Tag: sassuolo

  • E’ di Pogba il gol scudetto

    E’ di Pogba il gol scudetto

    Paul Pogba, al 82′, con una sua rete ha deciso il match tra Juventus-Sassuolo, in favore della squadra di Allegri, mettendo un tassello importante nell’economia del campionato: con questa vittoria la Juventus è a +11 punti sulla Roma seconda in classifica. La squadra di Garcia, ormai in fase calante da diverse settimane, non impensierisce più i campioni d’Italia in carica e soltanto un suicidio della Juventus, il che appare improbabile, può riaprire questa Serie A 2014-2015. I meriti della squadra bianconera sono sotto gli occhi di tutti ma giocare un campionato dove tutte le avversarie fanno a gara a chi sbaglia di più è un bel vantaggio.

    Paul Pogba ha deciso Juventus-Sassuolo e la stagione intera
    Paul Pogba ha deciso Juventus-Sassuolo e la stagione intera

    Nella prima frazione di gara occasioni pericolose da gol non se ne segnalano ma la partita è gradevole; la Juventus fa la gara ma il Sassuolo difende con ordine. Il primo tiro nello specchio della porta arriva al minuto 32′ quando Tevez, da fuori area, conclude ma Consigli respinge di pugno. Al 36′ punizione di Sansone ma il tiro è troppo centrale e Storari può parare.

    Nella ripresa subito pericoloso Pogba al 50′ con un tiro che sfiora il palo; il secondo tempo è quasi a senso unico anche se i padroni di casa non riescono quasi mai a centrare la porta; al’ 82 perde palla Berardi e regala alla Juventus la possibilità di partire in contropiede concluso con una gran conclusione di Pogba che questa volta centra la porta, decidendo la gara e probabilmente lo scudetto, anche se forse a vedere l’andazzo di questo 2015, lo scudetto si era già deciso nello scorso anno: 11 punti di vantaggio e lo scontro diretto a proprio favore, fanno fare sogni tranquilli agli uomini di Allegri.

    JUVENTUS – SASSUOLO 1-0

    JUVENTUS (4-3-1-2): Storari, Lichsteiner, Bonucci, Chiellini,  Evra, Vidal, Marchisio, Pogba, Pereyra (63. Pepe), Tevez (87. Barzagli), Morata (63. Lliorente) All: Allegri

    SASSUOLO (4-3-3): Consigli, Vrsaljko, Acerbi, Peluso, Longhi, Brighi (79. Chibsah), Magnanelli, Missiroli (85. Lazarevic), Berardi, Zaza, Sansone (72. Taider)

    AMMONITI: Tevez, Pogba (J), Missiroli, Sansone, Magnanelli, Zaza (S)

     

  • Zapata lancia il Napoli, Inter soffre ma  vince a Cagliari

    Zapata lancia il Napoli, Inter soffre ma vince a Cagliari

    Nei due posticipi di questo lunedì della 24° giornata di Serie A, arrivano successi per Napoli ed Inter. 

    Tra gli azzurri, vittoriosi 2-0 al San Paolo contro il Sassuolo, brilla la stella di Duvan Zapata. Il sostituto dello squalificato Higuain non fa rimpiangere il Pipita e si rende assoluto protagonista con un gol ed un assist per Hamsik.

    Al S.Elia l’Inter di Mancini infila la terza vittoria consecutiva in campionato ma per i nerazzurri non è stato così semplice. Avanti 2-0 con le reti di Kovacic ed Icardi, entrambe nella ripresa, l’Inter si complica la vita subendo la rete di Longo e dovendo resistere ad un Cagliari volenteroso e con un M’Poku che ha messo in mostra tutto il suo talento.

    Veniamo al racconto delle due gare.

    NAPOLI – SASSUOLO

    La partita inizia con il Napoli a fare la gara anche se si viaggia senza emozioni almeno per i primi 10 minuti, anche se Di Francesco è costretto al cambio al minuto 11 per l’infortunio di Antei sostituito da Biondini. I padroni di casa giocano ma il Sassuolo sa sempre essere pronto a ripartire ed essere insidioso. La sfortuna colpisce i neroverdi, al 22° anche Cannavaro deve uscire per infortunio. Il Sassuolo cresce e al 29° Berardi mette paura al San Paolo con una gran giocata, la sua conclusione a giro esce di un nulla. Il Napoli potrebbe portarsi in vantaggio al 41° ma Zapata non arriva sul cross rasoterra di Hamsik. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    L'esultanza di Hamsik e Zapata | Foto Twitter
    L’esultanza di Hamsik e Zapata | Foto Twitter

    Si riparte ed è subito Zapata ad avere l’occasione buona con un colpo di testa, da posizione defilata, che esce sul fondo. All’occasione del colombiano risponde Berardi con un tiro che non passa lontano dal palo. Al 61° i partenopei passano in vantaggio con un volenteroso Zapata che prova ad andare al tiro, viene murato, cade, si rialza e calcia battendo Consigli. Zapata è sempre più protagonista e al 70° si trasforma in assistman e serve ad Hamsik la palla che lo slovacco trasforma nel 2-0. Al 72° il Napoli rimane in 10, brutto fallo da dietro del neoentrato Mertens che prende il rosso diretto. Il Sassuolo fa girare palla e al 77° serve un miracolo di Andujar per togliere la gioia del gol a Magnanelli autore di un gran tiro al volo. I neroverdi però non riescono più a creare anzi rischiano di prendere il 3-0.

    NAPOLI – SASSUOLO 2-0 (61° Zapata, 70° Hamsik)

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez, Gargano; Callejon (89° Mesto), Hamsik (81° De Guzman), Gabbiadini (65° Mertens); Zapata

    Allenatore: Benitez.

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Antei (11° Biondini), Cannavaro (22° Bianco), Acerbi, Gazzola; Taider, Magnanelli (77°Lazarevic), Missiroli; Berardi, Zaza, Floro Flores

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Massa.

    Ammoniti: Maggio (N), Bianco (S), Magnanelli (S), Gargano (N), Zapata (N)

    Espulso: Mertens (N)

     

    CAGLIARI – INTER 

    Mancini apporta delle modifiche rispetto alla formazione prevista, lasciando in panchina Ranocchia e Shaqiri per Vidic e Kovacic. Zola si affida al doppio regista Conti-Crisetig. L’Inter parte con grande personalità provando a fare la gara ma i rossoblù sanno come ripartire in velocità. Al 19° occasione colossale per Podolski che salta anche Brkic ma non va mai al tiro e la chance si perde. Passano 5 minuti e Podolski non trova il colpo di testa vincente sotto porta. Le occasioni per l’Inter si moltiplicano e serve un ottimo Brkic per tenere lo 0-0. Al 35° primo spavento per l’Inter con M’Poku che dopo una giocata mette in mezzo costringendo Carrizo e Santon al salvataggio. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e l’Inter trova subito il vantaggio con Kovacic abile a calciare alle spalle di Brkic una palla ben lavorata in area da Icardi. La reazione del Cagliari è immediata con Donsah che va al tiro costringendo Carrizo alla parata. L’Inter sbanda, Vidic regala ad un occasione che Cossu spreca, poi diventa protagonista Carrizo che salva dopo una super giocata di M’Poku e poi si ripete su Longo che si era trovato in area sfruttando un errore di Medel. I nerazzurri tremano ed il Cagliari continua a spingere. Nel momento migliore dei padroni di casa però arriva il raddoppio dell’Inter con Icardi che, al 68°, riceve in area, mette a sedere il difensore e scaglia la palla in rete. Il Cagliari però non ci sta e al 74° Longo vince lo scontro con Juan Jesus e lascia partire il tiro che supera Carrizo. Il gol carica gli uomini di Zola che spingono e creano, mettendo in crisi la difesa di Mancini. L’Inter però tiene e alla fine può festeggiare il successo, il terzo di fila in campionato.

    CAGLIARI – INTER 1-2 (47° Kovacic (I), 68° Icardi (I), 74° Longo (C))

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Dessena, Rossettini, Capuano, Avelar; Crisetig (72° Ceppitelli), Conti, Donsah; Cossu (67° Joao Pedro), M’Poku, Cop (55° Longo).

    Allenatore: Zola.

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; Campagnaro, Vidic, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Brozovic (82° Hernanes); Kovacic (92° Kuzmanovic); Icardi, Podolski (81° Dodò)

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Brozovic (I), Cop (C), Campagnaro (I), Avelar (C)

     

  • Sprofondo nerazzurro, il Sassuolo fa tris

    Sprofondo nerazzurro, il Sassuolo fa tris

    Il lunch-match del 21° turno di Serie A è Sassuolo-Inter, una gara che promette sempre imprevedibilità e spettacolo, con i neroverdi a continuare la loro tradizione di “ammazzagrandi” e i nerazzurri che devono trovare una maggiore continuità, sia nei risultati che nel gioco se vogliono ambire ad un piazzamento finale che possa consegnargli le porte dell’Europa.

    Mancini inserisce Donkor dal primo minuto e per il resto tiene, grazie anche al ritorno a tempo pieno di Palacio, la linea a tre dietro all’unica punta Podolski che sta sempre più prendendo consapevolezza e consensi nello scacchiere nerazzurro. Padroni di casa che non snaturano la loro fisionomia ed Eusebio Di Francesco resta fedele al suo credo fatto di attacco e pressing a tutto campo. Nota curiosa che viene proposta dalle formazioni ufficiali delle de squadre è che il Sassuolo ha solo uno straniero in campo, Vrsaljko, mentre l’Inter ha solo un italiano nel undici iniziale, Ranocchia.

    Dopo una prima fase di gara di studio fatto di fiammate nerazzurre stoppate bene dalla difesa del Sassuolo la partita inizia a decollare nel ritmo. Al 17° Missiroli serve Zaza al limite che tira una sassata che s’insacca sotto la traversa per l’1-0 neroverde.

    30° Magnanelli serve a sinistra Sansone liberissimo, si accentra, fa un doppio passo che elude l’intervento del difensore nerazzurro e poi scarica un destro terrificante che s’insacca sotto l’incrocio all’altezza del primo palo difeso da Handanovic. Bellissima rete e doppio vantaggio per il Sassuolo.

    La prima reazione dell’Inter è tutta in un sinistro velenoso di Podolski che esce fuori alla destra di Consigli.

    Domenico Berardi chiude la gara contro l'Inter | Foto Twitter
    Domenico Berardi chiude la gara contro l’Inter | Foto Twitter

    Al 45° ancora un’occasione per i padroni di casa che con un tiro da fuori area di Sansone servono sul rimpallo Magnanelli solo davanti ad Handanovic che esce prontamente sventando la minaccia. E’ l’ultimo sussulto di una prima frazione ben giocata dal Sassuolo, mentre l’Inter appare mai scesa in campo.

    Nella ripresa per i primi dieci minuti si vede poco, solo un bello spunto di Shaqiri che mette in mezzo all’area un pallone invitante sul quale nessuno dei compagni si fa trovare pronto e l’evanescenza dell’attacco nerazzurro convince Mancini al 56° a sostituire Podolski con Icardi.

    La manovra interista si fa più avvolgente ed il Sassuolo ne approfitta per prendere un po’ di respiro, è sempre Shaqiri il più attivo che colpisce il palo a portiere battuto su una conclusione improvvisa e poco dopo Palacio da buona posizione calcia di prima ma spedisce di poco fuori.

    Al 76° dalla destra parte un cross bellissimo che trova sul secondo palo Dodò che stacca in solitario prendendo il tempo a Vrsaljko e colpisce verso la porta di testa ma Consigli respinge in tuffo.

    Puscas appena subentrato a Palacio si fa notare, al 79° effettua una discesa incredibile sulla sinistra, salta l’uomo in area e poi rientra calciando verso la porta, Consigli respinge il tiro e sulla ribattuta Icardi ci prova da fuori area con ancora il portiere neroverde che si distende deviando in angolo. Nell’azione s’infortuna Terranova che viene sostituito d Brighi.

    All84° l’Inter riapre la partita grazie a Icardi. disgraziato retropassaggio di Magnanelli per Consigli sul quale interviene il centravanti argentino che dribbla il portiere e poi deposita in rete per 1-2.

    Nei minuti finali tanta confusione dove il Sassuolo spreca l’occasione per la terza rete e s’infiammano gli animi dove ne fa le spese Sansone espulso. E proprio nei minuti di recupero Berardi chiude, su calcio di rigore, il match per il 3-1 finale.
    SASSUOLO-INTER 3-1 (2-0) – 17° Zaza (S), 29° Sansone (S), 83°  Icardi (I), 93° Berardi rig. (S)

    Sassuolo (4-3-3): Consgli 6,5; Vrsaljko 6, Terranova (dal 79° Brighi S.V.), Cannavaro 6, Longhi 6,5 (dal 61° Gazzola 6); Biondini 5,5, Magnanelli 6, Missiroli 6 (dal 75° Antei 5,5); Berardi 6,5, Zaza 7, Sansone 7,5.

    All.: Eusebio Di Francesco 7.

    Inter (4-2-3-1): Handanovic 5; Donkor 4,5, Vidic 5,5 (dal 70° Brozovic 6), Ranocchia 5, Dodò 5,5; Guarin 5, Medel 5,5; Shaqiri 6,5, Kovacic 6, Palacio 5,5 (dal 78° Puscas 6); Podolski (dal 56° Icardi 6,5).

    All.: Roberto Mancini 4,5

    Arbitro: Paolo Valeri 5

    Ammoniti: Missiroli (S), Zaza (S), Ranocchia (I), Vidic (I), Donkor (I), Sansone (S), Icardi (I), Donkor (I). Espulsi: Sansone (S), Donkor (I)

  • De Jong rilancia il Milan in Coppa Italia

    De Jong rilancia il Milan in Coppa Italia

    Nella prima gara degli ottavi di finale di Coppa Italia il Milan, non senza patemi, supera per 2-1 il Sassuolo e si qualifica per i quarti di finale della manifestazione dove incontrerà la vincente della sfida tra Torino e Lazio.

    I primi dieci minuti di gara sono stati a ritmo lento, al 23′ il primo sussulto della gara: velo di Pavoletti per Floccari il quale non aggancia in posizione centrale, poi la conclusione di Cerci da posizione defilata viene parata di piede da Pomini. Al 28′ la risposta è affidata a Pavoletti il quale, su cross di Vrsaljko, conclude di destro di prima intenzione ma la palla esce a lato. Al 36′ diagonale di sinistro di Pazzini che angola troppo e la palla esce a lato. Al 37′ buona percussione di El Shaarawy che conclude di destro dal limite ma la palla è alta sopra la traversa. Al 39′ vantaggio del Milan: assist di Cerci e girata vincente al volo di Pazzini dal limite dell’area piccola. Al 45′ viene annullato un gol a Vrsaljko per fuorigioco in area piccola.

    Al 48′ Pomini ha salvato su colpo di testa di Pazzini; pochi instanti dopo bravo Abbiati a parare, in presa bassa, sul destro dal limite di Sansone; al 51′ cross di El Shaarawy da sinistra ma Bonaventura è murato da Antei.

    De Jong, autore della rete decisiva in Milan-Sassuolo
    De Jong, autore della rete decisiva in Milan-Sassuolo

    Al 54′ girata di Pavoletti da centro area di sinistro ma non centra la porta. Al 58′ destro di Pazzini da posizione molto angolata e parata di Pomini;  al 64′ il pareggio del Sassuolo su calcio di rigore realizzato da Sansone, dopo un fallo di Zapata su Pavoletti. Al 68′ punizione di Cerci e respinta di Pomini in corner. Al 70′ Abbiati prolunga in corner su cross di Sansone svirgolato da Alex. Al 80′ sinistro di Floccari parato da Abbiati, al 86′ il gol decisivo del Milan: traversa al volo di Poli dal limite dell’area piccola e tap-in vincente di De Jong che conclude in porta di potenza.

    MILAN – SASSUOLO 2-1

    MILAN (4-3-2-1): Abbiati, Abate, Alex, Zapata, De Sciglio (45′ Bonera), Poli, De Jong, Bonaventura, Cerci (83′ Montolivo), El Shaarawy, Pazzini. All: Filippo Inzaghi

    SASSUOLO (4-3-3): Pomini, Vrsaljko, Antei, Cannavaro, Longhi, Chibsah, Missiroli, Biondini, Floccari, Sansone (88′ Floro Flores), Pavoletti (85′ Zaza) All: Eusebio Di Francesco

    ARBITRO: Tomasi di Bassano del Grappa

    RETI: Pazzini 38′; De Jong 86′; Sansone rig, 64′

  • Zaza apre e Thereau chiude, Sassuolo-Udinese 1-1

    Zaza apre e Thereau chiude, Sassuolo-Udinese 1-1

    Lo immaginavamo, Sassuolo e Udinese hanno dato vita ad una gara equilibrata e vivace dove, prive dell’assillo dei punti in classifica, si sono date battaglia. Prima apre il match Zaza, certificando un buon inizio della squadra di Di Francesco e poco dopo pareggiano i bianconeri grazie ad una rete di Thereau. Poi il match si sviluppa divertente e pieno di occasioni ma non si sbloccherà più regalando un punto per parte.

    Thereau pareggia per l'Udinese | Foto Twitter
    Thereau pareggia per l’Udinese | Foto Twitter

    Il primo quarto d’ora è guardingo da entrambe le squadre ma il Sassuolo si fa preferire per la sua capacità di aggredire l’avversario. Proprio al 15° Zaza su un cross preciso di Vrsaljko sfrutta l’occasione colpendo di testa e mettendo la palla alle spalle di Karnezis che comunque aveva intuito senza poter però intervenire. Dieci minuti dopo i ragazzi di Di Francesco potrebbero raddoppiare, ma il colpo di testa di Cannavaro, servito da Berardi, è debole e fuori misura.

    Il pareggio bianconero arriva poco dopo, nell’unica palla-gol del primo tempo costruita dall’Udinese. Dalla destra parte un’azione in contropiede dove Allan serve al centro in area Thereau, il francese non ci pensa due volte e fulmina Consigli con un bel trio sul secondo palo. Prima della fine del primo tempo il Sassuolo si crea un’altra occasione con Zaza, ancora di testa servito da Missiroli, ma il tiro è fuori di poco.

    La ripresa è scoppiettante e parte subito col botto Thereau mette subito alla prova i riflessi di Consigli che devia in angolo. Poi è il Sassuolo a pigiare sull’acceleratore e nella fase centrale della ripresa si rende pericoloso in almeno tre occasioni, prima con Berardi, poi due volte con Zaza che prima tira fuori con una girata al volo su servizio di Vrsaljko e poi si ritrova a tu per tu con Karnezis ma sul più bello viene stoppato da un’entrata provvidenziale di Domizzi.

    Come accaduto la settimana scorsa l’Udinese fallisce l’occasione d’oro per imprecisione. In contropiede Widmer serve in area Bruno Fernandes che spreca malamente. Sul finale di gara il sassuolo fallisce un’occasione clamorosa, sul solito perfetto servizio di Vrsaljko in area Floccari viene anticipato e sugli sviluppi Berardi tira di potenza e colpisce il palo a Karnezis battuto.

    SASSUOLO-UDINESE 1-1 (1-1) – 15° Zaza (S); 26° Thereau (U)

    Sassuolo (4-3-3): Consigli 6,5; Vrsaljko 7, Cannavaro 6, Acerbi 6, Longhi 6; Brighi 5,5 (dal 82° Floccari S.V.), Magnanelli 6, Missirola 6,5; Berardi 6, Zaza 6,5, Floro Flores 5.

    All.: Eusebio Di Francesco 6,5

    Udinese (3-5-2): Karnezis 6; Danilo 5,5, Domizzi 6, Piris 6; Widmer 6, Allan 6,5, Guillherme 5,5, Kone 6, Gabriel Silva 5,5 (dal 46° Heurtaux 5,5); Thereau 7, Geijo 5 (dal 21° Bruno Fernandes 6).

    All.: Andrea Stramaccioni 5,5

    Arbitro: Massa 5,5

    Ammoniti: Berardi (S), Widmer (U), Vrsaljko (S), Thereau (U), Cannavaro (S). Espulsi:

  • Sassuolo e Di Francesco contro la bestia nera Udinese

    Sassuolo e Di Francesco contro la bestia nera Udinese

    Uno degli anticipi previsti per domani è Sassuolo-Udinese, dove la squadra di Eusebio Di Francesco cercherà di battere la bestia nera Udinese, infatti sono solo due i precedenti tra le due formazioni e risalgono entrambi alla stagione scorsa dove in tutti e due i casi i bianconeri s’imposero sui neroverdi emiliani.

    Alle 18:00 al Mapei Stadium si affronteranno due delle squadre più in forma del momento e che, classifica alla mano, dicono di essere in una posizione tranquilla di classifica dove prima “del giro di boa” hanno già raggiunto tranquillamente la metà dei punti salvezza che fino a qualche anno fa si attestavano sui quaranta punti ma che nelle ultime stagioni sono scesi vertiginosamente. Tuttavia entrambi i tecnici intendono continuare a correre e non perdere la concentrazione.

    Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo | Foto Twitter
    Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo | Foto Twitter

    Di Francesco dovrà fare a meno di Peluso che riporta problemi ad una caviglia e al suo posto dovrebbe essere schierato Longhi a completare la linea di difesa a quattro con Cannavaro, Acerbi e Vrsaljko. Il resto è il confermatissimo trio di centrocampo Magnanelli, Biondini, Missiroli e il tridente d’attacco pesane Berardi, Zaza e Sansone. In porta Consigli.

    L’Udinese deve fare i conti con una maggiore disponibilità, infatti la rosa a disposizione di Stramaccioni è più numerosa ed inoltre è al gran completo. Solito 3-5-2 con Karnezis tra i pali e la coppia d’attacco Thereau-Di Natale che a questo punto, viste le notizie di mercato aggiornate ad oggi non avrà nemmeno più il ballottaggio con Muriel.

    Proprio il carattere sbarazzino della gara e la facilità delle due compagini di andare a rete ci fa pronosticare una gara ricca di gol e divertente, entrambi i tecnici lasciano giocare gli avversari ed amano aggredire in fase offensiva lasciando spazi nelle proprie retroguardie.

    SASSUOLO-UDINESE – LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Longhi; Biondni, Magnanelli, Missiroli; Berardi, Zaza, Sansone.
    All.: Eusebio Di Francesco.
    Udinese (3-5-2): Karnezis; Danilo, Domizzi, Heurtaux; Widmer, Allan, Guilherme, Kone, Gabriel Silva; Thereau, Di Natale.
    All.: Andrea Stramaccioni.
    Arbitro: Massa di Imperia.
  • Anticipi Serie A: tris Lazio, Palermo all’ultimo respiro

    Anticipi Serie A: tris Lazio, Palermo all’ultimo respiro

    I due anticipi della 15° giornata di Serie A hanno visto due successi interni, ma se per la Lazio è stato un netto 3-0, maturato nella ripresa, contro l’Atalanta, il Palermo ha trovato subito il vantaggio, si è fatta agganciare dal Sassuolo e proprio nel recupero della seconda frazione ha trovato il gol vittoria.

    Veniamo a raccontare i due match partendo da quello delle 18 disputato al Renzo Barbera tra Palermo e Sassuolo.

    PALERMO – SASSUOLO

    Allo stadio di Palermo si affrontano due squadre in salute e che possono essere considerate tra le sorprese di quest’inizio di stagione.

    Iachini mantiene il suo 3-5-2 con Vazquez che rientra dalla squalifica e si accomoda accanto a Dybala. A centrocampo Barreto non ce la fa, gioca Chochev.

    Anche Di Francesco non modifica il modulo, mantenendo il suo 4-3-3 e sostituendo i tre squalificati Peluso, Vrsaljko e Berardi con Gazzola, Longhi e Floro Flores.

    Si parte ed il Palermo passa subito in vantaggio con Rigoni che gira di testa un corner calciato da Dybala. Il Sassuolo tenta di reagire ed il primo tempo si mantiene vivace con entrambe le squadre che provano a far gol. Il parziale però non cambia e si va al riposo sul 1-0.

    Nella ripresa il Palermo ha diversa chances ma le spreca e al 66° arriva l’episodio che potrebbe indirizzare la gara ancor di più verso i rosanero: ripartenza Palermo, Consigli sbaglia totalmente l’uscita ed è costretto a stendere, fuori area, Maresca, l’arbitro estrae il rosso. Sembrerebbe la mazzata per il Sassuolo ma i neroverdi non mollano ed incredibilmente al 85° trovano la parità. Andelkovic sbaglia l’intervento respingendo corto un’imbucata di Floccari, Pavoletti è lesto a calciare senza lasciare scampo a Sorrentino. Sembra finita ma non sono stati fatti i conti con Belotti che al 92°segna ma partendo da posizione di fuorigioco ed un minuto dopo, assistito da Vazquez, si presenta nuovamente davanti a Pomini, in posizione regolare, e calcia regalando il vantaggio al Palermo. Zaza avrebbe addirittura il pallone del pari ma Sorrentino si supera e salva il risultato. Al 96° c’è tempo per un altro rosso, brutta entrata di Cannavaro su Dybala che gli costa l’espulsione diretta.

    PALERMO – SASSUOLO 2-1 (1-0) (2° Rigoni (P), 85° Pavoletti (S), 93° Belotti (P))

    Palermo (3-5-2): Sorrentino; Munoz, Gonzalez, Andelkovic; Morganella, Rigoni (82° Bolzoni), Maresca (89° Belotti), Chochev (72° Della Rocca), Lazaar; Vazquez, Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Longhi; Taider (82° Pavoletti), Magnanelli, Missiroli; Floro Flores (68° Pomini), Zaza, Sansone (77° Floccari).

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Maresca.

    Ammoniti: Gazzola (S), Magnanelli (S), Zaza (S), Belotti (P).

    Espulsi: Consigli (S), Cannavaro (S).

     

    LAZIO – ATALANTA

    Alle 20.45 si sfidavano Lazio ed Atalanta.

    Pioli sceglie un 4-3-2-1 con Felipe Anderson e Mauri alle spalle di Djordjevic e con un centrocampo composto da Ledesma-Gonzalez-Lulic.

    Colantuono modifica il suo schema, passando ad un 4-3-1-2 con le due punte pesanti, Denis e Bianchi, supportate da Moralez e con Del Grosso scelto sull’esterno al posto di Dramè.

    Stefano Mauri
    Stefano Mauri

    Il primo tempo è tutto fuorchè spettacolare, le squadre tendono più a controllare che a pungere e a parte qualche tentativo della Lazio, non si assiste ad emozioni.

    Nella ripresa la sfida si accende subito con Mauri che al minuto 51 sfrutta una bella azione di Felipe Anderson e praticamente a porta vuota, deposita in rete per il vantaggio. Ci si aspetta una reazione nerazzurra che non arriva, anzi è la Lazio a trovare il raddoppio con un gran tiro a giro sempre di Mauri, su tocco di uno scatenato Felipe Anderson. La gara però non si chiude qua, i biancocelesti calano il tris al 81° con un bel colpo di testa di Lulic su perfetto cross di Basta. La Lazio conquista un successo pesante che permette, momentaneamente, alla squadra di Pioli di agganciare il Genoa al 3° posto.

    LAZIO – ATALANTA 3-0 (0-0) (51°, 71° Mauri, 81° Lulic)

    Lazio (4-3-2-1): Marchetti; Basta, de Vrij, Cana, Radu (82° Cavanda); Gonzalez, Ledesma, Lulic; Mauri (72° Keita), Felipe Anderson; Djordjevic (76° Klose).

    Allenatore: Pioli.

    Atalanta (4-3-1-2): Sportiello; Benalouane, Stendardo, Cherubin, Del Grosso (63° Dramè); Migliaccio (60° D’alessandro), Cigarini, Carmona; Moralez; Denis, Bianchi (72° Boakye).

    Allenatore: Colantuono.

    Arbitro: Rocchi

    Ammoniti: Denis (A), Migliaccio (A)

  • Serie A: La Roma non sfrutta la frenata della Juve

    Serie A: La Roma non sfrutta la frenata della Juve

    La Roma recupera in extremis il risultato con il Sassuolo e non riesce ad approfittare dello stop avuto dalla Juventus nella trasferta di Firenze.

    I giallorossi che in teoria avevano la possibilità di portarsi a -1 dalla compagine torinese, nella sfida contro i neroverdi hanno faticato tantissimo per riuscire a rimontare lo 0-2 e portare a casa quel punticino che lascia la distanza immutata, a -3, dalla vetta.

    Le due contendenti allo scudetto quindi viaggiano di pari passo rallentando il ritmo e le colpe possono essere diverse: dal turnover in vista delle delicatissime sfide Champions, all’ottimo stato di salute delle due avversarie che in questo turno hanno sfidato Juventus e Roma.

    Partiamo con la nostra analisi partendo dall’anticipo di ieri sera di Firenze.

    FIORENTINA – JUVENTUS 0-0

    Allo Stadio Franchi, Allegri sceglie di preservare alcuni titolari, in vista della gara con l’Atletico Madrid di martedì prossimo, e modifica il modulo, tornando al 3-5-2. Stesso modulo di Montella che confida nella verve di Cuadrado e in Gomez tornato al gol nello scorso turno.

    La gara è stata povera di emozioni con le due squadre che hanno pensato più a cercare di non perdere piuttosto che a cercare di vincere. Un paio di guizzi di Pogba, poi impreciso nel momento di fare l’ultima giocata, una conclusione di Cuadrado, disinnescata da Buffon, un super intervento di Bonucci su Mario Gomez dopo un invenzione del buon Mati Fernandez, questo è quello che ha raccontato l’anticipo del venerdì.

    ROMA – SASSUOLO 2-2 (15°, 17° Zaza (S), 78° rig., 92° Ljajic (R))

    L'errore di De Sanctis che permette a Zaza di segnare lo 0-1
    L’errore di De Sanctis che permette a Zaza di segnare lo 0-1

    Se la Juventus è parsa “distratta” dalla Champions e schierata in campo con abbondante turnover, lo stesso si può dire per la Roma. Garcia probabilmente decide di rinunciare a troppi titolari anche se molto probabilmente sulla gara pesa tantissimo il pasticcio di De Sanctis al 15° quando dopo un retropassaggio, sull’attacco di Zaza, rinvia addosso all’attaccante della nazionale con la palla beffarda che si infila in rete. Passano due minuti e la Roma pare ancora sotto shock, sbaglia il fuorigioco e Zaza fa doppietta. La squadra di Garcia prova una reazione furiosa, colpisce una traversa, anche per merito di Consigli, ma non riesce a segnare. Ad inizio ripresa De Rossi sembra completare la frittata facendosi espellere e le speranze di avvicinare la Juventus vanno pian piano calando. Al 78° però la partita si riapre con un calcio di rigore, che fa infuriare i calciatori del Sassuolo, per un mano di Vrsaljko. Ljajic trasforma ed accorcia le distanze. Al 92° la rimonta viene completata ancora da Ljajic che spinge in gol dopo una bella giocata di Florenzi. E’ parità, la Juve è sempre là a 3 punti, un’occasione persa che però per come si era messa la gara, ha il sapore del punto guadagnato.

  • Strootman, il suo ruggito per la lupa

    Strootman, il suo ruggito per la lupa

    Dopo il pareggio della Juventus di ieri sera la Roma ha un’occasione ghiotta, quella di portarsi a meno uno dai Campioni d’Italia e mettere pressione alla banda di Massimiliano Allegri, ma per farlo devono obbligatoriamente superare l’ostacolo Sassuolo dell’ex Eusebio Di Francesco e la cosa non sarà semplicissima. Strootman scalpita insieme a Iturbe per rilanciarsi.

    Potrebbero insieme essere l’emblema del rilancio giallorosso, dopo tutto la Vecchia Signora ieri sera ha lasciato uno spiraglio grosso come una casa. La possibilità di portarsi ad un solo punto dai Campioni d’Italia con la possibilità di giocare il prossimo scontro diretto all’Olimpico è un’occasione da non sprecare assolutamente.

    Kevin Strootman in azione | Foto Twitter
    Kevin Strootman in azione | Foto Twitter

    Kevin Strootman ha atteso questo momento da mesi, esattamente da quasi nove mesi, la sua voglia di dare battaglia al calcio italiano è enorme. Iturbe invece ha l’occasione di riportare in positivo il suo trasferimento milionario in giallorosso.

    “Non è al 100 per cento”

    Con queste parole Rudi Garcia ha liquidato l’ipotesi dell’impiego del centrocampista olandese dall’inizio della partita ma nell’immaginario collettivo non c’è dubbio che ci sia nella figura di Kevin Strootman l’icona della ripresa sulla Juventus. Dopo tutto è proprio dalla mancanza nella scorsa stagione del giocatore olandese che la Juve ha preso il largo sulla compagine del tecnico francese e probabilmente con la presenza di Strootman fino alla fine avrebbe reso il destino dello scudetto decisamente diverso.

    A Roma non si attende altro, un elemento di equilibrio determinante per portare la forza della squadra in tutti i reparti. Strootman incolla perfettamente la difesa con il reparto avanzato e snocciola assist importanti regalando alternative importanti a Pjanic che ad oggi insieme a Totti è l’uomo più marcato. Alla fine è vero che non ha il 100% nelle gambe però potrebbe essere utilizzato nei primi minuti di oggi, dopo tutto mercoledì c’è il Manchester City e la sfida con il club inglese rappresenta un dentro-fuori troppo importante per rischiare.

    ROMA-SASSUOLO, le probabili formazioni:

    Roma (4-3-3): Skorupski; Florenzi, Manolas, Astori, Cole; Pjanic, De Rossi, Strootman; Iturbe, Totti, Destro.

    All.: Rudi Garcia

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Taider, Missiroli, Biondini; Berardi, zaza, Sansone.

    All.: Eusebio Di Francesco

     

  • Tim Cup: vanno avanti Lazio, Sassuolo e Verona

    Tim Cup: vanno avanti Lazio, Sassuolo e Verona

    Oggi si è aperto il 4° turno eliminatorio della Tim Cup, in programma c’erano tra sfide: Lazio – Varese, Sassuolo – Pescara e Verona – Perugia.

    I pronostici sono stati rispettati e a passare il turno sono state le tre compagini di Serie A, la Lazio con un netto 3-0 al Varese mentre il Sassuolo ed il Verona hanno faticato un po’ di più ma alla fine si sono imposte entrambe per 1-0.

    Veniamo quindi a raccontare le tre gare.

    LAZIO – VARESE 3-0 (24° Konko, 26° Djordjevic, 80° Felipe Anderson)

    Felipe Anderson
    Felipe Anderson

    Alle 16 la Lazio di Stefano Pioli ha avuto vita piuttosto facile con il Varese anche se nei primi minuti gli ospiti hanno avuto una grossa chanche con Borghese che ha sfiorato il gol colpendo il palo. Scampato il pericolo i biancocelesti si sono buttati in avanti e nel giro di due minuti hanno sostanzialmente chiuso la gara. Al 24° infatti la conclusione di Konko, deviata da un difensore, ha sbloccato la gara e al 26° Djordjevic, dopo essersi inserito in area ha lasciato partire un tiro potente che non ha lasciato scampo al portiere ospite. Nella ripresa ancora Borghese sfiora il gol che avrebbe riaperto la partita ma il suo colpo di testa esce di poco. La gara la chiude Felipe Anderson con un gran tiro da fuori al 80°. Con questo successo la Lazio si guadagna la sfida con il Torino agli ottavi di finale.

     

    SASSUOLO – PESCARA 1-0 (57° Floro Flores)

    Il Sassuolo soffre contro un buonissimo Pescara ma grazie al gran gol di Floro Flores al 57° conquistano il successo per 1-0 ed il passaggio del turno. Gli abruzzesi però non mollano fino alla fine, ci provano prima con Politano, con Pomini che salva e poi in pieno recupero con una percussione di Maniero con la palla che va beffarda a sbattere sul palo e consegna al Sassuolo la sfida agli ottavi di finale contro il Milan.

    VERONA – PERUGIA (17° rig. Saviola)

    Nell’ultima gara disputatasi oggi il Verona ha rispettato il pronostico e allo stadio Bentegodi, grazie al calcio di rigore procurato e trasformato da Saviola al 17°, si è imposto per 1-0 contro il Perugia. Il Verona torna al successo che in gara ufficiale mancava dal 4 ottobre ma i complimenti vanno anche al Perugia che pur rimasto in 10 ad inizio ripresa per il rosso a Giacomazzi, ha provato a trovare il pari che non è arrivato. Il Verona affronterà la Juventus negli ottavi di finale di Tim Cup.

     

    RISULTATI 

    LAZIO – VARESE 3-0

    SASSUOLO – PESCARA 1-0 

    VERONA – PERUGIA 1-0