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  • Juventus-Atalanta, Conte punta su Vucinic-Giovinco

    Juventus-Atalanta, Conte punta su Vucinic-Giovinco

    Juventus-Atalanta delle ore 15, valido per la 17. ma giornata di serie A è il penultimo match dello straordinario 2012 bianconero, ma anche il deja-vù dell’ultima giornata dello scorso campionato, quando lo Juventus Stadium salutò Del Piero e celebrò lo scudetto conquistato nella precedente giornata, con tanto di coppa-tricolore alzata al cielo. Bei ricordi, naturalmente, per il popolo juventino ma, nel calcio, i ricordi lasciano il tempo che trovano ed ogni gara ha una propria storia e, soprattutto, ogni campionato ha un suo perchè e, dunque questo Juventus-Atalanta racconta un’altra storia.

    Lo scorso campionato la Juventus era la sorpresa, l’outsider sperimentale, la scommessa del tecnico supermotivato ed affamato e della società, quest’anno è la capolista consolidata, la squadra da battere: pertanto, il tecnico bianconero – ex dell’incontro – non accetta distrazioni nè cali di tensione e vuole chiudere l’anno al massimo, conquistando sei punti nelle ultime due gare da disputare, pur temendo le insidie di una squadra molto ben organizzata come quella allenata da Stefano Colantuono che fin qui ha messo in grande difficoltà le big come Napoli ed Inter. D’altronde, per la Juventus l’occasione di allungare in classifica è molto ghiotta considerando lo stop di ieri dell’Inter contro la Lazio e, dunque, la vittoria interna è una sorta di imperativo fondamentale.

    Juventus – In casa Juventus dopo la gara di Coppa Italia di mercoledì scorso, non è disponibile per l’attacco il danese Niklas Bendtner (ne avrà almeno per due-tre mesi, ndr), mentre in difesa sarà assente Leonardo Bonucci per squalifica dopo il cartellino giallo rimediato nella gara contro il Palermo per simulazione essendo diffidato. Al suo posto Antonio Conte lancerà Marrone in difesa, insieme a Chiellini e Barzagli. A centrocampo spazio recuperato Arturo Vidal dopo la botta al ginocchio rimediata contro il Cagliari in Coppa Italia che lo aveva costretto ad uscire anzitempo dal campo, che completerà la mediana insieme a Lichtsteiner, Marchisio, Pirlo, Asamoah. In attacco, Antonio Conte lancia i suoi “pupilli”, l’imprescindibile uomo-fantasia-assist Mirko Vucinic insieme a Sebastian Giovinco, divenuto ultimamente decisivo anche in fatto di gol pesanti che sta realizzando numeri importanti: 14 presenze e 5 gol in serie A, oltre alle 2 reti nelle 6 partite disputate nel girone di Champions League. Ancora indisponibile, invece, Simone Pepe.

    Juventus-Atalanta, Conte si affida a Vucinic-Giovinco | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Juventus-Atalanta, Conte si affida a Vucinic-Giovinco | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Atalanta – Mister Stefano Colantuono si reca a Torino con qualche linea di febbre ma dovrebbe comunque sedere in panchina e schiera una formazione da cui trapela il chiaro intento di non arrendersi in partenza alla supremazia della Vecchia Signora, e schiera in avanti il bomber argentino German Denis supportato da Maxi Moralez sulla trequarti nel modulo 4-4-1-1, con Consigli in porta, difesa a quattro composta da Bellini, Lucchini, Manfredini, Peluso, e centrocampo formato da Schelotto, Radovanovic, Cigarini, Bonaventura.

    Juventus-Atalanta, probabili formazioni:

    Juventus (3-5-2): Buffon, Barzagli, Marrone, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Vucinic, Giovinco. A disposizione: Storari, Rubinho, Lucio, Caceres, Padoin, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Isla, Quagliarella, Matri. Allenatore: Antonio Conte

    Atalanta (4-4-1): Consigli, Bellini, Lucchini, Manfredini, Peluso, Schelotto, Radovanovic, Cigarini, Bonaventura, Moralez, Denis. A disposizione: Frezzolini, Ferri, Raimondi, Brivio, Cazzola, Biondini, Scozzarella, F. Pinto, Matheu, Parra. Allenatore: Stefano Colantuono

    Allo Juventus Stadium arbitrerà Juventus-Atalanta il signor Davide Massa di Imperia, e sarà coadiuvato dagli assistenti di linea Nicoletti e La Rocca e dagli assistenti di porta Calvarese e Baracani, mentre il quarto uomo sarà Padovan.

  • Juventus ai quarti grazie al suo 12, Vidal e Bendtner out

    Juventus ai quarti grazie al suo 12, Vidal e Bendtner out

    A leggere la data di ieri, 12-12-12, era scontato che nella gara di Coppa Italia tra Juventus e Cagliari valida per gli ottavi di finale l’uomo decisivo potesse essere proprio il numero 12. Un numero insolito per un attaccante, tradizionalmente attribuito al secondo portiere della squadra, ma che nel caso della Juventus appare sulla maglia di Sebastian Giovinco. E’ stata proprio sua la firma sulla vittoria per 1-0 che significa qualificazione della Juventus ai quarti di finale della competizione nazionale, nel giorno del sold out per il ritorno di Antonio Conte sulla panchina di casa, celebrando al meglio il “bentornato” al mister salentino, suo grandissimo estimatore che lo ha messo al centro del progetto Juventus nonostante la diffidenza di molti.

    Giovinco – Sebastian Giovinco ha, così, deciso di ripagarlo con una grande prestazione, oltre al fondamentale gol, entrando in tutte le azioni bianconere da protagonista, andando a cercare la rete con una determinazione che, finora, aveva mostrato in maniera “centellinata”. La Formica Atomica aveva già messo o zampino nella rete realizzata nella trasferta Ucraina a Donetsk contro lo Shakhtar di Lucescu, procurando l’autogol decisivo per la vittoria e la qualificazione al primo posto del girone E, ma in quel caso il suo nome non figurava sul tabellino dei marcatori; questa volta, in barba a chi sosteneva che i suoi gol vengono realizzati soltanto quando la squadra è già in vantaggio, la rete di Giovinco è stata decisiva.

    Juventus ai quarti di Coppa Italia grazie a Giovinco
    Juventus ai quarti di Coppa Italia grazie a Giovinco | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Infortuni Vidal e Bendtner – Purtroppo per Conte, però, oltre alle buone notizie della gelida serata di Coppa Italia, giungono cattive “nuove” dall’infermeria, che riguardano in particolare Bendtner e Arturo Vidal. L’attaccante danese, infatti, è uscito anzitempo dal campo nella gara di ieri in cui il mister lo aveva lanciato titolare in cui, fino all’infortunio, non aveva affatto sfigurato. Il gigante danese, però, è stato costretto a uscire verso la fine del primo tempo a causa di un sospetto stiramento alla coscia che dovrebbe comportare uno stop non troppo breve, almeno due mesi.

    Nel caso di Arturo Vidal, invece, l’entità è più lieve e si tratta di un riacutizzarsi del problema al ginocchio che lo aveva costretto al cambio nella gara di campionato di domenica scorsa a Palermo e, dunque, il cileno dovrebbe saltare la prossima gara con l’Atalanta  per precauzione per rientrare, poi, nell’ultimo turno di campionato prima della sosta natalizia. L’intento è quello di non affrettare i tempi del suo recupero considerando che, se non fosse stato per l’indisponibilità “last minute” di Emanuele Giaccherini –  a causa di un problema allo stomaco avvertito nel pre-partita – nella gara di ieri sarebbe dovuto rimanere a riposo.

    Gioia Antonio Conte – Nonostante l’apprensione per i due stop, al fischio finale la gioia di mister Conte non ha esitato a mostrarsi, andando a salutare il pubblico che, proprio nel giorno del 12, è stato realmente il dodicesimo uomo in campo, sfidando la freddissima notte torinese pur di tributare un abbraccio ideale al mister salentino: per questo, Antonio Conte si è emozionato – come lui stesso ha poi ammesso – “perchè fa sempre piacere avere queste testimonianze di affetto dai nostri tifosi”. 

  • Juventus a Donetsk per la notte della verità

    Juventus a Donetsk per la notte della verità

    Dentro o fuori. Champions League o Europa League. Tutto in una gara. Tutto in una notte. La Juventus si gioca una buona fetta di stagione nell’ultima gara del girone eliminatorio in casa dello Shakhtar Donetsk. Alla squadra di Conte, il quale per l’ultima volta seguirà la sua Juventus dalla tribuna visto che la squalifica si sta per concludere, basterà un pari contro i già qualificati ucraini. La “ics” sembra essere il risultato più probabile anche a guardare le quote dei bookmakers ma guai a parlare di biscotto. Alla vigilia infatti sia Lucescu che la formazione bianconera hanno respinto con forza questa ipotesi, ma è chiaro che ci saranno differenti motivazioni.

    Per i padroni di casa l’unica plausibile sembra essere quella della conquista del primo posto, anche se negli ultimi giorni si era parlato di un massimo impegno al fine di raggiungere il successo per favorire cosi una possibile qualificazione del Chelsea il cui patron Abramovich è socio in affari con il main sponsor dello Shakhtar. Pure invenzioni o fondo di verità? Anche qui i dubbi restano, ma l’unica cosa certa è che i tanti brasiliani presenti nella formazione di Donetsk sono con la testa alle vacanze considerando che dopo il match voleranno in Sudamerica per un mese di ferie. Dal canto suo la Juve sa di poter giocare per due risultati su tre ma di non potersi permettere di perdere visto che nell’altro match il Chelsea farà un sol boccone del Nordsjaelland.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini al rientro © Valerio Pennicino/Getty Images

    Praticamente come l’ultima volta in un girone di qualificazione dei bianconeri in Champions. In quell’occasione contro il Bayern Monaco finì male, malissimo. Storie diverse, anni diverse, squadre diverse. L’unica certezza è che gli ucraini hanno vinto le ultime sedici gare disputate in casa. Roba da rabbrividire, altro che il freddo dell’est. Passando alle due squadre Conte deve rinunciare oltre che sullo squalificato Marchisio anche su Lucio e Bendtner, rimasti a Torino a causa di problemi fisici. Risolti i problemi che riguardavano Chiellini e Bonucci: entrambi saranno della contesa. Sicuro l’inserimento di Pogba da titolare accanto al rientrante Vidal mentre Lichtsteiner e Isla sembrano in lizza per un posto sulla corsia di destra. Favorito lo svizzero anche perché la sciagurata prova del cileno contro il Milan è ancora un ricordo vivo nella mente del tecnico bianconero. Sulla sinistra invece rientra da titolare.

    In avanti solito dubbio riguardo al partner di Vucinic: Giovinco è comunque favorito su Matri e Quagliarella. Dall’altro lato nessun turnover per Lucescu che deve rinunciare al solo Luiz Adriano, protagonista del mancato fair play nella gara di Copenaghen.Ma in avanti ci sarà il temibile quartetto composto da Alex Texeira, Mkhiataryan, Willian ed Eduardo.

    Le probabili formazioni di Shakhtar Donetsk-Juventus:

    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Rakytskyy, Rat; Hubschmann, Fernandinho; Alex Texeira, Mkhiataryan, Willian; Eduardo. In panchina: Kanibolotsky, Shevchuk, Stepanenko, Ilsinho, Kobin, Gai, Devic. Allenatore: Lucescu

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic, Giovinco. In panchina: Storari, Marrone, De Ceglie, Giaccherini, Isla, Quagliarella, Matri. Allenatore: Alessio

  • Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Dopo due gare interne senza vittorie la Juventus torna a “violare” il proprio stadio e lo fa in una delle sfide più sentite dai propri tifosi, ovvero il derby contro il Torino. Un successo netto in favore dei bianconeri, rimasti per quasi un’ora in superiorità numerica e che per un tempo non erano riusciti a sbloccare il punteggio fallendo anche un calcio di rigore. Nella ripresa però Marchisio (doppietta) e Giovinco, due talenti nativi proprio di Torino e cresciuti nel vivaio bianconero, sbloccano la gara chiusa poi sul 3-0 permettendo di allungare, sebbene momentaneamente, su Napoli, Inter e Fiorentina.

    Per il Torino si allunga la striscia di derby consecutivi senza vittorie, ma la differenza di valori tra le due compagini è stata davvero grande. Unica nota stonata della serata uno striscione apparso in uno dei settori riservati ai padroni di casa che richiamava, in maniera ironica, la strage di Superga. Episodio questo che costerà non solo a livello di immagine ma anche pecuniario alla formazione bianconera che appena una settimana prima si era indignata per il pessimo gesto dei tifosi del Milan che avevano esposto uno striscione irriverente verso Pessotto. Tornando alla gara è poca storia con i bianconeri a fare il match e i granata chiusi in difesa. Il tutto nonostante il cambio di modulo di Conte che sorprende tutti schierando i suoi con il 4-3-3, rinunciando a Chiellini ed inserendo Lichtsteiner e De Ceglie come esterni bassi di difesa mentre in avanti Vucinic e Giovinco scalzano tutti gli altri.

    In avvio il predominio territoriale bianconero è piuttosto marcato, ma si fatica a concludere, con il Torino che invece sta bello rintanato sfiorando anche il vantaggio con Giaccherini che però apre troppo un bel diagonale da distanza ravvicinata. Pogba, complice un pasticcio di Gillet, potrebbe trovare anche la via del gol ma Rocchi lo ferma tra lo stupore generale per un fallo che non ha fatto. Troppo evidente invece quello che di li a poco commette Glik su Giaccherini in mezzo al campo: rosso diretto per il giocatore ospite e Juve in superiorità dal 36’. Una manciata di minuti dopo Basha, già ammonito, ferma irregolarmente Pogba in piena area di rigore. Rocchi grazia il granata ma concede il penalty che Pirlo, manco fosse Salas, calcia dritto dritto in tribuna.

    L'esultanza di Claudio Marchisio
    L’esultanza di Claudio Marchisio © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ad inizio ripresa però Alessio prova ad alzare ancora di più il baricentro mettendo in avanti i centimetri di Bendtner al posto di Giaccherini. La Juve cinge d’assedio il Torino puntano continuamente su cross dal fondo. Ed è su uno di questi, ad opera di Giovinco, che la Juve passa con un colpo di testa di Marchisio. Solo accademia a questo punto per i bianconeri che prima con Giovinco di destro e poi con un sinistro di Marchisio chiudono i conti, in entrambi i casi su assist di Vucinic, senza considerare alcuni interventi risolutori di Gillet che evitano il peggio. Torino ancora una volta si tinge di bianconero: d’altronde il granata da queste parti non si vede da quasi 17 anni.

    Le pagelle di Juventus-Torino
    Marchisio 8: Il protagonista assoluto del match e non solo per i due gol, per giunta decisivi, ma per come trascini la squadra in un match che lui, torinese, probabilmente sente più degli altri.
    Pogba 7: Calcia, appena ne ha l’occasione. Si inserisce, appena può, e conquista anche un calcio di rigore. Ancora una prova di alto profilo per lui che sostituisce alla grande Vidal.
    Giovinco 7,5: Come Marchisio anche lui è di Torino e probabilmente questa vittoria assume un contorno particolare, anche perché è condita da un assist e da un gol. Stavolta probabilmente il suo zampino è più decisivo.
    Glik 4: Un folle. Un’entrataccia su Giaccherini che a lui costa l’espulsione ma al Torino un derby che sino a quel momento aveva gestito rischiando poco.
    Basha 4,5: Meriterebbe il secondo giallo, e dunque il rosso, sul fallo da rigore. Ma l’arbitro lo grazia. Al di là di questo episodio è assolutamente fuori gara.
    Santana 6: Corre e si propone parecchio. In un Torino abulico in fase offensiva si fa notare per volontà.

    Il tabellino di Juventus-Torino
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Barzagli 6, De Ceglie 6 (16′ st Asamoah 6); Pogba 7, Pirlo 6,5, Marchisio 8; Giaccherini 6 (1′ st Bendtner 5,5), Vucinic 6,5, Giovinco 7,5 (34′ st Matri sv). In panchina: Storari, Marrone, Lucio, Chiellini, Isla, Padoin, Pepe, Vidal, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 5,5, Glik 4, Ogbonna 5,5, D’Ambrosio 5,5; Basha 4,5, Gazzi 6; Cerci 5,5 (34′ st Sansone sv), Bianchi 5 (18′ st Stevanovic 5,5), Meggiorini 5,5 (40′ pt Di Cesare 5,5), Santana 6. In panchina: L. Gomis, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini video di Juventus-Torino
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  • Juventus-Torino formazioni: Chiellini out Conte torna al 4-3-3

    Juventus-Torino formazioni: Chiellini out Conte torna al 4-3-3

    A tre anni di distanza torna il derby della Mole. Juventus-Torino, questa sera, si sfideranno in una delle stracittadine più storiche d’Italia. La permanenza dei granata in Serie B per diverse stagioni non aveva permesso la disputa di questa sfida negli ultimi anni, e per la prima volta le due compagini si affronteranno, tra andata e ritorno, in stadi diversi. Stasera toccherà allo Juventus Stadium accendere i riflettori e ospitare una gara come al solito sentitissima nel capoluogo piemontese. Nonostante tutto però Conte, alla sua ultima gara da squalificato in campionato, farà un po’ di turnover risparmiando Vidal e Asamoah in vista del decisivo incontro di mercoledi contro lo Shakhtar Donetsk che potrebbe valere l’accesso agli ottavi di finale di Champions League.

    Al loro posto pronti Pogba, Giaccherini e Matri. In difesa, dove non ci saranno Chiellini e Caceres, si torna a 4 con l’ingresso di De Ceglie. Torna titolare anche Lichtsteiner, con Isla che siederà in panchina dopo la sciagurata prova di San Siro. Dall’altro lato Ventura recupera Basha ma dovrà rinunciare a Bakic. Per il resto dovrebbe essere confermata la solita formazione con Ogbonna regolarmente in difesa e con un solo dubbio in attacco: chi giocherà tra Sansone e Meggiorini accanto a Bianchi? Il rebus probabilmente verrà sciolto appena prima del match anche se Meggiorini sembra l’indiziato numero uno ad ottenere una maglia da titolare. Previsto, ovviamente, il tutto esaurito.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini © Valerio Pennicino/Getty Images

    Le probabili formazioni di Juventus-Torino:
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie; Pogba, Pirlo, Marchisio; Giaccherini, Vucinic, Giovinco. In panchina: Storari, Marrone, Isla, Asamoah, Padoin, Lucio, Pepe, Vidal, Bendtner, Matri, Quagliarella. Allenatore: Alessio
    TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Meggiorini, Santana. In panchina: L. Gomis, Di Cesare, Rodriguez, Agostini, Masiello, Stevanovic, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna, Sansone. Allenatore: Ventura

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 15 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 15 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, 15esima giornata di serie A che dovrà dare tante risposte con la Juventus attesa nel sempre e difficile derby contro il Torino, l’Inter chiamata a riscattare le ultime prestazioni a dir poco deficitarie ed il Napoli che ospiterà al San Paolo il Pescara in cerca di punti salvezza.

    Consigli Fantacalcio giornata 15 guida alla formazione
    La giornata dirà già molto nei due anticipi con il Milan che affronterà al Massimino il Catania ed appunto la Juventus che dovrà cercare di conquistare la stracittadina e pensando anche alla sfida decisiva in Champions contro la Shacktar.

    Catania-Milan venerdì ore 20:45
    Padroni di casa senza Spolli e Gomez squalificati, rientra Barrientos e inseriamo anche Almiron, Lodi e Marchese. Nel Milan ancora fuori Pato, puntiamo decisamente sul Faraone, Robinho e Boateng. Teniamo a riposo i due portieri perché si prevedono tanti gol.

    Juventus-Torino sabato ore 20:45
    Il derby è sempre il derby e le differenze, tante, che ci sono fra le due squadre, molte volte si annullano. Possibili forfait di Caceres e Vidal e quindi puntiamo su Giovinco, Pogba e sul riscatto di Lichsteiner. Granata che si presenteranno senza nessun timore e quindi spazio a Bianchi e Cerci ma teniamo a riposo tutta la difesa granata oltre a Gillet.

    Napoli-Pescara  domenica ore 12:30
    Partita apparentemente senza pronostico quella che vede un Napoli con un rientrante Cavani affrontare un Pescara che sembra non avere minimamente le qualità per poter disputare un Campionato di Serie A. Fra gli ospiti inseriamo solo Weiss mentre diamo spazio a tutti i giocatori partenopei presenti nelle vostre rose.

    Genoa-Chievo domenica ore 15:00
    La vittoria rocambolesca di Bergamo è stata ossigeno puro per la banda guidata da Mister Gigi Delneri, Borriello è fuori diamo fiducia ad Immobile oltre a Vargas e Jankovic. Fra gli ospiti potrebbe essere la volta buona di Paloschi.

    Inter-Palermo ore 15:00
    La questione Sneijder inizia a diventare un problema per la già labile psicologia nerazzurra, comunque prevediamo una facile vittoria dei padroni di casa contro un Palermo che dovrà rinunciare per giunta sia a Donati che a Miccoli. Diamo spazio a tutti i giocatori nerazzurri e teniamo a riposo quelli rosanero.

    Bologna-Atalanta ore 15:00
    Padroni di casa in cerca di punti contro una delle squadre più in forma del momento, rientra Taider ed inseriamo anche Diamanti oltre al solito Gilardino Fra gli ospiti spazio a Bonaventura e Denis oltre a Peluso.

    Mounir El Hamdaou
    Mounir El Hamdaoui ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Lazio-Parma domenica ore 15:00
    Match difficilissimo per i biancocelesti che dovranno affrontare il parma dei miracoli di mister Donadoni, prevediamo una partita molto aperta ed allora inseriamo tutti i giocatori offensivi dalla mediana in su di ambedue le compagini in campo.

    Udinese-Cagliari domenica ore 15:00
    Padroni di casa bianconeri che devono dare una svolta alle ultime prestazioni non certo esaltanti, Basta è ancora fuori inseriamo Angella, Allan oltre al solito Totò Di Natale. Nel Cagliari sono ancora fuori Cossu e Pinilla scommettiamo su Avelar, Nainggolan e Sau.

    Siena-Roma domenica ore 15:00
    Non è sicuramente facile l’impegna per mister Zeman contro un Siena sempre quadrato e solido in casa. Ovviamente teniamo a riposo i rispettivi portieri e per la Roma inseriamo tutti i giocatori dalla mediana in su.

    Fiorentina-Sampdoria domenica ore 20:45
    Viola in emergenza assoluta con Jovetic, Toni, Liajic e Aquilani tutti indisponibili. Spazio quindi a Mati Fernandez ed al marocchino El Hamdaoui. Emergenza solita anche in casa Blucerchiata con Ferrara che potrà fare affidamento in attacco solo sul giovane Icardi. Ineriamo comunque Poli, Pasqual e Gonzalo Rodriguez, nuovo rigorista viola.

  • Milan-Juventus, la notte delle stelle. Vucinic contro El Shaarawy

    Milan-Juventus, la notte delle stelle. Vucinic contro El Shaarawy

    La notte delle stelle, la notte dei rimpianti, la notte dei riscatti: a San Siro c’è Milan-Juventus, posticipo serale della 14 giornata di Serie A. Fino ai primi giorni di luglio si sarebbe parlato di Milan-Juventus come l’ennesima sfida scudetto tra le due protagoniste principali della passata stagione. Adesso invece, dopo la burrascosa estate vissuta a Milanello, il match di questa sera diventa classifica alla mano discretamente anonimo. C’è un Milan voglioso di riconquistare la sua perduta fama, dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League e la seconda visita presidenziale nel giro di dieci giorni. Dall’altra c’è la Juventus, la stessa squadra capace di ammazzare il campionato lo scorso anno senza perdere neanche una partita. Il campo confermerà quanto già detto dai numeri?

    SORPRESA ROBINHO – Allegri ripropone anche per stasera il modulo visto nelle ultime due partite giocate dai rossoneri (Napoli, Anderlecht), dove il Milan ha conquistato 4 punti senza dubbio importanti, sia sotto il profilo psicologico (San Paolo), sia per l’aspetto sportivo-finanziario (Bruxelles). In attacco il capocannoniere della Serie A El Shaarawy sarà aiutato da Robinho e Boateng. Sorprendente la scelta dal primo minuto del brasiliano, autore dell’assist decisivo per El Shaarawy in occasione della seconda rete contro il Napoli. Binho è stato sponsorizzato dallo stesso presidente Berlusconi durante la visita di ieri a Milanello. Dopo aver parlato di Guardiola, evidentemente il numero uno di Via Turati ha usato argomenti altrettanto convincenti per la scelta del numero 7 rossonero. A centrocampo salvo sorprese Montolivo giocherà centrale tra Nocerino e De Jong, quest’ultimo apparso in ripresa nelle ultime uscite giocando come mediano di rottura. In difesa Allegri recupera Mexes e Constant dopo i problemi accusati nella trasferta belga. Tutto confermato quindi nel reparto arretrato, dove De Sciglio e Yepes (preferito ad Acerbi) insieme ad Abbiati cercheranno di fermare le offensive degli ospiti.

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    Il bianconero Vucinic, una delle tante stelle di Milan-Juventus | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    GIOVINCO INSIEME A VUCINIC – Ormai siamo abituati al rebus che accompagna la Juventus negli immediati pre-partita di Serie A e adesso anche d’Europa. Per il match contro il Milan Conte ha scelto Giovinco come compagno del montenegrino Vucinic. Per il resto non ci sono grandi variazioni di rilievo, se non la defezione di Chiellini in difesa, fermato da una leggera contrattura. Al posto del livornese scenderà in campo Caceres. L’uruguaiano ha già dimostrato di saper fare male nella scorsa stagione, quando un suo gol regalò il successo a San Siro agli uomini di Conte nella semifinale d’andata di Coppa Italia. A centrocampo i soliti noti, Vidal-Pirlo-Marchisio, chiamati a dominare la zona nevralgica del terreno di gioco. Per l’ex Pirlo quello di oggi sarà il quinto confronto con i rossoneri dopo esser arrivato a Vinovo la scorsa estate. Bilancio più che positivo per il bresciano, con una vittoria e tre pareggi complessivi.

    LA VARIABILE – Quando in campo scendono due squadre come Milan e Juventus l’attenzione ai dettagli deve essere fondamentale. E siccome siamo in Italia, la variabile impazzita del match potrebbe essere Nicola Rizzoli, l’arbitro designato da Braschi per dirigere Milan-Juventus. Hai visto mai che…

    Probabili formazioni Milan-Juventus (25-11-2012)
    Milan (4-3-3): Abbiati, De Sciglio, Yepes, Mexes, Constant, Montolivo, De Jong, Nocerino, Boateng, El Shaarawy, Pazzini.
    Juventus (3-5-2): Buffon, Bonucci, Barzagli, Caceres, Asamoah, Isla, Pirlo, Vidal, Marchisio, Vucinic, Giovinco.

    Federico Pisanu

  • La Juventus passeggia sui Campioni d’Europa

    La Juventus passeggia sui Campioni d’Europa

    La parola d’ordine era Vincere, non c’erano alternative e così è stato: la Juventus ha schiacciato i Campioni d’Europa con un secco 3-0 regalando ai tifosi accorsi per sostenere fino all’ultimo istante di gara la propria squadra, una delle più belle vittorie della stagione oltre alla speranza per l’accesso agli ottavi di Champions.

    In uno Juventus Stadium che per l’occasione ha preso le sembianze di una bolgia, come richiesto dai bianconeri in conferenza stampa, la Juventus scende in campo con la mentalità non del “dentro o fuori” ma del “dentro a tutti i costi“. Bella, compatta, intensa e concreta, questa Juve dopo soli 5′ potrebbe tranquillamente stare sul risultato di 2-0 dapprima con Lichtsteiner che su tocco morbido di Vucinic impegna Cech costringendolo a deviare sul palo, qualche minuto dopo Quagliarella si libera al cross ed è Ivanovic che riesce a salvare in corner. Capovolgimento di fronte e su palla persa da Chiellini è Oscar che si beve la difesa bianconera lanciando Hazard il quale deve arrendersi davanti a Buffon. Lo Juventus Stadium trema per qualche istante ma poi ritorna padrone della situazione e riprende la marcia dalle parti di Cech. Ci prova debolmente Quagliarella su invito di Vidal, poi tocca a  Pirlo su punizione conquistata dal cileno ma il tiro è debole e facile da parare per Cech; infine Marchisio.
    Alla mezz’ora i bianconeri sembrano perdere smalto e lo dimostrano i due errori difensivi che portano a far tremare nuovamente lo Stadium specie al 35′ quando è Bonucci a mettere una pezza bloccando la conclusione a rete di Oscar.

    Juventus - Chelsea
    Juventus – Chelsea | © Claudio Villa/Getty Images

    Minuto 38′ questa volta le urla dello Stadium sono di gioia: un tiro dalla distanza di Pirlo viene leggermente toccato da Quagliarella quel tanto che basta per battere Cech. Passa circa un minuto e la Juve potrebbe raddoppiare: Asamoah crossa dalla sinistra, Luiz devia verso la sua porta ma Cole salva sulla linea. E sul capovolgimento di fronte il Chelsea si divora l’oppurtunità dell’1-1 con Buffon che viene graziato da Mata. Squadre negli spogliatoi con i padroni di casa che mantengono il vantaggio mentre dagli spalti arriva la conferma del 2-2 dello Shakthar.

    Nella ripresa niente cambi per Conte e niente cambio nel registro, insomma si riprende da dove si era lasciato, con la Juve che continua a cercare il gol della tranquillità: ci prova con Vucinic e Vidal ed ancora con il montenegrino che lanciato da Quagliarella viene atterrato da Ivanovic ma per il fischietto turco è tutto regolare. Gli uomini di Di Matteo si affacciano dalle parti di Buffon con Hazard ma qui è bravo Chiellini a fermare il belga.
    Di Matteo decide di richiamare Azpilicueta per Moses ma la partita cambia ancora a favore della Juve: Vucinic tocca per Asamoah che confeziona un assist perfetto a Vidal che dal limite tira in porta e, complice una deviazione di Ramires, è 2-0 per i Campioni d’Italia. Al 65′ finisce la partita di un instancabile Lichtsteiner, sostituito da Caceres mentre Di Matteo si gioca la carta Torres. All’81 è Vucinic, che durante la partita ha alternato preziose giocate a confusionari momenti di gioco, a chiedere il cambio perchè stremato, al suo posto Giovinco che nel giro di pochi minuti chiude definitivamente i conti con la palla del 3-0 anticipando l’uscita di Cech con un tocco di esterno destro. Adesso si pensa al Milan per il campionato ma la testa è già alla partita con lo Shakhtar, un punto ed accesso agli ottavi.

    PAGELLE JUVENTUS-CHELSEA

    Buffon 7: compie un miracolo sul risultato ancora di 0-0 su Hazard che cambia il destino del match. Il capitano trasmette sicurezza a tutto il reparto.

    Lichtsteiner 7: dopo la partitaccia contro l’Inter era sparito dalla circolazione, torna alla grande stasera macinando chilometri sulla fascia di sua competenza. Un treno.

    Vidal 8: il migliore in campo. Il Guerriero fa tutto, il difensore, il centrocampista e anche l’attaccante. Si sacrifica, un attimo prima lo vedi sul centrodestra, un attimo dopo sul centrosinistra a recuperare palloni, offre l’assist a Giovinco e segna il gol che di fatto taglia le gambe ai campioni d’Europa in carica, il nono in stagione. Mai gol banali, sempre decisivi. E’ ovunque.

    Pirlo 6.5: il direttore d’orchestra fa il suo con Oscar che non lo molla mai. Suo il tiro che porta al vantaggio dei bianconeri grazie al tocco di Quagliarella. Alcuni passaggi sbagliati e le leggerezze commesse in mezzo al campo che potevano essere fatali.

    Vucinic 6: Ancora debilitato dal virus gastrointestinale sbaglia tanto ed è impreciso sottoporta. La sua partita alterna tochi di magia a errori madornali. Esce a 10 minuti dal termine praticamente modificando la sostituzione programmata di Giovinco per Quagliarella.

    Quagliarella 7,5: l’eroe di Londra si ripete anche a Torino sbloccando il risultato con una deviazione da opportunista di area di rigore su tiro di Pirlo. Sabato contro la Lazio gli era andata male con la stessa dinamica trovando la risposta di un super Marchetti, stasera Cech non ha potuto fare nulla. Nono centro stagionale per lui, siete ancora del parere che alla Juve serva un attaccante?

    Cech 6: incolpevole su tutti e 3 i gol subiti dalla sua squadra. Sui primi due viene tagliato fuori da due devizioni, sul terzo tenta l’uscita disperata su Giovinco che lo beffa.

    Cole 5: salvataggio sulla linea a parte il terzino è uno dei peggiori in campo. Sbaglia passaggi semplici e perde il confronto diretto con Lichtsteiner.

    Ramires 6,5: senza ombra di dubbio il migliore del Chelsea, corre come un matto e lo si vede in tutte le zone del campo. Il recupero che fa su Asamoah è uno scatto degno di Usain Bolt.

    Oscar 5,5: non riesce a ripetere la grande partita dell’andata quando fu autore di una doppietta. Soffre le marcature asfissianti che gli riservano i difensori della Juve.

    Mata 5: un ombra, non riesce mai ad incidere. Nel primo tempo ha una buona occasione ma perde il tempo favorendo il recupero di Buffon.

    Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7 (22′ st Caceres 6.5), Vidal 8, Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Asamoah 7; Vucinic 6 (37′ st Giovinco 6.5), Quagliarella 7,5 (43′ st Pogba sv). A disp.: Storari, Pepe, Isla, Matri. All.: Alessio 7.
    Chelsea (4-2-3-1): Cech 6; Azpilicueta 5 (15′ st Moses 5.5), Ivanovic 6, Cahill 5, Cole 5; David Luiz 5.5, Mikel 5.5 (25′ st Torres 5); Ramires 6,5, Oscar 5.5, Hazard 6; Mata 5. A disp.: Turnbull, Bertrand, Romeu, Marin, Sturridge. All.: Di Matteo 5.

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  • Juventus, allarme Vucinic. Probabile il forfait contro il Chelsea

    Juventus, allarme Vucinic. Probabile il forfait contro il Chelsea

    Il pareggio interno a reti inviolate contro la Lazio avrebbe potuto far cambiare gli equilibri in vetta al campionato ma così non è stato: ha pareggiato la Juventus, l’hanno seguita Napoli ed Inter e solo la Fiorentina ha compiuto un importante balzo in avanti. Ma, anche se il vantaggio in classifica è rimasto immutato, la Juventus ha l’obbligo di analizzare con attenzione il principale problema emerso nel match di sabato contro i biancocelesti. Un problema che si ripropone e che, dunque, non è affatto una novità: il gol. Ecco perchè la Juventus, ora come non mai, proverà a far di tutto per mandare in campo Mirko Vucinic, che sta provando a smaltire l’ennesimo attacco influenzale che lo ha colpito e costretto a saltare la gara con la Lazio.

    La difficoltà sotto porta per i bianconeri è un dato di fatto, anche se nelle ultime uscite era stata mascherata dalla goleada ai danesi del Nordsjaelland in Champions League e dalle sei reti al Pescara in campionato. Contro la solida difesa laziale ed la super prestazione di Marchetti, invece, la Juventus non è riuscita a concretizzare nessuna delle occasioni create, e la palla-gol più clamorosa è stata quella capitata a Leonardo Bonucci, che ha centrato la traversa: il gol, però, non è e non dev’essere il suo mestiere.

    Il ritorno di Mirko Vucinic avrebbe una grande importanza proprio nel momento topico, e mister Conte vorrebbe affidarsi a lui per provare a mettere in difficoltà la difesa dei blues di Di Matteo: il condizionale, però, è più che una necessità proprio perchè nella seduta defaticante di ieri, il montenegrino non si è allenato pur essendo presente al centro di Vinovo, sempre a causa dei postumi influenzali che lo hanno non poco debilitato. Martedì sera, se le condizioni fisiche glielo consentiranno, proverà a stringere i denti per essere in campo soprattutto in virtù dell’importanza del match che, già a Novembre, potrebbe valere un’intera stagione.

    Vucinic ancora in dubbio per il Chelsea a causa dei postumi dell'influenza
    Vucinic ancora in dubbio per il Chelsea a causa dei postumi dell’influenza | ©GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    L’arma Vucinic avrebbe un peso specifico non trascurabile, essendo il montenegrino l’unico uomo offensivo bianconero capace di far reparto, di risolvere il match in qualunque momento con una giocata, con un colpo di genio. Inoltre, la sua presenza sarebbe fondamentale anche per un’altra ragione, non trascurabile: Mirko Vucinic, fra Roma e Juventus, ha al suo attivo dodici reti in Champions League, mentre gli altri componenti dell’attacco bianconero  non hanno esperienza internazionale. Fabio Quagliarella ha esordito in Champions proprio in questa stagione, anche se è andato a segno proprio nella gara d’andata nella tana dei blues, a Stamford Bridge. Così come Quagliarella, anche Alessandro Matri ha fatto il suo debutto in questa stagione nella Coppa dalle grandi orecchie, mentre Sebastian Giovinco aveva già esordito in Champions prima dell’esperienza di Parma, collezionando, però, soltanto una rete, segnata proprio nell’ultima contro il Nordsjaelland e confermando anche in Europa la tendenza a “non segnare reti decisive”, riuscendo ad essere concreto  soltanto quando la squadra è già in vantaggio di almeno due gol.

    Alla luce di tali aspetti, contro i campioni d’Europa in carica il fattore “esperienza” potrebbe essere determinante e, declinandolo in riferimento al reparto d’attacco della Juventus, dev’essere inteso come sinonimo di capacità di concludere positivamente le azioni che la squadra riesce a creare.

    Tuttavia, nell’ipotesi in cui Vucinic non dovesse essere “arruolabile”, la coppia d’attacco sarà necessariamente formata proprio da Quagliarella e Giovinco, che mister Conte considera titolare nonostante il pubblico dello Stadium ha più volte dimostrato di non condividere affatto tale scelta.

    Ma, indipendentemente dalle possibili combinazioni degli interpreti in attacco, l’imperativo per la Juventus è quello di esser concreta: in Europa gli errori di misura si pagano a caro prezzo.

  • Juventus-Lazio 0-0. Allo Stadium i bianconeri sbattono su Marchetti

    Juventus-Lazio 0-0. Allo Stadium i bianconeri sbattono su Marchetti

    La Juve sbatte su Marchetti. Finisce 0-0 il primo anticipo della tredicesima giornata di Serie A con i bianconeri che sono riusciti a sfondare il muro eretto dalla Lazio, grazie soprattutto alle grandi parate del portiere ospite e alla traversa che ha fermato un tiro ravvicinato di Bonucci. E adesso l’Inter potrebbe rifarsi sotto riaprendo ancor di più un campionato ricco di sorprese che vede cosi la Juve senza vittorie nel proprio stadio da due turni.

    Nonostante le pesanti assenze di Vucinic e Pirlo la squadra di Conte domina in lungo e largo con un predominio territoriale piuttosto marcato, ma è mancata la classica zampata vincente. Merito come detto di Marchetti ma demerito anche di Giovinco il quale fa tutto bene sino alla conclusione in porta, mentre Quagliarella si è preso una serata di vacanza. La difesa non ha mai rischiato nulla tanto che Buffon non è stato mai impegnato mentre in mezzo al campo Vidal si è dimostrato il solito tuttofare.

    Ma non è bastato. Perché la Lazio ha stretto i denti, qualche volta ha anche rischiato, ma ha incassato quel che punto che cercava. Conquistarne tre, oggettivamente, era impossibile, visto che in mezzo al campo Hernanes e Candreva hanno deluso ampiamente mentre Klose ha cercato di imitare quanto fatto da Quagliarella dall’altro lato. Riuscendoci. Che sia una sfida a senso unico lo si capisce già delle prime battute visto che la Lazio non esce dal proprio guscio. Ci prova inizialmente Quagliarella, ma non ha fortuna. Le palle gol più nitide però sono quelle che capitano a Giovinco: due agganci superlativi in area di rigore ma due conclusioni inguardabili a due passi da Marchetti. Intanto la Lazio perde Dias per infortunio: al suo posto Ciani.

    Nulla cambia nella ripresa quando la spinta della Juve produce il massimo sforzo: Marchetti continua la sua serata da eroe con una grande parata su una deviazione ravvicinata di Quagliarella. Matri e il redivivo Pepe provano a dare la scossa ma la Juve produce un’altra chance degna di nota sugli sviluppi di un corner con Bonucci, ma stavolta è la traversa a dire di no ai bianconeri. Finisce cosi a reti bianche.

    Lazio
    Lazio | © Paolo Bruno/Getty Images

    Le pagelle di Juventus-Lazio
    Bonucci 6,5: Gioca da regista arretrato affiancandosi in più di una circostanza a Pogba. Sfortunato quando centra la traversa su calcio d’angolo.
    Vidal 7: Il solito leone in mezzo al campo. Sradica un’infinità di palloni agli avversari e non molla nemmeno per un istante.
    Giovinco 6: Fa tutto molto bene fino alla cosa più importante: la conclusione finale. Un handicap questo che gli rovina una prestazione comunque sufficiente.
    Marchetti 8: Una giornata da incorniciare. Interventi decisivi a più non posso e Lazio che resta a galla grazie alle sue parate.
    Biava 7: Il leader della difesa biancoceleste. Onnipresente non molla mai un centimetro e poche volte si lascia sorprendere.
    Klose 5: Spettatore non pagante. Dalle parti sue non arriva un pallone manco a pagarlo.

    Il tabellino di Juventus-Lazio:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6; Isla 6 (24′ st Pepe 6), Vidal 7, Pogba 6 (38′ st Bendtner sv), Marchisio 6, Asamoah 6; Giovinco 6, Quagliarella 5,5 (21′ st. Matri 5,5). In panchina: Storari, Rubinho, Lucio, Lichtsteiner, Caceres, De Ceglie, Giaccherini, Marrone, Padoin. Allenatore: Alessio 6
    LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 8; Konko 6, Biava 7, Dias sv (19′ Ciani 6,5), Radu 6; Ledesma 5; Candreva 5,5, Brocchi 5 (12′ st. Ederson 6), Hernanes 5, Gonzalez 5; Klose 5 (35′ st Kozak sv).In panchina: Bizzarri, Carrizo, Cana, Cavanda, Stankevicius, Onazi, Zarate, Floccari, Rocchi. Allenatore: Petkovic 5,5

    Le video immagini di Juventus-Lazio
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