Tag: sebastian giovinco

  • Matri, Thiago Motta e Giovinco i volti nuovi tra i convocati di Prandelli

    Matri, Thiago Motta e Giovinco i volti nuovi tra i convocati di Prandelli

    In occasione dell’amichevole di mercoledì che vedrà l’Italia affrontare la Germania a Dortmund, il ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli ha diramato la lista dei convocati.
    Quattro le novità: si tratta dell’attaccante appena acquistato dalla Juventus Alessandro Matri, del centrocampista oriundo dell’Inter Thiago Motta, del fantasista del Parma Sebastian Giovinco e del difensore del Cagliari Davide Astori. Per tutti e quattro questa è la prima chiamata in azzurro.

    Nella lista dei 23 figurano inoltre colui che sarà il capitano designato Gianluigi Buffon, al rientro dopo l’operazione subìta alla schiena, e Antonio Cassano. Niente convocazione invece per Balotelli alle prese con un infortunio.

    Questi i 23 convocati da Prandelli

    Portieri: Buffon (Juventus), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna)
    Difensori: Astori (Cagliari), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Criscito (Genoa), Chiellini (Juventus), Maggio (Napoli), Ranocchia (Inter).
    Centrocampisti: Aquilani (Juventus), De Rossi (Roma), Giovinco (Parma), Mauri (Lazio), Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Inter), Nocerino (Palermo), Palombo (Sampdoria)
    Attaccanti: Borriello (Roma), Cassano (Milan), Matri (Juventus), Pazzini (Inter), Rossi (Villarreal)

  • Liscio e Sbalascio: Udinese “piccolo” Barcellona, botte in Bologna – Lazio

    Liscio e Sbalascio: Udinese “piccolo” Barcellona, botte in Bologna – Lazio

    Consueto appuntamento settimanale con la nostra rubrica “Liscio e Sbalascio”, col quale andremo a trattare i protagonisti di giornata, sia in positivo che in negativo:

    Al primo posto troviamo ancora una volta l’Udinese, ormai vera rivelazione di questa stagione. Dopo aver rifilato lezioni di calcio a Milan e Genoa, a cadere sotto i colpi dei friulani sono stati i campioni d’Italia e del Mondo, l’Inter. La squadra nerazzurra è stata letteralmente schiantata dai bianconeri del Friuli, guidata da mister Guidolin e capitan Di Natale, ancora una volta a segno (44 reti in 55 partite, media da Pallone d’Oro), ma a meravigliare è stata la facilità dei giovani di casa Pozzo (i vari Armero, Asamoah, Benatia, Sanchez…) di giocare a pallone con tale personalità da far invidia a un veterano. E noi azzardiamo un paragone importante come quello di piccolo Barcellona…

    Il secondo gradino del podio se lo merita Lavezzi, il quale si è reso protagonista di una gara perfetta condita da un pregievole gol di tacco e un assist per il suo “gemello” Cavani. Partita da vero numero 10, che sulle spalle del Napoli manca dai tempi di Diego Armando Maradona e che lo stesso Pibe de Oro ha espressamente richiesto alla società azzurra di consegnarlo proprio al “Pocho”.

    Terza piazza per Sebastian Giovinco, la “Formica atomica” che nelle ultime uscite sembra essersi ripreso il Parma in mano avendo siglato 3 gol in 3 partite (2 delle quali con la “sua” Juventus). Le punizioni, sono ormai un marchio di fabbrica per il piccoletto gialloblù, lui che nelle stagioni trascorse a Torino doveva essere l’erede di Del Piero, e invece è stato spedito in prestito altrove…

    Primo posto tra i peggiori la rissa avvenuta in Bologna – Lazio, episodio ripugnante da censurare assolutamente. Sputi, insulti, pugni e calci, ma che sport è questo? Si parla tanto di fair-play, di lanciare messaggi positivi per i ragazzi, e quasi sempre si pensa a fare a botte e insultare gli avversari. Speriamo che il giudice sportivo li stanghi per un bel pò di giornate, perchè quanto visto ha dell’incredibile. Siamo stufi di vedere queste cose, il calcio è divertimento!

    Secondo posto tra gli Sbalasci va a Krasic, che dopo aver ricevuto tanti onori a inizio stagione, ha ora il merito di aggiudicarsi i suoi oneri. Il serbo sembra essere stanco, non è più decisivo come nelle giornate precedenti, e addirittura è stato sostituito ai primi minuti del secondo tempo. Doveva essere l’arma in più di questa (brutta) Juve di inizio anno, invece ha subito una brusca involuzione, che ne sta condizionando il rendimento. Gli serve un pò di riposo.

    Ultimo posto va a Pellegrino. Sia chiaro, non è per essere ripetitivi, ma proprio una settimana fa avevamo detto che in questo torneo l’errore ci può stare (il rocambolesco autogol contro la Roma), ma farne addirittura 2 in una settimana ha veramente dell’incredibile. E’ suo il gol (nella porta sbagliata) che fa crollare il muro messo in piedi da Antonioli condannando così il suo Cesena a un’altra sconfitta, anche se a fine gara arriverà il bel gol di Ibrahimovic. Frastornato.

  • Pazzia di Melo, disastro Juventus. Il Parma vince 4-1

    Pazzia di Melo, disastro Juventus. Il Parma vince 4-1

    La Juventus apre il 2011 nel peggiori dei modi possibile perdendo in casa 4-1 contro il Parma con l’ aggravante del pesante infortunio subito da Fabio Quagliarella ad inizio match. Decisiva ai fini del risultato, l’ espulsione di felipe melo per una pedata in faccia a Paci nel primo tempo dopo 15’.

    Apertura del nuovo anno per la squadra di mister Delneri che deve fare a meno di Vincenzo Iaquinta, infortunatosi in settimana e Leonardo Bonucci, squalificato a causa dell’ ammonizione subita contro il Chievo Verona. Del Piero parte titolare con Amauri in panchina, mentre nel Parma spazio a Candreva nell’ undici iniziale di marino con Giovinco e Crespo in attacco.

    Inizio schok per la squadra bianconera, Quagliarella mette male il ginocchio a terra procurandosi un sicuro brutto infortunio e costringendo Delneri a sostituire il napoletano con Amauri. la partita è giocata sotto ritmo con Krasic che riprova a tuffarsi in area con De Marco che non abbocca e non concede il rigore alla Juve. Al 17’ svolta della partita, Felipe Melo ritorna ad essere il giocatore dello scorso anno tirando una scarpata in faccia a Paci e venendo giustamente espulso. Delneri è così costretto al secondo cambio forzato inserendo pepe al posto di uno scontento ma sempre elegante nei modi, Alex Del Piero. Il Parma non aumenta i ritmi facendo infuriare Marino dalla panchina, ma al 41’ cross perfetto di Zaccardo con Gobbi che si trasforma in Crespo girando splendidamente di testa ma trovando un super Storari alla respinta che non può far nulla sul tap-in ravvicinato di Giovinco che segna contro la sua ex squadra senza esultare.

    Il secondo tempo si apre di nuovo male per la squadra bianconera con il raddoppio di Giovinco su crosso di Candreva. La Juventus risente il colpo del gol subito e non riesce mai a rendersi pericolosa, tuttavia al 15’ è legrottaglie che tenta di scuotere l’ undici bianconera, realizzando il gol del 1-2 dando speranza al popolo juventino. Speranza che dura solo un minuto, infatti Crespo riesce a liberarsi bene in area fintando il tiro e costringendo Chiellini a compiere il fallo da rigore che viene trasformato in gol dallo stesso attaccante argentino. La partita scivola così al novantesimo con il parma che potrebbe segnare altri due gol in contropiede prima con Palladino, subentrato a crespo e poi con Giovinco che spara alto da posizione invitante, gol del 4-1 che arriva all’ ultimo secondo con Raffaele Palladino, altro ex di giornata.

    Pesante sconfitta per la Juventus che in un sol colpo perde Quagliarella, il suo attaccante migliore per lungo tempo, Felipe Melo atteso da una lunga squalifica visto lo sciagurato fallo di reazione e la partita che potrebbe allontanarla dalla zona Champions.

  • È sempre più “Cavanapoli”, sconfitto il Parma 2-0.

    È sempre più “Cavanapoli”, sconfitto il Parma 2-0.

    Il Napoli tiene il passo di Juventus e Milan grazie al suo matador, Edinson Cavani, autore di una doppietta che stende il Parma di Pasquale Marino.

    Ampio spazio al turnover dopo la trasferta di Anfield contro il Liverpool, con titolare il “principito” Sosa in attesa ancora di una prestazione ai suoi livelli. Marino, dal canto suo, schiera un Parma inedito, senza una vera e propria punta con Bojinov e Crespo in panchina.

    Il Parma controlla abbastanza agevolmente l’inizio di partita, tenendo bassi i ritmi, ma al 19′, la prima svolta del match, Marques si fa soffiare il pallone all’altezza della bandierina consentendo il contropiede al Napoli con protagonisti Zuniga e Cavani, l’attaccante conclude l’azione superando Mirante dopo una corsa iniziata nella propria area di rigore. Il Parma è anche sfortunato, Giovinco infatti, accusa un problema fisico ed è costretto al cambio a vantaggio di Hernan Crespo che dimostra subito di essere un’ attaccante di razza al 37′ anticipando tutti sul primo palo, ma non De Sanctis, che compie un vero e proprio miracolo sull’ argentino.

    La ripresa si apre con il Napoli in assoluto controllo del match, la difesa del Parma è in continuo affanno e Mazzarri ha la possibilità di far entrare sia Hamsik che Lavezzi per dare il definitivo colpo di grazia. Crespo deve alzare bandiera bianca anche lui, mentre Cavani non ne vuole sapere di fermarsi inventando, nel finale di partita, il gol della sicurezza e della sua personale doppietta con un diagonale da posizione defilata che sorprende un colpevole Mirante.

    Bella vittoria della squadra partenopea e bel segnale dopo la sconfitta contro il Liverpool, il Parma si dimostra una bella squadra, ma ancora un po’ sfortunata visto le defezioni sia di Giovinco che di Crespo.

    Tabellino e pagelle

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7; Grava 6,5, Cribari 6,5, Campagnaro 7; Zuniga 7, Pazienza 6, Yebda 6, Vitale 6 ( 26′ st Aronica 5,5); Hamsik 6,5 (19′ st Gargano 5), Sosa 6 (19′ st Lavezzi 6); Cavani 7,5. A disp.: Iezzo, Cannavaro, Maggio, Dumitru. All.: Mazzarri
    Parma (4-3-3): Mirante 6; Zaccardo 6, Paletta 6, A. Lucarelli 6, Antonelli 6; Valiani 5, Morrone 5 ( 19′ st Bojinov 5,5), Gobbi 5 (42′ st Angelo sv); Marques 7, Giovinco 5 (25′ Crespo 6), Candreva 4,5. A disp.: Pavarini, Paci, Dellafiore, Pisano, Bojinov. All.: Marino
    Arbitro: Mazzoleni
    Marcatori: 19′ e 41′ st Cavani
    Ammoniti: Vitale (N), Grava (N), Marques (P)

  • Parma, Giovinco rinnega la Juve e tiene a distanza Del Piero

    Parma, Giovinco rinnega la Juve e tiene a distanza Del Piero

    In un’intervista concessa al Corriere dello Sport, il fantasista del Parma Sebastian Giovinco chiude le porte alla Juventus (che detiene comunque metà del suo cartellino) e “provoca” Alessandro Del Piero, con il quale, evidentemente, non c’è mai stata grande sintonia durante l’esperienza a Torino.

    Senza peli sulla lingua, Giovinco ha manifestato, prima di tutto, la sua grande voglia di raggiungere definitivamente una piena maturazione calcistica, frenata fino ad ora solo dai tanti impieghi part-time e da diversi problemi fisici, non ultimo lo stop forzato che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per circa un mese prima del rientro avvenuto domenica scorsa contro la Roma negli ultimi venti minuti.

    Un’avventura, quella di Parma, che lo stimola molto, soprattutto per la grande fiducia e considerazione che l’ambiente emiliano nutre nei suoi confronti e che Giovinco spera di ripagare con numeri e giocate degni del suo innato talento. Spera di esplodere la formica atomica e di farlo riuscendo a raggiungere importanti traguardi in una società che, nonostante il precario avvio di stagione, mantiene vivi e ben saldi i suoi ambiziosi progetti. Splendido il rapporto con il mister Marino e con i suoi compagni, massima disponibilità nelle posizioni da assumere in campo ed occhi aperti per sognare, perché no, anche la maglia della Nazionale.

    In coda, un po’ di “veleno”, in riferimento al mai idilliaco rapporto con Del Piero. Il capitano bianconero, non lo avrebbe mai preso veramente in considerazione e mai avrebbe fatto riferimento a lui come un possibile alter ego, segnali questi che per il piccolo ma grande Giovinco hanno rappresentato comunque una certa distanza e freddezza con l’ex compagno di squadra.

  • Parma-Genoa 1-1. Pareggio al veleno, a Toni risponde Zaccardo.

    Parma-Genoa 1-1. Pareggio al veleno, a Toni risponde Zaccardo.

    Parma e Genoa finiscono in parità,1-1, una partita nel complesso deludente e condita di numerose sviste arbitrali.

    Infatti, il rigore segnato da Luca Toni, viene causato da un fallo di mano di Zaccardo che già ammonito, non viene inspiegabilmente espulso da Rizzoli, decisione questa, decisiva per il risultato finale, soprattutto perché, è proprio Zaccardo a segnare il gol del pareggio al 27′ della ripresa. Al 38′ i padroni di casa esultano dopo una doppia smanacciata di Eduardo sulla linea di porta, ma Rizzoli dice di no: la palla non l’ha oltrepassata.

    L’unica emozione della prima frazione resta il gol di Luca Toni, il primo della stagione con la maglia del Genoa.

    Nella ripresa parma in attacco e Genoa arretrato a difesa del gol, ma pronto a scatenare il contropiede, il Parma non riesce però a sfondare e, quando la sconfitta sembra profilarsi, Giovinco al 27′ guadagna una punizione al limite. A calciarla è Bojinov. Cross morbido su cui si avventa nell’area piccola Zaccardo, il cui colpo di testa batte Eduardo. Sull’1-1 il Genoa traballa e per poco non soccombe al 38′, quando sul tiro di Marques, Eduardo in due tempi toglie la palla dalla porta. Il Parma esulta, Rizzoli fa cenno che non è gol, ma il dubbio rimane.

    PARMA-GENOA 1-1
    (Primo tempo 0-1)

    MARCATORI: Toni (G) su rigore al 27′ p.t.; Zaccardo (P) al 27′ s.t.

    PARMA (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Paci, Paletta, Antonelli; Valiani, Morrone, Gobbi (dal 10′ st Candreva); Giovinco, Bojinov dal (28′ st Crespo), Marques. (Pavarini, Dellafiore, Pisano, Angelo, Dzemaili). All.: Marino.

    GENOA (4-3-2-1): Eduardo; Rossi, Ranocchia, Dainelli, Criscito, Rafinha, Milanetto, Veloso (dal 15′ st Kharja), Palacio (dal 21′ st Sculli), Mesto (dal 40′ st Chico), Toni. (Scarpi, Moretti, Kaladze, Destro). All.: Gasperini.

    ARBITRO: Rizzoli di Bologna.

    Ammoniti : Zaccardo, Paletta, Rossi, Toni, Rafinha, Ranocchia e Sculli.

  • Juve, Giovinco è un ex avvelenato: “Trattato male, se segno esulto”

    Juve, Giovinco è un ex avvelenato: “Trattato male, se segno esulto”

    Un ex dal dente avvelenato. Sebastian Giovinco, colui il quale era stato indicato a raccogliere la pesante eredità di Del Piero in futuro, ha lanciato la sua personale sfida alla Juventus. Ospite di un programma di una tv locale di Parma, la Formica Atomica ha ammesso che se dovesse segnare contro i bianconeri non si farebbe troppi problemi ad esultare:

    • Si esulterei perchè non sono stato trattato bene dalla Juve. Mi dispiacerebbe solo per i tifosi che mi hanno sempre sostenuto“.

    Giovinco, passato in estate dai bianconeri al Parma con la formula del prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino a favore dei ducali, è stata un’autentica rivelazione di questo inizio stagione e uno dei pochi in assoluto a mettersi in mostra dopo le ultime due stagioni in bianconero fatte di tanta panchina. La Juve, che lo ha lanciato in Serie A, non ha creduto in lui fino in fondo decidendo, almeno per il momento, di accantonarlo. E lui, risentitosi, sta già meditando la vendetta nella sfida del 6 gennaio quando Juve e Parma si affronteranno all’Olimpico di Torino nella gara valida per la 18esima giornata di Serie A

  • Juve gli ex al veleno e Trezeguet imita Ibrahimovic

    Juve gli ex al veleno e Trezeguet imita Ibrahimovic

    Beppe Marotta in tanti anni da dirigente di calcio ha dimostrato di aver la stoffa e le intuizioni giuste per condurre sia dal punto di vista tecnico che economico una società. I suoi risultati sono sotti gli occhi tutti e il quarto posto raggiunto con la Samp nella scorsa stagione sono la punta di diamante.

    Alla Juventus però i tifosi vivono ancora nel ricordo di Moggi e per qualsiasi dirigente è vita dura competere con un mostro sacro del calciomercato. Ai tempi della Juventus rifiutare la triade era una cosa impossibile e ancor più lo era per un ex parlarne male.

    I successi e magari un campionato al di sopra delle aspettative rivaluteranno la posizione di Marotta e sopratutto le sue scelte, per il momento il dg dovrà accontentarsi delle sfuriate velenose degli ex giocatori bianconeri.

    Ieri è stata l’occasione di Diego, oggi arrivano le stilettate da parte di Giovinco “la dirigenza doveva essere più chiara. Non sono stato trattato come mi aspettavo”, Zebina Quando abbiamo visto che è stato mandato via uno come Nedved, abbiamo capito di non aspettarci nulla, Tiago invece se la prende con Del Neri “La mia avventura con la Juve è andata male per colpa di Ranieri, non aveva fiducia in me”.

    Controcorrente Mauro German Camoranesi che da Stoccarda lancia ancora segnali di amore e rispetto verso la Vecchia Signora, fa discutere invece il silenzio di David Trezeguet che non solo si è scordato di salutare i colori bianconeri ma, come Ibra al Barcellona, ha baciato la maglia dell’Hercules di Alicante nel giorno della presentazione.

  • Liscio & Sbalascio: Milan da paura con Ibra. Tessera del tifoso da valutare

    Liscio & Sbalascio: Milan da paura con Ibra. Tessera del tifoso da valutare

    Con l’inizio del campionato torna anche la nostra rubrica “Liscio & Sbalascio”, con il quale tratteremo non solo i migliori e i peggiori di giornata ma anche i più importanti avvenimenti del week-end calcistico sia in positivo sia in negativo qualora ce ne fossero.
    Inanzitutto ricordiamo che con l’apertura del nuovo torneo ha esordito anche la tessera del tifoso, che dovrà essere utilizzata dagli stessi tifosi che vogliono seguire la propria squadra in trasferta, e che ha suscitato non poche polemiche non solo tra gli addetti ai lavori, ma soprattutto dal tifo organizzato: alcune di queste tifoserie hanno deciso di sciogliersi per protestare contro questa iniziativa.
    Comunque nelle prossime settimane cercheremo di inquadrare meglio questa situazione per poi tracciarne un primo bilancio.
    Torniamo ora ad analizzare quelli che sono stati i principali protagonisti della prima gara di campionato, a partire dai migliori di giornata per poi concludere con i peggiori:

    Il gradino più alto del podio va sicuramente al Milan, che con l’acquisto dello svedese ex Inter Zlatan Ibrahimovic (e in attesa dell’arrivo di Robinho, Borriello permettendo…) manda in visibilio i propri tifosi rifilando 4 reti al neopromosso Lecce. Oltre alla goleada però, i rossoneri sono stati capaci di sferrare un gioco particolarmente convincente, a tratti spumeggiante, impreziosito dalle perle di Ronaldinho e da un Pato in stato di grazia. Ai tifosi rossoneri non resta che sognare…

    Al secondo posto della nostra classifica collochiamo Sebastian Giovinco, la “Formica Atomica” del Parma, che già al debutto con la sua nuova maglia ha deliziato i propri tifosi con giocate di alta classe, condite dall’assist per Bojinov per il momentaneo 1-0 e dalla traversa colpita su un calcio di punizione. Alla fine per lui sostituzione con standing ovation meritatissima. E’ solo la prima partita, è vero, ma alla Juve tra un pò potrebbero rimpiangerlo!

    Terzo posto per il giocatore più anziano della Serie A, Francesco Antonioli, che con le sue parate ha mantenuto inviolata la porta del Cesena permettendo ai romagnoli di portare a casa un punto prezioso al ritorno nella massima serie, considerando la difficoltà del match giocato in casa della Roma vice-campione d’Italia.

    Tra i flop di giornata troviamo al primo posto la Juventus, che inizia il campionato come lo aveva recentemente concluso, ovvero con una sconfitta. Di negativo non c’è solo il risultato, infatti la squadra bianconera non è mai stata pericolosa nell’arco dei 90 minuti, ad eccezione di un’occasione capitata sulla testa di Chiellini allo scadere, ma ha preoccupato soprattutto il gioco espresso dalla squadra di Del Neri, lento e macchinoso. Juve da rivedere, poichè è ancora la prima giornata.

    Secondo gradino per Juan Manuel Vargas che nella partita contro il Napoli si è fatto espellere per un fallo di reazione su Campagnaro. Poteva essere uno dei migliori nella nostra classifica visto il grande primo tempo disputato, ma finisce tra i peggiori per aver lasciato i suoi compagni in 10 in un momento cruciale della partita.

    Terzo e ultimo posto tra i peggiori della nostra speciale classifica va all’attaccante dell’Inter Diego Milito. L’argentino, nel posticipo contro il Bologna, è stato deludente e non ha mai inciso nella manovra offensiva nerazzurra. Sembra la copia sbiadita del giocatore di qualche mese fa quando permise alla sua squadra di vincere Campionato, Coppa Italia e Champions League con i suoi gol decisivi. Sarà che non è in condizione, ma da lui ci si aspetterebbe un guizzo anche nei momenti di crisi.

  • Il FantaPallonaro consiglia… I Centrocampisti

    Il FantaPallonaro consiglia… I Centrocampisti

    Il discorso comincia a farsi serio…

    Il reparto mediano è il fulcro fondamentale di ogni fantasquadra, la vera variabile che può spostare gli equilibri di un torneo e consentire ai fantallenatori di portare a casa le vittorie.

    Per cui, la scelta dei centrocampisti deve essere attenta ed oculata.

    Naturalmente, le preferenze devono riguardare quei calciatori con una forte propensione al gol e che possono fungere, quindi, da attaccanti aggiunti.

    La lista della Gazzetta, mette in cima a tutti, a quota 25, Marek Hamsik e Wesley Sneijder. Lo slovacco, da diverse stagioni si conferma ad alti livelli, arrivando puntualmente in doppia cifra e realizzando gol importanti (ricordiamo che è anche rigorista). Tuttavia, quando non va a segno, restituisce voti non sempre sufficienti, anche perché è solito concedersi (ancora non ho capito il  perché) un periodo di letargo di 2/3 mesi (di solito da metà dicembre a metà marzo).

    L’olandese, fresco dell’ottimo mondiale disputato, è stato il valore aggiunto dell’Inter nella passata stagione e di sicuro lo sarà anche quest’anno, grazie ai suoi assist e alle sue giocate.

    Occhio ai centrocampisti-attaccanti dicevamo e l’attenzione non può non cadere sulla coppia Palacio-Sanchez (19) e su Gimenez (10), quest’anno “arretrati” di un ruolo per il Fantacalcio, ma stabilmente in avanti sul campo di gioco. Su di loro è prevista bagarre in sede di asta. Stesso discorso per Sculli (16), se resta al Genoa, e Diamanti (15), che torna in Italia dopo l’esperienza in Premier League. Infine,  Diego (15). Rimarrà alla Juve o tornerà in Germania? Al momento in cui scriviamo non si sa, ma è certo che il brasiliano, molto stimato dal tecnico Del Neri, può (o avrebbe potuto) riscattarsi dalle delusioni della passata stagione, giocando stabilmente come seconda punta.

    Se Sculli dovesse partire, invece, un tentativo si può fare per Palladino (14), sperando però che il giovane talento non debba fare i conti come sempre con i soliti problemi fisici e possa finalmente esplodere.

    Sempre in tema di esplosioni, assai probabili sono quelle di Javier Pastore (18) e Sebastian Giovinco (9), che, pertanto, consiglio.

    Plausibile buona annata per Bresciano e Lazzari (10), mentre non mi farei “impressionare” da Krasic (15) e Pepe (14). Una buona parola, invece, mi sento di spenderla per Olivera (9) e Bogliacino (8).

    Infine, le sorprese. Se di Hernanes (9) si dice un gran bene, così come di Coutinho (8), che però potrebbe trovare, almeno inizialmente, poco spazio, le possibili rivelazioni, a mio avviso, rispondono al nome di Ignacio Piatti del Lecce (9) e Alejandro Gomez del Catania (6).

    Come si dice, provare per credere…