Tag: samuele longo

  • Inter sbagliando s’impara riscattato Longo, Kucka al Genoa

    Inter sbagliando s’impara riscattato Longo, Kucka al Genoa

    Tre reti nella semifinale dello scudetto Primavera, e non contro una squadra qualsiasi bensì contro i cugini rossoneri del Milan, ed, in particolare, timbrando il cartellino di quella fondamentale vittoria con la rete del decisivo con una rete da incorniciare, un perfetto destro al volo: questo è stato il biglietto da visita di Samuele Longo, baby attaccante nerazzurro, classe 1992, venti anni d’età e una stagione da protagonista anche nella baby Champions League, ossia la Next Generation Series, con reti al Psv, al Marsiglia, ed all’Ajax nella finale del torneo vinta ai rigori dai nerazzurri, segnando con freddezza anche uno dei tiri dal dischetto.

    186 cm d’altezza per 75 kg di peso, Velocità e gran senso del gol, che ha portato i suoi frutti con ben 19 reti stagionali ed anche l’esordio in serie A, nell’ultima giornata di campionato, il 13 Maggio contro la Lazio, 14 minuti in campo per “assaggiare” il sapore del calcio dei grandi, per premiare il suo grande rendimento e per regalargli un antipasto della realtà della serie A che, se le premesse positive venissero confermate, potrebbe vederlo a lungo protagonista degli anni a venire.

    I suoi idoli – come lui stesso ha dichiarato – sono stati modelli non da poco, ossia Andrj Shevchenko e Ronaldo, mentre ora ha scelto di ispirarsi al Nino spagnolo campione d’Europa e del mondo, Fernando Torres, “ma quello di due anni fa“, ai suoi dribbling, alla sua corsa ed al suo senso del gol.

    Il futuro, dunque, è dalla sua parte e, pertanto, l’Inter ha deciso di non lasciarselo sfuggire, anche e soprattutto per la grande stima che il presidente Massimo Moratti nutre nei suoi confronti. Il suo cartellino era in comproprietà fra Inter e Genoa, ed il club nerazzurro ha riscattato in queste ore la totalità del cartellino, dopo un vertice con il presidente Preziosi, che ha portato ad uno scambio con Kucka. Samuele Longo, dunque, ora è tutto dell’Inter mentre lo sloveno Juraj Kucka è tutto del Genoa, così come ha confermato lo stesso presidente Enrico Preziosi ai microfoni di Sky Sport al termine del vertice con il club nerazzurro.

    Samuele Longo | © Christopher Lee/Getty Images

    Una saggia decisione, per una volta nel segno della lungimiranza e della programmazione nel lungo periodo, probabilmente influenzata anche dagli errori commessi in passato legati alla scarsa fiducia nei giovani italiani e nella non possibilità o, meglio non volontà, di valorizzarli in breve tempo, costringendoli a lunghi peregrinare in provincia, lontani dalla “casa madre” e scarsamente considerati (come nel caso di Mattia Destro, ndr).

    Nel cambio di strategia avvenuto, di certo, ci sarà stato lo zampino di mister Andrea Stramaccioni, colui che ha già valorizzato al meglio Samuele Longo, dandogli fiducia ed assegnandoli una maglia da titolare, convocandolo anche per la turneè in Indonesia dove il giovane bomber ha ben impressionato.

    Strama, quindi, lo conosce già alla perfezione, ed – anche alla luce della sua esperienza nel settore giovanile – è assolutamente consapevole che un baby talento così non bisogna allontanarlo bensì valorizzarlo in casa propria in quanto rappresenta un importante patrimonio: dagli errori di valutazione, a volte, si impara.

  • Caos Destro, il riscatto del Siena allontana l’Inter

    Caos Destro, il riscatto del Siena allontana l’Inter

    E’ la trattativa più calda delle ultime ore. Per Mattia Destro si sta scatenando una vera e propria bagarre in cui sono coinvolte numerose squadre. Il Genoa ne detiene metà cartellino mentre il Siena, squadra dove Destro ha giocato nella stagione 2011/2012, aveva il diritto di riscatto dell’altra metà. Bene andiamo con ordine perchè intorno al bomber di Ascoli Piceno si è acceso un vero intrigo di mercato. Nella mattinata di ieri il Genoa sembrava aver trovato l’accordo con la società senese per acquisire l’intero cartellino con un esborso economico di 6 milioni di euro più le comproprietà dei giovani Cofie e Polenta. Nei piani di Preziosi poi c’era l’intenzione di venderlo alla società che lo ha cresciuto nelle giovanili ovvero l’Inter. Ma i colpi di scena non mancano mai nelle trattative di mercato soprattutto quelle estive visto che i primi caldi possono provocare cambiamenti repentini di volontà.

    Mattia Destro in azione © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nel pomeriggio di ieri i dirigenti del Siena si saranno detti: Ma perchè non esercitiamo il diritto di riscatto per 1,3 milioni e facciamo scatenare un’asta tutta italiana? Detto fatto perchè ieri sera la società senese ha esercitato il riscatto della metà del cartellino dell’attaccante dell’Under21 italiana. Questa mossa a sorpresa del Siena complica i piani dell’Inter, che avrebbe avuto vita facile nell’arrivare a Destro se il giocatore fosse diventato tutto genoano, e fa rientrare in gioco due società molto interessate al bomber italiano. Roma e Juve non hanno mai nascosto l’interesse per Destro e non dobbiamo escludere che dietro la mossa del Siena ci sia una delle due società a indicare mosse, tempi e compenso economico della trattativa.

    Le prossime ore saranno decisive per l’ex attaccante della primavera nerazzurra ma sicuramente l’Inter adesso è un miraggio lontano mentre Torino e Roma potrebbero diventare la sua prossima destinazione dove poter esprimere le sue indubbie qualità di gioco. A rafforzare questa ipotesi dobbiamo ricordare che nella giornata di ieri l’Inter in un incontro con il Genoa ha acquisito l’intero cartellino di Samuele Longo, campione d’Italia e d’Europa in carica con l’Inter Primavera, lasciando al grifone l’altra metà di Juraj Kucka, che torna ad essere interamente del Genoa. E se il bomber del futuro l’Inter lo avesse già in casa?

  • Comproprietà, affare Borini il più importante

    Comproprietà, affare Borini il più importante

    Il termine ultimo scade venerdì alle 19, ma sono tante ancora le comproprietà da sistemare per ciò che riguarda le formazioni di Serie A. Alcune tuttavia sono stante già risolte: parliamo di quella riguardante Acquafresca, passato interamente a Bologna (dopo accordo con il Cagliari), Giaccherini (ex Cesena) e Giovinco (ex Parma) alla Juventus, Destro (ex Siena) e Merkel (ex Milan) al Genoa, El Shaarawy (ex Genoa) al Milan. Concluso anche l’affare Acerbi: il giocatore, a metà tra Genoa e Chievo Verona, è stato acquistato per intero dalla squadra di Preziosi il quale ne ha girato subito la metà al Milan che lo inserirà subito nella propria rosa.

    Altre invece sono state rinnovate. In tal senso spiccano quelle del giovane talento Comi, a metà tra Milan e Torino e rimasto in rossonero, Immobile al 50% tra Juventus e Genoa e che vestirà la casacca rossoblù, Rodriguez che continuerà ad essere a metà tra Bologna e Genoa rimanendo in Emilia, Sorensen anch’esso nuovamente a Bologna nonostante sia stata rinnovata la comproprietà con la Juventus. Questi gli affari fatti, o almeno i principali. Su tante altre comproprietà invece si continua a discutere mentre il tempo stringe. Partiamo da Borini: l’attaccante della Nazionale infatti è a metà tra Parma e Roma.

    fabio borini | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Nelle ultime ore però si sarebbero aperti gli spiragli per un eventuale rinnovo della compartecipazione. Tutto sembra dipendere dal giocatore. Inter e Palermo invece discutono del portiere Viviano: l’affare quasi fatto tra le due squadre per Silvestre potrebbe sbloccare anche questa trattativa. Neroazzurri che con il Parma devono invece discutere di Crisetig mentre con il Genoa puntano a risolvere gli affari Kucka e Longo, bomber della squadra Primavera neroazzurra richiesto da numerosi club. Manuel Canini è a metà proprio tra la formazione di Moratti e il Cesena mentre Genoa e Brescia stanno discutendo di Caracciolo.

    Le Rondinelle tra l’altro posseggono la metà di Diamanti, nell’ultimo anno al Bologna che vanta l’altro 50%. Sul giocatore Azzurro si è già mossa l’Udinese. Kharja è ancora a metà tra Fiorentina e Genoa mentre per Khrin ne discuteranno Bologna e Inter. Novara e Catania devono decidere il da farsi su Morimoto con i piemontesi che in Sicilia dovranno chiudere un altro discorso, quello per il portiere Ujkani con il Palermo che a sua volta sembra interessato a trattenere il giocatore.

    Insomma ce ne sono per tutti i gusti e nelle prossime ore di sicuro si andranno a definire la maggior parte di questi affari. Probabile che invece si arrivi alle buste per giocatori considerati di secondo piano, in particolare per quelli contesi tra club di Serie A e formazioni di Lega Pro. Certo è che il mercato sta entrando nel vivo dato che molte società stanno attendendo di chiudere queste situazioni a metà per poi potersi tuffare in maniera convinta e determinata sull’acquisizione di nuovi giocatori. Strategia questa che sembra accomunare sia Juventus che Inter, alle prese con diverse compartecipazioni da risolvere ma che ora sono pronte a sferrare gli attacchi per portare a casa alcuni top player.

  • Padova, Fulvio Pea nuovo tecnico. E già si pensa al mercato

    Padova, Fulvio Pea nuovo tecnico. E già si pensa al mercato

    Fulvio Pea è il nuovo allenatore del Padova. Ha comunicarlo con una nota sul proprio sito ufficiale è stata proprio la società biancoscudata. “Siamo stati un po’ in silenzio in questo periodo perché non avevano fatti concreti da comunicare. – ha dichiarato il presidente Marcello Cestaro Adesso posso dire che la scelta è andata su mister Pea e che siamo convinti di aver fatto un’ottima scelta. Siamo partiti da diesse e mister, certi di costruire con loro una squadra competitiva. Ne approfitto per mandare un saluto a tutti gli sportivi che hanno a cuore i nostri colori”.

    Una scelta, quella del tecnico ex Sassuolo, che fa presagire un’annata da protagonista per la formazione veneta, considerando che l’allenatore fino a qualche anno fa alla guida della Primavera dell’Inter aveva ricevuto nelle scorse settimane anche delle proposte dalla Serie A, in primis dalla Lazio che poi ha virato su Petkovic e subito dopo dal Catania, che proprio oggi ha annunciato l’arrivo di Maran. L’accordo con Pea è giunto dopo appena due colloqui nel giro di 48 ore, il primo a Bologna venerdì pomeriggio, il secondo a Dueville ieri.

    Fulvio Pea © Claudio Villa/Getty Images

    L’ennesima novità da parte del presidente Cestaro che ha deciso di cambiare un po’ tutto visto che pochi giorni fa aveva dato uno scossone alla società nominando come nuovo direttore generale Luca Baraldi e mentre nel ruolo di direttore sportivo è stato chiamato Fabrizio Salvatori. A spingere il patron dei veneti alla scelta di Pea non solo gli ottimi risultati complessivi raggiunti dal Sassuolo, ma anche il doppio confronto contro il Padova in questa stagione. Battuta cosi la concorrenza di Di Francesco, legato contrattualmente con il Lecce e che era un altro dei candidati alla panchina biancorossa.

    Mercoledì ci sarà la presentazione del nuovo tecnico. Capitolo mercato. Su indicazioni dello stesso Pea si seguono il centrocampista australiano Valeri, anche se c’è da battere la concorrenza del Bologna, ma anche i giovani Romanò e Longo della Primavera interista. Non sarà facile, tuttavia, portarli in Veneto per via dell’agguerrita concorrenza.

  • Lazio ko, Inter Primavera Campione d’Italia 2012

    Lazio ko, Inter Primavera Campione d’Italia 2012

    L’Inter Primavera è Campione d’Italia dopo l’ultimo successo datato 2006-2007. Per la società nerazzurra si tratta del settimo trionfo nel Campionato Primavera. Nella finalissima i ragazzi di Daniele Bernazzani hanno superato senza troppe difficoltà la Lazio, autentica rivelazione di quest’anno. Il 3-2 con cui Longo e compagni hanno battuto i pari età biancocelesti non racconta la reale supremazia interista durante tutti 90′ minuti di gioco. Nonostante ciò la Lazio è stata brava e fortunata a rimanere sempre in partita, fino al 90′, quando il gol di Onazi ha riacceso le speranze della Lazio a pochi secondi dal termine. NextGen Series e Campionato Primavera, la stagione perfetta dell’Inter, con Stramaccioni prima e Bernazzani poi.

    LA FINALE – A Gubbio i favori del pronostico erano tutti per i nerazzurri, i quali sono stati bravi a non deludere le aspettative. Per la finale il tecnico della Lazio Bollini cambia modulo, schierando il 4-3-1-2 con Barreto dietro alla coppia d’attacco Emmanuel-Rozzi, modulo speculare a quello messo in campo dal collega Bernazzani, con Bessa alle spalle di Samuele Longo e del rientrante Livaja (fattosi espellere ingenuamente nei quarti di finale contro il Palermo). E’ proprio il croato classe ’93 a firmare il gol del vantaggio al terzo minuto di gioco, sfruttando una clamorosa ingenuità della difesa laziale, con la coppia Sgabra-Berardi da denuncia. Chi si aspettava una pronta reazione biancoceleste rimane deluso, e per la prima mezzora l’Inter è in pieno controllo del match. Da qui in avanti la squadra di Bollini inizia a carburare. Nel giro di pochi minuti Rozzi prima, e Barreto poi, impensieriscono il portiere nerazzurro Sala. A trovare il pareggio al 48′ del primo tempo è l’attaccante uruguaiano, bravo a insaccare di testa un cross dalla sinistra di Rozzi. Gara riaperta.

    samuele longo | © Julian Finney/Getty Images

    La ripresa si apre sotto il segno dell’Inter. Trascorrono meno di 120 secondi ed è il trequartista Garritano a ribadire in rete il pallone che poco prima aveva centrato l’incrocio dei pali con Livaja. La Lazio è incapace di reagire, e venti minuti più tardi ci pensa Samuele Longo a chiudere definitivamente il match con il gol del 3-1 che spegne qualsiasi velleità di rimonta degli avversari. Quando ormai sono scattati i titoli di coda, i capitolini trovano il modo di riaprire la gara. Il merito è del centrocampista Onazi che inventa una conclusione capace di sorprendere l’estremo difensore interista. Nei cinque minuti di recupero però non succede più nulla, con l’Inter che non perde la testa e va a vincere un tricolore insperato fino alla settimana scorsa.

    CAPOCANNONIERE – L’assoluto protagonista delle Final Eight è lui, Samuele Longo. Le doti atletiche e realizzative, oltre che a tanta determinazione, fanno di lui un vero talento. La sua tripletta in semifinale nel derby contro il Milan, con i rossoneri avanti 3-2 all’inizio del secondo e ultimo tempo supplementare, ha consentito all’Inter di approdare alla finalissima di ieri sera, sulla quale l’ariete nerazzurro ha saputo apporre la personalissima firma con la rete del 3-1, che di fatto ha consegnato il tricolore alla società nerazzurra. Quattro reti che lo rendono l’attaccante più prolifico nella Fase Finale. Alla luce della fantastica stagione di cui si è reso protagonista, fatichiamo a vederlo usato come merce di scambio per arrivare ad un ex gioiello della Primavera interista. Ma tant’è, siamo in Italia dopotutto.

    FINALE PRIMAVERA LAZIO INTER 2-3, VIDEO
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  • Lazio Inter diretta live Finale Campionato Primavera

    Lazio Inter diretta live Finale Campionato Primavera

    Termina questa sera il Campionato Primavera 2012, con la finale Lazio Inter, che si disputerà alle 21 presso la stadio Barbetti di Gubbio (diretta televisiva su Sportitalia 1). La squadra di Daniele Bernazzani è la grande favorita della vigilia, dopo le eliminazioni di Roma e Juventus nei turni precedenti, rispettivamente contro Lazio (semifinale) e Milan (quarti). Samuele Longo cercherà di ripetere la prestazione superba che ha consentito ai nerazzurri di trionfare nel derby contro i rossoneri, tre gol che hanno reso inutili gli sforzi della squadra di Dolcetti. La Lazio di Bollini invece è la vera outsider del torneo, avendo battuto a sorpresa in semifinale i campioni uscenti della Roma. Appuntamento a stasera per la diretta live della finalissima, qui sul Pallonaro dalle 21.

    TABELLINO:
    Lazio (4-3-3): Berardi; Ilari, Vilkaitis, Sbraga (53′ Serpieri), Marin; Onazi, Zampa, Cataldi (46′ Vivacqua); Rozzi (86′ Tira), Barreto, Emmanuel.
    A disp.: Scarfagna, Salustri, Cilfone, Crecco, Tira. Allenatore: Bollini.
    Inter (4-3-1-2): Sala; Alborno, Spendlhofer, Kysela, Mbaye; Duncan, Crisetig, Romanò; Bessa (15′ Garritano – 87′ Terrani), Longo, Livaja (Forte).
    A disp.: Cincilla, Pasa, Bandini, Benassi, Candido, Forte, Terrani. Allenatore: Bernazzani.

    LAZIO INTER 2-3
    Livaja (Inter), Barreto (Lazio), Garritano (Inter), Longo (Inter), Onazi (Lazio)

    • 90′ + 5′: INTER CAMPIONE D’ITALIA PRIMAVERA, battuta la Lazio 2-3 grazie alle reti di Livaja, Garritano e Longo (capocannoniere delle Final Eight con 4 reti). Successo meritato per la squadra di Daniele Bernazzani. Niente da fare per la Lazio di Bollini mai realmente in partita. Qui da Gubbio è tutto, buonanotte dal Pallonaro!
    • 90′: solo 5 minuti separano l’Inter dal successo meritato nella finale del Campionato Primavera.
    • 89′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLL, 2-3 LAZIO, colpo di biliardo del nigeriano Onazi. Il centrocampista biancoceleste trova dal limite il gol che riapre la partita.
    • 87′: ultime sostituzioni per le due squadre: nell’Inter fuori Garritano dentro Terrani, Bollini invece sostituisce Rozzi per Tira.
    • 83′: la Lazio non ci crede più ormai, il finale non sembra riservare grosse sorprese agli spettatori di Gubbio.
    • 77′: Lavaja, autore del primo gol nerazzurro viene sostituito da Forte.
    • 67′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLL, 1-3 INTER, strepitoso gol del bomber Samuele Longo, che insacca con un destro violento da posizione angolata alle spalle del portiere Berardi. Inter più vicina al successo finale.
    • 63′: fase stanca della partita con tutte e due le formazioni che non riescono a trovare azioni che possano creare pericoli per le rispettive difese.
    • 53′: secondo cambio per la squadra di Bollini. Esce per infortunio il difensore centrale Sbraga, dentro il numero 8 Serpieri.
    • 47′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLL, 1-2 INTER, dopo l’incrocio dei pali colpito da Livaja, il rimpallo finisce sui piedi di Garritano che indisturbato trova il tap in vincente per il nuovo vantaggio nerazzurro.
    • 46′: sostituzione per la Lazio. Dentro Vivacqua per il centrocampista Cataldi.
    • 46′: iniziato il secondo tempo. Chi riuscirà a spuntarla al termine dei 90′ minuti regolamentari?
    • 45′ + 4′: l’arbitro fischia la fine del primo tempo. A Gubbio è 1-1 tra Lazio Inter.
    • 45′ + 3”: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLL, 1-1 LAZIO, Rozzi si invola sulla sinistra e crossa al centro per la testa di Barreto. L’uruguaiano non fallisce e sigla il pareggio proprio nelle battute conclusive.
    • 45′: saranno 4 i minuti di recupero di questo finale di primo tempo.
    • 42′: pericoloso sinistro di Duncan dai 25 metri, para in tuffo Berardi.
    • 39′: nel giro di un minuto la Lazio sfiora la rete con Rozzi e rischia di subire il 2-0 dopo un contropiede micidiale dettato da Gaaitano. La conclusione di Livaja si spegne di poco a lato.
    • 30′: ancora Lazio vicina al pareggio, questa volta con Barreto, che al volo da posizione defilata riesce a trovare lo specchio della porta. Sala devia in calcio d’angolo.
    • 28′: primo squillo di Rozzi che servito sullo scatto da Cataldi va vicino al gol. Bravo Sala a ribattere in calcio d’angolo.
    • 22′: fino ad ora inesistente l’attacco biancoceleste.
    • 15′: Daniel Bessa non ce la fa, dentro Garritano. Per il brasiliano probabile stiramento al collaterale del ginocchio.
    • 11′: i biancocelesti cominciano a farsi minacciosi dalle parti di Sala. Due calci d’angolo in serie che si risolvono con un nulla di fatto.
    • 8′: continua il predominio nerazzurro, partenza shock per la Lazio.
    • 3′: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLL, 0-1 INTER, incredibile ingenuità del difensore biancoceleste Sbraga, in collaborazione con il portiere Berardi, arriva Livaja che in scioltezza firma il vantaggio nerazzurro.
    • 1′: l’Inter ha battuto il calcio di inizio di questa sfida che si preannuncia ricca di emozioni.
    • Tutto pronto ormai per la finalissima del Campionato Primavera. Pochi secondi al fischio di inizio. Buona sera dal Pallonaro!
  • Inter, il baby Samuele Longo sblocca Destro

    Inter, il baby Samuele Longo sblocca Destro

    Potrebbe chiudersi ben presto la telenovela Mattia Destro. L’Inter è pronta ad affondare il colpo per regalare ad Andrea Stramaccioni il vice-Milito desiderato. La carta vincente è nelle mani dei nerazzurri e risponde al nome di Samuele Longo, bomber della primavera interista attualmente in comproprietà tra Inter e Genoa. Il classe 1992 Longo si è reso autore di una stagione incredibile nelle fila dell’Inter primavera e la tripletta segnata mercoledì sera nella semifinale scudetto (vinta 4-3 dall’Inter) contro il Milan ha pienamente convinto il Genoa a puntare su di lui. Resta da capire in che termini avverrà il passaggio di Longo al grifone anche perchè l’Inter potrebbe concedere solo il consenso di mandarlo a giocare a Genova e non cedere l’altra metà del cartellino, proprio per non ritrovarsi in un prossimo futuro nella stessa situazione verificatasi con Mattia Destro, anch’egli ex gioiello della primavera nerazzurra prima ceduto e adesso tanto desiderato.

    Mattia Destro in azione © Valerio Pennicino/Getty Images

    I rapporti sull’asse Genova-Milano sono davvero floridi, a testimonianza di ciò ricordiamo l’affare Rodrigo Palacio concluso in un batter d’occhio proprio in questo inizio di calciomercato 2012. Adesso l’esplosione di Samuele Longo potrebbe riservare una brusca accelerata nella trattativa per Mattia Destro. L’attaccante di Ascoli Piceno quest’anno ha giocato una grandissima stagione a Siena condita da 12 marcature e al momento il suo cartellino è di proprietà del Genoa. Il Siena ha la possibilità di riscattarne la metà per una cifra pari a 1,3 milioni di euro, niente in confronto al valore reale dell’attaccante della nazionale under21.

    Nel caso il grifone mantenga l’intero cartellino di Destro il presidente Preziosi potrebbe impostare la trattativa con l’Inter, che al momento sembra essere in vantaggio rispetto alle altre società interessate vedi Roma e Juventus. L’Inter oltre a Longo detiene anche la comproprietà di Juraj Kucka e queste due carte in mano a Branca sono davvero gradite al Genoa e potrebbero facilitare di molto il buon esito della trattativa.

  • Lazio Inter Gaia Brunelli ci presenta la Finale Primavera

    Lazio Inter Gaia Brunelli ci presenta la Finale Primavera

    Nelle partite di calcio giovanile le sorprese sono davvero dietro l’angolo e la Fase Finale del Campionato Primavera 2012 in corso a Gubbio ne è una ulteriore conferma. Alla vigilia la finale annunciata doveve esser quella tra Juventus e Roma accreditate da tutti gli addetti ai lavori come le squadre più tecniche e amalgamate della Final Eight. Lazio Inter hanno invece conquistato la finale grazie ad un grande carattere ma anche sopratutto grazie ai loro bomber. Domani la partita sarà più che mai avvincente, aperta ad ogni risultato e con una cornice di pubblico degna di una partita di calcio professionistico. Chi ha vissuto da vicino la competizione è Gaia Brunelli, brava e bella giornalista che ha seguito dal campo l’intera competizione come inviata di Sportitalia e alla quale oggi chiederemo di farci scoprire l’affascinante mondo del Campionato Primavera.

    Salve Gaia, il Campionato Primavera 2012 sta per concludersi. Lazio Inter è la finale più giusta?

    Gaia Brunelli
    Alla fine penso di sì. Chi arriva in finale se lo merita sempre. L’Inter, aldilà del cambio di allenatore, ha dimostrato di avere un gruppo solido e atleticamente superiore agli altri. Dopo la conquista della Next Generation Series, essere anche in finale di campionato è davvero una grande soddisfazione per l’ambiente nerazzurro che, come ha fatto con Stramaccioni, punterà molto sui giovani nella prossima stagione. La Lazio è guidata da un ottimo allenatore come Alberto Bollini e sa giocare da squadra. Quest’anno è stata, insieme alla Juve, l’unica squadra a essere riuscita a fermare la Roma battendola addirittura in queste semifinali. Inoltre in attacco ci sono Barreto e Rozzi su tutti che sono in grado di fare grandi cose.

    Si dice che il calcio italiano non possa più spendere, i settori giovanili possono esser un serbatoio importante ma spesso trascurato. Quali sono i motivi?

    Perché un ragazzo della Primavera sia pronto, bisogna che ci siano determinate caratteristiche, non solo calcistiche ma anche caratteriali. Non è facile trovare giocatori che non si emozionino davanti a palcoscenici importanti come una serie A o una Champions League. Quest’anno molti Primavera hanno esordito nelle loro rispettive squadre e credo si stia andando nella direzione giusta e cioè quella di provare a buttarli nella mischia rischiando sì di bruciarli, ma testandoli seriamente per il futuro. Penso che da quest’anno qualcosa stia cambiando. Sarà così per l’Inter che l’allenatore lo ha pescato proprio in Primavera, ma non solo. La Roma con Viviani ha trovato un sicuro perno per il centrocampo. Il Milan con De Sciglio un ottimo terzino. La Juve con Chibsah un mediano di valore. Insomma credo che nella prossima stagione vedremo molti giovani in serie A!

    Il tasso tecnico rispetto a qualche anno fa è obiettivamente aumentato ma è ancora al di sotto dai livelli di Spagna e Germania. Quale può esser l’ultimo step?

    È difficile paragonare i vari settori giovanili, soprattutto se si considera che in Spagna, ad esempio, la seconda squadra del Barcellona milita nella serie B spagnola. Questo porta al fatto che i giocatori sono più pronti ad affrontare un campionato vero e non vengono sopraffatti dalla novità. Qui in Italia dovremmo fare la stessa cosa: far giocare le seconde squadre nei campionati di Lega Pro in modo tale da far crescere prima i giovani, senza doverli mandare a farsi le ossa dopo essere usciti dalla Primavera. Non ha senso. La Primavera dev’essere il mezzo per arrivare pronti in serie A per chi ha talento e qualità ovviamente. Altrimenti resta un campionato senza un vero scopo.

    Gaia hai visto praticamente tutte le squadre all’opera. Chi ti ha stupito di più e da chi invece ti aspettavi qualche colpo a sorpresa?

    Mi ha stupito il Varese che continua a essere una realtà importante per i settori giovanili. Quest’anno ha fatto benissimo, forse inaspettatamente, anche il Torino di Antonino Asta che ha messo in mostra grandi talenti. Mi aspettavo di più dalla Juventus che ha, tra tutte le squadre, la rosa più completa con almeno 2 giocatori per ruolo e tutti di alto livello. Contro il Milan ai quarti la squadra di Baroni si è mostrata forse troppo sicura di sé e ha finito per piacersi troppo.

    Qual è il tuo top 11 del Campionato Primavera? E il miglior allenatore?

    Schierati con un 4-2-3-1:
    1. Berardi (Lazio) in porta 2.De Sciglio (Milan) terzino destro 3. Loic Nego (Roma) terzino sinistro 5.Guano (Juve) centrale difensivo 6.Ely (Milan) centrale difensivo 7.De Silvestro (Juve) esterno destro 4.Duncan (Inter) centrale centrocampo 8.Chibsah (Juve) centrale centrocampo 11.Piscitella (Roma) esterno sinistro 10.Barreto (Lazio) trequartista 9.Longo (Inter) attaccante
    ALL.: Alberto De Rossi

    Lazio Inter. Chi vincerà?
    Sarà una sfida avvincente e spero ricca di gol. La Lazio è imprevedibile e sarà difficile dare qualcosa per scontato. Io però dico Inter perché in queste finali non si è ancora visto il vero Bessa e sabato sera potrebbe essere la sua grande occasione.

  • Samuele Longo scatenato Inter finale Campionato Primavera. Video

    Samuele Longo scatenato Inter finale Campionato Primavera. Video

    Non sarà stata una partita da ricordare sotto il profilo tecnico, ma le emozioni non sono mancate di certo nella semifinale di ieri sera a Gubbio tra Inter Milan. I nerazzurri hanno battuto la squadra di Dolcetti 4-3, dopo 120′ minuti di gioco. Protagonista assoluto dell’incontro Samuele Longo, autore di una tripletta. L’undici di Bernazzani affronterà ora nella finale del 9 giugno la Lazio, che ha sconfitto a sorpresa la Roma di De Rossi nell’altra semifinale. In casa Milan è cocente la delusione, sopratutto perché  fino a pochi secondi dal termine il risultato era fermo sul 3-3, con il quale i rossoneri sarebbero andati ai penalty. L’allenatore della Primavera milanista non è esente da critiche, dopo alcune scelte piuttosto discutibili, fra qui quella di fare a meno del bomber Comi al termine dei 90′ minuti regolamentari per l’inserimento del trequartista Lora, facendo a meno dell’attaccante austriaco Prosenik, giovane promessa proveniente dalle giovanili del Chelsea.

    A rompere per primo l’equilibrio del match c’ha pensato Gianmario Comi, realizzando un penalty decretato dal direttore di gara per fallo su Hottor, bravo ad entrare in area con un’azione personale sulla destra per poi essere atterrato dal difensore Kysela. Neanche il tempo però di esultare che i ragazzi di Dolcetti vengono raggiunti poco dopo (24′) dal primo gol della serata di Samuele Longo, bravo a superare la marcatura di Baldan e trafiggere di destro Piscittelli. Con il risultato momentaneamente fermo sull’1-1 le squadre rientrano negli spogliatoi per la fine del primo tempo.

    samuele longo | ©Christopher Lee/Getty Images

    Nella ripresa parte bene il Milan, sebbene l’Inter non corra grossi pericoli, ed è proprio la Beneamata a ribaltare il risultato con un bel colpo di testa di Romanò, che anticipa lo stesso Longo sul cross dalla sinistra di Alborno per segnare il 2-1. Pochi minuti dopo il match vive un momento drammatico, con il portiere Di Gennaro che ricadendo male dopo una coraggiosa uscita sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La prima diagnosi parla di una probabile lussazione all’anca per l’estremo difensore interista. Trascorrono soli quattro minuti all’entrata in campo di Andrea Sala (il secondo portiere dell’Inter) ed il Milan trova l’insperato pareggio grazie ad una bella incornata di Comi, che in elevazione va valere tutta la propria superiorità fisica. Nell’ultimo quarto d’ora non succede più nulla e i tempi supplementari diventano il naturale proseguimento del match.

    Il Milan comincia l’extra-time con la coppia d’attacco Roggia-Speziale, con Filippo Lora alle loro spalle. Bernazzani invece sceglie di mantenere in campo tutte le stelle della sua squadra. Nei primi minuti sembra pagare la mossa di Dolcetti, con il Milan più in palla dal punto di vista fisico, predominio che viene premiato al 94′. E’ infatti un eurogol di Innocenti da 30 metri a consentire ai rossoneri il sorpasso nei confronti dei più quotati nerazzurri. L’Inter però dimostra ancora una volta di avere sette vite, e di dare il meglio quando si trova in vantaggio. E’ Longo a trascinare i propri compagni di squadra al successo, pareggiando i conti due minuti dopo l’inizio del secondo tempo supplementare, per poi siglare il 4-3 definitivo a pochi secondi dal termine, smaterializzando di fatto la lotteria dei rigori.

    SEMIFINALE CAMPIONATO PRIMAVERA 2012, INTER MILAN 4-3 d.t.s. VIDEO
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  • Inter Primavera Bessa la stella, Longo l’ariete

    Inter Primavera Bessa la stella, Longo l’ariete

    L’Inter si candida seriamente come possibile outsider per la vittoria della Fase Finale Campionato Primavera 2012. Una stagione più che positiva per la Primavera nerazzurra. Oltre ad aver concluso il Gruppo B al primo posto, precedendo i cugini del Milan, Bessa e compagni sono riusciti nell’impresa di vincere le Next Generation Series. Il torneo, alla sua prima edizione, vedeva affrontarsi le migliori giovanili dei top club europei, fra cui Tottenham, Barcellona, Liverpool e Ajax. La straordinaria cavalcata dei ragazzi di Stramaccioni è culminata nella vittoria ai rigori contro i pari età della squadra di Amsterdam, che poteva contare sul capocannoniere del torneo, il 17 enne Viktor Fischer.

    In seguito al prestigioso successo in campo europeo e complice l’andamento negativo dei “grandi”, il presidente Massimo Moratti decide di affidare proprio al tecnico romano la panchina della prima squadra. In sostituzione di Andrea Stramaccioni viene chiamato Bernazzani, che guida la Primavera nelle ultime cinque partite della regular season, confermando il primo posto nel girone.

    Samuele Longo bomber Inter Primavera | ©Getty Images
    Nell’appassionante duello con il Milan di Dolcetti, l’Inter è riuscita a conquistare 53 punti, frutto di 16 vittorie, 5 pareggi e altrettante sconfitte. Da segnalare che tra i 5 ko stagionali dei nerazzurri, due sono arrivati con il Chievo Verona della stella bulgara Kirilov. Bernazzani avrà sicuramente tirato un sospiro di sollievo dopo aver visto l’eliminazione dei gialloblu nelle semifinali playoff ad opera del Palermo. Altro dato statistico importante sono i 21 gol subiti, che fanno dell’Inter la migliore difesa in assoluto del girone. Funziona particolarmente bene anche l’attacco, che grazie ai 51 gol segnati si conferma il più prolifico dietro solo a quello rossonero (trascinato dal capocannoniere Comi).

    Il miglior marcatore è il trequartista Bessa, autore di 10 gol nelle 18 partite in cui è sceso in campo. Segue a 8 reti Samuele Longo, fresco di convocazione nell’Under 21 di Ciro Ferrara.

    L’Inter gioca con un offensivo 4-3-3, modulo utilizzato dallo stesso Stramaccioni fin quando è stato sulla panchina dei giovani. Con l’avvento di Bernazzani la situazione tattica non è cambiata in maniera considerevole. Ricordiamo che l’attuale tecnico della Primavera nerazzurra ha ricoperto dal 2006 a marzo di quest’anno il ruolo di assistente tecnico al fianco di Roberto Mancini, Mourinho, Benitez, Leonardo, Gasperini e Claudio Ranieri. Non è la prima volta che Bernazzani allena le giovani promesse dell’Inter. In passato infatti, dal 2003 al 2006 ha allenato i nerazzurri, sfiorando il successo durante la prima stagione, perdendo ai rigori contro il Lecce.

    Il diamante di questa squadra è sicuramente il trequartista brasiliano Bessa, capocannoniere della squadra e calciatore col maggiore talento in rosa. Segnaliamo anche il centrocampista classe ’93 Alfred Duncan (nativo del Ghana), l’ormai “vecchio” Crisetig, e il difensore centrale del Senegal Mbaye, classe ’94.

    Calendario Fase Finale Campionato Primavera 2012
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