere e provano almeno ad accorciare le distanze. Al 35′ Smalling sbaglia un disimpegno davanti alla difesa e gli avversari ne approfittano per mettere subito la palla in area verso Raul che sbatte contro i difensori in maglia rossa ma la palla carambola verso Jurado che lascia partire un destro potente e preciso che fulmina Van der Sar. Neanche il tempo di esultare che lo United va vicinissimo alla terza macatura con Nani che scarta Neuer e a botta sicura si vede respingere il tiro da Howedes ben piazzato sulla linea di porta. Negli ultimi minuti arrivano 3 cartellini gialli per i padroni di casa ma nessuno era diffidato.

    SECONDO TEMPO – Lo United inizia forte con Anderson che crea scompiglio nell’area tedesca con i difensori che riescono a chiudere in qualche modo. Al 51′ è Raul a salire in cattedra e si procura due calci d’angolo che non vengono sfruttati a dovere dalla squadra di Rangnick. Al 52′ bella incursione di Valencia che semina gli avversari scambia con Nani ma viene chiuso all’ultimo da Escudero. Al 55′ si rivede il Neuer ai suoi livelli con una super parata sulla gran botta di sinistro di Anderson. La partita prosegue con numerosi cambiamenti di fronte ma nessuna vera e propria occasione da rete sino al 70′ quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Berbatov si smarca in area e serve Smalling al centro dell’area che con un piattone destro mette in porta ma il tutto a gioco fermo per fuorigioco. Passa un minuto e arriva davvero il 3° gol dello United: Nani se ne ve sulla destra, arriva sul fondo e serve in area Anderson che al secondo tentativo trafigge Neuer. Lo United dilaga al 75′ con Berbatov che servito in area è bravo a girare su Anderson che a porta vuota segna il quarto gol. Al 78′ si rivede lo Schalke con un tiro di Edu che viene deviato in angolo ma non basta per accorciare le distanze. Al 82′ gol annullato a Huntelaar per fuorigioco. Ultimi minuti in cui lo Schalke prova a spingersi in avanti ma senza successo e vetrina finale per Neuer che si esibisce in un altro intervento strepitoso su Owen. Dopo 3 minuti di recupero finisce la partita: United meritatamente in finale.

  • Manchester United – Schalke 04: le probabili formazioni

    Manchester United – Schalke 04: le probabili formazioni

    Il Manchester United si gioca questa settimana una grossa parte della stagione. I “Red Devils” affronteranno stasera i tedeschi dello Schalke 04 e nel prossimo turno di campionato si giocheranno lo spareggio per la Premier contro il Chelsea di Carlo Ancelotti. Il 2-0 dell’andata lascia poco spazio a clamorose rimonte, ma gli uomini di Sir Alex Ferguson faranno bene a non sottovalutare lo Schalke, vera e propria mina vangante del torneo. La squadra di Gelsenkirchen non ha più nulla da chiedere al suo mediocre campionato e stasera giocherà col coltello tra i denti per uscire a testa alta da una competizione che li ha visti capaci di grandi imprese.

    FORMAZIONI – Ferguson dovrà fare a meno del suo gioiello Rooney ma dovrebbe recuperare Giggs che ha superato l’attacco influenzale che l’aveva tenuto fuori contro l’Arsenal. A centrocampo ci saranno Nani e Park sulle fasce e ancora un giocatore di esperienza come Scholes in mediana, coadiuvato da Anderson. In attacco sicuro Berbatov con Owen e Hernandez in ballottaggio per una maglia. L’undici di  Rangnick basa le sue certezze sull’estremo difensore Nuer, probabilmente il giocatore che più si è messo in luce nel corso della Champions, e sull’esperienza di Raul in attacco. A far coppia col bomber spagnolo sarà Edu con Huntelaar pronto a subentrare a gara in corso.

    Manchester United (4-4-2): Van der Sar; Rafael, Ferdinand, Vidic, Evra; Nani, Scholes, Anderson, Park; Berbatov, Owen
    Allenatore
    : Ferguson

    Schalke 04 (4-4-2): Neuer; Uchida, Metzelder, Howedes, Sarpei; Baumjohann, Matip, Papadopoulos, Jurado; Edu, Raul
    Allenatore
    : Rangnick

  • Barcellona – Real Madrid, la mission impossible di Mou. Probabili formazioni

    Barcellona – Real Madrid, la mission impossible di Mou. Probabili formazioni

    Dire che quella di stasera sarà un’impresa ardua per gli uomini di Mourinho, pare essere un eufemismo, la conclamata remuntada appare tanto impossibile che anche gli stessi supporter merengues, che avevano prenotato il biglietto in anticipo, hanno deciso di disertare l’appuntamento e di rassegnarsi ad aspettare la prossima stagione per inseguire ancora una volta la tanto ambita decima Champions.
    I Blancos guidati dallo Special One, dovranno fare a meno di due pedine importanti come Pepe e Sergio Ramos, nonchè del loro stesso allenatore espulso nella partita precedente e stasera pedinato a vista da un delegato Uefa, per evitare che si ripeta quanto accaduto al Bernabeu nella gara di andata, quando Mou catechizzava il suo vice Karanka con pizzini e consigli.
    La formazione madridista dovrebbe dunque riportare al centro della difesa Carvalho con al suo fianco Albiol, sugli esterni dovrebbero agire, invece, Arbeloa e Marcelo. Sulla linea mediana vista la lunga indisponibilità di Khedira, sarà probabilmente confermato il duo Xabi Alonso-Diarra, in attacco ci sarà una novità rispetto all’andata, con l’inserimento dal primo minuto di Benzema come unica punta e ad agire alle sue spalle il solito trio Ronaldo, Ozil, Di Maria. Ancora panchina per Kaka, pronto a subentrare in qualsiasi momento della gara.

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Carvalho, Albiol, Marcelo; Xabi Alonso, Diarra; Ronaldo, Ozil, Di Maria; Benzema.
    A disp.: Dudek; Garay, Nacho, Granero, Pedro Leon, Kaka, Adebayor.

    In casa blaugrana la vigilia non poteva che essere tranquilla, gli uomini di Pep Guardiola forti del doppio vantaggio esterno hanno sicuramente un pensiero rivolto già a Wembley e alla finale del prossimo 28 maggio, la notizia migliore per quanto riguarda i catalani è il rientro tra i convocati di Eric Abidal, il difensore francese ritorna a calcare i campi da gioco dopo sole 6 settimane d’assenza e dopo aver superato brillantemente l’operazione per l’asportazione del tumore al fegato che gli era stato diagnosticato circa due mesi fa. Per il resto nessun turn-over è previsto, quindi il Barça dovrebbe scendere in campo con il solito schema e con la formazione migliore, che prevede ancora l’utilizzo di Mascherano come centrale difensivo con al suo fianco Pique e il dirottamento del capitano Puyol sulla fascia sinistra, a destra agirà il solito Dani Alves, mentre a centrocampo, dopo l’assenza dell’andata per un piccolo problema, riprenderà il suo posto Iniesta che andrà a completare il reparto con i soliti Xavi e Busquets. In attacco il trio delle meraviglie Pedro, Villa e l’extraterrestre Messi, alla ricerca di gol che possa fargli battere l’ennesimo record, quello delle 14 reti in una sola edizione della Champions, appartenente al momento a Josè Altafini. In panchina oltre al già citato Abidal, ci sarà anche un altro protagonista della gara d’andata, Afellay, suo, infatti, l’assist che consentì alla Pulce di violare per la prima volta la porta difesa da Casillas.

    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes; Dani Alves, Mascherano, Piquè, Puyol; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Villa.
    A disp.: Oler, Fontas, Abidal, Keita, Sergi Roberto, Afellay, Jeffren.

  • Europa League, solo Il Villareal può strappare la coppa alle portoghesi

    Europa League, solo Il Villareal può strappare la coppa alle portoghesi

    Le semifinali di Europa League sono iberiche, infatti, a giocarsi la coppa saranno le tre squadre portoghesi, il Porto, il Benfica, il sorprendente Braga e l’ unica rappresentante non lusitana che proviene comunque dalla vicina Spagna, e cioè, il Villareal di Pepito Rossi.

    Pirotecnica la squadra di Villas Boas che in due partite segna 10 gol ai poveri, ma solo sportivamente parlando, russi dello Spartak Mosca. Infatti, dopo il 5-1 in casa, altri cinque gol in trasferta (2-5) con le reti di Hulk, C. Rodriguez, Guarin, Falcao e, Micael per il Porto; di Dzyuba e Ari per lo Spartak. Il benfica deve ringraziare il portiere del PSV per il passaggio del turno, infatti, dopo una partenza sprint degli olandesi che riescono a portarsi sul 2-0, Isaksson consente a Luisao di accorciare le distanze già prima del riposo. Il resto lo fa Marcelo al 17′ della ripresa con un fallaccio in area su César Peixoto: rigore che Cardozo trasforma. La vittoria più sofferta per le portoghesi è rappresentata dallo Sporting Braga che, dopo aver pareggiato 1-1 a Kiev, si è dovuta difendere in inferiorità numerica contro gli assalti, comunque sterile di una Dinamo Kiev orfana di Shevchenko che non è andata oltre lo 0-0 finale.

    L’ unico italiano presente, a parte qualche arbitro, in questa Europa League, sarà Giuseppe Rossi che con il suo Villareal supera il Twente anche in Olanda per 3-1 dopo il 5-1 conquistato in casa nella partita d’ andata. il Twente trova la forza di andare in vanitaggio al 32′ con una rete resa splendida dalla coralità dell’azione, impreziosita da giocate di prima e un delizioso corridoio indovinato col tacco di Jansen: in gol Bahirami. Nella ripresa al 14′ c’è un evidente fallo di Tiendalli su Wakaso: rigore che Giuseppe Rossi trasforma angolatissimo. Poi Rossi esce e Cani conquista un altro rigore: tocca a Ruben la trasformazione. Allo scadere c’è gloria anche per Cani che sfodera una grande girata per il 3-1.

  • Masters Series, Miami. Federer vs Nadal in semifinale

    Masters Series, Miami. Federer vs Nadal in semifinale

    Quando capita è manna dal cielo per gli organizzatori ed a Miami era da 5 lunghi anni che attendevano il match dei match e cioè, quello tra Rafael Nadal e Roger Federer. La sfida classica tra i due avviene di solito in finale ma l’ avvento di Djokovic ha fatto sì che Federer, n. 3 mondiale incontri Nadal solo in semifinale.

    Turno di riposo per lo svizzero che praticamente non gioca contro il francese Gilles Simon costretto quest’ ultimo al ritiro dopo appena tre giochi per un risentimento alla spalla sinistra che gli bloccava i movimenti soprattutto al servizio. Ben più combattuta è invece l’ altra semifinale, dove Nadal ha dovuto impegnarsi più del dovuto per battere il talentuoso ma discontinuo ceco Thomas Berdick.

    Lo spagnolo parte a razzo portandosi subito sul 4-0 e gestendo la chiusura del primo set sul 6-2, ma nel secondo il ceco alza notevolmente il suo livello di gioco non consentendo a Nadal di imporre il suo solito ritmo da fondo campo con il risultato di un naturale approdo al terzo set dopo il parziale di 6-3 per Berdick nel secondo. La partita gira nel turno di battuta del maiorchino quando, sotto 0-40, riesce ad annullare le palle break consecutive smontando qualsiasi velleità ceca di un approdo in finale e chiudendo alla fine per 6-3.

    La finale femminile invece se la giocheranno Maria Sharapova e Victoria Azarenka. La siberiana ha conquistato l’accesso alla finale battendo per 3-6 6-0 6-2 la tedesca Andrea Petkovic mentre, nella seconda semifinale Victoria Azarenka, campionessa qui nel 2009, ha battuto una spenta Vera Zvonareva per 6-0 6-3 in un match senza storia durato appena 76 minuti. I precedenti tra le due finaliste sono in perfetta parità: la Azarenka ha vinto la prima sfida a Mosca nel 2007 e l’ultima a Stanford nel 2010 sempre in due set, la Sharapova invece si è imposta a Los Angeles e Pechino 2009 sempre in tre set.

    Oggi alle 19 italiane la prima semifinale uomini tra Mardy Fish e Novak Djokovic, mentre all’ una di notte toccherà a Roger Federer e Rafael Nadal.

  • Masters Series, Miami. Sorridono Fish e Djokovic. Clijsters ko

    Masters Series, Miami. Sorridono Fish e Djokovic. Clijsters ko

    Continua il cammino immacolato per Novak Djokovic che, con la vittoria per 6-4 6-2 contro il sudafricano Kevin Anderson, conquista la 24esima vittoria su altrettanti incontri nel 2011. Nell’ altro quarto di finale maschile lo statunitense Mardy Fish supera lo spagnolo David Ferrer 7-5 6-2.

    Anche se la vittoria è arrivata in due set il match per Nole non è stato semplice in quanto Anderson ha venduto cara la pelle in tutti i game del match arrivando sempre sul filo del rasoio per rubare il servizio al serbo. Nole, alla terza semifinale a Miami dopo la vittoria del 2007 su Canas e alla sconfitta in finale del 2009 contro Murray, giocherà contro Mardy Fish che con la semifinale raggiunta a spese di Ferrer, diventerà lunedì prossimo il miglior statunitense nel ranking mondiale scavalcaldo niente meno che Andy Roddick.

    Sorpresa tra le donne con l’ eliminazione della belga Kim Clijsters che ha dovuto arrendersi a Victoria Azarenka con un doppio 6-3. Nell’ altro match, la russa Zvonareva conquista la semifinale a spese della polacca Radwanska, giustiziera della nostra Schiavone in due set 7-5 6-3.

    Oggi si completano i quarti nel tabellone maschile con le sfide tra Federer e Simon e tra Nadal e Berdych, mentre in quello femminile, spazio alle semifinali con i match: Sharapova-Petkovic e Zvonareva-Azarenka.

  • Finale per Djokovic, sconfitto Federer in tre set.

    Finale per Djokovic, sconfitto Federer in tre set.

    Federer – Djokovic non sarà Federer – Nadal ma poco ci manca ed infatti lo spettacolo non è mancato a Melbourne, con i due talenti a giocare dal primo all’ ultimo quindici, un tennis di altissimo livello. Questa volta la spunta il serbo che batte lo svizzero in tre set, 7-6,7-5,6-4.

    Il primo set è molto equilibrato con i rispettivi servizi che vengono mantenuti e con la naturale conseguenza di un epilogo al cardiopalma al tie break. Tuttavia il tie break non risulta essere all’ insegna dell’ equilibrio con Djokovic che si dimostra più aggressivo da fondo campo sorprendendo Federer e conquistando così la prima frazione. Il serbo entra più caldo anche nel secondo set e subito conquista il break sull’ 1-1, ma lo svizzero reagisce subito ristrappando il servizio a Nole e portandosi di nuovo in parità. Djokovic accusa il colpo e quasi senza saperlo si trova sotto 5-3 con Federer a servire per il secondo set, ma il serbo è duro a morire e, anche a causa di qualche ingenuità dello svizzero riesce a strappargli il servizio portandosi sul 5-4. Nole cambia le scarpe e cambia anche ritmo, Federer è sorpreso ed il serbo ribalta completamente la situazione vincendo il secondo set per 7-5 dopo essere stato sotto 5-2. Nel terzo set l’ equilibrio viene interrotto nel 5° game, ancora con Djokovic che ottiene un break importantissimo per le sorti finali del match ma Federer si dimostra anche lui duro a morire riconquistando il break e portandosi sul 4-4. Ma ormai gli equilibri sono definitivamente saltati con Djokovic che ottiene l’ ennesimo break del set portandosi sul 5-4 e servendo per il match, il game è combattutissimo ma Nole si dimostra solido mentalmente, chiudendo con un Ace sul 6-4 finale.

    Sconfitta inattesa per Federer che forse pregustava già, visto l’ infortunio di Nadal di vincere il torneo, mentre per il serbo è la seconda finale a Melbourne dove tenterà di bissare il successo ottenuto nel 2008, ovviamente Murray o Ferrer permettendo che si affronteranno domani per l’ altra semifinale.