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  • Eto’o torna in Italia, stasera Udinese-Anzhi

    Eto’o torna in Italia, stasera Udinese-Anzhi

    Stasera alle ore 19 l’Udinese fa il suo debutto stagionale in Europa League al Friuli contro l’Anzhi. La squadra allenata da Gus Hiddink è lo spauracchio del Gruppo A, forse più di un Liverpool ancora in cerca di identità. I russi, oltre all’abilissimo tecnico olandese, possono contare su un organico importante, impreziosito dalla presenza di Samuel Eto’o, vero fuoriclasse della rosa e calciatore simbolo in Daghestan e dintorni. Sono 19 i convocati di Guidolin per la sfida di stasera. Nella lista manca Brkic. Il portiere sloveno non ha recuperato dall’infortunio ed è indisponibile. Non mancherà invece il capitano Totò Di Natale. Sul folletto bianconero sono riposte gran parte delle speranze del pubblico friulano. Dopo un inizio shock, marchiato dall’eliminazione nei preliminari di Champions e dai due ko consecutivi in campionato, è arrivato il momento per l’Udinese di raggiungere finalmente la vittoria. Senza dimenticare che fra tre giorni al Friuli sbarca il Milan.

    Il rocambolesco pareggio rimediato nella trasferta di Sienadomenica scorsa non ha reso felice Guidolin e lo spogliatoio bianconero. La paura di rivivere le stagioni da incubo di Sampdoria e Chievo è presente nella testa della famiglia Pozzo. Già da oggi quindi è richiesto un cambio di rotta importante. Durante la conferenza stampa di ieri, Guidolin ha annunciato che non ricorrerà ad un turnover massiccio. L’intenzione è quella di onorare per quanto possibile la competizione, sebbene non sia quella Champions League che fino ad un mese fa sembrava a portata di mano. L’indisponibile Brkic verrà sostituito da Padelli. In difesa giocano i tre titolari, con Benatia insieme a Domizzi e Danilo. Anche a centrocampo il tecnico bianconero schiera le pedine titolari di questo inizio campionato. Pinzi registra e le mezzali Lazzari-Pereyra. In attacco tiene ancora in banco il ballottaggio tra Di Natale e lo svedese Ranegie, mentre Fabbrini dovrebbe essere sicuro di una maglia da titolare.

    Samuel Eto’o con la maglia dell’Anzhi | ©Dmitry Korotayev/Epsilon/Getty Images

    Quando Guidolin dice che l’Anzhi non è solo Eto’o non è un’affermazione campata per aria. I russi non perdono da un mese, e l’ultima vittoria per 5-2 contro il Krasnodar è stato il quinto successo consecutivo per i ragazzi di Hiddink. Il tecnico olandese è solito giocare con il 4-4-2 oppure il 4-2-3-1. Fin qui il goleador dell’Anzhi è Lacina Traorè, gigante ivoriano classe ’90 (203 cm di altezza), acquistato la scorsa estate per 12 milioni di euro dal Kuban e a quota 5 gol dopo sette presenze. Oltre ad Eto’o, che non ha bisogno di presentazioni, due armi molto importanti per il gioco di Hiddink sono gli esterni di origine marocchina Bossoufa e Carcela-Gonzales. A centrocampo invece segnaliamo il brasiliano Jucilei, fisicamente straripante e discreto con la palla tra i piedi. Inoltre in difesa figura l’imponente Samba, 193 cm ex Blackburn, in passato ricercato anche dalla Juventus. L’ultima partita in Europa League ha visto l’Anzhi spazzare via gli olandesi dell’AZ a domicilio per 5-0. Dallo scorso 26 agosto i russi viaggiano a una media di 4 gol a partita. L’Udinese è avvisata.

    Udinese-Anzhi probabili formazioni

    Udinese (3-5-1-1): Padelli, Benatia, Danilo, Domizzi, Pinzi, Lazzari, Pereyra, Armero, Faraoni, Fabbrini, Di Natale.
    A disposizione:Pawlowski, Coda, Basta, Pasquale, Badu, Willians, Ranegie. Allenatore: Guidolin.
    Anzhi (4-4-2): Pomazan; Tagirbekov, Joao Carlos, SAmba, Agalarov; Jucilei, Carcela-Gonzalez, Boussoufa, Shatov; Eto’o, L. Traoré.
    A disposizione: Dzheretov, Zhirkov, L. Diarra, Logashov, Lahiyalov, Smolov, Burmistrov. Allenatore: Hiddink.

  • Inter testa di serie nel sorteggio di Europa League

    Inter testa di serie nel sorteggio di Europa League

    Fa strano dirlo, ma a soli 3 anni dalla conquista della Champions, con la salita sul tetto del mondo, l’Inter per la prima volta non ascolterà la classica sigla della Champions League, dovendo affrontare la seconda competizione europea in ordine di importanza: l’Europa League. Proprio domani pomeriggio, precisamente alle ore 13 nel quartier generale dell’UEFA a Nyon, la squadra allenata da Stramaccioni conoscerà attraverso il sorteggio del terzo turno preliminare valido per la qualificazione la sua avversaria nel match del 2 Agosto.

    I nerazzurri ovviamente partono come testa di serie e con questo privilegio dovrebbero evitare sin da subito squadre più blasonate come Liverpool, Olympique Marsiglia e Athletic Bilbao. Le insidie che potrebbe riservare un match facile sulla carta, ma tutt’altro sul campo, sono presenti in ogni angolo, considerando soprattutto come i nerazzurri abbiano dovuto accelerare una preparazione estiva iniziata sin dai primi di luglio, per arrivare quantomeno preparati alla sfida dei primi di agosto.

    Sorteggio Inter ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    AVVERSARI – Il nome della possibile avversaria dell’Inter verrà fuori dalle sfide valide per il secondo turno preliminare in programma tra il 16 e il 29 Luglio, con una lunga lista di nomi (sconosciuti alla maggior parte del pubblico). Le maggiori insidie sono rappresentate dalla vecchia conoscenza del Twente, ex squadra di Arnautovic, affrontata in Champions nel recente passato che dovrà affrontare l’Inter Turku, e nella possibile qualificazione del Anzhi Machackala, la squadra del magnate del Dagestan con l’ex bomber nerazzurro Samuel Eto’o, che dovrà affrontare i norvegesi dell’Honved per passare il turno. Occhio anche al Rosenborg al Rapid Bucarest, al Viktoria Plzen e all’Apoel Nicosia, tutte squadre che hanno già solcato i campi della Champions League e che di fatto non risentiranno della pressione relativa a una sfida dallo spirito europeo.

    L’Inter dovrà dunque scendere in campo il 2 Agosto per l’andata e una settimana dopo, il 9 per il match di ritorno cercando di ottenere la qualificazioni ai gruppi. Destino diverso per la Lazio che dovrà affrontare gli spareggi previsti per la fine di Agosto (il 23 l’andata e il 30 il ritorno) e per il Napoli che vincendo la Coppa Italia entra direttamente nella fase a gironi.

    Nel dettaglio le partite da disputare per il secondo turno preliminare e le squadre qualificate per il terzo turno:

    ABBINAMENTI SECONDO TURNO PRELIMINARE (andata 19 luglio; ritorno 26 luglio)
    Khazar Lankaran – Lech Poznan
    Eskişehirspor – St. Johnstone
    Hajduk Spalato – Skonto Riga
    AIK Stoccolma – FH Hafnarfjörður
    Renova – Gomel
    Naftan Novopolotsk – Stella Rossa di Belgrado
    Vojvodina Novi Sad – Suduva Marijampole
    JJK Jyväskylä – Zeta
    Young Boys – Zimbru Chisinau
    Lokomotiv Plovdiv – Vitesse
    KF Tirana – Aalesunds
    Metalurg Donetsk – Celik Nikšic
    Maccabi Netanya – Kuopion Palloseura
    Mladá Boleslav – Þór Akureyri
    Levadia Tallinn – Anorthosis
    Milsami Orhei – Aktobe
    Slaven Belupo – Portadown
    Servette – Gandzasar
    Twente – Inter Turku
    Žalgiris Vilnius – Admira Wacker
    Osijek – Kalmar
    Slovan Bratislava – Videoton
    Rapid Bucarest – MyPa
    Viktoria Plzeň – Metalurgi Rustavi
    Mura 05 – CSKA Sofia
    Inter Baku – Asteras Tripolis
    Gent – Differdange 03
    Anzhi Makhachkala – Honvéd
    Levski Sofia – Sarajevo
    Liepajas Metalurgs – Legia Varsavia
    Shakhtyor Salihorsk – SV Ried
    Bnei Yehuda – Shirak
    Rosenborg – Ordabasy
    Spartak Trnava – Sligo Rovers
    Dacia Chisinau – Elfsborg
    Široki Brijeg – St. Patrick’s Athletic
    APOEL Nicosia – Senica
    Ruch Chorzów – Metalurg Skopje
    Aarhus – Dila Gori
    Olimpia Lubiana – Tromsø

    TERZO TURNO PRELIMINARE (andata 2 agosto, ritorno 9 agosto; sorteggio 20 luglio)
    Parteciperanno al Terzo Turno Preliminare le seguenti squadre già qualificate:
    Inter
    Liverpool
    Athletic Bilbao
    Hannover
    Olympique Marsiglia
    Marítimo
    Dinamo Mosca
    Arsenal Kiev
    Heerenveen
    Bursaspor
    PAOK Salonicco
    Horsens
    Genk
    Steaua Bucarest
    Dundee United
    Sparta Praga
    Rapid Vienna
    Omonia Nicosia
    + Le 40 qualificate dalle sfide del Secondo Turno Preliminare

  • Stufo della Russia. Eto’o torna all’Inter

    Stufo della Russia. Eto’o torna all’Inter

    Clamoroso o no, la liasion tra Samuel Eto’o e i colori nerazzurri sembra non essere mai finita. Come riporta nella sua edizione odierna il Corriere dello Sport, il bomber camerunense in forza all’Anzhi, avrebbe nostalgia della sua Inter con Moratti seriamente intenzionato a riportarlo a Milano. Secondo il giornalista Andrea Ramazzotti, autore dell’articolo, il ‘Re Leone’  si sarebbe stufato dell’esperienza russa, con la squadra del magnate Kerimov arenata lontana dai vertici della classifica, e di conseguenza fuori da ogni discorso europeo. A secco da quattro gare, con l’ultima rete realizzata il 27 novembre (considerando la ripresa del campionato) Eto’o non sarebbe riuscito ad ambientarsi e ad apprezzare il calcio russo come avrebbe prospettato negli intenti iniziali. L’ Anzhi staziona in settima posizione nella classifica russa, con squadre più blasonate davanti come lo Spartak Mosca, il Cska, la Dinamo, la Lokomotiv e il Rubin Kazan, a dimostrazione che il progetto di elevazione del club come nelle idee iniziali non sia nemmeno lontanamente realizzabile nell’immediato.

    Eto'o torna all'Inter | ©Mike Kireev/Epsilon/Getty Images
    INTER- Il presidente nerazzurro Massimo Moratti non ha mai nascosto il suo innamoramento per l’ex numero nove in grado di trascinare l’Inter allenata da Leonardo alla vittoria della Coppa Italia e in una rimonta clamorosa sfumata solo nel finale a suon di gol. Il suo addio ai colori nerazzurri ha di fatto lasciato un vuoto immenso nella rosa interista, dimostrando come la sua sostituzione con Forlan sia stato un esperimento mai riuscito. Un giocatore di fatto insostituibile, per professionalità e voglia di vincere. Ma è realmente realizzabile un ritorno a Milano nella prossima stagione? Volendo fare due considerazioni, la notizia sembra puro fantamercato, poichè l’ingaggio faraonico del bomber del Camerun (20 milioni netti a stagione) cozza completamente con le nuove direttive del fair play finanziario che sta seguendo il club nerazzurro. Inoltre nonostante già a gennaio si parlò di un possibile prestito da parte dell’Anzhi, riportare Eto’o a Milano avrebbe un costo sicuramente molto oneroso per le casse interiste, e considerando come la nuova politica del club sia trovare giovani calciatori di prospettiva in grado di diventare campioni nel futuro, l’affare sembra davvero utopico.

    A questo punto molto dipenderà dalle reali intenzioni del giocatore, quasi a voler confermare che i soldi non fanno la felicità, Samuel potrebbe rinunciare all’ingaggio sontuoso e tornare a vestire la maglia nerazzurra alla corte di un presidente come Massimo Moratti che lo stesso Eto’o poco tempo fa definiva come Dio in terra, e l’Inter come una famiglia.

  • Forlan – Ranieri guai in casa Inter?

    Forlan – Ranieri guai in casa Inter?

    Non bastassero le ultime brutte prestazioni dell’Inter, l’ambiente nerazzurro inizia a palesare delle spaccature evidenti tra giocatori e tecnico. Il primo indiziato in questo caso è Diego Forlan. L’attaccante uruguaiano, dopo aver disputato una buona gara contro il Catania, e aver ritrovato la via del gol, ha deluso fortemente i tifosi e lo stesso Ranieri nel match di ritorno degli ottavi di Champions League contro l’Olympique Marsiglia. Iniziano le prime schermaglie: al minuto tredici della ripresa, nel match contro i francesi il tecnico nerazzurro toglie Sneijder (per infortunio) e Forlan , con la curva  che gli inonda di fischi. L’attaccante interista nel lasciare il campo per dirigersi verso la panchina non da la mano a Ranieri.

    ACQUA SUL FUOCO- Il tecnico nerazzurro Claudio Ranieri per stemperare l’atmosfera, e spegnere le polemiche sul nascere, nella classica conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Atalanta, aveva spiegato a parole sue, come il giocatore non ce l’avesse con lui, ma fosse contrariato con se stesso per non essere riuscito a dimostrare il suo reale valore. Chiusura del caso, con l’appellativo di ‘ragazzo d’oro’ per l’attaccante uruguaiano da parte dello stesso Ranieri.

    Forlan e Ranieri © ANNE-CHRISTINE POUJOULAT/AFP/Getty Images

    PROFESSIONISTA SERIO?- Qualche dubbio rimane, e senza voler vedere del marcio in ogni situazione, spunta fuori un’indiscrezione direttamente dalla Gazzetta dello Sport, che avrebbe avvistato il giocatore alla vigilia dell’ultimo match in un noto ristorante milanese fino a tarda notte, quasi a voler screditare quanto di buono detto da Ranieri, in merito alla professionalità del ragazzo. Ovviamente, parlando di professionisti, e proprio di professionalità dei grandi campioni, più di qualche tifoso avrà storto il naso oggi alla notizia del mancato ingresso in campo di Forlan, poiché la posizione di esterno lo avrebbe messo in condizione di rifiutarsi di giocare per il semplice fatto di non sentirsela. A fine partita ancora una volta tocca al Ranieri versione vigile del fuoco, cercare di spegnere il caso sorto, con queste parole:

    “Forlan non s’è rifiutato di entrare, stavamo discutendo di una cosa tattica. In settimana non abbiamo parlato, abbiamo discusso da quando è arrivato, quali sono i rispettivi credo calcistici, e niente di più”.

    Lo stesso attaccante nerazzurro, intervistato nel post partita dai microfoni dei giornalisti ha voluto chiudere le polemiche , replicando come non fosse successo niente, e dando conferma alla versione di Ranieri. Dalle ultime indiscrezioni che filtrano nell’ambiente, in realtà il tecnico e l’attaccante avrebbero avuto delle divergenze sul ruolo da ricoprire in campo, dove Ranieri avrebbe chiesto a Forlan di svolgere l’estenuante lavoro fatto da Eto’o in passato, mentre l’uruguaiano non avrebbe gradito l’idea, e proprio per questo motivo si sarebbe rifiutato di entrare nella partita di oggi. Nel prossimo turno ci sarà la Juventus, e Ranieri oltre ai miracoli dal punto di vista tattico, sta cercando di parare ogni attacco dal punto di vista mediatico e non. Forse nemmeno un maestro nell’arte della comunicazione come Mourinho avrebbe saputo resistere all’assedio mediatico che deve sormontare l’attuale tecnico nerazzurro. Forlan e soci con questi atteggiamenti di certo non aiutano l’ambiente, dimostrando l’esatto contrario della parola professionalità.

    Sono attesi ulteriori sviluppi, con un possibile nuovo caso Tevez all’orizzonte?

  • Inter è crisi nera, Ranieri unico colpevole?

    Inter è crisi nera, Ranieri unico colpevole?

    Incubo Inter titolava stamattina la rosea. È crisi nera e i numeri parlano chiaro: nelle ultime cinque partite i nerazzurri (considerando anche la Coppa Italia) hanno di fatto perso 4 volte, raccogliendo l’unico punto con il rocambolesco pari del 4-4 contro il Palermo. La peculiarità è che proprio contro il Novara all’andata, con la sconfitta per 3-1 ci fu il capolinea del progetto Gasperini, e questa nuova sconfitta proprio contro l’ultima in classifica mette in seria discussione la permanenza di Ranieri sulla panchina nerazzurra.

    Moratti aveva tuonato dopo il clamoroso ko contro la Roma, spiegando come la stagione fosse ancora lunga, e proiettarsi ora a giugno non potesse che rappresentare un concetto antiproduttivo. Il tecnico, con gli stessi giocatori, sono tutti, nessuno escluso, sotto esame in vista della possibile rifondazione di fine stagione. Ovviamente prima di parlare di rifondazione rimane l’incognita sulla prossima partecipazione alla Champions League, poiché il rullino di marcia di questa squadra è più simile a quella di una neopromossa e fallire l’approdo alla competizione europea vorrebbe dire ridisegnare completamente tutti i possibili piani di investimento futuri.

    NOVARA DOCET – I tifosi nerazzurri vedranno nel Novara ormai la bestia nera più temibile, come lo stesso Valentino Rossi twittava nel corso del match scrivendo “ma i bianchi sono il Real Madrid non il Novara”. Puniti all’andata e affondati al ritorno, con la bellezza di 16 punti in classifica, il Novara si può permettere il ‘lusso’ di strapparne addirittura 6 solamente ai nerazzurri. Ranieri dovrà fare mea culpa e spiegare in qualche modo le continue rivoluzioni tattiche in corso di partita che di fatto ogni volta sconfessano le scelte iniziali: si parte con l’albero di natale a una sola punta e si finisce con tre punte, con un Forlan fuori ruolo, e fuori condizione a sostituire uno dei migliori in campo come Poli! Anche l’ingresso di Nagatomo ha evidenziato come sulla sinistra mancava quella spinta necessaria per la fase offensiva, considerando come l’assenza di Maicon aveva reso la fascia destra orfana delle sue classiche incursioni. L’enigma su Sneijder rimane quello più emblematico, con l’olandese che prima deve riuscire a parlare la lingua della squadra, e poi in assenza di uno come Thiago Motta e del 4-4-2 bloccato deve divenire il condottiero di questa Inter. L’ipotesi più plausibile è la partenza dell’olandese in estate con Ferguson pronto ad accoglierlo a braccia aperte.

    DI CHI LE COLPE? – A questo punto cercare il colpevole diventa un tiro al bersaglio vero e proprio, con Ranieri primo imputato in bella vista. In realtà il tecnico romano a parte gli errori su evidenziati è forse come lo stesso Gasperini il personaggio da criticare di meno. Si stanno evidenziando a lungo termine infatti, le scelte sbagliate fatte da due anni a questa parte dopo l’addio di Mourinho, che praticamente era in grado di dirigere tutto l’ambiente con poteri ampissimi. L’addio del vate di Setubal ha di fatto rotto quegli equilibri che si erano creati nella società e nello stesso spogliatoio. Il presidente tifoso Moratti è tornato quello delle vecchie stagioni nerazzurre, capace di prendere moltissime scelte sbagliate e centrare raramente l’affare in chiusura di mercato. Prima con Benitez un mercato e una progettualità assente hanno costretto Leonardo a cavalcare le ali dell’entusiasmo prima della caduta nel derby e in coppa. Poi l’anno dopo un dejà vu con la scelta in extremis di uno come Gasperini, (dopo i mille rifiuti di altri tecnici eccellenti) e un mercato fatto di seconde scelte, con l’addio di Eto’o, hanno costretto Ranieri a vestire i panni di Mr. Wolf per guarire un’Inter malata, in attesa di un mercato che di fatto ha regalato un secondo affare Forlan, dove l’ultimo arrivato Guarin non potrà essere schierato in Champions.

    Ora dopo aver nuovamente cavalcato l’ondata di entusiasmo frutto delle sette vittorie consecutive i nerazzurri sono di fatto crollati al suolo con le ultime pessime prestazioni, mostrando i limiti di una gestione che ha pensato a sistemare i conti del fair play finanziario senza scrupoli cedendo giocatori anche nell’ultima tranche di mercato, senza ascoltare la voce di chi la squadra la dirige.

    Crisi Inter, di chi la colpa?

    • Moratti (49%, 166 Voti)
    • Giocatori (39%, 132 Voti)
    • Ranieri (12%, 40 Voti)

    Totale Votanti: 338

  • Calciomercato Inter Sneijder vola in Russia?

    Calciomercato Inter Sneijder vola in Russia?

    Terremoto in casa Inter? Il grande filotto di vittorie che a cavallo della pausa ha consentito ai nerazzurri di risalire la china e sperare in una seconda parte di stagione migliore sembra oramai un ricordo. Il ko in Coppa Italia con il Napoli e gli otto gol presi in campionato contro Palermo e Roma hanno aperto un nuovo strascico di malcontento e polemiche che la dicono lunga sulle strategie societarie e sulle divergenze di vedute tra Moratti e Ranieri. Il destino del tecnico nerazzurro sembra ad oggi già deciso non riuscendo ad entusiasmare i tifosi con scelte conservative e spesso impopolari ma anche con i giocatori che sembrano mal digerire l’abbottonato e poco spettacolare 4-4-2.

    La partenza di Thiago Motta dopo quello di Samuel Eto’o è il secondo addio eccellente della stagione attuale ed evidenzia come la società al momento abbia deciso di far cassa cedendo anche i pezzi migliori dietro offerte interessanti sperando poi di trovare nei nuovi arrivi e nella voglia di riscatto della Vecchia Guardia il giusto mix per centrare almeno il terzo posto in campionato e andare più avanti possibile in Champions League.

    Ranieri però potrebbe esser costretto a centrare l’impresa senza un altro elemento Wesley Sneijder richiesto dal faraonico Anzhi come colpo conclusivo prima dell’avvio della prossima stagione. In Russia il calciomercato chiude il 24 febbraio e in molti si dicono convinti che dopo Eto’o la società russa cercherà di strappare all’Inter un altro pezzo da novanta. L’olandese non sembra esser più centrale al progetto nerazzurro e dietro un offerta consona e importante Moratti potrebbe convincersi a cederlo già a febbraio. Per convincere Sneijder sembra che l’Anzhi abbia sguinzagliato Eto’o mentre all’Inter presto arriverà la prima offerta poco superiore ai 25 milioni di euro.

    Insomma per i tifosi nerazzurri non è un momento felice e i rumors e indiscrezioni che arrivano dal calciomercato non lasciano dormire sogni tranquilli.

  • Eto’o all’Inter? Moratti frena ma lascia uno spiraglio

    Eto’o all’Inter? Moratti frena ma lascia uno spiraglio

    Dalla Russia le indiscrezioni di un possibile ritorno di Samuel Eto’o, seppur a tempo, non l’hanno presa benissimo e ancor prima che la notizia si dilagasse ulteriormente hanno deciso di smentire tutto utilizzando l’insolito canale del forum dei tifosi. La scelta del dg dell’Anzhi è chiara e mira a rassicurare l’ambiente sul reale valore dell’ambizioso progetto studiato da Suleiman Kerimov.

    Massimo Moratti | ©Getty Images
    Eto’o è la bandiera dell’Anzhi e la sua immagine è fondamentale per trovare accordi e sponsorizzarioni sfruttando il periodo di sosta per recepire nuovi capitali attraverso le tourneè. In casa Inter però dopo aver taciuto è toccato al patron Moratti smentire qualsiasi accordo con il giocatore non lesinando però qualche stoccatina alla società russa e lasciando una porticina aperta che può solo far sognare e sperare i tifosi.

    “Ho visto una reazione aggressiva da parte della società russa, sappiano che non so niente e non ho mai avuto un dialogo con Eto’o. E’ un’idea strana. Eto’o è ben visto nello spogliatoio, però al 90% è difficile che venga, comunque non ho le basi per poterne parlare, tendo comunque a rispettare gli accordi con le altre società. Con Eto’o non abbiamo mai parlato della possibilità che possa giocare con noi nei tempi morti. Mi fa piacere che abbia espresso questo desiderio”

    Le parole di Moratti lasciano una porta aperta ma anche impongono il pallino della trattativa a Samuel Eto’o che dovrà uscire allo scoperto e convincere l’Anzhi a concedergli questa possibilità. In molti però hanno criticato questo tipo di trattativa considerandola senza logica per la competitività dell’Inter e sopratutto deleteria per le casse del club.

  • Eto’o all’Inter? “Impossibile anche in incubo”

    Eto’o all’Inter? “Impossibile anche in incubo”

    Sembra esser scemata sul nascere la possibilità di rivedere Samuel Eto’o in maglia nerazzurra. L’idea nata proprio all’attaccante e comunicata direttamente al presidente Moratti è rimbalzata ieri in rete trovando l’entusiasmo del popolo nerazzurro. Il contratto a tempo però, soltanto 9 partite, sembra esser in antitesi alle nuove direttive societarie alla spasmodica ricerca di abbassare il monte ingaggi. Ancor prima di pensare a modalità di pagamento però l’Anzhi è scesa sul pieda di guerra lanciando attraverso il forum dei tifosi un comunicato pronto a spegnere ogni volontà di Eto’o “Neppure in un incubo è possibile immaginare uno scenario simile” – scrive il dg dell’Anzhi German Chistyakov – Durante la pausa invernale Eto’o si preparerà alla prossima parte della stagione con tutta la sua professionalità nella squadra dell’Anzhi”.

    Samuel Eto'o |Dmitry Kostyukov/Getty Images
    A spegnere l’entusiasmo poi ci pensa l’agente del giocatore Vigorelli “Non so come sia uscita questa ipotesi. È un’idea suggestiva, indubbiamente, ma ci tengo a precisare una cosa: non esiste nessuna trattativa. Si è dato tanto risalto a questo rumour, a questa idea, che farebbe molto piacere a Samuel, ma non c’è niente di concreto sotto. Era un’idea buttata lì, niente di più – dice ancora Vigorelli -. Ieri, a Milano, non ci siamo incontrati con la dirigenza dell’Inter per studiare come riportarlo in nerazzurro, tanto per intenderci. Poi è chiaro che l’ipotesi faccia piacere a Samuel e, immagino, anche alla società nerazzurra. Il club russo, poi, ha i suoi programmi, le sue tournée, le sue intenzioni sul mercato e non conosciamo ancora la loro posizione. Potrebbero porsi molti interrogativi, come per eventuali infortuni di Eto’o, quindi è prematuro parlare di qualsiasi cosa”

  • Inter, torna Eto’o. Pazza idea, un contratto a tempo

    Inter, torna Eto’o. Pazza idea, un contratto a tempo

    E’ stato sicuramente il trasferimento più clamoroso dell’estate sia per la portata del trasferimento in termini economici che in termini di qualità del campionato di riferimento, se ci avessero detto ad inizio 2011 di una ipotesi di trasferimento di Eto’o all’Anzhi Makhachkala quasi tutti avremmo sorriso definendo il nostro interlocutore come un pazzo visionario.

    Samuel Eto'o| © Claudio Villa/Getty Images
    Invece sappiamo tutti come è andata a finire ma i colpi di scena potrebbero non esser finiti, nelle ultime ore infatti si divulgata la notizia di un clamoroso ritorno del camerunese all’Inter non a titolo definitivo bensì con un contratto a tempo, da gennaio a marzo, sfruttando il periodo di sosta del campionato russo. L’idea sarebbe nata proprio ad Eto’o che già avrebbe trovato la porta aperta del presidente Moratti e seppur ancora tutta da valutare con l’Anzhi ad avere l’ultima parola tecnicamente il ritorno è fattibile. L’Inter sfrutterebbe infatti la stessa tipologia di contratto utilizzata dal Milan per tesserare David Beckham e oltretutto avrebbe il posto libero da extracomunitario non avendolo utilizzato nel mercato estivo.

  • Eto’o  “In Russia per il denaro”

    Eto’o “In Russia per il denaro”

    Torna a parlare dalla Russia Samuel Eto’o, dove intervistato dal quotidiano spagnolo AS, parla della sua nuova esperienza all’Anzhi, etichettando come ipocriti chiunque gli dia del mercenario, o dell’avido per il suo discusso trasferimento dai nerazzurri ai russi: «Quelli che dicono che non si muovono per i soldi sono solo degli ipocriti» tuona il bomber camerunense per difendersi dalle numerose critiche piovutegli addosso in questi ultimi mesi, aggiungendo come la realtà sia questa, senza evitare di negare l’evidenza. Ricordando un’altra sua frase ad effetto citata nella sua biografia nel 2004 quando giocava nel Barcellona “Devo correre come un nero per vivere come un bianco”, spiegando come oggi : Tutti si ricordano di quella frase , ma per me serviva a mettere in evidenza le difficoltà che tanti bambini soffrono in tutto il mondo. Io sono riuscito a superare quelle difficoltà, e spero di poter essere un esempio».

    Samuel Eto'o © Dmitry Kostyukov/Getty Images
    DECISIONE DISCUTIBILE- Escludendo il mero rientro economico è sicuramente discutibile la scelta di abbandonare i palcoscenici di un calcio che conta come quello italiano per andare a finire una carriera in Russia facendosi ricoprire il conto in banca a suon di milioni, con le motivazioni che sono inversamente proporzionali al guadagno monerario. “La questione è semplice – non usa mezzi termini Samuel- Ho ricevuto un’offerta che aveva i suoi pro e i suoi contro, l’ho valutata e ho deciso di accettarla. Mi è stato proposto un modo di lavorare che ho apprezzato, e sono felice perché le cose vanno meglio del previsto”.Escludendo però l’ipotesi progetto, che appare realizzabile realisticamente in non meno di 3 o 4 anni l’unica vera e palese motivazione che avrebbero spinto Eto’o al trasferimento sono i soldi: “Perché, non lavoriamo tutti per il denaro? –chiede l’attaccante camerunense con tono provocatorio?- Chiunque dica il contrario, è un ipocrita. Però rispetto l’opinione di tutti. Per me è stato importante per dare una possibilità a tutti quei bambini africani che un giorno sognano di diventare calciatori. E questo contratto dimostra che superare certi ostacoli è possibile”. KERIMOV- Si è instaurato sin da subito un ottimo feeling con il proprietario dell’Azhni Kerimov, ed è lo stesso Samuel Eto’o a parlare di questo nell’intervista: “ Il sogno di Kerimov è costruire un club importante. Partendo da questo punto, cerca i giocatori che meglio si adattano a quest’idea e meglio possono contribuire a realizzarla. Il mio sogno è che l’inno della Champions suoni a Makhashkala. Questo per me sarebbe come vincere un’altra Champions. Sarebbe un’altra grande vittoria nella mia carriera” NIENTE RIMPIANTI – Per quanto riguarda i possibili rimpianti per aver abbandonato i nerazzurri e la Serie A prima del dovuto Eto’o ammette di non avere assolutamente nessun rimpianto di come sentisse in qualche modo la voglia di cambiare aria: «In Europa ho avuto modo di togliermi tutte le soddisfazioni che un giocatore può avere. Barcellona e Inter mi hanno dato la possibilità di vincere tutto, e il Maiorca di crescere. Avevo bisogno di provare una nuova avventura». RICORDI E PROSPETTIVE FUTURE – Parlando del suo passato è inevitabile fare un riferimento ai suoi ex allenatori, tra cui saltano fuori i nomi di Guardiola, Mourinho e Aragones nella sua speciale classifica di stima e affetto. Per il tecnico del Barcellona Samuel usa parole al miele nonostante gli ultimi screzi ai tempi dell’addio in Spagna: «Ho grande stima di lui. Ma il miglior allenatore di tutti i tempi per me resta Luis Aragones (che lo allenò ai tempi del Maiorca ndr), e Mourinho è il migliore in questo momento. Ma sono stato fortunato anche ad avere Pep, che è unico come tecnico e come persona”.  Per quanto riguarda un’ipotesi sul futuro prossimo, alla domanda su chi vorrebbe vedere sulla panchina dell’Anzhi, Samuel risponde così: “Meglio di loro non c’è, quindi sarei felice con entrambi”. Nel finale l’ultima domanda su un possibile futuro in politica di Eto’o: “Questo me lo tengo per me… “. Dichiarazioni tratte dal Corriere dello Sport