Tag: samuel eto’o

  • Giallo Inter: l’esultanza di Eto’o? Uno sfottò per Benitez

    Giallo Inter: l’esultanza di Eto’o? Uno sfottò per Benitez

    E’ davvero surreale sentire tutte queste polemiche dopo aver conquistato il gradino più alto del mondo, eppure in casa Inter le periodo natalizio sarà all’insegna dell’incertezza e dei dubbi. Un dubbio non ancora risolto e su cui la società deve far chiarezza è la misteriosa esultanza di Eto’o al momento della seconda rete.

    L’attaccante africano si è prestato ad una esultanza ideata da Materazzi e a molti incomprensibile, i due si son ripromessi di tener per loro il significato ma in molti ormai abbozzano ad una parodia di Oronzo Canà nè l’Allenatore del Pallone per sbeffeggiare Benitez per le sue scelte.

    Sicuramente il rapporto con il tecnico spagnolo è concluso ma la società farà bene a vigilare in modo tale da evitare questi abusi di potere da parte dei giocatori che di fatto leggittimano il potere del tecnico nello spogliatoio.

  • Mazembe sconfitto. INTER CAMPIONE DEL MONDO!

    Mazembe sconfitto. INTER CAMPIONE DEL MONDO!

    L’Inter di Rafa Benitez scrive una nuova pagina di storia calcistica e si laurea per la terza volta Campione del Mondo. È una vittoria meritata, anzi, strameritata, frutto di una superiorità tecnica schiacciante, troppo evidente. L’Inter vince 3-0, a lasciarci le penne è il Mazembe, che comunque la sua coppa l’aveva già vinta battendo sorprendentemente i ben più quotati brasiliani dell’Internacional. Non c’è stata mai partita, o meglio, la partita l’ha fatta l’Inter di Benitez, che non ha avuto particolari problemi a siglare 3 goal e a gestire il gioco per tutto il tempo senza subire ripartenze periocose. Prima Pandev, poi Eto’o ed infine Biabiany hanno affondato la compagine africana, e hanno regalato all’Inter un emozione che mancava da 45 anni. Quando l’Inter, allora allenata da Helenio Herrera, sconfisse per 1-0 l’Indipendiente. Ma allora fu un’altra finale, una vera finale. Questi erano soltanto 90’ dall’esito scontato che Zanetti e compagni sono stati bravissimi a condurre in porto nel migliore dei modi.

    La partita parte in maniera piuttosto tranquilla, le squadre si studiano, l’Inter mantiene un atteggiamento difensivo, preferendo far sfogare la verve agonistica degli avversari. Gli africani abboccano, si buttano in avanti scoprendo il fianco al contropiede offensivo, perfettamente orchestrato dalla premiata ditta Eto’o-Pandev-Milito. Al 13’ Milito fa la sponda per Eto’o, che vede il taglio di Pandev e lo premia con un assist al bacio buttato in rete. Primo goal per lui in questa competizione. I nerazzurri non fanno in tempo a finire i festeggiamenti per il goal che non appena passano tre minuti ne siglano un altro, questa volta con Eto’o che su passaggio dello stesso Pandev, raddoppia le marcature con un diagonale da grande campione. Il resto del secondo tempo è stato soltanto un monologo dei campioni d’europa, che hanno gestito il match in maniera tranquilla.

    In avvio di ripresa, N’Diaye passa al 4-4-2 inserendo Kanda per Kasongo. Al 54’ Benitez risponde tornado al 4-2-3-1 con Stankovic al posto di Chivu. L’Inter abbassa i ritmi in maniera netta, limitandosi soltanto alla gestione del gioco senza affondare minimamente. Il Mazembe invece si fa coraggio e prova a riaprire una partita ormai chiusa con Kaluyituka, che davanti alla porta non riesce ad infilare il tapin vincente. Tapin vincente che invece viene siglato Biabiany (85”), che entrato al posto di Milito, riesce a trovare il suo primo goal in maglia nerazzurra sfruttando al meglio un lancio provvidenziale di Stankovic.  Partita chiusa, 3-0, con gli uomini di nerazzurri che festeggiano il loro 5 trofeo stagionale, (secondo con Benitez in questa stagione) che ora è chiamato a fare bene anche in campionato.

  • Eto’o fa mea culpa e si scusa per la testata a Cesar

    Eto’o fa mea culpa e si scusa per la testata a Cesar

    Arrivano, seppur con tre giorni di ritardo, le scuse pubbliche di Sameul Eto’o per la testata inflitta al difensore del Chievo Cesar e che gli è costata 3 giornate di squalifica in seguito alla prova tv.
    L’attaccante camerunense dell’Inter ha chiesto il perdono a tutti, dai tifosi al presidente nerazzurro Massimo Moratti, tramite un comunicato diffuso nel pomeriggio:

    • Desidero porgere le mie più sincere scuse a tutte le persone che sono state scioccate e offese dal mio spiacevole gesto domenica scorsa a Verona. Le mie scuse vanno a tutti i protagonisti della partita, all’arbitro, che può non aver visto questo fallo perché fuori dalla sua visuale, ma anche ai tifosi dell’Inter e a tutti coloro che amano il calcio. Le mie scuse vanno anche all’allenatore ai miei compagni, che lascio per tre partite di Serie A. Infine, chiedo perdono al mio presidente Massimo Moratti, che ha sempre avuto fiducia in me“.

    Eto’o, che è impegnato nella delicatissima sfida di Champions League contro il Twente che andrà in scena a San Siro tra poche ore, potrà tornare disponibile agli ordini di Benitez solo nel 2011 subito dopo la sosta per le feste natalizie. Un assenza importante visto e considerata la situazione difficile e l’aria pesante che si respira di questo periodo nell’ambiente nerazzurro per la crisi di risultati che ha colpito i nerazzurri.

  • Adesso è ufficiale: Eto’o squalificato con la prova tv

    Adesso è ufficiale: Eto’o squalificato con la prova tv

    Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha squalificato Samuel Eto’o per tre giornate con l’ausilio della prova tv per la testata rifilata al clivense Cesar nella partita di domenica scorsa. Dopo la Juventus anche l’Inter dunque dovrà fare a meno del suo giocatore migliore per le prossime tre giornate.

    Eto’o salterà le sfide contro il Parma, Lazio e Napoli ritornando disponibile dopo l’Epifania. Tegola per Benitez che senza il suo giocatore più in forma e con Milito out dovrà inventarsi qualcosa per risollevarsi dalla crisi. Al giocatore anche trentamila euro di multa.

  • Liscio & Sbalascio: Super Pazzini, Eto’o testata alla Zidane

    Liscio & Sbalascio: Super Pazzini, Eto’o testata alla Zidane

    Archiviata la tredicesima giornata del campionato di serie A, andiamo ad analizzare chi sono stati i migliori e i peggiori del weekend calcistico:

    Al primo posto dei “Lisci” troviamo Giampaolo Pazzini, il bomber blucerchiato che sembra essersi definitivamente sbloccato dopo la tripletta realizzata ieri pomeriggio a Lecce e che ha permesso alla Sampdoria di rimanere in scia alle zone nobili della classifica. Il “Pazzo”, che sembra ormai rassegnato all’idea di perdere il suo gemello d’attacco Cassano, non ha dimenticato del tutto il fiuto del gol che lo ha caratterizzato negli ultimi anni e si è caricato la squadra sulle spalle, portandola alla vittoria: per lui una tripletta (la prima in serie A) dopo quella messa a segno a Wembley 4 anni fa durante l’amichevole Inghilterra-Italia organizzata per l’inaugurazione del nuovo stadio inglese.

    Al secondo posto dei migliori di giornata collochiamo un campione che sta davvero facendo la differenza, Zlatan Ibrahimovic. E’ senza dubbio colui che sta trascinando il Milan in queste partite, 5 gol nelle ultime 6, reti decisive come quelle di sabato sera contro la Fiorentina (una magia) o come quella del derby, insomma è lui la vera arma in più dei rossoneri. Con questi numeri ai tifosi milanisti non resta che sognare.

    Trova spazio tra i migliori senza dubbio Milos Krasic, l’ala serba della Juventus che segna il suo quarto gol in campionato e permette alla sua squadra di viaggiare nelle zone alte della classifica. Oltre al gol (dello 0-2), la sua prestazione è stata formidabile nonostante sia rimasto in campo per 60 minuti, quelli concordati con Del Neri visto che rientrava da un infortunio (e pensare che non doveva nemmeno giocare ieri ndr), un giocatore che può fare la differenza in qualsiasi momento e che sarà fondamentale per questa nuova Juve, umile ma allo stesso tempo ambiziosa.

    Il peggiore in assoluto di questa giornata è sicuramente Samuel Eto’o, non perchè abbia giocato male (al contrario, in questa Inter disastrosa è l’unico a salvarsi), ma perchè in un momento così delicato si lascia andare a un gesto che ricorda quello famoso dei Mondiali 2006 tra Zidane e Materazzi: testata in pieno petto a Cesar, difensore del Chievo, e probabile squalifica per prova TV, visto che l’arbitro e i suoi assistenti non sono riusciti a vedere il fattaccio. Da un giocatore come lui, che è sempre stato molto corretto sia in campo che fuori e che si lascia andare a gesti così, pochi o nessuno se lo sarebbero aspettato, però questo è sintomo di un nervosismo preoccupante nello spogliatoio nerazzurro, che con molta probabilità perderà il suo uomo migliore per almeno 3 giornate, visto i precedenti analoghi già sanzionati in passato.

    Negli “Sbalasci” di questo turno non possiamo che citare il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Il numero uno rossoblù si lascia andare a dei commenti del tutto fuori luogo, come “Marotta ha pianto tutta la settimana per avere un arbitro esperto, ed è stato accontentato“, oppure “Marchisio e Krasic risultavano infortunati e non hanno preso parte agli impegni con le proprie nazionali, proprio loro sono stati decisivi…“. Premettendo che l’arbitro di Genoa-Juventus (Morganti) ha arbitrato benissimo, senza errori nè da una parte nè dall’altra, ci chiediamo cosa abbia visto in tribuna ieri il presidente rossoblù; poi per quanto riguarda gli infortunati della Juventus, precisiamo che Krasic veniva da quasi un mese di stop e perciò non è stato convocato (tra l’altro ha recuperato a tempo di record, non doveva far parte della gara inizialmente), inoltre su Marchisio, è stato il medico dello staff della Nazionale a decidere di rispedirlo a casa perchè inutilizzabile nell’amichevole con la Romania. Se poi si vuole contestare e mettere in dubbio anche il lavoro di uno staff sanitario che opera con assoluta oggettività, beh, allora siamo alla frutta…. Tali accuse poteva benissimo risparmiarsele.

    Infine troviamo il Bologna, una squadra ormai allo sbando dopo il caos finanziario che l’ha travolta. Scoppola pesante subita ieri sera dal Napoli, squadra mai in partita, evidentemente molto influenzata dalle voci che circolano intorno all’ambiente rossoblù su un probabile fallimento della società. Veramente una settimana nerissima per gli emiliani, ci auguriamo per i tifosi felsinei che questa situazione si risolva al più presto e che tutto vada per il verso giusto.

  • Twente decisivo per Benitez, Eto’o rientra a gennaio

    Twente decisivo per Benitez, Eto’o rientra a gennaio

    La sconfitta contro il Chievo ha di fatto aperto la crisi in seno all’Inter mettendo in discussione le scelte estive ed in primis la scelta dell’allenatore. Rafa Benitez arrivava da una stagione opaca alla guida del Liverpool ma negli occhi degli interisti c’è sempre il trionfo sul Milan in quella famosa finale di Champions League.

    Lo spagnolo non sembra aver il controllo dello spogliatoio e stando alle indiscrezioni che circolano dall’ambiente nerazzurro non avrebbe il gradimento dello zoccolo duro dello spogliatoio e di Marco Branca che spingerebbe per un cambio immediato in panchina. Benitez resiste grazie alla volontà di Moratti di preservare lo status quo sperando in una repentina inversione di tendenza.

    La partita di mercoledì contro il Twente sarà il primo vero esame, se i nerazzurri dovessero sbagliare oltre a metter in dubbio il passaggio del turno Benitez verrebbe sollevato dall’incarico ed inizierebbe il toto panchina con Simeone in risalita su Leonardo.

    I problemi dell’Inter però saranno accentuati anche dalla contemporanea assenza di Milito ed Eto’o, quest’ultimo infatti sarà squalificato con la prova tv e da copione dovrebbe andar incontro a 3 turni di stop. Praticamente i nerazzurri giocheranno senza l’attaccante le partite con il Parma, la Lazio e il Napoli giorno dell’epifania.

    Sondaggio: di chi è la colpa della crisi nerazzurra?
    Video: la testata di Eto’o a Cesar

  • Testata di Eto’o a Cesar, rischio prova tv. Video

    Testata di Eto’o a Cesar, rischio prova tv. Video

    C’è qualcosa da rivedere in casa nerazzurra se anche il positivo e prolifico Samuel Eto’o perde la testa e rifila una testata al clivense Cesar. L’attaccante macchia la sua immagine e rischia di privare Benitez (se sarà ancora in panchina) del suo giocatore migliore per almeno due giornate. Il gesto ricorda quello di Zidane nella finale mondiale a Materazzi.

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  • Caracciolo illude il Brescia, Inter salvata da un “rigorino”

    Caracciolo illude il Brescia, Inter salvata da un “rigorino”

    Dopo la debacle di Champions League di Londra l’Inter era chiamata ad una reazione d’orgoglio nell’anticipo serale della decima giornata di Serie A contro un Brescia in crisi di risultati e reduce da 5 sconfitte di fila in campionato. I nerazzurri invece soffrono le Rondinelle, più motivate, e non vanno oltre l’1-1, pareggio arrivato grazie ad un calcio di rigore molto discutibile di Eto’o.

    A San Siro il Brescia colpisce a freddo la squadra di Benitez e passa in vantaggio al 14′ con l’Airone Caracciolo, bravo a saltare in area Samuel e a battere con un destro rasoterra Castellazzi. I guai per Benitez non finiscono qui perchè, oltre agli già indisponibili Julio Cesar, Cambiasso, Muntari e Stankovic, il tecnico spagnolo perde anche Maicon per un infortunio muscolare.
    La squadra di Iachini è ben messa in campo e riparte in contropiede che è una bellezza, tant’è che prima lo stesso autore del gol Caracciolo e poi Zebina sfiorano il raddoppio. L’attaccante bresciano lì davanti è mobilissimo e crea non pochi grattacapi a Lucio e Samuel che fanno fatica a contenerlo.
    Sneijder, schierato nell’inedito ruolo di mediano al fianco di capitan Zanetti, sembra un pesce fuor d’acqua mente in avanti risponde presente il solito Eto’o con Milito che annaspa tra le maglie dei difensori bresciani. Ma è di Coutinho l’unica vera occasione del primo tempo dei nerazzurri che lascia partire un bolide dal limite dell’area che sorvola la traversa. Si va al riposo con l’Inter sotto di un gol.

    Ripresa che si apre con altre due tegole per Benitez: si fermano anche Sneijder (per un malore) e Samuel che si fa male al ginocchio dopo un duro contrasto di gioco. Il Brescia bada più alla fase difensiva con l’intenzione di tenere duro e respingere l’offensiva dei campioni d’Italia uscendo con un risultato positivo da San Siro. L’estremo difensore ospite si supera in uscita su Eto’o, poi lo stesso attaccante camerunense si procura un rigore al 73′ che poi trasforma, ma in verità la moviola dimostra che il numero 9 nerazzurro cade da solo in area scivolando letteralmente sulla sfera. L’Inter si getta in avanti con tutte le forze alla ricerca del gol della vittoria ma la stanchezza nelle gambe dei giocatori si fa sentire. Nel finale i nerazzurri reclamano un altro rigore per fallo su Zebina su Milito: il tocco, seppur lieve, sulla gamba dell’attaccante argentino sembra esserci ma il direttore di gara Grava non se la sente di condannare un Brescia ad una immeritata sconfitta.

    Finisce 1-1 con l’Inter che in classifica sale a quota 19 punti, 3 in meno rispetto alla capolista Lazio che domani affronterà la Roma nel derby della capitale, e 2 in più del Milan impegnato a Bari. Ma le ultime prestazioni e l’infermeria che va riempiendosi non fanno dormire sonni tranquilli a Benitez. Il Brescia torna a fare punti salendo a quota 10 ma sempre nella zona calda della classifica.

    Il tabellino
    INTER – BRESCIA 1-1
    14′ Caracciolo (B), 73′ Eto’o (I)
    INTER (4-2-3-1): Castellazzi; Maicon (27′ Cordoba), Lucio, Samuel (50′ Santon), Chivu; Zanetti, Sneijder (46′ Obi); Pandev, Coutinho, Milito; Eto’o.
    Panchina: Orlandoni, Materazzi, Nwankwo, Biabiany.
    Allenatore: Benitez
    BRESCIA (4-3-2-1): Arcari; Berardi, Zebina, Martinez, Dallamano; Hetemaj, Cordova (66′ Budel), Baiocco; Diamanti (83′ Bega), Kone (76′ Eder); Caracciolo.
    Panchina: Leali, Zambelli, Vass, Possanzini.
    Allenatore: Iachini
    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Coutinho (I); Arcari (B), Hetemaj (B)

  • Tottenham – Inter, probabili formazioni

    Tottenham – Inter, probabili formazioni

    L’Inter vola a Londra per ipotecare il passaggio del turno agli ottavi di finale di Champions League: una vittoria della squadra di Benitez al White Hart Lane infatti sarebbe fondamentale per distanziare in classifica i londinesi a +6 e controllare allo stesso tempo Werder Brema e Twente che si affronteranno stasera al Weserstadion.

    Benitez ritrova Milito, che probabilmente partirà titolare dal primo minuto, al centro dell’attacco nerazzurro con spostamento sulla trequarti dell’uomo in più di questa Inter, Eto’o, al fianco di Sneijdere e di Pandev. In panchina i giovani Coutinho e Biabiany.
    Non ci saranno invece Cambiasso e Julio Cesar, infortunatisi venerdì durante la gara di campionato giocata contro il Genoa: al loro posto Castellazzi tra i pali e Muntari in mezzo al campo.

    Per quanto riguarda il Tottenham, Redknapp spera nel completo recupero di Van der Vaart ancora acciaccato affidandosi all’estro e alla esplosività di Bale, autore della tripletta dell’andata che per poco non regalava una clamorosa rimonta agli Hotspur, e del gigante Crouch in attacco.

    Probabili formazioni TOTTENHAM – INTER (ore 20:45)

    TOTTENHAM (4-4-1-1) Cudicini; Hutton, Kaboul, Gallas, Assou-Ekotto; Lennon, Jenas, Modric, Bale; Van der Vaart; Crouch.
    Panchina: Pletikosa, Bassong, Sandro, Kranjkar, Palacios, Keane, Pavlyuchenko.
    Allenatore: Redknapp
    INTER (4-2-3-1) Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Muntari; Pandev, Sneijder, Eto’o; Milito.
    Panchina: Gallinetta, Córdoba, Santon, Materazzi, Obi, Coutinho, Biabiany.
    Allenatore: Benítez

    LA SITUAZIONE NEL GRUPPO A E NEGLI ALTRI GRUPPI

  • Inter a Genova con Milito. Benitez costretto a cambiar modulo?

    Inter a Genova con Milito. Benitez costretto a cambiar modulo?

    Ogni allenatore vorrebbe convivere con problemi di questo tipo ma a volte cambiare un giocattolo funzionante, pur aggiungendo nuove qualità, rischia di far saltar il gioco. La vena realizzitiva di Samuel Eto’o costringe Rafa Benitez a fargli respirare l’area di rigore evitandogli dunque il lavoro faticoso sulla fascia sinistra, l’infortunio di Milito aveva permesso di posticipare il “problema” consegnando la fascia al giovane Coutinho ma con il rientro del Principe si dovrebbe aver il cambio di modulo con il ritorno al 4-4-2.

    Eto’o e Milito si divideranno l’area di rigore con alle loro spalle pronti ad alternarsi Sneijder e Pandev il cui recupero assicura dinamismo e qualità in fase di ripartenza. La mediana sarà ancora affidata a Javier Zanetti e e Cambiasso mentre a sinistra il forfait di Chivu potrebbe rilanciare finalmente Santon.

    Il Genoa dovrà ancora una volta fare a meno di Palladino e degli acciaccati Sculli e Veloso, in avanti dovrebbe esser Rudolf il partner di Toni anche se Destro scalpita mentre la mediana sarà affidata ai veterani Milanetto e Rossi.