Tag: sebastian vettel

  • Lewis Hamilton in Messico diventa pentacampione del mondo

    Lewis Hamilton in Messico diventa pentacampione del mondo

    Mancava la matematica e, come accaduto anche lo scorso anno, è stato il Gran premio del Messico a consegnare a Lewis Hamilton il titolo di Campione del Mondo della Formula uno, il quinto per il fuoriclasse britannico.

    Proprio come la scorsa stagione anche in questo caso Hamilton non ha potuto festeggiare il titolo salendo sul podio, una Mercedes con evidenti problemi di gomme ha infatti costretto il numero 44 ad accontentarsi del 4° posto alle spalle del vincitore Max Verstappen e dal duo Ferrari Vettel-Raikkonen.

    Hamilton raggiunge così quota 5, agganciando il mito Juan Manuel Fangio e mettendosi alle spalle del super campione Michael Schumacher, 7 titoli mondiali per il tedesco.

    Un successo che non è stato poi così semplice, Vettel e la Ferrari hanno tenuto testa per lunghi tratti al binomio Hamilton Mercedes.

    La partenza era stata migliore per la Ferrari con Vettel capace di fare doppietta nei primi due appuntamenti, Hamilton però non si è dato per sconfitto e dopo un Gp di Cina interlocutorio per entrambi, grazie alle due vittorie in successione del britannico, a Baku e in Spagna, ha provato un primo allungo.

    Monaco, Canada, Francia, hanno mantenuto la Mercedes avanti poi in Austria Hamilton ha incassato il primo zero, ritiro per problemi tecnici, permettendo a Vettel di effettuare il sorpasso per un solo punto. A Silverstone poi la vittoria ottenuta dal ferrarista, con l’inglese secondo, ha permesso a Vettel di portarsi avanti di 8 punti con una rossa che sembrava decisamente più veloce della Mercedes.

    Il Gran Premio di Germania è stato il primo momento decisivo che ha svoltato il mondiale verso Hamilton, eppure dalle prove, Vettel in pole ed Hamilton 14°, sembrava esser il momento giusto per il tedesco di fuggire in classifica ed invece al giro 51 la Ferrari numero 5 ha perso il controllo ed è andata a sbattere, Hamilton ha saputo guidare sul velluto, sulla pista umida, ed ha portato a casa un successo pesantissimo.

    In Ungheria, pista solitamente favorevole alle rosse, la Ferrari non è riuscita a far bene in qualifica e anche qualche errore in gara ha permesso ad Hamilton di vincere, proprio davanti a Vettel e Raikkonen.

    Il successo di Vettel nel Gp del Belgio e una prima fila tutta rossa a Monza sembravano poter riportare il Mondiale in equilibrio ed invece sono iniziati gli errori del tedesco: contatto con il rivale inglese nel primo giro, con testacoda, nel Gp d’Italia, strategia non vincente a Singapore, contatto a Suzuka con Verstappen e ad Austin con Ricciardo (in entrambi i casi con il tedesco sempre a girarsi).

    In questo periodo nero di Vettel è arrivato il Poker di vittorie di Lewis Hamilton, con un terzo posto negli Stati Uniti, che ha sostanzialmente chiuso il campionato.

    Oggi poi sul circuito “Hermanos Rodriguez” Hamilton, praticamente mai in corsa per la vittoria, ha saputo gestirsi, evitare rischi ed alla fine ha potuto gioire per la vittoria del Mondiale di F1 2018.

     

    L’abbraccio a fine gara tra Hamilton e Vettel | Foto Twitter

    CLASSIFICA MONDIALE PILOTI F1 2018 (prime 10 posizioni, a due gare dal termine)

    1- Lewis Hamilton (Mercedes) 358 pt CAMPIONE DEL MONDO

    2- Sebastian Vettel (Ferrari) 294 pt

    3- Kimi Raikkonen (Ferrari) 236 pt

    4- Valtteri Bottas (Mercedes) 227 pt

    5- Max Verstappen (RedBull) 216 pt

    6- Daniel Ricciardo (RedBull) 146 pt

    7- Nico Hulkenberg (Renault) 69 pt

    8- Sergio Perez (Force India) 57 pt

    9- Kevin Magnussen (Haas) 53 pt

    10- Fernando Alonso (McLaren) 50 pt

  • Festa Hamilton, il Gp del Messico incorona Re Lewis IV

    Festa Hamilton, il Gp del Messico incorona Re Lewis IV

    Il Gran Premio del Messico ha proclamato il re della stagione 2017: Lewis Hamilton si è matematicamente laureato campione del mondo con 2 gare d’anticipo.

    Un successo arrivato dopo una gara consumata nelle retrovie, a causa della super partenza di Verstappen che ha infilato Vettel in staccata alla prima curva e che ha visto il ferrarista rovinare la propria ala anteriore tamponando Hamilton che è stato di conseguenza costretto alla sosta per la foratura della ruota posteriore destra.

    Al pilota della Mercedes quindi, a causa della mancata rimonta di Vettel fermatasi al 4° posto, è bastata così la nona posizione sotto la bandiera a scacchi per mantenere 56 punti di vantaggio sul pilota della rossa di Maranello e, con soli 50 punti disponibili nelle prossime due gare, portarsi a casa il 4° titolo mondiale.

    Lewis Hamilton raggiunge così a quota 4 il francese Alain Prost e proprio il suo attuale rivale Sebastian Vettel. Davanti a lui nell’albo d’oro rimangono solo due miti della Formula Uno del calibro di Juan Manuel Fangio (5 mondiali vinti) ed il 7 volte campione del mondo Michael Schumacher.

    La Mercedes conquista per la 4° volta di fila il campionato piloti, oltre a quello costruttori già festeggiato ad Austin, ma quest’anno per il pilota britannico e per le frecce d’argento è stato sicuramente il mondiale più complesso e combattuto.

    Se dal ritorno del Turbo, a partire dal 2014, la Mercedes aveva sempre dominato ed il titolo se lo erano giocato i due piloti della scuderia tedesca, Hamilton e Rosberg, quest’anno c’è stato un rivale piuttosto insidioso che ha provato a contendere il titolo fino alla fine: Sebastian Vettel su Ferrari.

    Un rivale, il tedesco sulla rossa, che ha saputo tener dietro Hamilton sino al Gp d’Italia a Monza dove il britannico e la sua Mercedes, con una grandissima gara, hanno effettuato il sorpasso in classifica.

    Il disastro Ferrari a Singapore, l’affidabilità mancata dal team italiano nelle altre due gare asiatiche, sommato ad una compattezza Mercedes e alla classe alla guida di Hamilton hanno lanciato Lewis verso il titolo che è poi arrivato sull’Autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico.

    Lewis Hamilton si è trasformato così in Lewis IV diventando il pilota britannico con il maggior numero di titoli mondiali di Formula Uno vinti.

    La prossima stagione si preannuncia ancora più interessante e combattuta con altri due aspiranti al trono pronti a spodestare il re: nel 2018 sarà Lewis V? Sebastian V? Oppure Max I?

  • Vettel e Rossi, l’Italia dei motori fa festa

    Vettel e Rossi, l’Italia dei motori fa festa

    Fabio Concato cantava di una “Domenica bestiale”, beh quella andata in scena oggi per quanto riguarda il Motorsport italiano è stata davvero una domenica perfetta e fantastica.

    Dal primo successo con la Ferrari per Sebastian Vettel, che ha aperto la giornata, al ritorno alla vittoria di Valentino Rossi, accompagnato sul podio da altri due italiani, Dovizioso e Iannone, con moto italiana, la Ducati.

    Insomma il Made in Italy motoristico grazie a Vettel e Rossi ha vissuto una giornata stupenda.

    Partiamo dalla Malesia, dal Gran Premio di Formula Uno che ha visto Vettel portare la Rossa sul gradino più alto del podio.

    Le premesse per una buona gara c’erano tutto, il podio in Australia, la prima fila conquistata in prova a soli 74 millesimi da Lewis Hamilton e con la seconda Mercedes di Rosberg costretta alla seconda fila.

    Sebastian Vettel | Foto Twitter
    Sebastian Vettel | Foto Twitter

    Allo spegnimento del semaforo Vettel ha voluto subito dimostrare a Rosberg chiudendogli ogni pertugio, che per lui passare la rossa sarebbe stata un’impresa. Dopo pochi giri la svolta della gara, Ericsson si gira e rimane nella ghiaia con la sua Sauber, entra la gru e di conseguenza la Safety Car. Durante la neutralizzazione le Mercedes ne approfittano per fare il pit-stop, Vettel no, il tedesco rimane in pista, al comando della gara e con una serie di giri davvero molto veloci, approfitta delle due frecce d’argento imprigionate nel traffico per costruirsi un buon margine. Ci si aspetta un calo delle gomme di Vettel, che si ferma una volta in meno rispetto ad Hamilton e Rosberg, ma questo non accade, il ferrarista guida con dolcezza, non stressa le gomme e al termine dei 56 giri può festeggiare sul traguardo con un Team Radio pieno di gioia e di ringraziamenti. Strepitosa anche la gara di Raikkonen che precipitato in fondo dopo una foratura ad inizio gara, rimonta sino ad ottenere uno strepitoso 4° posto.

     

    Le emozioni venute dalla Malesia in mattinata si amplificano la sera durante la gara della MotoGp in Qatar. Protagonista Valentino Rossi, ma non solo.

    Valentino Rossi | Foto Twitter
    Valentino Rossi | Foto Twitter

    Al via del gran premio Il Dottore parte male e rimane imbrigliato nella mischia, peggio di lui fa Marc Marquez che dopo un contatto finisce in fondo al gruppo (rimonterà ma non oltre al 5° posto), in testa intanto i ducatisti Dovizioso e Iannone insieme a Jorge Lorenzo tentano la fuga. Valentno non ci sta e pian piano, a suon di giri veloci torna sotto e si aggancia al terzetto. Sorpassi a non finire, le Yamaha vanno meglio in trazione, le Ducati sono fulmini in rettilineo. Prima sembra arrendersi Iannone, poi Lorenzo. La sfida si fa a due, Rossi contro Dovizioso. I due italiani non se le mandano a dire, prima passa Valentino, poi Il Dovi risponde ma va lungo e Vale lo ripassa. Insomma si arriva all’ultimo giro con la gara ancora aperta e con Iannone che intanto, alle spalle dei due, si è sbarazzato di Lorenzo. Rossi si porta avanti nell’ultima tornata, Dovizioso ci prova ma non riesce sostanzialmente mai a rispondere. Dopo la Rossa al mattino, trionfa Rossi di sera ma anche la Rossa di Borgo Panigale, oltre a quella di Maranello, può esultare.

    Dopo Sepang anche a Losail torna a suonare l’Inno di Mameli e viste le premesse, questo sembra solo l’inizio di una stagione emozionante, Hamilton e Marquez non saranno d’accordo e torneranno a provare a recitare il ruolo da protagonisti ma siamo certi che il biondino tedesco e l’eterno Vale, non si arrenderanno e ci faranno vivere altre domeniche così, c’è poco da attendere, il 12 aprile F1 e MotoGp torneranno in pista contemporaneamente.

  • Ferrari, l’ora della verità

    Ferrari, l’ora della verità

    Ci siamo, con le prime prove libere del Gran Premio di Melbourne inizia il nuovo Campionato Mondiale di Formula 1 e la Ferrari, che nei test di Jerez ha mostrato incoraggianti progressi è chiamata a confermare il suo trend di crescita che dovrebbe portarla in una condizione di competitività già dalle prime battute.

    Se nelle ultime stagioni il Cavallino Rampante ha dovuto fare una rincorsa forsennata per cercare di recuperare gli avversari, sia gara dopo gara che per tutto il campionato quest’anno i tempi fatti registrare in Spagna pongono la Ferrari già come una monoposto che se la può tranquillamente giocare, tuttavia resta poi il test più importante, quello della gara, dove si fanno certo numerosi calcoli sui consumi e sull’aerodinamica ma dove soprattutto poi conta il lavoro svolto dai piloti per rendere le auto performanti al limite.

    Nel team si respira aria nuova e una fiducia ritrovata, a giovarne è tutto l’ambiente ma soprattutto Kimi Raikkonen, che nel nuovo compagno, il quattro volte Campione del Mondo Sebastian Vettel, ha trovato uno stimolo in più per continuare l’avventura in rosso. Entrambi si sono detti entusiasti del lavoro fatto nei test invernali e particolarmente ansiosi di portare la monoposto al limite per scoprire il vero grado di competitività della nuova Ferrari.

    Le Ferrari a Melbourne pronte per l'inizio della nuova stagione | Foto Twitter
    Le Ferrari a Melbourne pronte per l’inizio della nuova stagione | Foto Twitter

    Il tracciato dell’Albert Park di Melbourne è la tipica pista che esalta un pilota, tuttavia è ricavata da un percorso urbano che si adopera nel week-end per diventare autodromo, questo rende la cosa ancora più difficoltosa in quanto l’asfalto presenta molte sconnessioni e quindi diverse insidie, tutti fattori che rendono per Vettel la corsa ancora più affascinante. Proprio per l’irregolarità della pista sarà necessario un assetto in grado di assorbire le sconnessioni ed al tempo stesso essendo la prima gara ufficiale non sarà facile trovare subito correttivi sulle nuove macchine, ma in questo, per l’innesto dei nuovi regolamenti che hanno portato in tutte le scuderie cambiamenti radicali, ci sarà da lavorare per tutti.

    Con questo video sul sito ufficiale della Ferrari è presentata la nuova stagione:

    [jwplayer mediaid=”196625″]

    Entusiasmo e aria diversa per Kimi Raikkonen che è convinto della bontà della squadra e del fatto che la maggior parte del lavoro che il team si era prefissato sia stato fatto in inverno. Raikkonen si dice fiducioso sul fatto che i frutti del lavoro si vedranno anche in gara e che proprio l’aria di ritrovata armonia nella scuderia sarà la chiave del successo.

    Con l’occasione dell’inizio della nuova stagione di Formula 1 il sito della Ferrari ne approfitta per cambiare la sua veste grafica che sarà lanciata giovedì, proprio prima dello scendere in pista delle nuove monoposto.

  • La Ferrari svela la nuova vettura, la SF15-T

    La Ferrari svela la nuova vettura, la SF15-T

    Il momento atteso dai tifosi della Ferrari e da tutti gli appassionati di Formula Uno è arrivato, oggi sul sito ufficiale della scuderia di Maranello è stata presentata la monoposto che parteciperà al mondiale di F1 del 2015.

    La prima vettura dopo la vera e propria rivoluzione (si capisce anche dal hashtag #RedRev2015 scelto per questa presentazione) che ha visto Montezemolo, Domenicali e Fernando Alonso lasciare la Rossa, venendo sostituiti da Marchionne, Arrivabene e Sebastian Vettel, ha un compito non certo impossibile: riuscire a migliorare la disastrosa stagione 2014 che ha visto la Ferrari chiudere l’anno senza alcun successo.

    La Ferrari SF15-T | Foto Twitter
    La Ferrari SF15-T | Foto Twitter

    La SF15-T, nome che ha nel proprio nome la lettera S che sta a significare Scuderia e la lettera T che simboleggia il turbo, denota a prima vista la differenza sostanziale del muso che non punta più verso il basso, non è “bucato” e non ha più quell’antiestetica forma di “formichiere” ma è invece più affusolato e ricorda una lingua. Le restanti forme della macchina non differiscono molto da quella del 2014.

    Una forma che ha entusiasmato il team principal Maurizio Arrivabene che nel video di presentazione ha citato il grande Enzo Ferrari.

    Come diceva Enzo Ferrari, la macchina bella è quella che vince. Guardiamo a quella dell’anno scorso, era brutta e perdeva pure. Quella di quest’anno è veramente bella, è una Ferrari veramente sexy.

    Anche i piloti sono parsi piuttosto entusiasti, a partire del nuovo arrivato Sebastian Vettel.

    E’ una nuova esperienza, la vettura sembra bellissima. Ogni anno quando c’è una nuova monoposto vedi i primi pezzi e poi la vettura completamente assemblata. Penso sia sempre un momento speciale e non vedo l’ora di scendere in pista per vedere come si comporta. Ovviamente ci sono sempre molte cose nuove da imparare ma con i test invernali cercheremo di trovare la giusta confidenza con la vettura. Guidare la Ferrari è un esperienza speciale e sarà certamente particolare a Melbourne nella prima gara con la Ferrari. Attendo impaziente quel momento.

    Anche Kimi Raikkonen ha espresso la sua opinione sulla nuova vettura ed è fiducioso di poter far bene avendo fatto tesoro degli errori della scorsa stagione.

    Passando al lato squisitamente tecnico ha parlato anche il direttore tecnico della Ferrari James Allison.

    Abbiamo cercato di dare più potenza alla nuova macchina, non solo come potenza massima ma anche attraverso un erogazione più facilmente gestibile dal pilota. Abbiamo cercato di realizzare un pacchetto aerodinamico adattabile a tutte le condizioni. Il retrotreno è più compatto e più snello con i radiatori più efficaci ed in grado di garantire un miglior raffreddamento.

    Il punto di forza dello scorso anno della Mercedes è stata sicuramente la Power Unit, proprio per questo la Ferrari ha cercato di migliorare in quel particolare e come emerge dalle parole del responsabile delle Power Unit della Rossa Mattia Binotto, il motore è stato migliorato per cercare di raggiungere entro fine anno le prestazioni delle frecce d’argento.

    Raggiungere il livello della Mercedes già dall’Australia è praticamente impossibile, visto il loro vantaggio. La squadra però a Maranello ha lavorato e sta lavorando bene, l’obiettivo è raggiungerli entro la fine del 2015.

     

     

  • F1, la Mercedes torna in prima fila, male Red Bull e Ferrari

    F1, la Mercedes torna in prima fila, male Red Bull e Ferrari

    Rosberg vince il Gran Premio d’Austria che dopo 11 anni torna a ospitare una gara di Formula 1, allungando in classifica sul compagno di scuderia Lewis Hamilton che arriva secondo. A seguire le sorprese del weekend: le Williams di Bottas Massa che erano partite in prima fila con il brasiliano in pole. Ancora molto deludenti Ferrari (Alonso 5°, Raikkonen 10°) e Red Bull (Ricciardo 8°, Vettel ancora ritirato).

    Alla partenza Massa prende il largo, poi dopo il suo pit-stop si trovano in vetta Bottas Perez che si alternano, fino a che entra in scena la Mercedes con Rosberg che dal 27° giro va in testa e da lì si trova a dominare la gara fino alla fine, conquistando il terzo successo stagionale (il sesto in carriera).

    Nico Rosberg, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Nico Rosberg, foto di Facebook / Il Pallonaro

    L’ordine di arrivo:

    1. Rosberg

    2. Hamilton (+1. 932)

    3. Bottas (8. 172)

    4. Massa (17. 358)

    5. Alonso (18. 553)

    6. Perez (28. 545)

    7. Magnussen (32. 031)

    8. Ricciardo (43. 552)

    9. Hulkenberg (44. 137)

    10. Raikkonen (47. 777)

    11. Button (50. 966)

    12. Maldonado (+1 giro)

    13. Sutil (+1 giro)

    14. Grosejan (+1 giro)

    15. Bianchi (+2 giri)

    16. Kobayashi (ritirato)

    17. Chilton (ritirato)

    18. Ericsson (ritirato)

    19. Gutierrez (ritirato)

    20. Vergne (ritirato)

    21. Vettel (ritirato)

    22. Kvyat (ritirato)

    Ora la situazione in classifica vede Rosberg in testa a 165, poi Hamilton a 136 e Ricciardo a 83. Seguono Alonso (79), Vettel (60), Hulkenberg (59), Bottas (55), Button (43), Massa (30), Magnussen (29), Perez (28), Raikkonen (19), Grosejan, Vergne (8), Kvyat (4), Bianchi (2).

    Classifica costruttori monopolizzata dalla Mercedes che conduce a 301 punti, poi Red Bull con 143 e Ferrari solamente a 98.  Force India 87, Williams 85, McLaren 72, Toro Rosso 12, Lotus 8 e Marussia con i suoi unici punti (2) della storia.

    Per ora tre gran premi a Rosberg  (Australia, Monaco, Austria), quattro a Hamilton (di fila in Malesia, Bahrain, Cina e Spagna). L’ unico Gran Premio non andato alla Mercedes è quello canadese, vinto da Ricciardo. Prossimo appuntamento il 6 luglio a Silverstone, Gran Premio di casa per Lewis Hamilton che può e deve accorciare in classifica il gap con il compagno di scuderia.

    Per Rosberg “non è stata una gara semplice, ma alla fine avevamo una macchina molto veloce. E’ stato bellissimo tornare qui, l’Austria lo merita”.

  • Gp Malesia, doppietta Mercedes. Alonso 4°

    Gp Malesia, doppietta Mercedes. Alonso 4°

    Le qualifiche del sabato avevano fatto presagire ad un Gp Malesia dominato dalle Mercedes, alla luce della pole position di Hamilton e della terza posizione di Rosberg, un dominio interrotto solo dalla seconda posizione del campione del mondo in carica Sebastian Vettel: la gara domenicale del Gp Malesia ha confermato le sensazioni della vigilia. Doppietta (prima stagionale) per il duo Mercedes formato da Lewis Hamilton e Nico Rosberg, dominio assoluto e senza discussioni, con il pilota inglese (Hamilton) davanti fin dalla prima curva, dominando giro su giro con tempi stratosferici. Bene anche Sebastian Vettel che con orgoglio aveva da riscattare la delusione della prima gara a Melbourne, in Australia, e che ha conquistato un ottimo terzo sulla Red Bull, nonostante la sua vettura abbia evidenziato un eccessivo consumo di carburante. Il ferrarista Fernando Alonso quarto dopo un ottimo duello con Nico Hulkenberg nei giri finali: un sorpasso e contro sorpasso in cui lo spagnolo ha avuto la meglio grazie alla sua tecnica ma in cui il pilota della sorprendente Force India ha ottimamente impressionato. Nota negativa per Ricciardo che per gran parte della gara era riuscito a mantenersi davanti a Fernando Alonso: i suoi sforzi, però, sono stati vanificati da un pit stop sbagliato dai suoi meccanici.

    Gp Malesia, doppietta Mercedes
    Gp Malesia, doppietta Mercedes

    Nel Gp Malesia di Sepang quinto posto, appunto, per Nico Hulkenberg su Force India, sesto posto per il finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen che ha dovuto rimontare dopo un inizio in salita segnato dalla foratura di uno pneumatico dopo uno scontro nei giri iniziali con Magnussen. I meccanici Ferrari hanno rimediato prontamente dimostrando ancora una volta tutto il loro valore dopo la buona prova di ieri in cui avevano sostituito in soli tre minuti la sospensione danneggiata di Alonso.

    Nei primi dieci classificati del Gp Malesia, sesto l’inglese Button, poi a seguire Massa, Bottas, Magnussen, e Kvyat. Da segnalare, a margine della gara, i problemi in casa Williams dove un ordine di scuderia pare non sia andato giù a Felipe Massa, l’ex pilota brasiliano della Ferrari che per troppi anni ha dovuto obbedire anche agli ordini della scuderia del cavallino rampante e che, stavolta, non ha digerito l’ordine di lasciar spazio al compagno di squadra Bottas dimostrando di non accettare ben volentieri quello che è il ruolo di “gregario”.

  • Gp Malesia, Hamilton ancora in pole. Alonso 4°

    Gp Malesia, Hamilton ancora in pole. Alonso 4°

    Il Gran Premio della Malesia di Formula Uno è la seconda gara della stagione Mondiale e si preannuncia già come un importante banco di prova per i principali team, che sembrano essere all’inseguimento della Mercedes in grande spolvero. Le qualifiche del sabato del Gp Malesia, sotto una pioggia incessante e abbondante che ne ha condizionato lo svolgimento e ne ha anche ritardato l’inizio, hanno decretato proprio questo: pole position per Lewis Hamilton su Mercedes (bis dopo quella del Gp d’Australia), secondo tempo per  Sebastian Vettel con la sua Red Bull che prova a riscattare il pessimo inizio di Melbourne, terzo tempo per l’altro pilota su Mercedes, Nico Rosberg che proprio all’ultimo giro ha strappato la terza posizione ad Alonso. Quarto tempo proprio per il ferrarista spagnolo Fernando Alonso, che riesce a rimediare allo scontro con Kvyat che gli ha causato la rottura della sospensione anteriore sinistra e che avrebbe potuto compromettere tutte le qualifiche: fortunatamente i meccanici Ferrari sono stati in grado di riparare al danno in tempi da record (tre minuti) e di rimettere in pista la monoposto di Alonso che a fine qualifiche ha definito “lavoro super” quello dei suoi meccanici del cavallino, sbilanciandosi in una previsione-auspicio per la gara di domani “lottiamo per il podio”. Quinta posizione in griglia di partenza per Ricciardo e sesta per l’altro ferrarista, Kimi Raikkonen che ha dimostrato di non gradire particolarmente la pista bagnata di Sepang e che, almeno sul giro secco, è apparso in difficoltà rispetto ai primissimi.

    Gp Malesia, Hamilton in pole
    Gp Malesia, Hamilton in pole

    Di certo, il circuito malese è più tecnico rispetto al circuito cittadino di Melbourne e, dunque, il valore dei piloti in pista farà la sua parte: senza dubbio, però, è già emerso quello che potrebbe essere il “filo conduttore” della stagione di Formula Uno, e che il Gp Malesia (così come anche la giornata del Sabato del Gp Australia) ha evidenziato: la netta supremazia della Mercedes che costringerà la Red Bull e la Ferrari (che al momento sembrano le più quotate inseguitrici) a rincorrere costantemente le vetture della casa tedesca.

    Il Gp Malesia vedrà, dunque, i “due ritirati illustri” del Gp Australia sfidarsi fianco a fianco in prima fila, ma la Ferrari di Alonso e Nico Rosberg potrebbero essere il terzo (e quarto) incomodo del weekend. Pioggia permettendo ovviamente. 

    La diretta del Gp Malesia sarà visibile sui canali di Sky, a partire dalle ore 10.00, mentre la gara verrà poi trasmessa in chiaro in differita alle ore 14.00 su Rai Uno.

  • Formula 1: La Red Bull è delusa e minaccia di lasciare

    Formula 1: La Red Bull è delusa e minaccia di lasciare

    Dietrich Mateshitz, patron della scuderia Red Bull, non le manda a dire ed è letteralmente furioso con questa nuova Formula 1 che proprio non piace.

    Oltre alle polemiche legate, dopo la prima gara, al poco rumore fatto dalle monoposto in corsa, polemiche venute soprattutto dai tifosi e avvallate da qualche illustre ex-addetto ai lavori come Flavio Briatore, ecco che anche qualche membro direttivo dei team inizia a storcere il naso con convinzione.

    Stavolta sotto accusa non è il rombo dei motori ma il regolamento e la direzione che la Formula 1 sta prendendo. Il miliardario austriaco, patron della Red Bull e della Toro Rosso, Dietrich Mateshitz, in una recente intervista al quotidiano “Kurer” ha espresso tutto il suo disappunto su questo inizio di stagione.

    Red Bull | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Red Bull | Foto Twitter / Il Pallonaro

    A farlo infuriare innanzitutto è la squalifica comminata a Daniel Ricciardo, giunto secondo al Gran Premio d’Australia e poi cancellato dalla griglia d’arrivo per il consumo eccessivo di carburante:

    “Il team ha presentato una protesta contro la squalifica, perché il sensore del flusso del carburante, che è stato dato alle squadre dalla federazione, ha dato letture divergenti ed è impreciso. Possiamo dimostrare l’esatta quantità di flusso di carburante e questo era sempre entro i limiti”.

    Inoltre a Mateshitz proprio non vanno giù i nuovi regolamenti e la strada che la Formula 1 intende percorrere:

    La Formula 1 non esiste per stabilire nuovi record nel consumo, né per permetterti di parlare sottovoce durante una gara. E’ assurdo fare un giro più lentamente rispetto allo scorso anno. La GP2 con costi molto inferiori garantisce prestazioni ed emozioni quasi uguali alla Formula 1“.

    E poi arriva la stilettata finale, dove il magnate austriaco lascia un velo minaccioso:

    La Formula 1 non e’ l’Economy Run, deve restare la massima espressione del motorismo, altrimenti viene voglia di mollare tutto”.

    Certo che dopo anni passati a dominare le scene della Formula 1, grazie al, sempre straordinario, lavoro di Adrian Newey ed alla guida magistrale di Sebastian Vettel per la Red Bull questo difficile inizio di stagione sembra proprio non avere fine, anche se lo stesso Dietrich Mateshitz rimane fiducioso di quanto saprà apportare la Renault insieme ai tecnici della scuderia per ridurre il gap con le Mercedes.

     

  • Gp Australia, trionfa Rosberg. Alonso quarto?

    Gp Australia, trionfa Rosberg. Alonso quarto?

    Primo Gran Premio della stagione di Formula Uno, prime sorprese: nel Gp Australia trionfa il tedesco Nico Rosberg su Mercedes dopo una gara perfetta, in testa dall’inizio alla fine bruciando in partenza Hamilton che partiva dalla pole position; cadono i “grandi” traditi dall’affidabilità delle rispettive monoposto, dal campione del mondo in carica Sebastian Vettel  – già in difficoltà nelle qualifiche di sabato – a Lewis Hamilton, dominatore delle qualifiche del sabato ma “abbandonato” in gara dalla sua Mercedes. Al secondo posto l’australiano Ricciardo della Red Bull, anche se il suo ottimo piazzamento potrebbe venir cancellato dai giudici di gara considerando che è finito “sotto inchiesta” per consumo anomalo di carburante. Eventualmente, dunque, il podio potrebbe essere riformulato scalando di una posizione: per ora, però, al terzo posto si è collocato l’esordiente Magnussen su Mc Laren; al quarto posto Button e solo quinto il ferrarista Fernando Alonso (che, dunque, in caso di squalifica di Ricciardo sarebbe quarto) coinvolto in un leggero scontro con Bottas durante un sorpasso, con conseguente foratura di uno pneumatico che ha costretto Alonso ad una sosta ai box per cambiarlo e il conseguente ingresso in pista della Safety Car, che ha portato quasi tutti i piloti ad approfittarne per effettuare la sosta ai box per il cambio pneumatici, mantenendo le soft. Per l’altra Ferrari, quella del finlandese Kimi Raikkonen un’ottava posizione. 

    Gp Australia, trionfa Rosberg |foto da web
    Gp Australia, trionfa Rosberg |foto da web

    Il bilancio del Gp Australia, dunque, sorride alla Mercedes confermando  le ottime sensazioni sia delle qualifiche sia dei test invernali per il team tedesco; deludente, invece, l’inizio stagione delle rosse di Maranello: non hanno brillato per tutto il weekend e, alla fine, è necessario accontentarsi del risultato ottenuto. Ancor più deludente, poi, l’avvio di stagione del campione del mondo in carica Sebastian Vettel: per avere un quadro completo delle reali forze in campo, però, dopo la “prima” è meglio aspettare la prossima gara: appuntamento il 24 Marzo per il Gp di Malesia a Kuala Lumpur.

    Di seguito, il completo ordine d’arrivo del Gp Australia: 1. Rosberg, 2. Ricciardo, 3. Magnussen, 4. Button, 5. Alonso, 6. Bottas, 7. Hulkenberg, 8. Raikkonen, 9. Vergne, 10. Kvyat, 11. Perez, 12. Sutil, 13. Gutierrez, 14. Chilton, 15. Bianchi.