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  • Mihajlovic si coccola Eto’o, 2-0 al Cagliari

    Mihajlovic si coccola Eto’o, 2-0 al Cagliari

    Al “Luigi Ferraris” di Marassi a Genova si affrontano la rivelazione e sorpresa della stagione, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic e la maggior delusione di questa annata di Serie A, il Cagliari che è partito con Zdenek Zeman e oggi è allenato da Gianfranco Zola.

    Nei blucerchiati si fa un po’ di turn-over, tuttavia spiccano le esclusioni eccellenti, nell’undici iniziale, di Okaka e di Soriano, nello stesso tempo il tecnico serbo schiera un trio delle meraviglie davanti che non si era ancora visto quest’anno. Confermatissimo Muriel e messo al centro dell’attacco Eto’o ecco tornare disponibile Eder per aumentare la fantasia davanti e la velocità.

    Maggiori difficoltà per Zola, che deve fare a meno di ben cinque giocatori, squalificati Joao Pedro e Conti e infortunati Donsah, Ekdal e Balzano.

    La partita inizia senza ritmi forsennati, con qualche buono spunto da parte di Eder da una parte e di M’Poku dall’altra, ma entrambe le formazioni sembrano soprattutto intente a trovare le falle avversarie senza spingere in velocità per non scoprirsi troppo. Nei primi venti minuti si vede veramente poco, qualche tiraccio da fuori area da parte di Acquah e Eder, ma sembra avulso dal gioco Muriel, il Cagliari è vivo e gioca di rimessa con Longo e M’Poku che provano a pungere senza risultato, ma è il centrocampo che man mano che passano i minuti sembra soffrire.

    Al 23° il Cagliari manovra a centrocampo insistentemente, la palla arriva ad Avelar che è tutto solo sulla sinistra e mette subito in mezzo il pallone. Longo anticipa tutti e di prima tira in porta, Viviano si supera e gli nega la rete.

    La Sampdoria costruisce la sua prima vera palla gol al 33° e la trasforma in vantaggio, De Silvestri che con un bello stacco batte il portiere rossoblù colpendo la sfera servita da un bel calcio d’angolo dalla destra di Muriel. 3 minuti dopo i blucerchiati potrebbero raddoppiare con Obiang, ma Brkic è bravo a chiudere lo specchio della porta in uscita.

    Al 40° M’Poku ci prova da fuori area, ma il suo tiro finisce alto non di molto. L’ultimo brivido della prima frazione è per Viviano che in una normale azione di gioco, al 43° sembra infortunarsi, Romero si scalda ma il titolare traghetta la squadra fino alla fine del tempo.

    La ripresa inizia sempre con Viviano in porta che sembra aver smaltito l’infortunio ed un Cagliari più intraprendente che però non riesce mai a centrare lo specchio della porta. La Sampdoria riparte in contropiede ed in una bella combinazione tra Eder ed Eto’o va vicino al gol, il tiro del camerunense però non rispecchia le aspettative, nonostante sia al centro dell’area quando impatta la sfera, e termina fuori.

    Samuel Eto'o festeggia così la sua prima rete in blucerchiato | Foto Twitter
    Samuel Eto’o festeggia così la sua prima rete in blucerchiato | Foto Twitter

    La Sampdoria cerca di rallentare ulteriormente il ritmo ed il Cagliari continua a tenere il pallino del gioco senza pungere. Al 70° Eder serve splendidamente Okaka, subentrato nel frattempo a Muriel, smarcandolo in area da solo, il gigante blucerchiato però è lento nel controllare e a girarsi, quando calcia in porta Brkic è già uscito chiudendogli lo specchio della porta ribattendogli il tiro.

    Passano due minuti e arriva la prima rete in blucerchiato per Samuel Eto’o. Eder dopo un batti e ribatti in area serve il camerunense che stoppa e dal vertice destro dell’area di rigore fulmina con un bel tiro secco Brkic per il 2-0 della Sampdoria.

    A questo punto i blucerchiati giocano sul velluto, al 78° una bella triangolazione tra Eto’o e Okaka libera Eder al limite dell’area che tira in modo potente trovando al punta delle dita di Brkic a deviare la sfera sopra la traversa. La partita si chiude virtualmente all’82° quando Avelar già ammonito prende il secondo giallo e lascia i compagni in dieci in una rimonta impossibile.

    SAMPDORIA-CAGLIARI 2-0 – (1-0): 33° De Silvestri (S), 72° Eto’o (S)

    Sampdoria (4-3-3): Viviano 6,5; De Silvestri 7, Silvestre 5,5, Romagnoli 6, Regini 5; Acquah (dal 67° Soriano 6), Palombo 6,5, Obiang 6; Muriel 5,5 (dal 59° Okaka 5,5), Eto’o 6,5 (dal 86° Duncan S.V.), Eder 6,5.

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5

    Cagliari (4-3-1-2): Brkic 6,5; Gonzalez (dal 88° Ceppitelli S.V.), Capuano 6, Rossettini 5,5, Avelar 4,5; Dessena 6 (dal 61° Sau 5) , Crisetig (dal 77° Husbauer 6), Cossu 5,5; M’Poku 6; Farias 5,5, Longo 6.

    All.: Gianfranco Zola 5

    Arbitro: Dino Tommasi 5

    Ammoniti: Avelar (C), Cossu (C), Acquah (S), Romagnoli (S), Avelar (C)  Espulsi: Avelar (C)

  • Ferrero twitta, Eto’o risponde e Muriel é della Samp

    Ferrero twitta, Eto’o risponde e Muriel é della Samp

    Nell’arco di 48 ore il mercato della Samp ha avuto una sterzata improvvisa e Massimo Ferrero attraverso una rima sul social network twitter diventa un profeta. Capire cosa succede in casa blucerchiata cercando di vedere le strategie di mercato passo passo diventa un’impresa ma la verità è che c’è una regia entusiasta dietro che porta in dote ai liguri un talento, Luis Muriel, tutto da scoprire ed una concreta possibilità, Samuel Eto’o. In entrambi i casi si tratta di due nomi da considerare per il fantacalcio dei tifosi sampdoriani fino a qualche mese fa ed oggi realtà per palati fini.

    Andiamo con ordine, la Sampdoria ha ceduto per il momento ed in accordo con la Juventus Manolo Gabbiadini al Napoli, poi nella giornata di ieri ha ufficializzato la cessione di Francesco Fedato al Modena e di Gianluca Sansone in prestito al Bologna mettendo per qualche ora in apprensione i tifosi blucerchiati, che sentivano tanti nomi in entrata ma pochi fatti. A dire il vero quando una società si libera in fretta di attaccanti e trequartisti vuol dire che qualcosa in pentola bolle. Nella notte arriva il tweet di Massimo Ferrero che apre la giornata.

    Il tweet di Massimo Ferrero | Foto Twitter
    Il tweet di Massimo Ferrero | Foto Twitter

    Oggi è stato ufficializzato l’acquisto, da parte della società di Massimo Ferrero, di Joaquin Correa. La trattativa era già chiusa da tempo ma era necessario attendere i tempi tecnici del transfer prima di considerare definitivamente chiusa la vicenda, arrivato questo l’affare è ufficialmente fatto. Nella notte dagli Stati Uniti arrivano poi notizie incredibili, la Sampdoria ha trovato l’accordo con Samuel Eto’o e con l’Everton (proprietaria del cartellino) per ingaggiarlo a titolo definitivo, incredibile, considerando il fatto che la Samp solo ieri per dare una sterzata ad un’altra trattativa che si perdurava da tempo aveva dato l’ultimatum a Luis Muriel che non aveva ancora deciso sul suo futuro.

    Luis Muriel passa dall'Udinese alla Sampdoria per 12 milioni di Euro | Foto Twitter
    Luis Muriel passa dall’Udinese alla Sampdoria per 12 milioni di Euro | Foto Twitter

    Oggi Muriel ha dato la sua risposta positiva, passerà in blucerchiato per 12 milioni di Euro e nell’affare il D.S. Osti ha fatto rientrare anche il passaggio in blucerchiato di Andrea Coda, difensore d’esperienza e di categoria. In pratica con quella cifra la Samp ha un difensore ed un attaccante, il primo una certezza ed il secondo un’ottima prospettiva.

    A questo punto rimane da sciogliere il nodo più dolce, quello legato a Samuel Eto’o che rientrerebbe in Italia dopo la parentesi nerazzurra chiusa con il triplete. Una cosa è certa, i tifosi blucerchiati sono passati in pochi mesi da essere inseriti nel mercato in trattative di ripiego a divenire con la loro squadra protagonisti delle sessioni di scambio dei giocatori. Il mercato però riserva sempre un rovescio della medaglia, a questo punto l’inseguito e poi finalizzato acquisto di Bergessio che esito potrebbe avere? Gli spazi per lui sembrano sempre più ristretti a meno ché non lo si consideri sempre solo una riserva di Okaka che sta facendo una stagione straordinaria.

  • Calciomercato Roma tra acquisti e, forse, cessioni dolorose

    Calciomercato Roma tra acquisti e, forse, cessioni dolorose

    Il mercato della Roma si sta muovendo in maniera importante, con acquisti notevoli vista la qualificazione diretta alla prossima Champions League.

    Il 23 aprile passato il tecnico giallorosso in un’intervista dichiarò: “Voglio una squadra competitiva, capace di affrontare la prossima Champions League. Voglio giocarmi da protagonista il girone e arrivare alla seconda fase“. Il destinatario delle parole era sicuramente Walter Sabatini il quale ha sposato il pensiero dell’allenatore regalando, a pochi giorni dall’inizio del ritiro estivo, tre calciatori che di Coppa dei Campioni se ne intendono: l’ultimo in ordine di tempo ad entrare nei cancelli di Trigoria sarà Urby Emanuleson, ancora pochi giorni per poter effettuare le visite mediche per un calciatore che a 28 anni vanta 32 presenze nella massima competizione continentale per club.

     

    Prima di lui hanno messo la firma sul contratto nella società giallorossa due atleti che in passato hanno già avuto il privilegio di poter alzare la coppa dalle grandi orecchie: uno è Seydou Keita che ha vinto la Champions ben due volte nel 2009 e nel 2011 con il Barcellona: il centrocampista maliano ha firmato un contratto annuale. Il secondo risponde al nome di Ashley Cole trionfatore con il Chelsea nel 2012: per il terzino inglese contratto biennale a quasi tre milioni di euro a stagione.

    Cole firma per la Roma

    Il turco Salih Uçan ha già posato le foto di rito con la sciarpa della Roma e manca soltanto l’annuncio ufficiale per poterlo considerare un giocatore giallorosso. Il centrocampista turco arriva in prestito dal Fenerbahçe.

    A Trigoria i dirigenti giallorossi hanno incontrato gli agenti di Samuel Eto’o, sembra che il  camerunense potrebbe arrivare nella capitale con un contratto biennale da 4.5 milioni a stagione. L’intenzione di Sabatini è di trattare  per 3.5 milioni di euro per un solo anno di contratto, con un’opzione per il secondo anno.

    In uscita sono due i nodi da sciogliere: il primo è rappresentato dal futuro di Miralem Pjanić, il secondo dal futuro di Mehdi Amine Benatia: in attesa di capire se Benatia lascerà o meno la Roma durante questa sessione di mercato il D.S. Sabatini si guarda in giro: l’ultima idea porta a Diego Godin, il nazionale uruguaino reduce da una stagione esaltante tra le file dell’Atletico Madrid piace molto alla dirigenza capitolina. Mentre manca solo l’ufficialità del prestito del brasiliano  Dodo all’Inter: biennale con diritto di riscatto fissato a 7 milioni di euro.  Il difensore brasiliano ha superato perfettamente le visite mediche a cui si è sottoposto prima di firmare l’accordo che lo legherà all’Inter.

  • Brasile 2014: girone A con Brasile, Croazia, Messico e Camerun

    Brasile 2014: girone A con Brasile, Croazia, Messico e Camerun

    I Mondiali di calcio, Brasile 2014, avranno il loro esordio nel girone A. Il Brasile, nazionale ospitante, è alla ricerca del sesto titolo Mondiale ed ha il vantaggio svantaggio di giocare in casa. Il C.T. Scolari “nessun problema saremo campioni”. L’obiettivo per la squadra allenata da Luiz Felipe Scolari è solo uno vincere; anche una finale persa verrebbe vista come un fallimento. Proprio Scolari il quale ha permesso al Brasile di vincere il Mondiale per l’ultima volta nel 2002, e nel 2012 ha sostituito alla guida della squadra Mano Menezes è stato il C.T. del Portogallo per cinque anni.

    BRASILE:

    Nel 2010 nel mondiale disputato in Sudafrica il Brasile non ha entusiasmato; dopo essere riuscito a superare la fase a gironi con sette punti in tre partite, la nazionale ebbe la meglio agli ottavi contro il Cile ma venne sconfitta ai quarti di finale dall’Olanda con il risultato di 2-1.

    Solo cinque giocatori della rosa attuale hanno partecipato al Mondiale sudafricano. Tra questi c’è Julio Cesar, un pilastro della nazionale brasiliana; dal 2004 ad oggi il portiere del Toronto è reduce da un paio di stagioni tutt’altro che positive ma, nonostante ciò, ha collezionato ben 78 presenze con la maglia del Brasile. Scolari si fida ciecamente dell’ex portiere dell’Inter.

    Il punto di forza del Brasile è la difesa: i terzini Dani Alves e Marcelo sono tra i più forti in circolazione, il capitano Thiago Silva offre ampie garanzie cosi come David Luiz e il centrale del Bayern Monaco Dante.

    Il centrocampo è un mix di potenza e di tecnica: Ramires del Chelsea, Fernandinho del Manchester City sono molto combattivi, mentre giocatori del calibro di Willian, Oscar e Paulinho offrono imprevedibilità e fantasia al reparto.Il primo è leggero molto agile e versatile; il secondo ha le sue doti migliori nella velocità e nel dribbling e  il centrocampista del Tottenham da tenere in particolare considerazione è molto bravo a recuperare palloni in fase difensiva ma altrettanto veloce nelle ripartenze.

    Il firmamento carioca ha l’incognita in attacco chiamata Neymar: giocatore bravo si, ma nel suo club costretto a rincorrere la fama di un argentino il quale fa più parlare di lui anche quando non gioca. Tutta una nazione chiede al centravanti di  Mogi das Cruzes la definitiva consacrazione. Insieme al centravanti del Barcellona troviamo Hulk dello Zenit San Pietroburgo: giocatore forte fisicamente e dotato di un gran tiro di sinistro, Bernard dello Shakhtar Donetsk ed i fedelissimi del tecnico Jo facente parte dell’Atletico Mineiro e Fred della Fluminense.

    Portieri: Júlio César (Toronto Fc), Victor (Atlético Mineiro), Jefferson (Botafogo)

    Difensori: Daniel Alves (Barcelona), Maicon (Roma), Thiago Silva (Paris Saint-Germain), David Luiz (Chelsea), Marcelo (Real Madrid), Dante (Bayern Munich), Maxwell (Paris Saint-Germain), Henrique (Napoli)

    Centrocampisti: Ramires (Chelsea), Oscar (Chelsea), Paulinho (Tottenham Hotspur), Hernanes (Inter), Luiz Gustavo (VfL Wolfsburg), Fernandinho (Manchester City), Willian (Chelsea)

    Attaccanti: Fred (Fluminense), Neymar (Barcelona), Hulk (FC Zenit), Jô (Atlético Mineiro), Bernard (Shaktar Donetsk)

    Brasile 2014

    CROAZIA

    La Croazia ha acciuffato la qualificazione agli spareggi; la nazionale possiede molti talenti ma la gestione è tumultuosa. A causa del rendimento altalenante offerto verso la strada per il Brasile, Igor Stimac è stato esonerato e al suo posto è stato chiamato Niko Kovac. L’ex centrocampista croato fu determinante per la qualificazione della sua nazionale al Mondiale del 1988 ma non prese parte alla competizione a causa di un infortunio. Nonostante la sua brillante carriera da giocatore Kovac ha poca esperienza come tecnico: l’ex centrocampista del Bayern Monaco ha guidato l’under 21 croata per appena 5 partite prima di essere chiamato ad allenare la nazionale maggiore.

    Kovac punta sull’esperienza di  Stipe Pletikosa che, con molta probabilità sarà il portiere titolare ma non è da escludere l’utilizzo di  Danijel Subašić reduce da un ottima stagione tra le fila del Monaco.

    Il reparto arretrato è composto da giocatori molto esperti: il centrale del Soupthampton  Dejan Lovren il quale ha disputato una buona stagione ed è anche andato a segno contro squadre importanti come Liverpool e Manchester United. Insieme, a far coppia centralmente, ci sarà Vedran Ćorluka mentre sugli esterni agiranno Ivan Strinić e il capitano Darijo Srna.

    A centrocampo punto di forza è il capitano del Siviglia Ivan Rakitić fresco vincitore dell’Europa League: giocatore abile nel tiro dalla lunga distanza; non meno importante è Luka Modrić centrocampista centrale che può ricoprire anche il ruolo di esterno sinistro: le sue doti migliori sono l’ottima visione di gioco, la precisione nei passaggi e la qualità nel tiro. Oltre a loro il centrocampo può contare su Mateo Kovačić, Ivan Perišić.

    Al centro dell’attacco l’ariete del Bayern Monaco Mario Mandžukić: tra le fila dei bavaresi l’attaccante ha gonfiato la rete 18 volte i 30 partite: attaccante che fa del fisico potente e del gioco aereo le sue armi principali. Con lui Ivica Olić il quale vanta due mondiali disputati nel 2002 e nel 2006.  A completare il reparto offensivo ci saranno Nikica Jelavić e Eduardo Alves da Silva.

    Ecco i convocati del C.T. Kovac:

    Portieri: Stipe Pletikosa (Rostov), Danijel Subašić (Monaco), Oliver Zelenika (Lokomotiva)

    Difensori: Darijo Srna (Šahtar), Dejan Lovren (Southampton), Vedran Ćorluka (Lokomotiv), Gordon Schildenfeld (Panathinaikos), Danijel Pranjić (Panathinaikos), Ivan Strinić (Dnipro), Domagoj Vida (Dinamo Kiev), Šime Vrsaljko (Genoa), Igor Bubnjić (Udinese)

    Centrocampisti: Luka Modrić (Real Madrid), Ivan Rakitić (Siviglia), Niko Kranjčar (QPR), Ognjen Vukojević (Dinamo Kiev), Ivan Perišić (Wolfsburg), Mateo Kovačić (Inter), Milan Badelj (HSV), Ivo Iličević (HSV), Marcelo Brozović (Dinamo), Ivan Močinić (Rijeka), Mario Pašalić (Hajduk), Sammir (Getafe)

    Attaccanti: Mario Mandžukić (Bayern Monaco), Ivica Olić (Wolfsburg), Eduardo Alves da Silva (Šahtar), Nikica Jelavić (Hull City), Ante Rebić (Fiorentina), Duje Čop (Dinamo)

    MESSICO:

    Quella ai Mondiali sudamericani sarà la quindicesima partecipazione per  il Messico alla fase finale di un Mondiale. La qualificazione è stata raggiunta ai danni della Nuova Zelanda, nel doppio spareggio. Il miglior piazzamento ottenuto sono stati i quarti di finale nel 1970 e nel 1986 ma, nelle ultime cinque edizioni disputate, la nazionale messicana ha sempre raggiunto gli ottavi di finale.

    Il commissario tecnico Miguel Herrera ha scelto nella rosa mondiale molti calciatori militanti nel campionato messicano e in quelli sudamericani con l’innesto di qualcuno militante nei campionati europei.

    Uno di questi è colui che difenderà la porta cioè  Francisco Guillermo Ochoa Magaña reduce da una buona stagione tra le fila dell’Ajaccio.

    La difesa messicana non offre molte garanzie: l’ex centrale del Barcellona Rafael Márquez Álvarez ha perso lo smalto dei tempi migliori e potrebbe rappresentare un’incognita. Il terzino sinistro Josè Andrés Guardado Hernandez è più portato ad attaccare che a difendere mentre Diego Antonio Reyes Rosales ha tutte le carte in regola per essere una rivelazione: è considerato una delle migliori promesse del panorama mondiale ed è dotato di ottimo fisico e di buona tecnica.

    Il centrocampo del Messico ha avuto una defezione pochi giorni fa: Juan Carlos Medina salterà la competizione a causa di un infortunio alla caviglia rimediato in allenamento che lo costringerà ad un’operazione chirurgica. Al suo posto è stato chiamato Miguel Ángel Ponce , 25 anni, in forza al Toluca. Tutti i centrocampisti a disposizione militano nel campionato messicano ad eccezione di  Héctor Miguel Herrera López.

    A guidare l’attacco la stella Javier Hernández Balcázar: attaccante rapido e ambidestro, non fortissimo fisicamente ma con grande fiuto del gol. Insieme a lui ci sarà Giovani Alex dos Santos Ramírez del Villareal: una seconda punta molto brava a svariare su tutto il fronte di attacco.

    La vera sorpresa potrebbe essere Marco Fabian il trequartista si è distinto alle Olimpiadi di Londra 2012 realizzando dodici reti in dieci partite.

    Ecco i convocati del C.T. Herrera:

    Portieri: Jesus Corona (Cruz Azul), Guillermo Ochoa (Ajaccio), Alfredo Talavera (Toluca).

    Difensori: Paul Aguilar (Club America), Andres Guardado (Bayer Leverkusen), Miguel Layun (Club America), Rafael Marquez (Leon), Hector Moreno (Espayol), Diego Reyes (Porto), Francisco Javier Rodriguez (Club America), Carlos Salcido (Tigres).

    Centrocampisti: Isaac Brizuela (Toluca), Marco Fabian (Cruz Azul), Hector Herrera (Porto), Juan Carlos Medina (Club America), Luis Montes (Leon), Carlos Pena (Leon), Jose Juan Vazquez (Leon).

    Attaccanti: Giovani Dos Santos (Villarreal), Javier Hernandez (Manchester United), Raul Jimenez (Club America), Oribe Peralta (Santos), Alan Pulido (Tigres).

    CAMERUN:

    Il Camerun cerca una qualificazione agli ottavi che manca dal 1990. Il Nuovo C.t. Finke ha scelto, per il Camerun, una squadra composta da molti giovani anche se in rosa ci sono diversi componenti della spedizione sudafricana. Torna sulla panchina camerunense un allenatore tedesco infatti, dopo l’esperienza di Pfister, che portò  i leoni al secondo posto della Coppa d’Africa nel 2008, questo 2014 vede Volker Finke alla giuda della nazionale che detiene il record di partecipazioni ai Mondiali per una squadra africana: con quella che scatterà tra pochi giorni sono sette le partecipazioni per i Leoni.

    Nel ruolo di portiere ci sono due pretendenti per il posto da titolare: Charles-Hubert Itandje che appartiene al team Konyaspor e Guy Roland N’Dy Assembé estremo difensore del Guingamp, entrambi non vantano molta esperienza.

    Al centro della difesa ci sarà Nicolas Alexis Julio N’Koulou N’Doubena, difensore dell’ Olympique Marsiglia, e il centrale del Galatasaray Aurélien Bayard Chedjou Fongang. Uno tra Benoît Assou-Ekott, e Henri Bedimo Nsame ricoprirà il ruolo di terzino sinistro mentre a destra ci sarà, l’esterno del Granada, Allan Nyom.

    Il centrocampo è composto da giocatori molto bravi dal punto di vista difensivo come Alex Song,  Stéphane M’Bia Etoundi e Jean Makoun.

    In attacco c’è la stella della nazionale Samuel Eto’o il quale non ha bisogno di presentazione 55 gol in 116 presenze; quattro palloni d’oro africani e record di gol, 18, messi a segno in Coppa d’Africa. Da osservare il ventiduenne Vincent Aboubakar reduce da un ottima stagione con il Lorient: 16 gol in 33 presenze.

    Ecco i convocati del C.T. Finke:

    Portieri: Charles Itandje (Konyaspor/TUR), Ndy Assembe (Guingamp/FRA), Sammy Ndjock (Fetihespor/TUR), Loic Feudjou (Coton Sport)

    Difensori: Allan Nyom (Granada/ESP), Dany Nounkeu (Besiktas/TUR), Cedric Djeugoue (Coton Sport), Aurelien Chedjou (Galatasaray/TUR), Nicolas Nkoulou (Marseille/FRA), Armel Kana-Biyik (Rennes/FRA), Henri Bedimo (Lyon/FRA), Benoit Assou-Ekotto (QPR/ENG), Gaetang Bong (Olympiakos/GRE)

    Centrocampisti: Eyong Enoh (Antalyaspor/TUR), Jean II Makoun (Rennes/FRA), Joel Matip (Schalke 04/GER), Stephane Mbia (Sevilla/ESP), Landry Nguemo (Bordeaux/FRA), Alexandre Song (Barcelona/ESP), Cedric Loe (Osasuna/ESP), Edgar Sally (Lens/FRA)

    Attaccanti: Samuel Eto’o (Chelsea/ENG), Eric Choupo Moting (Mainz/GER), Benjamin Moukandjo (Nancy/FRA), Vincent Aboubakar (Lorient/FRA), Achille Webo (Fenerbahce/TUR), Mohamadou Idrissou (Kaiserslautern/GER), Fabrice Olinga (Zulte-Waregem/BEL)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Inter tre squilli dopo la Coppa

    Inter tre squilli dopo la Coppa

    L’ultima settimana di preparazione prima dell’avvio del campionato 2013/2014 sembra esser nata sotto il segno dell’Inter. I nerazzurri dopo la bella e positiva sgambata nel terzo turno di Coppa Italia contro il Cittadella potrebbero firmare tre colpi (altro…)

  • Eto’o fa sognare i tifosi di Juve e Napoli

    Eto’o fa sognare i tifosi di Juve e Napoli

    Konstantin Remchukov, dirigente dell’Anzhi, team al tredicesimo posto in classifica, ha comunicato tramite Twitter l’intenzione della dirigenza di ristrutturare il bilancio del club russo con alcune cessioni importanti.

    Il presidente del direttorio dell’Anzhi, Konstantin Remchukov, ha annunciato, alla luce delle ultime non brillanti prestazioni del club russo, la decisione del patron Kerimov di voler risanare il bilancio societario mettendo in vendita alcune pedine illustri: “L’Anzhi sara’ oggetto di riorganizzazione. Alcuni big lasceranno il club. Il budget del club verra’ ridotto di 50-70 milioni di dollari all’anno”Igor Denisov, Yuri Zhirkov ed Aleksandr Kokorine, i tre calciatori russi dell’Anzhi, hanno recentemente manifestato l’intenzione di voler abbandonare il team (probabilmente acquistati dalla Dinamo Mosca). Le altre cessioni potrebbero riguardare Willian, Lacina Traorè e Samuel Eto’o. L’attaccante camerunense in particolare potrebbe accasarsi al Chelsea di Mourinho, già suo allenatore ai tempi dell’Inter, altre pretendenti potrebbero essere le italiane Juventus Napoli, alla ricerca di un top player per il reparto avanzato.

    Samuel Eto'o lascia l'Anzhi? | © PATRIK STOLLARZ / Getty Images
    Samuel Eto’o lascia l’Anzhi? | © PATRIK STOLLARZ / Getty Images

    Sulejman Kerimov, presidente dell’Anzhi, in seguito all’ultima sconfitta in casa per 1-0 contro il Rostov ed un conseguente tredicesimo posto in classifica avrebbe deciso una riorganizzazione del club russo. Decisione clamorosa considerati i passati investimenti del magnate russo (si parla di 200 milioni di dollari) sostenuti dal 2011 ad oggi, compreso l’acquisto di Samuel Eto’o, attaccante ex Inter giunto all’Anzhi nell’agosto 2011, con un ingaggio di 20,5 milioni di euro a stagione, compenso nel settore calcistico più alto di tutti i tempi.

    Secondo la stampa russa la volontà del patron Kerimov non sarebbe quella di svendere frettolosamente i big del club ma piuttosto di riorganizzare complessivamente tutto l’Anzhi, come nel caso della sostituzione del tecnico Guus Hiddink con Rene Meulensteen, per poi giungere a Gadzhi Gadzhiev, coprotagonista in passato dei successi del club russo, per la quarta volta alla guida dell’Anzhi.

  • Anzhi-Udinese 2-0, Samba ed Eto’o eliminano i friulani

    Anzhi-Udinese 2-0, Samba ed Eto’o eliminano i friulani

    Si è concluso ieri sera il sogno di approdare al turno successivo in Europa League per l’Udinese di Francesco Guidolin: nella partita contro l’Anzhi i friulani sono infatti usciti dal campo di Mosca con un 2-0 che li elimina matematicamente dal passaggio alla prossima fase, mentre i padroni di casa festeggiano l’ennesima vittoria senza subire nemmeno una rete. Sebbene la partita resti in equilibrio per tutto il primo tempo la formazione russa esplode nella ripresa dove Di Natale e compagni perdono leggermente la testa sapendo di non potersi accontentare del pareggio.

    Nei primi minuti di gioco la squadra di Hiddink cerca di macinare gioco pericoloso mentre i bianconeri si concentrano in difesa per poi ripartire in veloci contropiedi e ripartenze: l’attacco dei padroni di casa mette in piedi un’ottima giocata già al 12′ di gioco quando però trova Brkić ad imporsi conquistandosi l’applauso di tutti i presenti. Dopo questo primo lampo a ciel sereno le due squadre calmano i ritmi: da una parte l’Anzhi non riesce a trovare spazi per il proprio bomber Samuel Eto’o mentre i friulani hanno paura a scoprirsi troppo in difesa.

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    Anzhi-Udinese © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    La prima frazione di gioco si conclude quindi con un 0-0 che sottolinea ancora una volta una prestazione non buona dei bianconeri nel cammino in Europa League non hanno brillato nel costruire gioco pericoloso. Nella ripresa la musica non cambia di molto, la noia è la vera protagonista del match fino a che al 72′ di gioco arriva la rete di Samba a sbloccare il risultato: il congolese riesce infatti ad imporsi su tutta la difesa dell’Udinese grazie ad uno stacco grandioso su calcio d’angolo di Boussoufa. I friulani non hanno nemmeno il tempo di ripartire che poco dopo si vedono mettere a segno la seconda rete del definitivo ko: a siglare la vittoria è l’ex bomber neroazzurro Eto’o che, lanciato da Lacina Traoré, non ha problemi a concretizzare. Il match si conclude con l’Anzhi che cerca di mettere a segno la terza rete senza però riuscirci e con l’Udinese che esce a testa bassa sapendo di essere matematicamente eliminata.

    I TABELLINI E LE PAGELLE:

    Anzhi-Udinese 2-0 (p.t. 0-0)
    Marcatori: 27′ st Samba, 30′ st Eto’o
    Anzhi (4-2-3-1): Gabulov 6; Logashov 6, Samba 7 (41′ st Lahiyalov), Joao Carlos 6, Tagirbekov 6; Shatov 6, Jucilei 7; Carcela 6.5 (23′ st Traorè 6.5), Boussufa 6, Zhirkov 6; Eto’o 7. A disposizione: Pomazan, Gadzhibekov, Agalarov, Muhammad, Burmistrov. All.: Hiddink
    Udinese (3-5-2): Brkic 6.5; Heurtaux 5, Danilo 6, Domizzi 6; Faraoni 5 (12′ st Basta, 31′ st Ranegie), Pereyra 6, Willians 5, Badu 5.5, Armero 5 (27′ st Pasquale 5); Fabbrini 6, Di Natale 5. A disposizione: Padelli, Coda, Reinthaler, Marsura. All.: Guidolin
    Arbitro: Gumienny (BEL)
    Ammoniti: Willians, Di Natale, Domizzi (U), Zhirkov, Boussoufa (A)
    Espulsi: Willians (U)

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS DI ANZHI-UDINESE:

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  • Anzhi-Udinese nulla è ancora definitivamente perduto

    Anzhi-Udinese nulla è ancora definitivamente perduto

    Nulla è ancora definitivamente perduto per l’Udinese che alle ore 18.00 scenderà in campo per affrontare l’Anzhi in un match delicatissimo per il passaggio al prossimo turno di Europa League: in quel di Mosca infatti l’imperativo per i ragazzi di Guidolin è vincere. Il percorso altalenante disputato fino ad oggi dall’Udinese tiene infatti i friulani in ultima posizione a quota 4 punti nel proprio girone preceduti dall’Anzhi che conduce a quota sette, dal Liverpool e dal Young Boys entrambi a quota sei. La partita non sarà di certo una delle più semplici per Di Natale e compagni che dovranno vedersela con la compagine russa di mister Guus Hiddink ma la possibilità di raggiungere l’Anzhi in classifica spingerà i bianconeri a dare il meglio di loro stessi.

    Proprio Guidolin ha spiegato di credere in un possibile passaggio: in caso di vittoria contro l’Anzhi infatti l’Udinese andrebbe a giocarsi la qualificazione alla fase successiva nel match contro il Liverpool che verrà disputata il 4 dicembre al Friuli. Dall’altra parte invece Hiddink ha dichiarato di sentirsi nettamente superiore alle altre squadre del girone: nonostante oggi debba fare a meno degli infortunati Smolov, Diarra, Shatov, il tecnico della squadra russa ha infatti spiegato che non teme minimamente il match contro l’Udinese dove si affiderà al ben noto Samuel Eto’o. Assenze pesanti invece per l’Udinese che dovrà fare a meno di Pinzi, Lazzari, Benatia e Muriel tenuti fuori a causa di qualche acciacco muscolare: nonostante le assenze i friulani voleranno a Mosca per mettere a segno il colpaccio e continuare a sperare.

    Antonio Di Natale e Samuel Eto'o FBL-EUR-C3-UDINESE-ANZHJ MAKHACHKALA
    Antonio Di Natale e Samuel Eto’o © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    A far sorridere l’Udinese è il pareggio conquistato all’andata quando, tra le mura amiche, il solito Totò Di Natale salvò dalla sconfitta i propri compagni mettendo in rete il pallone del pareggio proprio sullo scadere del tempo, replicando al goal di Lacina Traorè che era riuscito a superare un tentennante Padelli tra i pali. Per la partita di oggi però non ci sono possibilità di sbagliare e di concedere agli avversari di farsi avanti e soprattutto di segnare: grinta e determinazione dovranno essere quindi il dodicesimo e tredicesimo compagno di squadra dei friulani.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Anzhi-Udinese alle ore 18.00
    Anzhi (4-2-3-1): Gabulov; Tagirbekov, Joao Carlos, Samba, Zhirkov, Jucilei, Ahmedov; Boussafa, Eto’o, Carcela, Traore. A disposizione: Dzhenetov, Agalarov, Gadzhibekov, Lahiyalov, Gabulov, Logashov, Burmistrov. All.: Hiddink
    Indisponibili: Smolov, Diarra, Shatov.
    Udinese (3-5-2): Brkic; Coda, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Willians, Badu, Armero; Fabbrini, Di Natale. A disposizione: Padelli, Berra, Faraoni, Heurtaux, Pasquale, Reinthaler, Ranegie. All.: Guidolin
    Indisponibili: Pinzi, Lazzari, Benatia, Muriel.
    Arbitro: Gumienny

  • La reggia di Eto’o da 80 mila euro al mese

    La reggia di Eto’o da 80 mila euro al mese

    C’è chi può e chi non può. Eto’o rientra nella seconda categoria, di quelli che possono di tutto e di più. Trasferitosi due estati fa in Russia tra lo scetticismo generale, Samuel Eto’o non può essere definito come un calciatore depresso. Nonostante la lontananza dal calcio che conta, il camerunense pare essersi ambientato piuttosto bene nell’ex Unione Sovietica. Di oggi la notizia dell’ultimo vizietto dell’ex fuoriclasse blaugrana, una reggia. Sì, perché Eto’o è pur sempre il calciatore più ricco al mondo con i suoi 20 milioni d’ingaggio annui, con i quali sorride sopra Messi e Ronaldo.  E tra una spesuccia e l’altra può anche trovare senza difficoltà le risorse per affittare un palazzo che ai tempi degli Zar avrebbe avuto come padrone di casa i vari Romanov e compagnia bella.

    Adesso a Mosca lo Zar è Samuel Eto’o, primo sovrano di colore che governerà sulla Russia per almeno due anni. La sede dello Zar nero conta quattro piani, una piscina, una sauna, cinque camere da letto e una discreta visuale della capitale dalla terrazza dell’ultimo piano. Per rispetto della crisi economica che dilaga in Europa, Eto’o non ha voluto comprare la reggia ma soltanto affittarla. Prezzo ragionevole in fondo, circa 80 mila euro al mese. Calcolando che al giorno Eto’o ne guadagna 55 mila, va da sé che problemi per arrivare a fine mese il calciatore non dovrebbe averne.

    Vi presentiamo Zar Eto’o | ©ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images

    In tutto questo c’è una pecca, se vogliamo anche pesante, che forse ha inciso sul prezzo contenuto dell’affitto. Parliamo della televisione. Uno schermo che sì e no raggiungerà i 50 pollici, troppo pochi per lo Zar Eto’o. Una smorfia chiara di insoddisfazione ha squarciato il viso del camerunense, che non ha fatto nulla per nasconderla. C’è da scommetterci che non si farà pregare due volte nell’andare al primo Trony o Mediaworld in versione russa, scansando in agilità i pacchi del Fuoritutto, per una soluzione. Noi, per la reggia di Eto’o, vedremo bene anche una sala da cinema. In affitto, si capisce.

  • Eto’o resta a guardare, si sblocca Di Natale

    Eto’o resta a guardare, si sblocca Di Natale

    Finisce 1-1 la sfida tra Udinese-Anzhi, match valido per la prima giornata della Fase a gironi di Europa League. Al gol di Lacina Traorè degli ospiti nel corso del primo tempo, ha risposto il capitano Totò Di Natale in pieno recupero, quando ormai l’ennesima sconfitta interna aleggiava sul campo del Friuli. Partita più da sbadigli che altro. I friulani non soffrono più di tanto gli avversari guidati da Hiddink, che si rendono protagonisti di una partenza piuttosto blanda. La prima occasione dell’incontro è proprio per gli uomini di Guidolin, con il colpo di testa del marocchino Benatia che si spegne di pochissimo alto sulla traversa. La gara scivola poi tra la noia generale fino al termine della prima frazione, quando il bomber ivoriano Traorè trova la rete del vantaggio.

    L’1-0 è propiziato sopratutto dal goffo intervento di Padelli. Il secondo di Brkic (ieri indisponibile) accompagna in porta la battuta di Traorè, che altrimenti si sarebbe spenta abbondantemente fuori (più che un tiro la conclusione dell’attaccante era un cross). Guidolin impreca dalla panchina contro la sfortuna che ancora una volta sembra abbattersi sulla sua squadra, che fino a quel momento non aveva demeritato al cospetto di Eto’o e compagni, nonostante l’assenza dall’undici titolare di capitan Di Natale.

    Antonio Di Natale dopo il gol dell’1-1 | ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Il numero 10 entra in campo quando mancano 30 minuti al termine. Insieme a lui fa il suo ingresso sul terreno di gioco anche l’esterno destro Basta. La situazione però non migliora per l’Udinese, che appare ancora impalpabile lì davanti e con un centrocampo che è soltanto lontano parente rispetto a quello dello scorso anno, quando Asamoah e Isla facevano la differenza. Hiddink è vicino alla sesta vittoria consecutiva (tra campionato ed Europa League) e decide di coprirsi negli ultimi minuti di gara. Samuel Eto’o ha un guizzo importante, l’unico della serata italiana, e Padelli deve sfoderare un intervento da urlo per evitare il gol del ko, togliendo dall’angolino un pallone che i tifosi bianconeri avevano già battezzato dentro lo specchio della porta. Quando tutto sembrava perduto, arriva il pareggio in extremis per i padroni di casa. L’uomo della provvidenza è ancora una volta Totò Di Natale, bravo ad avventarsi sulla corta respinta del portiere e ribadire in rete il pallone del definitivo 1-1.

    Si salva così l’Udinese e forse anche Guidolin. In caso di sconfitta la situazione del tecnico bianconero sarebbe diventata intricata, nonostante la famiglia Pozzo in questo senso rappresenti una garanzia. Forse sarebbe stato però lo stesso Guidolin a lasciare, memori anche delle dichiarazioni a caldo rilasciate al termine del match contro il Braga.

    Udinese-Anzhi 1-1, le pagelle

    Padelli 6: è la media tra la papera del primo tempo e il miracolo della ripresa sulla conclusione di Eto’o. Da comunque la sensazione di non poter impensierire Brkic per una maglia da titolare.
    Faraoni 6,5: positiva la prova dell’ex Inter che dimostra di trovarsi a suo agio nel ruolo di esterno destro. Sicuramente da rivedere, anche se davanti a lui c’è Basta.
    Williams 5: nei piani estivi della dirigenza bianconera doveva sostituire il ghanese Asamoah, trasferitosi alla Juventus. Il brasiliano però incappa nell’ennesima serata storta.
    Di Natale 6,5: fino al gol il capitano dell’Udinese non si rende quasi mai pericoloso. Rimane però l’uomo della provvidenza, l’unico fuoriclasse rimasto a questa squadra.
    Traorè 6,5: è alto più di due metri ma dispone di un’agilità invidiabile. E’ il bomber dell’Anzhi, con 6 gol in 8 presenze. Arrivato quest’estate per 12 milioni di euro dal Kuban continua a stupire.
    Eto’o 6: in ombra per buona parte del match. Hiddink lo sposta nella posizione di trequartista, alle spalle di Traore. Mostra però tutta la sua classe nel finale di partita, quando soltanto un fantastico Padelli gli nega la gioia del gol.

    HIGHLIGHTS UDINESE-ANZHI 1-1