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  • F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    Sebastian Vettel mette la sua firma anche sul secondo GP stagionale sul circuito di Sepang in Malesia. Il campione del mondo in carica mette a segno la sua 12esima vittoria in carriera bissando il successo di due settimane fa in Australia, completando un filotto di quattro vittorie consecutive considerando i successi di San Paolo e Abu Dhabi nella passata stagione.
    Alle spalle del tedesco la McLaren di Jenson Button, in una gara in cui non ha concesso acuti, ma bravo a sfruttare, dopo una prima parte di gara piena di difficoltà, la strategia del suo box che gli permette di guadagnare due posizioni rispetto alla partenza.
    Torna al podio dopo un digiuno di due anni, anche forzato a causa della sua assenza nel circus, Nick Heidfeld sulla Renault. Il tedesco conduce una gara sapiente e grazie al buon utilizzo degli pneumatici riesce ad arrivare sul gradino più basso del podio, frenando gli attacchi negli ultimi giri di Webber che aveva gomme più fresche. Cosi, dopo il terzo posto di Petrov in Australia, un altro ottimo risultato per la scuderia anglo-francese.
    Ai piedi del podio, dopo una gara non priva di difficoltà, Mark Webber, che cosi come era capitato in Australia soffre per l’eccessiva usura dei suoi pneumatici. L’australiano effettua quattro pit-stop ma la competitività della sua Red Bull gli consente di chiudere in quarta posizione, lottando negli ultimi giri per la terza posizione con Heidfeld.
    In quinta e sesta posizione troviamo le due Ferrari di Massa e Alonso. I piloti di Maranello hanno avuto una trasformazione rispetto alle qualifiche del sabato, e hanno mostrato un buon passo di gara lottando con le due McLaren e con la Red Bull “normale” di Mark Webber. Soprattutto lo spagnolo era arrivato ad un passo dalla terza posizione, ma un errore nel tenativo di sorpasso a Hamilton negli ultimi giri della corsa, lo costringe ad una sosta aggiuntiva per sostituire l’ala anteriore rovinatasi nel duello con l’inglese.
    Proprio Hamilton è stato il pilota più in difficoltà nel week-end malese. Scattato bene in partenza ha subito insidiato Vettel ma è stato poi sopravanzato alla prima curva dalla Renault di Heidfeld, restando attardato nel confronto con Vettel. Dopo una buona prima parte di gara subisce un’inspiegabile calo, forse dovuto al consumo eccessivo degli pneumatici, ed è costretto a rientrare forzatamente negli ultimi giri per il suo quarto pit-stop per il cambio gomme, dopo essere stato sverniciato da Heidfeld e Webber. Cosi, dopo i buoni pronostici del sabato ed una gara più che difficile, l’inglese chiude in settima posizione.
    Dietro i top-team, in ottava posizione, il samurai giapponese Kamui Kobayashi, bravo a gestire le gomme e a terminare davanti alla Mercedes di Michael Schumacher, ancora in difficoltà con la sua Mercedes, ma davanti al suo compagno di squadra Nico Rosberg soltanto 12esimo, e alla Force India di Paul Di Resta.

    La gara è stata fortemente condizionata dalla rapida usura delle gomme. Un problema abbastanza elevato se consideriamo che sul tracciato non si sono verificate le temperature torride tipiche del luogo. La tanta attesa pioggia annunciata nei giorni scorsi non è arrivata se non in qualche occasione sporadica nelle prime fasi del GP. Questo non ha permesso di rimescolare le carte, e, di conseguenza sono emersi i reali valori in campo delle monoposto. Neanche a dirlo, l’accoppiata Vettel-Red Bull sembra imbattibile, con il tedesco che è già in fuga avendo un vantaggio già di 26 punti (più di una gara) sul diretto inseguitore Jenson Button.

    Da segnalare anche il brutto incidente occorse al russo Vitaliy Petrov. Il pilota della Renault, uscito dalla doppie curve Klia perde il controllo della sua Renault andando fuori pista. Rientrando sul circuito la sua auto decolla su un dosso, e, atterrando subisce colpo di una tale violenza da rompere l’asse dello sterzo. Petrov riesce poi a limitare i danni, riuscendo a frenare per evitare danni più gravi. L’incidente ha portato alla memoria quello occorso ad Ayrton Senna ad Imola nel 1994. Per fortuna, in questo caso, tanta paura, ma nessuna conseguenza.

    Aggiornamento: il nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h37:39.832
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES +3.261
    3. HEIDFELD RENAULT +25.075
    4. WEBBER RED BULL RENAULT +26.384
    5. MASSA FERRARI +36.958
    6. ALONSO FERRARI +37.248
    7. HAMILTON McLAREN MERCEDES +49.957
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:06.439
    9. SCHUMACHER MERCEDES +1:24.896
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:31.563
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:41.379
    12. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    13. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    15. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +1 GIRI
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17. PETROV
    RENAULT RIT
    18. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH RIT
    19. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH RIT
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT RIT
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI RIT
    22. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    23. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH RIT
    24. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • F1: a Sepang Vettel in pole beffa Hamilton, Alonso 5°

    F1: a Sepang Vettel in pole beffa Hamilton, Alonso 5°

    E’ stata una lotta sul filo dei millesimi ma alla fine a spuntarla è stato Sebastian Vettel che proprio all’ultimo tentativo delle qualifiche a Sepang dove domani si correrà il Gran Premio della Malesia ha beffato Lewis Hamilton, fin lì il pilota più veloce in pista, conquistando la seconda pole position stagionale su altrettanti GP e la 17esima in carriera. Il tedesco ha fatto meglio dell’inglese della McLaren di soli 104 millesimi e sono stati gli unici due piloti a scendere sotto il muro dell’1:35 (1:34.870 per Vettel e 1:34.974 per Hamilton).

    La Red Bull si è confermata ancora una volta la vettura da battere ma ha faticato più del dovuto a causa di una McLaren in perfetta forma e in netta crescita rispetto all’Australia anche sul giro secco. La Freccia d’Argento può così pensare al colpaccio domani potendo vantare anche un Jenson Button che, dalla quarta posizione in griglia, tallona da vicino il secondo pilota della scuderia austriaca Mark Webber, terzo, staccato solo di 21 millesimi.
    La superiorità, al momento, di Red Bull e McLaren è dimostrata anche dal fatto che entrambe le scuderie riescono ad essere altamente competitive anche con gomme a mescola dura preservando così un treno di coperture soft rispetto alle rivali e alla Ferrari che invece ha ancora evidenti problemi con le Pirelli.

    Dietro Red Bull e McLaren hanno fatto il vuoto: Fernando Alonso ha limitato i danni con una Ferrari in difesa e che domani farà la danza delle pioggia per poter aspirare al podio. Lo spagnolo ha chiuso le qualifiche con il quinto tempo, il massimo che poteva fare oggi, ma a ben un secondo da Vettel (1:35.802); il compagno di squadra Felipe Massa partirà dalla settima posizione in griglia dopo essersi beccato 5 decimi dallo spagnolo, tra le due Ferrari la Renault di Nick Heidfeld.

    Chiudono la top ten Vitaly Petrov, Nico Rosberg, Kamui Kobayashi. Eliminati in anticipo Michael Schumacher (11esimo), le due Williams, le due Force India e le due Toro Rosso. Domani per il Gran Premio, alle 10:00 ora italiana, è prevista pioggia, i monsoni potrebbero cambiare le carte in tavola e annullare il vantaggio enorme di cui godono ora Red Bull e McLaren.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:34.870
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:34.974 +0.104
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1:35.179 +0.309
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:35.200 +0.330
    5. ALONSO FERRARI 1:35.802 +0.932
    6. HEIDFELD RENAULT 1:36.124 +1.254
    7. MASSA FERRARI 1:36.251 +1.381
    8. PETROV RENAULT 1:36.324 +1.451
    9. ROSBERG MERCEDES 1:36.809 +1.939
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1:36.820 +1.950
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI Q2
    14. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    17. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    Libere 1 – Mark Webber si aggiudica le prime prove libere del GP di Malesia sul circuito di Sepang. Il pilota australiano fa segnare il miglior crono di 1:37.651 precedendo addirittura di oltre 1″ e mezzo la McLaren di Lewis Hamilton.
    Terzo tempo per Michael Schumacher su Mercedes staccato di 2″.
    Il compagno di squadra Sebastian Vettel, invece, è molto indietro nella classifica finale, soltanto 17esimo. C’è da dire che il pilota tedesco però si è concentrato sull’assetto da gara, e inoltre si è concentrato sull’uso del Kers, che in Australia non era stato utilizzato. Cosi è da spiegare il distacco di oltre 3″ dal suo compagno di squadra. Soltanto alla fine il campione del mondo ha cercato il tempo da qualifica, ma le bandiere gialle per l’incidente di D’Ambrosio lo hanno rallentato.

    Per la Ferrari ancora problemi di bilanciamento. Sia Massa che Alonso si sono concentrati sullo sviluppo delle nuove componenti aerodinamiche e hanno chiuso rispettivamente in sesta e nona posizione a quasi tre secondi da Webber. Per il pilota spagnolo da segnalare anche due escursioni fuori pista, a mostrare le difficoltà della Rossa.

    In difficoltà anche Jenson Button con l’altra McLaren. L’inglese accusa problemi di bilanciamento della sua monoposto e non va oltre la 15esima posizione.

    Bene invece Hulkenberg, test driver della Force India, in quarta posizione, e Pastor Maldonado sulla Williams, in quinta posizione. Il venezuelano è il pilota che ha girato di più in questo primo turno con 31 giri all’attivo e sembra essere a suo agio sulla pista malese.
    Buon turno anche per il nostro Jarno Trulli, in 16esima posizione.
    Male invece le Renault di Heidfeld e Petrov. Entrambi i piloti hanno accusato dei problemi all’impianto frenante che hanno reso difficoltose le loro qualifiche. Il tempo del tedesco nelle prime fasi di prova è stato comunque sufficiente a garantirgli la sesta posizione, mentre il russo chiude in ultima posizione. Pochi giri all’attivo per loro (sei per Heidfeld, quattro per Petrov).

    Classifica libere 1

    1. Webber Red Bull-Renault 1m37.651s 22
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m39.316s + 1.665 16
    3. Schumacher Mercedes 1m39.791s + 2.140 29
    4. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m40.377s + 2.726 23
    5. Maldonado Williams-Cosworth 1m40.443s + 2.792 31
    6. Massa Ferrari 1m40.453s + 2.802 22
    7. Heidfeld Renault 1m40.525s + 2.874 6
    8. Barrichello Williams-Cosworth 1m40.581s + 2.930 21
    9. Alonso Ferrari 1m40.601s + 2.950 23
    10. Rosberg Mercedes 1m40.646s + 2.995 29
    11. Sutil Force India-Mercedes 1m40.734s + 3.083 21
    12. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m40.748s + 3.097 23
    13. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m40.770s + 3.119 24
    14. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m40.872s + 3.221 27
    15. Button McLaren-Mercedes 1m40.927s + 3.276 16
    16. Trulli Lotus-Renault 1m41.620s + 3.969 21
    17. Vettel Red Bull-Renault 1m41.627s + 3.976 18
    18. Perez Sauber-Ferrari 1m41.642s + 3.991 24
    19. Glock Virgin-Cosworth 1m42.154s + 4.503 18
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m42.540s + 4.889 20
    21. Valsecchi Lotus-Renault 1m44.054s + 6.403 18
    22. Liuzzi HRT-Cosworth 1m45.228s + 7.577 20
    23. Karthikeyan HRT-Cosworth 1m46.267s + 8.616 10
    24. Petrov Renault 1m47.932s + 10.281 4

    Libere 2 – Anche nel secondo turno l’australiano Mark Webber si conferma il più veloce facendo segnare il miglior tempo di giornata in 1:36.876.
    Questa volta però il dominio non è cosi netto come nella prima ora e mezza, e infatti è braccato da vicino dalle due McLaren di Button, staccato di soli 5 millesimi, e Hamilton, più lento soltanto di 1 decimo. Come in Australia sembra ripetersi il duello tra il team austriaco e quello inglese, considerando che al quarto posto a soli 2 decimi troviamo Sebastian Vettel che nel pomeriggio (malese) è riuscito a fare quello che non aveva fatto al mattino, cioè completare dei giri veloci da qualifica.

    Michael Schumacher si conferma ancora una volta il più veloce dietro Red Bull e McLaren. Il tedesco chiude quinto a 1″ e 2 decimi dal leader.
    Ancora indietro le Ferrari. Felipe Massa è più lento di un solo millesimo rispetto al 7 volte campione del mondo, mentre Fernando Alonso chiude ancora una volta nono ad 1″ e sette da Webber.
    Tra le due Ferrari troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Renault di Nick Heidfeld, che, risolti i problemi della mattinata, è riuscito a girare con continuità cosi come il compagno di squadra Vitaly Petrov, che però chiude più attardato in 13esima posizione.

    Molto attardato Jarno Trulli che termina il turno in 20esima posizione a 5″ dalla vetta. Il pilota italiano fa da sparti acque tra i piloti “più veloci”, che si trovano a meno di 5″, e quelli più lenti a oltre 5″.

    Classifica libere 2

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m36.876s 24
    2. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m36.881s + 0.005 30
    3. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m37.010s + 0.134 23
    4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m37.090s + 0.214 30
    5. Michael Schumacher Mercedes 1m38.088s + 1.212 26
    6. Felipe Massa Ferrari 1m38.089s + 1.213 31
    7. Nico Rosberg Mercedes 1m38.565s + 1.689 25
    8. Nick Heidfeld Renault 1m38.570s + 1.694 16
    9. Fernando Alonso Ferrari 1m38.583s + 1.707 27
    10. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m38.846s + 1.970 31
    11. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m38.968s + 2.092 25
    12. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m39.187s + 2.311 30
    13. Vitaly Petrov Renault 1m39.267s + 2.391 17
    14. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m39.398s + 2.522 29
    15. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m39.603s + 2.727 34
    16. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m39.625s + 2.749 31
    17. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m39.809s + 2.933 28
    18. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m40.115s + 3.239 31
    19. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m40.866s + 3.990 24
    20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m41.890s + 5.014 19
    21. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m43.197s + 6.321 15
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m43.991s + 7.115 14
    23. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m44.886s + 8.010 4

    Per la qualifica il rischio pioggia è molto elevato. Questo potrebbe, come abbiamo visto l’anno scorso in molti GP ( Brasile, pole di Hulkenberg su Williams), rimescolare le carte e farci assistere ad una qualifica più appassionante. E chissà che le stesse condizioni non si ripetano in gara.

  • F1, Hamilton snobba Vettel: “Io e Alonso come Senna e Prost”

    F1, Hamilton snobba Vettel: “Io e Alonso come Senna e Prost”

    Tornato dall’Australia con un ottimo e, alla vigilia, sorprendente secondo posto, Lewis Hamilton è sorridente e mostra una buona dose di tranquillità che lo ha contraddistinto anche durante tutto l’inverno nonostante i test poco prolifici con una McLaren come al solito innovativa e, all’apparenza, ancora non performante come ci si aspettava.
    Il campione del mondo 2008, intervistato dal tabloid britannico Guardian, ha detto la sua sul Mondiale appena iniziato snobbando, forse con troppa superficialità, il dominatore di Melbourne nonchè trionfatore della stagione appena conclusa con la conquista del titolo iridato Sebastian Vettel. Il pilota inglese infatti vede come suo principale antagonista il ferrarista Fernando Alonso paragonando la loro rivalità a quella che ha contraddistinto la Formula 1 nella seconda metà degli anni ’80 e i primi anni ’90 tra Ayrton Senna e Alain Prost: “Penserò sempre che la mia nemesi e il mio avversario principale sarà sempre Fernando. Lo dice la mia storia. Se dovessi scegliere quale pilota mi piacerebbe essere, direi Senna. E lui sarebbe il mio Prost“.

    Non accostamenti che sarebbero improponibili e totalmente fuori luogo (Senna e Prost vengono ancora considerati da qualsiasi esperto di F1 piloti di calibro maggiore per lo spettacolo, unico, che hanno saputo regalare ai tanti appassionati in quei magnifici anni) ma una semplice analogia per far comprendere quanto sia realmente bella la rivalità, sportivamente parlando, che corre tra l’inglese e lo spagnolo cominciata nel 2007 quando i due, anche se per un solo anno, sono stati compagni di team in McLaren ricalcando le orme del Professore e di The Magic o, se preferite, il Mago della pioggia con Alonso nelle vesti di campione già affermato (Prost) ed Hamilton che ha come unico obiettivo vincere il mondiale a spese del pilota più forte in quel momento (Senna).

    Ma nell’epoca d’oro della F1 c’era anche un altro campione che di certo non stava a guardare Senna e Prost e che ha avuto i suoi successi che risponde al nome di Nigel Mansell. Anche qui Hamilton non risparmia frecciatine al tedesco: “Vettel il nuovo Mansell? No, non lo ritengo assolutamente all’altezza di Mansell. Non è un avversario vero. Certo, dovesse continuare ad avere una macchina come quella che ha oggi, forse, ma credo che a parità di passo vedremmo delle gare davvero combattute“.

  • F1: Vettel domina il GP d’Australia. 2° Hamilton, 4° Alonso

    F1: Vettel domina il GP d’Australia. 2° Hamilton, 4° Alonso

    Come da pronostico Sebastian Vettel vince la prima gara stagionale sul circuito di Melbourne, valida per il Gp d’Australia. Il campione del mondo domina dall’inizio alla fine, imprimendo un ritmo inavvicinabile per gli avversari, e allungando inesorabilmente dopo il primo pit-stop. Facilità imbarazzante, dimostrata anche dal fatto che, cosi come anche il compagno di squadra, Vettel ha fatto a meno del Kers per tutta la gara, ma questo non gli ha impedito di tagliare il traguardo indisturbato. Il tedesco firma cosi la sua 11esima vittoria in carriera precedendo Lewis Hamilton, l’unico che ha provato a tenere il ritmo del tedesco, rimasto vicinissimo alla Red Bull per la prima parte del GP, ma che poi è stato costretto a rallentare il suo ritmo a causa di un’uscita di pista che ha danneggiato il fondo della sua McLaren. Buona comunque la prova della Freccia d’Argento, considerando le difficoltà incontrate nei test. Terzo posto per la sorprendente Lotus-Renault di Vitaly Petrov, che beffa in partenza Button e Alonso. Il russo, che da sesto si è ritrovato in quarta posizione, ha approfittato dei problemi agli pneumatici di Mark Webber, sopravanzandolo al primo pit-stop. Una volta conquistata la terza posizione, ha amministarto senza troppa fatica, riuscendo a contenere nel finale gli attacchi di Fernando Alonso, quarto dopo una brutta partenza e un’ottima rimonta. Lo spagnolo è stato penalizzato dalla strategia di gara, caratterizzata da 3 cambi gomme che non lo hanno di certo aiutato a risalire più posizioni, ma ha comunque mostrato un buon passo gara, dimostrando di poter lottare anche per le prossime gare. Alle spalle dello spagnolo il padrone di casa Mark Webber, che al contrario del compagno di squadra, non ha brillato, anche a causa di problemi agli pneumatici che ne hanno rallentato il ritmo. Anche per lui la strategia di tre pit-stop è stata penalizzante, ma questa volta i problemi di usura non sono certo da imputare alla squadra. L’australiano si è poi fermato subito dopo il traguardo, lungo la corsia di uscita dei box. Avrà avuto dei problemi, oppure sarà stato un segno di protesta contro la sua squadra?

    In sesta posizione troviamo l’altra McLaren di Jenson Button. L’ex campione del mondo, dopo essere stato sopravanzato in partenza da Petrov e Massa, ha dato vita ad un bel duello con il brasiliano. L’inglese era nettamente più veloce, ma non è riuscito a trovare il guizzo giusto per sopravanzarlo. Questo fino al decimo giro, quando nel tentativo di attacco alla doppia curva Waite, Button viene spinto verso l’esterno da Massa e lo supera tagliando la chicane, non restituendo la posizione come da regolamento. Il pilota della McLaren verrà poi punito giustamente con un drive through, ma il duello con Massa si ripeterà anche negli ultimi giri della corsa. Il brasiliano, anche lui costretto dagli pneumatici a tre pit-stop, è in evidente difficoltà con le gomme dure. Questa volta Button lo sopravanza senza troppo problemi andando a guadagnare la sesta posizione. Questo sarà ricordato come il primo sorpasso effettuato grazie al dispositivo dell’ala mobile. Massa invece è costretto a rientrare e montare gomme morbide. L’unico acuto di una gara più che opaca è il miglior giro della gara, fatto registrare in 1:29.091. Il brasiliano chiude in nona posizione davanti a Buemi.

    Bella gara, invece, da parte delle due Sauber-Ferrari di Perez e Kobayashi rispettivamente in settima e ottava posizione. Il messicano ha adottato un’ottima strategia fermandosi per il cambio gomme soltanto una volta. Strategia azzeccata per il prossimo pilota Ferrari, che porta a casa un bel bottino di punti alla sua prima gara in F1. Anche Kimi Raikkonen al suo debutto in Sauber realizzò una grande prestazione. Che sia il suo erede? Vedremo se riuscirà a seguire le sue orme.

    Gara tutt’altro che da ricordare invece per la Mercedes. Dopo i buoni propositi dei giorni scorsi ecco che arrivano le smentite da parte della pista. Il trend rispetto all’anno scorso non sembra essere molto cambiato, e in effetti i problemi della casa tedesca sembrano essere abbastanza evidenti: se è vero che Michael Schumacher è stato toccato nelle primissime battute da un’altra vettura, andando a rovinare gomma e sospensione costringendolo al ritiro, è pur vero che il tedesco non lottava per le primissime posizioni, e dopo pochi giri era già doppiato. Cosi come il compagno di squadra Nico Rosberg, mandato fuori pista da Rubens Barrichello (penalizzato in seguito con un drive through), ma visibilmente più lento della Williams del brasiliano. Insomma siamo solo alla prima gara, ma il progetto tedesco pare che vada rivisto. Che sia in previsione un altro flop?

    L’unico italiano Jarno Trulli termina la sua gara in 15esima posizione e doppiato di due giri. Termina la sua gara davanti soltanto al tedesco della Virgin Jerome D’Ambrosio, doppiato di quattro giri.

    Aggiornamento: nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h29:30.259
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES +22.297
    3. PETROV RENAULT +30.560
    4. ALONSO FERRARI +31.772
    5. WEBBER RED BULL RENAULT +38.171
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES +54.300
    7. PEREZ SAUBER FERRARI +1:05.845
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:16.872
    9. MASSA FERRARI +1:25.186
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    12. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. HEIDFELD
    RENAULT +1 GIRO
    15. TRULLI
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    16. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +4 GIRI
    17. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +9 GIRI
    18. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    19. ROSBERG
    MERCEDES RIT
    20. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT RIT
    21. SCHUMACHER
    MERCEDES RIT
    22. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • F1, qualifiche: Vettel stratosferico in Australia. Hamilton 2°, Alonso solo 5°

    F1, qualifiche: Vettel stratosferico in Australia. Hamilton 2°, Alonso solo 5°

    La Red Bull è ritornata cosi come aveva lasciato l’anno scorso, cioè davanti a tutti e con grande margine. Nello specifico lo è stata con un Sebastian Vettel in forma strepitosa, capace di rifilare otto decimi all’inglese della McLaren Lewis Hamilton e al suo compagno di squadra Mark Webber.
    Il campione del mondo in carica , dopo aver preparato la pole nelle terze libere di questa mattina in cui è stato nettamente il più veloce, ha girato in 1:23.529 facendo a meno anche dell’utilizzo del kers, che poteva fargli guadagnare qualcosa in più in termini di velocità e prestazionalità. Questo non gli ha impedito di marcare il giro più veloce e di abbassare il record della pista di 6 decimi (record che apparteneva a Michael Schumacher dal 2004). Anche Hamilton ha fatto una scelta analoga, che però non gli ha consentito di avvicinarsi più di tanto al tedesco. Dunque cosi come nell’ultima gara dell’anno scorso ad Abu Dhabi, la prima fila sarà composta da Vettel ed Hamilton.
    Dopo i primi tre, troviamo l’altra McLaren di Jenson Button, a dimostrazione della ritrovata competitività del team inglese, che però è staccato di 1″ e 2 decimi.

    Fernando Alonso con la Ferrari partirà subito dietro, dalla terza fila. Il campione spagnolo paga un distacco di quasi 1″ e mezzo, soltanto nell’ultimo settore, dove Vettel fa incredibilmente la differenza, è più lento di 1″. Vedremo se in gara, come spesso accade, la Ferrari riuscirà a limitare i danni, ma, al contrario dei giorni scorsi la F150° Italia sembra più nervosa, e soprtattutto sembra avere poco grip all’anteriore. A dimosrtrazione di ciò, la deludente ottava posizione di Felipe Massa, staccato di 2″ e mezzo, e che ha rischiato più volte l’eliminazione in Q1 e Q2.
    Davanti al brasiliano partiranno il russo Vitaly Petrov e Nico Rosberg.
    Completano la top-ten Kobayashi e Buemi.

    Michael Schumacher è rimasto fuori al suo ultimo tentativo in Q2, cosi come Sergio Perez ed Jaime Alguersuari. Rubens Barrichello, che inizia con questo week-end la sua 19esima stagione in F1, è stato autore di un testacoda alla curva tre che non gli ha permesso di completare le qualifiche.
    Fuori al primo turno Nick Heidfeld, Kovalainen e Trulli insieme a Glock, D’Ambrosio, Liuzzi e il rientrante dopo 5 anni Karthikeyan. I due piloti HRT non hanno ottenuto un tempo inferiore al 107 % del tempo migliore in Q1 e quindi non potranno prendere parte al GP, a meno che non si appellino per queste prime gare alla clemenza dei giudici sportivi.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:23.529
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:24.307 +0.778
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1:24.395 +0.866
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:24.779 +1.250
    5. ALONSO FERRARI 1:24.974 +1.445
    6. PETROV RENAULT 1:25.247 +1.718
    7. ROSBERG MERCEDES 1:25.421 +1.892
    8. MASSA FERRARI 1:25.599 +2.070
    9. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1:25.626 +2.097
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 1:27.066 +2.537
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. PEREZ
    SAUBER FERRARI Q2
    14. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    18. HEIDFELD RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH NQ 107%
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH NQ 107%
  • Alonso contento della sua Ferrari, Red Bull e McLaren soddisfatte

    Alonso contento della sua Ferrari, Red Bull e McLaren soddisfatte

    Nonostante le due più agguerrite rivali si siano spartiti i primi due turni di prove libere, lo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso si dice soddisfatto del comportamento della sua monoposto sul tracciato australiano dell’Albert Park: “La macchina è stata una bella sorpresa oggi. All’inizio c’era un po’ di sottosterzo e manca ancora di un’aderenza perfetta sull’anteriore ma in generale si è comportata molto meglio di quanto mi aspettassi. Rispetto all’anno scorso sento la macchina molto attaccata all’asfalto. Non mi sembra una brutta partenza, tutt’altro“.
    Alonso però valuta relativi i tempi fatti registrare nella giornata odierna, e ribadisce quanto aveva affermato poco tempo fa: “La McLaren non è una sorpresa, non abbiamo ancora un ordine esatto dei rapporti di forza dei team e un idea di quanto siamo competitivi. Queste due sessioni di prove libere non hanno chiarito veramente i reali rapporti di forza in campo: stamattina la Red Bull è andata bene, nel pomeriggio è toccato alla McLaren, noi e la Mercedes siamo rimasti sempre lì e anche la Williams e la Renault sembrano essere competitive. Ci sono tante squadre che possono dire la loro nella lotta per la vittoria ed è quindi chiaro che bisognerà fare un bel sabato senza errori se si vuole partire nelle prime file“.
    Poi si concentra sull’aspetto tecnico della vettura: “Oggi ci siamo concentrati soprattutto sull’analisi del comportamento delle gomme Pirelli, che qui sembrano andare in maniera un po’ diversa rispetto a quanto si era visto nei test, anche perché l’asfalto presenta caratteristiche molto differenti. Per quanto riguarda la strategia, bisognerà essere molto flessibili durante la gara perché ancora conosciamo troppo poco gli pneumatici per poter dire con certezza a quale giro sarebbe meglio fermarsi: per quello che si è visto oggi, magari puoi fare dieci giri con un treno di gomme oppure trenta! Sono contento del rendimento della macchina“.
    Poi un pensiero va anche al Giappone: “Abbiamo voluto essere vicini come Ferrari al Giappone girando con una dedica particolare al popolo di un Paese cui la Formula 1 deve molto e dove c’è un grande seguito per il nostro sport“.
    La Ferrari girearà per tutto il week-end con una dedica sul muso anteriore in onore proprio del popolo nipponico.

     

    Anche i piloti della Red Bull sono ottimisti in vista delle qualifiche e della gara. Webber e Vettel hanno fatto registrare i due migliori tempi nella mattinata salvo poi “nascondersi” al pomeriggio: “Siamo stati in grado di completare molti giri oggi, ma le condizioni meteo erano un po’ difficili. E’ iniziato a piovere, poi si è asciugato di nuovo, il che non ha reso facile provare cose diverse. Tuttavia, abbiamo una buona idea di dove siamo rispetto alla concorrenza. In generale possiamo essere soddisfatti, non sembra andare troppo male, ma dobbiamo aspettare. La McLaren sembra veloce, della Ferrari non si puo’ mai dire dal momento che girano sempre con un po’ piu’ di carburante al venerdì“.

    Proprio il team di Woking sembra essere la sorpresa di queste prime prove libere. I tanti aggiornamenti apportati alla vettura per il week-end australiano sembrano aver migliorato il comportamento della vettura, e questo sembra dare molta fiducia ai due piloti Lewis Hamilton e Jenson Button.
    Proprio quest’ultimo è stato autore del miglior tempo di giornata nella seconda sessione: “I nuovi scarichi hanno senza dubbio donato prestazione alla vettura, sembra migliorata di molto, e anche l’affidabilità sembra essere migliorata. Quando si ha carico al posteriore, se ne puo’ aggiungere di piu’ all’anteriore, e si riescono a portare in temperatura le gomme: dal carico aerodinamico dipendono molte cose. Siamo incoraggiati dal passo in avanti fatto oggi, anche perchè abbiamo potuto girare molto, cosa che non abbiamo potuto fare per tutto l’inverno“.
    Anche Hamilton sembra essere molto siddisfatto: “La vettura sembra migliorata rispetto ai test invernali, abbiamo impiegato la giornata concentrandoci sul nostro programma. Le gomme si stanno comportando molto bene; non sembrano soffrire il degrado e durano bene. Speriamo di poter raccogliere qualche punto, sono positivo. Non sappiamo con quanto carburante girassero gli altri, ma la nostra vettura sembra aver fatto un grande miglioramento rispetto a qualche settimana fa“.

  • F1, Melbourne: Red Bull e McLaren si dividono i primi due turni di libere

    F1, Melbourne: Red Bull e McLaren si dividono i primi due turni di libere

    LIBERE 1 – Questa notte all’1:30 ora italiana è scattata ufficialmente la stagione F1. Dopo i pronostici dei test ecco che la pista inizia a dare subito i primi verdetti: nella prima sessione di prove, infatti, le Red Bull di Mark Webber e di Sebastian Vettel sono state le più veloci. L’acclamatissimo idolo di casa ha fatto registrare il tempo di 1:26.831 staccando di oltre 3 decimi il compagno di squadra.
    In terza posizione il ferrarista Fernando Alonso a quasi 1″. Lo spagnolo tuttavia si dice molto soddisfatto del comportamento della sua Ferrari, e resta fiducioso per il prosieguo del week-end. Chi invece non può dirsi soddisfatto è Felipe Massa, soltanto 11esimo a 2″ dalla vetta.
    Le due McLaren, cariche di novità per questo week-end, navigano in sesta e settima posizione a oltre 1″ e mezzo dalla vetta. Il team di Woking ha rivisto la posizione degli scarichi, ora molto più simili a alla configurazione Red Bull che soffiano al posteriore, rispetto a quella Renault che soffiava all’anteriore, e modificato il fondo della vettura. Davanti alle due Frecce d’Argento troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Williams di Rubens Barrichello mentre Michael Schumacher è ottavo. I tempi in questa prima sessione si sono svolti con gomme prevalentemente Hard e in configurazione da gara.
    E forse proprio a causa della temperatura delle gomme, Chandock è stato il primo a “battezzare” i muretti dell’Albert Park nei primissimi secondi di sessione dopo l’apertura della pit-lane. Nel suo giro di lancio ha perso stranamente il controllo della sua Lotus tra la Sport Centre e l’Hellas, andando a sbattere contro le protezioni e terminando il suo turno con appena 1 giro.
    Chi sembra avere ancora grossi problemi è la HRT. Ancora oggi il team spagnolo, che aveva avuto un permesso speciale per lavorare sulla monoposto, non ha mandato in pista nessuno dei due piloti perdendo cosi l’opportunità di percorrere i primi chilometri su pista.
    Una novità regolamentare, invece, riguarda l’introduzione dell’ala mobile: il dispositivo, che già era stato vietato in gara in caso di pista bagnata, non potrà essere utilizzato neanche in prova in caso di analoghe condizioni. Nei giorni scorsi c’era stato il tentativo da parte della Red Bull di far abolire questo dispositivo, che però è andato fallito.

    I tempi della prima sessione:

    1. Webber Red Bull-Renault 1m26.831s 20
    2. Vettel Red Bull-Renault 1m27.158s + 0.327 19
    3. Alonso Ferrari 1m27.749s + 0.918 20
    4. Rosberg Mercedes 1m28.152s + 1.321 16
    5. Barrichello Williams-Cosworth 1m28.430s + 1.599 24
    6. Button McLaren-Mercedes 1m28.440s + 1.609 29
    7. Hamilton McLaren-Mercedes 1m28.483s + 1.652 26
    8. Schumacher Mercedes 1m28.690s + 1.859 14
    9. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.725s + 1.894 13
    10. Petrov Renault 1m28.765s + 1.93 15
    11. Massa Ferrari 1m28.842s + 2.011 20
    12. Heidfeld Renault 1m28.928s + 2.097 14
    13. Sutil Force India-Mercedes 1m29.314s + 2.483 19
    14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m29.328s + 2.497 21
    15. Maldonado Williams-Cosworth 1m29.403s + 2.572 24
    16. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m29.468s + 2.637 23
    17. Perez Sauber-Ferrari 1m29.643s + 2.812 18
    18. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m31.002s + 4.171 20
    19. Kovalainen Lotus-Renault 1m32.428s + 5.597 13
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m35.282s + 8.451 17
    21. Glock Virgin-Cosworth 1m35.289s + 8.458 15
    22. Chandhok Lotus-Renault 1:30.695 + 4.894 1

    LIBERE 2 – Nelle seconde libere le due McLaren a sorpresa conquistano le prime due posizioni.
    A differenza del primo turno i piloti hanno girato con gomme soft e in configurazione da qualifica. Jenson Button firma il miglior tempo di giornata in 1:25.854 precedendo il compagno di squadra Lewis Hamilton di circa un decimo. Chi sembra avere un passo costante in entrambe le configurazione è Fernando Alonso che firma un 1:26.001 confermandosi al terzo posto anche nel pomeriggio australiano ad un decimo da Button. Vettel e Webber in quarta e quinta posizione, che però hanno girato per gran parte della sessione senza l’ala mobile.
    Sesto posto per Michael Schumacher che precede il ferrarista Felipe Massa. Ottavo posto per l’esordiente Sergio Perez con la Sauber in 1:27.101. il pilota messicano precede Barrichello e Rosberg, che chiude la top-ten.
    12esima e 13esima le Renault di Petrov ed Heidfeld, precedute dalla Toro Rosso di Jaime Alguersuari. Tutti e tre i piloti sono ad 1″ e sei decimi dalla vetta.
    Male le Lotus-Renault di Kovalainen e Trulli rispettivamente 19esimo e 20esimo a oltre 6″ dalla vetta. Chiude il gruppo Liuzzi, senza tempo e con un solo giro.

    I tempi della seconda sessione:

    1. Button McLaren-Mercedes 1m25.854s 32
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m25.986s + 0.132 31
    3. Alonso Ferrari 1m26.001s + 0.147 28
    4. Vettel Red Bull-Renault 1m26.014s + 0.160 35
    5. Webber Red Bull-Renault 1m26.283s + 0.429 33
    6. Schumacher Mercedes 1m26.590s + 0.736 31
    7. Massa Ferrari 1m26.789s + 0.935 34
    8. Perez Sauber-Ferrari 1m27.101s + 1.247 39
    9. Barrichello Williams-Cosworth 1m27.280s + 1.426 34
    10. Rosberg Mercedes 1m27.448s + 1.594 23
    11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m27.525s + 1.671 31
    12. Petrov Renault 1m27.528s + 1.674 29
    13. Heidfeld Renault 1m27.536s + 1.682 22
    14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m27.697s + 1.843 30
    15. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.095s + 2.241 35
    16. di Resta Force India-Mercedes 1m28.376s + 2.522 33
    17. Sutil Force India-Mercedes 1m28.583s + 2.729 31
    18. Maldonado Williams-Cosworth 1m29.386s + 3.532 29
    19. Kovalainen Lotus-Renault 1m30.829s + 4.975 22
    20. Trulli Lotus-Renault 1m30.912s + 5.058 23
    21. D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m32.106s + 6.252 36
    22. Glock Virgin-Cosworth 1m32.135s + 6.281 30
    23. Liuzzi HRT-Cosworth No time 1

  • F1 al via da Melbourne. La caccia a Vettel e alla Red Bull è aperta… aspettando Kubica

    F1 al via da Melbourne. La caccia a Vettel e alla Red Bull è aperta… aspettando Kubica

    Non stavamo più nella pelle, finalmente dopo la lunga pausa invernale e tante chiacchiere lasciamo che sia la pista ad esprimere i propri verdetti e a determinare i reali valori in campo di questo Mondiale 2011 di Formula 1 che si preannuncia infuocato e incerto come forse non lo era mai stato prima.
    Si riparte dall’Australia quando in Italia saranno le 2:30 del mattino per la prima sessione di prove libere, più precisamente da Melbourne: in realtà la pista australiana doveva ospitare il secondo appuntamento della stagione ma la protesta della popolazione contro la dinastia che governa il Bahrain scoppiata nei mesi scorsi ha fatto sì che il Gran Premio che doveva svolgersi nella capitale Manama sul tracciato di Sakhir venisse annullato e rinviato a data da destinarsi.
    Ragion per cui l’asfalto dell’Albert Park si è ritrovato, come accaduto tante volte in passato, a dover “battezzare” il Mondiale 2011.

    Ferrari, McLaren e Mercedes si troveranno a dover contrastare lo strapotere mostrato nella passata stagione della Red Bull campione in carica con Sebastian Vettel che sfoggerà in bella vista il numero 1 sul musetto della sua “lattina volante”. E non potrebbe essere altrimenti che il pilota da battere nel 2011 sia proprio il tedeschino designato come erede di Schumacher, indicato anche dai bookmakers come favorito alla conquista del titolo iridato.

    Fernando Alonso però ha dimostrato nei test invernali di possedere una macchina, la F150th Italia, altamente competitiva e in grado di combattere alla pari con la scuderia austriaca del magnate Mateschitz. L’anno scorso lo spagnolo perse il Mondiale proprio nell’ultimo Gran Premio ad Abu Dhabi per un errore di valutazione del suo muretto, in particolare per responsabilità dello stratega Chris Dyer, che con l’intento di marcare da vicino il più diretto rivale per la corsa al titolo Mark Webber, ordinò ad Alonso il rientro ai box prima del previsto, che rimase poi invischiato a centro gruppo per il resto del GP incapace di risalire di posizioni per ottenere i punti necessari alla conquista del titolo, perdendo completamente di vista colui che poi si laureò campione del mondo, Sebastian Vettel. Un errore costato caro ma che ha fatto crescere il livello di responsabilità e di concentrazione all’interno della scuderia di Maranello.

    Brutti ricordi rossi a parte, Alonso, più di Felipe Massa, ha la forza e l’esperienza necessaria per battere la Red Bull, qualità che invece non ha dimostrato di avere la McLaren, la vettura sicuramente più innovativa di tutte, la quale o si è nascosta bene e in maniera saggia durante tutto l’inverno per spiazzare tutti al via oppure ha ancora da risolvere parecchi problemi sia in termini di velocità che di affidabilità. La Freccia d’Argento è stata una delle vetture che ha effettuato un chilometraggio inferiore rispetto alle altre nei test e da quel poco che si è visto nei tempi pare non abbia lo spunto adatto per lottare alla pari con le altre. Vedremo se Lewis Hamilton e Jenson Button dovranno fare miracoli per essere lì davanti.
    Opposto il discorso per la Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg: la scuderia tedesca, che ha deluso le aspettative della passata stagione, è stata una delle migliori in questo periodo pre-campionato e dà l’impressione che con un altro pò di sviluppo possa riuscire ad ottenere grandi traguardi e togliersi parecchie soddisfazioni e, perchè no, battagliare fino all’ultimo per il titolo.

    In questo 2011 ci mancherà invece Robert Kubica, rimasto vittima di un incidente che poteva trasformarsi in tragedia lo scorso 6 febbraio durante un rally e che qualcuno forse ha dimenticato troppo in fretta. Il polacco sta affrontando un difficile periodo di riabilitazione dopo il delicatissimo intervento che gli ha salvato in primo luogo la vita e poi la mano che ha rischiato di essere amputata. Lo sostituirà Nick Heidfeld ma siamo sicuri che quest’anno Robert sarebbe stato uno dei protagonisti assoluti, ci resta il rammarico di non poterlo vedere alla guida della sua Lotus Renault in questa stagione con la speranza allo stesso tempo di vederlo tornare più forte di prima quando si sarà ristabilito completamente.

    Prime outsider sono la Williams e la Sauber che nei test sono andate forti. Il team inglese può sfruttare tutta l’esperienza di Rubens Barrichello condita con l’impredivibilità del campione del mondo della GP2 Pastor Maldonado, la Sauber con il sorprendente Kamui Kobayashi, autore di un fantastico campionato nel 2010 e che è stato uno dei pochi ad entusiasmare le folle per i suoi sorpassi aggressivi animando parecchi Gran Premi spenti, e con Sergio Perez è in netta crescita. Da valutare invece Force India, Toro Rosso e l’altra Lotus Renault, quella malese, di Jarno Trulli mentre per la Virgin e l’Hispania di Vitantonio Liuzzi si prospetta un’altra stagione da fanalini di coda.

    Dicevamo dell’incertezza di questa stagione: le novità tecniche, nuove gomme Pirelli, ala mobile e kers su tutte, di cui abbiamo già trattato e approfondito a parte [leggi qui], potrebbero sconvolgere gli assetti favorendone lo spettacolo. Noi ce lo auguriamo auspicando di assistere ad una stagione ricca di emozioni e colpi di scena con il cuore a mille e l’adrenalina che scorre nelle vene negli istanti precedenti lo spegnimento del semaforo rosso. E l’Albert Park di Melbourne è il “teatro” adatto per ridare il benvenuto a questo magnifico sport e del quale qualcuno non può proprio farne a meno.

  • F1: per il Mondiale 2011 i bookmakers scommettono su Alonso e Vettel

    F1: per il Mondiale 2011 i bookmakers scommettono su Alonso e Vettel

    A meno di una settimana dal via della nuova stagione di Formula 1 che partirà da Melbourne, dove si svolgerà il Gran Premio d’Australia, cominciano a circolare negli ambienti degli scommettitori le prime quote e i nomi dei maggiori pretendenti al Mondiale 2011.
    I bookmakers sono già partiti all’azione e danno per favoriti i due piloti che hanno combattuto per il titolo iridato fino all’ultima curva dell’ultimo Gran Premio, seppur con dinamiche diverse: stiamo parlando di Fernando Alonso e di Sebastian Vettel. Il campione del mondo in carica viene dato come maggiore accreditato per la vittoria finale rispetto al ferrarista solo di qualche decimo, con quote che oscillano dai 3.25 ai 3.60 per il tedesco e dai 3.50 ai 3.60 per il ferrarista. Per i bookie saranno ancora loro a darsi battaglia nel Mondiale ormai alle porte.
    Dietro di loro più staccato Lewis Hamilton con una McLaren che non ha brillato nei test pre-campionato. Il pilota inglese campione nel 2008 viene dato con una quota minima di 6.50 con picchi di 7.50 – 8.00 seguito immediatamente da un altro protagonista dello scorso anno e che gettò alle ortiche nelle ultime gare l’occasione della vita di poter conquistare il titolo alla non più giovane età, sportiva s’intende, di 34 anni, l’australiano della Red Bull Mark Webber la cui quota viene pagata 9 – 10 volte tanto la posta giocata.

    Prevista una stagione difficile invece per i rispettivi compagni di squadra di Alonso e Vettel, precedeuti persino da Michael Schumacher: la quota che da vincente Jenson Button è per la maggior parte di 15.00 mentre è di addirittura nell’ordine dei 20.00 quella del brasiliano della Ferrari Felipe Massa.
    Abbiamo accennato di Schumacher: il sette volte campione del mondo è una variabile e viene offerto dagli 11.00 ai 14.00, quote che risultano inferiori anche rispetto al compagno di scuderia Nico Rosberg che lo scorso anno ebbe numeri di gran lunga migliori piazzandosi costantemente davanti al Kaiser. Dopo l’anno di “apprendistato” che ha segnato il suo ritorno in pista a distanza di tempo dal ritiro dalle corse annunciato nel 2006, Schumi gode dunque ancora di tanta fiducia.

    Per quanto riguarda il campionato costruttori invece la quota meno pagata è, ovviamente, quella della Red Bull che ha ammazzato il Mondiale 2011 delle scuderie, data a 2.00 con variazione di solo qualche decimo, segue la Ferrari la cui quota che viene pagata in caso di vittoria va dai 3.00 ai 3.50, la McLaren è offerta a 6.00 e la Mercedes va da un minimo di 7.50 ad un massimo di 9.00.