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  • Inter Parma, probabili formazioni. Pazzini e Milito in avanti

    Inter Parma, probabili formazioni. Pazzini e Milito in avanti

    Smaltite le scorie delle vacanze natalizie e post epifania, torna in campo nell’anticipo serale l’Inter alla ricerca della quinta vittoria di fila stagionale contro l’insidiosissimo Parma di Colomba. Attenzione a non sottovalutare un avversario in grado di far cadere il Napoli e l’Udinese, soprattutto in un momento in cui i nerazzurri stanno vivendo il loro momento migliore, con la fine della sosta sorgeranno molti dubbi sulle reali condizioni dei giocatori.

    Milito e Pazzini | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Altra insidia per gli uomini di Ranieri è rappresentata dal pensiero fisso della prossima sfida di campionato, in cui dovranno scendere in campo proprio contro i cugini rossoneri del Milan in un derby che si preannuncia come al solito spettacolare. Il mercato di riparazione intanto impazza e buoni risultati sul campo potrebbero rendere Moratti più incline a regalare i giusti innesti per far quadrare il più possibile l’Inter che Ranieri sogna.

    INTER – Nonostante le dichiarazioni di rito in conferenza stampa, attraverso le quali Claudio Ranieri ha cercato di non parlare del prossimo derby, com’è naturale che sia, il tecnico romano ha lanciato un occhio alla stracittadina. Tutto ciò è evidente dalla lista dei convocati, dove risultano assenti top player del calibro di Sneijder, Stankovic, Chivu e Forlan, tutti rigorosamente a riposo per recuperare al meglio in vista del Milan. Peseranno anche nella scelta degli undici titolari anche le diffide di Maicon e Thiago Motta, con quest’ultimo probabilmente destinato a rimanere in panchina per evitare di saltare il big match del prossimo turno. Quindi per il modulo tattico la scelta ricade ancora sul classico 4-4-2 con i due esterni larghi: retroguardia classica formata da quattro uomini con Lucio e Samuel al centro e Nagatomo a sinistra e Maicon a destra. In mediana, mancando Thiago Motta, dovrebbe scalare al centro Zanetti in aiuto del compagno argentino Cambiasso, mentre sulle corsie laterali agiranno Faraoni (per coprire le sortite offensive di Maicon) e Alvarez apparso uno dei migliori nelle ultime uscite stagionali. Pochi dubbi in attacco dove i giocatori sono contati e con l’assenza di Forlan il tandem offensivo sarà composto da Pazzini e Milito.

    PARMA – Se per i nerazzurri la crisi sembra passata, il discorso è diverso per gli emiliani con 19 punti in 16 gare il tecnico Colomba sprona i suoi a cercare di conquistare i tre punti anche su un campo difficile come quello di San Siro per cominciare al meglio il nuovo anno. Lo stesso tecnico del Parma ha ammesso di non sentirsi in discussione nonostante gli ultimi risultati facciano traballare non poco la sua panchina. Colomba per quanto riguarda l’aspetto tattico dovrebbe scendere in campo per dare battaglia ai nerazzurri con un 4-4-1-1 con tutti gli uomini a disposizione. In difesa possibile esordio per Brandao in ballottaggio con Santacroce, affiancato da Paletta con Zaccardo e Gobbi ai lati. Centrocampo a quattro con al centro Galloppa e Morrone, mentre sugli esterni agiranno Modesto e il rapido ex di turno Biabiany in cerca di rivalsa proprio contro i suoi vecchi compagni. Più avanzati arrivano i pericoli maggiori per la retroguardia nerazzurra, con due clienti scomodi come Giovinco e Floccari. Curiosità con Massimo Gobbi che stasera festeggerà il traguardo delle 200 partite in Serie A, dopo essere stato acquistato dal Parma nel 2010 da svincolato.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER PARMA

    INTER (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Motta, Cambiasso, Alvarez; Milito, Pazzini.
    A disposizione: 
    Castellazzi, Ranocchia, Obi, Faraoni, Poli, Coutinho, Zarate.
    Allenatore:
     Ranieri.

    PARMA (4-4-1-1) Mirante; Zaccardo, Santacroce, Paletta, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa, Modesto; Giovinco; Floccari.
    A dispozione:
     Pavarini, Musacci, Brandao, Valiani, Pereira, Palladino, Pellè.
    Allenatore: 
    Colomba.

  • Pagellone Serie A. Palermo insufficiente, super Udinese

    Pagellone Serie A. Palermo insufficiente, super Udinese

    Quarta e ultima parte del nostro super pagellone inerente al 2011 delle squadre che partecipano alla Serie A [PRIMA PARTESECONDA PARTETERZA PARTE]. Qui vengono trattate le annate insufficienti di Palermo e Parma, quelle di Roma e Siena non rimandate e quella meravigliosa dell’Udinese che continua a stupire.

    Palermo 4: la squadra isolana è la peggiore della classe in questo pagellone di fine anno, le partenze importanti subite in estate, vedi Pastore e Sirigu, non sono state attutite dalla squadra che rimasta senza due pezzi fondamentali della rosa s’è ritrovata molto indebolita. Uscita subito dalle coppe faticosamente conquistate nello scorso campionato, s’è ritrovata come unico obiettivo il campionato, dove però non sta rendendo per quanto sperato, arrivando a conquistare punti importanti solo in casa e racimolando fuori casa magre figure anche in campi di avversarie tecnicamente inferiori, almeno sulla carta. Il punto di forza dopo la partenza di Pastore è rimasto solo capitan Miccoli, mentre chi sta deludendo le aspettative è Josip Ilicic che ad oggi sta facendo rimpiangere il collega argentino passato al Psg.

    Parma 4,5: dopo i fasti del grande Parma, veder lottare ogni anno i gialloblu per la salvezza non è proprio il massimo, anche l’anno scorso i ducali si sono salvati raggiungendo un modesto 12°posto. Nel campionato in corso le cose hanno ripreso lo stesso andazzo di quello passato con la squadra guidata da Colomba impegnata a lottare sempre nella zona bassa della classifica, alternando prestazioni lodevoli, figlie sopratutto delle invenzioni dei singoli talenti, a prestazioni a dir poco imbarazzanti. Il solo Giovinco, non può bastare a superare le difficoltà che un campionato insidioso come nostro può nascondere, pur essendo il talento piemontese la punta di diamante di tutta la rosa a disposizione di Colomba.

    Roma 6: la rifondazione cominciata durante la scorsa stagione con l’avvento degli americani, faceva presupporre ad un inizio di stagione migliore rispetto a quanto visto, ma la sufficienza piena è dettata dal fatto che potenzialmente se a Roma si deciderà di dar fiducia al progetto a lungo termine del tecnico spagnolo Luis Enrique, si potranno vedere grossi risultati, Si tratta di una sufficienza sulla fiducia per una squadra che potrà rivelarsi una piacevole sorpresa nella seconda parte della stagione. I gioielli di casa sono tanti ma chi sta garantendo quantità e qualità nel rendimento è Osvaldo, che a differenza del tanto acclamato Bojan, si sta guadagnando a suon di gol la fiducia del proprio tecnico.

    Antonio Di Natale | © Anteprima/AFP/Getty Images

    Siena 5,5: Risalita con pieno merito in serie A, guidata dall’attuale tecnico della Juventus, Antonio Conta, la squadra toscana sta avendo qualche difficoltà in questo campionato dove purtroppo la robur, affidata in estate a Sannino, si ritrova a lottare con affanno e per il momento con scarsi risultati, per ottenere punti decisivi per raggiungere una salvezza che sembrerebbe alla portata dell’organico. L’arrivo durante la scorsa sessione di mercato di un centrocampista di qualità come D’Agostino e di un giovane di prospettiva, come Mattia Destro, parevano aver risolto i problemi in zone cruciali del campo, ma lo scarso rendimento di entrambe sta condizionando e non poco tutto l’apparato tattico dei bianconeri.

    Udinese 8: conquistata con grande merito la qualificazione ai preliminari di Champions nella scorsa stagione, quest’anno i friulani hanno provato a raggiungere la tanto agognata fase a gironi, trovando purtroppo sulla loro strada un avversario ostico come l’Arsenal. Gli uomini di Guidolin, hanno però dimostrato, nonostante la perdita di pedine importanti come Zapata e Sanchez, di saperci fare sia in campionato, dove lottano a tutt’oggi per piazze ben più gloriose del quarto posto, sia in Europa League, dove hanno conquistato una complicata qualificazione ai sedicesimi di finale della seconda competizione europea, il tutto investendo, come tradizione vuole, su giovani promesse provenienti da diversi continenti e dando dimostrazione di bel gioco. A guidare questa baby generation un capitano di lungo corso, che ha rinunciato a piazze ben più blasonate per rimanere in provincia e diventare protagonista assoluto come bomber di razza, stiamo parlando di Totò Di Natale. Per lui parlano i numeri due volte di fila capocannoniere del campionato e quest’anno già attestato a quota 11 reti alle spalle dello straordinario Denis di questo inizio stagione.

  • Giovinco bianconero già a gennaio?

    Giovinco bianconero già a gennaio?

    Sebastian Giovinco | © Enrico Locci/Getty Images

    Secondo quanto riporta “La Repubblica“, nell’edizione di Parma, la Juventus vorrebbe anticipare il ritorno di Sebastian Giovinco a Torino. La Formica Atomica che si sta mettendo in mostra in questo inizio campinato è destinato ad approdare in una grande squadra e la Juventus, che detiene la comproprietà del cartellino insieme ai ducali, non ha mai nascosto di voler riportare in bianconero il giovane talento. L’affare potrebbe essere anticipato di qualche mese, visto che gli emiliani vorrebbero uno tra Toni e Iaquinta e il fantasista potrebbe essere inserito nella trattativa.

    Il Parma continua a confermare che il giocatore lascerà l’Emilia non prima di giugno ma non è escluso che la Juventus lo voglia subito a Torino per rinforzarsi ulteriormente in vista della corsa scudetto – si legge sul sito del quotidiano – Le possibili offerte ai ducali potrebbero essere come detto prima Toni, Iaquinta o, decisamente meno probabile, Amauri, oltre ad un conguaglio economico“.

    Queste le parole di Andrea D’Amico, agente di Giovinco in un’intervista concessa a Sky Sport24:

    Giovinco sta facendo un’annata straordinaria, finalmente da attaccante ha fatto vedere le sue qualità. Sta abbinando una quantità importante di gioco alle doti realizzative. E’ destinato ad un grande futuro, ma non intendo portarlo via subito dal Parma.Ghirardi lo ha seguito e valorizzato, ne sta godendo i frutti. Come ha detto anche Prandelli, è uno dei massimi talenti del nostro calcio“.

    Ma queste potrebbero essere frasi di circostanza, visto che all’apertura ufficiale del calciomercato invernale mancano ancora alcuni giorni.

    Anche l’imminente acquisto di Borriello da parte della Juventus, che potrebbe essere ufficializzato già nelle prossime ore, non escluderebbe l’arrivo di Giovinco, visto che entrambi gli attaccanti hanno differenti posizioni in attacco, Giovinco può essere impiegato come punta esterna o dietro alle punte, Borriello invece è più uomo da aria di rigore. Inoltre la “formica” nei numeri potrebbe essere il sostituto di Krasic, sempre più lontano dalla Juventus.

  • Pagelle Parma-Palermo, nella nebbia spunta Giovinco

    Pagelle Parma-Palermo, nella nebbia spunta Giovinco

    Paletta 6,5: gara d’ordine la sua certo gli avanti rosanero gli facilitano il compito ma risulta sempre molto attento su ogni tentativo d’attacco

    Biabiany 6,5: è in forma e si vede, corre dribbla e cerca la rete, una spina nel fianco per gli avversari

    Valiani 6,5: partita tatticamente ineccepibile sempre presente sulla corsia di competenza in appoggio ed in copertura, ci prova da fuori ma è sfortunato a colpire la traversa

    Giovinco 7: è l’uomo in più di questo Parma, un mix di tecnica e genialità, le sue giocate risultano essere sempre le migliori e se non trovasse il palo sulla sua strada il voto sarebbe sicuramente più alto. Rischiara nella nebbia

    Pellè 6: il ragazzone ci prova con due o tre giocate degne di nota, gli manca solo la rete e questo è imperdonabile agli occhi dei tifosi gialloblu che alla sua uscita dal campo gli riservano bordate di fischi

    Parma (4-4-1-1): Mirante 6; Zaccardo 6,5, Paletta 6,5, Lucarelli 6, Gobbi 6; Biabiany 6,5, Morrone 6, Galloppa 6, Valiani 6,5; Giovinco 7; Pellè 6 (45′ st Masucci sv).
    A disp.: Pavarini, Santacroce, Rubin, Marques, Palladino, Crespo.

    Sebastian Giovinco| © Dino Panato/Getty Images

    Benussi 6,5: ci mette una pezza in più di un’occasione e si capisce il perchè Mangia lo preferisca all’ex titolare Tzorvas.

    Silvestre 6: non si fa distrarre dalla nebbia, sempre molto attento sulle incursioni avversarie, lascia pochi spazi agli avanti ducali

    Balzaretti 6: è significativo che l’unico vero pericolo alla porta di Mirante lo porti lui con una rasoiata di mancino, che l’estremo gialloblu respinge bene. Per il resto partita d’ordine senza grossi exploit.

    Ilicic 5,5: soffre più di tutti i compagni il mal di trasferta, forse il calore del Barbera lo trasforma, ma nel match di ieri non illumina, anche se non combina grossi disastri come a Torino.

    Pinilla 4: dovrebbe essere l’arma in più ritrovata, ma si perde nella nebbia del Tardini, inconcludente, sbaglia posizione e spesso anche le giocate più semplici.

    Palermo (4-3-2-1): Benussi 6,5; Pisano 6, Silvestre 6, Migliaccio 6, Balzaretti 6; Acquah 5,5, Bacinovic 5 (10′ st Bertolo 5), Barreto 5,5; Ilicic 5,5, Lores 5,5 (21′ st Alvarez 5); Pinilla 4 (39′ st Della Rocca sv).
    A disp.: Tzorvas, Cetto, Aguirregaray, Bollino.

  • Parma Palermo, tra le due vince la nebbia

    Parma Palermo, tra le due vince la nebbia

    Partita scarsa di emozioni quella vista, si fa per dire, al Tardini  Parma Palermo.  In uno stadio avvolto dalla nebbia e con una visibilità ridotta a zero, le due compagini in campo non hanno dato dimostrazione di gran valore e anche se lo avessero fatto fortunato chi fosse riuscito a vederlo. Ma c’è un uomo che nella nebbia vuole e può fare la differenza e quell’uomo non può che essere il più dotato di talento e che risponde al nome di Sebastian Giovinco. Il fantasista piemontese, rinato alla corte dei ducali, prova in più occasioni a spezzare gli equilibri della partita e quasi ci riesce se al 26° la palla sul suo tiro non si fosse stampata sul palo e se al 45° su un’intelligente punizione battuta sul primo palo non trovasse uno splendido Benussi, titolare e che sembra ormai aver scalzato nelle gerarchie Tzorvas. Si va al riposo con molto più Parma alla voce occasioni create e poco pochissimo Palermo.

    Tardini nella nebbia| © Dino Panato/Getty Images

    Si rientra in campo con la nebbia sempre più inclemente e con il copione del match che non cambia, padroni di casa a spingere e cercare la rete, e con il Palermo a proteggere il fortino. A creare maggiori preoccupazioni alla retroguardia rosanero oltre alla Formica Atomica, anche Biabiany e  Valiani provano a rendersi pericolosi, e proprio l’ex rossoblu al 73° a far tremare la retroguardia ospite con un tiro dalla distanza che, sfortunatamente, s’infrange sulla traversa. L’occasione è l’ultima pericolosa della partita. Il Palermo dal canto suo soffre ancora del tabù da trasferta e non riesce a sbloccarsi, portando a 634 i minuti di digiuno da gol fuori le mura amiche del Barbera, ma può sorridere per non essere incappato in una sconfitta e guadagnando un punto che lo porta ad appaiare il Napoli al quinto posta, a quota 20 punti.

  • Parma-Palermo probabili formazioni. Emergenza attacco per Mangia

    Parma-Palermo probabili formazioni. Emergenza attacco per Mangia

    Partita difficile quella di stasera al Tardini e non solo per la nebbia che minaccia di far sospendere la partita, ma soprattutto per i valori in campo delle due squadre, che vivono diverse situazioni di classifica e di morale. I padroni di casa del Parma sono, infatti, reduci da una pessima figura rimediata a Novara e vivono un momento non proprio esaltante, vorrebbero quindi cercare la vittoria per racimolare quei 3 punti fondamentali, contro un avversario di un certo livello, per risalire la china. Per far questo Colomba si affiderà al solito modulo con difesa e centrocampo a 4 e Giovinco a muoversi dietro l’unica punta che, nonostante il recupero di Sergio Floccari, sarà ancora Graziano Pellè. In difesa confermati Zaccardo e Rubin sugli esterni, con la solita coppia centrale composta da Paletta e A.Lucarelli. In mediana spazio all’ottimo Biabiany sull’out di destra e a Valiani largo su quella di sinistra, mentre a fare da diga contro gli avanti rosanero saranno Galloppa e capitan Morrone.

    Parma (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, A. Lucarelli, Rubin; Biabiany, Morrone, Galloppa, Valiani; Giovinco; Pellé. A disp.: Pavarini, Santacroce, Gobbi, Floccari, Palladino, Jadid, Crespo.

    Denis Mangia| © Tullio M. Puglia/Getty Images

    In casa Palermo, invece, Mangia, nonostante sia in forte emergenza specialmente nel reparto offensivo dove dovrà fare a meno di Hernandez, Miccoli e che avrà un Pinilla non al massimo della condizione, insegue la sua prima vittoria esterna. L’attaccante cileno sarà affiancato dal giovane Lores in vantaggio su Bertolo nel ruolo di seconda punta più arretrata quasi sulla linea di trequarti, dove agirà sicuramente Ilicic. La linea a quattro della difesa vedrà il rientro dello squalificato Balzaretti sulla corsia di sinistra e mentre sulla destra ci sarà Pisano. In mezzo confermato Migliaccio nel ruolo alla Mascherano ritagliato per lui dal tecnico lombardo, affiancato da Silvestre. Sulla linea mediana Acquah-Bacinovic-Barreto, completeranno la formazione, con un centrocampo arcigno e votato soprattutto a spezzare le trame di gioco avversarie.

    Palermo (4-3-1-2): Benussi; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Acquah, Bacinovic, Barreto; Ilicic; Lores, Pinilla. A disp.: Tzorvas, Cetto, Mantovani, Della Rocca, Bertolo, Alvarez.

    Upgrade il Tardini è avvolto dalla nebbia a breve ci sarà il sopralluogo dell’arbitro ma la sensazione è che sarà rinviata la partita

  • Novara – Parma, probabili formazioni. Tesser vuole i 3 punti

    Novara – Parma, probabili formazioni. Tesser vuole i 3 punti

    Novara – Parma è uno dei primi due anticipi delle 18:00 e uno dei quattro anticipi del sabato della 13esima giornata di Serie A. Allo stadio Silvo Piola i padroni di casa neo promossi nella massima seriea, reduci da due sconfitte consecutive, vogliono trovare i 3 punti che in questa stagione sono arrivati solo contro l’Inter alla quarta giornata.

    Attilio Tesser | © Marco Luzzani/Getty Images

    Di fronte troveranno un Parma ancora in una fase altalenante di risultati e che ancora non ha mai pareggiato in questo primo scorcio di stagione, cinque vittorie e 6 sconfitte è infatti il bottino della squadra gialloblu alla ricerca di un equlibrio tra risultati casalinghi e in trasferta dove i ducali sono riusciti a vincere solo a Napoli nelle precedenti 5 uscite.

    Il tecnico dei piemontesi Attilio Tesser dovrà rinunciare a Meggiorini, che dovrà scontare una squalifica di tre giornate, e agli indisponibili Morimoto, Paci e al portiere titolare Ujkani. In porta ci sarà ancora una volta Fontana mentre Morganella, Dellafiore, Centurioni e Gemiti formeranno la linea difensiva degli azzurri; a centrocampo Radovanovic, Porcari, Rigoni verrà arretrato sulla linea dei mediani per far posto a Pinardi che si schiererà dietro la coppia di punte inedite che saranno Rubino e l’ex Cagliari e Lecce Jeda.

    Franco Colomba riconferma per dieci undicesimi la squadra che settimana scorsa ha fermato l’Udinese all’infuori della corsia di sinistra dove Gobbi dà forfait. Al suo posto il tecnico dei ducali, in virtù anche dell’indisponibilità di Modesto, ha scelto Rubin. Davanti al portiere Mirante prenderanno posto i soliti Zaccardo, Lucarelli e Paletta, zona mediana del campo con Galloppa e Morrone a far legna e Valiani e il fulmine Biabiany, decisivo domenica scorsa, sulle corsie laterali. Giovinco, come al solito, sosterà dietro l’unica punta Pellè.

    Probabili formazioni NOVARA – PARMA (ore 18:00)

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Dellafiore, Centurioni, Gemiti; Radovanovic, Porcari, Rigoni; Pinardi; Rubino, Jeda.
    Panchina: Coser, Ludi, Mazzarani, Pesce, Marianini, Granoche, Pinardi.
    Allenatore: Tesser.
    PARMA (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, A. Lucarelli, Paletta, Rubin; Biabiany, Morrone, Galloppa, Valiani; Giovinco; Pellè.
    Panchina: Pavarini, Santacroce, Feltscher, Ze Eduardo, Palladino, Jadid, Crespo.
    Allenatore: Colomba.

  • Il Parma frena l’Udinese, Biabiany straripante

    Il Parma frena l’Udinese, Biabiany straripante

    Alla vigilia, il pari era considerato il risultato maggiormente probabile, bilanciando le volontà dell’Udinese di balzare al comando della classifica e la volontà del Parma di far bene in casa, dando maggiore continuità alle sue prestazioni.

    Sebastian Giovinco | © Dino Panato/Getty Images

    E’ arrivato, invece, il risultato che non ci si attendeva, con la sconfitta per gli uomini di Francesco Guidolin, per lunghi tratti troppo lontani dalle loro caratteristiche di gioco, dalla loro abituale coralità di espressione: al contrario, al Tardini, questo pomeriggio non hanno avuto la possibilità di esprimersi, bloccati nelle ripartenze, meno incisivi nei recuperi, lontano dalla forma fisica migliore, soprattutto nei sette uomini impegnati con le rispettive Nazionali, sfiancati dai viaggi transoceanici.

    L’inizio del match aveva dato l’illusione ai friulani, quest’oggi in maglia arancione, di una gara in discesa, ma – dopo un avvio positivo nei primi minuti – il Parma riesce a prendere le misure, e frenare le velleità friulane. Al 10′ il Parma si rende pericolosissimo con Galloppa che colpisce il palo su azione innescata da un’incursione di Biabiany, dopo il tentativo di parata di Handanovic, qualche minuto dopo, ci prova, invece, Sebastian Giovinco su punizione, ma la palla è alta.
    Solo sul finire del primo tempo, al 42′, si rende pericolosa l’Udinese con Totò Di Natale, ma la palla finisce alta sulla traversa: sarà questa, per l’Udinese, l’occasione più importante per i friulani nella gara di questo sfortunato pomeriggio.

    Nel secondo tempo, infatti, il Parma riesce a raccogliere quanto di buono aveva seminato nella prima frazione di gioco, con un Biabiany in grande spolvero, capace di accendere la luce delle ripartenza gialloblu, e di fare la differenza: è proprio del francese la rete che sblocca la gara, al 58′, su azione di calcio d’angolo, battendo di testa Handanovic anche se, in tale occasione, sono gravi le responsabilità della difesa Udinese, perchè l’esterno offensivo ducale è stato colpevolmente lasciato solo nell’area piccola.
    Un minuto più tardi, altra occasione per i padroni di casa gialloblu con Pellè che prova a girarsi per battere Handanovic anche se non riesce a tenere la palla bassa. Ad un quarto d’ora dalla fine altra straripante azione di spinta di Biabiany in contropiede, che termina in un’azione rocambolesca quanto sfortunata per i gialloblu: la difesa friulana riesce a sbrogliare sulla linea di porta, con Handanovic battuto, deviando in calcio d’angolo, mentre Sebastian Giovinco era pericolosamente in agguato a pochi passi dalla porta.
    La formica atomica, però, riesce a timbrare comunque il cartellino al 78′, su calcio di rigore concesso dal direttore di gara per ingenuo fallo di Basta sull’incontenibile Biabiany, battuto magistralmente, con freddezza e chirurgica precisione, spiazzando un “pararigori” come Handanovic e sigillando il risultato sul 2-0 definitivo.

    Al termine della gara, il tecnico dei friulani, Francesco Guidolin commenta la sconfitta attribuendo le responsabilità alla scarsa umiltà dei suoi, che hanno affrontato la gara con eccessiva sufficienza: con amarezza si dichiara “deluso”, sostenendo che i suoi – dopo quanto mostrato questo pomeriggio – non possono ambire a grandi traguardi, necessitando, invece, di “volare bassi” per non cadere nelle insidie che il campionato presenta. L’Udinese, infatti, ha mostrato poca cattiveria agonistica ed eccessiva leziosità, non supportata da una condizione fisica ottimale, aggravata soprattutto dalle non perfette condizioni di alcuni uomini chiave, soprattutto a centrocampo. Una leziosità che, secondo il mister dovrà essere corretta al più presto, con un approccio totalmente differente alle partite, e con maggiore cattiveria agonistica e concentrazione.

    Il Parma di Franco Colomba, invece, si proietta al sesto posto in classifica, dimostrando grande capacità di lettura del match, riuscendo a porre l’incontro sui binari giusti, quelli desiderati, ossia sfruttando i contropiedi e le ripartenze dei suoi uomini più rapidi, mettendo il luce Biabiany come il migliore in campo, e Sebastian Giovinco come punto di riferimento per i meccanismi di squadra, oltre che freddo e lucido nell’episodio del calcio di rigore.

  • Parma Udinese, Giovinco vs Di Natale

    Parma Udinese, Giovinco vs Di Natale

    Parma-Udinese, al Tardini, oggi pomeriggio alle 15, è la sfida fra due attaccanti “tascabili”, indiscussi protagonisti di questo avvio di stagione, Totò Di Natale, capitano dell’Udinese, e Sebastian Giovinco, formica atomica gialloblu. Il bomber napoletano è leader della classifica marcatori, mentre Giovinco lo segue a due reti di distanza, ma Sebastian, in piena fase di maturazione, sta riscoprendo una vena realizzativa invidiabile soprattutto grazie al ruolo ideato per lui da mister Colomba.

    I due, alla vigilia della sfida hanno parlato sia del match di campionato che del loro momento stagionale, ma anche delle prospettive future, individuali e di squadra. Di Natale ha, così, voluto ricordare gli obiettivi della sua Udinese, volando basso e non facendo voli pindarici, puntando, invece, l’attenzione sull’Europa League e sulla quota 40 punti, “soglia salvezza”, da raggiungere al più presto per poter dormire sonni tranquilli.

    Giovinco, invece, è sempre in bilico fra Torino e Parma, fra il ritorno a “casa”, in bianconero, e la conferma nella città ducale: nel mercato di Gennaio, stando alle ultime indiscrezioni,  Sebastian non si muoverà e, pertanto, la sua attenzione è fissa sul campionato dei Parmensi, con l’obiettivo di mettersi ulteriormente in luce, anche in chiave Nazionale.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images

    I due mini bomber saranno sicuramente in campo e potranno dare vita ad una sfida nella sfida di sicuro interesse: Giovinco in coppia con Pellè, anche  a causa dell’assenza di Floccari, mentre – in casa friulana – Di Natale agirà al fianco di Floro Flores, con il giovane Torje che partirà dalla panchina.

    Negli altri reparti, qualche dubbio per i tecnici Guidolin e Colomba legati alle condizioni degli infortunati e dai reduci dagli impegni di Nazionale.

    Franco Colomba, dovrebbe schierare un 4-4-1-1, con Mirante in porta, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Galloppa, Morrone, Valdes; Giovinco, Pellè.

    Francesco Guidolin, invece, sembra proiettato sul suo classico modulo 3-5-2, concedendo un turno di riposo ad Isla, schierando Handanovic in porta, Ferronetti, Danilo, Domizzi, Basta; Badu, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores, Di Natale.

    Al Tardini, arbitrerà Romeo di Verona.

  • Pagelle Lazio-Parma, Klose su tutti

    Pagelle Lazio-Parma, Klose su tutti

    Lulic 6,5: veramente una bella sorpresa in questo primo quarto di campionato, sfiora anche il terzo gol in maglia biancoceleste con un colpo di testa che si stampa sulla traversa, ma oltre a questo è sempre molto presente in fase d’interdizione e di ripartenza, sta diventando una pedina importante nello scacchiere di Reja. Sculli 6,5: ha il merito di essere lesto nell’approfittare della cortissima respinta della difesa parmense e di siglare quindi la rete che vale punti e primato in classifica. Klose 7: ormai i complimenti per un campione così si sprecano. Non segna, evento raro, ma c’è ovviamente il suo zampino nell’azione che porta al gol di Sculli, di fatto la parte più faticosa del lavoro la fa lui con una splendida percussione che lo porta a tu per tu con Mirante dove preferisce l’appoggio al compagno meglio piazzato invece che rischiare il tiro sul portiere in uscita. Insostituibile. Cissè 4,5: aveva promesso molti gol, è fermo ad uno in campionato, quello all’esordio. La convivenza con un bomber come Klose si digerisce male se la rete non arriva, ma il francese invece di cercare la giocata semplice s’intestardisce provando le cose più complicate. Questo lo porta spesso ad essere inconcludente. Kozak 6,5: entra e mostra subito che Reja ha fatto male a tenerlo in panchina, specie al posto di uno spento Cissé, c’è ovviamente del suo nel gol del vantaggio è infatti lui a colpire a botta sicura sull’assist al bacio di Klose, ha solo la sfortuna di trovare sulla sua strada il piede di Zaccardo. Lazio (4-3-1-2): Marchetti 6; Konko 6,5, Diakitè 6,5, Dias 6,5, Radu 6; Brocchi 6,5, Ledesma 6, Lulic 6,5 (1′ st Sculli 6,5); Hernanes 5 (32′ st Gonzalez 6); Klose 7, Cissé 4,5 (39′ st Kozak 6,5). A disp.: Bizzarri, Zauri, Scaloni, Cana. All.: Reja 6.

    Giuseppe Sculli| © Paolo Bruno/Getty Images)
    Zaccardo 6: salva sulla linea su Kozak ma nulla può sul tap-in da pochi passi di Sculli, ha avuto sui piedi il punto del vantaggio ma il tiro è tutto da dimenticare. Paletta 6: disputa una discreta prestazione senza infamia e senza lode, ma non commettendo nessun errore grossolano anzi donando a sprazzi anche sicurezza al suo reparto insieme al compagno Lucarelli, che fino all’85° non subisce pericoli da parte dei biancocelesti. Biabiany 6: ci prova di testa a fine primo tempo, di certo non una sua specialità, ma è sfortunato perchè la palla si stampa sulla traversa. niente di eccezionale per il resto della gara come tutti gli uomini in campo del resto. Giovinco 5: di certo non la sua migliore giornata, prova ad illuminare due volte Pellé ma i suoi inviti cadono nel vuoto, esce per infortunio e si spera solo non si tratti di niente di particolare. Pellé 4: inconcludente, poco incisivo, amorfo e fuori luogo nella pur sterile manovra d’attacco dei ducali, i tifosi aspettano con ansia il rientro di Floccari. Parma (4-4-2): Mirante 6; Zaccardo 6, Paletta 6, Lucarelli 5,5, Gobbi 5,5; Biabiany 6, Morrone 5,5, Galloppa 5 (35′ st Blasi sv), Modesto 5,5 (42′ st Valdes sv); Giovinco 5 (3′ st Valiani 6), Pellé 4. A disp.: Pavarini, Santacroce, Feltscher, Crespo.