Tag: scudetto 2006

  • Calciopoli, Moratti replica e Della Valle annuncia una nuova puntata

    Calciopoli, Moratti replica e Della Valle annuncia una nuova puntata

    Come era lecito aspettarsi Massimo Moratti replica all’ennesimo provocatorio invito lanciato da Diego Della Valle ma

    ©Christophe Simon/Getty Images
    questa volta alle battute ironiche sostituisce un scambio di battute più ampio ma dall’uguale contenuto. L’Inter non solo eviterà ancora il dibattito chiesto dal patron della Fiorentina ma continuerà ad attenersi ad una sentenza, quella dal 2006, che la incoronò onesta assegnandogli lo scudetto. “E’ difficile comprendere il senso delle ripetute richieste di incontro che il signor Diego Della Valle, azionista di riferimento di Acf Fiorentina, avanza – si legge sul sito della società nerazzurra – la questione non è un fatto privato da decidere facendo quattro chiacchiere intorno ad un tavolo. La questione – continua Moratti – è stata già decisa dagli organi istituzionalmente competenti, e proprio il doveroso rispetto degli ambiti istituzionali consiglia a tutti di attenersi a quelle decisioni, come si conviene in un Paese civile, che non sostituisce chiacchiere tra privati ai giudizi delle autorità preposte” “Né l’Inter né il sottoscritto hanno intenzione di modificare questo atteggiamento, che non è dettato dal timore di alcunché, ma dalla sempre ribadita serena fiducia nel sistema delle istituzioni, tanto di quelle sportive, quanto delle autorità giudiziarie. Ogni diverso luogo di confronto non soltanto sarebbe del tutto non appropriato, ma addirittura irriguardoso rispetto ai giudizi già pronunciati e a quelli che dovranno esserlo. Tali continue richieste altro non fanno che cercare di tenere aperta, esasperandola inutilmente, una questione che ha già trovato conclusiva risposta proprio nelle sentenze che sembrano non piacere al signor Della Valle, ovviamente sensibile a quelle future. A tali decisioni, proprie degli organi istituzionali – conclude Moratti – l’Inter e il sottoscritto intendono attendersi confidando che ciò valga a porre fine a richieste che appaiono strumentali e alle quali non verrà dato ulteriore seguito”. Della Valle questa volta replica subito ma annuncia una nuova conferenza stampa per la prossima settimana “Si sta tentando strumentalmente di trasformare una questione molto seria in una sterile polemica estiva. A Moratti risponderò con una conferenza stampa la prossima settimana, prima dell’inizio del campionato. Sarebbe bello e utile allo spirito chiarificatore e di pacificazione, che ho auspicato fin dall’inizio, che Moratti fosse anche lui presente, in modo da poter chiarire entrambi, con civiltà, qual è stata la nostra posizione e quali sono stati i nostri comportamenti prima, durante e dopo lo scandalo del calcio. Nascondersi dietro una prescrizione ambigua non può certo bastare a tutti quelli che amano il calcio e la giustizia. Io credo, e lo ripeto, che abbiamo l’obbligo di fare chiarezza nei confronti dei nostri tifosi e del mondo del calcio, onde poter ricominciare la nuova stagione possibilmente con più serenità e meno violenza. Sarebbe un gesto apprezzato e un passo importante verso la rifondazione del calcio del futuro che tutti auspichiamo. Spero sinceramente che Moratti provi a trovare il coraggio necessario e accetti questa proposta, invece di alimentare polemiche a distanza che non risolvono nulla”. In molti intanto sul web iniziano a chiedersi il perchè di tanto livore da parte dei Della Valle nei confronti di Moratti vista l’amicizia di un tempo e si fa sempre più dilagante la convizione che l’imprenditore delle scarpe abbia in mano un jolly da giocare scombinando ulteriormente le carte in tavola.

  • Della Valle torna alla carica “Moratti ironico e maleducato”

    Della Valle torna alla carica “Moratti ironico e maleducato”

    Il patron Della Valle vuole chiarezza e i continui rifiuti accompagnati dal sarcasmo di Massimo Moratti non fa che alzare il tono dello scontro andando nella direzione opposta da quella auspicata dal presidente Abete. La Fiorentina subì un processo e pagò nel 2006 altri, pur coinvolti, non furono tirati in causa tuona Della Valle che auspica adesso un passo verso il chiarimento dell’Inter.

    Il comportamento di Moratti è inopportuno in quanto lo stesso presidente dell’Inter è stato considerato colpevole di un comportamento scorretto, sportivamente parlando, e avrebbe dovuto essere giudicato per questo se non fosse sopraggiunta una prescrizione arrivata con la precisione di un cronometro… Questi sono i fatti che nessun atteggiamento sprezzante e supponente può cancellare. Queste sono ombre, o più che ombre macigni, che Moratti – così Della Valle – ha sopra la sua reputazione…

    Moratti accetti un confronto leale prima che cominci il campionato in modo che si possa tentare di mandare allo stadio i tifosi con uno stato d’animo più sereno… Apsettiamo adesso una nuova puntata…

  • Elkann in tackle su Moratti “i consigli degli anziani vanno seguiti”

    Elkann in tackle su Moratti “i consigli degli anziani vanno seguiti”

    Si alza il tono dello scontro tra Inter e Juventus. I bianconeri dopo la conferenza stampa di Andrea Agnelli hanno cucito ulteriormente il legame con i propri tifosi che sin dal 2006 sognavano una dirigenza battagliera pronta a tutelare il club e le vittorie conseguite a loro dire sul campo e meritatamente.

    ©Giuseppe Cacace/Getty Images
    Il presidente ha illustrato le azioni del club per riavere i titoli revocati e chiedere pari trattamento a tutte le squadre interessate dal procedimento. Al momento l’Inter fa difesa ad oltranza e si limita a controbattere con il presidente. Il patron Moratti proprio nel post conferenza stampa suggerì ad Agnelli una bella vacanza rilassante, la risposta da parte bianconera non si è fatta attendere troppo ed è partita dalla bocca John Elkann questa volta La Juventus è stata molto coerente come sempre nel chiedere una parità di trattamento. Non è il nostro ruolo stabilire se sono tutti innocenti o colpevoli. Noto disagio intorno a noi, c’è chi ci dà consigli. Questo fa supporre che ci sia qualcosa da nascondere< /em> E’ chiaro che il tono dello scontro continuerà a salire per ogni grado di giudizio a cui la Juventus farà ricorso e dalle indiscrezioni una grossa mano arriverà anche dalla sentenza di primo grado del processo civile a Napoli dove per la fine di settembre è attesa la prima sentenza.

  • Agnelli all’attacco “ci riprendiamo i nostri scudetti”

    Agnelli all’attacco “ci riprendiamo i nostri scudetti”

    Andrea Agnelli sceglie la prestigiosa vetrina del New York Times per continuare la sua crociata contro i misteri dell’inchiesta a Calciopoli che nella sentenza del 2006 tolse due titoli alla Juventus e la costrinse a ripartire dalla serie B.

    “Gli scudetti sono 29 e non 27. Vogliamo tornare in possesso dei titoli preferibilmente attraverso la struttura della lega, ma, se necessario, attraverso i tribunali”.

    Com’era prevedibile dunque la Juventus percorrerà ogni strada utile a far chiarezza e stabile se nel 2006 ci fu disparità di trattamento alla luce delle nuove incertazzioni portati alla luce dai periti della difesa. Dobbiamo essere certi che vi sia stato pari trattamento per tutti.

    L’intervista passa poi allo stadio e agli obiettivi che la Juve pensa di riuscire a raggiungere dal suo sfruttamento “È un punto d’orgoglio essere i primi proprietari privati di una struttura completamente moderna per ospitare le partite ed essere aperta sette giorni su sette per scopi “.

    “D’altra parte, i nostri concorrenti sono i club internazionali, e questo è un elemento che ci permette di colmare una lacuna importante come fonte di entrata”.

    I bianconeri a New York per la tournee a stelle e strisce nella notte hanno superato il Club Nacional grazie ad una bella rete di Pasquato. (video highlights)

  • Calciopoli, la figlia di Facchetti scende in campo

    Calciopoli, la figlia di Facchetti scende in campo

    Dopo la relazione di Palazzi la famiglia Facchetti pur covando rabbia e delusione per l’inserimento di Giacinto nello scandalo intaccandone l’immagine aveva deciso di chiudersi nel più totale silenzio evitando di commentare. Oggi però Barbara Facchetti impegnata nel ritirare un premio in memoria del padre non ha resistito e con forza ha ribadito la volontà della famiglia di tutelare l’immagine do uomo ancor prima di sportivo del proprio caro.

    “Come famiglia in questi anni, abbiamo fatto tutto il necessario per vigilare sulle strumentalizzazioni intorno alla sua figura. Non arretreremo di un passo, continueremo a farlo con forza, con la lucidità e il sorriso che ci ha lasciato in eredità”.

    Le indiscrezioni che girano intorno al turbolento vortice inscenato dal nuovo filone dell’inchiesta parlano di qualche frizione tra la famiglia Facchetti e l’Inter proprio per la volontà di quest’ultima di non tenere a dimostrare la propria estrenietà e di conseguenza quella dell’allora presidente Facchetti.

    Ferma intenzione dunque da aprte della famiglia di vigilare e mantenere pulita la memoria dell’ex presidente nerazzurro e al vaglio dei legali pare ci sia anche una diffida nei confronti di Palazzi. Barbara Facchetti chiude poi con una stoccatina all’Inter “Quel che è giusto tenere a mente è che lo spazio di azione principale in questa vicenda resta nelle mani dell’Inter”, non un indice puntato come Della Valle ma pur sempre un invito a far chiarezza.

  • Calciopoli, Ulivieri “il chiarimento costerebbe la Champions all’Inter”

    Calciopoli, Ulivieri “il chiarimento costerebbe la Champions all’Inter”

    Spesso leggendo le notizie riportarte dagli organi di stampa riportanti le dichiarazioni dei protagonisti rimango esterefatto, possibile che non si rendano conto della propria superficialità? Abete, Ulivieri, Beretta personaggi di spicco del mondo del calcio italiano che adesso auspicano un confronto fra le società dopo che loro stessi hanno impiegato ben 14 mesi per non decidere e addirittura al giorno tanto atteso e pubblicizzato da mesi (il 18 luglio) il presidente della Lega di A era assente.

    © Christophe Simon/Getty Images
    Della Valle, anche lui con colpevole ritardo, provocatoriamente o per distrarre un pò gli scontenti tifosi spara, per il momento a salve contro Massimo Moratti, “bene la prescrizione ti tutela, ma tu spiegaci” in sostanza la richiesta del patron della Fiorentina. Il presidente dell’Inter ovviamente stizzito e conscio che una parola fuori posto potrebbe stravolgere le carte in tavola rimbalza la proposta. Chi però si dice d’accordo con Della Valle sono le istituzioni, Abete scrive a Beretta auspicando un confronto e quest’ultimo si dice possibilista (impegni permettendo). Lo stesso Ulivieri intervenuto a Radio Blu ritenendo il chiarimento difficile ma auspicabile per il clima del campionato “Credo sia difficile un chirimento tra Della Valle e Moratti perché le prese di posizione sono nette. Credo che comunque abbia ragione Della Valle quando dice di sedersi ad un tavolo per uscire da Calciopoli. E’ un atteggiamento serio e chiaro, anche se questo potrebbe costare la Champions all’Inter, quindi la scelta di Moratti è capibile. Ci vorrebbe un atto di responsabilità da parte di tutti i presidenti di Serie A. Credo che l’invito della Fiorentina andrebbe colto da tutti.”. L’impressione è che tutti pensano di poter prender in giro qualcuno sottovalutando il problema e non considerando la possibilità d’implosione dell’intero sistema ma questa volta non per giochi di palazzo ma per il massiccio allontamento dei tifosi.

  • Moratti snobba Della Valle “Non devo chiarire proprio nulla”

    Moratti snobba Della Valle “Non devo chiarire proprio nulla”

    La lettera di Diego Della Valle invitava, forse un pò provocatoriamente, Massimo Moratti ad un confronto con gli altri presidenti per chiarire ciò che avvenne nel 2006 e metter su questa triste vicenda del calcio italiano sotto una pietra tombale. Già ieri sera arrivarono indiscrezioni di un Moratti fortamente adirato per il nuovo attacco del patron della Fiorentina e dalle sue parole quest’oggi si evince che è stato proprio indigesto.

    © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images
    “Non vedo proprio che tipo di giustificazioni debba dare perché penso ancora che quanto accaduto allora sia contro di noi. E non voglio giudicare il tono che non mi è piaciuto per niente. Si siederanno loro attorno ad un tavolo, per una rimpatriata, io sarei noiosissimo”. Moratti in questo modo tende a rimarcare la differenza tra chi fu coinvolto e penalizzato nel 2006 con la sua Inter che a suo dire allora come adesso è parte lesa. In realtà, forse, un faccia a faccia chiarificatore sarebbe opportuno ancor prima che il tribunale di Napoli emetta sentenza, sentenza che potrebbe cambiare ulteriormente le carte in tavola. In attesa che altri presidenti commentino la lettera di Della Valle ha emesso parere favorele l’attuale presidente viola Cognini “Ho trovato il suo intervento scontato e necessario. Ribadisco, tante società sono state coinvolte e solo alcune hanno pagato. E’ giusto in questa fase storica fare chiarezza. Ci sembra strano che a suo tempo le indagini sono state costruite solo su una parte delle intercettazioni. Ci chiediamo perché da vittime siamo passati a carnefici? Perché è stato fatto un processo in maniera contorta? Adesso la situazione sembra molto più chiara. Perché non sedersi ad un tavolo oggi con le società coinvolte per fare una volta per tutte chiarezza?”.

  • Calciopoli, Della Valle chiama in causa Moratti

    Calciopoli, Della Valle chiama in causa Moratti

    Il patron della Fiorentina Diego Della Valle dopo la decisione del Consiglio Federale di non prender posizione sul secondo filone dell’inchiesta a Calciopoli e valutare il coinvolgimento dell’Inter, torna ad invocare un tavolo chiarificatore.

    Dopo l’invito ad Auricchio l’invito questa volta è esteso direttamente a Massimo Moratti. Della Valle esorta il patron dell’Inter ad accettare l’invito e a spiegare la sua posizione sullo scandalo Calciopoli e sulla disparità di trattamento su società apparentemente allo stesso modo coinvolte.

    “Sarebbe per me, e non solo per me
    – spiega il patron della Fiorentina – sicuramente importante sapere cosa Moratti pensa di quello che abbiamo dovuto subire ingiustamente. Tutto questo servirebbe a riportare tranquillità ad alcune tifoserie e soprattutto a dare fiducia alla gente, dimostrando che i valori veri esistono ancora e che nessuna ambiguità o ipocrisia li può cambiare. Spero che Moratti non perda questa occasione perchè non è in discussione la reputazione di una società seria come l’Inter, che nulla c’entra con il comportamento degli individui, ma è in discussione la sua reputazione personale. Si parla spesso di voler rifondare il calcio riportandolo ai valori veri dello sport; questa potrebbe essere per noi due l’occasione di dare un ottimo contributo a questo obiettivo”.

    Nel pomeriggio intanto a prender la parole sull’ormai famigerato scudetto 2006 è stata Milly Moratti, moglie di Massimo, definendo un mostro giuridico il coinvolgimento di Giacinto Facchetti nell’inchiesta Calciopoli “un mostro giuridico trattare una questione che vede protagonista chi non può spiegare quello che è successo. E sottolineo spiegare, anziché difendersi, perché Giacinto Facchetti non ha fatto nulla per cui difendersi -e continua – ricordo ancora quello che è avvenuto in passato – ha proseguito – ricordo l’atterramento di Ronaldo e tanto altro. Quello è stato un periodo terribile per il calcio e terribilissimo per noi”

  • Inter, mistero Sneijder. Moratti “spero resti” da chi dipende?

    Inter, mistero Sneijder. Moratti “spero resti” da chi dipende?

    Il caso Sneijder si infittisce di giorno in giorno. Se la volontà del giocatore è quella di restare, se Branca lo ritiene incedibile, se Gasperini lo vuole provare a centrocampo, se il Manchester United dice di non volerlo perchè non dovrebbe restare?

    © Victor Decolongon/Getty Images
    Il calciomercato è strano, quasi imprevedibile ma quando un presidente dice spero Sneijder resti, vuol dire che alla fine sarà ceduto. Il patron dell’Inter Massimo Moratti dal ritiro di Pinzolo alimenta la querelle Sneijder “Sneijder resta o va? Mi faccio anch’io questa domanda. Spero che rimanga. Per il momento e non solo per quel che riguarda Sneijder mi sembra ci siano tante voci e pochi soldi: non mi risulta ci siano in società novità su un’offerta del Manchester United. Un grande colpo in entrata? Ma un grande colpo in uscita mai, eh? Mi pare che Gasperini sia soddisfatto del gruppo che ha ed è più voglioso di una buona organizzazione della squadra che di un grande acquisto”. Chi mente? E’ il giocatore a voler andare via? E’ l’allenatore che non lo ritiene adeguato per il proprio gioco? Serve per metter a posto il bilancio? Moratti nonstante l’empasse sul calciomercato e lo spinoso caso Sneijder si dice soddisfatto del lavoro di Gasperini e dell’inserimento del nuovo acquisto Alvarez. Non poteva mancare poi una domanda sullo Scudetto del 2006 “La decisione del consiglio federale sullo scudetto? Non so niente… Scherzi a parte, mi sembra una conseguenza normale, giuridicamente giusto, una risposta obbligatoria: il Consiglio non poteva fare che così. La tutela di Facchetti? E’ la famiglia che c’è rimasta male e sta considerando che cosa poter fare. Per me è libera di muoversi come meglio crede”.

  • Scudetto 2006, Abete non decide ma bacchetta l’Inter

    Scudetto 2006, Abete non decide ma bacchetta l’Inter

    Decisione ampiamente annunciata il COnsiglio Federale decide di farsi legare le mani dagli avvocati e decide di non decidere demandando ad altri l’onere di una decisione fondamentale per ridare dignità e credebilità ad un sistema che stenta a mantenersi in piedi. Se il maggior organo del calcio non si prende il diritto di decidere di una materia cosi calda e scottante che senso ha averlo? Che senso ha avere un presidente federale come Giancarlo Abete? Un presidente che lascia decidere la prescrizione al procuratore federale, che si lascia consigliare da un pool di avvocati non arrogandosi nessuna decisione?

    L’apoteosi il presidente Abete l’ha poi compiuta al momento della conferenza stampa spiegando i motivi percui non è potuto intervenire lanciando però una stoccata all’Inter per non aver rinunciato alla prescrizione o ancor meglio per non aver deciso di riconsegnare lo scudetto. Come dire, io non lo faccio ma se lo fate voi… siamo tutti più contenti.

    “Si è deciso di rispettare le regole e dato che la Figc non può andare a fare una valutazione di merito nell’impossibilità di intervenire giuridicamente, anche in presenza di una titolarità, la posizione del presidente federale, contenuta nella relazione politica e condivisa all’unanimità da tutto il Consiglio federale, non ci sarebbe stata la proposta di revoca dello scudetto all’Inter. Anche se ci fosse stato un atto amministrativo a monte, la proposta del presidente federale sarebbe stata la non revoca dello scudetto”
    .

    “Mi sarei augurato una rinuncia della prescizione da parte dell’Inter – ha dichiarato ancora – L’etica non è mai andata in presrizione. Noi ci siamo attenuti alle regole vigenti. Se le norme sono tali da non soddisfare qualcuno ci può stare. Comprendo la complessità delle situazioni e l’importanza delle tifoserie”. Nessuna preoccupazione infine da parte della Figc per eventuali ricorsi della Juventus. “Non credo che la strada dei tribunali sia la scelta migliore, ma la rispetto. La credibilità del sistema è legata al rispetto delle regole”.