Il caso Gabigol non accenna a placarsi: la polemica a distanza fra il Santos e il Barcellona continua e l’impressione è che continuerà per parecchio tempo. L’attaccante brasiliano è passato all’Inter negli ultimi giorni di mercato grazie ad un affare da 29,5 milioni di euro, ma il club brasiliano, per accettare l’offerta nerazzurra ha forzato la mano con il club catalano.
Nella giornata di ieri è stato svelato il documento con cui il Santos ha informato il Barcellona dell’imminente cessione del giocatore all’Inter. Una lettera in cui si chiedeva al club catalano di accorciare a due giorni i tempi previsti dai precedenti accordi in virtù della chiusura imminente del calciomercato.
Ma il Barcellona non ci sta e sottolinea che per avere almeno 3 giorni lavorativi di preavviso abbia pagato 3,2 milioni di euro al Santos e, oggi, ha ufficialmente denunciato il club brasiliano per il mancato rispetto dell’accordo. Il presidente del Barcellona, Bartomeu ha confermato la denucia ai microfoni di RAC: “Il Santos non ha rispettato il contratto. Ha tenuto nascosta l’operazione, e il Barcellona farà in modo che i suoi interessi vengano rispettati. Abbiamo già inviato un fax al Santos in cui annunciamo che presenteremo denuncia. Dobbiamo solo capire se alla FIFA o alle autorità brasiliane”.
In tutto questo caos internazionale, cosa rischia concretamente l’Inter? Di fatto nulla perché da parte del club nerazzurro e del giocatore i contratti sono stati stipulati solo ed esclusivamente con il Santos. E’ il club brasiliano che rischia, invece, di dover ridare al Barcellona i 3,2 milioni di euro pattuiti ma, in ogni caso, non potrà rivalersi né sull’Inter, né sul giocatore. Un caso che sembra volersi protrarre all’infinito: in un continuo scambio di accuse reciproche nel quale il giocatore può risentirne dal punto di vista psicologico: cosa che non si augurano i tifosi dell’Inter per l’immediato futuro.
Ore frenetiche in casa Napoli per fornire al neo tecnico Rafa Benitez i tasselli richiesti per la sua nuova avventura all’ombra del Vesuvio. Tanto il lavoro per il D. S. (altro…)
Nuovo appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero”. Il week end non offre partite di grande spessore e di grosse difficoltà, ma come il Burkina Faso è riuscita a conquistare la Finale della Coppa d’Africa 2013 (battendo il Ghana, favorito per la vittoria finale), potrebbe capitare che la squadra pronosticata come sicura perdente, possa effettuare il colpaccio. Come ogni settimana vi proponiamo due triple, una dedicata ai campionati principali europei e una sui campionati meno conosciuti e seguiti, infine ci sarà il solito listone finale dovere si tenterà di guadagnare dai 150 ai 200 euro con una puntata di soli due euro. Come sempre vi ricordiamo che si tratta di gioco d’azzardo e come tale va vissuto. Evitate di far debiti e di prendere risparmi personali dedicati ad esigenze primarie. Le quote sono state prese dal sito Bwin.
Pronostici Serie & Calcio Estero
Schedina 1
Levante – Malaga: Scontro importante per la corsa al quarto posto. Gli ospiti, pur con il fardello della squalifica Uefa (che gli impedirà di partecipare alla prossima manifestazione europea), occupano l’ultima piazza disponibile per l’accesso ai Preliminari di Champions. I padroni di casa pur con quale fatica riescono a rimanere in scia, distanziandosi di soli tre punti. Occasione d’oro quindi per il Levante per raggiungere i ragazzi di Pellegrini, potendo contare anche sul pubblico amico che ha permesso ai padroni di casa di ottenere ben 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sole sconfitte. Il Malaga, in trasferta, ha avuto un percorso piuttosto equilibrato con 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Il nostro consigli va sulla vittoria fissa del Levante, ma se non siete molto sicuri vi proponiamo anche l’Under 2.5 (quotato 1.72). Pronostico: 1(2.50)
Bologna – Siena: I rossoblu sono a caccia di punti importanti e dalla parte opposta si ritroveranno i senesi, carichi dopo la vittoria casalinga contro l’Inter che li ha rilanciati verso una salvezza che sembrava improbabile fino ad una settimana fa. Gli uomini di Pioli, stanno ottenendo meno di quel che meriterebbero e sono alla ricerca di vittoria che gli permetterebbe di allontanarsi dalle zone pericolose della classifica. I toscani, hanno costruito la loro impresa tra le mura amiche, trovando qualche difficoltà di troppo lontano dal Franchi (1 sola vittoria, 2 pareggi e ben 8 sconfitte). Allo stesso tempo, gli emiliani hanno faticato non poco al Dall’Ara (4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte). Il nostro consiglio va sulla vittoria rossoblu che non potrà essere sempre sfortunata. Sulla carta non ci sarebbe partita. Pronostico: 1(1.85)
Swansea – Qpr: Classifica alla mano non ci sarebbe partita. I padroni di casa hanno esattamente il doppio dei punti dei londinesi (relegati in ultima posizione). La Premier è strana, ma i valori in campo spesso vengono rispettati e in questo momento lo Swansea viaggia in ottava posizione e non dovrebbe avere grossi problemi ad ottenere l’intera posta in palio contro un avversario che non riesce a trovare la quadratura del cerchio, nonostante l’ottimo materiale tecnico a disposizione di Redknapp. Pronostico: 1(1.80)
Schedina 2
Corinthians – Sao Caetano: reduce dallo scialbo pareggio in trasferta contro il Botafogo SP, il Timao è atteso al pronto riscatto nella sfida di sabato sera (ore 19.20 italiane) contro il Sao Caetano, che al momento occupa la terzultima posizione con 4 punti guadagnati nelle prime cinque partite del Campionato Paulista. Ci aspettiamo una grande vittoria del Corinthians, e perché no, una bella prestazione di Pato, subito in gol al debutto sette giorni fa e determinato nel dimostrare a tutti di non essere un giocatore finito. Pronostico: Over 2.5(1.60)
Santos – Paulista: anche il Peixe arriva da un pareggio, rimediato sul campo del Linense durante il turno infrasettimanale. C’è un però: i ragazzi di Ramalho non avevano lì davanti Neymar. E quanto può incidere un giocatore come Neymar sulle sorti di una partita, specialmente una del campionato statale Paulista? La risposta arriverà domani. Noi intanto ci giochiamo una bella goleada. Pronostico: Over 2.5(1.61)
Ajax – Roda: può in questo spazio-tempo attuale una squadra come il Roda raccogliere qualcosa contro una squadra come l’Ajax? A noi francamente pare impossibile. Ma non solo a noi, anche ai bookmakers, che infatti quotano il successo dei lancieri a 1,13. Quota spazzatura d’accordo, però qualcosa la si può inventare, come ad esempio l’1h (1,45) oppure l’invitante over 4,5 (2,45). Per quelli che ancora non conoscono Braveheart consigliamo la prima giocata. Chi invece ormai ha dimestichezza con i battiti del cuore che accelerano ad ogni giro di lancetta allora vi profetizziamo la seconda giocata. Pronostico: 1h(1.45)
L’attaccante rossonero Robinho é rientrato al quartier generale del Milan nella giornata di ieri. Il brasiliano, molto probabilmente, lascerá Milano in questa finestra di calciomercato per approdare al Santos. Certo, mancano ancora degli accordi ufficiali, ma la sensazione é che difficilmente Robinho resterá al Milan. Il club rossonero e quello brasiliano non si trovano peró d’accordo sulla cifra del trasferimento: il Santos non si smuove dai sette milioni e mezzo di euro, mentre il Milan vorrebbe alzare la posta a dieci. Se i due club si verranno incontro reciprocamente, allora la situazione potrebbe sbloccarsi giá nelle prossime ore. Ripetiamo peró che la probabilitá che Robinho parta é molto alta.
A CASA – Ieri pomeriggio, Robinho era a Milanello a disposizione del mister rossonero Massimiliano Allegri. Il brasiliano si é regolarmente allenato con i compagni in vista della preparazione della sfida di domenica contro il Siena a San Siro. Nel periodo di pausa della Serie A, Robinho era in Brasile dove Adriano Galliani sta cercando l’accordo giusto per piazzare il giocatore nella terra dei carioca. Nell’attesa che questo avvenga, il giocatore rientra regolarmente fra i possibili uomini su cui Allegri potrebbe puntare per la prossima sfida di campionato. D’altra parte c’é tempo fino alla fine del mese per svendere.
CALCIOMERCATO – Come detto, Galliani non solo cerca l’accordo piú adatto per portare in Brasile Robinho, ma sta lavorando anche sull’addio di Pato. Il Papero ha una situazione molto piú agevolata rispetto a quella del suo amico brasiliano: il Corinthias é pronto a mettere sul piatto 15 milioni di euro. Al Milan va benissimo cosí anche perché una cifra simile per un giocatore che non ha mai giocato negli ultimi tempi, é tanta roba davvero. Galliani, secondo quanto riportato da Calciomercato.it, vorrebbe guadagnare dalla cessione di entrambi 25 milioni di euro: se 15 arriveranno a breve dall’addio di Pato, per arrivare al risultato atteso, il Santos dovrá versare ai rossoneri dieci milioni di euro. Anche se le parti sembrano vicine, é non bisogna escludere l’ipotesi della poermanenza di Robinho al Milan. Galliani e il Milan sono stati chiari: o dieci milioni o nulla. Santos avvisato.
Le vacanze natalizie per i calciatori brasiliani in forza alle squadre europee sono l’occasione per rilassarsi e ritemprarsi al tepore del sole di Rio de Janeiro, tra una giornata in spiaggia ed una partitella sulla sabbia, in barba anche alle regole stabilite dai club, contrari a tale tipologia di attività che potrebbe comportare qualche infortunio. Per Robinho, però, questo divieto non sembra assumere grande importanza considerando che il rossonero è stato fotografato mentre giocava a footvolley, ed ha anche rilasciato un’intervista ad un’emittente brasiliana mentre si trovava in spiaggia in compagnia di Neymar, la stella verdeoro inseguita da mezza Europa. E poi, come non suggellare queste vacanze con uno scatto da postare su Twitter? Detto, fatto. La foto di Neymar e Robinho durante un party a Rio è stata subito caricata in rete con tanto di dedica fraterna: “al mio idolo e fratello”.
Un sodalizio, quello tra i due, che potrebbe preludere a qualcosa di più soprattutto in questi roventi giorni di trattative e di scenari work in progress in chiave mercato: la passione del Milan per i brasiliani è un fatto più che noto e, pertanto, Adriano Galliani è volato in Brasile per una vacanza di lavoro, per cercare di piazzare sul mercato proprio Robinho, con un incontro con i dirigenti del Flamengo avvenuto proprio alla vigilia di Natale, dal quale è seguito un comunicato ufficiale della società brasiliana che ne ha chiarito i contenuti, sintetizzabili in un “nulla di fatto” per il trasferimento di Robinho in Brasile considerando che “in virtù della valutazione fatta dal Milan abbiamo deciso di non proseguire nelle trattative per il giocatore, almeno in questo momento”.
Il problema, dunque, sta nel divario tra la domanda e l’offerta che ha indotto il Flamengo a desistere, mentre il Milan per mezzo del suo amministratore delegato ha deciso di guardare ad altri scenari, che riguarderebbero l’Atletico Mineiro e, soprattutto, il Santos di Neymar il quale potrebbe sfruttare il suo grande potere all’interno del club per spingere per l’acquisto dell’amico Robinho, che poi sarebbe un “ritorno a casa” considerando che il ventottenne fantasista del Milan venne lanciato proprio dal Santos di San Paolo. Se l’operazione andasse in porto – e secondo quanto riportano i media brasiliani lo stesso Galliani si sarebbe dichiarato possibilista – potrebbe essere questa l’ultima occasione per i due amici Robinho e Neymar per poter giocare nella stessa squadra prima che il gioiellino prenda la via dell’Europa considerando il pressing del Barcellona che vorrebbe portarlo in terra catalana nel prossimo mercato di Giugno.
Il Milan ha bisogno di liquidità da reinvestire, poi, già nel mercato di Gennaio e, dunque, affinchè l’operazione cessione-Robinho possa andare a buon fine è necessaria un’offerta da almeno undici milioni di euro e se il Santos non dovesse formularla, potrebbe aprirsi un nuovo scenario che riguarderebbe ancora il Flamengo considerando che l’Adidas ha appena concluso un accordo decennale con il club e potrebbe avere tutto l’interesse nel finanziare l’operazione che porterebbe sicuri ritorni in termini di immagine e, di conseguenza, di vendite, ma per avere ulteriori sviluppi sarà necessario attendere i primi giorni del nuovo anno.
Inoltre, è sempre calda la trattativa per il passaggio di Pato al Corinthians, in questo caso per la cifra di quindici milioni di euro: saranno i primi giorni del 2013 ad essere decisivi anche in tal senso. Per ora, dunque, sia per Galliani che per Robinho meglio concentrarsi sulle vacanze brasiliane.
Il cine-panettone di Adriano Galliani in quel di Rio ha dato il primo frutto. Pato al Corinthians per 15 milioni di euro e tanti saluti a Barbara e company. L’ufficialità arriverà non oltre il 3 gennaio, ma l’operazione tra l’ad rossonero e la dirigenza del Timao è ormai alle battute finale.
Contro ogni pronostico rispetto alla vigilia sarà quindi il Papero a lasciare per primo il Milan e non Robinho, come in un primo momento si era pensato. Per Binho infatti, dopo l’auto-esclusione del Flamengo giunta poche ore dopo l’incontro con Galliani.
Addio dunque definitivo quello di Pato, dal momento che l’intesa col Corinthians è per un trasferimento a titolo definitivo, senza altre scorciatoie di sorta.
A nulla è servita l’ennesima rinascita che sembrava compiersi tra novembre e dicembre. L’ex attaccante di Porto Alegre aveva illuso in tanti dopo le marcature contro Malaga e Anderlecht, salvo poi ricadere nella spirale degli infortuni. Due gol in Champions su tre presenze totali come biglietto d’addio prima di tornare in Brasile per cercare disperatamente l’ultimo treno dei Mondiali di casa.
Mondiale 2014 che potrebbero essere ancora alla portata del Papero se i medici del Corinthians non hanno bluffato dicendosi consapevoli della situazione fisica del calciatore milanista e sicuri del fatto che uscirà fuori una volta per tutte dal buio in cui è caduto negli ultimi due anni.
Situazione invece diversa per Robinho, sebbene anche il suo futuro sia ormai già scritto. Binho difficilmente tornerà in Italia. Su di lui nei prossimi giorni si aprirà un’asta che farà felici le casse di Via Turati. Apparentemente non c’è più il Flamengo (che non giocherà la Libertadores ndr), e forse nemmeno il Santos (il Peixe sta per ufficializzare Montillo). Non a caso Galliani ha aperto ieri, a sorpresa, all’Atletico Mineiro. C’è però anche il Fluminense. E attenzione, perché dietro le quinte c’è il Gremio di Luxemburgo.
Prosegue la missione sudamericana di Ariedo Braida, sbarcato nel continente latino da oltre una settimana. Un viaggio finalizzato alla ricerca di nuovi nomi sia per il mercato di gennaio che per l’estate 2013. L’inizio della mission for talent ha avuto tinte albicelesti, con i vari Lisandro Lopez e Mugni finiti nella lente d’ingrandimento del direttore sportivo rossonero. Esauritosi il viaggio nelle Pampas, Braida si è trasferito nelle calde terre carioca. Accompagnato dal fido Serginho, l’ex terzino sinistro che ancora in tanti rimpiangono a Milanello, Braida in Brasile ha assistito sabato scorso al match tra Santos e Figueirense, conclusosi con il successo dei padroni di casa per 2-0. Tre gli osservati: Felipe Anderson, Arouca e Rafael Cabral. Conosciamoli meglio.
FELIPE ANDERSON– Il nome del trequartista classe ’93 è diventato ormai di dominio pubblico già da un paio di settimane. Sconosciuto in Brasile fino alla scorsa stagione, Felipe Anderson ha conquistato il posto da titolare in contemporanea al declino fatto registrare di recente da Ganso (con quest’ultimo che ha lasciato il Peixe per approdare al San Paolo). Anderson non è però paragonabile all’ex leader del centrocampo della squadra di Ramalho. A livello tecnico vince ancora Ganso, ma fisicamente Anderson è molto più dotato rispetto al nuovo rinforzo del San Paolo. Le sue doti atletiche e i frequenti inserimenti in area di rigore proiettano Anderson nel calcio europeo. Calcisticamente il trequartista 19 enne è cresciuto nelle giovanili del Coritiba fino al 2007, prima di approdare nel mondo Santos. L’esordio nel Brasileirao 2010 fu durante il match Fluminense-Santos (vinto dagli ospiti per 3-0). Complessivamente furono 233 i minuti in cui Felipe Anderson venne impiegato. Nonostante il successo in Libertadores nel 2011, sarà il 2012 l’anno che verrà ricordato come lo “start” di una carriera potenzialmente luminosa. La doppietta contro il Gremio lo scorso luglio rappresenta ad oggi il primo passo di Felipe Anderson verso l’Europa.
AROUCA – Marcos Arouca da Silva rappresenta una delle tante promesse del calcio brasiliano rimaste tali dopo anni di esperienza. Cresciuto nelle giovanili del Fluminense, Arouca ha debuttato al Maracana quando aveva 18 anni (2004 ndr). Dopo cinque stagioni Arouca si trasferisce al San Paolo. La parentesi nel club paulista si rivela abbondantemente sotto le aspettative. Dall’Europa non arriva la tanto agognata telefonata e per Arouca resta così il Santos, che lo acquista per 3 milioni di euro. Dopo un anno vincerà la Libertadores, il titolo fin qui più importante nella sua carriera. Normolineo, Arouca ricopre il ruolo di playmaker basso in mezzo al campo. Ad una tecnica non esattamente sopraffina, il calciatore del Santos ripiega con una presenza fisica discreta in marcatura. Sotto l’aspetto realizzativo, Arouca vanta uno score di 8 reti segnate dal 2004 ad oggi, una media di un gol ogni anno. Difficile ipotizzare un trasferimento di Arouca in Europa, sopratutto se l’altro club è il Milan.
RAFAEL CABRAL – Anche lui extra-comunitario come Felipe Anderson, Rafael è il portiere titolare del Santos. La concorrenza non è sicuramente delle più accese per il 22 enne del Santos, divenuto improvvisamente prima scelta anche del ct verdeoro Mano Menezes. Nonostante l’acquisto di Gabriel la scorsa estate, il Milan ha quindi intenzione di comprare anche Rafael, mandando in pensione anticipata Abbiati e porgendo un cordiale arrivederci ad Amelia, per trasformare la porta rossonera a forti tinte verdeoro. Rafael si è guadagnato il posto titolare da subito, nel 2010, quando non aveva ancora compiuto 20 anni. In ogni caso, sebbene abbia tra le mani la maglia da titolare in Nazionale maggiore, non sono sporadici alcuni passaggi a vuoto dell’estremo difensore 22 enne, come ampiamente dimostrato dalle ultime Olimpiadi di Londra, durante le quali il neo rossonero Gabriel ha seriamente messo in crisi la sua leadership.
Il brasiliano Paulo Henrique Ganso alla fine è riuscito ad indossare la maglia del San Paolo: in questi giorni infatti il centrocampista ormai ex Santos ha definitivamente chiuso la trattativa che era in corso con il club rossonero. Per accapparrarsi il giovane talento verdeoro la società paulista ha dovuto però pagare la clausola rescissoria, rilasciando ben 9 milioni di euro per poter ottenere neanche la metà del cartellino, precisamente solo il 45%. Il restante 55% appartiene infatti al fondo d’investimento DIS, nonostante ciò per il sostituto di Lucas, il quale a gennaio approderà tra le fila di Ancelotti per indossare la maglia del Paris Saint Germain, è pronto un contratto di cinque anni che lo legherà al San Paolo fino al 2017.
In più, per poter mettere fine a questa trattativa ed arrivare alla cifra richiesta, il club brasiliano ha dovuto chiedere circa 3 milioni di euro al Gruppo Sonda, insieme di investitori che così facendo hanno abbassato ulteriormente la proprietà del cartellino del San Paolo che ora si ritrova ad avere solamente il 32%.
Quel che è certo è che ora Paulo Henrique Ganso, il quale è reduce dalla conquista della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra 2012 con il Brasile, ora potrà ritornare a calcare il campo verde con la squadra che con cui da tempo sognava di giocare a piena disposizione del tecnico Ney Franco:
“Sono molto felice per il buon esito delle trattative, per me è una gioia enorme essere qui e soprattutto un desiderio che si realizza. Il San Paolo ha dimostrato grande determinazione nel puntare su di me, e questo mi ha convinto ad accettare il trasferimento. Ho apprezzato l’interesse di altri club, ma il San Paolo mi ha commosso. Ora che tutto si è concluso positivamente, non vedo l’ora di ricambiare sul campo la fiducia che ha riposto in me il Tricolor”.
Infatti il San Paolo ha messo fuori corsa squadre come il Tottenham, l’Inter e anche il Milan, i quali avevano portato avanti alcune trattative per portarsi a casa il talentuoso centrocampista brasiliano.
Ora che Thiago e Ibrahimovic non ci sono più, i tifosi rossoneri avevano la speranza di poter contare almeno su quel poco materiale umano rimasto a disposizione. Si dovranno però ricredere in tanti, dal momento che anche altri due attaccanti rossoneri potrebbero presto lasciare la società di Via Turati: Robinho e Cassano. Galliani non dichiara nessuno incedibile, anche perché se si sono venduti i due migliori calciatori nessuno ormai può essere definito tale. In questo senso la giornata di ieri è stata particolarmente interessante. Alle 13 nella sede del Milan sono arrivati infatti gli agenti di Rafael, il portiere del Santos che gode di ottima reputazione tra gli ambienti rossoneri. Probabile un suo inserimento nell’operazione che dovrebbe portare Robinho nuovamente al suo primo amore.
Nella serata è arrivata la netta smentita del presidente del Santos, il quale ha affermato come nessun uomo del club si trovasse attualmente a Milano per trattare l’acquisto dell’attaccante. Nonostante le smentite di rito, ieri sarebbe pervenuta l’offerta ufficiale dei carioca per Binho: 6 milioni di euro più il cartellino dell’estremo difensore. Proposta bocciata da Galliani e Braida, dal momento che vorrebbero almeno 10 milioni di euro cash oltre al portiere Rafael, per una cifra complessiva quindi di 15-16 milioni di euro. La volontà di vendere Robinho c’è, considerato il suo ingaggio da 6 milioni di euro netti all’anno (12 milioni lordi), prezzo divenuto ormai insostenibile per le finanze rossonere. Santos e Milan torneranno a parlare nelle prossime ore. Il tempo stringe. Se entro venerdì le due società non dovessero trovare un accordo, per Robinho si chiuderebbe definitivamente la porta Santos e resterebbe invece aperta quella spagnola del Malaga. Ricordiamo che in Brasile le squadre possono comprare fino a questo venerdì.
Oltre a Robinho potrebbe lasciare Milanello anche Fantantonio Cassano. Riecheggia ancora il suo sfogo durante gli Europei, quando Thiago Silva sembrava in procinto di lasciare la squadra insieme a Ibra. Ciò che l’attaccante barese temeva si è trasformato presto in realtà, e quindi ci si aspettano delle mosse in tal senso da parte del calciatore fin dai prossimi giorni. Galliani ha già fatto capire di non voler trattenere nessuno. L’ipotesi più suggestiva, che vuole Cassano alla Samp, è al momento la più plausibile, dal momento che lui stesso sogna di tornare a vestire i colori della maglia blucerchiata. Dall’altra parte, la famiglia Garrone ha inizialmente escluso tale ipotesi, almeno per quest’anno, sebbene tutto possa ancora succedere da qui al 31 agosto. In ogni caso rimane forte la volontà da parte di Cassano di tornare a Genova, dove ha casa, e non è da escludere che alla fine decida per un clamoroso approdo al Genoa di Enrico Preziosi. Le strade del calciomercato sono infinite.
La Copa Libertadores ha definito le sue finaliste per l’edizione 2012: saranno gli Argentini del Boca Juniors e i Brasiliani del Corinthians ad affrontarsi nella doppia sfida di andata e ritorno in programma il 27 Giugno e il 4 Luglio con la prima gara che si giocherà alla “Bombonera” mentre l’ultima sfida sarà giocata al “Pacaembu”.
Per gli argentini si tratta della decima finale conquistata con sei successi raggiunti, per il Corinthians invece si abbatte il tabù della coppa da molti definita ormai “maledetta” dato che il club brasiliano non è mai riuscito ad accedere in finale. Finalmente la maledizione è stata vanificata, il Corinthians infatti, dopo lo 0 a 1 in casa del Santos di una settimana fa, passa grazie al risultato di 1-1 al Pacaembu. La squadra di Tite doveva resiste al tentativo di rimonta degli uomini di Ramalho, rimonta che al 35′ sembra concretizzarsi con l’ottavo centro nella competizione di Neymar, ma il Corinthians è riuscito a chiudere i conti definitivamente grazie al centro di Danilo al 47’ che ha fatto esplodere lo stadio Pacaembu.
Per il Santos la partita si fa in salita anche grazie alla serata poco felice del suo asso Ganso bloccato dalla linea mediana del Corinthians e soprattutto da un ottimo Paulinho che ancora una volta dimostra di essere uno dei giocatori più forti del Brasile. Il Santos campione uscente deve dire addio al sogno della seconda finale consecutiva e deve attendere il prossimo anno prima di provare a diventare la brasiliana con più titoli continentali in bacheca.
Nell’altra semifinale gli Argentini del Boca Juniors pareggiano 0-0 contro i Cileni dell’Universidad de Chile continuando il cammino alla conquista della Coppa grazie al 2-0 conquistato nella gara d’andata in Argentina. All’Estadio Nacional di Santiago il Boca Juniors dimostra da subito di volere la decima finale della carriera con la traversa colpita da Juan Roman Riquelme. I Cileni provano a reagire sugli sviluppi del calcio piazzato con una zuccata di Junior Fernandes che esalta l’estremo difensore Agustin Orion.
I padroni di casa si fanno pericolosi al 54’ quando Diaz su punizione colpisce il palo, e dieci minuti più tardi colpiscono anche la traversa con il peruviano Raul Ruidiaz che era entrato dalla panchina. La partita finisce dunque 0-0 e il Boca Juniors si qualifica all’ennesima finale della sua carriera che, con un successo, potrebbe diventare la squadra più titolata al mondo superando il Milan.
Boca contro Corinthians, sarà una vera battaglia.