Tag: samuel eto’o

  • Pagellone Sampdoria –  Inter: Sneijder cecchino!

    Pagellone Sampdoria – Inter: Sneijder cecchino!

    Pagelle Sampdoria

    Curci 6,5 Decisivo in più occasioni si fa trovare pronto e respinge le conclusioni di Eto’o nel primo tempo e soprattutto nel finale della ripresa. Accetta una sfida con il camerunense e la perde solo nel finale di partita quando viene trafitto dal rasoterra del bomber nerazzurro. Incolpevole anche sul primo gol dell’Inter con la splendida punizione calciata da Sneijder.

    Ziegler 5,5 Partita da sufficienza per lui ma mezzo voto in meno per l’occasione sprecata nel primo tempo quando si fa murare nell’area piccola dai difensori nerazzurri in una situazione di mischia. Nel finale cala vistosamente, spingendosi in avanti si dimentica spesso la fase di copertura e lascia ampi spazi alle offensive di Eto’o e Pandev.

    Guberti 6 Sufficienza piena per un giocatore che ha fatto il suo dovere, chiudendo ripartendo e servendo cross perfetti per l’attacco blucerchiato. Bellissimo l’assist a servire da solo in area Poli che sbaglia colpendo il legno.

    Maccarone 6 Lotta sgomita e si dimena con due clienti non facili come Lucio e Ranocchia. Con il primo vince qualche contrasto e finisce anche per litigarci. Con il secondo non si passa. Gli capita una palla perfetta servita da Palombo, ma non è abbastanza veloce e solo un’uscita miracolosa di Julio Cesar gli nega la possibilità di segnare.

    Biabiany 5,5 Davvero poco incisivo, ricorda il giocatore già visto nell’Inter di Benitez. Tanta corsa poca qualità e soprattutto poca visione di gioco. Non riesce a entrare perfettamente nei meccanismi di gioco della squadra e quindi di conseguenza a rendersi utile. È ancora giovane avrà il tempo di rifarsi.

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 7,5 Nessun tifoso nerazzurro si è mai sognato di criticarlo dopo l’errore contro il Bayern Monaco, vista la riconoscenza che gli interisti nutrono per lui. Ma Julio stasera ha voluto dimostrare come i grandi campioni sappiano cadere e rialzarsi immediatamente. Uscita perfetta nella ripresa con la quale anticipa Maccarone e salva il risultato con l’ovazione dello stadio che gli riconosce la grande giocata. Numero 1

    Ranocchia 7 Non doveva giocare, e invece nonostante l’infortunio al legamento eccolo che te lo ritrovi al centro della difesa con la sicurezza e l’eleganza di sempre. Ormai è una costante del gioco nerazzurro. Sembra esser sempre stato là dietro, sembra aver 30 anni di esperienza e sembra non aver paura di niente. I tifosi lo adorano e lui ricambia con prestazioni sontuose. Non lo ferma più nessuno: Terminator!

    Sneijder 7 Nella primo tempo e per una parte della ripresa viene continuamente raddoppiato e ingabbiato. Non riesce nemmeno a girarsi e la manovra dell’Inter senza le sue invenzioni è prevedibile e scontata. Poi ricorda ai tifosi perché lo chiamano il cecchino. Prende la mira e su punizione mette la palla dove vuole. Più che il gol è da apprezzare il suo italiano nell’intervista post partita rilasciata a Sky! Poliglotta!

    Eto’o 6,5 Sinceramente è difficile trovare aggettivi per Samuel Eto’o. Si intestardisce nel primo tempo e non gli riesce nemmeno un dribbling. Viene servito un paio di volte da Kharja ma i suoi tiri non sono letali come al solito. Nella ripresa trova più spazio e incomincia la sua partita, seminando avversari e iniziando a prendere la mira per tornare al gol. Giusto perché non segna da 4 giornate e nel finale invece di servire Pandev a secco da una vita, punisce Curci per avergli negato il gol precedentemente. Fantacampione!

    Pazzini 5,5 Serata da dimenticare per Pazzini, che praticamente non viene servito mai e non riesce mai ad essere incisivo. Forse sente la pressione della partita da ex, ma praticamente non vede palloni giocabili e nemmeno la porta. Unica nota positiva quando guadagna la punizione sulla quale Wesley porta in vantaggio l’Inter. Emozionato.

    SAMPDORIA : Curci 6,5; Volta 6, Gastaldello 6, Lucchini 6, Ziegler 5,5 ; Mannini 6, Dessena 5,5 (31’s.t. Biabiany 5,5), Poli 6,5 (42’ s.t. Macheda), Palombo5,5 , Guberti 6 (39’ s.t. Koman); Maccarone 6.

    INTER : Julio Cesar 7,5; Nagatomo 6, Lucio 6, Ranocchia 7, Chivu 5,5; J.Zanetti 6, Kharja 6 (17’ s.t. Pandev 6,5), Stankovic 6; Sneijder 7; Pazzini 5,5 (42’ Mariga), Eto’o 6,5.

  • Pagelle Fiorentina – Inter 1-2. Ranocchia è un muro

    Pagelle Fiorentina – Inter 1-2. Ranocchia è un muro

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 6,5

    Ranocchia 7,5 Proprio nello stadio dove si era infortunato risorge come un’araba fenice, tirando fuori una prestazione da numero 1. L’Inter ha trovato il degno sostituto di Samuel per il presente ma soprattutto per il futuro! Stasera è zona no-fly dove c’è lui: prende praticamente tutte i palloni alti e con eleganza e forza fisica al tempo stesso tiene testa a Gilardino Mutu e Babacar. Nel giorno del suo compleanno non poteva chiedere di più! Uomo partita Sky: Tanti Auguri Andrea!

    Maicon 7

    Cordoba 6 Ancora qualche incertezza per il colombiano che forse paga ancora lo scotto dell’incertezza di Torino che aveva praticamente spianato la strada a Matri. Soffre moltissimo Gilardino nelle palle alte e nella maggior parte delle occasioni è costretto al fallo.

    Nagatomo 6,5 Prima da titolare, parte con il freno a mano nel primo tempo e lascia la timidezza nello spogliatoio nel secondo, dove solca la fascia con una corsa che non t’aspetti. Dribbling, tanta velocità e ottimi inserimenti. L’unico problema è la precisione nei cross che lascia a desiderare: mezzo voto in meno per questo. Da calibrare

    Stankovic 6,5

    Cambiasso 7


    Sneijder 5,5


    Zanetti 7

    Pazzini 7 è incredibile come il Pazzo riesca a passare quasi un’intera partita senza ricevere un pallone, aspettare quello giusto e farsi sempre trovare pronto! Nel primo tempo praticamente è inesistente, nel secondo si mette più a servizio della squadra prendendo palla anche a centrocampo cercando di far salire i compagni e guadagnando qualche punizione. Eto’o lo premia con uno splendido assist e lui ricambia portando l’Inter in vantaggio. Non esulta ma esultano gli interisti per lui!

    Eto’o 8
    27 gol in 33 partite questo il suo biglietto da visita. Per uno che non li conta nemmeno se non sono 25 è tutto un programma. Stasera non segna direttamente ma dai suoi piedi nascono i due gol che portano l’Inter a vincere una partita fondamentale. Nel primo c’è la complicità di Camporese, nel secondo dopo aver saltato il giovane difensore con una facilità disarmante serve un pallone perfetto a Pazzini. Ha cancellato con una serata l’immagine di quella maledetta traversa. Alieno

    Pagelle Fiorentina

    Boruc 6

    Camporese 5 Serata no per il giovanissimo difensore viola. Dopo il suo primo gol contro il Palermo stasera gli gira tutto storto. Nemmeno inizia la partita e devia un passaggio di Eto’o beffando Boruc. Nel secondo tempo soffre le avanzate del camerunense e si fa ubriacare dai suoi dribbling facendolo entrare in area nell’azione del secondo gol nerazzurro. Rimandato

    Gamberini 5,5

    Pasqual 6 La sfortuna di Camporese è bilanciata dal colpo fortunato nato dal suo cross che riesce a beffare Julio Cesar e a portare la Fiorentina sul pari. Per tutto il primo tempo una buona partita con ottime incursioni e una buona fase difensiva. Nel secondo tempo cala anche lui e soffre prima le accelerazioni di Maicon e poi quelle di Eto’o.

    Comotto 5,5

    Donadel 5,5

    Montolivo 5 Nel primo tempo è lui che detta i tempi di gioco e addirittura potrebbe portare la Fiorentina in vantaggio servito da Comotto in un’azione fotocopia a quella contro il Palermo,  con un inserimento perfetto al centro dell’area, dove stavolta calcia a lato. Nella ripresa scompare insieme al resto della squadra. Affondato

    Beherami 5,5

    Santana sv

    Lijaic 6,5 Grande partita del gioiellino tanto criticato da Mihaijlovic, che entra al posto di Santana e si rende pericoloso sin dal suo ingresso, mettendo la difesa interista in seria difficoltà. Corre, crea spazio e inventa, un grande talento che la Fiorentina dovrà valorizzare.

    Gilardino 5,5

    Mutu 5 Adrian praticamente gioca mezza partita, perché se nel primo tempo il suo nome è sempre presente in cronaca nella ripresa c’è qualcuno che si chiede se sia già stato sostituito? Forse le vicende personali non l’aiutano in un momento così delicato. Di certo questo non è il Mutu che conosciamo!

  • L’Inter cancella le critiche. Fiorentina ko, Milan a +5

    L’Inter cancella le critiche. Fiorentina ko, Milan a +5

    Chiuso il discorso recuperi l’Inter si riprende i 6 punti di distacco virtuali sul Milan e si porta a meno 5 dalla capolista, cancellando tutte le polemiche della sconfitta di Torino in un solo colpo.

    Una partita tutt’altro che facile quella di stasera per i nerazzurri di Leonardo contro una Fiorentina nel suo momento migliore. L’Inter scende in campo con una formazione dove al posto di Kharja a centrocampo rientra il serbo Stannkovic, mentre per la Fiorentina nessuna cambio nella formazione prevista.

    Al 6’ la partita già entra nel vivo con una bellissima ripartenza dei nerazzurri in una situazione di 5 contro 4 dove Stankovic serve Eto’o, il camerunense mette una palla tesa in area verso Nagatomo e il difensore viola Camporese con il piede anticipa tutti mettendo la palla in rete. Autogol sfortunato e la partita sembra già in salita per la Fiorentina. Sembra svanita maledizione della scorsa domenica quando la palla non voleva proprio entrare, e adesso la fortuna sembra girare per i nerazzurri. In realtà i viola non si demoralizzano, anzi, danno sin da subito del filo da torcere alla difesa interista con belle percussioni sulle fasce di Santana (uscito al 25’ per infortunio) e Pasqual, e con gli inserimenti sempre pericolosi di Montolivo.

    Un primo tempo in cui l’Inter non ha saputo sfruttare il vantaggio, giocando troppo schiacciata e permettendo alla Fiorentina molte ripartenze veloci. I nerazzurri soprattutto in difesa non hanno dato l’idea di una squadra solida soffrendo le offensive viola. Al 32’ Pasqual scende sulla fascia di Maicon e dalla trequarti fa partire un cross con una traiettoria velenosa sul quale Gilardino non riesce ad arrivare. Il portiere nerazzurro rimane beffato quando la palla sembra uscire e invece colpisce il palo interno e finisce in rete. 1 a 1 palla al centro, tutto da rifare.

    La Fiorentina continua a spingere, e l’Inter sembra riapparire gli incubi di Torino, dove il gioco mancava e la lentezza della manovra con gli errori a centrocampo erano una costante. Si va a riposo sul punteggio di 1 a 1 che non fa felice nessuno.

    Nel secondo tempo i nerazzurri scendono in campo con un atteggiamento diverso, riscontrabile soprattutto nella prestazione di Nagatomo, molto più propositivo nella ripresa. La squadra di Leonardo come un pugile cerca di mettere la Fiorentina alle corde, stando attenta a non subire troppo le pericolose ripartenze viola, spesso sventate da un monumentale Ranocchia. Il copione della partita  però è destinato a cambiare. Al 16’ della ripresa Eto’o riceve palla e si defila sulla fascia, dove con un gran numero salta prima Camporese e al limite dell’area serve un gran pallone che passa tra le gambe di Pasqual a Pazzini. Il Pazzo sotto rete è micidiale e nonostante la trattenuta di Gamberini riesce a portare nuovamente l’Inter in vantaggio.

    Al 35’ da segnalare la sostituzione di Sneijder per un dolore accusato alla coscia, nella speranza che non sia uno degli ennesimi infortuni che hanno falcidiato i nerazzurri in questa stagione.

    Nel finale Sinisa Mihaijlovic si gioca tutte le sue carta sostituendo Donadel con D’agostino per avere una maggior spinta offensiva e togliendo Beherami per l’ingresso di Babacar con una Fiorentina a trazione anteriore. Il Forcing finale non arriva, perché l’Inter con gli ingressi di Kharja Mariga e Obi ha un centrocampo di contenimento che gli permette di gestire tranquillamente il vantaggio con un possesso palla più articolato.

    Finale di partita: Inter batte Fiorentina 2 a 1. Leonardo con questi 3 punti cancella tutte le critiche del post partita contro la Juve e rilancia l’Inter alla caccia dei cugini milanisti

    Cosa si dirà domani in conferenza stampa? Sicuramente che questo campionato è senza ombra di dubbio il più bello degli ultimi dieci anni!

  • Matri resuscita la Juve, Eto’o che disastro!

    Matri resuscita la Juve, Eto’o che disastro!

    Ecco come ogni lunedì seguente il weekend calcistico la nostra rubrica Liscio e Sbalascio con la quale andremo ad assegnare il podio in positivo ed in negativo relativo alla 25esima giornata di Serie A.

    Primo posto in assoluto per Alessandro Matri, che decide il derby d’Italia al debutto nella partitissima. Il centravanti lodigiano è la vera arma in più per la Juventus con la quale ha già segnato 3 gol in 3 partite: ieri sera si è reso protagonista di un match perfetto siglando il gol partita e sfiorando varie volte il raddoppio. A metà secondo tempo si infortuna alla costola e lui come un vero guerriero resta in campo a dare una mano ai suoi nonostante il problema lo stesse limitando fortemente. Corre, si sfianca e segna: la Juve ha trovato il suo bomber, e ora il quarto posto non è più così tanto lontano.

    Seconda piazza per il Milan capolista ispirato da un Cassano in forma smagliante. Partita stile-Brasile per gli uomini di Allegri, che affondano un malcapitato Parma risultato assolutamente nullo per tutta la partita. L’attacco rossonero fa faville, Ibra manda in gol Seedorf con un magia, poi è Gattuso a travestirsi da Cassano proprio per un assist al barese, nel finale è proprio un brasiliano (Robinho) a chiudere la pratica, deliziando i suoi tifosi con una doppietta fulminea. Chi fermerà questa armata?

    Piazza d’onore va a chi ha contribiuto a cambiare il match a favore della propria squadra, quindi elogiamo le prestazioni di Francesco Lodi e Adem Ljajic: il primo ha evitato in 5 minuti una sconfitta pesantissima del suo Catania contro il Lecce al Massimino, estraendo dal cilindro due punizioni superbe, con rosati non esente da colpe; il giovanissimo serbo invece è entrato nell’ultimo quarto d’ora ma è stato decisivo per la vittoria della sua Fiorentina contribuendo su un suo cross velenoso all’autogol di Bovo e poi fornendo un assist a Montolivo dopo un contropiede travolgente per il definitivo 2-4. Due talenti puri che però trovano ogni domenica poco spazio…

    Tra gli Sbalasci collochiamo al primo posto Samuel Eto’o, che nella supersfida di ieri sera è stato il peggiore non solo per il clamoroso errore sottoporta che è costato 2 punti ai nerazzurri ma perchè doveva essere lui l’uomo della provvidenza interista, invece il giovanissimo (e futuro pilastro) Sorensen lo ha controllato perfettamente, da vero veterano. Il camerunense ha giocato una partita disastrosa, commettendo errori, orrori e scempi incredibili facendo così esultare i tifosi juventini. Dobbiamo riconoscere comunque che una partita storta capita a tutti, non si può metterlo in croce per una prestazione brutta che non condiziona il grande campionato che sta facendo il numero 9 dell’Inter.

    Al secondo posto c’è la retroguardia del Chievo, insolitamente porosa per una squadra che prende pochi gol grazie a una difesa solida e compatta. Il colabrodo veronese è andato in scena ieri a Cagliari, dove i sardi sono andati a nozze nel tiro a segno: 4 sberle e prestazione indecorosa, ci chiediamo se la squadra di Pioli si senta effettivamente già salva e se abbia abbassato la guardia in questa fase fondamentale di stagione.

    Ultimo posto che va al primo tempo del Bologna, una squadra irriconoscibile visto le ultime uscite. La squadra emiliana dopo soli 13 minuti era già sotto di 3 reti contro una Sampdoria che ultimamente ha fornito prestazioni imbarazzanti, e non si spiega il perchè di questo clamoroso tracollo. Nel secondo tempo si è vista una squadra più volenterosa, ma ormai la frittata era fatta.

  • Matri stende l’Inter. La Juve torna grande

    Matri stende l’Inter. La Juve torna grande

    Grandissima prova della Juventus stasera all’Olimpico di Torino che batte l’Inter e si ricandida con prepotenza nella zona Champions. Matri stravince la sfida con la punta nerazzurra Pazzini firmando la rete della vittoria con un gran colpo di testa.

    La squadra di Leonardo parte subito forte come nelle sue corde e al secondo minuto Pazzini pescato in aera da un assist di Sneijder sbaglia mancando l’impatto con il pallone. La Juventus reagisce subito e con grande personalità impone il suo gioco. I giocatori di Del Neri giocano molto compatti, stretti, e verticalizzano con velocità, il contrario dei nerazzurri che muovono palla con lentezza, con un centrocampo che fa poco pressing e non riesce quasi mai a servire le punte. C’è molto merito dei bianconeri in questa partita per averla addormentata e non aver permesso mai all’Inter di giocare con continuità, costringendo i giocatori nerazzurri spesso al lancio lungo con scarsi risultati.

    Al 30’ la Juve concretizza la sua vera prima palla gol, con un cross di Sorensen defilato che serve Matri in area. L’ex cagliaritano libero di staccare colpisce di testa e Julio Cesar può solo rimanere immobile e guardare la palla finire in rete. Molte le colpe di Cordoba che cercando l’anticipo di testa ha lasciato l’attaccante juventino libero dai nerazzurri e si va a riposo con la Juventus che conduce per 1 a 0.

    Nel secondo tempo l’Inter ci crede di più, con Pazzini di testa centrale su Buffon. La Juventus poteva sicuramente raddoppiare in più occasioni di nuovo con Matri che da due passi schiaccia di testa e mette fuori e con Chiellini al 9’ che su calcio d’angolo colpisce di testa e mette palla fuori di pochissimo.

    Nel finale la partita si accende improvvisamente quando la Juve cala fisicamente. Eto’o sembra essere devastante ma la fortuna stasera non è dalla sua parte. Prima al 36’ il camerunense controlla in area e calcia su Buffon che lo anticipa, poi al 41’ a porta vuota colpisce una traversa che ha dell’incredibile. Non bastasse nel finale di nuovo trovato in area manca il colpo con il pallone, fallendo un’altra occasione clamorosa.

    La Juve ha assolutamente meritato, perché ha smentito il trend che la vedeva protagonista come peggior difesa in Serie A  in casa con 19 gol subiti (solo contro il Lecce la porta era rimasta inviolata). Ha mostrato una compattezza da grande squadra e tantissima voglia di vincere. Del Neri ha stravinto la gara scacchistica con Leonardo, azzeccando ogni mossa, con una squadra super aggressiva che ha raddoppiato ovunque ed è riuscita a far male all’Inter con ripartenze velocissime molto simili a quelle dell’Udinese che misero in crisi la squadra nerazzurra. All’Inter certo vanno assegnate molte colpe, con una squadra assente per tutto il primo tempo, incapace di reagire dopo il gol subito e soprattutto una squadra con poca brillantezza sotto porta.

    Non si possono fare rimproveri ad Eto’o che quest’anno ha praticamente segnato sempre, ma in questa partita non erano concessi sbagli, e adesso in virtù del risultato l’Inter è assolutamente obbligata a vincere con la Fiorentina. La squadra nerazzurra esce con i cerotti dall’Olimpico di Torino, e adesso Leonardo deve riuscire a riportare i suoi giocatori sui giusti binari facendo dimenticare una sconfitta che pesa molto sia in termini di punti, ma soprattutto a livello di morale.

    Situazione opposta per Del Neri che gongola per questa vittoria, che vale tantissimo, e ridà consapevolezza alla Juventus e a tutto l’ambiente bianconero. Come si era già visto a Cagliari la strada imboccata è quella giusta. Continuare così vorrà dire sicuro un posto in Champions. Tre punti e etichetta di Allenatore bestia nera dell’Inter: che vuoi di più dalla vita?

  • Highlights Inter – Roma 5-3. Video

    Highlights Inter – Roma 5-3. Video

    Festival del gol a San Siro per un Inter Roma spettacolare che riporta i nerazzurri prepotentemente in lotta per lo scudetto mentre ridimensiona i sogni di gloria dei giallorossi. Sneijder apre le danze, Simplicio illude i suoi ma poi Eto’o con una doppietta e un assist per Thiago Motta portano su di tre gol gli uomini di Leonardo.

    La Roma si riporta sotto con Vucinic e Loria ma è Cambiasso a chiudere del tutto il match. Guarda il video:

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  • Serie A: la classifica marcatori dopo 22 giornata

    Serie A: la classifica marcatori dopo 22 giornata

    Con la tripletta alla Sampdoria Edinson Cavani stacca in vetta alla classifica Antonio Di Natale salendo a quota 22 centri. Eto’o e Ibra raggiungono sul terzo gradino del podio Di Vaio, bel passo avanti di Matri e Pellissier. Pazzini sale a quota 8 segnando la prima doppietta con la maglia dell’Inter.

    • 17 RETI: Cavani (Napoli, 1 rig.)
    • 15 RETI: Di Natale (Udinese, 2 rig.)
    • 13 RETI: Di Vaio (Bologna), Eto’o (Inter, 4 rig.), Ibrahimovic (Milan, 2 rig.)
    • 11 RETI: Matri (Cagliari)
    • 9 RETI: Pellissier (Chievo, 1 rig.), Quagliarella (Juventus), Borriello (Roma, 1 rig.)
    • 8 RETI: Pato (Milan), Hamsik (Napoli, 1 rig.), Pastore (Palermo), Crespo (Parma, 1 rig.), Pazzini (Inter, 2 rig.)
    • 7 RETI: Gilardino (Fiorentina), Robinho (Milan), Ilicic (Palermo)6 RETI: Bogdani (Cesena), Floccari (Lazio), Vucinic (Roma, 1 rig.), Sanchez (Udinese)
    • 5 RETI: Caracciolo (Brescia, 3 rig.), Maxi Lopez (Catania, 1 rig.), Milito, Stankovic (Inter), Krasic (Juventus), Hernanes (Lazio, 1 rig.), Lavezzi (Napoli), Miccoli, Pinilla (Palermo), Giovinco (Parma), Guberti (Sampdoria)
  • “Remuntada” Inter: tutto merito di Leo?

    “Remuntada” Inter: tutto merito di Leo?

    L’ inter è ufficialmente tornata, la squadra schiacciasassi in Italia ed in Europa vista la passata stagione con alla guida lo “special one” ricomincia dove aveva terminato e cioè dalla finale Champions di Madrid dello scorso Maggio ma allora, in quest’ inizio di stagione dov’ era ma soprattutto è tutta colpa di Rafa Benitez per lo scarso rendimento ed il distacco abissale accumulato in classifica durante il girone d’ andata del campionato?

    È ovvio che Leonardo non può aver avuto la bacchetta magica di far cambiare rotta alla squadra in maniera così tanto repentina quanto efficace e quindi, vi è il sospetto, che alcuni giocatori diciamo che non si sono molto dedicati agli schemi tattici e comportamentali imposti dal buon Rafa.

    Il solo che ha dimostrato continuità e forse assoluta professionalità nel lavoro è stato Samuel Eto’ o, i suoi gol non sono mancati sia in tutto il girone d’ andata che nella prima fase a gironi di Champions League mentre per alcuni della vecchia guardia, senza fare nomi ma di sicura individuazione, l’ avvento di Leonardo e la cacciata di Benitez, è apparsa più salutare di un viaggio della speranza a Lourdes.

    Le vittorie ci sono state ed anche significative, ma adesso per Leonardo arriva la prova del nove, infatti è adesso che il brasiliano potrà dimostrare se effettivamente la sua mano è stata veramente geniale come il suo più illustre omonimo oppure semplicemente, che il complesso dell’ organico nerazzurro, Milan permettendo, sia obiettivamente il più forte dell’ intero campionato tanto da potersi permettere una “pausa di riflessione” lunga 18 partite.

  • Inter – Cesena 3-2, il Milan a -6

    Inter – Cesena 3-2, il Milan a -6

    Vittoria doveva essere e vittoria è stata ma l’Inter di Leonardo per superare il Cesena ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie nonostante dopo solo quindici minuti si trovava sul doppio vantaggio. Leonardo stravolge un pò l’undici titolare rispetto alle indiscrezioni della vigilia, Materazzi gioca al fianco di Lucio mentre Stankovic scala nei tre di centrocampo lasciando spazio a Pandev nel trio d’attacco.

    L’Inter parte con il piglio giusto e dopo appena quindici minuti è sul doppio vantaggio grazie all’immenso Eto’o e a Milito (alla seconda rete consecutiva). La partita sembra chiusa e il popolo nerazzurro si mette in poltrona nell’attesa di una goleada ma l’undici di Ficcadenti è squadra mai doma e prima con uno splendido gol di Bogdani e poi con il furetto Giaccherini ristabilisce le distanze. L’ultimo sussulto all’incontro arriva nel recupero con la testata di Chivu che regala il nuovo vantaggio: è il gol vittoria.

    La ripresa è più soporifera, Eto’o prende una traversa e Budan si divora un gol incredibile. Nel finale viene espulso Gaiccherini ma gli attacchi dei bianconeri son sempre pericolosi. Finisce, l’Inter di Leonardo inanella la quarta vittoria consecutiva in campionato e si porta a -6 dal Milan.

    TABELLINO
    INTER-CESENA 3-2

    14′ pt Eto’ (I), 15′ pt Milito (I), 23′ pt Bogdani (C), 29′ pt Giaccherini (C), 46′ pt Chivu (I)
    Inter (4-3-1-2): Castellazzi, Maicon, Lucio 6, Materazzi 5, Chivu 7, Zanetti 6, Cambiasso 6, Stankovic 5, Pandev 5 (40′ st Cordoba sv), Milito 6 (20′ pt Biabiany 5.5; 30′ st Obi sv), Eto’o 7.5. A disp.: Orlandoni, Santon, Muntari, Mariga. All.: Leonardo 6.
    Cesena (4-3-3): Antonioli 6, Ceccarelli 5,5, Benalouane 5, Von Bergen 5, Lauro 6 (19′ st Dellafiore 6), Parolo 6,5, Colucci 6, Sammarco 6 (24′ st Caserta 6), Jimenez 6 (32′ st Budan 6,5) , Bogdani 6,5, Giaccherini 6. A disp.: Calderoni, Pellegrino, Appiah, Malonga. All.: Ficcadenti 6.5.
    Arbitro: Russo 6
    Espulso: Giaccherini al 29′ st per doppia ammonizione.
    Ammoniti: Materazzi (I), Benalouane (C)

  • Super Eto’o, Leo cala il tris. Il Genoa si sveglia tardi

    Super Eto’o, Leo cala il tris. Il Genoa si sveglia tardi

    Lui non fa differenza Leonardo o Benitez in panchina Samuel Eto’o continua a segnare con una disarmante regolarità facendo sembrare ogni giocata semplice. I nerazzurri con Ranocchia dal primo minuto disputano un buon primo tempo chiudendo sul doppio vantaggio grazie ad una doppietta del camerunense.

    Al 15′ Eto’o controlla con un pò di fortuna un cross di Muntari dalla sinistra, poi è fenomenale nel dribblare in un fazzoletto Criscito e Moretti e a battere Scarpi in uscita con il destro. Al 43′ assist dalla destra di Maicon sto a seguire per saltare Moretti e raddoppio. Il Grifone è spuntato e soffre troppo il dinamismo nerazzuro a centrocampo.

    Nel secondo tempo il Genoa sembra crederci di più e al 54′ Ranocchia atterra Rudolf, Pierpaoli assegna il rigore che Kharja realizza spiazzando Castellazzi. La gioia però dura poco è Mariga infatti a sfruttare l’amnesia difensiva degli uomini Ballardini e riportare i suoi sul doppio vantaggio. Il Genoa però non molla e al 91′ trova la rete con Sculli ma non basta. L’Inter ai quarti con la vincente di Bologna-Napoli.