Tag: Scherma

  • Valentina Vezzali portabandiera dell’Italia a Londra 2012

    Valentina Vezzali portabandiera dell’Italia a Londra 2012

    Era nell’aria, ora è ufficiale: Valentina Vezzali, signora del fioretto Azzurro, sarà la portabandiera italiana alle prossime Olimpiadi di Londra. Una scelta giusta, a riconoscimento di una carriera straordinaria, costellata di trionfi e medaglie, a conferma della superiorità della scuola italiana in fatto di scherma e, d’altronde, i numeri parlano per lei: cinque ori olimpici, tre successi consecutivi nel fioretto individuale da Sidney 2000 a Pechino 2008, ed un argento ad Atlanta 1996.

    Così, il prossimo 22 Giugno Valentina Vezzali farà visita al Quirinale al Presidente Giorgio Napolitano, da cui riceverà la bandiera tricolore che, poi, avrà l’onore di rappresentare nella parata inaugurale dei giochi londinesi, coronando quello che era il suo sogno, non segreto. Dopo la vittoria dell’oro ad Atene 2004, “Vale” aveva dichiarato apertamente la sua volontà di diventare mamma e, detto-fatto, il 9 Giugno 2005 è nato Pietro: subito dopo è tornata in pedana, ancora più grintosa, ancora più affamata di successi ed ha ottenuto, così, anche la vittoria a Pechino 2008, dove sperava di essere scelta come porta bandiere: in tal caso, venne preferito il canoista Antonio Rossi ma lei non ha desistito ed, ora, il suo desiderio è stato esaudito.

    Le spetterà un grande onore, ma anche l’onere di rappresentare a livello di immagine lo sport del nostro Paese ed, in particolare, la parte “rosa” che, di questi tempi, risulta essere la più competitiva, in ogni disciplina, partendo proprio dalla scherma, di cui la Vezzali è la regina incontrastata, con un palmares da capogiro, con ben undici coppe del mondo in bacheca, 76 vittorie individuali e tredici ori all’attivo. Valentina è Jesina ed, in tal caso, la provenienza geografica non è un particolare irrilevante, considerando che la cittadina marchigiana ha dato i natali anche ad altre stelle della scherma, come – tra gli altri – Giovanna Trillini ed Elisa Di Francisca, e che è riconosciuta in tutta Italia come la scuola di scherma maggiormente accreditata, al punto da associare alla città di Jesi un vero e proprio “cromosoma scherma”, come se vi fosse un fattore genetico che renda gli atleti jesini maggiormente competitivi: in realtà, il merito non è legato al Dna ma, bensì, alle strutture ed alla tradizione, alla bravura dei maestri, ed all’eccellenza di una scuola che continua a sfornare talenti della pedana.

    Valentina Vezzali | © Getty Images

    Valentina, dunque, rappresenterà tutto questo, incarnerà i valori del su background sportivo e sociale, porterà la sua immagine “acqua e sapone”, sempre sorridente, ma con una grande forza interiore, con una determinazione ferrea, che le permette di scendere in gara ponendosi sempre e comunque l’imperativo della vittoria, a prescindere da ciò che è stato già fatto e già conquistato, come solo i grandi riescono a fare: una piccola-grande donna, una mamma sprint, una campionessa. Tutto questo è Valentina Vezzali, agli antipodi rispetto alla sfrontatezza e dall’immagine patinata di Federica Pellegrini, ormai nota per il “gran rifiuto”, per aver declinato la proposta di divenire alfiere azzurro. La scelta della Vezzali, però, non è affatto una decisione di ripiego, bensì è il giusto riconoscimento per la sua gloriosa ed impeccabile carriera, così come ha sottolineato lo stesso presidente del Cio, Jacques Rogge, che ha già annunciato che “tiferà per lei, e sarà felice se riuscirà a conquistare il suo quarto oro olimpico”.

    Sarà certamente onorata di questo Valentina Vezzali, così come sarà felice di coronare il suo sogno, vestendo i vessilli Azzurri e succedendo  alla sua collega-concittadina Giovanna Trillini, ultima alfiere donna ad Atlanta ’96, in un’ideale “passaggio del testimone” a distanza di sedici anni.

  • Mondiali scherma, anche la spada è d’oro, Pizzo profeta in patria

    Mondiali scherma, anche la spada è d’oro, Pizzo profeta in patria

    Seconda giornata ai mondiali di scherma e terza medaglia d’oro per l’Italia con il catanese Paolo Pizzo che conquista il titolo iridato nella spada consegnando la quinta medaglia azzurra in due giornate. E dire che tutti attendevano il campione olimpico di pechino, Matteo Tagliariol dato in grande forma ma che dimostra ancora una volta di soffrire maledettamente il primo turno.

    Pizzo in trionfo ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Invece Pizzo non soffre l’esordio davanti alla sua gente, batte l’ungherese Imre nei quarti (15-11) e poi lo svizzero Kauter (15-12) in semifinale. Tutte e due le vittorie sono molto sofferte ma che denotano una certa pazienza nell’affrontare i turni da parte di Pizzo, pazienza caratteristica essenziale nella spada. In finale il catanese si trova l’olandese Verwijlen ed anche qui la vittoria è soffertissima, un 15-13 finale che regala a Pizzo la prima gioia a livello internazionale di un atleta forse arrivato un po’ tardi in nazionale (2007), abituato a soffrire sin da piccolo con la sconfitta di un tumore all’età di 13 anni, ma che certamente rappresenterà un arma in più ai giochi londinesi. Delusione invece per Tagliariol che viene eliminato dal coreano Park per 15-13 al primo turno, un primo turno vero e proprio tabù per il campione olimpico in carico dato in grandissima condizione. La russa Sophia Velikaia ha vinto la medaglia d’oro nella sciabola femminile battendo in finale l’americana Mariel Zagunis, campionessa uscente ed olimpica, per 15-14. Male le itaiane con la Vecchi battuta ai quarti di finale per 15-7 dalla fuoriclasse americana Mariel Zagunis. Prima di lei, erano andate ko Gioia Marzocchi (ottavi di finale), estromessa dal torneo dalla russa Julia Gavrilova (9-15) e Paola Guarneri (sedicesimi), ko con la giapponese Seira Nakayama per 15-8.

  • Mondiali scherma, eterna Vezzali. Montano, prima gioia mondiale

    Mondiali scherma, eterna Vezzali. Montano, prima gioia mondiale

    Iniziano nel migliore dei modi i mondiali di scherma in corso di svolgimento a Catania con subito due ori, conquistati nel fioretto femminile da Valentina Vezzali e nella sciabola maschile da Aldo Montano. Non a caso i due atleti simbolo della scherma azzurra non hanno tradito le grandi aspettative sulle loro prestazioni, ampliate dal fatto che si gioca in casa, situazione mai facile da affrontare.

    Valentina Vezzali ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Ma come dice Valentina Vezzali subito dopo la vittoria sulla connazionale Elisa Di Francisca, “quando uno è in pace con se stesso può raggiungere tutti i traguardi possibili”, una condizione psico – fisica  che tutta l’Italia si augura che la fuoriclasse azzurra possa mantenere a lungo per conquistare il quarto oro olimpico consecutivo a Londra. Sesto alloro mondiale per la jesina che in finale non ha dato scampo alla sua amica nonché concittadina, Elisa Di Francisca strapazzata con un netto 14-7 ma comunque soddisfatta, quest’ultima, di essersi mantenuta ai vertici mondiali dopo il titolo conquistato un anno fa a Parigi. Se la Vezzali rappresenta una felice abitudine con le sue vittorie, sicuramente l’opposto è rappresentato da Aldo Montano che finalmente, si spera, sembra aver trovato anche lui la serenità necessaria per dimostrare tutto il suo immenso talento che lo portò al titolo olimpico ad Atene 2004 nella sorpresa generale. Il livornese ha avuto la meglio nei confronti del tenace tedesco Limbach superato per 15-13 in una finale sempre condotta dall’azzurro con il pathos finale dove Montano, avanti 14-9, si fa recuperare quattro stoccate prima di chiudere in bellezza. Queste le parole di Montano dopo la finale: “Sono contentissimo, non ci credo nemmeno – racconta Montano -. C’era un punto interrogativo, ho fatto una grandissima gara. Non mi sento il più forte ma uno dei più forti, che un giorno può vincere ed un altro perdere. Sono stracontento, sono riuscito a vincere un’Olimpiade, un Mondiale ed un Europeo. Ero finito? Lo dicevate voi. Il fatto è che la vita di un atleta ha alti e bassi”. Come nel fioretto femminile, l’Italia poteva avere un’altra finale tutta azzurra, ma fa ben sperare anche il bronzo di Luigi Tarantino, superato in semifinale proprio dal tedesco Limbach.

  • Europei Scherma, dominio Italia, altri due ori nel fioretto e nella sciabola

    Europei Scherma, dominio Italia, altri due ori nel fioretto e nella sciabola

    Sempre e solo Italia agli europei di Sheffield, gli azzurri conquistano altri due allori continentali nel fioretto maschile e nella sciabola femminile.

    i fantastici ragazzi azzurri | ©Dean Mouhtaropoulos/Getty Images
    Se l’oro nel fioretto maschile era ampiamente pronosticabile, considerata la tripletta tricolore nella prova individuale, risulta essere storica la medaglia delle sciabolatrici che hanno superato l’Ucraina (45-43) in finale, Irene Vecchi, Ilaria Bianco, Gioia Marzocca e Paola Guarneri hanno così compiuto la più bella impresa di questi europei confermando il dominio italiano in quasi tutte le discipline. Tutto come pronostico invece, per i fiorettisti Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte che si sono confermarsi per la terza volta di fila campioni europei con un 45-28 sulla Francia. Ora il conto delle medaglie dell’Italia è a quota 8, con due giornate di gare e 4 titoli (fioretto e spada femminile, sciabola e spada maschile) ancora da assegnare.

  • Scherma, Italia tutta d’oro nel fioretto con Avola e Di Francisca

    Scherma, Italia tutta d’oro nel fioretto con Avola e Di Francisca

    Ennesima impresa agli europei di scherma a Sheffield per i colori azzurri, dopo la fantastica tripletta degli uomini arriva anche la doppietta nelle donne nel fioretto. Giovedì ci ha pensato Giorgio Avola a conquistare la medaglia d’oro battendo in finale il connazionale Andrea Cassarà 15-14 con Andrea Baldini a completare il podio con il bronzo, debilitato da qualche problema fisico ma capace di eliminare agli ottavi il quattro volte campione del mondo Joppich. L’altro bronzo e unico non italiano è del russo Cheremisinov, battuto da Avola in semifinale 15-8.

    Elisa Di Francisca nuova campionessa Europea nel fioretto | ©Dean Mouhtaropoulos/Getty Images
    Il dominio azzurro nel fioretto viene completato da Elisa Di Francisca, oro che supera la fuoriclasse mondiale nonché connazionale e pluricampionessa olimpica, Valentina Vezzali. Con questa vittoria forse si è completato il definitivo passaggio di consegne tra la Vezzali e la Di Francisca, infatti la 28enne Jesina, completa gli allori nel fioretto dopo il titolo italiano e quello mondiale. Oggi tocca alla sciabola maschile con Aldo Montano, Gigi Tarantino, Giampiero Pastore e Diego Occhiuzzi e alla spada femminile (Del Carretto, Moellhausen, Navarria e Fiamingo).

  • Di Francisca batte Vezzali agli assoluti di scherma

    Di Francisca batte Vezzali agli assoluti di scherma

    Elisa Di Francisca conquista gli assoluti di scherma di Livorno, battendo in finale per 5-4, stoccata decisiva negli ultimi secondi, uno dei mostri sacri della scherma italiana, una virago che negli ultimi dieci anni ha conquistato qualsiasi titolo, in campo italiano europeoe mondiale:Valentina Vezzali.

    La Di Francisca, però, proviene dalla stessa città della Vezzali, la patria italiana della scherma, Jesi, e non è nuova ad un’ impresa simile. L’incontro di ieri, infatti, sembrava il remake di quello del 2010, con lo stesso risultato che incorona la Di Francisca, atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, campionessa italiana nel fioretto. Il capo della polizia Manganelli si è voluto complimentare pubblicamente con le due atlete per il risultato raggiunto che “dà prestigio e riconoscimenti al gruppo sportivo Fiamme Oro”.

    Nella spada maschile, invece, il neo campione italiano è Matteo Tagliariol che ha superato 15- 8 il campione uscente Diego Confalonieri.

  • Elisa Di Francisca, la nuova regina del fioretto mondiale

    Elisa Di Francisca, la nuova regina del fioretto mondiale

    Il fioretto mondiale femminile ha una nuova regina e tanto per cambiare, è italiana, infatti la medaglia d’ oro ai mondiali transalpini, è stata vinta da Elisa Di Francisca con a completare il podio, le connazionali Arianna Errigo (argento) e la sempre presente, Valentina Vezzali (bronzo).

    Sicuramente pensare di ripercorrere la carriera di una campionessa immensa come Valentina Vezzali, è sicuramente compito molto arduo, ma ad Elisa Di Francisca, la nuova campionessa mondiale di fioretto femminile, il carattere non manca ed è pronta a raccogliere la sfida lanciata dalla Vezzali, uscita sicuramente non contenta, nonostante la medaglia di bronzo conquistata agli ultimi mondiali.

    Nata a jesi, 28 anni fa, la Di Francisca fa parte del gruppo sportivo delle fiamme oro della polizia di Stato ed ha un palmares di tutto rispetto, infatti è la campionessa italiana in carica del fioretto, titolo conquistato a Siracusa, proprio contro la Vezzali ed insieme a lei ha conquistato il titolo mondiale a squadre sia a New York nel 2004 che ad Antalia nel 2009, nonché il titolo Europeo a Zalaegersberg nel 2005, a Plovdiv nel 2009 e a Lipsia nel 2010. Mentre dal punto di vista individuale vanta, oltre al fresco titolo mondiale parigino, anche un bronzo mondiale conquistato ad Antalia nel 2009, uno Europeo a lipsia nel 2010 ed un argento, sempre Europeo conquistato a Smirne nel 2006.

    Adesso la nuova campionessa mondiale si gode il momento di gloria ma l’ obiettivo è già fissato, l’oro olimpico alle prossime olimpiadi londinesi del 2012.

    Guarda la fotogallery di Elisa Di Francisca

  • Scherma, Europei di Lipsia: Italia dominatrice della manifestazione

    Possiamo parlare di calcio, di pallacanestro, di formula 1, ma quando si parla della scherma le soddisfazioni per il nostro sport e per la nostra nazione, sono sempre tante.

    Agli ultimi europei di Lipsia, appena conclusi, l’Italia è stata l’assoluta dominatrice della manifestazione, chiudendo con 5 ori. Come da tradizione, l’arma più prolifica è stata il fioretto dove addirittura c’e’ stato l’en plein con i titoli individuali di Valentina Vezzali e Andrea Baldini e la medaglia d’argento di Valerio Aspromonte e di Elisa Di Francisca e come se non bastasse, vi sono i due ori nella competizione a squadre con la squadra femminile composta da Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Ilaria Salvatori e quella maschile composta da Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Valerio Aspromonte e Giorgio Avola.

    Bene anche gli sciabolatori, dove sebbene vi sia stata delusione nella prova individuale, gli azzurri si sono prontamente riscattati nella prova a squadre, conquistato un fantastico oro con un Aldo Montano assoluto protagonista. Ottimo anche l’argento delle spadiste, sconfitte in finale dalla Polonia ed i tre bronzi conquistati dalla Bianco nella sciabola femminile, dalla stessa squadra femminile di sciabola composta da Ilaria Bianco, Irene Vecchi, Gioia Marzocca e Alessandra Lucchino ed infine, dalla Di Francisca nel fioretta femminile.

    Così, la nazionale azzurra con 5 ori, 2 argenti e 3 bronzi si piazza al primo posto nel medagliere continentale lasciando un segnale ottimo, in vista dell’appuntamento più importante che sarà nel 2012, alle olimpiadi londinesi.