Tag: sciopero

  • Ora è ufficiale, domenica si gioca. I calciatori revocano lo sciopero.

    Ora è ufficiale, domenica si gioca. I calciatori revocano lo sciopero.

    Dopo le trattative ad oltranza dei giorni scorsi e le dichiarazioni fiduciose dei diretti interessati, finalmente è arrivata la tanto attesa ufficialità della revoca dello sciopero, indetto dall’Associazione Italiana Calciatori e previsto per il prossimo weekend (11 e 12 dicembre) che avrebbe bloccato la 16esima giornata del campionato di Serie A, per il contratto collettivo scaduto lo scorso 30 giugno e la riformulazione di alcuni punti in esso contenuti.
    E’ stato raggiunto infatti l’accordo tra le parti interessate (AIC e Lega Calcio) su 6 degli 8 punti alla base dello scontento dei calciatori, mentre rimane fuori quello più spinoso dei “fuori rosa” per il quale si comincerà a lavorare per inserirlo nel nuovo sotto la supervisione del presidente della FIGC Giancarlo Abete. L’ottavo, quello dei “trasferimenti coatti” non è stato preso in considerazione venendo definitivamente stralciato. Il nuovo contratto colletivo avrà una validità di tre anni. Questo il comunicato dell’AIC:

    • L’Associazione Italiana Calciatori, preso atto del buon andamento dei lavori per la stesura del nuovo testo dell’Accordo Collettivo, con la mediazione del Presidente della FIGC Abete, e sentiti i rappresentanti delle squadre, comunica che rientra l’azione di protesta in attesa della definitiva sottoscrizione e che i calciatori di Serie A scenderanno in campo alla 16a giornata di campionato fissata l’11 e il 12 dicembre prossimi“.

    Pienamente soddisfatto anche il presidente del CONI Gianni Petrucci che ha commentato così la revoca dello sciopero:

    • Fortunatamente, grazie a Campana, Beretta e Abete, che ha condotto molto bene la trattativa, non ci sara’ nessuna astensione che sarebbe stata un brutto spot per il calcio e i calciatori. Ci sono formule diverse per esprimere il proprio dissenso“.
  • Sciopero dei calciatori, come calpestare un diritto.

    Sciopero dei calciatori, come calpestare un diritto.

    Con l’ ennesima fumata nera tra l’ A.i.c  e la lega di serie A, il tanto temuto sciopero, o meglio, “astensione dall’ esercizio dell’ attività professionale”, come viene più dolcemente chiamato dall’ avv. Sergio Campana, è diventato realtà.

    Le date di questa particolare “astensione” sono già fissate, l’ 11 ed il 12 dicembre, ma chi viene realmente danneggiato da questo sciopero? Sicuramente l’ art. 40 della Costituzione individua un iter difensivo da affidare al lavoratore, quando i suoi diritti all’ esercizio ed alla continuazione della sua attività lavorativa, vengono talmente ignorati e calpestati e non osservati, da rendere la continuazione della stessa assolutamente improponibile e impraticabile. È ovvio che, dal punto di vista giuslavoristico, quando in sede di stipulazione di un’ accordo collettivo la categoria professionale è chiamata a fissare i punti base di tale accordo, questa, ha tutto il diritto di “battersi” per l’ attuazione dei punti che ritiene più opportuni ma è altrettanto ovvio che, non si è mai visto, in sede di negoziazione, una chiusura talmente totale della categoria stessa da far sembrare, la protesta e lo sciopero degli operai di “mirafiori” una autentica bazzecola. Inoltre risulta essere ridicolo, da un punto di vista morale, battersi per un’ accordo collettivo, quando il proprio conto in banca supera almeno i sette zeri, ma questo si sa, in Italia che è il paese dell’ ipocrisia, succede anche questo.

    La mediazione della federazione, capeggiata dal suo presidente Giancarlo Abete, era riuscita a risolvere alcuni dei punti controversi dell’ accordo, ma la discussione si è arenata, sulla ormai famosa norma che colpisce i giocatori messi fuori rosa dalle proprie squadre. Sarebbe inutile cercare di spiegare alla categoria dei calciatori, che il caso Pandev prima e Marchetti poi, dimostri come i calciatori hanno i mezzi e le istituzioni adeguate per far valere i propri diritti e che, tali mezzi si siano rivelati assolutamente vantaggiosi per i calciatori stessi. E sarebbe altrettanto inutile cercare di far comprendere alla categoria, che “lavorare” è un termine che, in questa particolare situazione, viene usato in maniera alquanto impropria e che quindi, si potrebbe cercare di trovare un’ accordo senza privare i “veri” lavoratori italiani, dello sport più amato e più seguito e che consente loro di non pensare, almeno per 90’, dei veri problemi che la vita quotidiana presenta giorno per giorno.

  • Sciopero sempre più vicino, si decide il 30 novembre.

    Sciopero sempre più vicino, si decide il 30 novembre.

    Anche nell’ ultimo incontro, tenutosi in giornata tra le parti in causa, non sembra esservi schiarita all’ orizzonte della stipula del contratto collettivo dei calciatori e lo sciopero è ormai situazione molto vicino alla realtà.

    Infatti entrambe le parti, rappresentate dal segretario generale dell’ AIC Gianni Grazioli e dal Presidente della Lega Serie A Beretta, restano ferme sui propri punti e l’ ultimo tentativo per scongiurare il tanto temuto sciopero, verrà effettuato dalla Federcalcio.

    “Lo sciopero resta dietro l’angolo e il 30 novembre prenderemo le nostre decisioni”. Così Gianni Grazioli, segretario generale dell’AIC, dopo l’incontro avuto oggi con il Presidente della Lega Serie A Beretta e il Presidente federale Abete. “La federcalcio – ha precisato Grazioli – vuol fare un ultimo tentativo ed entro la fine della settimana ci proporrà un accordo sugli otto punti di cui si è molto discusso dall’inizio delle trattative, osserveremo con attenzione il documento che ci sottoporrà Abete, ma restiamo contrari sui fuori rosa e sui trasferimenti obbligatori”.

    Con molta probabilità, quindi, il 30 novembre verrà indicata la data dello sciopero salvo miracoli da parte di Abete, presidente della FIGC.

  • Serie A, i giocatori revocano lo sciopero. Domenica si gioca

    Serie A, i giocatori revocano lo sciopero. Domenica si gioca

    Tutto risolto, almeno per il momento. L’AIC ha sospeso lo sciopero indetto dai calciatori, in merito al contratto collettivo di lavoro scaduto il mese di giugno scorso, programmato per domenica dopo l’incontro avuto nel pomeriggio in Federazione con la Lega Calcio. La quinta giornata di campionato quindi sarà regolarmente disputata. Ad annunciarlo il presidente dell’AIC Sergio Campana.

    E’ stato trovato l’accordo su 6 degli 8 punti alla base della discordia, restano da definire solo le questioni riguardanti i “trasferimenti obbligatori” e i “fuori rosa”. La mossa decisiva pare sia stata la cancellazione del turno infrasettimanale del 6 gennaio, la 18esima giornata di Serie A, anticipandolo al 22 dicembre per consentire ai calciatori di godere di qualche giorno in più di vacanza nel periodo natalizio.

    Le trattative comunque andranno avanti fino al 30 novembre con Abete che ha dato la sua disponibilità a fare da garante per i due punti sui quali ancora non è stato trovato l’accordo. Senza questa “clausola” lo sciopero non sarebbe stato sospeso.