Tag: sebastian giovinco

  • Zeman “Lamentele Juve? L’unico rigore chiaro era su Giovinco”

    Zeman “Lamentele Juve? L’unico rigore chiaro era su Giovinco”

    Fioccano le polemiche dopo Parma – Juve e i rigori negati ai bianconeri. Il club piemontese, prima per bocca di Antonio Conte e poi con una nota ufficiale, si è lamentata dei pochi rigori a favore concessi con toni anche aspri. Nella conferenza stampa prima di Albinoleffe – Pescara, incalzato sul tema dai giornalisti anche Zdenek Zeman ha detto la sua: “Si lamentano tutti, per me l’unico rigore chiaro era quello su Giovinco, gli altri non erano chiari. I potenti si lamentano? Il problema è che voi li chiamate potenti, per me devono essere tutti uguali“. Effetto post calciopoli? “Prima ne avevano venti, questo è il problema...”.

    Tra gli addetti ai lavori piovono lodi di continuo sul suo Pescara. Zola, Casiraghi, De Laurentiis e tanti altri ammirano Zeman ed il calcio da lui proposto (anche in Abruzzo). “Ci sono molti club che lavorano bene sul settore giovanile come Juve, Milan, Inter, Empoli, Atalanta e ultimamente anche Pescara, ma a proposito di questo bisogna dire una cosa fondamentale: o si ha il coraggio di farli crescere i giovani o altrimenti diventa tutto molto difficile“. Questo ha detto Sacchi, sempre prodigo di belle parole su Zeman e sul Pescara, ai microfoni di Rai Sport al torneo di Viareggio. “Tecnici come Zeman – ha continuato Sacchi – hanno certamente la dote di saper puntare su ragazzi molto giovani senza paura. Chi sa di calcio ha la capacita’, la sensibilita’ di crescere un giovane, chi non sa di calcio utilizza invece i giocatori anziani perche’ sperano sappiano compensare le loro lacune come tecnici“. Zeman: “Lo ringrazio, ma mi trovo bene con i giovani ma anche con quelli più esperti“.

    Zdenek Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    Casillo, invece, annunciando l’intenzione di lasciare il Foggia in conferenza stampa, ha lanciato una stoccata a Zeman che il patron ha definito “traditore” nonchè prima causa del fallimento del progetto Foggia. Zeman: “Non è nuova questa sua frase, io mi sono lasciato bene perché non c’era il progetto per proseguire“.

    Intanto giungono sirene dalla Serie A all’indirizzo del boemo anche se il Presidente del Pescara Sebastiani intende blindarlo con il rinnovo del contratto in scadenza a Giugno. A che punto siamo?: “Non abbiamo ancora parlato, ne parleremo più tardi. I risultati non c’entrano niente, ringrazio la società per la fiducia, per me è abbastanza presto per questo discorso“. E’ un discorso legato ai risultati o alla categoria? “E’ il progetto per me importante, ci vuole ancora qualche mese“.

  • Parma Juventus 0-0, le pagelle. Pirlo e Giovinco meraviglie

    Parma Juventus 0-0, le pagelle. Pirlo e Giovinco meraviglie

    Secondo 0-0 di fila per la Juventus impegnata nel recupero della 21esima giornata di Serie A al Tardini contro il Parma. La squadra di Conte fallisce il primo tentativo di sorpasso sul Milan (c’è ancora da recuperare la gara contro il Bologna), produce tanto ma sotto porta continua a peccare di concretezza. Ottimo punto strappato dal Parma che sale a quota 28 punti agganciando la Fiorentina e soprattutto a portarsi a +10 sulla zona retrocessione.

    PAGELLE PARMA JUVENTUS

    PARMA

    Ferrario 7: annienta Matri e difende con ordine e compostezza. Ottima la sua prestazione al centro della difesa, e non era per niente facile dal momento che il suo esordio da titolare con la maglia del Parma è stato bagnato contro la Juventus.

    Biabiany 7: anche se si vede poco in attacco, corre come un forsennato e in fase di ripiegamento è insuperabile. Una gara di sacrificio e di cuore, sicuramente uno dei migliori in campo.

    Mariga 6.5: tornato a Parma in prestito, il gigante keniota si piazza in mezzo al campo e fa il suo dovere, il suo atletismo e la sua forza fisica gli permettono di vincere il duello con gli avversari bianconeri (Vidal e Marchisio).

    Floccari 5: il Parma fa una partita votata all’attendismo e al difensivismo più che pensare all’attacco. Troppo solo lì davanti, non riesce ad avere la meglio sui difensori bianconeri ieri sera in maglia rosa.

    Giovinco 7: “sente” la partita, essendo a a metà tra i due club, con la voglia di dimostrare in primis a Marotta, che ha commesso un errore a non puntare sul suo estro per ben due stagioni di fila, e poi anche a Conte che è pronto per giocare in una big. La bestia nera della Juventus, 3 gol in quattro partite contro i bianconeri, questa volta non segna ma a tratti, quando il Parma si sposta dalle parti di Buffon, mette a dura prova la retroguardia bianconera con le sue preziose giocate, splendido il tacco a seguire con il quale si divincola tra due avversari, per poco non ci scappa anche un calcio di rigore. E’ maturo per la Juve.

    Giovinco e Pirlo | © GIORGIO BENVENUTI/AFP/Getty Images)

    JUVENTUS

    Barzagli 6: trova in Giovinco un cliente scomodo, meno preciso del solito rispetto al suo standard attuale quando si tratta di arginare la Formica Atomica. Resta comunque il miglior difensore bianconero.

    Lichtsteiner 5.5: poca spinta, il suo avversario diretto Modesto controlla bene il terzino elvetico non concedendogli campo libero sulla corsia di competenza limitandolo negli affondi.

    Pirlo 7: in campo nonostante alcuni problemi intestinali, riesce comunque a dispensare buoni palloni per i compagni assolvendo ai propri doveri. Non solo, alla fine risulterà lui l’uomo più pericoloso bianconero con le due reti sfiorate, una nel primo tempo su calcio di punizione con la sfera che toglie la vernice dal legno alla sinistra di Pavarini, e l’altra nel secondo con un tiro dalla distanza che chiama al difficile intervento l’estremo difensore gialloblu. Come se tutto ciò non bastasse nel recupero viene colpito in area da una ginocchiata alla schiena da Santacroce, anche se leggera, reclamando il penalty.

    Marchisio 5: e se la flessione recente della Juve derivasse proprio dal suo calo di condizione? Il Principino è stato, con i suoi gol e le sue giocate, l’arma in più di Conte nella prima parte della stagione, urge ritrovare la brillantezza smarrita al più presto perchè Madama ha bisogno delle sue prodezze. Ieri a Parma si è sentita la sua “assenza”.

    Giaccherini 5.5: entra in campo deciso e detreminato tant’è che i difensori del Parma vanno in difficoltà sui suoi movimenti rapidi ma sulla sua prestazione non può che non pesare l’errore nei minuti finali quando da due passi spara nelle braccia di Pavarini fallendo il match balla che avrebbe potuto dare i 3 punti alla Juve.

    Vucinic 5 come Giaccherini, tanto movimento e anche ottime giocate ma un attaccante come lui, abitauto a metterla dentro, deve sfruttare le occasioni che si crea e che vengono a crearsi e lui ne sciupa almeno 3-4. Il voto è influenzato pesantemente dal suo scarso feeling con la porta.

    PARMA (3-5-2): Pavarini 6.5; Zaccardo 6.5, Ferrario 7, A. Lucarelli 6 (77′ st Santacroce 5.5); Biabiany 7 (68′ Jonathan sv), Valiani 5.5 (54′ Musacci 5.5), Morrone 6, Mariga 6.5, Modesto 6.5; Floccari 5, Giovinco 7. Allenatore: Donadoni 6.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 5.5, Chiellini 6; Lichtsteiner 5.5 (88′ st Caceres sv), Vidal 5.5 Pirlo 7, Marchisio 5, Estigarribia 5 (58′ st Giaccherini 5.5); Vucinic 5, Matri 5 (68′ Quagliarella 5). Allenatore: Conte 5.5

  • Parma Juventus 0-0, fallito il sorpasso sul Milan

    Parma Juventus 0-0, fallito il sorpasso sul Milan

    Il Parma riesce a fermare sul pareggio la Juventus che raccoglie il secondo 0-0 consecutivo e resta staccata dal Milan di una sola lunghezza ma con una partita, quello contro il Bologna, ancora da recuperare.

    Entrambe le formazioni scendono in campo con il 3-5-2. Nel primo tempo il Parma rinuncia a giocare, ed è subito la Juventus a farsi pericolosa, com’era prevedibile, con Pirlo che disegna una parabola perfetta per il testone di Chiellini che devia sul palo. Al 12’ Biabiany sbaglia un retropassaggio che lancia Vucinic verso l’area avversaria che però non sfrutta perchè si fa recuperare da Lucarelli; altra occasione sprecata per i bianconeri si ha al 22′ quando Vidal viene steso da Zaccardo al limite e ne scaturisce una punizione affidata a Pirlo che però non trova la porta di pochissimo. E’ assalto degli uomini di Conte che ancora, prima della fine del primo tempo, ci provano con Matri che viene anticipato di un soffio da Pavarini a due passi dalla porta.

    Nella ripresa il Parma comincia a macinare gioco e Giovinco scalda Buffon con una conclusione non irresistibile ma che l’estremo bianconero devia in calcio d’angolo. La Juve lascia qualche spazio in più per il Parma che riesce anche a distendersi in contropiede, ma è sempre la Vecchia Signora a rendersi pericolosa con Estigarribia che cerca la conclusione anziché crossare al centro dell’area di rigore dove era pronto Matri. La sua conclusione esce di poco alto sulla traversa.

    Modesto e Marchisio | © Dino Panato/Getty Images

    Donadoni cambia a centrocampo, con Valiani che lascia il posto a Musacci, alla mossa Conte risponde con una doppia sostituzione: Giaccherini e Quagliarella per Estigarribia e Matri. Ed è prorpio l’ex Cesena, innescato da un lancio telecomandato di Pirlo che si presenta in area dove Biabiany in corsa lo stende in area ma l’arbitro non fischia il penalty. Situazione analoga sul versante opposto al 26′, quando Barzagli appoggia le mani sulla schiena di Giovinco sfuggitogli via dopo un bel numero, la Formica Atomica cade in area invocando il calcio di rigore.

    Non è ancora finita perchè la Juve attacca e lascia spazi invitanti al Parma. Vucinic è impreciso, Giovinco no e ci vuole Buffon per allontanare la minaccia. C’è ancora spazio per l’assalto della Juve che sfiora il vantaggio per due volte, prima con Pirlo, il cui tiro viene deviato da Pavarini in angolo, poi con Marchisio che sfiora il palo con una conclusione deviata in calcio d’angolo a due passi dalla porta. Ma proprio all’ultimo secondo di gioco Pirlo viene atterrato da Santacroce in area e Mazzoleni per la seconda volta non se la sente di fischiare il calcio di rigore, scatenando le ire funeste di Conte e dei suoi uomini. Finisce con qualche scaramuccia e con un pareggio che sa di vittoria per il Parma, mentre la Juventus poteva e doveva fare di più.

  • Parma Juventus, le ultime. Ballottaggio Matri-Quagliarella

    Parma Juventus, le ultime. Ballottaggio Matri-Quagliarella

    Pericolo neve scongiurato. A meno di due ore dal fischio d’inizio, previsto alle 18:30, Parma – Juventus, recupero della 21esima giornata, si giocherà regolarmente, sul Tardini infatti è tornato a splendere un pallido sole dopo che si era temuto un secondo rinvio del match già rinviato lo scorso 31 gennaio per l’arrivo di un’altra nevicata. Il maltempo, che nell’ultima settimana ha flagellato l’Italia da nord a sud, ha dato una tregua nella zona emiliana, una delle più colpite dal blizzard siberiano che aveva fatto le sue ultime due vittime proprio domenica con il rinvio di Bologna – Juventus e Parma – Fiorentina che verranno recuperate, insieme anche a Cesena – Catania, il prossimo 7 marzo.

    Questa per la Juventus è solo la prima di una lunga sfilza di partite ravvicinate, i bianconeri verranno messi a dura prova dalle 6 partite che dovranno disputare nei prossimi 26 giorni (esattamente come il Milan, ndr); un vero e proprio tour de force quello che attende la squadra guidata da Conte al pari di una squadra impegnata nelle competizioni europee, si parte oggi 15 febbraio con il recupero della gara contro il Parma per finire l’11 marzo con quella contro il Genoa passando per il match contro il Catania, la sfida scudetto contro il Milan del prossimo 25 febbraio, Chievo e l’altro recupero con il Bologna.
    La partita di oggi pomeriggio è fondamentale per tornare nuovamente in vetta alla classifica di Serie A dal momento che la vittoria di Udine ha consentito al Milan, che nella casella gare disputate conta due partite in più rispetto ai bianconeri, di scavalcare la Vecchia Signora. L’obiettivo di Conte e company è quello del controsorpasso ai danni del Diavolo con il chiaro intento di presentarsi alla sfida scudetto di San Siro ancora davanti e magari con un cospicuo vantaggio.

    Alessandro Matri | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    Il Parma d’altro canto non vuole concedere nessun tipo di sconto ai bianconeri, l’arrivo di Donadoni, al posto di Colomba esonerato dopo il ko pesantissimo con l’Inter, ha dato quella scossa che serviva alla formazione gialloblu per tirarsi fuori dalla zona calda della classifica: con l’ex ct della nazionale i ducali infatti non hanno ancora perso, due le vittorie e altrettanti i pareggi nelle quattro uscite con Donadoni in panchina che vuole prolungare il trend di risultati utili anche contro la Juventus. Il tecnico confermerà il 3-5-2 con Giovinco, a metà tra i due club e che ha nella Juventus la sua vittima prediletta, che giocherà qualche metro più indietro rispetto a Floccari, in mediana Morrone, Mariga e Gobbi dovranno fare il lavoro sporco per innescare le punte; sulle ali agiranno Valiani e Modesto che dovranno vedersela con Lichtsteiner e De Ceglie mentre in difesa l’ex Lecce Ferrario vince il ballottaggio con Paletta per affiancare Zaccardo e Lucarelli; tra i pali rientra Mirante, panchina per Biabiany e Jonathan.

    Modulo speculare per Conte che non potrà contare sull’apporto di Simone Pepe infortunato. Questa defezione porterà il tecnico bianconero a riproporre il 3-5-2 con Barzagli, Bonucci e Chiellini linea difensiva davanti a Buffon, Lichtsteiner e De Ceglie schierati più avanti pronti a fare la spola tra la difesa e l’attacco, Vidal e Marchisio al fianco del fantasista Andrea Pirlo saranno impegntai non solo in fase di interdizione ma anche negli inserimenti a supporto degli attaccanti, in avanti al fianco di Vucinic si giocheranno una maglia da titolare Quagliarella e Matri con quest’ultimo in leggero vantaggio sul napoletano.

    PROBABILI FORMAZIONI PARMA JUVENTUS

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Ferrario, Lucarelli; Valiani, Morrone, Mariga, Gobbi, Modesto; Giovinco, Floccari.
    Panchina: Pavarini, Paletta, Brandao, Jonathan, Valdes, Biabiany, Okaka.
    Allenatore: Donadoni.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, Caceres, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella, Borriello.
    Allenatore: Conte.

  • Parma Juventus, Conte e Donadoni con il 3-5-2

    Parma Juventus, Conte e Donadoni con il 3-5-2

    Primo recupero per la Juventus di Antonio Conte che domani affronterà il Parma di Roberto Donadoni per il match della ventunesima giornata sospeso a suo tempo a causa della nevicata che ha colpito la città di Parma. Giunto l’ok per il Tardini, le due squadre scenderanno in campo domani, 15 febbraio, alle 18.30.

    Per gli uomini di Antonio Conte un imperativo categorico: battere i ducali per riprendere la vetta della classifica ai danni del Milan inseguitore fino a domenica scorsa (i bianconeri dovranno recuperare anche la partita contro il Bologna, rinviata domenica scorsa, ndr). Conte dovrebbe partire con il collaudato 3-5-2 con Buffon tra i pali e reparto difensivo affidato a Chiellini, Barzagli e Bonucci. Caceres, nonostante la doppietta a San Siro in Coppa Italia, partirà dalla panchina. De Ceglie è in vantaggio su Estigarribia e Giaccherini per il ruolo di esterno sinistro, mentre a centrocampo agirà Pirlo nel suo consueto ruolo di regista, affiancato da Marchisio e Vidal pronti ad arginare le fonti di gioco ducali e far ripartire la manovra bianconera. In attacco dovrebbe essere confermata la coppia Vucinic – Matri con Quagliarella pronto a dare il cambio a partita in corso.

    Parma Juve | © Claudio Villa/Getty Images

    Modulo speculare per Donadoni che schiera il 3-5-2 che gli offre maggiori garanzie. Linea difensiva composta da Paletta, Lucarelli e Zaccardo davanti all’estremo difensore Pavarini mentre Mirante è recuperato ma andrà soltanto in panchina. Mediana folta con Mariga, Morrone e Gobbi ad occuparsi dei palleggiatori bianconeri mentre sulle fasce l’ex ct della nazionale sceglie Valiani, sulla destra, e Modesto, sul fronte opposto. L’ex Giovinco giocherà dietro l’unica punta Floccari. E’ proprio la Formica Atomica sarà l’osservato speciale del match, soprattutto da Conte: il fantasista, entrato anche nel giro della nazionale, è a metà tra i due club che a fine stagione dovranno risolvere la compartecipazione per non andare alle buste. Giovinco, che ha sempre segnato quando ha giocato contro i suoi ex compagni, dovrà convincere sul campo il tecnico bianconero che è da Juve.

    PROBABILI FORMAZIONI PARMA JUVENTUS

    PARMA (3-5-2): Pavarini; Paletta, Lucarelli, Zaccardo; Valiani, Mariga, Morrone, Gobbi, Modesto; Giovinco, Floccari .
    A disp.: Mirante, Musacci, Brandao, Biabany, Jonathan, Okaka, Valdes.
    Allenatore: Donadoni

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Marchisio, Pirlo, Vidal, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    A disp.: Storari, caceres, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella, Borriello.
    Allenatore: Conte

  • Parma Juventus, out Lichtsteiner e Vucinic. Giovinco sfida i bianconeri

    Parma Juventus, out Lichtsteiner e Vucinic. Giovinco sfida i bianconeri

    Dopo la bella impresa di sabato scorso contro l’Udinese, la Juventus torna in campo alle 20.45 al Tardini per affrontare il Parma di Roberto Donadoni. Antonio Conte ha reso note le sue decisioni sui titolari che affronteranno gli emiliani nell’anticipo del turno infrasettimanale. Al termnine della rifinitura di ieri pomeriggio il mister bianconero ha sciolto ogni dubbio sulla formazione.
    Non compare tra i titolari Lichtsteiner costretto ad accomodarsi in panchina dopo la sostituzione di sabato scorso per un affaticamento agli adduttori. Lo svizzero dapprima sembrava dovesse stringere i denti visto che Caceres ancora non ha il transfer internazionale per disputare gare ufficiali.

    Forfait anche per Vucinic che non recupera dall’infortunio che l’ha costretto a saltare la partita di Coppa Italia contro la Roma e l’ultimo successo contro l’Udinese; in avanti quindi, toccherà presumibilmente alla stessa coppia di due giorni fa: Quagliarella-Matri con Borriello e Del Piero pronti per una eventuale staffetta.

    Krasic risulta nella lista dei non convocati e questo potrebbe far riaccendere nuove voci sull’imminente partenza del serbo. A proposito di mercato nella lista dei non convocati non figurano Pazienza  e Grosso.

    Marchisio e Matri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    A centrocampo ci saranno Marchisio e Pepe, mentre Estigarribia dovrebbe essere confermato al posto di Giaccherini che godrà di un turno di riposo.
    La Juventus dovrebbe confermare il modulo del 3-5-2 che ha portato i due succesii contro la Roma in Coppa Italia e contro i friuliani in campionato.

    Nel Parma ritorna Zaccardo dopo la squalifica, mentre tra i pali Pavarini sostituirà ancora l’infortunato Mirante. Sulla fascia sinistra a centrocampo Modesto potrebbe essere riconfermato a discapito di Gobbi. In avanti Biabiany-Giovinco a supporto di Floccari. Squalificato Ferrario, indisponibili per infortunio Pellè, Santacroce e Mirante, il modulo dovrebbe essere il 3-4-2-1

    Ecco la lista dei 20 giocatori convocati

    Parma (3-4-2-1): Mirante; Paletta, Lucarelli, Zaccardo; Valiani, Morrone, Galloppa, Modesto; Biabiany, Giovinco; Floccari

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pepe, Marchisio, Pirlo, Vidal, Estigarribia; Matri, Quagliarella. A disp.: Storari, De Ceglie, Lichtsteiner, Giaccherini, Marrone, Del Piero, Borriello. All.: Conte.

  • Bologna Parma 0-0, vincono le difese. Derby noioso

    Bologna Parma 0-0, vincono le difese. Derby noioso

    Scialbo e brutto pareggio a reti bianche nel derby romagnolo fra Bologna e Parma con le due squadre a conquistare il classico punticino salvezza che fa sempre bene.

    Sebastian Giovinco | © Getty Images

    Pochissime occasioni da gol in tutti i 90’ con le due difese superiori per distacco ai rispettivi attacchi e con il pressing asfissiante che ha ridotto di molto le capacità inventive di ramirez da una parte e di Giovinco dall’altra.
    Donadoni a sorpresa Valdes  con Giovinco a supporto dell’unica punta Sergio Floccari, mentre Stefano Pioli dà fiducia a Robert Acquafresca dopo il gol contro il Napoli.

    Inizio molto controllato nei primi minuti, controllo che si protrarrà per tutti i 90’. Il più propositivo fra i 22 in campo è l’uruguaiano Gaston Ramirez che viene controllato con le buone e soprattutto con le cattive maniere dalla difesa gialloblù. Giovinco non riesce mai a trovare lo spunto decisivo per pungere e quando non gira la formica atomica è notte fonda per il Parma. I rossoblù invece, pur giocando in casa non sbilanciano mai lasciando quasi sempre Di Vaio ed Acquafresca alla mercé di Paletta e compagni. Si chiude quindi una prima frazione di gioca soporifera con nessun occasione degna di nota.

    Il secondo tempo si apre con la sostituzione di Morrone con Musacci con l’ex giocatore del Livorno che corre subito a casa per un problema familiare molto serio con il figlio piccoletto, colto da un problema respiratorio, poi fortunatamente risolto nel migliore dei modi. Vengono ammonito sia Giovinco che Ramirez ed al 62’ esce uno spento Valdes per far posto a Biabiaby. Ma nemmeno l’ex giocatore dell’Inter riesce a cambiare il trend della gara con l’unica occasione per il Parma rappresentata dalla carambola da calcio d’angolo con miracolo di Gillet in due tempi su tiro, assolutamente involontario di Zaccardo.

    Finisce quindi 0-0 una bruttissima partita con tanti errori e pochissime emozioni con le due difese praticamente perfette che non hanno mai lasciato spazio a vere occasioni da gol.

  • Bologna Parma, probabili formazioni. Di Vaio vs Giovinco

    Bologna Parma, probabili formazioni. Di Vaio vs Giovinco

    L’anticipo dell’ora di pranzo è veramente succulento con il derby romagnolo fra il Bologna di mister Pioli ed il Parma del nuovo tecnico Roberto Donadoni.

    Marco Di Vaio | ©Mario Carlini/Getty Images
    Proprio l’ex C.T. della nazionale italiana sembra essere intenzionato a dare continuità all’ottima prestazione fornita una settimana fa contro il Siena, presentandosi al Dall’Ara più agguerrito che mai. Stefano Pioli, dal canto suo, cercherà di non sperperare l’ottimo trend bolognese iniziato dopo la sosta natalizia con la vittoria contro il Catania ed il pareggio del San Paolo contro la squadra di Walter Mazzarri.

    L’allenatore rossoblù dovrebbe far ritorno al 3-4-1-2 con il gioiellino Ramirez sulla trequarti a supporto del tandem composto da  Acquafresca e Di Vaio , attenzione però a Taider che potrebbe ritagliarsi uno spazio dato che è ancora fuori Diamanti per il problema ai denti riscontrato durante la sosta, ma comunque risolto. Perez e Mudingayi in mediana, sugli esterni troveranno posto Crespo e Rubin. La linea arretrata farà leva su Raggi, Portanova ed Antonsson mentre sono fuori per squalifica sia Cherubin che Morleo.

    Roberto Donadoni dovrà fare a meno del suo portiere titolare Mirante, il quale continua ad allenarsi a parte al pari di Pellè. Out anche Santacroce, che nella parte finale dell’allenamento di venerdì ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro. Lo schema gialloblù sarà quindi il 3-4-2-1 con Floccari unica punta, supportato dal duo Biabiany-Giovinco che cercheranno di creare scompiglio nella difesa rossoblù. In mediana torna titolare Galloppa che ha scontato il turno di squalifica con al suo fianco capitan Morrone mentre sugli esterni agiranno Valiani e Gobbi.

    BOLOGNA PARMA PROBABILI FORMAZIONI

    Bologna (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Crespo, Perez, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Di Vaio; Acquafresca.
    A disp.: Agliardi, Garics, Sorensen,Taider, Krhin, Diamanti, Gimenez. All.: Pioli

    Parma (3-4-3): Pavarini; Paletta, Zaccardo, Lucarelli; Valiani, Morrone, Galloppa, Gobbi; Biabiany, Giovinco, Floccari.
    A disp.: Gallinetta, Brandao, Pereira, Modesto, Musacci, Palladino, Valdes. All.: Donadoni

  • Inter Parma 5-0, le pagelle. Milito è tornato il Principe

    Inter Parma 5-0, le pagelle. Milito è tornato il Principe

    Dopo aver raccolto le ceneri di una grande Inter, Ranieri ha saputo trasformare questa squadra in un’araba fenice, rinata e tornata grande. Le ambizioni scudetto dei nerazzurri sembravano essere velleità irraggiungibili solo qualche settimana fa dopo i sonori tonfi contro Napoli e Juventus, costringendo lo stesso tecnico Ranieri a iniziare a parlare di rincorsa alla zona Champions. Ora classifica alla mano con la sconfitta della Lazio sul campo del Siena il quarto posto è a un solo punto e in attesa delle partite di Juve e Milan la vetta è distante solo 5 punti. Considerando il derby della prossima settimana non pare più blasfemo fare certi tipi di discorsi.

    Diego Milito | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    A questo punto i meriti di questa piccola impresa vanno a Ranieri in grado di centrare contro il Parma la quinta vittoria consecutiva, dimostrando di aver ridato nuova linfa a giocatori considerati da molti bolliti, come Milito che è tornato a splendere, e lanciando giovani che stentavano a inserirsi nei meccanismi di gioco, come Alvarez che inizia a mostrare giocate da grande campione. Contro il Parma l’Inter è tornata cattiva sottoporta realizzando ben cinque reti e riuscendo nuovamente come era già accaduto contro il Lecce a non subirne. Non sentire le assenze di Sneijder Forlan e Stankovic vuol dire tanto.

    PAGELLE INTER

    Maicon 7 Accende la fascia in attesa della sfida casalinga contro i cugini rossoneri. Alterna fase offensiva e difensiva con la stessa intensità, giocando una partita ai suoi livelli. Tantissima corsa, molti dribbling, infinite discese e un assist con il contagiri per Milito trasformato in rete proprio dal Principe.

    Faraoni 7 nonostante abbia pochissimi minuti per giocare, si fa trovare pronto e quando Ranieri lo butta nella mischia nei minuti finali del secondo tempo per concedere la standing ovation a Milito, lui entra in campo e risulta decisivo, segnando un gol di rara bellezza: tiro al volo da fuori area con traiettoria a scavalcare Mirante e a incunearsi sotto la traversa. La meglio gioventù!

    Alvarez 7,5 La prima mezz’ora di gioco dell’argentino è da urlo: dribbing, assist per i compagni e giocate da vero fuoriclasse che trasformano i vecchi buu di San Siro in scroscianti applausi. Serve un assist perfetto per il primo gol di Milito iniziando a convincere anche i più scettici e guadagnandosi la fiducia di Ranieri e dei compagni che lo cercano in continuazione. Scende nella ripresa, così Ranieri lo preserva per il derby.

    Milito 8 Welcome back Principe! Dopo aver vinto il bidone d’oro 2011 e aver sbagliato l’impossibile sotto porta, Milito torna a farsi bello e spietato nell’area di rigore realizzando una doppietta che gli mancava da secoli, e ritrovando quelle giocate del campione stile triplete. Pregevole la giocata con cui manda in tilt Brandao e poi subito dopo serve l’assist perfetto per Pazzini. Due gol e un assist, quale miglior modo per iniziare l’anno nuovo?

    PAGELLE PARMA

    Mirante 5 Ovviamente se prendi cinque gol il tuo voto ne risente, ma se sui gol di Milito e Pazzini si può dire incolpevole, non è così per il 2-0 di Thiago Motta, dove si tuffa in ritardo non riuscendo a chiudere lo specchio della porta. Sfortunato e un po’ fuori dai pali sul gol capolavoro di Faraoni.

    Brandao 4,5 Non poteva immaginare un debutto peggiore. Anche perché se in una partita subisci un passivo così pesante gran parte dei demeriti è della coppia di centrali. Lui entra colpevolmente in un paio dei cinque gol subiti, dimenticandosi totalmente la marcatura di Milito sul 3-0, e facendosi mettere a sedere sempre dal Principe sull’azione del gol di Pazzini.

    Biabiany 6 Il migliore dei suoi. La voglia di rivalsa c’è tutta, anche la corsa e la grinta con cui affronta la partita. Serve un assist perfetto per Giovinco con la partita ancora sull’1-0, ma il piccolo attaccante spreca clamorosamente. Per il resto non demerita.

    Giovinco 5,5 Dovrebbe spaccare in due la difesa nerazzurra con la sua velocità, con i suoi dribbling e con le sue accelerazioni, ma si ricorda di farlo solo al 26’ del secondo tempo non trovando il gol della bandiera. Si capisce che non è la sua serata quando nel primo tempo di testa ad un passo dalla porta, libero da marcature si divora il gol del possibile pareggio.

    HIGHLIGHTS INTER PARMA 5-0

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  • L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

    L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

    Presentarsi al prossimo derby segnando cinque gol al Parma supera di gran lunga qualsiasi delle più rosee aspettative, lanciando un chiaro segnale ai cugini rossoneri, l’Inter è tornata ad essere una squadra pericolosa per chiunque. I nove gol segnati e zero subiti nelle ultime due partite sono un chiaro segnale di come la squadra di Ranieri abbia trovato la giusta quadratura, riuscendo a far esprimere al meglio i suoi interpreti, facendo tornare a segnare gol a raffica a Milito, evidenziando miglioramenti esponenziali di un Alvarez davvero “Maravilla” e lasciando spazio per il primo gol capolavoro di Marco Davide Faraoni. Il Milan è avvisato.

    Diego Milito, Inter | © Claudio Villa

    Ranieri non sottovaluta la sfida contro i gialloblu, evitando di pensare troppo al derby sceglie la formazione migliore schierando dal primo minuto i diffidati Thiago Motta e Maicon confermando le previsioni scegliendo un 4-3-1-2 con Alvarez alle spalle di Pazzini e Milito. Colomba mette in campo un 4-4-2 non cambiando nulla rispetto alle previsioni iniziali.

    PRIMO TEMPO – Buona la manovra nerazzurra nei primi dieci minuti, con un Alvarez letteralmente scatenato, dribbling e giocate di classe per deliziare i suoi tifosi. Il gol sembra nell’aria, e infatti, arriva al minuto 13’ su una bella progressione insistita di Zanetti che lascia ad Alvarez, con l’argentino che da sinistra serve un assist perfetto per Milito. Il Principe anticipa tutti e mette in rete, cancellando in questo modo l’hannus horribilis appena passato, iniziando quello nuovo con il gol. Ancora Inter con un Alvarez scatenato che mette a sedere un difensore e serve un assist perfetto  per Pazzini che calcia al volo mandando il pallone in curva.

    Notte fonda per il Parma, l’Inter domina totalmente trovando il 2-0 al 18’ con Thiago Motta che da fuori area sfrutta un rimpallo e calcia al volo battendo Mirante che sicuramente ha le sue colpe sul gol. L’occasione per riaprire la partita per il Parma, arriva al 20’ con una ripartenza di Biabiany che serve ad un solissimo Giovinco davanti a Julio Cesar il pallone sulla testa. La ‘formica atomica’ incredibilmente sbaglia un gol facilissimo mettendo il pallone di poco a lato. Ancora Giovinco al 29’ su punizione trova una pronta respinta di Julio Cesar a negargli il gol. Dopo qualche guizzo dei gialloblu, al 41’ arriva il terzo gol dell’Inter, con Milito che trova la doppietta battendo Mirante di testa grazie a uno splendido cross di Maicon dalla trequarti. Nessun minuto di recupero e primo tempo che termina sul 3-0 per i nerazzurri.

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio e nella ripresa le squadre tornano in campo con gli stessi uomini del primo tempo. Colomba al 10’ cambia qualcosa inserendo Pellè al posto di Modesto, disegnando un Parma più offensivo con il tridente davanti. Non passa nemmeno un minuto che i nerazzurri calano il poker con Milito che in velocità mette a sedere Brandao e serve un assist per Pazzini che con un tocco sotto scavalca Mirante e mette la sua firma nel tabellino dei marcatori decretando il 4-0. La partita non cambia con l’Inter che congela inevitabilmente i ritmi di gioco e il Parma continua a non creare nulla di pericoloso davanti. Grande azione di Giovinco al 26’ che praticamente salta tutta la difesa nerazzurra entra in area e  calcia sfiorando il palo alla destra di Julio Cesar prendendosi anche gli applausi di San Siro. Ranieri nel frattempo toglie uno spento Alvarez per inserire  un più fresco Coutinho.

    Siparietto particolare al 28’ con Zanetti nel tentativo di anticipare Gobbi in scivolata colpisce il pallone e manda la palla nella propria rete, con il guardalinee che annulla l’autogol per posizione di offside del centrocampista emiliano. Standing ovation per Milito al 30’ quando Ranieri lo toglie per far entrare Faraoni, schierando Coutinho seconda punta. Proprio Faraoni al 34’ trova un gol da incorniciare calciando al volo da fuori area scavalcando Mirante e colpendo la parte bassa della traversa facendo impazzire tutto lo stadio nerazzurro. La gara non regala ulteriori emozioni nel finale con un lungo possesso palla nerazzurra in attesa del fischio finale che arriva dopo due minuti di recupero, lanciando nel migliore dei modi possibile i nerazzurri verso il derby.