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  • Eto’o e Lucio spezzano la striscia negativa [Commento e pagelle]

    Eto’o e Lucio spezzano la striscia negativa [Commento e pagelle]

    L’Inter del nuovo tecnico Rafa Benitez questa volta non fallisce e fa suo il primo appuntamento della stagione a San Siro vincendo per 2-1 sull’Udinese dopo una partita sofferta. I nerazzurri trovano subito il goal con Lucio, che sfrutta su calcio d’angolo un’uscita avventata di Handanovic, per depositare il pallone in rete in posizione defilata. L’Inter non trova il raddoppio, ed ecco che a riportare il punteggio in parità c’è Floro Flores che insacca di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Gli uomini di Rafa ci provano diverse volte fallendo occasioni piuttosto facili, come quella di Samuel che ad un passo dalla porta non riesce ad incornare in porta.
    Secondo tempo a ritmi bassi, con le squadre che fanno molto possesso palla in mezzo al campo. La partita prende la svolta al 67′ minuto, quando il neo entrato Angella tocca con la mano in area di rigore un cross di Sneijder. Al dischetto si presenta Samuel Eto’o, che trova il goal su ribattuta del portiere.

    Partita abbastanza nervosa caratterizzata da due episodi di rigore. Il primo su Pinzi da parte di Cordoba che scivola in area ed impedisce al giocatore friulano di proseguire l’azione. Il secondo calcio di rigore non dato è quello su Samuel Eto’o, che supera di gran lunga in velocità Zapata, che lo blocca con due interventi fallosi: prima ci prova strattonandolo dalla schiena e poi lo tampona con le gambe. Entrambi i casi erano da calcio di rigore.

    TABELLINO
    Inter – Udinese 2-1
    Marcatori: 7′ Lucio (I), 31′ Floro Flores (U), 67′ Eto’o (I),

    Inter 4-2-3-1:
    Julio Cesar; J.Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu (55′ Cordoba); Mariga, Cambiasso; Biabiany (63′ Pandev), Sneijder, Eto’o; Milito (81′ Muntari). A disp: Castellazzi, Cordoba, Santon, Materazzi, Muntari, Coutinho, Pandev. All. Benitez.

    Udinese 3-4-2-1: Handanovic; Benatia (84′ Cuadrado), Zapata, Domizzi; Pinzi, Inler, Asamoah, Pasquale (59′ Angella); A.Sanchez, Di Natale; Floro Flores (63′ Corradi). A disp: Belardi, Cuadrado, Vydra, Abdi, Badu, Angella, Corradi. All. Guidolin.
    Arbitro: Brighi.
    Ammoniti: 10′ J.Zanetti, 34′ Pinzi, 53′ Eto’o, 70′ Di Natale, 89′ Cuadrado.

    LE PAGELLE DI INTER-UDINESE 2-1

    INTER

    J.Cesar 6.5: Intervento davvero strepitoso su Di Natale. Incolpevole sul goal.

    Zanetti 6.5: Il capitano dell’Inter conduce una gara più che sodisfacente concedendo poco agli avversari.

    Lucio 7: Magistrale. Pronto in qualsiasi situazione, e segna anche il primo goal. Non riesce ad arrivare in anticipo in occasione del goal di Floro Flores.

    Samuel 6: Qualche piccola imprecisione in un paio di situazioni. Ma tutto sommato la prova è sufficiente.

    Chivu 6: Gioca con tranquillità è temperamento nel primo tempo.Perde Sanchez nel secondo.

    Mariga 6: Segnali davvero molto incoraggianti da parte del Keniota. Meriterebbe di più se non avesse fallito quell’occasione clamorosa servitagli da Sneijder.

    Cambiasso 5.5: Partita sottotono.

    Biabiany 5.5: Parte bene, ma poi si perde nel corso della gara.

    Sneijder 6.5: All’inizio sembra opaco, ma poi distribuisce migliaia di palloni. Se solo fossero state finalizzate, avrebbe avuto un voto ben più alto.

    Eto’o 7.5: Il migliore in campo. Si sacrifica sulla fascia, torna in attacco, crea occasioni, segna, prende un palo e si muove benissimo. Formidabile.

    Milito 4: Inesistente.

    Pandev 6: Entra nel finale e si preoccupa più della fase difensiva. Anche lui non al meglio della condizione.

    Benitez 6: Gli interessava vincere e lo ha fatto. Come dichiarato da lui stesso “Servirà tempo per mostrare la sua Inter”.

    UDINESE

    Zapata 5.5: Il difensore centrale dell’Udinese si batte bene contro Milito ed Eto’o. Peccato per il rigore non concessoall’Inter, dove è stato clamorosamente seminato proprio dal camerunese.
    Domizzi 6: Bravo in fase difensiva, gioca sempre a testa alta in fase d’impostazione.
    Benatia 6: Eto’o è davvero un brutto cliente ma il giovane giocatore dell’Udinese non molla.
    Pinzi 5.5: Troppo nervoso. Recupera molti palloni ma dà anche molti calcioni.
    Asamoah 6: Prestazione positiva da parte del ghanese dell’Udinese. Bravo anche in fase offensiva.
    Inler 6.5: Partita più che soddisfacente.
    Pasquale 5: Sente molto la partita perchè è un ex giocatore dell’Inter.
    Di Natale 6.5: Totò è inspirato e si vede sin dalle prime battute di gioco. Suo l’assist-gol per Floro Flores.
    Sanchez 6.5: El Nino Maravilla mette in costante difficoltà Cristian Chivu. Un pizzico di cattiveria in più sotto porta non guasterebbe.
    Floro Flores 6.5: Che grande gol. Il centravanti bianconero svetta su Lucio e fa 1-1.
    Angella 4: Entra e rovina la partita della sua Udinese. Disastroso sul calcio di rigore.
    Corradi 5- Cambio sbagliato da parte di Guidolin. Molto meglio Floro Flores.

    Cuadrado SV: Gioca gli ultimi cinque minuti della partita

  • E’ Ibra il più pagato in serie A, Filippini il più “povero”

    Ci hanno riempito la testa con un calcio in crisi, con la necessità di contenere i costi e dei paletti imposti da Platini con il fair play finanziario. Tutte fandonie. Da una indagine confezionata dalla Gazzetta dello Sport e in edicola questa mattina si evince come il monte ingaggi complessivo raggiunge gli 800 milioni di euro ma per fine campionato tra bonus e premi si rischierà di sfondare il miliardo.

    Il Milan, adesso con l’entusiasmo alle stelle, vanta il doppio record di aver il giocatore più pagato in organico Zlatan Ibrahimovic (9 milioni di euro) e di guidare anche la classifica degli organici più costosi con 130 milioni di euro.

    Alle spalle dello svedese si piazza Samuel Eto’o e l’Inter con 121 milioni di ero è sul secondo gradino del podio. Alla Juve il più pagato è Buffon e gli ingaggi ammontano a 100 milioni. Fuori dal podio la Roma con 83.

    Il paradosso è sempre in casa Milan con il francese Flamini (4,5 milioni di euro) che supera sull’ingaggio Pato e Thiago Silva. Filippini guida la classifica dei più poveri con 50 mila euro.

    Il Cesena è il club con il tetto ingaggi più contenuto fuori, poco più di 8 milioni, ma dietro c’è un patto con i giocatori per un cospicuo premio salvezza.

    IL TOP 11 DEGLI INGAGGI DI SERIE A

  • Samuel Eto’o:”Benitez è un grande, sfortunati con il Bologna”

    Samuel Eto’o è stanco delle critiche piovute sulla sua squadra dopo la sconfitta in Supercoppa Europea contro l’Atletico Madrid, e il pareggio a reti inviolate contro il Bologna. Certo, la debacle di Montecarlo è sicuramente una pagina di storia da dimenticare, ma contro il Bologna, l’attaccante Camerunense sottolinea che l’Inter avrebbe meritato sicuramente i tre punti. Eto’o polemico ad inizio stagione per la volontà di giocare più vicino alla porta sembra essersi ricreduto grazie al lavoro di Benitez:

    “Chi ha visto Inter Bologna ha sicuramente notato che la partita poteva finire 5-0 per noi, ma il loro portiere è stato incredibile. “Chi ha visto Inter Bologna ha sicuramente notato che la partita poteva finire 5-0 per noi, ma il loro portiere è stato incredibile”, infine spezza una lancia anche in favore del suo nuovo tecnico Rafa Benitez, anche lui sommerso dalle critiche. “Il nostro gruppo sta crescendo di giorno in giorno e poi c’è Benitez che è un grande allenatore. Sono certo che faremo molto bene in questa stagione”.

  • Da Mou a Benitez, vince sempre l’Inter. La Roma dura solo un tempo

    Continua il momento favoloso per i nerazzurri che questa sera a San Siro alzano il quarto trofeo del 2010 rimontando il gol iniziale di Riise con Pandev e la doppietta di Eto’o. I giallorossi di Ranieri dimostrano di aver una buona circolazione di palla e per il primo tempo mettono spesso a ferro e fuoco la difesa dell’Inter sprecando almeno due occasioni con Vucinic e Menez. Il gol arriva dai piedi di Totti, il capitano serve un assist al bacio per il famelico Riise che di punta soprende Julio Cesar.

    L’Inter non sembra poter reagire ma è la Roma a riportarla in partita grazie ad uno sciagurato errore di Mirko Vucinic che permette all’ex laziale Pandev di firmare il pari prima del riposo. Nella ripresa la Roma non rientra in campo e per l’Inter diventa tutto più facile, l’esigente Eto’o dimostra di non aver perso l’istinto in area di rigore sfruttando al massimo due assist al bacio di Milito e Sneijder.

    In attesa di sciogliere gli ultimi dubbi di mercato l’Inter dimostra di esser ancora la squadra da battere, per la Roma è imbarazzante la fase difensiva e forse il solo Burdisso può non bastare.

  • Segnano Milito ed Eto’o. L’Inter chiude con un pari

    Vittoria all’esordio contro il City, sconfitta contro il Panathinaikos e un pari questa notte contro il Dallas. L’Inter di Benitez non si fà mancare niente ma nel pari contro gli statunitensi si possono vedere tratti della scorsa stagione.

    Il Principe Milito riprende la strada interrotta solo per le vacanze estive segnando su un pregevole assist di Maicon la rete del momentaneo vantaggio. Vicina al raddoppio con Stankovic e Chivu, la formazione di Benitez subisce il pareggio nel finale di primo tempo con un colpo di testa di John lasciato incredibilmente solo in area di rigore.

    Ripresa con il Dallas più pericoloso ma è l’Inter a passare con una rasoiata di Eto’o. Il pari arriva su calcio di rigore trasformato da Ferreira.

  • Highlights Inter – Panathinaikos 2-3. Brilla Coutinho

    L’Inter non bissa il successo ottenuto contro il Manchester City cedendo nella seconda partita “americana” al Panathinaikos. I greci vanno sul doppio vantaggio con Cissè, Eto’o riduce le distanze ma sul finale di primo tempo Leto riporta i suoi sul doppio vantaggio.

    Nella ripresa arriva la gemma del giovane Coutinho a suggellare una prestazione convincente.

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  • L’Inter si arrende al Panathinaikos in amichevole

    L’Inter si arrende al Panathinaikos in amichevole

    L’Inter incappa nella prima sconfitta in precampionato perdendo per 3-2 contro i greci del Panathinaikos nella gara amichevole giocata a Toronto. I nerazzurri di Benitez non riescono a ripetere la bella e convincente prestazione fornita con il Manchester City di qualche giorno fa e le reti di Eto’o e del baby Coutinho, unica nota positiva della partita, sono risultate inutili.

    I campioni d’Europa in carica crollano già nel primo tempo quando Cissè realizza l’uno-due che taglia le gambe a Zanetti e soci: l’attaccante francese trova la via del gol al 12′ per poi ripetersi dieci minuti più tardi con un tiro imparabile per l’estremo difnsore nerazzurro Orlandoni.
    L’Inter tenta una timida reazione e accorcia le distanze con Eto’o al 32′ con un bel diagonale ma le speranze di raggiungere il pari durano poco perchè al 40′ Leto ristabilisce le due reti di vantaggio a favore degli ellenici sorprendendo con un pallonetto il portiere avversario in uscita.

    La squadra di Benitez migliora parzialmente nella ripresa riuscendo a contenere le offensive del Panathinaikos, più avanti nella preparazione, e facendo vedere qualcosa di buono. Il gol del definitivo 3-2 arriva dai piedi del giovane Coutinho all’85’ con una conclusione dal limite dell’area su assist di Maicon ma è Milito a tempo scaduto ad avere sulla testa la palla del pareggio: il Principe, bomber nerazzurro della passata stagione, sbaglia però la mira da pochi passi.

    Hilghlights di Inter – Panathinaikos 2-3

  • L’Olanda stende anche il Camerun. Ottavi con la Slovacchia

    Due reti, vittoria e primato. L’Olanda è una macchina perfetta che fa sua anche l’ultima partita del Gruppo E contro il già eliminato Camerun e vola (era già praticamente qualificata) agli ottavi di finale dove incontrerà la squadra che ha giustiziato l’Italia, la sorprendente Slovacchia del ct Vladimir Weiss e di capitan Marek Hamsik.

    La partita, che ha poco valore se non quello statistico, è ben controllata dai Tulipani che prima del gol del vantaggio hanno un paio di buone occasioni non sfruttate e capitate sui piedi di Sneijder e Kuyt. Al 35′ Van Persie non fallisce l’appuntamento con il suo primo gol Mondiale beffando il portiere africano, poi nella ripresa sono i Leoni Indomabili a pareggiare direttamente su calcio di rigore di Eto’o che fa 1-1.
    A 20 minuti dal termine il ct olandese Van Marwijk decide che è arrivata l’ora di Arjen Robben che fa il suo esordio mondiale: il centrocampista in forza al Bayern Monaco coglie un clamoroso palo all’85’ sulla cui ribattuta si avventa Huntelaar che mette dentro la palla del definitivo 2-1 che consente agli Orange di concludere al primo posto nel girone a punteggio pieno. Olanda promossa agli ottavi di finale a pieni voti, per il Camerun di Eto’o un Mondiale deludente e da dimenticare e chiuso con nessun punto conquistato. Come se non bastasse a fine partita il ct Le Guen annuncia l’addio alla nazionale africana.

    Il tabellino
    CAMERUN – OLANDA 1-2
    35′ Van Persie (O), 65′ rig. Eto’o (C), 83′ Huntelaar (O)
    CAMERUN (4-4-2): Souleymanou; Geremi, Mbia, Nkoulou (73′ R. Song), Assou-Ekotto; Makoun, Chedjou, Nguemo, Bong (56′ Aboubakar); Eto’o, Choupo-Moting (72′ Idrissou).
    A disposizione: Ndy, Bassong, Song, , Emana, Webo, Matip.
    Ct: Le Guen
    OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong; Kuyt (66′ Elia), Sneijder, Van der Vaart (73′ Robben); Van Persie (59′ Huntelaar).
    A disposizione: Vorm, Boschker, Van der Wiel, Ooijer, Braafheid, Demy, Schaars, Afellay, Babel.
    Ct: Van Maarwijk.
    Arbitro: Pozo (Cile)
    Ammoniti: Kuyt (O), Nkoulou (C), Van der Vaart (O), Van Bronckhorst (O),
    Espulsi: nessuno

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  • Mondiali 2010: ultima chiamata per Camerun e Danimarca

    Tra poco meno di un’ora allo stadio Loftus Versfeld di Pretoria scenderanno in campo Camerun e Danimarca per cercare la vittoria che alimenterebbe le speranze di secondo posto del Gruppo E e conseguente passaggio alla fase ad eliminazione diretta.
    Entrambe reduci da una sconfitta, con il Giappone il Camerun e con l’Olanda la Danimarca, africani e scandinavi non possono sbagliare: una sconfitta segnerebbe la fine dell’avventura Mondiale.

    Le due squadre non passano un buon momento per diversi motivi: i Leoni Indomabili dell’attaccante ex Barcellona e ora all’Inter Et’o’o sono alle prese con qualche problema all’interno dello spogliatoio con il ct Le Guen al centro di una polemica riguardante gli 11 mandati in campo contro gli Orange, i danesi invece arrivano all’importantissimo match con problemi di formazion, soprattutto in attacco dove Tomasson e Beckmann saranno quasi certamente fuori uso e il recupero della stella Niklas Bendtner non è poi così certo anche se durante la prima giornata il gigante dell’Arsenal ha giocato per circa un’ora.

    La Danimarca non ha mai perso contro una squadra africana durante la fase finale di un Mondiale ma gli africani potranno contare sulla potenza e la classe del loro bomber principe Eto’o per sfatare questo tabù.

    Probabili formazioni CAMERUN – DANIMARCA (ore 20:30)

    CAMERUN (4-4-2): 16 Souleymanou, 19 Mbia, 5 Bassong, 3 Nkoulou, 2 Assou-Ekotto, 11 Makoun, 18 Eyong, 6 A. Song, 20 Mandjeck, 9 Eto’o, 13 Choupo-Moting.
    A disposizione: 7 Nguemo, 4 R. Song, 8 Geremi, 10 Emana, 12 Bong, 14 Chedjou, 15 Webo, 1 Kameni, 17 Idrissou, 21 Matip, 22 Assembe, 23 Aboubakar.
    Ct: Le Guen
    DANIMARCA (4-5-1): 1 Sorensen, 4 Agger, 3 Kjaer, 6 Jacobsen, 15 S. Poulsen, 2 C. Poulsen, 10 Jorgensen, 12 Kahlenberg, 19 Rommedahl, 20 Enevoldsen, 11 Bendtner.
    A disposizione: 16 Andersen, 22 Christiansen, 13 Kroldrup, 23 Mtiliga, 5 Kvist, 14 J. Poulsen, 8 Gronkjaer, 21 Eriksen, 18 Larsen, 17 Beckmann, 9 Tomasson).
    Ct: Olsen.

  • Malcontento dei tifosi camerunensi: Eto’o sulla graticola

    C’è clima di delusione in Camerun per la partita persa per 1-0 contro il Giappone. I tifosi camerunesi, hanno sperato fino all’ultimo di poter almeno agguantare un punto, contro una delle formazioni tecnicamente più scarse del mondiale.

    Ma a nulla sono servite le speranze, vanificate all’ultimo minuto quando M”Bia, centrocampista dell’Olimpique Marsiglia, ha fatto tremare i pali della porta avversaria difesa dal giapponese Kawashima. Tutti puntano il dito sulla squadra, ma in particolare su Samuel Eto’o accusato di non aver mai fornito grandi prestazioni in nazionale come invece succede nelle squadre di club. Ora per il Camerun la situazione si fa davvero difficile, la qualificazione è fortemente a rischio, perchè gli uomini di Le Guen dovranno vedersela con squadre del calibro di Danimarca ed Olanda, che con tutto rispetto, sono altamente superiori ai giapponesi.

    A confermare il pessimo umore della gente camerunense ci ha pensato Jean-François Delibi, caposervizio della redazione “politica” del primo quotidiano indipendente camerunense intervistato da Viva.

    Che aria tira nella capitale camerunense?
    Jean-François Delibi: Pessima. Dopo aver visto la partita tra Olanda e Danimarca, due squadre molto forti e solide, la gente intuiva che il Giappone andava sconfitto. Oggi siamo nei guai. E i camerunensi sono molto delusi. Eppure come al solito il paese si è fermato per tifare i suoi Leoni (soprannome dei giocatori del Camerun, ndr). Il dopo partita è stato ben altra cosa. Rimpiango i festeggiamenti incredibili che accompagnavano i nostri trionfi durante i Mondiali in Italia nel 1990. A Yaoundé era impossibile circolare, un casino indescrivibile che andava avanti fino a notte fonde. Ieri oltre la sconfitta ci si è messo pure la pioggia. Non le dico il clima. Negativo a tutti i livelli.

    Le polemiche non mancheranno…
    Delibi: Guardi, abbiamo ottimi giocatori, ma non sono pronti per una manifestazione di questa importanza.

    Eto’o non è mica tanto giovane…
    Delibi: Agli occhi del nostro popolo, Eto’o rimane un mistero. Prima dei Mondiali, l’ex stella del Camerun Roger Milla se l’è presa con lui accusandolo di fare grandi prestazioni per il Barcellona e l’Inter, senza combinare nulla con la nazionale. E’ un po’ il sentimento che sta prevalendo tra i camerunensi. Le sue prestazioni lasciano perplesso. Secondo me Eto’o ha troppe pressioni sulle spalle, tutti i camerunensi si aspettano che faccia dimenticare Roger Milla. Ma non è facile. Del resto non è tutta colpa sua se le cose non sono girate per il verso giusto.

    Chi altro si deve assumere questa sconfitta?
    Delibi: C’è un problema evidente di impostazione tattica della squadra. Ieri il Camerun si è presentato sul terreno con tre centrocampisti, il Giappone ne proponeva cinque! La partita si è giocata a centrocampo, e lì i giapponesi ci hanno surclassato.

    Con l’Olanda e la Danimarca non ci sono alternative: bisogna vincere. Con quali speranze?
    Delibi: Sarò onesto, le nostre probabilità di passare il primo turno sono piuttosto magre. E già vedo le polemiche che scoppieranno dopo il rientro dei Leoni in Camerun. Purtroppo i camerunensi hanno un problema, non riescono a dimenticare l’impresa della nostra squadra ai Mondiali italiani. Mica possiamo arrivare sempre ai quarti di finale! E’ ora di farla finita con la generazione di Milla. Abbiamo grandi talenti, dobbiamo farli crescere in un clima di serenità. Ma qui intorno al pallone c’è una passione difficilmente controllabile. Tanto più che alla vigilia della loro partenza in Sudafrica, i giocatori hanno ricevuto 45 milioni di Franchi CFA (circa 65mila euro, ndr) come premio di partecipazione. Qui la crisi si fa sentire e i camerunensi sono diventati intransigenti.