Tag: sebastian vettel

  • Gp Australia, Hamilton in pole. Alonso solo quinto

    Gp Australia, Hamilton in pole. Alonso solo quinto

    Ritorna il Mondiale di Formula Uno e, come di consueto, la prima gara della stagione è in Australia, a Melbourne. Le consuetudini, però, si fermano qui, almeno stando alla griglia di partenza del Gp Australia che si è delineata con qualche sorpresa: se la pole position per Hamilton  con il tempo di 1’44”231 non può essere catalogata nella categoria “non ce lo aspettavamo” considerata la superiorità della Mercedes per tutto l’inverno nei vari test, la sorpresa principale giunge dal secondo posto di Daniel Ricciardo su Red Bull, sebbene staccato di tre decimi da Hamilton, e dalla quarta posizione del debuttante Mc Laren Kevin Magussen. Al terzo posto, invece, a conferma della “gran forma” della Mercedes, Nico Rosberg. La sorpresa ulteriore delle qualifiche del Gp Australia è, poi, la difficoltà di Sebastian Vettel, eliminato in Q2, finendo in dodicesima posizione. In casa Ferrari, Fernando Alonso partirà quinto – probabilmente a causa della scelta non troppo felice degli pneumatici a causa dell’asfalto bagnato ma non troppo – mentre la delusione principale giunge dal “rientrante” Kimi Raikkonen che, però, si è schiantato contro un muro dopo la curva tre andando a sbattere con il muso alle protezioni della curva quattro e, dunque, è stato eliminato in Q2 finendo undicesima posizione. Sesta posizione per la Toro Rosso di Vergne, mentre la quarta fila vedrà Hulkenberg con la Force India e Kvyat su Toro Rosso. Poi, la Williams di Felipe Massa e la Mc Laren di Button.

    Gp Australia, Hamilton in pole | foto da web
    Gp Australia, Hamilton in pole | foto da web

    Come detto, poi, fuori dai primi dieci posti Raikkonen su Ferrari undicesimo e Vettel su Red Bull dodicesimo. A seguire, al tredicesimo posto, Sutil su Sauber, Kobayashi quattordicesimo, Bottas quindicesimo, Perez sedicesimo, Chilton diciassettesimo, Bianchi diciottesimo, Ericsson diciannovesimo, Grosjean ventesimo, Maldonado ventunesimo e Gutierrez ventiduesimo.

    Da segnalare, inoltre, che nel computo delle qualifiche del Gp Australia un fattore determinante è stato il meteo: si è partiti, infatti, in Q1 con pista asciutta (anche se i nuvoloni neri presagivano la pioggia imminente) e si è arrivati al Q2 con asfalto bagnato: proprio questa circostanza ha penalizzato fortemente alcuni big, con grandi difficoltà per Button, Vettel e Raikkonen.

  • Bahrain dedica curva a Schumi. Massa ok in pista

    Bahrain dedica curva a Schumi. Massa ok in pista

    Michael Schumacher lotta per la sua vita e la Formula Uno lo omaggia con la dedica di una curva, la prima, nel circuito del Bahrain che celebra quest’anno il suo decennale e vuol ricordare il primo vincitore del Gran Premio, proprio Michael Schumacher nel 2004, al volante della Ferrari. Per molti potrà sembrare un gesto discutibile, se non altro perchè simili circostanze avvengono come commiato: il senso dell’iniziativa, però, vuol essere un altro e, dunque, la stessa portavoce di Schumacher  Sabine Kehm ha commentato positivamente la notizia “a Michael piacerà”. Il prossimo 6 Aprile si correrà per la prima volta in notturna sul circuito del Bahrain, che può contare su un avvenieristico impianto di illuminazione costato ben 13 milioni di euro e che illuminerà a giorno il deserto. Uno scenario suggestivo, sicuramente, che proprio al via presenterà la curva “Michael Schumacher”.

    Bahrain dedica curva a Schumi | foto da web
    Bahrain dedica curva a Schumi | foto da web

    A questo punto, in vista dell’esordio del Mondiale di Fomula Uno in Australia del 16 Marzo, è bene fare il punto della situazione in termini di “work in progress” fra i diversi team di Formula Uno. Nei test svoltisi in questi giorni proprio sul circuito del Bahrain, si è evidenziato un brillante Felipe Massa a bordo della sua Williams che ha fatto registrae 1’33” 258. Bene anche la Mercedes con Rosberg che ha fatto registrare il secondo tempo: 1’33”484. La Ferrari, invece, non ha brillato particolarmente: Fernando Alonso ha puntato alla quantità più che alla qualità, al fine di rodare bene la vettura con un alto numero di giri, mentre il finlandese Kimi Raikkonen è parso in maggiore difficoltà a causa di un problema al connettore.

    A sorpresa, poi, è da registrare la grande difficoltà della Red Bull del campione del Mondo Sebastian Vettel: dopo il ridotto numero di giri dei giorni scorsi, ancora problemi piuttosto seri alla sua vettura che, appena uscita dai box, alla fine della corsia, ha costretto Sebastian Vettel a parcheggiarla, per poi essere recuperata dal carro attrezzi.

  • Formula 1: primi test a Jerez, bene la Ferrari

    Formula 1: primi test a Jerez, bene la Ferrari

    Iniziata di fatto, anche se non ufficialmente, la nuova stagione di Formula 1. Le principali scuderie dopo le presentazioni delle loro monoposto si sono indirizzate sul circuito di Jerez de la Frontera per effettuare i primi test.

    Bisogna dire che le scuderie nel primo giorno di test hanno dovuto affrontare i problemi relativi alle difficoltà di assemblaggio delle nuove monoposto. Come ha detto il Campione del Mondo Sebastian Vettel:

    Nelle auto di Formula 1 ci sono milioni di parti da assemblare, è normale che all’inizio qualcosa possa non essere perfetto“.

    Il primo pilota ad effettuare un tempo significativo  è stato Hamilton che con la sua Mercedes ha fatto registrare 1’27″621 nella prima giornata. Il pilota britannico è stato anche il primo ad effettuare il primo incidente stagionale. Anche l’affidabilità delle monoposto va rodata, così come la conoscenza delle parti che compongono il bolide, nel caso della Mercedes ha ceduto l’ala, bella botta ma per fortuna nessuna conseguenza per Hamilton.

    La Ferrari inizialmente ha avuto qualche problema, poi Raikkonen è riuscito ad uscire e nelle prime tornate, tante rispetto ai colleghi delle scuderie top, non ha mai fatto registrare un tempo vicino a quello di Hamilton, ma il cronometro diminuiva il distacco ad ogni paio di tornate.

    La Ferrari F14 T alla fine dei 31 giri compiuti dal pilota finlandese il primo giorno  farà registrare il miglior tempo di giornata. Raikkonen infatti timbra un bel 1’27″104.

    Anche la Toro Rosso, ha lavorato alacremente in questi giorni raccogliendo preziosi dati grazie ai 15 giri percorsi da Vergne. Il primo giorno ha girato meno la Force India con Pérez, mentre si sono viste impegnate la Williams con Bottas, la Sauber con Gutierrez e la Caterham con l’esordiente Ericsson.

    La Force India di Sergio Perez ai box del circuito di Jerez | © Andrew Hone / Getty Images
    La Force India di Sergio Perez ai box del circuito di Jerez | © Andrew Hone / Getty Images

    Problemi invece nei primi due giorni di test per il campione del mondo Sebastian Vettel che il primo giorno ha compiuto solo una rapida uscita nel tardo pomeriggio con la nuova Red Bull RB10 facendo anche un testacoda senza conseguenze. 

    McLaren invece che si è fatta notare il secondo giorno insieme alla Mercedes di Rosberg. Mentre come detto la Red Bull ha mostrato ancora problemi. Sempre presente con Kimi Raikkonen la Ferrari, che segnala due punti fondamentali: 1) Raikkonen non è vero che non ama i test, qui sta macinando chilometri e facendo raccogliere preziosi dati per la scuderia. 2) La Ferrari ha forse qualche handicap nell’affidabilità, ma come globalità, senza avere un riferimento dalla Red Bull, sembra competitiva alla pari con i più forti già all’inizio della stagione.

    La Ferrari F14 T di Kimi Raikkonen a Jerez | © Mark Thompson / Getty Images
    La Ferrari F14 T di Kimi Raikkonen a Jerez | © Mark Thompson / Getty Images

    Ed il terzo giorno di prove conferma la straordinaria affidabilità di McLaren e Mercedes che girano incessantemente. Ferrari che a parte un problema tecnico con Alonso, che ha dovuto arrestare la sua monoposto, ma poi ha ripreso i test senza problemi, continua a girare incessantemente. Mentre ci sono a questo punto problemi importanti che riguardano l’elettronica ed i motori Renault, quindi soffrono Caterham, Toro Rosso ma soprattutto Red Bull che pagano pesantemente dazio alla scarsa affidabilità e riescono a fare ben poco.

    In generale le sensazioni migliori le hanno date come detto McLaren, Mercedes e Ferrari ed i piloti della rossa di Maranello stanno collaborando con un’abnegazione incredibile. Venerdì ultimo giorno di test a Jerez de la Frontera.

  • Capolavoro Hamilton. Kimi beffa Vettel, Alonso 5°

    Capolavoro Hamilton. Kimi beffa Vettel, Alonso 5°

    Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Ungheria, decima prova del Mondiale 2013 di Formula 1. Sul circuito dell’Hungaroring il pilota britannico ha ripetuto la splendida prestazione dello scorso anno al volante della McLaren centrando il quarto successo in carriera sul tracciato ungherese, il primo a bordo del suo nuovo team, la Mercedes. Un capolavoro cominciato con un giro da favola nelle qualifiche del sabato, dove Lewis ha strappato di forza una pole position che sembrava saldamente nelle mani del favoritissimo Vettel, e continuato con un dominio netto per i 70 giri di gara in cui nessuno è riuscito a tenergli testa. Al contrario di quello che ci si aspettava alla vigilia il gran caldo non ha influito sul degrado degli pneumatici della W04 che sta entrando di prepotenza nella lotta per entrambi i titoli iridati, e ciò ha permesso all’anglo-caraibico di poter sfruttare al meglio il suo stile di guida e spingere fino al limite; ne sa qualcosa Webber, beffato per ben due volte alla curva 3 con un fenomenale sorpasso all’esterno che ha permesso al pilota dell Mercedes di avere pista libera davanti a sè e imprimere il proprio ritmo.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © Mark Thompson/Getty Images

    Tutto ciò che invece non è riuscito a Sebastian Vettel, il grande favorito per la vittoria del GP  e invece vera delusione del week-end. Il campione tedesco non è riuscito a replicare alla grande prestazione di Hamilton nelle qualifiche ed ha finito per essere beffato anche da Kimi Raikkonen, che grazie ad una sosta in meno è riuscito a scavalcare il tre volte campione del mondo in carica e a prendersi la seconda posizione finale. Al finlandese infatti è bastato tenere il suo ritmo di gara con una Lotus particolarmente in forma e come sempre dolcissima sulle gomme per far si di ritrovarsi davanti alla Red Bull numero 1; le caratteristiche tortuose del circuito che non favoriscono di certo i sorpassi hanno poi fatto il resto con Vettel che le ha tentate davvero tutte pur di scavalcare il finnico che ora è diventato il primo avversario anche nella classifica generale.

    Il tedesco invece è stato sfortunato nelle dinamiche di gara che per ben due volte lo hanno visto uscire dai pit-stop alle spalle della McLaren di Button, duello in cui il pilota della Red Bull ha avuto anche il danneggiamento dell’ala anteriore in seguito ad un contatto con il posteriore della McLaren numero 5 che ha fatto da tappo favorendo l’allungo dell’ex compagno di squadra Hamilton.

    Quarto posto per Mark Webber, autore davvero di una bella gara in risposta ai problemi avuti nelle qualifiche del sabato al Kers che lo hanno fatto qualificare in decima posizione. L’australiano, partito con una strategia di pneumatici diversa rispetto ai primi, ha recuperato diverse posizioni portandosi a ridosso delle posizioni di vertice e classificandosi davanti a Fernando Alonso, centrando l’obiettivo del team Red Bull di classificare entrambe le monoposto davanti allo spagnolo.

    Per il pilota della Ferrari invece è arrivata l’ennesima delusione portata dalla scarsa competitività della F138. Le novità aerodinamiche apportate per questo GP non hanno funzionato e in casa Ferrari si sta cercando di compiere un passo indietro per raddrizzare la situazione. La Rossa non ha mai avuto il passo per lottare per la vittoria e in più si è commesso l’errore nelle libere di concentrarsi sul giro singolo e non sul passo gara segno che le idee a Maranello sono tutt’altro che chiare. E sarebbe potuta andare ancora peggio se non fosse stata comminata una penalità a Romain Grosjean, a cui è stato inflitto un drive throught per un contatto a metà gara con Button. Il pilota francese, che oggi aveva il passo per lottare per la vittoria, si è portato nel finale nella scia dell’asturiano che tuttavia è stato bravo a non lasciare spiragli per un sorpasso portando a casa almeno il quinto posto.

    Settimo Jenson Button, che ha davvero sgomitato per ottenere oggi il miglior risultato possibile. L’inglese è stato autore di una gara generosa che lo ha portato a chiudere davanti alla Ferrari di Felipe Massa. A punti anche l’altra McLaren di Sergio Perez che ormai ha recuperato la distanza in classifica costruttori dalla Force India, e Pastor Maldonando che ha regalato il primo punto stagionale alla Williams. Fuori Nico Rosberg a pochi giri dal termine della gara per la rottura del motore Mercedes. Sfortunatissimo il pilota tedesco che dopo il contatto con Massa ad inizio gara si è ritrovato a centro gruppo perdendo molto terreno dai primi.

  • Vettel trionfa al Nurburgring davanti alle Lotus. Alonso 4°

    Vettel trionfa al Nurburgring davanti alle Lotus. Alonso 4°

    Sebastian Vettel ha trionfato nel Gran Premio di Germania sul tracciato del Nurburgring, nono appuntamento della stagione 2013 di Formula 1. Il pilota della Red Bull ha messo il suo primo sigillo sullo storico tracciato tedesco, sul quale prima d’ora non aveva mai vinto pur essendoci andato molto vicino, grazie ad una strategia di gara impeccabile frutto anche di una grande partenza che gli ha permesso di balzare subito al comando e imprimere il proprio ritmo alla corsa, e nonostante gli episodi in gara parevano girare tutti a suo sfavore il campione del mondo in carica ha saputo resistere alla grande agli attacchi minacciosi degli avversari alle sue spalle, andando a tagliare per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi riscattando la delusione del ritiro di una settimana fa a Silverstone con 25 punti importantissimi che gli permettono di allungare il passo nella classifica generale del Campionato.

    Alle spalle del tedesco hanno chiuso le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, in netta crescita rispetto alle ultime uscite stagionali e ritornate sugli standard prestazionali di inizio campionato. Nonostante una strategia di gara diversa entrambi i piloti di Enstone sono rimasti in gioco per la vittoria fino all’ultimo anche se si è dovuto ricorrere ad un gioco di squadra per permettere al finlandese, nettamente più veloce del compagno di squadra grazie agli pneumatici a mescola morbida montati nel finale, di andare ad insidiare la posizione di Vettel senza però risultati. Comunque molto importante il risultato del team inglese che dopo la disastrosa gara di casa a Silverstone è ritornata a piazzare i suoi due piloti sul podio.

    Podio da qui è rimasto giù per un soffio Fernando Alonso che le ha tentate tutte per scavalcare Grosjean senza riuscire a trovare il guizzo giusto per agganciare la terza posizione. Ancora una volta lo spagnolo è riuscito a limitare i danni in gara dopo che le disastrose qualifiche chiuse all’ottavo posto avevano fatto presagire una gara tutta in salita, e in effetti così è stato ma Nando è riuscito a difendersi bene portando a casa il massimo risultato possibile. Giornata agrodolce per la Ferrari che ha visto il ritiro dopo soli 4 giri di Felipe Massa finito in testacoda alla prima curva per un probabile problema tecnico.

    Delusione in casa Mercedes, dopo la pole del sabato Di Lewis Hamilton che aveva fatto sperare il team di Stoocarda in una gara da assoluti protagonisti. La W04 invece si è dimostrata assolutamente sottotono soffrendo ancora le alte temperature e solamente all’ultimo giro l’anglo-caraibico è riuscito a conquistare la quinta posizione ai danni di Jenson Button. Ci si attendeva decisamente di più da Nico Rosberg, vincitore dell’ultima gara a Silverstone e solo nono al termine del GP, autore di una gara abbastanza anonima.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel © Paul Gilham/Getty Images

    In ripresa rispetto alle ultime gare la McLaren, entrata in zona punti sia con Button, sesto dopo una ottima strategia che gli ha permesso di effettuare un pit in meno rispetto agli altri, che con Sergio Perez, ottavo, scavalcato solo nel finale da Mark Webber quando si è ritrovato in crisi con le gomme. Sfortunatissimo invece l’australiano costretto ad una gara di rimonta dall’ultima posizione dopo lo spiacevole inconveniente in corsia dei box; lo pneumatico avvitato male da un meccanico si è sganciato dalla sua RB8 andando a colpire un cameraman trasportato subito al centro medico per accertamenti. Il numero due della Red Bull è stato poi aiutato a ripartire dai meccanici dopo un nuovo pit-stop.

    Grande risultato per Nico Hulkenberg, che per la seconda gara consecutiva è riuscito ad entrare nella top-ten e a chiudere in decima posizione. Sicuramente una bella vetrina per un pilota che sta nettamente stracciando il suo compagno di squadra per aspirare ad un volante più prestigioso nella prossima stagione.

    Momenti di vera paura al 39esimo giro: la Marussia di Jules Bianchi ferma a bordo pista dopo un problema al motore viene letteralmente dimenticata dai commissari facendola scivolare pericolosamente sulla pista in prossimità dell’ultima chicane, dopo il lungo rettilineo dell’ Hatzenbects. Per fortuna in prossimità del tratto di pista non transitava nessuna vettura ma l’episodio di fatto ha inevitabilmente causato l’uscita in pista proprio a metà gara della safety-car rimescolando le carte e rendendo la seconda parte della corsa decisamente avvincente.

  • Hamilton in pole al Nurburgring, Alonso 8°

    Hamilton in pole al Nurburgring, Alonso 8°

    Ancora una volta qualifiche nel segno di Lewis Hamilton: il pilota inglese, dopo essere partito davanti a tutti una settimana fa a Silverstone, si aggiudica la pole del Gran Premio di Germania sul circuito del Nurburgring facendo registrare il tempo di 1: 29.398, battendo per poco più di un decimo Sebastian Vettel, secondo con la sua Red Bull.

    Terzo tempo per l’australiano Mark Webber, seguito dalle due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, mentre il sempre più sorprendente Daniel Ricciardo partirà in sesta posizione confermando così il suo notevole rendimento che ha favorito l’interessamento di alcuni top team, su tutti la Red Bull, che ha individuato proprio nel pilota della Toro Rosso il sostituto di Mark Webber prossimo al ritiro, nonchè la “spalla” ideale di Vettel all’interno del box della scuderia anglo-austriaca. Qualifica strategica per entrambe le Ferrari, soprattutto nell’ultima manche nella quale sia Felipe Massa (7°) che Fernando Alonso (8°) hanno deciso di montare le gomme dure per utilizzare una strategia conservativa nella prima parte di gara, per poi “aggredire” i rivali nella seconda parte sfruttando i treni di gomme morbide, decisamente più performanti.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    In nona posizione partirà Jenson Button che pur sempre con una Mclaren in chiara difficoltà di prestazione, è riuscito a limitare i danni raggiungendo la Q3, al contrario del suo compagno di box Sergio Perez, eliminato in Q2 col tredicesimo tempo. Ma è la clamorosa uscita di scena di Nico Rosberg nella seconda qualifica la vera sorpresa di giornata: il pilota tedesco, infatti, è stato beffato in sequenza dal connazionale Nico Hulkenberg, da Ricciardo e proprio a tempo scaduto da Button che gli ha soffiato l’ultimo posto disponibile per entrare in Q3, il tutto dettato da un errore clamoroso di valutazione della Mercedes che lo ha tenuto fino alla fine del tempo fermo ai box ormai sicuri che Rosberg avesse raggiunto la sessione successiva per dare la caccia alla pole position.

     

  • Rosberg ringrazia Vettel e vince a Silverstone. 3° Alonso

    Rosberg ringrazia Vettel e vince a Silverstone. 3° Alonso

    Una gara pazzesca. E’ questo il primo termine che viene in mente pensando al Gran Premio di Gran Bretagna 2013, ottavo appuntamento del Mondiale di Formula 1. (altro…)

  • Pole di Hamilton a Silverstone. 2° Rosberg davanti alle Red Bull. Solo 10° Alonso

    Pole di Hamilton a Silverstone. 2° Rosberg davanti alle Red Bull. Solo 10° Alonso

    Lewis Hamilton conquista la pole position nel Gran Premio di casa a Silverstone. Il pilota inglese, col tempo “monstre” di 1:29.607, strappa proprio al fotofinish la prima posizione in griglia al compagno di scuderia Nico Rosberg, conquistando la seconda pole stagionale e monopolizzando ancora una volta la prima fila in qualifica e dimostrando di essere ancora la monoposto più veloce sul giro secco, lasciando la seconda fila alle due Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber, qualificatisi rispettivamente in terza ed in quarta posizione sulla griglia di partenza attardati di 5 decimi dal beniamino di casa.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © Alexander Klein/Getty Images

    Grandissima prestazione delle due Force India di Paul di Resta e Adrian Sutil, che ottengo il quinto e il settimo tempo e della Toro Rosso di Daniel Ricciardo il quale si inserisce proprio tra le monoposto della scuderia indiana ottenendo la sesta posizione in griglia. A seguire le Lotus di Romain Grosjean e di un Kimi Raikkonen molto in ombra, chiude la Q3 Fernando Alonso con una Ferrari sottotono che ha fatto fatica a rientrare anche in Q2, nonostante i proclami di miglioramento dettati qualche settimane fa dopo la deludente qualifica canadese di Montreal. Undicesimo Jenson Button le cui scarse prestazioni in pista ormai non fanno neanche più notizia, scavalcata in classifica anche da Force India e Toro Rosso, segno di un’allarmante regressione che sembra non avere fine. Felipe Massa, ancora una volta eliminato in Q2, finisce dodicesimo dopo l’ennesimo weekend nero della sua lunga e incostante carriera in Ferrari, segnato da un altro incidente di cui è stato protagonista nelle libere del venerdì, lasciando spazio a molte voci di mercato che lo allontanerebbero dalla scuderia di Maranello.

    Come spesso è accaduto nel corso del campionato, la Red Bull in gara ha completamente capovolto lo scenario delineatosi durante le qualifiche del sabato, mostrando una netta superiorità sulle Mercedes per affidabilità e consumo delle gomme. Staremo a vedere se ancora una volta Sebastian Vettel sarà in grado di allungare in classifica sui rivali o se i progressi compiuti dalla scuderia tedesca daranno nuova linfa ad un Mondiale che sembra già essersi incanalato su binari ben precisi, Fernando Alonso permettendo…

     

  • F1, nessuna variazione per le gomme Pirelli

    F1, nessuna variazione per le gomme Pirelli

    La Pirelli, azienda unica fornitrice dei pneumatici di F1, diversamente da quanto deciso in precedenza, per condurre ulteriori test sulla nuova struttura delle gomme, non attuerà nessun cambiamento alla fornitura di pneumatici per i prossimi gran premi di Gran Bretagna, Germania ed Ungheria.

    L’azienda milanese Pirelli, sola fornitrice di gomme per le vetture del Circus, ha annunciato la decisione, a causa del tempo limitato per testare la nuova struttura in kevlar, di non voler apportare variazioni ai pneumatici, con mescole da asciutto, delle vetture di formula 1 per i prossimi tre gran premi: “La decisione è dovuta al fatto che le nuove gomme, a causa della pioggia, non sono state testate sufficientemente nel corso delle prove libere di venerdì scorso in Canada, ciò non ha permesso di trovare l’unanimità da parte dei team”.

    La società meneghina ha inoltre reso noto di aver lavorato per risolvere nei reparti produttivi l’annoso problema della delaminazione dei pneumatici: “Le due gomme più dure della gamma Pirelli sono quelle che meglio si adattano alle elevate richieste di carico imposte dal tracciato di Silverstone. Al Nürburgring la rugosità dell’asfalto è molto bassa, di conseguenza alle gomme è richiesto grip meccanico, ciò, combinato con le condizioni meteorologiche spesso molto variabili, fa delle mescole soft e medium la miglior scelta per questo tracciato leggendario”.

     F1 Grand Prix -Melbourne Vettel | © Mark Thompson / Getty Images
    F1 Grand Prix -Melbourne Vettel | © Mark Thompson / Getty Images

    Per il circuito di Hungaroring invece saranno disponibili, a detta della Pirelli, pneumatici con mescole P Zero Orange hard e P Zero White medium: ”Quello dell’Ungheria è il tracciato permanente più lento in calendario, ma che impegna molto le gomme a causa di un layout tortuoso. Se a ciò si aggiungono temperature ambientali spesso elevate, le mescole hard e medium diventano le più indicate per questo tracciato, anche perché le soluzioni Pirelli di quest’anno sono più morbide di quanto non fossero quelle della gamma 2012″.

  • Vettel, dominio assoluto a Montreal. Alonso limita i danni, è 2°

    Vettel, dominio assoluto a Montreal. Alonso limita i danni, è 2°

    Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio del Canada sul circuito di Montreal, sesto appuntamento della stagione 2013 di Formula 1. Sul tracciato canadese il pilota della Red Bull ha dominato dal primo all’ultimo giro grazie ad un passo gara insostenibile per gli avversari che non hanno potuto far altro che veder allontanare giro dopo giro la sagoma viola e blu della RB8 numero 1, la cui leadership in gara non è mai stata messa in discussione neanche nei valzer dei pit-stop. Il tedesco con una gestione di gara pressochè perfetta è così riuscito ad apporre la prima firma nell’albo d’oro di Montreal, la 28esima totale della carriera, pur ottenuta con qualche rischio di troppo come quello corso nelle prima fasi di gara che ha portato il campione del mondo in  carica a sfiorare il muretto all’uscita della prima chicane.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel in pole nel GP del Canada © Mark Thompson/Getty Images

    Ma nonostante ciò la prima posizione non è mai stata in dubbio, al contrario è stata apertissima la lotta per la seconda posizione. Lewis Hamilton che sembrava sicuro del secondo gradino del podio ha ceduto clamorosamente nell’ultima parte di gara, dopo il secondo pit-stop, venendo raggiunto da Fernando Alonso che a 8 giri dalla fine gli ha soffiato il secondo posto. Il ferrarista forse poteva essere l’unico in grado di poter impensierire il vincitore coma ha dimostrato il duello a distanza sul filo dei millesimi per ottenere il giro più veloce ma sulla sua condotta di gara ha pesato l’aver fatto i primi giri alle spalle della Williams di Valterri Bottas, che sull’asciutto ha perso la competitività avuta nelle qualifiche del sabato rallentando lo spagnolo. Per il pilota della Mercedes sono affiorati invece i soliti problemi di usura gomme che lo hanno costretto a cedere agli attacchi dell’asturiano, e peggio è andata al suo compagno di squadra Nico Rosberg autore di tre pit-stop e di una gara abbastanza anonima chiusa solamente al quinto posto e ad un distacco abissale, un minuto e dieci secondi, primo dei non doppiati. Sfortunato invece è stato Mark Webber, quarto finale, che avrebbe potuto giocarsi benissimo il podio se solo nelle fasi cruciali del GP, nel bel mezzo del duello con Alonso, non fosse stato autore di un contatto con la Caterhem del doppiato Van Der Garde, contatto che ha provocato il danneggiamento dell’ala anteriore e la conseguente perdita di carico aerodinamico per circa metà della gara. All’ australiano è andato comunque il merito e la soddisfazione di aver ottenuto il giro più veloce di gara nell’ultimo giro della corsa.

    In sesta posizione ha chiuso il francese della Toro Rosso Jean Eric Vergne che no nonostante sia stato il primo tra i doppiati ha portato punti pesanti a casa per il team. Alle sue spalle l’inglese Paul Di Resta che con una strategia ad un solo pit-stop e una prima parte di gara lunga ben 54 giri è riuscito a portare a casa un ottimo sesto posto. A punti anche il compagno di squadra Adrian Sutil che ha chiuso la top-ten guadagnando un punticino nonostante un drive-through per aver ignorato le bandiere blu “vendicandosi” nei confronti dell’ex amico Hamilton che, rallentato, è stato poi superato da Alonso.

    Ottava posizione per Felipe Massa, che ha compiuto un ottima rimonta dalla 16esima posizione iniziale risultando anche uno dei piloti più attivi in pista con il maggior numero di sorpassi, mentre abbastanza opaca è stata la giornata della Lotus e di Kimi Raikkonen, nono e senza uno spunto degno di nota; il finlandese ha chiuso per la 24esima gara consecutiva nella zona punti, conquistando il record, ma ha perso la seconda posizione in classifica generale in favore di Alonso. A punti non è andata invece nessuna delle due McLaren che è rimasta a secco dopo ben 64  gare in cui almeno uno dei due piloti chiudeva in zona punti; Sergo Perez e Jenson Button si sono classificati rispettivamente in 11esima e 12esima posizione e  tutto ciò rappresenta benissimo la situazione disastrosa attuale del team di Woking, entrata in una crisi che sembra non avere fine