Tag: sassuolo

  • Serie A, Sassuolo-Milan è sold out dopo 20 minuti di prevendita.

    Serie A, Sassuolo-Milan è sold out dopo 20 minuti di prevendita.

    In Serie A domenica prossima saranno 90 minuti di passione e la febbre inizia già a salire per la lotta allo scudetto con la prevendita dei biglietti per Sassuolo-Milan letteralmente bruciata.

    L’ultima giornata di Serie A sarà per “cuori forti” non c’è dubbio, a novanta minuti dalla chiusura della massima serie mancano tasselli importanti tra cui quello fondamentale della lotta al titolo. Il Milan forte della bella vittoria casalinga sull’Atalanta non può permettersi un passo falso contro il Sassuolo al Mapei Stadium, mentre l’Inter dovrà vedersela con la già salva Sampdoria tra le mura amiche. Entrambe le avversarie delle pretendenti al titolo a loro volta arrivano da due prestazioni convincenti e vittoriose.

    La 37ma giornata di Serie A infatti ha visto la Sampdoria sbarazzarsi agevolmente della Fiorentina a Marassi con un sonoro 4-1 per i liguri, mentre il Sassuolo che faceva visita al Bologna ha strapazzato i rossoblù con un netto 1-3, per entrambe le formazioni prossime antagoniste di Inter e Milan non esiste alcun assillo di classifica e il fatto di poter giocare con la mente sgombra da qualsiasi preoccupazione potrebbe fare la differenza per il destino dello scudetto.

    Sassuolo-Milan, è sold out per il match scudetto in Serie A

    Visti i risultati dunque dell’ultima giornata di Serie A diventa veramente un rebus capire a chi vadano i favori del pronostico per la vittoria finale. Prima di tutto perché l’Inter, che ha un impegno sulla carta più agevole dal momento che avrà San Siro a disposizione e l’abbraccio dei suoi tifosi tra le “mura amiche” non è passata così indenne come sembra da Cagliari. Una partita non proprio facile e condita da alcune polemiche per un tocco di braccio galeotto di Dumfries che ha rinvigorito le polemiche sull’operato del VAR in questa stagione. In seconda battuta poi c’è da considerare il Milan, che è stato una costante per tutto l’anno e nonostante non sembrasse così attrezzata nel “percorso lungo” e a tappe del campionato di Serie A invece si è dimostrata solida e concentrata sull’obiettivo finale.

    Sarà una vera e propria onda rossonera ad invadere il Mapei Stadium per l’ultima giornata di Serie A.

    Poi da considerare c’è l’effetto entusiasmo ritrovato dei tifosi rossoneri, dopo poche ore dall’inizio della prevendita dei biglietti per la partitissima con il Sassuolo al Mapei Stadium sono arrivate a 90000 le richieste per i tagliandi da Milano. Una vera e propria onda rossonera vuole raggiungere la squadra a Reggio Emilia tanto da mandare da subito in tilt il canale di prevendita e da rinvigorire i canali alternativi di vendita come il sito Viagogo, che batte i primi prezzi dei biglietti a 1000 euro. Il Comune di Milano sta valutando se creare un’area rossonera in città dove poter trasmettere la partita sui maxi schermi, ma come fare se in contemporanea gioca proprio l’Inter a San Siro?

  • Conosciamo Mihashi Mana, difensore giapponese del Sassuolo

    Conosciamo Mihashi Mana, difensore giapponese del Sassuolo

    Difensore centrale ma anche abile nel ruolo di centrocampista queste sono le caratteristiche principali di Mihashi Mana, calciatrice giapponese approdata questa stagione nella squadra femminile del Sassuolo.

    Nata il 13 settembre 1994 a Takarazuka, nella prefettura di Hyogo, Mihashi Mana ha iniziato la sua carriera di calciatrice nel Takarazuka El Baile Ladies F.C poi ha giocato nella squadra dell’Università di scienze della salute e dello sport di Osaka prima di passare al Vegalta Sendai.

    Dopo tre anni con la casacca della compagine della prefettura di Miyagi, Mihashi ha deciso di imbarcarsi in una nuova avventura scegliendo la Serie A Italiana, ed in particolare il Sassuolo, divenendo così la settima calciatrice giapponese con Nagamine Kaori, Morimoto Tsuru, Yamamoto Emi, Matsubayashi Miku, Kato Mizuho e Kunisawa Shino ed appunto la stessa Mihashi Mana, a giocare nel campionato di calcio femminile italiano.

    Dotata di ottimo fisico, abile nel gioco aereo e con piedi buoni per impostare l’azione, Mihashi si è già messa in luce in questa prima parte di campionato fornendo buone prestazioni e segnando anche una rete.

    Abbiamo deciso di scambiare qualche chiacchiera con Mihashi, che ha scelto d’indossare la maglia numero 6 del Sassuolo, per conoscerla meglio, per capire come mai abbia deciso di giocare al calcio e quali sono i suoi sogni ed i suoi obiettivi.

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?

    Ho iniziato a giocare perché mio fratello maggiore che ha 3 anni più di me giocava a calcio.
    Quando mi sono accorta che era divertente calciare il pallone con i miei amici e palleggiare, ho imparato esercitandomi sempre, ero ormai diventata pazza per questo sport.

    Hai un idolo, un calciatore o una calciatrice a cui ti ispiri?

    Hidetoshi Nakata. Ero molto affascinata da lui che giocava all’estero, al tempo delle scuole elementari chiesi ai miei genitori di comprarmi un’uniforme del Parma e quando mi allenavo la indossavo.

    Se potessi scegliere un calciatore o una calciatrice giapponese (anche del passato) con cui vorresti giocare, chi sceglieresti?

    Haruka Hamada, abbiamo giocato insieme al Vegalta Sendai per tre anni. E’ una giocatrice che per far vincere la squadra riesce a correre fino alla fine ed ha tecnica, sono molto entusiasta di averci giocato insieme, ho imparato molto da lei. E’ una delle giocatrici migliori.

    Ti abbiamo vista giocare da difensore centrale ma anche davanti la difesa, qual è il tuo punto di forza e dove vorresti invece migliorare?

    Anche in Giappone quando giocavo ho fatto esperienza in molte posizioni. Penso che poter giocare in qualsiasi posizione sia uno dei miei punti di forza. Tuttavia, mi piace partecipare alle azioni offensive, quindi mi piace giocare a centrocampo che può essere il punto di partenza degli attacchi.

    Cosa ti ha portato a scegliere di venire a giocare in Italia? E perché hai scelto il Sassuolo?

    Dieci anni fa ho avuto la possibilità di allenarmi in Italia solo per due settimane e da quel momento ho avuto il desiderio di giocare di nuovo a calcio in Italia in futuro. Oltre a questo ho voluto crescere anche umanamente entrando in contatto con culture e valori diversi da quelli del Giappone.
    Ho scelto il Sassuolo perché mi piace lo stile del suo calcio, spesso si gioca in possesso e ad uno o due tocchi. Un altro dei motivi è anche il fatto che io e le mie compagne giochiamo in un bell’ambiente.

    Come è stato il tuo primo impatto con questa nuova realtà, ti va di raccontarci la tua prima esperienza con questo nuovo ambiente e con i tuoi nuovi tifosi?

    Giocare per la prima volta in Serie A è stato molto divertente perché è un calcio più veloce e fisicamente più forte rispetto al Giappone. Devo allenarmi nei contrasti, vorrei rafforzare quella parte per diventare una giocatrice più completa. Ci sono più esercizi fisici (allenamento muscolare) che in Giappone e sento che questo sia necessario per esser combattiva in campo.

    Parliamo di questa stagione dal punto di vista del campo, come giudichi l’annata del Sassuolo al momento? Quali sono gli obiettivi di squadra e quali sono i tuoi obiettivi personali?

    Non penso sia brutto trovarsi al 3° posto in classifica ora. L’andata è finita, ma nessuna partita è stata facile. Penso che questo sia il risultato della capacità della squadra di combattere unite ogni partita.
    Penso che ci saranno partite più difficili nel ritorno ma il mio obiettivo è migliorare la classifica. Penso che per questo siano necessari allenamenti di alta qualità ed una buona preparazione.
    Personalmente voglio contribuire alla vittoria della squadra per ottenere più punti possibili, quindi farò del mio meglio per ottenere i risultati.

    C’è uno stadio al mondo in cui ti piacerebbe giocare?

    Non c’è uno in particolare, ma mi piacerebbe giocare una partita con un gran numero di spettatori.

    Tornando a parlare del tuo paese d’origine, il Giappone è l’unica squadra femminile che ha vinto tutti i tornei della FIFA (Senior, U20 e U17). In che modo il calcio femminile è diventato così popolare in Giappone? Hai notato differenze con l’Italia?

    La squadra nazionale di calcio femminile giapponese ha vinto la Coppa del mondo dopo il grande terremoto del Giappone orientale nel 2011, dando così ai giapponesi coraggio, speranza ed eccitazione. Anch’io sono una di quelle ragazze che era eccitata davanti alla TV. Quindi tutti giocano a calcio con quel desiderio. Penso che sono riuscite a vincere in tutte le categorie grazie all’affinamento della tecnica non potendo competere per velocità e fisico rispetto alle altre giocatrici del mondo. Tuttavia, oggi come oggi penso che ci siano alcuni punti da migliorare rispetto al resto del mondo, come l’Europa e gli Stati Uniti.
    L’Italia è una potenza del calcio e penso che sia un ambiente meraviglioso in cui tutti amano il calcio e ne sono appassionati. Ci sono molte giocatrici con velocità eccellenti e dotate fisicamente, ci sono anche giocatrici giovani che sono fisicamente forti, credo che cresceranno costantemente.

    Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo chiederti perché, secondo te, i nostri lettori dovrebbero seguire ed essere interessati al calcio femminile.

    Il calcio è un grande sport sia per i maschi che per le femmine. La squadra nazionale di calcio femminile giapponese lo ha dimostrato. Mi impegnerò a diventare una giocatrice che può regalare sogni e speranze.

  • Il Sassuolo delle meraviglie in Europa vola!

    Il Sassuolo delle meraviglie in Europa vola!

    Di Francesco ha preparato un Sassuolo quasi perfetto, che non solo non paga lo scotto del primo confronto contro una formazione europea dal passato glorioso, come la Stella Rossa di Belgrado, ma è stato capace di sottometterla nel gioco e cosa ancor più importante, nel risultato.

    Quando il Sassuolo macina gioco la palla scorre con quasi geometrica memoria e ha solo qualche intoppo tra i piedi di Biondini, il quale di contro però fornisce una prestazione da “polmone d’oro” recuperando un’infinità di palloni e la squadra non va mai in affanno contro i serbi.

    Il Sassuolo esce tra gli applausi del Mapei Stadium | Foto Twitter
    Il Sassuolo esce tra gli applausi del Mapei Stadium | Foto Twitter

    Se la prima rete neroverde nasce da un errore marchiano del portiere Kahriman, che si vede sfilare rasoterra la palla sulla sinistra prima di fare una carambola con i due pali della porta e concedersi docile al tap-in di Berardi, le altre due marcature sono di ottima fattura e il risultato di un’azione corale degna di un top-team europeo.

    Di Francesco aveva spronato alla vigilia i suoi ragazzi chiedendo una prova di carattere e coraggio per mettere subito, nella gara del Mapei Stadium, il “fieno in cascina” necessario per vedere il ritorno con tranquillità e così è stato. Il tecnico sfodera dietro al centro la coppia Cannavaro-Acerbi che sono stati impeccabili, Gazzola a destra che ha spinto molto e Peluso a sinistra mai in affanno e attento su Katai. Il centrocampo ha funzionato in modo pressoché perfetto con Magnanelli sempre ottimo direttore d’orchestra, Duncan sontuoso e Biondini gladiatorio, ma è l’intesa tra gli attaccanti la meraviglia vera della squadra.

    I giocatori del Sassuolo esultano dopo la rete di Berardi | Foto Twitter
    I giocatori del Sassuolo esultano dopo la rete di Berardi | Foto Twitter

    La prima rete la realizza Berardi come detto, poi con un’azione tutta di prima è Politano a trafiggere il portiere biancorosso su assist dello stesso Berardi ed infine Defrel chiude il conto con un tiro ad incrociare di sinistro al volo su cross di Peluso. Ma nel computo dei novanta minuti i neroverdi avrebbero potuto realizzare almeno altrettante reti se fossero stati più cinici. Clamoroso ad inizio ripresa quando Duncan serve in area Berardi e con il portiere in uscita l’attaccante azzarda un pallonetto delizioso che bacia il palo interno della porta prima che la palla venga spazzata da un difensore avversario.

    In tribuna era presente il neoacquisto Alessandro Matri che dovrà faticare molto per inserirsi velocemente e conquistare il posto nel trio d’attacco visto in scena questa sera. Il Sassuolo di Di Francesco è ad un passo dalla fase a gironi di Europa League e la gara di ritorno al Marakana di Belgrado può essere superato con l’intelligenza più che con le gambe ma soprattutto senza alcun timore.

  • Serie A, Sassuolo già al lavoro

    Serie A, Sassuolo già al lavoro

    Iniziata oggi la nuova stagione del Sassuolo, che per la fase preliminare di Europa League inizia la preparazione in anticipo rispetto alle altre squadre di Serie A.

    Eusebio Di Francesco è rimasto per completare l’opera iniziata da qualche anno, l’approdo in Europa non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza verso lo sviluppo di un Sassuolo che in pochi anni dalla Serie B è arrivata stabilmente alla metà alta della classifica di Serie A.

    Sassuolo già al lavoro a Malles Venosta | Foto Twitter
    Sassuolo già al lavoro a Malles Venosta | Foto Twitter

    Agli ordini del tecnico partono per Malles Venosta (BZ) 26 giocatori, rimangono a Sassuolo Adjampong, Laribi, Fontanesi, Missiroli e Terranova che faranno un allenamento differente per recuperare dai rispettivi infortuni.

    Il Sassuolo al momento sul mercato è attivissimo in uscita, hanno lasciato la casacca neroverde infatti Vrsaljko che ha prodotto un’importante plusvalenza andando all’Atletico Madrid per 15 milioni di euro e Antonio Floro Flores che si è trasferito a Verona, sponda Chievo. In entrata si sono registrate per ora solo conferme della rosa che ha ben giocato la scorsa stagione.

    Domenico Berardi premiato dal patron del Sassuolo durante la stagione scorsa | Foto Twitter
    Domenico Berardi premiato dal patron del Sassuolo durante la stagione scorsa | Foto Twitter

    Il primo acquisto infatti Di Francesco se l’è ritrovato in casa con Domenico Berardi che ha preferito restare ancora una stagione a Sassuolo piuttosto che rischiare di fare panchina in un grande club, su di lui infatti si erano mosse Juventus, Napoli e ancor più insistentemente Inter.

    Carnevali, nuovo D.S. del Sassuolo dopo la partenza di Nereo Bonato andato ad Udine, si sta già muovendo per allestire una rosa all’altezza dell’impegno europeo per Di Francesco. Il Sassuolo infatti vuole fare l’esperienza in Europa League nella maniera giusta gustandosi ogni appuntamento che gli si parerà davanti, compresi i preliminari.

    Il Sassuolo avrebbe individuato l’erede di Sime Vrsaljko nell’olandese Rick Karsdorp, attualmente in forza al Feyenord. Un esterno di spinta come piace a Di Francesco dotato anche di un fisico imponente senza andare a scapito della velocità. L’entourage neroverde ha confermato l’interesse ma ha anche già avvisato dell’eccessivo costo del cartellino, a formula del prestito con diritto di riscatto potrebbe essere la chiave per arrivare al giocatore.

    Gli altri punti da rinforzare sono un centrale per la difesa ed un attaccante un grado di dare consistenza alla mole di occasione che produce il gioco di Di Francesco. Per la difesa il piatto resta nebuloso, mentre per l’attacco si fa il nome di Pinilla che a Bergamo con Gasperini potrebbe non avere molto spazio visti i precedenti incroci a Genova.

    L’esito dei preliminari di Europa League potrebbe rappresentare anche uno spartiacque per il futuro di Duncan e Acerbi, partiti per Malles Venosta con la squadra ma molto ricercati sul mercato. In entrata i neroverdi si erano aggiudicati a gennaio i giovani centrocampisti Sensi e Mazzitelli.

    Ecco la lista dei convocati del Sassuolo per il ritiro di Malles Venosta in vista del 28 luglio e del 4 agosto quando affronteranno l’avversaria dei preliminari di Europa League, il cui nome si conoscerà il 15 luglio:

    PORTIERI: Consigli, Pegolo, Pomini.

    DIFENSORI: Acerbi, Antei, Ariaudo, Cannavaro, Dell’orco, Erlic, Gazola, Peluso.

    CENTROCAMPISTI: Biondini, Duncan, Magnanelli, Mazzitelli, Pellegrini, Sbrissa, Sensi.

    ATTACCANTI: Berardi, Defrel, Falcinelli, Pierini, Politano, Sansone, Trotta, Zecca.

  • Napoli campione d’inverno. Empoli rivelazione Juve gran rimonta

    Napoli campione d’inverno. Empoli rivelazione Juve gran rimonta

    Il Napoli ha chiuso il suo girone d’andata in vetta alla classifica di Serie A. Ormai Sarri, e il suo staff, non può più nascondersi. Il tecnico toscano partito con l’indifferenza e lo scetticismo di molti, ha dimostrato e messo in luce tutte le sue qualità, tutta la sua bravura e intelligenza tattica. A Frosinone Higuain, che ha raggiunto quota 18 gol in stagione, al pari di Aubameyang a Borussia e compagni hanno fornito una grande prova di maturità, trascinati dal suo capocannoniere, da un gruppo sempre più solido e da un Gabbiadini autore di un gol da antologia.

    Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, primo in classifica
    Maurizio Sarri, allenatore del Napoli campione d’inverno

    A Empoli mister Giampaolo non ha fatto sentire la mancanza di Maurizio Sarri, che aveva lasciato i toscani dopo tre stagioni. Il tecnico ha avuto l’intelligenza e l’umiltà di ripartire da una base solida, da un modulo e da un assetto collaudato. Senza i partenti Rugani, Valdifiori, Vecino e Hysaj, gli azzurri hanno conquistato 30 punti in 19 partite.

    La Juventus dai due volti nella stagione in corso. Lo spartiacque del Campionato è stato il gol di Cuadrado nel derby che ha dato la vittoria alla squadra di Allegri, da li in poi la Juventus non si è più fermata. Ha saputo ribaltare un inizio traumatico, superando in questo turno Fiorentina e Inter avvicinandosi alla vetta quando ancora un intero girone è da giocare.

    In una stagione zoppicante la Lazio ha superato la Fiorentina in trasferta, dopo aver sconfitto l’Inter  a San Siro, , criticata nei giorni scorsi per le vittorie striminzite  e per il non gioco imputato a Mancini, hanno disputato una delle loro migliori partite. Nella gara con il Sassuolo, Consigli è stato autentico protagonista del match.

    Proprio la squadra di Di Francesco è in testa nella classifica avulsa degli scontri diretti tra le prime sei della Serie A: il Sassuolo ha sconfitto Napoli, Juventus, Inter e ha pareggiato con Roma  e Fiorentina; dimostrazione di quanto la squadra emiliana sia sempre più una realtà bella e solida del nostro calcio.

    Sabato sera è andato in scena il match tra le grandi deluse della Serie A: ovvero Roma e Milan, entrambe partite con ambizioni europee e problemi cresciuti nei mesi a seguire, dovuti a mal di pancia, problemi societari, infortuni e chi più ne ha più ne metta. La Roma è ancora impegnata in Champions League, anche se il Real Madrid è ovviamente favorito, mentre il Milan ha fissato nella Coppa Italia il suo obiettivo primario.

    Involuzione negativa nella Torino granata: la squadra sta precipitando in classifica e si segnala una rottura di feeling tra i sostenitori della squadra e l’allenatore. La vicenda Quagliarella sfocia nell’autolesionismo se a giocare è Martinez, sbagliando tre gol. Bisogna ritrovare la serenità autunnale ora smarrita, per non rischiare di essere invischiati in zone pericolose della classifica.

    Otto punti e lo zero nella casellina dei successi ottenuti, a Verona, sponda Hellas, si aspettavano un Campionato diverso, più tranquillo, invece  il bilancio stagionale è da incubo. La squadra non ha più risorse, ne tecniche ne psicologiche, per rimanere nella massima categoria: forse non era tutta colpa di Mandorlini.

  • Shock Juve. Paradiso Chievo e Sassuolo

    Shock Juve. Paradiso Chievo e Sassuolo

    La seconda giornata di Serie A lascia nella visione globale un’incertezza incredibile su come potrà dipanarsi il futuro del campionato. Inutile nascondersi il dato più rilevante è quello che vede i Campioni d’Italia ancora a zero punti e sconcertante è che la Juve oltre a non avere questi non ha nemmeno un gioco. Se una volta si diceva che era più difficile affrontare avversari tecnicamente inferiori perché non ti permettevano di giocare, nel caso di Madama si può dire che con l’Udinese si era vista tanta inconcludenza mentre con la Roma, che secondo il detto ti fa più giocare, si è vista tanta debolezza oltre all’inconcludenza.

    La Roma ha surclassato i bianconeri sul piano del gioco e pure sul piano delle occasioni, lasciando stare gli episodi che come al solito possono solo riempire le pagine dei giornali e dare tante recriminazioni che qui non ci sono. Garcia a metà sessione di mercato era senza una squadra e in poco tempo è riuscito a darle una fisionomia, Allegri tra sorrisi e complimenti aveva già dei punti fermi, uno andava via e poco dopo ne arrivava un altro, sembrava e doveva essere più facile amalgamare il gruppo e invece, si notano ancora tante idee confuse anche nell’allestimento della formazione. E’ un bene per lui e per la squadra che arrivi la sosta, anche se i vari nazionali non saranno a Vinovo a lavorare. In ogni caso la Juve che oggi non c’è prima o poi arriverà si tratta solo di tempo.

    La Roma con il risultato di domenica si è sbloccata anche psicologicamente, si è tolta probabilmente quel ceppo che derivava da quel 7-0 preso contro il Bayern. Molti non lo ricorderanno ma i giallorossi nella scorsa stagione persero la sfida di Torino con la Juve e poi quella con i bavaresi in un breve lasso di tempo, fatto che piegò la testa di una squadra in lotta per lo scudetto. Oggi le parti sono invertite perché il match con la Juve aumenta l’autostima e premette un gran lavoro in vista della Champions. Insomma è tutta un’altra musica.

    L'espressione di Bonucci è l'istantanea del momento Juve | Foto Twitter
    L’espressione di Bonucci è l’istantanea del momento Juve | Foto Twitter

    Il campionato poi dice anche altre cose, dice per esempio che la brutta Inter di Mancini zitta zitta è in testa con una truppa di squadre inaspettatamente a farle compagnia. Dice che per Chievo, Sassuolo e Palermo sognare è lecito e che per due settimane guardare la classifica è come ammirare un capolavoro di Michelangelo. Mancini può in queste due settimane lavorare per rendere ancora più omogenea la squadra e può farlo con la consapevolezza che il gioco arriverà, per la rinascita nerazzurra importante ora è essere lì e godersi l’esplosione di Jovetic.

    Il Sassuolo di Di Francesco sembra più matura, sembra più in grado di gestire le forze in campo senza andare in imbarcate paurose come nelle scorse stagioni, stesso discorso per il Chievo di Maran anche se qui conta di più la birra in corpo di chi deve salvarsi e corre dall’inizio come un forsennato e la complicità di una Lazio irriconoscibile che forse ha subito troppo la batosta a Leverkusen. Per il Palermo due vittorie con il minimo scarto e poco gioco, bene per i punti ma è più effimera la cosa.

    Giampiero Ventura | Foto Twitter
    Giampiero Ventura | Foto Twitter

    Nel gruppo di testa c’è il Torino. Qui va una menzione speciale per lo straordinario lavoro di Ventura e per lo spirito granata che è sempre vivo e mai domo, per il Torino vale il discorso dell’Inter essere lì è importante perché il Toro deve sognare l’Europa e essere con dei punti di vantaggio sulle altre interessate al piazzamento dimostra che la strada presa è giusta e il progetto tecnico continua con ambizione e consapevolezza straordinarie.

    Deludente non è solo la Juve attenzione, deludono anche Fiorentina, Napoli e Milan che nel precampionato hanno mostrato i muscoli e poi ai test veri hanno fallito. Il Milan di Mihajlovic è apatico e poco reattivo, a tratti indisponente, tuttavia il tecnico serbo deve trovare l’equilibrio giusto e poi si potrà giudicare se il mercato è stato importante o meno. Il Napoli è strano, sgretola gli avversari poi si ferma e si fa riprendere, quasi facendo il masochista. E’ chiaro che Sarri deve lavorare più sulla testa dei giocatori che sull’impostazione della squadra perché se i partenopei avessero mantenuto lo spirito mostrato nei primi tempi per almeno un’ora di gioco in entrambe le partite avrebbero un’altra classifica. La Fiorentina di Paulo Sousa può solo migliorare, due sconfitte arrivate mostrando però un discreto gioco, si vede il ritardo sul mercato dei viola e si vede un certo equilibrio comunque. Anche in questo caso bisogna aspettare, per ora però i zero punti sono più penalizzanti di quelli di Juve, Napoli e Milan.

    In generale vedendo le prestazioni di Genoa e Samp oltre a quelle delle altre squadre della stessa fascia si nota come la Serie A di quest’anno sembra più livellata. Il Genoa è più calmo, compassato e gestisce di più le gare mentre la Sampdoria è addirittura esplosiva quando inizia a giocare e ancora non è inserito Cassano, che qualcosa in più può senz’altro aggiungere alla squadra di Zenga.

    Insomma le squadre della fascia intermedia (sopra la zona retrocessione e in lotta per l’Europa) si sono avvicinate al duo Juve-Roma e questo dato potrebbe essere importante per la crescita di appeal del nostro campionato che molto probabilmente quest’anno non si chiuderà con netto anticipo come gli anni scorsi.

     

  • Jovetic trascina l’Inter, volano anche Chievo, Toro e Palermo

    Jovetic trascina l’Inter, volano anche Chievo, Toro e Palermo

    La seconda giornata della Serie A 2015/16 ha visto una serata piuttosto vivace, piena di gol, emozioni ed anche alcune sorprese.

    In vetta alla classifica a punteggio pieno, dopo il Sassuolo di ieri, infatti troviamo l’Inter, trascinata da Stevan Jovetic, il Chievo, devastante Poker alla Lazio, il Torino, di rimonta sulla Fiorentina, ed il Palermo, corsaro in quel di Udine.

    Delusione invece per il Napoli che non riesce a mantenere un doppio vantaggio firmato Higuain e si fa agganciare sul 2-2 dalla Sampdoria di un super Eder.

    Bene il Genoa che vince nella prima casalinga, contro il Verona.

    Veniamo ad un breve racconto delle gare partendo da quella di Modena.

    CARPI – INTER

    Stevan Jovetic
    Stevan Jovetic

    Jovetic è ancora una volta decisivo, il montenegrino sblocca il risultato al 31°, lancio di Guarin, Jovetic colpisce calciando addosso a Brkic in uscita, la palla ritorna al numero 10 che la deposita a porta vuota. Il Carpi abbozza una reazione nel finale e trova il pari al 81° con la zampata di Di Gaudio. L’Inter sembra un attimo in difficoltà, i neopromossi ci credono ma al 88° Gabriel Silva causa il calcio di rigore su Guarin che Jovetic trasforma per il definitivo 1-2.

    CHIEVO – LAZIO

    Gialloblù devastanti, Lazio probabilmente ancora scossa per l’eliminazione della Champions. Bastano queste poche parole per descrivere la gara. La gara la sblocca Meggiorini al 12° con una conclusione deviata da Gentiletti. Alla mezz’ora lo stesso Meggiorini s’inventa l’assist con l’acrobazia volante per il 2-0 di Paloschi. Il primo tempo lo chiude la punizione perfetta di Birsa. Nella ripresa prima viene annullato un gol a Paloschi che si rifà poco dopo per il 4-0 finale.

    TORINO – FIORENTINA 

    In soli 9 minuti, tra il 67° e il 76°, il Torino rimonta il vantaggio viola siglato da Alonso ad inizio gara e con i gol di Moretti, Quagliarella e Baselli conquista il successo, e mantiene il punteggio pieno, ai danni di una Fiorentina che nel primo tempo era piaciuta parecchio.

    UDINESE – PALERMO

    Ci pensa il bomber di centrocampo Rigoni a segnare il gol che permette ai rosanero di Iachini di espugnare il Friuli. La rete arriva al 7° dopo una gran giocata Vazquez mette in mezzo la palla che Rigoni spinge di testa in gol. L’Udinese ci prova a trovare la parità, il Palermo rimane in 10 per l’espulsione di Struna al 70°, ma tiene.

    NAPOLI – SAMPDORIA

    Higuain, con una bella doppietta, illude il Napoli di Sarri, che gioca un gran primo tempo e sembra avere in pugno la gara. Ad inizio ripresa però diventa protagonista Eder: prima trasforma il rigore causato da un’ingenuità di Albiol su Fernando, poi con una stupenda azione personale, fatta di finte e controfinte, lascia partire il diagonale vincente. Trovato il 2-2 la Samp insiste e sfiora anche il successo con la conclusione di Muriel. Il Napoli invece si spegne ed esce davanti ad un San Paolo decisamente deluso.

    GENOA – VERONA

    Il Genoa voleva cancellare il ko di Palermo ed il Grifone ci riesce con una bella prestazione contro il Verona ma sopratutto con le reti nella ripresa di Pavoletti, abile a farsi trovare pronto dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo, e Gakpè che trova così il suo primo gol in Serie A.

    ATALANTA – FROSINONE 

    Primo successo stagionale anche per l’Atalanta che si sbarazza del neopromosso Frosinone per 2-0. I bergamaschi potrebbero andare avanti dopo meno di 10 minuti ma Pinilla si fa respingere un rigore da Leali. Poco male perchè passano poco più di dieci minuti ed arriva la zampata vincente di Stendardo. La gara viene chiusa nella ripresa dal gol del Papu Gomez.

     

    RISULTATI 2° GIORNATA SERIE A 2015/16

    BOLOGNA – SASSUOLO 0-1 (86° Floro Flores) giocata ieri alle 18.00

    MILAN – EMPOLI 2-1 (17° Bacca (M), 19° Saponara (E), 68° Luiz Adriano (M)) giocata ieri alle 20.45

    ROMA – JUVENTUS 2-1 (61° Pjanic (R), 79° Dzeko (R), 87° Dybala (J)) giocata alle 18.00

    ATALANTA – FROSINONE 2-0 (21° Stendardo, 69° Gomez)

    CARPI – INTER 1-2 (31°, 87° rig. Jovetic (I), 81° Di Gaudio (C))

    CHIEVO – LAZIO 4-0 (12° Meggiorini, 30°, 69° Paloschi, 44° Birsa)

    GENOA – VERONA 2-0 (57° Pavoletti, 75° Gakpe)

    NAPOLI – SAMPDORIA 2-2 (9°, 39° Higuain (N), 57° rig.,59° Eder (S))

    TORINO – FIORENTINA 3-1 (9° Alonso (F), 67° Moretti (T), 69° Quagliarella (T), 76° Baselli (T))

    UDINESE – PALERMO 0-1 (7° Rigoni)

     

    CLASSIFICA DOPO 2 GIORNATE

    Chievo, Inter, Palermo, Sassuolo e Torino 6 pt, Roma e Sampdoria 4 pt, Atalanta, Genoa, Fiorentina, Lazio, Milan, Udinese 3 pt, Napoli e Verona 1 pt, Bologna, Carpi, Empoli, Frosinone e Juventus 0 pt.

  • Anticipo di Serie A, Floro Flores liquida il Bologna

    Anticipo di Serie A, Floro Flores liquida il Bologna

    Primo anticipo della seconda giornata di Serie A è Bologna-Sassuolo, primo derby regionale emiliano della stagione che mette di fronte due squadre dal livello equilibrato con una leggera preferenza per i neroverdi. Floro Flores la sblocca all’87° regalando i tre punti proprio alla squadra di Di Francesco che così in due giornate fa bottino pieno.

    Il primo tempo è leggermente ad appannaggio dei padroni di casa che tentano di prendere in mano il gioco e si rendono più costantemente pericolosi, tuttavia il Sassuolo non rimane a guardare e mette sempre la partita su un livello di equilibrio. Si concretizza una mezza azione da una parte e dopo pochi minuti dall’altra con maggiore precisione si poteva arrivare in porta.

    Una fase della gara tra Bologna e Sassuolo | Foto Web
    Una fase della gara tra Bologna e Sassuolo | Foto Web

    Da segnalare nella prima frazione un bel tiro di Destro, titolare dall’inizio, neutralizzato da Consigli al 17° e una buona intesa tra l’ex-Roma e Falco ma poco di più, per i neroverdi invece la migliore occasione se la crea Sansone che con un bel tiro da fuori area va vicino al gol pochi minuti dopo.

    Nella ripresa Delio Rossi cambia Mbaye per Ferrari e questo da all’inizio della frazione una maggiore spinta per i rossoblù su quella fascia, tuttavia si tratta di manovre sterili e il Sassuolo al 53° va vicino al vantaggio con una bella punizione di Politano neutralizzata da Mirante in tuffo. Dopo ancora qualche azione intraprendente bolognese a metà frazione Eusebio Di Francesco fa il cambio che sblocca la partita, toglie un positivo ma poco incisivo Politano e inserisce Floro Flores.

    Il Bologna insiste nel macinare gioco con la frivolezza di Brienza e il continuo dinamismo di Falco poi però cala verso la fine del secondo tempo e l’ultimo sussulto per i rossoblù lo crea proprio Brienza che con un bel tiro incrocia verso la porta mettendo in difficoltà Consigli che riesce tuttavia a deviare in angolo. All’87° la fortuna premia gli ospiti che in un’azione di rimessa riescono a far pervenire, con la complicità di un difensore bolognese, la palla nei piedi a Floro Flores di poco defilato ma in ottima posizione rispetto a Mirante, per l’attaccante è un gioco da ragazzi battere il portiere per il vantaggio definitivo.

    Nel complesso non è stata una bella partita e il risultato è frutto solo di un episodio, fortunato o sfortunato a seconda dei punti di vista, che permette alla squadra di Di Francesco di restare in testa alla classifica a punteggio pieno.

    BOLOGNA-SASSUOLO 0-1 (0-0) – 87° Floro Flores

    Bologna (4-3-1-2): Mirante 6; Mbaye 6 (dal 46° Ferrari 6,5), Rossettini 5,5, Maietta 5, Masina 5,5; Pulgar 6, Crisetig 5,5, Donsah 5 (dal 55° Diawara 4,5); Brienza 6; Destro 5, Falco 5,5.

    A disposizione: Da Costa, Brighi, Acquafresca, Ceccarelli, Crimi, Diawara, Ferrari, Mancosu, Morleo, Silvestro, Stojanovic.

    All.: Delio Rossi 5

    Sassuolo (4-3-3): Consigli 6; Vrsaljko 5,5, Cannavaro 6,5, Acerbi 6, Peluso 6; Missiroli 6,5, Magnanelli 6, Duncan 6,5; Politano 5,5 (dal 62° Floro Flores 7), Defrel 6 (dal 74° Falcinelli 5,5), Sansone 6 (dal 80° Laribi S.V.).

    A disposizione: Pegolo, Ariaudo, Biondini, Falcinelli, Floccari, Floro Flores, Fontanesi, Gazzola, Laribi, Longhi, Pellegrini, Pomini, Terranova.

    All.: Eusebio Di Fracesco 6,5

    Arbitro: Carmine Russo 5,5

    Ammoniti: Falco (B), Cannavaro (S), Destro (B), Ferrari (B) Espulsi:

  • Bologna-Sassuolo, le probabili formazioni

    Bologna-Sassuolo, le probabili formazioni

    Il primo anticipo del sabato di questa seconda giornata di Serie A è uno scontro diretto per la salvezza finale. Bologna-Sassuolo può così già essere indicativa, soprattutto per i padroni di casa, nel dire quanto la squadra di Delio Rossi sia competitiva per il massimo campionato e anche nel far capire agli uomini di Di Francesco se, dopo la bella prestazione al Mapei Stadium contro il Napoli, ci possono essere oltre alla sola salvezza anche altre aspettative.

    Bologna-Sassuolo non sembra ma può già dare queste indicazioni, soprattutto perché arriva presto in calendario e proprio per questo per entrambe non c’è nemmeno l’assillo dei punti preziosi da strappare a tutti i costi offrendo una prestazione scialba e inconsistente.

    L'allenatore del Bologna Delio Rossi | Foto Twitter
    L’allenatore del Bologna Delio Rossi | Foto Twitter

    Il Bologna riesce a recuperare Mbaye che quindi sarà della partita, l’ex-nerazzurro si è ristabilito dall’acciacco che lo aveva colpito e dovrebbe assestarsi nella linea a quattro difensiva disegnata da Delio Rossi. Tuttavia i rossoblù dovranno fare a meno di Oikonomou e Brighi, che invece difficilmente saranno impiegati. Chance dall’inizio per Mattia Destro, contro la Lazio inserito solo nella ripresa, che farà coppia d’attacco con Mancosu rendendo il peso dell’offensiva interessante.

    Il Sassuolo invece perde una delle sue storiche pedine, Domenico Berardi infatti non ce la fa e per Di Francesco di apre uno dei primi ballottaggi in stagione nel reparto che gli è più caro, quello dell’attacco. Saranno Sansone e Politano a giocarsi la maglia da titolari contro il Bologna, mentre ci sono dei dubbi anche per l’impiego di Defrel e si valuterà fino all’ultimo con Falcinelli pronto a prendere il suo posto.

    BOLOGNA-SASSUOLO PROBABILI FORMAZIONI:

    Bologna (4-3-1-2): Mirante; Mbaye, Rossettini, Ferrari, Masina; Pulgar, Crisetig, Donsah; Brienza; Destro, Mancosu.

    All.: Delio Rossi

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Floro Flores, Defrel, Sansone.

    All.: Eusebio Di Fracesco.

    Arbitro: Carmine Russo.

  • Trofeo Tim al Milan, Inter ancora dietro

    Trofeo Tim al Milan, Inter ancora dietro

    Il primo trofeo estivo nostrano di un certo spessore, escludendo l’ufficiale Supercoppa italiana vinta dalla Juventus, va al nuovo Milan di Sinisa Mihajlovic che prima batte per la seconda volta l’Inter e poi ai rigori supera anche il Sassuolo portandosi a casa il Trofeo Tim.

    I rossoneri appaiono più in palla e più amalgamati dei cugini e nella prima sfida del trofeo trovano subito la vittoria grazie ad uno strepitoso Bacca in grado prima di metter in condizione Bertolacci di portare in vantaggio il Milan e poi di raddoppiare con una bellissima rete.

    Rispetto alla sfida asiatica tra le due squadre si sono visti in entrambi i team dei rispettivi progressi, tuttavia l’Inter desta ancora moltissima perplessità soprattutto in difesa. Così la prima partita del Trofeo Tim inizia a tinte nerazzurre, la squadra di Mancini pressa alto e schiaccia i cugini cercando subito la via della rete, il Milan chiude bene ed in contropiede fa male. Bacca sulla sinistra lavora un bel pallone, crossa in area e trova Bertolacci che porta in vantaggio la squadra di Mihajlovic, fa riflettere in chiave mercato che Kovacic si perda Bertolacci e non lo segua, un errore visto e rivisto tante volte nella scorsa stagione e che è costato punti all’Inter.

    Carlos Bacca contro l'Inter realizza il 2-0 | Foto Twitter
    Carlos Bacca contro l’Inter realizza il 2-0 | Foto Twitter

    La mini-partita cambia ed è il Milan a condurre le danze, nell’Inter Kovacic va a fiammate ed è l’unico che inventa qualcosa ma è impreciso anche in impostazione. Il Bacca show si completa a metà tempo quando da solo salta come le porte di uno slalom gigante Santon e Miranda per poi battere Handanovic e fare il 2-0. Brozovic riapre la partita poco dopo accorciando le distanze e nel finale dei 45 minuti viene anche espulso Alex per fallo su Icardi lanciato a rete, tuttavia il primo match del Trofeo Tim finisce 2-1.

    Nella seconda mini partita è il Sassuolo ad affrontare l’Inter. Mancini cambia parecchio rispetto alla prima prova, ma il risultato non cambia. Defrel, uomo deputato ad ereditare il ruolo di Zaza, passato alla Juventus, realizza il suo primo gol di spessore con i neroverdi che basta a sconfiggere l’Inter confusa e poco vogliosa. La rete si materializza grazie ad un lancio lungo di Cannavaro che innesca Defrel e l’ex-cesenate batte Carrizo in uscita.

    Nella terza partita si decide il vincitore e il Milan di Mihajlovic cambia qualche interprete, dentro Suso, Matri e Cerci anche il Sassuolo pratica un po’ di turn-over ma più soft. I primi minuti sono da match di Serie A vero e proprio e pure spettacolare, Consigli si prodiga a neutralizzare le conclusioni di Suso e di Mexes, poi Floro Flores coglie un palo clamoroso a Donnarumma battuto. In vantaggio va per primo il Sassuolo, grazie a Duncan che con un bel diagonale supera il portiere rossonero, il Milan reagisce subito e con Cerci potrebbe pareggiare, ma sulla linea Acerbi sventa la minaccia poi è Nocerino, nei minuti di recupero, a realizzare l’1-1 con un bel tiro a girare.

    Si finisce ai rigori e Donnarumma, come contro il Real Madrid qualche settimana fa, fa la differenza neutralizzando i tiri dal dischetto di Berardi e Acerbi. Il rigore decisivo per il Milan invece lo trasforma Nocerino.

    Il Milan vince il Trofeo Tim | Foto Twitter
    Il Milan vince il Trofeo Tim | Foto Twitter

    Per quanto un trofeo estivo amichevole possa avere valore Sassuolo e Milan hanno fatto vedere che il mercato ha portato nuova linfa e che c’è un dettame tattico importante che tiene in piedi entrambe le compagini con una buona prospettiva di ulteriore miglioramento soprattutto per il Milan. L’Inter esce da questo Trofeo Tim non ridimensionata, ma certamente con sempre più incertezze che lacune risolte rispetto alla scorsa stagione. Mancini attende novità sul mercato, mentre i tifosi e gli addetti ai lavori vorrebbero vedere più sostanza e meno progetti.