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  • NBA: Thunder corsari a Boston, ancora OK Bargnani, Gallinari e Belinelli

    NBA: Thunder corsari a Boston, ancora OK Bargnani, Gallinari e Belinelli

    11 le partite giocate nella notte NBA. Ancora 3 vittorie per i nostri connazionali con prestazioni di tutto rispetto.

    Ad Oakland i Golden State Warriors cadono, per la prima volta in casa in questa stagione, per mano dei Knicks, sotto i colpi della coppia Felton (35 punti ed 11 assist) e Stoudemire (26 punti ed 11 rimbalzi). Importante per la vittoria anche il contributo di Danilo Gallinari che piazza 23 punti con un ottimo 7/15 dal campo (3/5 da 3 punti). Ai Warriors non basta la coppia Ellis (40 punti) Curry (29), pesa ancora una volta l’assenza di David Lee.

    I 26 punti di Andrea Bargnani affossano i Rockets. Per l’italiano a referto anche 6 rimbalzi e 4 assist. A Houston non bastano i 31 punti di Martin, decisivo l’ultimo quarto dove Toronto fa la differenza e non viene più raggiunta dagli avversari.

    Il tris di vittorie azzurre si completa con Belinelli che è fondamentale nell’affermazione dei suoi New Orleans Hornets sui Cavaliers. West segna 34 punti con 11 rimbalzi, Paul aggiunge 15 punti e 10 assist, Belinelli realizza 20 punti e i “Calabroni” diventano irraggiungibili per Jamison (20 punti ed 11 rimbalzi) e compagni. Hornets che continuano ad avere il miglior record della Lega.

    Brutta prova dei Bucks a Philadelphia e i padroni di casa si impongono per 90-79 grazie a Thaddeus Young autore di 23 punti. Bene anche Louis Williams con 19, mentre a Milwaukee non basta un Maggette da 20 punti.

    Nuova sconfitta per Memphis che proprio non riesce a trovare il ritmo di vittorie in questa stagione. Washington si impone, anche senza John Wall, grazie ai 24 punti di Arenas, ai 22 di Hinrich ed ai 17 di Blatche. Grizzlies che hanno in Randolph il punto di riferimento (19 punti e 12 rimbalzi) ma non basta per strappare il successo.

    LeBron James trascina i suoi Miami Heat nella vittoria contro Charlotte: il numero 6 segna 32 punti, ben coadiuvato da Chris Bosh (22 punti e 14 rimbalzi) vista la serata storta di Dwyane Wade (11 punti con 4/13 al tiro). Ai Cats non bastano i 30 punti di un infuocato Jackson.

    I Lakers passano a Minneapolis guidati dalla sfavillante prestazione di Matt Barnes autore di 24 punti, 7 rimbalzi, 6 assist e 2 palle rubate in soli 23 minuti di gioco e con il 100% dal campo (5/5 da 3 punti, 2/2 da 2 e 5/5 ai liberi!). Bene anche Bryant che aggiunge 23 punti e Gasol con la sua solita doppia doppia da 16 punti e 14 rimbalzi. Ai T-Wolves non basta la coppia Beasley (25 punti e 10 rimbalzi) Milicic (23 punti e 16 rimbalzi), male Kevin Love con 0 punti a referto (0/7 al tiro) in 34 minuti di gioco.

    Sacramento interrompe una striscia di sconfitte di 6 partite e batte i Nets grazie ai 20 punti di Tyreke Evans. Per gli ospiti emerge Kris Humpries con una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi ma non basta.

    Chicago passa a Dallas grazie ai 22 punti di Derick Rose ed alle doppie doppie di Taj Gibson (18 punti e ben 17 rimbalzi) e Noah (10 punti e 17 rimbalzi). Nowitzki con 36 punti non basta ai Mavs che perdono nettamente la battaglia a rimbalzo (59 per i Bulls di cui 20 offensivi contro i soli 34 dei padroni di casa). Era dal lontano 1998 che i “Tori” non vincevano a Dallas.

    I Jazz perdono questa volta dopo essere stati davanti per lungo tempo contro i San Antonio Spurs: la rimonta porta il nome di Tony Parker (24 punti 7 assist 4 rimbalzi) e di Tim Duncan (19 punti e 14 rimbalzi). Il Caraibico arriva a quota 20.797 punti che ne fanno il miglior realizzatore di sempre in maglia neroargento (superato “l’Ammiraglio” David Robinson). Duncan detiene anche il record di presenze con gli Spurs con 988. Non basta, per i Jazz, il solito Deron Williams da 23 punti.

    Ci sono modi diversi di vincere in NBA, quello dei Thunder è assimilabile ad una impresa: a Boston privi di 2 dei 3 uomini migliori (Jeff Green, ma soprattutto il fenomeno Kevin Durant), ci pensa quello rimanente, Russell westbrook, a guidare i giovani di Oklahoma City ad un successo di capitale importanza. Sono 31 i punti dell’ex UCLA University, ormai punto fermo non solo per la sua squadra ma affermato campione in tutta la Lega. Stravinto il confronto con il dirimpettaio Rajon Rondo che si ferma a 14 punti dal campo. Male l’ex Ray Allen (lunga militanza nei Seattle Sonics prima che diventassero Oklahoma City Thunder) con soli 8 punti segnati.

    Risultati NBA del 19 novembre 2010

    Golden State Warriors-New York Knicks 119-125
    G.S. Ellis 40, Curry 29, Williams 18
    N.Y. Felton 35, Stoudemire 26, Gallinari 23

    Toronto Raptors-Houston Rockets 106-96
    Tor Bargnani 26, Kleiza 17, DeRozan 15
    Hou Martin 31, Scola 19, Battier 14

    New Orleans Hornets-Cleveland Cavaliers 108-101
    N.O. West 34, Belinelli 20, Paul 15
    Cle Jamison 20, Sessions 16, Gibson 10, Varejao 10

    Philadelphia 76ers-Milwaukee Bucks 90-79
    Phi Young 23, Williams 19, Nocioni 12
    Mil Maggette 20, Gooden 16, Jennings 12

    Washington Wizards-Memphis Grizzlies 89-86
    Was Arenas 24, Hinrich 22, Blatche 17
    Mem Randolph 19, Gasol 16, Conley 12

    Miami Heat- Charlotte Bobcats 95-87
    Mia James 32, Bosh 22, Wade 11
    Cha Jackson 30, Mohammed 12, Livingston 10

    Minnesota Timberwolves-Los Angeles Lakers 95-112
    Min Beasley 25, Milicic 23, Ridnour 11, Tolliver 11
    Lak Barnes 24, Bryant 23, Gasol 16

    Sacramento Kings-New Jersey Nets 86-81
    Sac Evans 20, Landry 15, Udrih 12
    N.J. Humpries 18, Morrow 17, Outlaw 13

    Dallas Mavericks-Chicago Bulls 83-88
    Dal Nowitzki 36, Butler 12, Terry 9
    Chi Rose 22, Gibson 17, Korver 14

    Utah Jazz-San Antonio Spurs 82-94
    Uta Wiiliams 23, Millsap 12, Miles 11
    S.A. Parker 24, Duncan 19, Ginobili 15

    Boston Celtics-Oklahoma City Thunder 84-89
    Bos Garnett 16, Pierce 14, Rondo 14
    Okl Westbrook 31, Ibaka 13, Harden 12

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  • NBA: Tris di vittorie per Bargnani, Gallinari e Belinelli, Thunder OK contro Houston

    NBA: Tris di vittorie per Bargnani, Gallinari e Belinelli, Thunder OK contro Houston

    10 le partite nella notte NBA con assoluti protagonisti i nostri connazionali autori di prove molto convincenti che hanno permesso alle rispettive squadre di strappare 3 vittorie importantissime.

    Il primo successo arriva da Philadelphia dove i Sixers vengono abbattuti da uno strepitoso Andrea Bargnani da 30 punti e 7 rimbalzi. Decisivo l’ultimo quarto quando un parziale di 25-15 ha rotto il grande equilibrio del match. La vera fuga dei Raptors si ha sull’85 pari quando con un 9-1 firmato dal “Mago” e da Sonny weems (25 punti per lui, career high inNBA) i canadesi non si guarderanno più indietro e grazie ad una difesa migliore rispetto alle precedenti uscite si prendono la terza vittoria stagionale lasciando a Philadelphia l’ultimo posto nell’Atlantic Division. Brand per i rossoblu segna 27 punti ma non sono sufficienti ad evitare la sconfitta, doppia doppia per Turner da 11 punti e 12 rimbalzi.

    Niente da fare per Phoenix che dopo aver espugnato Los Angeles si inchina agli Heat trascinati per una volta da un’ottima prova dell’oggetto misterioso Chris Bosh autore di 35 punti, 6 rimbalzi e 4 assist. James chiude con 20 punti, 8 rimbalzi e 9 assist ma ha problemi di falli e si deve accontentare di 23 minuti sul parquet, Wade ne mette 17. Prestazione da dimenticare invece per la squadra dell’Arizona che ha in Nash il miglior marcatore con 17 punti. Decisivo il parziale del secondo quarto chiuso sul 37-19 per Miami.

    Nessuna fatica anche per Boston che approfitta dell’assenza di John Wall per dare una strapazzata ai Wizards. Sugli scudi Paul Pierce con 23 punti, per Washington si salva Nick Young con 20 punti ma sono le percentuali a fare la differenza: 61,5% da 3 per i Celtics, 66% totale, mentre gli ospiti non arrivano neache al 40%, è questo che determina alla fine i 31 punti di divario. Male Arenas con 9 punti.

    I Lakers raccolgono la seconda vittoria su 2 partite nel loro viaggio lontano dallo Staples Center di questo periodo: a cadere sotto i colpi dei gialloviola i poveri Pistons che hanno in Stuckey l’unica nota lieta con 18 punti. Dall’altra parte invece il solito trio: Bryant non gioca il quarto periodo ma mette assieme 33 punti, 9 rimbalzi e 4 assist, Gasol fornisce la sua solita doppia doppia da 25 punti e 12 rimbalzi e Odom aggiunge 15 punti e 14 rimbalzi. E in queste condizioni non c’è mai niente da fare per gli avversari. Lakers prima squadra nella Lega ad arrivare a 10 vittorie in stagione.

    Partita tiratissima a Minneapolis ma a piangere è ancora una volta in questa stagione l’altra metà di Los Angeles, i Clippers, che perdono in volata contro i T-Wolves (undicesima sconfitta in stagione a fronte di una sola vittoria). Minnesota sembra prendere il largo a 7 minuti dalla fine con una tripla di Beasley (101-93) ma i Clips guidati da Gordon e da Griffin ricuciono lo strappo (111-111). Decisivo quindi è il canestro di Beasley a 2 secondi dalla fine che spezza l’equilibrio e regala ai suoi la vittoria visto che l’ultimo tiro dei rossoblu non va a bersaglio. 33 punti per il numero 8 dei “Lupi”, finalmente decisivo nella sua comunque breve carriera NBA, 24 con 14 rimbalzi per Kevin Love, mentre per i californiani 30 punti di Gordon e 26 punti e 17 rimbalzi di un vero animale da area pitturata come il rookie Blake Griffin non son bastati. Bene anche Aminu, anche lui rookie che sta ingranando dopo un avvio difficile (17 punti).

    Lunedì i Mavericks avevano inflitto al prima delusione stagionale agli Hornets di Belinelli, dopo 2 giorni New Orleans si prende la rivincita grazie ai 20 punti ed 11 assist di Paul ed ai 17 punti a testa per West e Belinelli (6/10 dal campo e 3/4 da 3) sempre più calato nella realtà della Louisiana e sempre più incisivo e decisivo (sua la tripla del 95-91 a poco meno di 3 minuti dal termine che risulterà decisiva). Bene anche Okafor con 13 punti e 10 rimbalzi, ai Mavs non bastano i 29 di Dirk Nowitzki.

    Poca fatica per gli Utah Jazz che grazie ai 23 punti di Deron Williams ed ai 19 punti e 15 rimbalzi di Paul Millsap battono i Nets che hanno in Morrow il miglior marcatore con 24 punti.

    Grazie ad uno stupendo terzo quarto (37-12 il parziale) gli Spurs riescono a battere degli ostici Chicago Bulls guidati dal solito Rose che mette a segno nuovamente 33 punti. Ma le prove di Parker (21 punti), Ginobili (20) e la doppia doppia di Duncan (16 punti e 18 rimbalzi) mettono KO la squadra dell’Illinois. San Antonio continua a guidare la Lega insieme agli Hornets con un record di 9-1. Da segnalare un altro 100% al tiro da 3 per Matt Bonner (2/2) che sommato al 7/7 di Oklahoma City porta la sua striscia realizzativa a 9/9. Ed attenzione a questi Spurs che sembrano proprio forti e compatti in ogni ruolo ed in ogni settore.

    Continua il momento positivo dei Thunder che spazzano via gli Houston Rockets di un sempre positivo Scola (26 punti ed 8 rimbalzi) grazie al solito duo delle meraviglie Russell Westbrook (21 punti, 12 assist, 6 rimbalzi) e Kevin Durant (24 punti). Da qualche tempo ad Oklahoma City, oltre ad un super attacco si sta rivedendo la difesa che lo scorso anno diede una stagione positivissima ai giovani Thunder.

    27 punti a testa della coppia Stoudemire (anche 10 rimbalzi per lui) e Gallinari permette ai Knicks di espugnare Sacramento. Kings ai quali non bastano i 23 punti di Evans, i 21 di Landry e la doppia doppia del rookie Cousins da 15 punti e 10 rimbalzi. New York interrompe la striscia perdente di 6 sconfitte di fila, Danilo Gallinari ottimo da 3 punti con 3/5 e finalmente aggressivo nell’attaccare il ferro visto che si è conquistato ben 17 tiri liberi (di cui 16 segnati) dopo un pessimo avvio da 0/3 dal campo. Forse se New York vuole elevare il livello di prestazioni dovrebbe dare più fiducia al numero 8 negli uno contro uno e non lasciarlo solamente come tiratore fermo dal perimetro. La dimostrazione è evidente in questo caso.

    Risultati NBA del 17 novembre 2010

    Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 94-86
    Phi Brand 27, Holiday 17, Turner 11
    Tor Bargnani 30, Weems 25, Calderon 12

    Miami Heat-Phoenix Suns 123-96
    Mia Bosh 35, James 20,wade 17
    Pho Nash 17, Hill 14, Frye 14

    Boston Celtics-Washington Wizards 114-83
    Bos: Pierce 23, Garnett 18, Shaquille O’Neal 13
    Was Young 20, Thornton 15, Blatche 10, Hinrich 10

    Detroit Pistons-Los Angeles Lakers 90-103
    Det Stuckey 18, Prince 13, Daye 12
    Lak Bryant 33, Gasol 25, Odom 15

    Minnesota Timberwolves-Los Angeles Clippers 113-111
    Min Beasley 33, Love 24, Brewer 14
    Cli Gordon 30, Griffin 26, Aminu 17

    New Orleans Hornets-Dallas Mavericks
    N.O. Paul 20, Belinelli 17, West 17
    Dal Nowitzki 29, Terry 16, Kidd 11

    Utah Jazz-New Jersey Nets 98-88
    Uta Wiliams 23, Millsap 19, Jefferson 16
    N.J. Morrow 24, Harris 19, Lopez 17

    San Antonio Spurs-Chicago Bulls 103-94
    S.A. Parker 21, Ginobili 20, Duncan 16
    Chi Rose 33, Deng 18, Noah 10, Korver 10, Brewer 10

    Oklahoma City Thunder-Houston Rockets 116-99
    Okl Durant 24, Wesrbrook 21, White 12
    Hou Scola 26, Martin 19, Smith 12

    Sacramento Kings-New York Knicks 106-113
    Sac Evans 23, Landry 21, Udrih 18
    N.Y. Stoudemire 27, Gallinari 27, Felton 16

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  • NBA: Phoenix abbatte i Lakers, Gallinari KO contro Houston

    NBA: Phoenix abbatte i Lakers, Gallinari KO contro Houston

    5 le partite disputate nella notte NBA.

    Atlanta dopo 4 sconfitte consecutive si risolleva e batte i Minnesota Timberwolves grazie alle doppie doppie di Josh Smith (23 punti e 10 rimbalzi) e di Al Horford (28 punti e 10 rimbalzi). A Minnesota non bastano i 25 punti di Beasley ed i 22 punti conditi da 17 rimbalzi di Kevin Love.

    Detroit espugna Sacramento nella sfida tra 2 tra le possibili cenerentole della lega. decide l’incontro Stuckey con i suoi 17 punti, mentre ai Kings non bastano i 20 di Evans.

    San Antonio va a vincere sul parquet dei Thunder: eroe di giornata Matt Bonner che confezione un irreale 7/7 da 3 per 21 punti complessivi e grazie ai 24 punti di Parker e ai 21 di Ginobili guida la rimonta dei neroargento contro Oklahoma City nel secondo tempo. non bastano ai padroni di casa i 23 punti di Durant e i 19 di Westbrook.

    Ancora una sconfitta per i New York Knicks di Danilo Gallinari (e siamo a 5 di fila): questa volta a passare sul parquet dei Knicks sono i Rockets che grazie ai 28 punti di Kevin Martin ed ai 24 di Scola si prendono un successo importantissimo. Ai padroni di casa non bastano i 25 punti di Stoudemire, nè i 14 di Gallinari che è chiamato ad alzare l’asticella della media punti se vorrà condurre la sua squadra ai playoff.

    Secondo KO consecutivo per i Lakers che si fanno sorprendere in casa dai Phoenix Suns che sfoderano una prestazione monstre da 3 punti: ben 22 i tiri messo a segno sui 40 tentati per un 55% da oltre l’arco, addirittura un canestro segnato in più rispetto ai tiri da 2 (21/44). Il più infuocato è stato Jason Richarsdon con 7/10 dalla lunga distanza (35 punti per lui alla fine). Timidi segnali di risveglio anche per Turkoglu che fa registrare 17 punti, con 5 su 7 da 3. Positivo anche Frye, autore di 20 punti e 4 su 9 dalla lunga distanza. Importanti anche i 21 punti e 13 assist di un solido Steve Nash.
    Per i gialloviola solita ottima gara da parte di Pau Gasol, che con i suoi 28 punti e 17 rimbalzi (di cui ben 9 offensivi), tiene a galla i suoi fino alla fine, ovviamente insieme a Bryant, che segna 25 punti e 14 assist. A macchiare la sua prova però ci sono le 8 palle perse, che pesano come macigni nell’economia della partita. Da segnalare che i 22 tiri da 3 segnati dai Suns sono il nuovo record di franchigia, che avvicina il record NBA di Orlando che il 13 gennaio 2009 contro Sacramento mise a segno ben 23 tiri da 3.

    Risultati NBA del 14 novembre 2010

    Atlanta Hawks-Minnesota Timberwolves 111-105
    Atl Horford 28, Smith 23, Johnson 17
    Min Beasley 25, Love 22, Telfair 18

    Sacramento Kings-Detroit Pistons 94-100
    Sac Evans 20, Landry 19, Head 13
    Det Stuckey 17, Gordon 16, Prince 14

    Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 104-117
    Okl Durant 23, Westbrook 19, Harden 14
    S.A. Parker 24, Ginobili 21, Bonner 21

    New York Knicks-Houston Rockets 96-104
    N.Y. Stoudemire 25, Chandler 17, Felton 15
    Hou Martin 28, Scola 24, Lee 12

    Los Angeles Lakers-Phoenix Suns 116-121
    Lak Gasol 28, Bryant 25, Odom 22
    Pho Richardson 35, Nash 21, Frye 20

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  • NBA: Incredibile Millsap contro Miami, 11 punti in 28 secondi! [Video]

    NBA: Incredibile Millsap contro Miami, 11 punti in 28 secondi! [Video]

    Ha dell’incredibile la straordinaria performance di Paul Millsap contro i Miami Heat di Dwyane Wade e Lebron James.

    L’ala grande degli Utah Jazz, che con la partenza di Carlos Boozer per Chicago ha preso il posto da titolare nello scacchiere di coach Jerry Sloan, sta disputando una stagione a dir poco fenomenale (lo dimostra il fatto che nella classifica di NBA per efficienza è secondo dietro al solo Gasol e davanti a tutti gli altri mostri sacri della Lega).
    Ieri notte nella partita contro Miami, Millsap ha letteralmente “preso fuoco” nel finale guidando la sua squadra ad una poco credibile rimonta negli ultimi 28 secondi da giocare sul parquet degli Heat. Il numero 24 ha messo a segno ben 11 punti con 3/3 nel tiro da 3 punti (una rarità per lui) e pareggiando l’incontro a soli 5 decimi di secondo prendendo un rimbalzo offensivo con una mano e tirandolo direttamente nel canestro avversario mandando il match all’overtime dove i suoi Jazz hanno poi espugnato il campo dei “Big Three”. Da ricordare che alla fine ha fatto registrare ben 46 punti e 9 rimbalzi.

    La performance ha richiamato alla mente il più grande finale individuale della storia NBA: in quella circostanza fu Tracy McGrady il protagonista assoluto, che si rese letteralmente immarcabile segnando 13 punti in 35 secondi. McGrady in quella occasione piazzò 4 triple consecutive (di cui una col fallo di un incredulo Tim Duncan) e fece vincere i suoi Houston Rockets contro i fortissimi San Antonio Spurs di allora.
    Era il 9 dicembre 2004 e Tracy era nel migliore momento della sua carriera, realizzando una delle migliori performance nella storia dell’NBA. I Rockets vinsero, per la cronaca, 81-80 nell’entusiasmo generale dei tifosi che non credevano ai loro occhi!

    Ma le parole potrebbero essere superflue se non supportate dalle fantastiche immagini delle 2 performance. Vi lasciamo quindi ai 2 video, starà a voi giudicare quale delle 2 prestazioni è la più incredibile!

    PAUL MILLSAP VS MIAMI HEAT

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    TRACY MCGRADY VS SAN ANTONIO SPURS

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  • NBA: Boston cade a Dallas, male Bargnani contro i Warriors

    NBA: Boston cade a Dallas, male Bargnani contro i Warriors

    6 le partite disputate nella notte NBA.

    A Toronto un Andrea Bargnani in ombra e con problemi di falli (solo 20 minuti per lui) segna 11 punti che non sono sufficienti ad evitare l’ennesima sconfitta, questa volta sul parquet amico, ai suoi Raptors contro i Golden State Warriors. Mattatore del match Stephen Curry con 34 punti, 28 per il collega di reparto Monta Ellis (infortunatosi nel finale) e doppia doppia per Lee da 14 punti e 12 rimbalzi. Ai Raptors non basta la coppia Jack-Kleiza rispettivamente da 24 e 20 punti. I canadesi vanno sempre più giù in classifica con un record di una vittoria e 6 sconfitte.

    San Antonio ottiene una importantissima vittoria a Charlotte grazie ai 26 punti di Ginobili ed ai 14 e 10 rimbalzi di Tim Duncan, male i Bobcats con soli 3 uomini in doppia cifra tra i quali spicca Tyrus Thomas con 16 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate.

    Atlanta esce sconfitta per l’ennesima volta da Orlando, ma non ci sono solo note negative: infatti nelle ultime uscite sul parquet della Florida gli Hawks, tra regular season e playoff, avevano sempre subito delle sonore lezioni nell’ordine dei 20 punti di distacco (addirittura qualche volta anche superiore ai 30 punti di margine). Questa volta la sconfitta (la seconda consecutiva della stagione) arriva solo nel finale. Una bomba di Johnson porta i “Falchi” sul -2 a 30 secondi dalla fine (89-87) ma la pessima difesa nell’azione seguente su Carter regala canestro e libero supplementare alla guardia dei Magic che ringrazia e ristabilisce le distanze. Atlanta non potrà più recuperare il gap e la sfida termina con il successo Magic. Howard ancora una volta inarrestabile con 27 punti ed 11 rimbalzi, Carter ne aggiunge 19, mentre agli Hawks non servono i 23 di Joe Johnson ed i 13 con 13 rimbalzi e 6 assist di un Joe Smith a tutto tondo. Magic che scavalcano gli Hawks nella Southeast Division e restano davanti agli Heat.

    Chicago batte Denver in un finale di match tirato e deciso dalla precisione in lunetta da parte dei ragazzi di Tom Thibodeau. Nuggets che operano un grande recupero sulla sirena del terzo quarto guidati da 32 punti di Carmelo Anthony, Rose però nell’ultimo quarto si carica la squadra sulle spalle e con giocate d’autore riporta avanti Chicago (anche se le percentuali al tiro del numero 1 non sono degne della sua fama). Afflalo sbaglia il tiro decisivo a pochi secondi dalla fine e i Bulls si prendono la “W”. Da registrare i 13 punti e 19 rimbalzi di Noah.

    Dopo la cocente sconfitta di qualche giorno fa in Arizona i Memphis Grizzlies si prendono la rivincita sui Phoenix Suns non senza qualche patema d’animo: dal + 18 infatti i Grizzlies, autori di un terzo quarto da favola con 33 punti segnati, subiscono un parziale di 13-2 che rilancia Phoenix sul -7. Ma 5 punti di Rudy Gay ricacciano indietro i Suns e Memphis porta a casa una vittoria importantissima. Gay da 22 punti e 8 rimbalzi ed uno stratosferico Zach Randolph da 23 punti e 20 rimbalzi sono i principali artefici della vittoria, buon contributo anche da parte di Conley e Mayo (16 punti a testa), ottimo il rookie Xavier Henry con 14 punti. Squadra che pare molto completa, sicuramente da playoff ad Ovest e capacissima di prendere anche uno dei primi 4 posti, visto il talento accumulato in tanti anni di Draft Lottery. Phoenix ha nel solito Hill (19 punti e 12 rimbalzi) il migliore giocatore, Nash ne segna 16, ma quanto potrà durare una squadra che poggia le sue basi su giocatori quasi quarantenni?

    Gara decisa sul filo di lana e dalla classe del tedescone Dirk Nowitzki, autore di 10 degli ultimi 13 punti dei Mavericks nella partita. Boston ha la possibilità dell’ultimo tiro allo scadere, e come spesso capita quando si è in trasferta, in svantaggio di 2 punti cerca il tiro da 3 per la vittoria. Il tiro però capita nelle mani del peggior tiratore della squadra, Rajon Rondo che sbaglia. Ray Allen è il più svelto a prendere il rimbalzo offensivo e i Celtics, con Garnett hanno ancora la possibilità di prendere almeno il tiro del pareggio, anch’esso però sbagliato grazie alla difesa dei Mavs molto aggressiva.
    Dallas porta così a casa una gara molto intensa e difficile, grazie ad un Nowitzki da 25 punti ed un Terry da 17 dalla panchina.
    Per Boston l’unico dei Big Three negativo è stato Ray Allen, che ha tirato 4 su 11 dal campo per 11 punti totali. Stesso fatturato anche per Rondo, che però ha aggiunto 15 assist e 5 palle recuperate. 18 punti e 15 rimbalzi invece per un Garnett in gran spolvero e 24 punti e 7 rimbalzi per Paul Pierce. Boston ferma a 5 la sua striscia vincente.

    Risultati NBA dell’8 novembre 2010

    Toronto Raptors-Golden State Warriors 102-109

    • Tor: Jack 24, Kleiza 20, Weems 12, Johnson 12; G.S.: Curry 34, Ellis 28, Lee 14

    Charlotte Bobcats-San Antonio Spurs 91-95

    • Cha: Thomas 16, Diaw 15, Jackson 15; S.A.: Ginobili 26, Neal 15, Duncan 14

    Orlando Magic-Atlanta Hawks 93-89

    • Orl: Howard 27, Carter 19, Redick 11; Atl: Johnson 23, Horford 16, Jamal Crawford 14

    Chicago Bulls-Denver Nuggets 94-92
    Chi: Rose 18, Deng 17, Gibson 16; Den: Anthony 32, Afflalo 15, Billups 14
    Memphis Grizzlies-Phoenix Suns 109-99

    • Mem: Randolph 23, Gay 22, Mayo 16, Conley 16; Pho: Hill 19, Richardson 17, Nash 16, Warrick 16

    Dallas Mavericks-Boston Celtics 89-87

    • Dal: Nowitzki 25, Terry 17, Chandler 12; Bos: Pierce 24, Garnett 18, Allen 11, Rondo 11

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  • Ancora una sconfitta per Bargnani, Miami batte i Nets

    Ancora una sconfitta per Bargnani, Miami batte i Nets

    9 le partite giocate nella notte NBA.

    Orlando espugna il parquet dei Bobcats grazie al solito Howard (22 punti e 8 rimbalzi) e ad un redivivo Rashard Lewis da 22 punti. Charlotte prova la clamorosa rimonta con i 25 punti e 14 rimbalzi di Gerald Wallace ma si ferma a soli 3 punti dai Magic.

    I Cavaliers vincono a Washington grazie ai 28 punti di Mo Williams ben coadiuvato da Gibson (19). Ai padroni di casa non bastano i 23 punti di Thornton e le doppie doppie di Blatche da 16 punti e 15 rimbalzi e di John Wall che chiude con 13 punti e 10 assist.

    Facile vittoria casalinga per gli Heat, che portano in doppia cifra solo i “Big Three” (29 punti e 10 rimbalzi per Wade, 23 punti e 9 assist per James e 21 punti per Bosh). Buona la prova di Morrow da 25 punti 7 rimbalzi e 3 palle rubate in una giornata molto difficile per i Nets.

    Gli Hornets vincono la sesta gara consecutiva e battono il record di franchigia per quanto riguarda la migliore partenza di sempre. West con 25 punti e i 14 a testa per Paul e Belinelli  (incredibile una sua tripla da metà campo!) permettono di andare a vincere in Wisconsin contro i Bucks per 87-81. Ai padroni di casa non basta un ottimo Bogut da 19 punti e 14 rimbalzi.

    Rockets ancora una volta sfortunati: ai San Antonio Spurs serve un supplementare per avere la meglio dei “Razzi” dopo che gli uomini di coach Adelman non avevano per niente demeritato pur non potendo contare di nuovo sul gigante Yao Ming e perdendo dopo poco più di metà gara 2 pedine importanti come Martin e Brooks per distorsioni alla caviglia (24 e 18 punti rispettivamente). Il solo Scola non è bastato (20 punti), Spurs che si prendono la vittoria casalinga grazie ai 28 punti di Ginobili, ai 22 di un ottimo Jefferson (buonissimo il suo avvio di stagione) ed ai 21 (e 14 assist) di Tony Parker. Bene anche Duncan (19 punti ed 11 rimbalzi), Houston è alla quinta sconfitta di fila.

    Pochi giorni fa i Mavs avevano espugnato Denver. Ora i Nuggets restituiscono il favore a Dallas grazie ai 27 punti di Carmelo Anthony. Ai Mavericks non bastano i 26 punti di Terry, i 23 di Nowitzki e la doppia doppia di Caron Butler (13 punti e 10 rimbalzi).

    Servono 2 overtime agli Utah Jazz per avere la meglio dei Clippers: Williams 30 punti (ed autore del canestro decisivo a 6 secondi dalla fine), Millsap 25 e 13 rimbalzi, Jefferson 18 e 10 rimbalzi guidano la squadra di coach Sloan al difficile e sofferto successo. Peccato per i Clippers che si consolano con le ottime prestazioni di Gordon da 27 punti, di Kaman da 23 e del rookie Griffin mostruoso con 16 punti e 17 rimbalzi.

    Niente da fare per i Raptors a Portland che cadono sotto i colpi dei soliti Roy (26 punti), Batum (20 punti) e Aldridge (22 punti e 10 rimbalzi). Per Bargnani 12 punti e 8 rimbalzi, per Jack 16 punti. Toronto è candidata seriamente ad essere una delle peggiori squadre della Lega.

    Buona vittoria in trasferta per i Grizzlies, a Sacramento, dove i 32 punti e 9 rimbalzi di Gay fanno la differenza. randolph alla seconda partita mette 20 punti e 11 rimbalzi, ai i Kings non bastano i 30 punti di Evans ed i 21 di Garcia

    Risultati NBA del 6 novembre 2010

    Charlotte Bobcats-Orlando Magic 88-91

    • Cha: Wallace 25, Jackson 16, Mohammed 12; Orl: Howard 22, Lewis 22, Richardson 14

    Washington Wizards-Cleveland Cavaliers 102-107

    • Was: Thornton 23, Hinrich 21, Blatche 16; Cle: Mo Williams 28, Gibson 19, Parker 13

    Miami Heat-New Jersey Nets 101-89

    • Mia: Wade 29, James 23, Bosh 21; N.J.: Morrow 25, Lopez 12, Favors 11

    Milwaukee Bucks-New Orleans Hornets 81-87

    • Mil: Bogut 19, Salmons 14, Jennings 12; N.O.: West 25, Paul 14, Belinelli 14

    San Antonio Spurs-Houston Rockets 124-121 (overtime)

    • S.A.: Ginobili 28, Jefferson 22, Parker 21; Hou: Martin 24, Scola 20, Brooks 18

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 92-103

    • Dal: terry 26, Nowitzki 23, Butler 13; Den: Anthony 27, Billups 18, Harrington 14

    Utah Jazz-Los Angeles Clippers 109-17 (2 overtime)

    • Uta: Williams 30, Millsap 25, Kirilenko 18, Jefferson 18; Cli: Gordon 27, Kaman 23, Griffin 16

    Portland Trail Blazers-Toronto Raptors 97-84

    • Por: Roy 26, Aldridge 22, Batum 20; Tor: Jack 16, Calderon 12, Bargnani 12, Barbosa 12

    Sacramento Kings-Memphis Grizzlies 91-100

    • Sac: Evans 30, Garcia 21, Casspi 10; Mem: Gay 32, Randolph 20, Conley 14, Mayo 14

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  • NBA: Oberto si ritira a causa di problemi cardiaci

    NBA: Oberto si ritira a causa di problemi cardiaci

    Fabricio Oberto chiude con il basket giocato. La decisione del giocatore argentino, classe 1975, arriva come un fulmine a ciel sereno, nessuno si sarebbe mai aspettato un epilogo simile, decisione presa in seguito a problemi cardiaci che impediscono di proseguire la carriera cestistica.

    6 anni di esperienza NBA e un anello alle spalle con i San Antonio Spurs nel 2007 (finale contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James), il lungo di Las Varillas ha detto addio ai suoi compagni di squadra ed alla sua nuova franchigia, i Portland Trail Blazers (che lo avevano preso ad inizio stagione per sopperire all’assenza di Jeff Pendergraph infortunatosi gravemente al ginocchio, tanto per cambiare, e fuori per tutta la stagione) per evitare ulteriori problemi e rischi seri al cuore dopo i fastidi evidenziati nei giorni scorsi.

    • Ho preso questa decisione mettendo la mia salute e la mia famiglia davanti all’amore che ho per il basket. Ci ho pensato tanto ma alla fine credo che evitare che mi accada qualcosa di serio sia più importante che continuare a scendere in campo“.

    Queste le parole di Oberto dopo aver reso noto il suo ritiro.

    Stesso punto di vista per coach Nate McMillan che non ha potuto far altro che avallare la sua decisione:

    • Non c’è bisogno di aggiungere molto alla scelta di Fabricio. La salute viene ovviamente prima del basket, sarebbe stato assurdo prendere altri rischi“.

    Dopo 4 stagioni (2005-2009 con 274 presenze) e dopo aver vinto un anello NBA con i San Antonio Spurs nel 2007, Oberto era stato preso dai Washington Wizards. Solo 57 presenze nella sua annata nella Capitale per l’argentino campione Olimpico ad Atene nel 2004 (e presente con la selezione ‘albiceleste’ agli ultimi mondiali in Turchia), che quest’anno aveva deciso di accettare l’offerta dei Portland Trail Blazers per dare profondità ed esperienza alla front line del team dell’Oregon, che ora si ritrova sostanzialmente con il solo Marcus Camby in attesa del ritorno di Greg Oden e Joel Przybilla. Presente in tutte e 5 le partite disputate dai Blazers in questa nuova stagione, l’argentino stava viaggiando a medie di 1,4 punti e 1,4 rimbalzi in poco più di 9 minuti. Sono state 336 le partite totali giocate in NBA da Oberto, 128 in quintetto con 3,2 punti, 3,5 rimbalzi in 14,5 minuti di media.

    Oberto ha deciso di lasciare la squadra dopo aver sofferto di “ricorrenti palpitazioni legate ad un problema cardiaco”. Oberto ha accusato anche nausee durante la prima metà della partita vinta da Portland contro Milwaukee.

    Rich Cho, manager dei Blazers, lo ha ringraziato così:

    • Vogliamo ringraziare Fabricio per la sua professionalità ed il suo lavoro in questo breve tempo qui. Rispettiamo la sua decisione, deve fare quello che è meglio per la sua salute e la sua famiglia“.
  • NBA: Pierce abbatte i 20mila punti e i Bucks, tripla doppia per Bryant

    NBA: Pierce abbatte i 20mila punti e i Bucks, tripla doppia per Bryant

    12 le partite giocate nella notte NBA.
    Atlanta batte Detroit grazie ai 22 punti ed 11 rimbalzi di Josh Smith. Per i Pistons ci sono 22 punti di Ben Gordon che però non bastano ad evitare la quinta sconfitta consecutiva che porta Detroit in fondo alla classifica in tutta la Lega. All’opposto invece gli Hawks infilano la quinta vittoria in fila che li lancia come leader assoluti (al pari dei Lakers).

    Charlotte si prende la prima vittoria stagionale in New Jersey battendo i Nets in volata grazie a 2 tiri liberi del playmaker D.J. Augustin. Per i Cats bene Diaw (24 punti), oltre al solito Wallace (20 punti). Non basta a New Jersey un Harris da 19 punti e 8 assist, oltre ad un Lopez da 17 punti.

    Orlando abbatte il record di franchigia per punti segnati nel primo tempo (ben 78) e vince agevolmente il match sui Minnesota Timberwolves che concludono il loro viaggio in Florida (ieri match a Miami) con 2 sconfitte e ben 74 punti di passivo! Howard dominante in area con 18 punti, 16 rimbalzi e ben 8 stoppate, bene Carter (20 punti) e gli inaspettati Ryan Anderson e Brandon Bass (19 a testa). Per Minnesota niente da dire oltre al solito Love che evita il naufragio personale grazie a 22 punti e 9 rimbalzi.

    Prima vittoria in stagione per Philadelphia che batte Indiana in serata decisamente no (soprattutto Granger con soli 7 punti e 2/14 al tiro). 6 uomini in doppia cifra per i Sixers, guidati da Brand con 25 punti e 12 rimbalzi.

    Paul Pierce diventa il 37esimo giocatore della NBA a superare i 20mila punti in carriera e con 28 punti nel match guida i suoi Celtics nella vittoria sui Milwaukee Bucks arrivata dopo un overtime: Celtics avanti di 3 nel finale (90-87) che perdono palla a 17 secondi dalla fine e vengono puniti dal contropiede di Jennings che porta i Bucks a -1. Fallo su Allen che incredibilmente sbaglia il secondo libero (91-89) e Delfino impatta sul 91 pari. L’ultimo tiro di Rondo è sul ferro. Nei supplementari però Boston mette in chiaro le cose ed arriva, a 13 secondi dalla fine, il punto numero 20mila di Pierce su tiro libero (il 100esimo della partita di Boston). Il +4 firmato da Pierce (che segnerà anche il secondo libero) condanna Milwaukee alla sconfitta. 12 i punti del capitano biancoverde in overtime, Rondo continua nel suo momento d’oro (17 punti, 15 assist, 8 rimbalzi), agli ospiti non basta Bogut da 21 punti e 13 rimbalzi.

    La coppia Chris Paul-Marco Belinelli manda KO gli Houston Rockets: 25 punti per il play, 18 per l’italiano. Rockets ancorati a Martin e Brooks (18 punti a testa), 15 di Yao in soli 21 minuti, peccato non possa stare qualche decina di minuti in più sul parquet, la pericolosità dei Rockets sarebbe notevolmente aumentata.

    Dallas sbanca Denver grazie al canestro da 3 di Caron Butler a 2 minuti dal termine (102-99), poi la schiacciata che riduce il gap, di Carmelo Anthony, a 30 secondi dalla fine, non basta visto che i Nuggets non riusciranno più a segnare. Strepitoso Nowitzki con 35 punti e 12 rimbalzi. Per Denver non bastano i 20 punti e 15 rimbalzi di Anthony.

    Toronto cade a Salt Lake City e non servono i 26 punti e 9 rimbalzi di Andrea Bargnani. I Jazz del trio Jefferson (27 punti), Williams (22 punti, 14 assist e 8 rimbalzi) e Millsap (21) sono troppo forti per la squadra di Triano che colleziona la terza sconfitta a fronte di 1 sola vittoria.

    Importante vittoria degli Spurs sul campo dei Suns: un Richard Jefferson rinato rispetto allo scorso anno mette a segno 28 punti, Duncan piazza una doppia doppia da 25 punti e 17 rimbalzi. A Phoenix non bastabo i 21 di Richardson e i 19 a testa di Nash e Warrick.

    Ancora un super Monta Ellis (in attesa del ritorno di Curry) trascina i Warriors ad un’altra vittoria, questa volta sui Memphis Grizzlies ai quali non bastano i 35 di Rudy Gay, i 23 di Mayo ed i 18 punti e 13 assist di Conley. Ellis mette a referto cifre assurde con 39 punti, 9 rimbalzi, 8 assist e 3 palle rubate. Diventa leader della classifica marcatori con 30 punti per partita.

    Prima vittora per i Los Angeles Clippers che ridicolizzano gli Oklahoma City Thunder. Partita da dimenticare per Kevin Durant autore di 16 punti ma di un incredibile 6/24 al tiro con un inguardabile 0/10 da 3 punti (percentuali mai così base per l’asso dei Thunder). Si salava il solo Green con 19 punti e 9 rimbalzi. A condannare OKC in primis Eric Gordon con 27 punti e poi 2 giocatori un pò particolari: Blake Griffin nativo di Oklahoma City ed Eric Bledsoe che ad Oklahoma avrebbe dovuto giocare quest’anno visto che i Thunder lo avevano scelto con la chiamata numero 18 al Draft. Per l’ala 18 punti e 9 rimbalzi e per il play 17 puntie 8 assist.

    Quintetto tutto in doppia cifra per i Lakers con un Kobe Bryant sugli scudi e i campioni NBA passano a Sacramento: 30 punti per il numero 24, con 10 rimbalzi e 12 assist, seguito dalla doppia doppia di Gasol da 22 punti e 11 rimbalzi, dai 18 punti di Odom, dai 17 di Artest e dagli 11 di Fisher. Per Sacramento Evans da 21 punti non basta per fermare la corsa dei gialloviola che infilano la quinta “W” di fila e continuano a volare sempre più alto

    Risultati NBA del 3 novembre 2011

    Atlanta Hawks-Detroit Pistons 94-85

    • Atl: Smith 22, Horford 18, Johnson 14; Det: Gordon 22, Prince 17, Villanueva 14

    New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 83-85

    • N.J.: Harris 19, Lopez 17, Morrow 11, Favors 11; Cha: Diaw 24, Wallace 20, Mohammed 12, Jackson 12

    Orlando Magic-Minnesota Timberwolves 128-86

    • Orl: Carte 20, Anderson 19, Bass 19; Min: Love 22, Brewer 12, Ridnour 9

    Philadelphia 76ers-Indiana Pacers 101-75

    • Phi: Brand 25, 16 Young, 12 Turner; Ind: Collison 11, McRoberts 10, Hibbert 9

    Boston Celtics-Milwaukee Bucks 105-102 (overtime)

    • Bos: Pierce 28, Allen 23, Rondo 17; Mil: Bogut 21, Delfino 15, Ilyasova 15

    Houston Rockets-New Orleans Hornets 99-107

    • Hou: Martin 18, Brooks 18, Yao 15, Budinger 15; N.O.: Paul 25, Belinelli 18, Okafor 15

    Denver Nuggets-Dallas Mavericks 101-102

    • Den: Anthony 20, Afflalo 17, Billups 16, Harrington 16; Dal: Nowitzki 35, Terry 20, Butler 16

    Utah Jazz-Toronto Raptors 125-108

    • Uta: Jefferson 27, Williams 22, Millsap 21; Tor: Bargnani 26, Weems 23, DeRozan 16

    Phoenix Suns-San Antonio Spurs 110-112

    • Pho: Richardson 21,Nash 19, Warrick 19; S.A.: Jefferson 28, Duncan 25, Ginobili 18

    Golden State Warriors-Memphis Grizzlies 115-109

    • G.S.: Ellis 39, Dorell Wright 25, Lee 15; Mem: Gay 35, Mayo 23, Conley 18

    Los Angeles Clippers-Oklahoma City Thunder 107-92

    • Cli: Gordon 27, Griffin 18, Bledsoe 17; Okl: Green 19, Durant 16, Westbrook 16

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 100-112

    • Sac: Evans 21, Landry 17, Udrih 17, Garcia 17; Lak: Bryant 30, Gasol 22, Odom 18

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  • Super Bargnani non basta ai Raptors, Blazers KO a Chicago

    Super Bargnani non basta ai Raptors, Blazers KO a Chicago

    Solo 3 le partite disputate nella notte NBA.

    Nonostante i 28 punti di un ottimo Andrea Bargnani (top scorer del match) i Toronto Raptors si arrendono ai giovani Sacramento Kings. 108-111 il finale con Toronto che sbaglia l’ultimo tiro per accorciare le distanze più volte per poi perdere il rimbalzo che finisce nelle mani dei giocatori dei Kings che fanno scadere il tempo. Raptors che hanno buttato via la partita avendo avuto per lunga parte del match la testa dell’incontro ed anche con vantaggi oltre la doppia cifra. Ma il recupero Kings è stato inesorabile fino a quando Casspi a 6 minuti dal termine della partita ha operato il sorpasso con una tripla per il 96-95. Oltre a Bargnani da segnalare i 24 punti di DeRozan, i 18 di Kleiza ed i 19 rimbalzi (di cui 10 offensivi) di Reggie Evans. Sacramento ha avuto come miglior marcatore il solito Tyreke Evans con 23 punti, ancora molto bene il rookie Cousins con 16 punti.

    Chicago batte Portland nella searta del ricordo di Maurice Lucas (leggi l’articolo) ed infligge alla squadra dell’Oregon la prima sconfitta stagionale. Bulls avanti sin dall’inizio e mai in pericolo di rimonta. Stratosferico Deng con il career-high di 40 punti, Rose segna 16 punti con 13 assist, Noah firma 10 punti e 10 rimbalzi. A Portland non basta la favolosa prestazione di Aldridge con 33 punti e 9 rimbalzi catturati

    San Antonio espugna Los Angeles. Gara che si tiene in equilibrio fino a fine secondo quarto, nonostante le assenze di Baron Davis e Foye per Los Angeles, quando un break ad opera di un positivo Tony Parker (19 punti e 9 assist) porta San Antonio sul +8 con i Clippers che successivamente si avvicinano nel punteggio senza però mai arrivare all’aggancio. Momento di svolta della partita il brutto fallo di Craig Smith su George Hill lanciato in contropiede: Smith colpisce Hill all’altezza del collo sbilanciando la guardia degli Spurs che cade male. Il risultato è un flagrant foul di tipo 2 con successiva espulsione del californiano e uscita dal campo anche per Hill per problemi al muscolo del trapezio. Clippers che ottengono poco dalla panchina (7 punti totali) al contrario di San Antonio che fa alzare dalla panchina un ottimo Neal autore di 16 punti alla sua terza partita NBA e il sempreverde McDyess che contribuisce con 10 rimbalzi. Griffin e Kaman si confermano coppia di lunghi ben assortiti, come dimostrano i 17+8 del rookie e i 18+8 con 5 assist del nazionale tedesco. Top scorer dei velieri è però Eric Gordon che segna 23 punti cui aggiunge 11 assist. Per i texani invece da registrare i 14 punti a testa di Duncan e Ginobili (il caraibico aggiunge 7 rimbalzi e l’argentino altrettanti assist, giocando meno di 30 minuti).

    Risultati NBA dell’1 novembre 2010

    Sacramento Kings-Toronto Raptors 111-108

    • Sac: Evans 23, Udrih 17, Cousins 16; Tor: Bargnani 28, DeRozan 24, Kleiza 18

    Chicago Bulls-Portland Trail Blazers 110-98

    • Chi: Deng 40, Rose 16, Gibson 12; Por: Aldridge 33, Roy 17, Johnson 10

    Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs 88-97

    • Cli: Gordon 23, Kaman 18, Griffin 17; S.A.: Parker 19, Jefferson 18, Neal 16

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  • Parker rinnova con gli Spurs per 4 anni. E intanto cresce il rischio lockout

    Parker rinnova con gli Spurs per 4 anni. E intanto cresce il rischio lockout

    Tony Parker, stella francese di San Antonio, ha prolungato il contratto di 4 anni con la squadra texana.

    Arrivato agli Spurs all’età di 19 anni, ha vinto 3 titoli NBA, nel 2003, nel 2005 e nel 2007 (qui nominato M.V.P. delle finali contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James), tutti con i neroargento che finora sono stati l’unica squadra del playmaker nato a Bruges, in Belgio, con i quali ha collezionato 668 presenze.

    Parker ha firmato fino al 2015 (il contratto attuale scadrà a giugno 2011, rinnovo quadriennale per lui) e guadagnerà complessivamente 50 milioni di dollari, circa 36 milioni di euro.

    Una decisione, quella degli Spurs, che va controcorrente rispetto a quella di altre squadre della Lega che non stanno rinnovando i contratti in scadenza nel giugno 2011: infatti in Estate sarà ridiscusso il contratto collettivo dei giocatori che scadrà proprio al termine di questa stagione agonistica. Ma il Commissioner NBA David Stern ha promesso un taglio drastico alle cifre spropositate che oggi percepiscono le superstar della Lega, anche perchè la crisi economica del Paese va avanti e non accenna ad arrestarsi. Se i giocatori non cederanno alle richieste di Stern (che vorrebbe tagliare del 50% circa lo stipendio massimo da dare ai giocatori, ovvero dal massimo dei 30 milioni di dollari attuali, come percepito da Kobe Bryant ad esempio, si passerebbe a poco più di 15 milioni all’anno) potrebbe esserci il rischio lockout. Una decina di anni fa accadde già la stessa situazione e la serrata costrinse la Lega a tagliare la stagione di ben 32 partite (invece delle 82 previste se ne disputarono 50).
    Da quel blocco furono introdotte, per esempio, misure innovative come la luxury tax. Chissà cosa salterà fuori questa volta. Secondo David Stern i margini per giungere ad un accordo senza conseguenze ci sono, ma di sicuro non sarà facile.

    Proprio per questi tagli agli stipendi molte franchigie hanno interrotto le trattative con i giocatori che andranno in scadenza nel giugno 2011, visto che i proprietari potrebbero sfruttare migliori condizioni contrattuali a discapito dei giocatori. E’ per questo che giocatori come Jeff Green, stella degli Oklahoma City Thunder (assieme a Kevin Durant) ancora non ha ricevuto nessuna proposta, lo stesso dicasi per Brandan Wright dei Warriors ad esempio, di Greg Oden dei Blazers (anche se in molti dicono che sia la prima scelta assoluta del Draft 2007 a non voler rifirmare per andare via), di Wilson Chandler dei Knicks (che in questo avvio di stagione è il migliore della squadra di D’antoni), di Rodney Stuckey dei Detroit Pistons, playmaker che potrebbe fare gola a molte squadre. Unici ad aver ricevuto proposte di rinnovo sono stati proprio Durant e Joakim Noah dei Chicago Bulls, dato le franchigie che ne possiedono i diritti, per il talento mostrato sul parquet, non si sono voluti lasciare sfuggire. Soprattutto per quanto riguarda Durant dei Thunder, che pare destinato a dominare la Lega nei prossimi anni.

    Insomma una situazione che è in evoluzione ma la necessità di arrivare ad un accordo in tempo utile è auspicata da tutti, proprietari, dirigenti, tifosi ed ovviamente i giocatori.