Tag: sebastian giovinco

  • Udinese-Juventus, Carrera ritrova Buffon e Chiellini. Friulani con Lazzari dal 1′

    Udinese-Juventus, Carrera ritrova Buffon e Chiellini. Friulani con Lazzari dal 1′

    Dopo lo scotto dell’eliminazione dalla prossima Champions League l’Udinese di Francesco Guidolin si rituffa nel campionato per cercare subito di dimenticare la brutta serata di martedì scorso e incassare i primi punti di questo campionato. Di certo però l’avversario non sarà dei più comodi: al Friuli infatti arriva la Juventus, imbattuta in Serie A da 39 partite e vogliosa di rimanere in testa alla classifica dopo il vittorioso esordio contro il Parma. Insomma si prevede un match scoppiettante, con grandi motivazioni da ambodue le parti.

    Lo scorso anno nonostante una gara dominata la formazione torinese non riuscì a sfondare con l’Udinese che incasso così un punto prezioso. Il tecnico di casa per tentare in quella che è l’impresa ricercata da tutti, ovvero sconfiggere i campioni d’Italia in casa, potrà contare sull’intera rosa a disposizione eccezion fatta per Badu. Ci sarà sin da subito l’ex Fiorentina Lazzari mentre rimarrà fuori, almeno dal 1’, il tanto discusso Maicosuel che con il suo cucchiaio ai rigori contro lo Sporting Braga ha causato l’eliminazione dei friulani dalla massima competizione europea. In avanti dubbio tra Fabbrini e Muriel, con l’italiano favorito.

    Per il resto tutto secondo previsioni, con un 3-5-2 che davanti al portiere Brkic, il quale si sta ritagliando una sempre maggiore fiducia, vede il trio formato da Benatia, Danilo e Domizzi. In mezzo al campo Pinzi, Pereyra e Lazzari mentre sulle corsie laterali toccherà a Basta e Armero, quest’ultimo nel mirino della Juventus per diverso tempo in quest’estate. In attacco ecco Fabbrini e Di Natale.

    Chiellini e Buffon © Massimo Cebrelli/Getty Images

    Dall’altra parte Carrera recupera Buffon, Chiellini e Caceres, ma solo i primi due scenderanno in campo dall’inizio. Fuori gli infortunati di lungo corso Lucio e Padoin, ma nemmeno Pepe e Isla faranno parte della spedizione in terra friulana. I due peraltro, sarebbero stati ex in questa gara, condizione questa che accomuna Quagliarella e Asamoah. E c’è curiosità proprio per capire come il pubblico udinese accoglierà quest’ultima. Non in condizione l’ultimo arrivato Bendtner e per questo rimasto a Torino. Un solo dubbio, come al solito in attacco: a giocarsi un posto sono Matri e Giovinco, con quest’ultimo che sin qui non ha convinto molto e che potrebbe essere scavalcato dall’ex giocatore del Cagliari. In porta dunque c’è Buffon.

    Per il resto un 3-5-2 speculare a quello dei padroni di casa con Barzagli, Bonucci e Chiellini a comporre il trio difensivo e che si ritrovano dopo l’esperienza in Nazionale nel corso degli ultimi Europei in Polonia ed Ucraina. In mezzo al campo Vidal, Pirlo e Marchisio formeranno il solito e solido pacchetto di centrali mentre sugli esterni agiranno Lichtsteiner e Asamoah. In attacco Vucinic sicuro del posto e che dovrebbe essere affiancato da Matri.

    Udinese-Juventus, le probabili formazioni:
    UDINESE (3-5-2): Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Pereyra, Lazzari, Armero; Fabbrini, Di Natale. In panchina: Padelli, Heurtaux, Coda, Angella, Gabriel Silva, Pasquale, Faraoni, Willians, Allan, Muriel, Barreto, Maicosuel. Allenatore: Guidolin

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri, Vucinic. In panchina: Storari, Branescu, Marrone, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Giovinco, Quagliarella. Allenatore: Carrera

  • Juventus-Parma, la prima senza Conte e Del Piero in campionato

    Juventus-Parma, la prima senza Conte e Del Piero in campionato

    Tra processi mediatici e non, tra botte e risposte roventi inizia oggi il Campionato di Serie A per la stagione 2012/2013. A dare ufficialmente il via alla stagione alle h 18 sarà la partitissima Fiorentina-Udinese mentre stasera il debutto dei Campioni d’Italia di scena allo Juventus Stadium contro il Parma di Roberto Donadoni. A guidare la compagine bianconera Massimo Carrera, sostituto di Mister Conte relegato in tribuna per effetto della sentenza del processo sul calcioscommesse. Quello di Carrera è il debutto in campionato ma il secondo appuntamento ufficiale da allenatore dopo il debutto in Supercoppa italiana a Pechino. Non ci sarà per la prima volta dopo 20 anni Alessandro Del Piero che negli ultimi 11 anni ha guidato la squadra con esemplare dedizione da Capitano.

    La Juventus cercherà di difendere lo scudetto conquistato nella stagione passata e il record di imbattibilità in campionato Carrera si affiderà al collaudato 3-5-2 con Storari in porta a sostituzione dell’infortunato Buffon, in difesa Bonucci e Barzagli mentre Chiellini, nonostante la convocazione dovrebbe accomodarsi in panchina. Al suo posto sembra certa la presenza di Marrone. Ai lati spazio per Lichtsteiner e il neo acquisto Asamoah mentre nessuna sorpresa si prospetta a centrocampo visto che è confermato il trio delle meraviglie Vidal-Pirlo-Marchisio. In avanti spazio per Mirko Vucinic al cui fianco opererà l’ex dei ducali Sebastian Giovinco.

    Conte e Del Piero © Claudio Villa/Getty Images

    Anche Donadoni si affida al 3-5-2 per il debutto in campionato con Mirante tra i pali e reparto difensivo affidato a Zaccardo, Paletta e Lucarelli. Sulla destra dovrebbe esserci spazio per Rosi mentre Gobbi dovrebbe piazzarsi sulla sinistra. Morrone, Parolo e Valdes completeranno il centrocampo mentre alla coppia Biabiany-Pabon viene affidato il reparto offensivo.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-PARMA

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Bonucci, Marrone, Barzagli; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. All.: Carrera.
    A disp.: Leali, Masi, Chiellini, De Ceglie, Ziegler, Pogba, Pazienza, Padoin, Giaccherini, Matri, Quagliarella, Boakye.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Buffon, Lucio, Caceres, Isla, Pepe.

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Morrone, Valdes, Parolo, Gobbi; Pabon, Biabiany. All.: Donadoni.
    A disp.: Pavarini, Fideleff, Benalouane, Acquah, Modesto, Musacci, Ninis, Belfodil, Pellè.
    Squalificati: Galloppa (1).
    Indisponibili: Sansone, Palladino, Amauri, Santacroce.

    Arbitro: Romeo di Verona.

  • Trofeo Berlusconi alla Juventus, battuto 3-2 un brutto Milan

    Trofeo Berlusconi alla Juventus, battuto 3-2 un brutto Milan

    E’ andato secondo previsioni il trofeo Berlusconi 2012. Vittoria meritata di una Juventus che seppur con qualche defezione di troppo ha addomesticato un Milan troppo brutto per essere vero. Che la rivoluzione estiva non facesse presagire nulla di buono lo si era capito da tempo, ma per quanto visto a San Siro contro i bianconeri la sensazione è che la strada per poter competere riguardo lo scudetto è veramente tanta. Specie dopo l’addio, annunciato da Galliani a fine gara, di Antonio Cassano. Un altro pezzo da novanta che lascia i rossoneri, apparsi contro la Juventus quasi incapaci di tenere testa alla formazione avversaria. Il gol di Robinho in apertura aveva un po’ illuso, ma la pronta risposta di Marchisio, la traversa di Vucinic e il gol di Vidal hanno ribaltato il tutto.

    Nella ripresa uno dei più attesi, Matri, in predicato di passare proprio ai rossoneri, ha tramortito i padroni di casa in gol nel finale, su rigore, con Robinho. Troppo poco per una squadra che nell’ultimo ventennio, per lungo tempo, ha dominato in Italia ed in Europa e che probabilmente per la prima volta sembra cominciare la stagione fuori dalle pretendenti per lo scudetto. Di contro c’è una Juventus che non molla mai, nemmeno quando Carrera decide di partire con diverse novità. Come Marrone, inserito al centro della difesa o Pogba in mezzo al campo.

    Entrambi, nonostante la giovane età, riescono a dire la loro più che egregiamente, in modo cosi da non far sentire troppo le assenze di Chiellini e Pirlo. Due tra i tanti, visto che mancavano anche Buffon, Caceres e Isla. Insomma, non dei novellini. Veramente poche le note liete tra gli uomini di Allegri: l’unica forse è legata a Constant, il cui contributo a centrocampo è stato veramente importante, tale da non fare rimpiangere chi è andato via. Per il resto buone prove per Montolivo, Flamini e Yepes. Per il resto, Robinho a parte, si è visto veramente poco, e sono state gli uomini di maggior talento a tradire i rossoneri: Boateng e Pato su tutti.

    La Juventus alza il trofeo Berlusconi © Claudio Villa/Getty Images

    Passando alla partita nonostante Carrera schieri una Juve rabberciata, con gli inserimenti a sorpresa di Marrone dietro, Padoin e De Ceglie laterali, fa molto meglio di un Milan che di fatto deve fare a meno di Mexes e Ambrosini, mentre Pato comincia dalla panchina. Un intervento errato di Storari su tiro di Flamini spiana la strada a Robinho per il gol illusorio. Sì perché proprio nel giro di un amen ecco che De Ceglie scodella in mezzo per Marchisio il quale in scivolata anticipa Flamini e fulmina Abbiati. Boateng gioca a nascondino e a parte Constant i rossoneri non ci fanno bella figura.

    Dall’altra parte la Juve si da da fare, con Vidal solito guerriero in mezzo al campo, Pogba che si limita a fare il compito assegnato e dunque rispettando le consegne del tecnico e un Vucinic che dopo un inizio in sordina esce allo scoperto centrando una grande traversa. Fa meglio Vidal in chiusura di frazione che sfrutta un fuorigioco applicato male dal Milan battendo col piattone destro Abbiati. Nella ripresa rivoluzione di Carrera che cambia ben 7/11 della squadra, gettando nella mischia fra gli altri Bonucci, Giaccherini, Quagliarella e Matri.

    Nel Milan fa l’ingresso in campo Pato ma di fatto non si vedrà mai. A differenza di Matri, sempre attivo e capace di sfruttare uno svarione del Milan per calare il tris. La dinamicità di Giaccherini rischia di costare casa ai padroni di casa che negli ultimi istanti rientrano in gara dopo che Boateng si fa commettere fallo da un acerbo Masi in area di rigore. Dal dischetto Robinho segna ma non evita una sconfitta giusta. Servono rinforzi, e anche urgentemente, viceversa per i tifosi del Milan potrebbe essere una stagione avara di emozioni. Dall’altro lato continua a crescere la consapevolezza, quella del gruppo juventino, di poter dire la propria con qualsiasi formazione scenda in campo.

    La video sintesi di Milan-Juventus 2-3:
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  • Juventus festa a Villar Perosa. Elkann punzecchia Zeman

    Juventus festa a Villar Perosa. Elkann punzecchia Zeman

    E’ finita con il risultato di 5 a 1 la classica amichevole di Villar Perosa tra la Juventus A e la Juventus B. Un appuntamento immancabile nell’estate bianconera, condito ancora una volta da dichiarazioni forti. Una volta era Gianni Agnelli a rilasciarle, adesso invece è toccato al nipote John Elkann che stavolta ha preso di mira Zdenek Zeman, allenatore della Roma che nei giorni scorsi aveva lanciato frecciatine ai bianconeri ed in particolare al loro allenatore Antonio Conte.

    Ha vinto più Carrera in una partita che lui in una carriera” ha affermato Elkann, riprendendo una frase già in voga da subito dopo la Supercoppa Italiana vinta contro il Napoli. E proprio all’indirizzo dei partenopei sono indirizzate le altre stoccate del dirigente piemontese, spiegando come sia mancato il cosiddetto spirito olimpico con l’assenza alla premiazione di Pechino. Andrea Agnelli invece si è soffermato sul mercato, non sbilanciandosi tuttavia su chi sarà il giocatore che completerà il reparto avanzato dei bianconeri.

    Ha parlato poi della maglia numero 10, dribblando però le domande dei cronisti con un “al momento giusto andrà sulle spalle di qualcuno”. Ha parlato anche Gigi Buffon, il quale ha donato una maglia a John Elkann, gettando acqua sul fuoco rispetto alle polemiche con Zdenek Zeman e indicando la stampa come mezzo di strumentalizzazione delle dichiarazioni. Ha poi confidato di sentirsi spesso, specie via sms, con Alessandro Del Piero.

    Agnelli, Conte ed Elkann © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda la partita invece Carrera ha schierato dal primo minuto un undici formato da Buffon tra i pali; Lucio, Bonucci e Rugani in difesa; Padoin, Pazienza, Pogba, Giaccherini e De Ceglie a centrocampo con Quagliarella e Matri in avanti. Inizio migliore per la squadra A che sfiora il gol con Matri, due volte, e Pogba, prima di trovare il vantaggio al 25’ con una punizione di Quagliarella.

    Nella ripresa Carrera rivoluziona la squadra dando spazio, nella formazione A, a tanti giovani oltre ai vari Storari, Vidal, Marchisio e Giovinco. Al 12’ il raddoppio con Pogba, ottima la sua prova, che lancia Matri il quale non sbaglia. Bonatini rimette in carreggiata la squadra B al 18’ ma appena un minuto dopo Giaccherini cala il tris con un bel tiro dal limite. Un tiro a giro sul secondo palo di Giovinco e un gol di Ruggiero nell’angolino basso firmano il 5 a 1 definitivo.

  • Juventus-Napoli alle 14, si riparte da Pechino. Le ultimissime

    Juventus-Napoli alle 14, si riparte da Pechino. Le ultimissime

    Finalmente è calcio giocato. Alle 14 (ora italiana) da Pechino inizierà ufficialmente la stagione calcistica 2012/2013 con un succulento Juventus-Napoli che vale il primo trofeo stagionale (o l’ultimo della stagione scorsa) ed è spesso un crocevia importante per capire quale ruolo le due squadre reciteranno durante l’arco della stagione. Rispetto alle edizioni passate della Supercoppa Italiana questa volta si è parlato pochissimo nonostante le due squadre siano state tra le più attive durante la prima parte del calciomercato con colpi importanti. Il Napoli questa volta, nonostante qualche sfuriata del patron e lo spiacevole episodio di spionaggio, ha mantenuto un profilo basso con Mazzarri dedito a trovar l’amalgama migliore per sorprendere la Vecchia Signora. La Juventus, invece, alle prese con i verdetti del calcioscommesse dovrà trovare una nuova dimensione con Antonio Conte in tribuna.

    Juventus-Napoli la vigilia Antonio Conte nella scorsa stagione capì la duttilità dei suoi ragazzi schierando la sua Juventus con la difesa a tre proprio contro il Napoli. I bianconeri sorpresero gli azzurri sul loro terreno più congeniale le verticalizzazioni e la forza fisica.

    Antonio Conte e Walter Mazzarri © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Rispetto alla scorsa stagione la Juve ha messo esperienza (Lucio in difesa) e muscoli in mediana (Asamoah) in attacco invece il ritorno di Giovinco sembra ancora non accontentare i tifosi. Il Napoli orfana di Lavezzi può contare finalmente sull’apporto di Britos in difesa, a centrocampo è arrivato un mai domo Berhami mentre in attacco ad uno scatenato e propositivo Goran Pandev al momento è stato affiancato il baby Lorenzo Insigne che sembra aver tutte le carte in regola per far infiammare i tifosi partenopei

    Juventus-Napoli le scelte Dalla vigilia Antonio Conte si porta un solo dubbio: chi sacrificare in avanti. Alessandro Matri sembra esser l’attaccante più informa ma stando alle indiscrezioni che arrivano da Pechino questo potrebbe non bastare. Prende quota infatti la coppia atipica Vucinic Giovinco perfetta per allargare le maglie della difesa del Napoli favorendo l’inserimento dei centrocampisti. Per il resto formazione fatta: Lucio sostituirà Chiellini nella difesa a tre, Asamoah sarà preferito a De Ceglie sulla sinistra. Mazzarri lancia subito Berhami a centrocampo, in difesa Britos prende il posto di Aronica, coppia d’attacco Cavani-Pandev

    Supercoppa Italiana Juventus-Napoli, le probabili formazioni
    Juventus (3-5-2):
    Buffon; Barzagli, Bonucci, Lucio; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco, Matri. A disposizione: Storari, Marrone, Pepe, De Ceglie, Giaccherini, Vucinic, Quagliarella. All. Carrera

    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Aronica, Gargano, Dossena, Insigne, Vargas. All. Mazzarri

    Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.

    Diretta Tv su Rai 1 alle 14:00.

  • La Juve assegna i nuovi  numeri di maglia, ancora libera la 10 di Del Piero

    La Juve assegna i nuovi numeri di maglia, ancora libera la 10 di Del Piero

    In vista della finale della Supercoppa Italiana di domani, 11 Agosto, contro il Napoli di Mazzarri, la Juve ha presentato in Lega Calcio i numeri ufficiali delle maglie per la stagione 2012-2013. La scelta della società bianconera è quella della numerazione standard, partendo dal numero 1. La sorpresa, nella presentazione delle maglie dei Campioni d’Italia, è l’assenza della maglia numero 10, numero che fino al 23 Maggio scorso apparteneva al Capitano Alessandro Del Piero. Alex aveva ricevuto l’onore di indossare quel numero come erede di Roberto Baggio nel lontano 1995. Che nessuno giocatore si sia sentito di raccogliere un’eredità così incombente come quella lasciata da Del Piero? O vano tentativo da parte della società di rendere omaggio all’ex capitano? In fin dei conti lo stesso Pinturicchio, qualche giorno dopo l’addio alla Vecchia Signora, aveva chiesto di non ritirare il numero 10 affinchè un altro bambino possa un giorno coronare il sogno di poterla indossare.

    Prima maglia Juve 2013

    Poche novità nell’assegnazione dei numeri, confermati quelli dei senatori per cui 1 per Buffon, 3 per Chiellini, 8 per Marchisio, 21 per Pirlo, Pepe conferma la sua 7, Bonucci la 19, Barzagli la 15. La novità riguarda Vucinic che abbandona la 14 della stagione scorsa per la 9 lo scorso anno occupata da Iaquinta; Quagliarella si riprende la sua 27 che prima era di Milos Krasic. Per i nuovi acquisti il 22 di Vidal va ad Asamoah, il cileno a sua volta si impossessa della 23 già, mentre Lucio ha preso la numero 2, Pogba ha scelto la numero 6, Alberto Masi possibile titolare in Supercoppa Italiana sceglie il numero 5, mentre Mauricio Isla sceglie la 33. Nei portieri il 30 è confermato per Storari mentre Leali eredita la 13 da Alex Manninger. Niente numero per i tre in attesa di partenza per altre destinazioni Iaquinta, Martinez e Pazienza.

    Rimane da sciogliere il nodo “maglia numero 10“, dopo il rifiuto di Marchisio di indossarla, l’ipotesi più plausibile è che sia attenda l’arrivo del fantomatico top player o, ancora, che a prendere il numero 10 sia Giovinco il quale, per il momento, ha scelto di indossare il 12.

    Ecco la lista dei numeri comunicati alla Lega di serie A :

    1 Buffon, 2 Lucio, 3 Chiellini, 4 Caceres, 5 Masi, 6 Pogba, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Vucinic, 11 De Ceglie, 12 Giovinco, 13 Leali, 15 Barzagli, 16 Ziegler, 18 Boakye, 19 Bonucci, 20 Padoin, 21 Pirlo, 22 Asamoah, 23 Vidal, 24 Giaccherini, 26 Lichtsteiner, 27 Quagliarella, 30 Storari, 32 Matri, 33 Isla, 39 Marrone.

  • Parma con Pabon arriva Ishak Belfodil

    Parma con Pabon arriva Ishak Belfodil

    Il Parma è una delle squadre più attive in questo momento nel mercato e grazie al bel gruzzoletto messo da parte dalle vantaggiose operazioni con Juventus e Roma per i trasferimenti definitivi di Sebastian Giovinco e di Fabio Borini sta investendo in potenziali promesse con il chiaro intento di continuare a stupire. Le ambizioni di Ghirardi infatti nonostante la pesante partenza di Giovinco sono tutt’altro che ridimensionate tanto che in molti sono pronte a scommettere sulle scelte dei ducali considerando Dorlan Pabon il colpo potenziale del calciomercato 2012 e Ishak Belfodil un buon investimento per l’immediato futuro. Cercheremo adesso di andare con ordine cercando di farvi scoprire le qualità dei due nuovi giocatori del Parma.

    Dorlan Pabon, 7 reti in Libertadores per il Memin. In Colombia son sicuri di aver trovato il partner ideale in attacco per Radamel Falcao: Dorlan Pabon è una seconda punta di grande dinamismo, dotato di un buon tiro e come dimostrano i 7 centri nell’ultima Coppa Libertadores un grandissimo fiuto per il gol. Il Parma per strapparlo alla concorrenza di molte squadre in Europa ha deciso di legare al costo del suo cartellino una serie di bonus legati al numero di partite giocate, al rendimento e ai gol segnati. Ghirardi ha sborsato ai colombiani del Nacional di Medellin 3,5 milioni di euro mettendo a disposizione di Donadoni un talento ancora grezzo ma dal grande potenziale.

    Video i gol di Dorlan Pabon in Copa Libertadores
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    La scheda
    Nome e Cognome Mauricio Rios Dorlan Pabon
    Data di Nascita 24/01/1988
    Squadra: Parma
    Nazionalità: Colombiana
    Ruolo: attaccante
    Altezza: 1.68 cm
    Peso: 68 kg
    Piede: destro

    Ishak Belfodil | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Insieme al colombiano Dorlan Pabon da qualche è ufficiale l’arrivo del giovane attaccante francese Ishak Belfodil dal Lione. In Francia molti sono pronti a scommettere sul futuro di Belfodil considerandolo uno degli attaccanti della nazionale del futuro. Classe ’92 Belfodil è una prima punta dal gran fisico ma con una buona tecnica di base, bravo a tener palla e a far salire la squadra è il compagno perfetto di ogni attaccante. Opzionato in inverno dal Bologna il Parma è riuscito a strapparlo offrendo al Lione 2,5 milioni di euro, ed il 20% delle plusvalenze realizzate per un’eventuale vendita futura del giocatore. Attaccante di origine africane Belfodil ha fatto tutta la trafila delle giovanili con la maglia della Francia e potrebbe entrare nel giro di quella maggiore nella prossima gestione candidandosi ad un posto tra i 23 di Brasile 2014.

    Video Ishak Belfodil in azione durante Bologna Napoli
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    La Scheda
    Nome e Cognome: Ishak Belfodil
    Data di nascita: 12/01/1992
    Luogo di nascita: Mostaganem
    Squadra: Olimpique Lione
    Nazionalità: francese
    Ruolo: Attacante
    Altezza: 1.91 m
    Peso: 89 kg
    Piede: Destro

  • Juventus Cavani, Marotta prepara l’offerta

    Juventus Cavani, Marotta prepara l’offerta

    La Juventus è pronta a sferrare l’attacco decisivo per l’uomo che dovrebbe far fare alla Vecchia Signora, il definitivo salto di qualità in ottica internazionale.

    Il prescelto ed il sogno di mister Antonio Conte è Edinson Cavani, l’uruguaiano del Napoli che per caratteristiche tecniche e fisiche si sposa a pennello nel modulo dell’ex capitano bianconero.

    Sebastian Giovinco, Alessandro Matri e 20 milioni cash, ecco la proposta che il club di Corso Galilei Ferraris sta pensando di formalizzare al club partenopeo che ricordiamo ha appena ceduto al PSG di Carlo Ancellotti, il Pocho Lavezzi. L’entourage del giocatore si è già dimostrato interessato all’ipotesi bianconera ma come sappiamo, l’accordo passerà naturalmente dalla volontà del presidente Aurelio De Laurentiis che comunque sembra essere restio a privarsi del suo secondo tenore anche se è conscio che se volesse mantenere Cavani sotto il Vesuvio dovrà ritoccargli sensibilmente l’ingaggio.

    Edinson Cavani, sogno bianconero ©FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    La pista Top Player per la Juventus non si chiama solo Cavani, ma il club Campione d’Italia è molto vigile su un altro uruguaiano, Luis Suarez del Liverpool e sull’olandese Robin Van Persie in scadenza all‘Arsenal. Ambedue le piste possono essere realizzate ma, come anche per Cavani, risulteranno decisive le cessioni che Beppe Marotta riuscirà a realizzare per poter racimolare quella liquidità necessaria per il grande colpo. In merito sembra essersi raffreddata la possibilità di un approdo del brasiliano Felipe Melo ai russi del Spartak Mosca, per l’ex viola si è comune riaperta una pista in Turchia in quanto il Fenerbache ha ottenuto il via libera dalla Uefa a partecipare alle competizioni internazionali dopo lo scandalo delle scommesse che oltre in Italia, risulta essere una pessima moda anche in Turchia. Per quanto riguarda Milos Krasic ed Eljero Elia sono sempre vigili i club inglesi con Tottenham e West Ham in pole per le ali bianconere.

  • Giovinco nel post-Del Piero, sua la numero 10?

    Giovinco nel post-Del Piero, sua la numero 10?

    I paragoni fra presente e passato spesso finiscono per rivelarsi inopportuni, perchè il passato si fonda su basi differenti rispetto al presente, perchè “ciò che è stato non può tornare” e via dicendo: la percezione della fine di un’epoca porta con sè soltanto nostalgia ed un pizzico di senso di vuoto, connesso all’incertezza per il domani, per le routine che si perdono, per le abitudini che cambiano. La prima stagione bianconera D.A.D.P. (Dopo Alessandro Del Piero) significherà tutto questo soprattutto perchè il binomio fra l’ex capitano e la Signora è stato principalmente un rapporto ventennale vissuto con straordinaria intensità emozionale, in un continuo scambio di sensazioni, sentimento e passione. Parlare di un erede di Alex, dunque, è ancora molto difficile, anche perchè – per chiunque – prendere sulle spalle un bagaglio come quello lasciato da Del Piero sarebbe una responsabilità troppo grande.

    Eppure, quella maglia numero 10 – come lo stesso Del Piero ha più volte ribadito – deve continuare ad essere indossata, per alimentare il sogno di chi, legittimamente, aspira a ricalcare ciò che lui è stato, ciò che lui ha fatto.

    In tal senso, dopo la notizia del completo riscatto del suo cartellino da parte della Juventus, per la cifra di undici milioni di euro, il “successore” in questione potrebbe essere Sebastian Giovinco, il “figliol prodigo” che tornerà a casa dopo un lungo peregrinare in provincia (non per sua volontà, ndr) per “farsi le ossa” come si usa dire.

    La Formica Atomica tornerà a vestire quella maglia bianconera che conosce molto bene, che ha portato fin da piccolo, con cui ha conquistato il Torneo di Viareggio ed il campionato Primavera, che lo ha portato ad assaggiare il sapore della serie A e della Champions League, oltre che il dolce gusto del gol che, per chi compie tutta la trafila dalle giovanili alla prima squadra, assume sicuramente un valore speciale.

    Sebastian Giovinco | Claudio Villa/Getty Images
    Torino è casa sua,semplicemente perchè Sebastian è nato lì, ed è cresciuto a Beinasco,in una famiglia – come tante – di emigranti del Sud, partita per la città sabauda in cerca di fortuna. Torinese di sangue meridionale, metà calabrese e metà siciliano, dal carattere orgoglioso e determinato, tenace e deciso, senza peli sulla lingua nell’esprimere un pizzico di risentimento negli anni lontani da Torino, ma con la giusta ambizione di chi ora si sente pronto, di chi è consapevole che il suo momento è finalmente arrivato, di chi sente che le soddisfazioni che potrebbero arrivare saranno naturale conseguenza del suo talento ma anche del duro lavoro, dell’umiltà di mettersi in gioco continuamente, accettando il trasferimento ad Empoli, prima, ed a Parma, poi, rispondendo sempre “presente”, a suon di gol e di assist decisivi.

    Sebastian, per ora, è totalmente concentrato sull’Europeo Azzurro ma non sta nella pelle all’idea di poter ritornare alla Juventus dalla porta principale, da protagonista atteso e voluto fortemente soprattutto da Beppe Marotta ed Antonio Conte.

    Tornerà in un momento particolare, nella stagione del ritorno in Champions, del tricolore da difendere, della necessità di doversi abituare all’assenza di Del Piero ed a tutto ciò che significherà e, per questo, potrebbe essere giusto che l’onore della maglia numero 10 spetti proprio a lui, senza azzardare paragoni con la “leggenda”, ma concedendogli la giusta fiducia, a priori. Non parliamo di eredità, sarebbe poco prudente, parliamo della necessità di scegliere chi possa avere le qualità giuste per vestire la maglia che fu, prima che di Alex, di Baggio, Platini, Sivori e Boniperti; Giovinco potrebbe essere l’uomo giusto al momento giusto e, se così sarà, dovrà isolarsi dal peso delle inevitabili pressioni, pensando esclusivamente a costruire la sua “storia personale” nell’empireo dei grandi bianconeri.

  • Comproprietà, affare Borini il più importante

    Comproprietà, affare Borini il più importante

    Il termine ultimo scade venerdì alle 19, ma sono tante ancora le comproprietà da sistemare per ciò che riguarda le formazioni di Serie A. Alcune tuttavia sono stante già risolte: parliamo di quella riguardante Acquafresca, passato interamente a Bologna (dopo accordo con il Cagliari), Giaccherini (ex Cesena) e Giovinco (ex Parma) alla Juventus, Destro (ex Siena) e Merkel (ex Milan) al Genoa, El Shaarawy (ex Genoa) al Milan. Concluso anche l’affare Acerbi: il giocatore, a metà tra Genoa e Chievo Verona, è stato acquistato per intero dalla squadra di Preziosi il quale ne ha girato subito la metà al Milan che lo inserirà subito nella propria rosa.

    Altre invece sono state rinnovate. In tal senso spiccano quelle del giovane talento Comi, a metà tra Milan e Torino e rimasto in rossonero, Immobile al 50% tra Juventus e Genoa e che vestirà la casacca rossoblù, Rodriguez che continuerà ad essere a metà tra Bologna e Genoa rimanendo in Emilia, Sorensen anch’esso nuovamente a Bologna nonostante sia stata rinnovata la comproprietà con la Juventus. Questi gli affari fatti, o almeno i principali. Su tante altre comproprietà invece si continua a discutere mentre il tempo stringe. Partiamo da Borini: l’attaccante della Nazionale infatti è a metà tra Parma e Roma.

    fabio borini | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Nelle ultime ore però si sarebbero aperti gli spiragli per un eventuale rinnovo della compartecipazione. Tutto sembra dipendere dal giocatore. Inter e Palermo invece discutono del portiere Viviano: l’affare quasi fatto tra le due squadre per Silvestre potrebbe sbloccare anche questa trattativa. Neroazzurri che con il Parma devono invece discutere di Crisetig mentre con il Genoa puntano a risolvere gli affari Kucka e Longo, bomber della squadra Primavera neroazzurra richiesto da numerosi club. Manuel Canini è a metà proprio tra la formazione di Moratti e il Cesena mentre Genoa e Brescia stanno discutendo di Caracciolo.

    Le Rondinelle tra l’altro posseggono la metà di Diamanti, nell’ultimo anno al Bologna che vanta l’altro 50%. Sul giocatore Azzurro si è già mossa l’Udinese. Kharja è ancora a metà tra Fiorentina e Genoa mentre per Khrin ne discuteranno Bologna e Inter. Novara e Catania devono decidere il da farsi su Morimoto con i piemontesi che in Sicilia dovranno chiudere un altro discorso, quello per il portiere Ujkani con il Palermo che a sua volta sembra interessato a trattenere il giocatore.

    Insomma ce ne sono per tutti i gusti e nelle prossime ore di sicuro si andranno a definire la maggior parte di questi affari. Probabile che invece si arrivi alle buste per giocatori considerati di secondo piano, in particolare per quelli contesi tra club di Serie A e formazioni di Lega Pro. Certo è che il mercato sta entrando nel vivo dato che molte società stanno attendendo di chiudere queste situazioni a metà per poi potersi tuffare in maniera convinta e determinata sull’acquisizione di nuovi giocatori. Strategia questa che sembra accomunare sia Juventus che Inter, alle prese con diverse compartecipazioni da risolvere ma che ora sono pronte a sferrare gli attacchi per portare a casa alcuni top player.