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  • F1, prove libere nel segno di McLaren e Mercedes

    F1, prove libere nel segno di McLaren e Mercedes

    Sono partite questa mattina sul circuito dell’Albert Park di Melbourne in Australia le prime libere che hanno aperto il mondiale 2012 di Formula 1. Entrambe le sessioni sono state caratterizzate da una leggera pioggia che ha reso umido il tracciato, ma se nella prima parte di giornata i 20 gradi di temperatura hanno contribuito ad asciugare la pista, dopo la pausa pranzo la pioggia torrenziale ha costretto per la maggior parte del tempo i piloti a rimanere nei box.

    La sessione mattutina si è aperta nel segno della McLaren che ha conquistato le prime due posizioni con Jenson Button, autore del miglior crono con il tempo di 1.27:560, davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton, staccato di soli due decimi. Terzo posto per Michael Schumacher, in ritardo di sei decimi dalla coppia di Woking. L’altra Mercedes del compagno Nico Rosberg chiude in sesta posizione.

    Dietro le tre Frecce d’Argento la Ferrari di Fernando Alonso, che si ferma a otto decimi dalla vetta. Non malissimo la posizione dello spagnolo che comunque ammette che le condizioni della F2012 non sono ancora al meglio. Il compagno di squadra Felipe Massa comincia la sua stagione nel peggiore dei modi chiudendo la sua prima sessione in 18esima posizione a tre secondi di ritardo e con un errore all’attivo che lo ha costretto ad insabbiarsi nella ghiaia dopo un testacoda.

    Jenson Button © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Male apparentemente anche la Red Bull, che comunque si pensa abbia fatto pretattica facendo di tutto per nascondersi. Mark Webber chiude quinto a quasi un secondo, Sebastian Vettel è addirittura 11esimo, fuori dalla top ten, con oltre due secondi di svantaggio, dietro anche al rientrante Kimi Raikkonen che chiude in decima posizione.

    La pioggia  ha reso praticamente inutile la seconda sessione visto che le condizioni metereologiche hanno permesso ai piloti di montare le gomme slick solamente a 20 minuti dalla fine, quiando i giochi erano praticamente fatti. Il più veloce di tutti nell’ultima sessione è stato Michael Schumacher, seguito da Nico Hulkenberg con la Force India e dalla Sauber di Sergio Perez.

    Le insidie del tracciato bagnato non hanno risparmiato l’altra C32 di Kamui Kobayashi, che si è resa protagonista di un testacoda proprio sul rettilineo finale, finendo sal centro della pista essendo uscito troppo largo dall’ultima curva e avendo toccato l’erba sintetica ancora troppo umida. I top team hanno girato con cautela testandole condizioni della pista senza foezare il tempo, mentre Alonso conferma la quarta posizione.

    Per le qualifiche non è prevista pioggia quindi le prove che decideranno la griglia di partenza si svolgeranno con pista asciutta. A differenza delle libere di oggi che lasciano il tempo che trovano, da domani si farà sul serio.

  • F1, Mondiale 2012 al via da Melbourne. La caccia a Vettel è aperta

    F1, Mondiale 2012 al via da Melbourne. La caccia a Vettel è aperta

    Tutti i piloti e i team sono già arrivati al Melbourne, manca ormai poco all’inizio dell’attesissimo Mondiale 2012 di Formula 1, soltanto 24 ore alle prime libere sul circuito dell’Albert Park in Australia che apriranno la 63esima edizione del campionato del mondo, quello che sarà infatti il più lungo mondiale della storia della F1. Da quest’anno saranno infatti ben 20 i Gran Premi su cui i piloti dovranno confrontarsi, uno in più rispetto allo scorso anno quando venne cancellato dal calendario il GP del Barhain per gli ormai noti disordini del paese.

    Le new-entry quest’anno saranno proprio il rientro del Bahrain e il nuovo GP di Austin sui quali però aleggiano ancora molti dubbi, mentre di sicuro non avremo più il Gran Premio della Turchia sul circuito di Istanbul, che saluta la competizione dopo 7 anni. Per il resto tutto confermato, con il rientro del Nurburgring a discapito di Hockenheim per l’alternanza ogni anno per il GP della Germania, e i due suggestivi Gran Premi in notturna di Singapore e Abu Dhabi.

    Si riparte da Melbourne, che come nella maggior parte delle volte sarà teatro della gara inaugurale del Mondiale. Circuito cittadino ma da sempre uno dei più veloci considerando le medie sul giro tra le più alte della Formula 1, è da tradizione favorevole alla vettura meglio bilanciata in conseguenza dell’alto carico aerodinamico che le vetture necessitano per percorrere le sue 16 curve. Il punto in cui i piloti potranno maggiormante tentare il soprpasso sarà sul rettilineo del traguardo, favoriti dal dispositivo DRS introdotto la scorsa stagione, che da quest’anno potrà essere attivato ben due volte su questo circuito, sia sul rettilineo principale che in quello successivo tra la le curve 2 e 3.   Il punto di detection point invece sarà solo uno, e sarà posto alla curva prima del traguardo.

    Sarà un GP molto importante perchè da molti anni resiste la tradizione che vede campione del Mondo il pilota che riesce a vincere  su questa pista. Il favorito numero uno in questione è sicuramente Sebastian Vettel, forte della sua consacrazione negli ultimi due anni e voglioso di eguagliare il record di Micheal Schumacher e Fangio di conquistare tre titoli mondiali consecutivi. Riuscendoci riuscirebbe sicuramente a smentire tutti coloro (più dai colleghi stessi che dall’esterno) che lo etichettano come “pilota che vince perchè ha la macchina più forte”. Anche perchè da quest’anno si riparte da una sorta di anno zero, in cui sono state tantissime le limitazioni e le innovazioni imposte dalla Fia.

    A partire dall’abolizione dei tanto discussi scarichi soffiati introdotti dal genio Adrian Newey, che da quest’anno saranno posizionati più in alto sulla vettura come ai vecchi tempi e non potranno generare più tanto carico aerodinamico. Proprio per questo motivo la Pirelli che anche quest’anno sarà il fornitore ufficiale degli pneumatici fornirà gomme che consentiranno al pilota una maggiore aderenza al posteriore.

    Ma la novità più importante a livello visivo sarà sicuramente l’antiestetico muso a becco d’anatra che sarà presente su tutte le vetture ad eccezione della sola McLaren che ha preferito optare per una soluzione lineare in controtendenza rispetto al resto della compagnia. Questa soluzione aerodinamica sarà caratterizzata dalla divisione per via di uno scalino della parte dell’abitacolo con la parte anteriore del muso stesso per via delle nuove regolamentzioni che vincolano l’altezza massima della vettura nella parte anteriore, per diminuire la pericolosità dell’impatto in caso di urto con la parte laterale della vettura che è stata appositamente rialzata.

    C’è chi ha fatto quindi di necessità virtù, neanche a dirlo Newey si è subito adoperato per trovare uno stratagemma per trasformare un semlice scalino in un’arma micidiale: vi ha infatti posto una fessura per il passaggio dell’aria che non si è ancora riuscita a decifrare ma si è pronti a scommettere su un’altra invenzione aerodinamica (simile all’F-duct) e non ad un semplice passaggio d’aria per refrigerare i piloti come lui stesso ha dichiarato. Anche la Sauber ha presentato una soluzione analoga posta però al di sopra dello scalino.

    F1, Gran Premio Australia | © Robert Cianflone/Getty Images

    Dalle varie Gallerie del Vento si è passati poi alla pista e i test pre-stagionali hanno mostrato che per forza di cose la macchina da battere sarà ancora la Red Bull campione del mondo in carica ma la lotta si preannuncia molto serrata: la macchina più in forma è stata sicuramente la Lotus, dominatrice nella maggior parte delle giornate di test, che quest’anno schiera una coppia tutta nuova quanto ambiziosa. Il campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen fa il suo ritorno dopo due anni passati nel Rally, e Romain Grosjean, campione iridato GP2, ansioso di riscattare la mezza stagione nel 2009 con la Renault in cui venne ingaggiato per sostituire Nelsinho Piquè e nella quale non si mise certo in luce per i risultati in pista, abbastanza deludenti.

    Dalle premesse la scuderia francese sicuramente potrebbe essere la sorpresa della stagione, anche se le gerarchie là davanti non sembrano essere cambiate. La McLaren si presenta sicuramente come anti Red Bull visto che nei test collettivi è stata una delle scuderie più convincenti. Hamilton e Button sono due piloti di sicuro affidamento e che possono puntare entrambi al Mondiale, ma l’anglo-caraibico dovrà dimostrare di saper gestire meglio la sua vita al di fuori della pit-lane. Per il resto la scelta del team di andare in controtendenza nella progettazione della nuova vettura è stata molto coraggiosa e bisognerà aspettare ancora poco per sapere se porterà un vantaggio o uno svantaggio.

    E poi c’è la Ferrari che nonostante i problemi annunciati da Domenicali ci si aspetta di trovarla sempre lassù a lottare per la vittoria. E’ vero che i test non sono andati nel modo in cui si sperava ma la progettazione di un’auto innovativa rispetto allo scorso anno richiede tempo per migliorare. Anche la McLaren lo scorso anno partì malissimo ma finì per diventare l’anti Red Bull. E se su Alonso si può fare sicuro affidamento, Massa deve dimostare di meritare la Ferrari riscattando la stagione deludente dello scorso anno, portando più risultati utili possibili al team.

    Alle spalle delle prime tre big, la Mercedes sembra essere nata sotto i migliori auspici, e come al solito il team tedesco, sotto la direzione dell’ex Ferrari Ross Brawn, è stato uno dei miglior a livello di innovazione. Basti pensare al W-duct, fratello di quell’ F-duct bandito dalla FIA, che migliora l’aerodinamica della vettura e incrementa la velocità in rettilineo mandando in stallo l’ala anteriore. Non è un caso che il dispositivo sia stato copiato subito dalla McLaren, ma essendo stato considerato un sistema legale le vetture ad utilizzarlo non potranno che aumentare. Sicuramente all’interno del team si punterà sulla voglia di riscatto del vecchio leone Micheal Schumacher che vuole dimostare di non essere un pilota finito e per questo ripartirà dal record di sorpassi ottenuto lo scorso campionato, e sulla bravura di Nico Rosberg, pilota mai sbocciato completamente ed in attesa della prima vittoria.

    Posibili outsider sicuramente la Force India che punta a migliorare il campionato dello scorso anno già di ottimo livello. Per farlo potrà contare su Nico Hulkenberg che ha dimostrato il suo valore già in Williams conquistando anche una pole position nel GP del Brasile 2010, e su Paul Di Resta. Fatto fuori invece Adrian Sutil a seguito della vicenda che lo ha coinvolto nel caso Lux. Desta molta sorpresa la coppia tutta nuova in Toro Rosso con Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne che hanno sostituito Alguersuari e Buemi che comunque non demeritavano affatto. Se per lo svizzero c’è stata la promozione se pur come terzo pilota in Red Bull per lo spagnolo è stata una vera è propria bocciatura. Sicuramente dalla nuova coppia ci si aspetta di più dal team, staremo a vedere.

    Da non sottovalutare anche la Sauber spinta dal propulsore Ferrari e che potrà contare su un pilota sempre di scuola “Rossa” come Sergio Perez e dal samurai giapponese Kamui Kobayashi, capace come pochi di rifilare sorpassi in un fazzoletto di pista. Molte aspettative anche sul fronte Williams, la grande decaduta ormai da un pò (troppi) anni, abbandonata anche dai suoi sponsor principali. Così per mantenere il suo grande appeal ha richiamato un binomio affscinante, quello con Senna che ricalca le orme dello zio Ayrton, affiancato dal venezuelano Pastor Maldonado sperando che in questi anno arrivino risultati più convincenti.

    Partono in ultima posizione sia la Marussia, exVirgin, che ha totalizzato pochi chilometri con Timo Glock e Charles Pic tra l’altro con la vecchia vettura, e la HRT di Pedro de La Rosa e Narain Karthikeyan, che si apprestano ad iniziare il Mondiale con zero chilometri sulle spalle. Davanti a loro la comunque migliorata Catehram, che ha perso la battaglia legale con la Renault per il nome Lotus, schiererà Heikki Kovalainen e Vitaly Petrov, che grazie ai suoi sponsor ha scalzato all’ultimo momento Jarno Trulli.

    Per questo motivo il Mondiale partirà dopo moltissimi anni senza nessun portabandiera a difendere il nostro tricolore, ma in compenso potremo contare sullo spettacolo che si spera i ben 6 campioni del Mondo daranno nell’arco della stagione. In pista contemporaneamente ci saranno 12 titoli iridati, con Michael Schumacher, re assoluto con 7 titoli all’attivo, seguito dalla coppia Vettel e Alonso che inseguono a quota 2. Un titolo a testa per la coppia McLaren Hamilton e Button e l’ex Raikkonen.

    Chi avrà la meglio quest’anno? Allacciate le cinture, il responso, come al solito, lo darà la pista.

  • F1, Raikkonen chiude al comando i test di Barcellona

    F1, Raikkonen chiude al comando i test di Barcellona

    L’ultimo giorno di test pre-campionato prima dell’inizio del mondiale di Formula 1 va in archivio con il miglior tempo di Kimi Raikkonen che riscatta alla grande la terza giornata di prove in cui aveva ottenuto soltanto l’ultimo posto a causa di problemi allo sterzo. Sul circuito del Montmelò a Barcellona il finlandese della Lotus stacca il miglior tempo di sessione fermando il cronometro sull’1.22:030, tempo ottenuto nella mattinata e poi mentenuto per tutto il resto della sessione in cui si è concentrato nella simulazione di un GP con ben 121 giri che ne hanno fatto il pilota più attivo in pista. Raikkonen chiude i test cosi come li aveva iniziati, cioè al comando.

    Alle spalle del finnico la Ferrari di Fernando Alonso che chiude a soli 220 millesimi di ritardo con il tempo di 1.22:250. Anche per lo spagnolo un infinità di giri percorsi, ben 115, lavorando per lo più sulle regolazioni d’assetto della F2012 che a detta dello stesso spagnolo è un pò in ritardo sulla concorrenza.

    Terzo posto per Bruno Senna con la Williams che però ha girato soltanto al mattina percorrendo 53 tornate per poi lasciare il testimone nel pomeriggio al suo compagno di team Pastor Maldonado, che con i suoi 48 giri di cui il migliore in 1.23:347, non è riuscito ad andare oltre il nono tempo.

    Kimi Raikkonen | © Paul Gilham

    Quarto tempo per la Force India di Nico Hulkenberg a quasi tre decimi dalla vetta che precede la Sauber di Kamui Kobayashi per soli 7 centesimi. Il giapponese è stato ancora una volta protagonista delle due bandiere rosse di sessione causate da un’uscita di pista e dall’ennesimo problema tecnico sulla C31.

    Segue Lewis Hamilton che porta a termine ben 115 tornate recuperando parte del programma perso ieri per via del problema idraulico occorso sulla sua MP4-27. L’inglese chiude la sessione con il tempo 1.22:430, a circa 4 decimi da Raikkonen, ma il passo di gara tenuto dalla Freccia  d’Argento di gran lunga uno dei migliori.

    Settimo tempo per la Catehram di Vitali Petrov, autore anche di un fuoripista, che precede di due decimi la Mercedes di Micheal Schumacher che completa 100 tornate con il miglior tempo di 1.22:939.

    Ultime due posizioni per le sorelle del campionato, la Toro Rosso di Daniel Ricciardo e la Red Bull di Sebatian Vettel. Il tedesco della lattina volante è stato costretto a rimanere ai box per molto tempo a causa di un cedimento all’ala anteriore riscontarto nei primi 15 giri di installazione in mattinata e di un problema al cambio nella sessione pomeridiana. In totale soltanto 23 giri per il campione del mondo che a differrenza di Webber non ha avuto la possibilità di provare la miride di novità portate in pista dalla Red Bull nella giornata di sabato.

    D’ora in poi i team non dovranno più nascondersi e la parola passa in maniera ufficiale alla pista con le prove del Gran Premio inaugurale di Formula 1 che si terranno venerdi 16 marzo sul circuito dell’Albert Park di Melbourne in Australia. Il mondiale è già iniziato.

  • F1, Grosjean ancora primo nella seconda sessione a Barcellona

    F1, Grosjean ancora primo nella seconda sessione a Barcellona

    E’ stato ancora una volta Romain Grosjean il pilota più veloce  in pista nella seconda sessione di test collettivi sul circuito del Montmelò a Barcellona. Al termine della seconda giornata il francese ha piazzato la sua Lotus davanti a tutti con il miglior tempo di 1.22:614, tempo ottenuto a pochi minuti dal termine nella sessione pomeridiana  in cui l’ex pilota della GP2 ha lavorato ad una simulazione di gara completando 60 tornate e alternando le gomme dure e le gomme morbide, con le quali ha ottenuto il miglior tempo. Da domani il francese lascerà il testimone al compagno di squadra Kimi Raikkonen che completerà le ultime due giornate.

    A mezzo secondo da Grosjean troviamo il connazionale della Toro Rosso Jean-Eric Vergne, che aveva ottenuto la migliore prestazione al mattino con il tempo di 1.23:126 con gomme morbide. Il francese non è riuscito più a migliorare il suo tempo perchè dopo la pausa pranzo la sua STR7 è stata a lungo parcheggiata nei box a causa di alcuni problemi tecnici, e a poco sono serviti i 15 minuti finali in cui la vettura di Faenza è riuscita nuovamnete a scendere in pista.

    Alle spalle dei due francesi troviamo il duo composto da Sebastian Vettel e Fernando Alonso. Il tedesco è riuscito a risalire nel pomeriggio fino alla terza posizione grazie al tempo di 1.23:361 ottenuto con le gomme medie precedendo di soli 86 millesimi la Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo ha completato ben 125 tornate lavorando nel pomeriggio alla simulazione di un GP, dopo che nella mattinata aveva fatto segnare la miglior prestazione con gomme dure. Un passo avanti dunque per la Rossa che però deve ancora lavorare tanto per arrivare ai livelli della Red Bull che da domani porterà in pista una nuova e forse definitiva soluzione degli scarichi nascosta agli avversari nei primi 10 giorni di test.

    Romain Grosjean | © Mark Thompson/Getty Images

    Quinto posto a sorpresa per la Caterham di Heikki Kovalainen, che ha risolto alla grande i suoi problemi intestinali risultando uno dei protagonisti della seconda giornata. Il finlandese chiude con il tempo di 1.23.828, a “soli” otto decimi dalla prima posizione aiutato anche dalla mescola super morbida, precedendo la Sauber di Kamui Kobayashi per soli 8 millesimi. Ancora una volta problemi sulla C31 che ha lamentato problemi idraulici costringendola a restare per molto tempo ai box. La nuova monoposto di Hinwil si sta rivelando molto fragile, ed è infatti la vettura che nelle 10 giornate complessive di test ha lamentato più problemi tecnici.

    Problemi anche per la Force India di Nico Hulkenberg costretto a restare ai box per tutta la sessione pomeridiana. Settimo posto finale per il tedesco ex-Williams, davanti al connazionale della Mercedes Michael Schumacher che si è reso protagonista più per le bandiere rosse provocate nella sessione odierna che per i tempi in pista. Per il tedesco un fuoripista e un problema tecnico sulla sua W03 che non è nata proprio sotto i migliori auspici.

    Solo nono tempo per la McLaren di Lewis Hamilton con il tempo di 1.24:111 a  circa 1 secondo e mezzo di ritardo dalla vetta. Il pilota inglese ha totalizzato soltanto 65 giri lavorando diversamente dal compagno di squadra che aveva concentrato il suo lavoro sulla lunga distanza. Per l’anglo-caraibico lavoro mirato più sugli assetti della nuova MP4-27, che come per il resto della truppa monterà le novità più importanti e forse anche definitive nella giornata di sabato.

    Chiudono la griglia le due Williams di Bruno Senna e Pastor Maldonado che al contrario degli altri giorni hanno girato molto poco, soltanto 68 giri in due. Per il venezuelano anche un problema al motore che lo ha costretto ai box per gran parte della mattinata.

     

  • F1, test Barcellona: Hulkenberg comanda la seconda giornata

    F1, test Barcellona: Hulkenberg comanda la seconda giornata

    Nico Hulkenberg è stato il pilota più veloce nella seconda giornata di test pre-stagionali sul circuito del Montmelò. Al tedesco della Force India è bastato il tempo fatto segnare nella mattinata con gomme supersoft per aggiudicarsi la sessione odierna chiudendo con il tempo migliore di 1:22.608. Nel pomeriggio invece l’ex pilota della Williams si è concentrato siu long-run chiudendo con il buon bottino di 112 giri in totale.

    Alle sue spalle la Sauber di Sergio Perez che chiude con soli 40 millesimi di ritardo da Hulkenberg con il tempo di 1:22.648. Buona anche la distanza ricoperta dal messicano, 85 giri, interrotti da un problema agli scarichi della sua vettura nella parte finale della sessione. Nonostante il problema sia stato risolto il pilota di casa Ferrari non è riuscito più a tornare in pista ma il bilancio di questa seconda giornata è comunque buona.

    Al terzo posto il dominatore della prma giornata Sebastian Vettel con il tempo di 1:22.891. In casa Red Bull si è lavorato soprattutto sulla lunga distanza mettendo da parte la prestazione sul giro singolo, e i 104 giri all’attivo ne sono la dimostrazione. Il tedesco nel pomeriggio ha coperto quasi la distanza di un Gran Premio senza mai fermarsi, tant’è vero che ad un certo punto gli unici due piloti rimasti in pista erano Vettel ed Hamilton, che ha percorso ben 120 giri risultando il pilota più attivo in pista. Per lui il sesto posto finale con il tempo di 1:23.806 ad un secondo e due decimi di ritardo, ma sia la Red Bull che la McLaren sembrano essere molto apposto con le rispettive nuove vetture.

    Nico Hulkenberg | © Mark Thompson/Getty Images

    Lavoro un pò diverso per la Ferrari F2012 di Fernando Alonso che ha completato diversi long-run nel pomeriggio per poi montare gomme supersoft e spingere nel finale di sessione. Lo spagnolo idolo di casa è stato dunque l’unico pilota a migliorare, anche se non di tanto, la propria prestazione nel pomeriggio chiudendo con il miglior crono di 1:23.180 in 87 giri complessivi.

    Quinto posto per Daniel Ricciardo con il tempo di 1:23.639. L’australiano ha chiuso con soli 48 giri all’attivo a causa di alcuni problemi sulla Toro Rosso che ne hanno condizionato tutto il pomeriggio. Problemi anche per Rosberg che ha preso il testimone lasciatogli da Schumacher. Il tedesco ha perso tutta la sessione pomeridiana ma aveva girato tantissimo nella mattinata portando a termine gran parte del lavoro programmato. Per lui 82 tornate con il miglior tempo di 1:24.555.

    A seguire il test-driver della Williams Valterri Bottas, al suo esordio in F1 al volante della sua FW34. Il pilota finlandese campione in carica della GP3 ha portato a termine una dura giornata di lavoro con risultati soddisfacenti: i 117 giri dimostrano che la vettura è molto affidabile e inoltre il ritmo di gara è stato abbastanza simile a quello di Bruno Senna nella giornata di ieri. Il miglior giro è di 1:25.738 ed esordio più che positivo.

    Chiudono la classifica Vitaly Petrov al suo primo test con la Caterham al posto di Jarno Trulli e Charles Pic con la “vecchia” Virgin ora Marussia. Assente la Lotus che ha rinunciato ai test a causa di un difetto di fabbricazione dei telai che producono eccessive vibrazioni con l’alta velocità del circuito di Barcellona. Il materiale super leggero usato per la fabbricazione verrà sostituito, sperando così di poter vedere di nuovo il team francese in pista nei prossimi test sempre sul circuito di Barcellona dal 1 al 4 marzo.

  • F1, test Barcellona: Vettel al comando nel day 1

    F1, test Barcellona: Vettel al comando nel day 1

    Sebastian Vettel conquista la prima giornata di prove sul circuito del Montmelò a Barcellona, valevole come seconda sessione di test pre-stagionali prima dell’inizio del mondiale 2012 di Formula 1. Il tedesco della Red Bull si è confermato il più veloce sia nella sessione mattutina che in quella pomeridiana, ma la prestazione più interessante è stata proprio quella dopo la pausa pranzo in cui ha ottenuto il giro migliore in 1.23:265 con gomme a mescola dura, diversamente da quanto fatto nella mattina in cui aveva utilizzato gomme a mescola più morbida.

    Il campione del mondo è stato forse anche agevolato dall’aumento della temperatura ma sta di fatto che entrambe le sessioni sono state dominate dal tedesco che ha completato il programma di lavoro con 79 giri all’attivo e un passo abbastanza incoraggiante.

    Al secondo posto un altro tedesco, la sorpresa di giornata Nico Hulkenberg che a lungo era rimasto in testa nella mattinata prima di essere scavalcato dal suo connazionale, conferma i buoni progressi della nuova vettura piazzandosi alle spalle di Vettel per un solo decimo di secondo. Il pilota del team indiano precede di due decimi la McLaren di Lewis Hamilton che ha completato molti giri, 114 per la precisione, il migliore dei quali in 1.23:590.

    Ancora un’ottima prestazione per Daniel Ricciardo che riesce a portare la sua Toro Rosso in quarta posizione, chiudendo vicinissimo alla prestazione di Hamilton con il tempo di 1.23:618, il migliore dei 76 giri realizzati. L’australiano è poi stato costretto a chiudere anzitempo la sessione a causa di un problema tecnico verificatosi sulla sua vettura nel pomeriggio e che gli ha impedito di proseguire il lavoro, ma considerando che praticamente ha avuto solo mezza giornata all’attivo il tempo fatto segnare resta comunque molto buono.

    Sebastian Vettel | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Alle sue spalle l’idolo di casa Fernando Alonso che ha fermato il cronometro sul tempo di 1.24:100 ottenedo la quinta posizione di giornata. Lo spagnolo è rimasto attardato al mattino a causa di alcuni problemi tecnici che poi sono stati successivamente risolti e che gli hanno permesso di scendere in pista. La F2012 si è concentrata molto sui long run, infatti Alonso ha completato una serie di 18 giri di seguito per verificare il comportamento della vettura, ma non sembra che i suoi tempi siano vicini a quelli dei primi.

    In sesta posizione la nuova Mercedes W03 che è scesa in pista dopo essere stata ufficialmente presentata questa mattina sulla pit-lane. A portarla in pista oggi è stato il sette volte campione del mondo Michael Schumacher che ha percorso 51 giri segnando il tempo migliore di 1.24:150. Il lavoro del tedesco si è perà fermato nella mattinata poichè dei problemi idraulici sulla vettura non gli hanno permesso di continuare il lavoro al pomeriggio.

    Problemi anche per la Sauber di Sergio Perez, alle prese anche lui nel pomeriggio con un guasto alla barra antipolio posteriore. Alla fine il settimo tempo per il pilota di casa Ferrari, ultimo dei piloti sotto il secondo e che precede la Williams di Bruno Senna di un secondo e quattro decimi.

    La giornata dei problemi tecnici ha coinvolto anche Kovalainen con la Catehram e Grosjean con la Lotus. Per il primo problema al semiasse posteriore della vettura mentre per il secondo problemi al telaio che è stato rispedito a Enston per controlli più accurati. E se in un primo momento la casa francese aveva confermato di continuare con il telaio utilizzato a Jerez, il team ha poi deciso di abbandonare definitivamente i test perchè accortosi che il difetto era presente anche sul primo esemplare della E20. Dunque soltanto sette giri per la Lotus che tornerà a girare proprio al Montmelò nei prossimi test

    Ultima posizione per la Marussia di  Charles Pic che ha girato con la vecchia monoposto completando 121 giri e risultando il pilota più attivo oggi sulla pista. La nota positiva è che nonostante la grande distanza coperta non si sono verificati problemi tecnici, quella negativa è che per vedere la nuova vettura bisognerà aspettare il prossimo test in programma dal 1 al 4 Marzo.

  • F1, Alonso chiude i test di Jerez con il miglior tempo

    F1, Alonso chiude i test di Jerez con il miglior tempo

    Il quarto e ultimo giorno di test pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera porta la firma della Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo blocca il cronometro sull’ 1:18:877, tempo fatto registrare nella mattinata durante uno stint breve di 6 giri e con gomme morbide, quindi molto probabilmente la Ferrari F2012 era stata settata con configurazione da qualifica, anche se il tempo fatto segnare nella giornata di ieri da Rosberg (1.17:613) resta molto lontano.

    Molto merito in questo hanno avuto le nuove componenti aerodinamiche, arrivate direttamente da Maranello, compreso un nuovo sistema di scarichi, che gli ha permesso di abbassare il suo tempo migliore della giornata di ieri di ben un secondo e due decimi. Nel pomeriggio invece a complicare i piani della scuderia di Maranello è stato il ripresentarsi come ieri di un problema idraulico che ne ha limitato il programma di lavoro. Per l’idolo di casa dunque soltanto 39 giri, ma il miglior tempo di giornata fa ben sperare il team e i tifosi.

    Al secondo posto la Toro Rosso di Jean Eric Vergne, che conferma le buone prestazioni della vettura di Faenza, chiudendo però a sette decimi da Alonso. Il francese precede di soli nove millesimi la sorella maggiore Red Bull del campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che come Alonso ha compiuto un programma di lavoro limitato a causa di un problema elettronico che ne ha condizionato tutta la mattinata. Nella sessione pomeridiana ha potuto completare 50 giri riuscendo a risalire fino alla terza posizione.

    Al quarto posto troviamo la McLaren di Lewis Hamilton, staccato anche lui di pochissimo da Vettel, sono infatti soltanto quattro i centesimi che dividono l’anglo-caraibico dal tedesco. Il pilota della Freccia d’Argento non è riuscito a trovare il guizzo per migliorare il tempo della giornata di ieri, ma rispetto ai principali rivali non ha accusato nessun problema tecnico sulla sua vettura e ha potuto completare il suo programma di lavoro compiendo 86 giri con la tranquillità del caso.

    Romain Grosjean chiude la giornata di test al quinto posto, con il tempo di 1.19:729, e piazza la sua Lotus E20 davanti alla Sauber di Kamui Kobayashi, che ha provocato una delle tante bandiere rosse di oggi per una perdita d’olio sulla sua C32. Non è il primo problema che la Sauber accusa in questi test quindi a Hinwil si dovrà lavorare molto sull’affidabilità.

    Molto lavoro anche per la Force India di Nico Hulkemberg che completa il suo programma con 90 giri all’attivo, il migliore dei quali in 1.19:977, a un secondo e uno dalla vetta, ma ancora una volta il pilota più attivo sulla pista è stato Bruno Senna che replica i 125 giri della giornata di ieri portando a termine una simulazione di gara abbastanza incoraggiante e che ha lasciato soddisfatto il team Williams. L’ottava posizione, considerando le nove vetture in totale, è deludente ma si sa, in questo periodo i tempi cronometrati lasciano il tempo che trovano.

    Infine chiude in ultima posizione il nostro Jarno Trulli, al suo primo giorno di test con la nuova Caterham. Molti giri anche per lui che ha avuto la possibilità di prendere confidenza con la nuova macchina, e testare la ritrovata affidabilità della vettura. Assente di giornata la velocissima Mercedes W02 dello scorso anno che ha deciso di chiudere anzitempo i test per concentrarsi sugli ultimi dettagli della nuova monoposto, che vedremo debuttare nei prossimi test a Montmelò il 21 febbraio. Nel team della stella a tre punte la trasferta spagnola ha lasciato in eredità la convinzione di aver lavorato bene con lo sviluppo delle nuove componenti che sulla vecchia macchina hanno funzionato molto bene, il dubbio sarà verificarne appunto il loro comportamento sulla nuova vettura. La novità più importante in questo senso è un sistema molto simile all’ F-duct, ma installato sull’ala anteriore, che dovrebbe permettere un guadagno nella velocità di punta dai cinque agli otto km/h. Staremo a vedere se tale soluzione verrà “copiata” dagli altri team dal momento che la FIA non l’ha considerata illegale.

  • F1 test Jerez, Rosberg vola. Bene Vettel e Hamilton, Alonso esordio amaro

    F1 test Jerez, Rosberg vola. Bene Vettel e Hamilton, Alonso esordio amaro

    La terza e penultima giornata di prove pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera se l’aggiudica ancora una volta la Mercedes, questa volta con Nico Rosberg che nella giornata odierna ha preso il posto di Michael Schumacher. Il tedesco firma il miglior tempo di giornata in 1.17:613, unico pilota a scendere sotto il muro dell 1.18, durante la sessione della mattina, una delle più fredde mai passate in Formula 1 cominciata a 0°C e terminata con il termometro poco sopra lo zero.

    Per quanto possa essere poco indicativo in questi giorni di test il risultato della scuderia dalla stella a tre punte mostra comunque come le vecchie monoposto dotate del dispositivo degli scarichi soffianti al diffusore siano più performanti rispetto a quelle di quest’anno, ancora non pienamente efficaci con la soluzione “standard” dei tubi di scarico.

    Il pilota più veloce con le vetture del 2012 è il francese Romain Grosjean con il tempo di 1.18:419. Il pilota della Lotus conferma le buone prestazioni della nuova vettura staccando di otto decimi Sebastian Vettel, alle sue spalle, prima di abbandonare la sessione per aver finito il carburante causando anche una delle tre bandiere rosse.

    Sebastian Vettel come detto si aggiudica la terza posizione, scavalcando nel pomeriggio Lewis Hamilton. La Red Bull RB8 si è concentrata maggiormante sui long-run mettendo da parte la prestazione sul giro singolo, lavorando prevalentemente con gomme a mescola dura. L’inglese della McLaren dunque chiude in quarta posizione staccato di un secondo e otto dalla vetta e di due decimi dal campione del mondo, mentre quello più attardato del trio delle meraviglie è sicuramente Fernando Alonso, solo settimo con la sua Ferrari F2012 a due secondi e sette dalla vetta. Il pilota asturiano idolo di casa non ha trascorso una prima giornata di lavoro molto fortunata, bloccato da un problema idraulico che per gran parte della mattinata lo ha costretto a restare fermo ai box. Per lui soltanto 67 giri all’attivo, il migliore dei quali in 1.20:412.

    Buona prestazione ancora una volta per la Toro Rosso con Jean Eric Vergne, che ha preso il posto di Daniel Ricciardo, in quinta posizione alle spalle di Hamilton, mentre in sesta posizione chiude la Sauber di Sergio Perez.

    Bruno Senna chiude il suo primo giorno di test in ottava posizione, penultimo, ma con un gran numero di giri all’attivo, ben 125, mirati al lavoro di sviluppo delle componenti aerodinamiche e all’acquisizione di dati relativi alle nuove gomme. Per la sua Williams FW34 anche molti long-run con il pieno di carburante.

    Ultima posizione per la Catheram del collaudatore Giedo Van der Garde, molto lontano dal gruppo con i suoi 5 secondi e sette di distacco dalla vetta. Per lui anche un testacoda che ha causato una bandiera rossa, cosa che non gli ha impedito di riprendere le prove. Molto sfortunato invece Jules Bianchi che dopo appena due giri è andato a sbattere contro le barriere danneggiando la sua Force India VJM05. I meccanici non hanno fatto in tempo a riparare la vettura e di conseguenza nessun tempo cronometrato all’attivo per il francese, oltre ad una giornata preziosissima di test andata persa.

  • F1, svelata la nuova Red Bull RB8, la vettura da battere

    F1, svelata la nuova Red Bull RB8, la vettura da battere

    La fitta giornata di presentazioni delle nuove vetture di Formula 1 continua. Dopo la Sauber C31, svelata sul circuito di Jerez dove da domani saranno impegnate tutte le scuderie del mondiale 2012, è toccato alla Red Bull campione del mondo in carica togliere i veli alla nuova creatura che parteciperà al prossimo campionato del mondo. La presentazione è avvenuta sul sito ufficiale della scuderia anglo-austriaca, che come la Ferrari (anche se per la Rossa la scelta è stata forzata a causa del maltempo) ha scelto il web come mezzo di divulgazione delle immagini della nuova vettura.

    L’ottava vettura del team di Milton Keynes, sesta progettata dal genio Adrian Newey, si chiamerà appunto  Red Bull RB8, e sarà l’arma con la quale Sebastian Vettel e Mark Webber cercheranno di ripetere le imprese straordinarie dello scorso anno. Dalle prime immagini non si notano molte differenze visive con l’auto che l’ha preceduta, per questo motivo dovrebbe essere una logica conseguenza della vettura dello scorso anno, ma la differenza più importante è che anche sulla nuova Red Bull sarà presente il muso ad ornitorinco, con il famoso scalino verso il basso a dividere la parte dell’abitacolo con la parte anteriore del musetto. Sulla Red Bull questa soluzione pare essere diversa rispetto alla Ferrari F2012 e come sulla nuova Lotus E20 il gradino sembra molto scavato nella sua parte più interna per permettere il passaggio dei flussi d’aria.

    L’altra novità riguarda inevitabilmente gli scarichi, che per effetto delle nuove norme della FIA non possono soffiare più sul diffusore per creare carico aerodinamico. In questo caso sulla Red Bull sono stati posizionati (momentaneamente) alla fine del cofano motore indirizzati sull’ala intermedia. Ma è molto probabile che su questa soluzione vengano adottate delle modifiche già a partire dalla prima sessione di test in programma domani mattina a Jerez. Per il resto tutto confermato, senza variazioni per quanto riguarda le sospensioni che presentano i confermatissimi schemi push-rod per quanto riguarda le anteriori e pull-rod per le posteriori.

    Auto che vince non si cambia e proprio per questo motivo in casa Red Bull l’obiettivo è confermare il dominio delle ultime due stagioni, anche se, ripartendo da zero grazie ai nuovi regolamenti, sarà più difficile affermarsi. E’ di questo avviso Sebastian Vettel che comunque vuole riuscire nell’impresa di imporsi per il terzo anno consecutivo, cosa che è riuscita soltanto a due grandi della Formula 1, ovvero Juan Manuel Fangio e Michael Schumacher:

    “Mi aspetto di essere ancora campione del mondo alla fine del Mondiale ma non posso dirlo con sicurezza perchè quest’anno siamo ripartiti da zero e mi aspetto dei distacchi molto ristretti con gli avversari. Pensando alla stagione 2011 sento che abbiamo fatto qualcosa di straordinario, e non sarà facile quest’anno ripetere ogni gara e finire sempre sul podio. Cercheremo di dare il 100% anche con la nuova RB8”.

  • Alonso: “Hamilton meglio di Vettel”

    Alonso: “Hamilton meglio di Vettel”

    In un’intervista rilasciata al giornale tedesco SportBild Fernando Alonso dice la sua sul momento attuale della Formula 1, e alla domanda su chi sia attualmente il pilota più forte nel circus il pilota spagnolo risponde senza alcun dubbio, votando per il suo ex compagno rivale ai tempi della McLaren nel 2007 Lewis Hamilton, lasciando una dichiarazione che sa anche un pò di provocazione verso il due volte campione iridato Sebastian Vettel:

    Lewis è attualmente un gradino al di sopra di Sebastian. E’ vero che è il pilota più giovane ad essere diventato bicampione del mondo, ma Lewis è molto più veloce, aggressivo e concentrato, gli interessa raggiungere soltanto la vittoria, Vettel non è ancora arrivato a quel livello“.

    Fernando Alonso | © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    In effetti non è la prima volta che Alonso si schiera a favore del suo ex compagno britannico, campione iridato una sola volta nel 2008 ai danni del suo attuale compagno di team Felipe Massa. Qualche tempo fa infatti lo spagnolo aveva dichiarato ad un’emittente spagnola che nei test invernali si sarebbe concentrato maggiormente sui tempi fatti registrare dal pilota della McLaren, che secondo lui dovrebbero avere dei riferimenti cronometrici più realistici rispetto a quelli dei piloti Red Bull. La motivazione l’aveva spiegata lui stesso spiegando che “tutti possono far registare tempi eccezionali con la macchina migliore in circolazione, ma un altro conto è farli segnare con una macchina inferiore“. E proprio in questo senso l’asturiano aveva focalizzato in Lewis il punto di riferimento dei prossimi test che daranno inizio alla preparazione e al miglioramento delle vetture in vista del prossimo Mondiale di Formula 1 che partirà il prossimo 18 marzo sul circuito dell’Albert Park di Melbourne in Australia.

    Verità o pura pretattica? Certo è che con queste parole Alonso ha voluto lanciare già la sfida al campione del mondo in carica, mettendolo sotto pressione ancora prima di scendere in pista. Il tedesco dal canto suo aspetta solo quel momento, per dimostrare ancora di più il proprio valore. I numeri e i risultati finora sono tutti dalla sua parte ma ci aspettiamo che sia il ferrarista, autore di un ottimo campionato nonostante una macchina nettamente inferiore lo scorso anno, sia l’inglese della McLaren, che dovrà riscattare una stagione opaca nonostante le 3 vittorie all’attivo, dimostrando di saper gestire meglio la sua vita privata per ottenere migliori risultati in pista, daranno battaglia dall’inizio alla fine al campione in carica. Tra l’altro è quello che si aspettano un pò tutti per tornare a vedere un campionato di Formula 1 che negli ultimi anni (troppi) sta diventando sempre meno combattuto e un pò troppo noioso.