Tag: samuel Eto’ o

  • Le pagelle di Brescia – Inter. Disastro Cordoba

    Le pagelle di Brescia – Inter. Disastro Cordoba

    Pagelle Brescia

    Arcari voto 7 Splendida partita del numero 1 del Brescia che praticamente salva i suoi in più occasioni. Apre una sfida nella partita con il macedone Goran Pandev e la stravince negandogli il gol più volte, specialmente nel secondo tempo quando con un’uscita spericolata praticamente para con il viso evitando il pallonetto dell’attaccante nerazzurro.

    Zambelli 6 buona la sua prestazione, visti gli innumerevoli cross che fa partire dalla fascia pertutto il tempo che rimane in campo. Viene sostituito poiché recuperato in extremis, non volendo rischiare ulteriori infortuni.

    Zebina 5,5 Prova opaca del giocatore ex juventino che è responsabile sul gol interista, di tenere in gioco Eto’o. Spinge molto sulla fascia in fase offensiva ma lascia molto a desiderare in quella difensiva, permettendo troppo scorribande dei giocatori nerazzurri nella sua zona.

    Caracciolo 6,5 L’airone colpisce ancora i nerazzurri come aveva già fatto all’andata. L’assist glielo serve Cordoba involontariamente. Ha l’occasione di far vincere la partita al Brescia nel finale, ma si fa parare il rigore da Julio Cesar e alla fine il pareggio sta stretto al Brescia. -3 punti al fantacalcio per il rigore sbagliato!

    Eder 6,5 Entra a partita in corso e lascia il segno, soprattutto nel finale quando supera in velocità Cordoba, e lo costringe a commettere fallo da rigore. Ancora pericoloso nell’ultimo minuto quando scavalca con un pallonetto Julio Cesar,  ma si fa recuperare  e stoppare da Stankovic prima di riuscire a calciare a rete

    Brescia: Arcari 7; Zebina5,5, Mareco 5,5, Zoboli 5,5; Zambelli 6(16’ s.t. Eder 6,5), Kone 5,5, Vass 5, Hetemaj 6, Berardi s.v.(25’ Daprela 5,5); Diamanti 6, Caracciolo 6.

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 7,5 Ancora una volta protagonista positivo in assoluto dei suoi. Grandi parate che riescono a congelare il risultato fino all’errore di Cordoba. Sul gol di Caracciolo non ha specifiche colpe. Poi nel finale dimostra di essere un vero pararigori, dopo quello contro il Palermo, neutralizzando il tiro dagli undici metri di Caracciolo. Discorso opposto per l’airone: +3 al fantacalcio!

    Sneijder 6,5 Bella la partita dell’olandese, che si rende utile alla manovra della squadra in molte azioni. Suo il calcio d’angolo dal quale nasce il gol dell’1 a 0 interista. Poi nella ripresa colpisce il palo da fuori area con un tiro a giro che ricorda molto Fifa alla Playstation! Sfortunato

    Eto’o 6,5 31 gol stagionali per festeggiare i suoi 30 anni con il suo record personale di 36 gol stagionali che si avvicina ad essere infranto. Però non riesce ad essere incisivo come al solito. Troppo lontano dalla porta pensa a dare una mano alla squadra in fase di ripiegamento, lasciando spazio a Pandev davanti, facendo perdere peso alla manovra offensiva nerazzurra. Sprecato

    Pandev 5,5 gioca una buona partita dal punto di vista dei movimenti, e dell’impegno. Ma un attaccante deve fare gol, e lui ultimamente la porta non la vede nemmeno con il cannocchiale. Praticamente gli capitano due palle gol nitide e lui ovviamente le scarica direttamente sul portiere avversario. Il calcio è beffardo si sa, e la regola magica del gol mangiato gol subito è sempre valida.

    Cordoba 4,5 Entra al 20’ del secondo tempo, per far riposare Lucio in vista della partita di Champions contro il Bayern Monaco, e da solo riesce a rovinare una partita che fino ad allora non aveva regalato grandi spunti al Brescia. Splendido l’assist per Caracciolo che porterà il Brescia sull’1 a 1. Poi nel finale si fa battere in velocità da Eder e in ripiegamento lo stende in area di rigore. Chiara occasione da gol e ultimo uomo = rigore e rosso diretto.  Disastroso

    Inter: Julio Cesar7,5; Maicon 6, Lucio 6 (20’ s.t. Cordoba 4,5), Ranocchia 6, Nagatomo 6(32’s.t. Materazzi s.v.); Zanetti 6, Stankovic 5,5, Sneijder 6,5; Pandev 5,5, Eto’o 6,5, Pazzini 5,5 (25’ s.t. Kharja 5).

  • Sneijder-Eto’o sbancano Marassi. Inter a -2 dalla capolista

    Sneijder-Eto’o sbancano Marassi. Inter a -2 dalla capolista

    Formazione con il colpo di scena finale per l’Inter che schiera in campo Ranocchia centrale, con un recupero che sa di miracolo dopo l’infortunio al legamento contro il Bayern, con Chivu che torna a sinistra e Zanetti a centrocampo. Per la Sampdoria modulo rivoluzionato con la scelta di una difesa a 4, con Volta al posto di Zauri e Ziegler esterno. Rimane in panchina Biabiany, lasciando il posto a Mannini.

    Fase di gioco iniziale con l’Inter che spinge molto sulle fasce sia con Chivu che con Zanetti supportato da Kharja. La difesa doriana è molto compatta e i nerazzurri fanno girare molto velocemente la palla sfruttando il gioco laterale. Al 15’ punizione dal limite dell’area per Sneijder che calcia sopra la barriera a giro, ma trova la risposta di un reattivo Curci.  I nerazzurri continuano la manovra offensiva schiacciando la squadra blucerchiata, ma i doriani chiudendosi con ordine non permettono agli uomini di Leo di finalizzare le azioni. Nella prima parte della partita funziona alla perfezione l’atteggiamento tattico della Sampdoria con il centrocampo robusto che riesce a contenere alla perfezione le offensive interiste.

    Al 28’ sugli sviluppi di un calcio d’anglo per la Samp Lucchini colpisce di testa e confeziona una doppia occasione per Dessena e  Maccarone che ad un metro dalla porta vengono praticamente murati dalla difesa nerazzurra. L’azione continua e Mannini recuperata palla da fuori area fa partite un gran tiro che impegna Julio Cesar. La samp si chiude e riparte velocemente sulle fasce . La difesa interista soffre queste ripartenze e al 39’ Ziegler viene servito in area e solo un salvataggio miracoloso di Ranocchia tiene la partita sul punteggio di 0 a 0.

    Al 42’ ancora fortunata la squadra di Leonardo con un azione confezionata dalla ditta Guberti- Poli, con il secondo servito in area, controlla e calcia a botta sicura colpendo il  secondo palo con Julio Cesar che può solo guardare.

    Stesso copione nella ripresa dove la Samp copre benissimo tutti gli spazi e non permette mai all’Inter di essere pericolosa. Un’Inter lenta in mezzo al campo con una manovra farraginosa e priva di fantasia, che riesce solo a far un possesso palla sterile. Gli attaccanti nerazzurri praticamente sono isolatissimi.

    Al 14’ uno due veloce tra Eto’o e Sneijder che libero dalla marcatura fa partire una conclusione che va vicino al palo alla destra di Curci.  Occasionissima per la Sampdoria al 16’ su lancio perfetto di Palombo a servire Maccarone praticamente davanti a Julio Cesar. Il numero 1 nerazzurro esce a valanga e compie un intervento che vale un gol. Al 26’ dopo una fase di gioco senza emozioni Pazzini guadagna un calcio di punizione sul limite dell’area. Sneijder  su calcio piazzato prende la mira e fa partire un tiro a giro che va sull’angolo opposto del portiere. Curci non ci arriva e l’olandese può esultare per il gol del vantaggio. Ancora Sneijder  al 34’ su punizione fa tremare il pubblico doriano colpendo il palo esterno.

    Nel finale l’Inter si limita a mantenere il risultato, difendendosi con ordine con l’occasione d’oro che capita al 44’ ad Eto’o che si vede parare un gran tiro da Curci. Forcing nei minuti di recupero per una Samp a trazione anteriore che ci crede e spinge forte sull’acceleratore.  Nel finale Eto’o è spietato e infila Curci tornando al gol dopo 4 partite di astinenza. Inter batte Sampdoria 2 a 0 e lancia un messaggio chiaro al Milan e al Napoli: siamo noi la squadra da battere per vincere il titolo!

    SAMPDORIA (4-5-1): Curci; Volta, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini, Dessena (31’s.t. Biabiany), Poli (42’ s.t. Macheda), Palombo, Guberti (39’ s.t. Koman); Maccarone.

    A disposizione: Da Costa, Martinez, Zauri, Laczko, Koman, Macheda, Biabiany.

    All. Di Carlo

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu; J.Zanetti, Kharja (17’ s.t. Pandev), Stankovic; Sneijder; Pazzini (42’ Mariga), Eto’o.

    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Mariga, Thiago Motta, Obi, Pandev, Coutinho.

    All: Leonardo

  • Inter – Bayern Monaco: un Mercoledì da Leoni!

    Inter – Bayern Monaco: un Mercoledì da Leoni!

    Se fosse un film sarebbe “Un mercoledì da Leoni” quello che attende i nerazzurri stasera in campo a San Siro nell’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. I tedeschi vedono in questa sfida l’opportunità di una rivincita dopo la sconfitta nella finale del 22 maggio a Madrid. Entrambe le squadre in estate non hanno praticamente fatto grandi colpi di mercato riconfermando gli stessi uomini.

    Stesso anche l’inizio di stagione in salita, forse pagando la stanchezza per l’annata precedente, con l’Inter che si è saputa riprendere solo dopo l’arrivo di Leonardo con 8 vittorie su 10 partite e il Bayern di Van Gaal che è tornato a macinare gioco e vittorie solo in quest’ultimo mese, abbandonando definitivamente la conquista del titolo.

    La differenza rispetto al 22 maggio sta nell’assenza pesantissima di Diego Milito, che ha vissuto in quest’anno calcistico il periodo più travagliato della sua carriera, non riuscendo praticamente mai a recuperare dai numerosissimi infortuni che l’hanno colpito. Dall’altra parte Van Gaal che nella finale spagnola aveva dovuto rinunciare a Frank Ribery perché squalificato, stasera potrà schierare tutte le sue stelle, proponendo in attacco anche il bomber Mario Gomez utilizzando alla massima potenza il potenziale offensivo della sua squadra.

    “L’Inter non è cambiata molto – ha spiegato ai giornalisti Louis Van Gaal – e finora io non l’ho mai vista giocare in modo diverso. Chi ha visto la finale di Madrid lo sa bene, e poi basta vedere come l’Inter gioca ogni settimana. Anche contro il Cagliari nella ripresa si è chiusa dietro senza fare nulla mentre l’avversario attaccava.

    Il tecnico del Bayern attacca Leo e la società per il modo di giocare troppo difensivista:

    “Si vede che allenatore e società hanno deciso di giocare così, io invece voglio offrire un calcio più attraente per i tifosi: attaccare è più difficile rispetto a pensare solo a difendersi, ma è la mia idea di calcio”.

    Una squadra con Ribery, Robben, Muller e Gomez ha sicuramente nel suo dna elevatissime doti offensive, ma come ha dimostrato in Bundesliga la squadra di Van Gaal ha evidenti limiti in fase difensiva.

    Leo dal canto suo ha voluto puntualizzare sull’aspetto relativo alla stanchezza della squadra e sul fatto che la sua squadra subisca troppi gol.

    “La squadra ha risposto molto bene a un momento dispendioso e arriva a questa gara di Champions con stimoli altissimi. Punti deboli e forti del Bayern? Tutti ne hanno. Se mi andrebbe domani una vittoria 3-2? Sappiamo le regole, in Champions, a differenza del campionato, non è un gran risultato.”

    Volendo analizzare la partita a livello tattico è necessario vedere come scenderanno le squadre in campo.

    Van Gaal non lascia nulla al caso, essendo un abilissimo allenatore, dovrebbe schierare la stessa formazione scesa in campo contro il Manz con quattro difensori: centrali Badstuber e Tymoshchuk con Lahm a destra e l’ipotesi Luiz Gustavo a sinistra. Centrocampo di contenimento con Schweinsteiger e Pranjic a dare un po’ di copertura poiché in fase offensiva agiranno sulle fasce Ribery e Robben con Muller libero di svariare dietro l’unica punta Mario Gomez.

    Leo stasera si affiderà alla vena realizzativa di Eto’o che in Champions ha già segnato 7 gol. Non avendo a disposizione Milito e non potendo schierare Pazzini perché già utilizzato dalla Sampdoria in Champions dovrà cambiare la formazione. In difesa ci sarà il ballottaggio tra Cordoba e Ranocchia per chi dovrà affiancare il rientrante Lucio. Maicon a destra stakanovista dei nerazzurri ha praticamente giocato tutte le partite. A sinistra c’è il rebus sul possibile utilizzo di Chivu permettendo a Zanetti di tornare a centrocampo. La linea dei mediani vedrà quindi Thiago Motta play basso con Zanetti e Cambiasso di supporto. Sneijder e Stankovic dovrebbe svariare e non dare punti di riferimento alla difesa bavarese, con l’unica soluzione offensiva rappresentata da Samuel Eto’o.

    Curiosità per gli interisti, Josè Mourinho ieri ai giornalisti ha detto che stasera tiferà Inter davanti alla Tv: “Io sono sempre con i miei amici. Voglio sempre che vincano tutte le partite ma sarà tosta perché il Bayern è una grandissima squadra, Io sarò con la mia maglia a guardare la partita in Tv”.

  • Inter – Cagliari: Probabili Formazioni

    Inter – Cagliari: Probabili Formazioni

    Stasera la squadra guidata da Leonardo scenderà in campo a San Siro contro il Cagliari di Donadoni cercando di dare una continuità di risultati utili, che, a seconda del risultato tra Milan e Chievo vorrà dire rimanere agganciati alla capolista o rosicchiarle ulteriori punti. Continuano le risposte piccanti tra Leonardo che riferiva come la sua squadra nonostante i “soli” due punti guadagnati sulla capolista sia ora più vicina e le repliche di Galliani che sdrammatizzava dimostrando come il suo ragionamento matematico non facesse una piega. Le vere risposte arriveranno dai campi di gioco dove l’Inter dovrà affrontare il Cagliari in una sfida tutt’altro che facile.

    Lucio e Sneijder hanno svolto allenamenti personalizzati e  non sono stati convocati per stasera, cercando di far riposare l’olandese reduce da un affaticamento muscolare e di non forzare i tempi di recupero del difensore brasiliano in vista della sfida di Champions contro il Bayern di mercoledì prossimo.

    Il serbo Dejan Stankovic dopo le tre settimane di stop e il rientro con la Fiorentina è di nuovo arruolabile anche se probabilmente ci sarà una staffetta a centrocampo. Giornata speciale per lui perché scendendo in campo oggi contro il Cagliari festeggerebbe la partita numero 200 con la maglia nerazzurra.

    Proprio in vista della sfida di Champions ci dovrebbe essere un mini turn-over tra i nerazzurri, dove l’argentino Cambiasso dovrebbe avere un turno di riposo, con il ritorno di Thiago Motta nella posizione di play basso. La difesa dovrebbe essere quella proposta nella partita di Firenze con Ranocchia e Cordoba al centro, Maicon e ancora una volta dal primo minuto Yuri Nagatomo a sinistra.

    Zanetti non sa nemmeno cosa significhi la parola turn-over e quindi scenderà regolarmente in campo. Altri possibili titolari a centrocampo potrebbero essere Kharja e Dejan Stankovic entrambi papabili per il ruolo di trequartista dietro le punte, con il serbo in vantaggio. In attacco immancabili gli attori protagonisti delle ultime splendide prestazione dei nerazzurri: Eto’o e Pazzini che viaggiano entrambi a una media gol stratosferica, con il camerunense a quota 27 gol in 33 partite e Pazzini arrivato nel mercato di gennaio già a quota 4 gol con la nuova maglia nerazzurra.

    Dal fronte opposto nessun problema di indisponibilità per Roberto Donadoni che è partito alla volta di Milano con la rosa al completo.

    In conferenza stampa il tecnico del Cagliari ha voluto ribadire che a San Siro la sua squadra va per giocarsi la partita, senza fare troppi calcoli: “Mi dà fastidio quando leggo che con l’Inter ci può stare la sconfitta. Loro sono una grande squadra, che lotta per vincere il campionato. Ma anche noi siamo una squadra di serie A. Se loro giocheranno da ’10’ accetteremo l’eventuale sconfitta. Però noi dobbiamo dare il massimo e giocarcela. – ha aggiunto Donadoni- Dobbiamo tenere i ritmi alti e sfruttare le occasioni che si presenteranno”.

    Vediamo nel dettaglio le scelte del tecnico Donadoni:

    In porta Agazzi, con una difesa composta dai centrali Canini e Astori con a destra Pisano e a sinistra Agostini. Centrocampo robusto d’interdizione con Biondini, l’immancabile capitano Daniele Conti e il talentuoso Nainggolan su cui hanno già messo gli occhi molte società, con Cossu a completare il reparto. In attacco dopo la partenza di Alessandro Matri la coppia fissa è Acquafresca Nenè. Un’altra ipotesi è la scelta di una sola punta (Acquafresca) affiancato da Cossu e Lazzari.

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Thiago Motta, Kharja; Stankovic; Pazzini, Eto’o.

    All. Leonardo.

    Panchina: Castellazzi, Materazzi, Natalino, Mariga, Cambiasso, Coutinho, Pandev

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Maicon

    Squalificati: Chivu (1)

    Indisponibili: Lucio, Samuel, Milito , Sneijder

    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu; Nené, Acquafresca.

    All. Donadoni.

    Panchina: Pelizzoli, Perico, Ariaudo, Laner, Lazzari, Missiroli, Ragatzu

    Diffidati: Canini, Ariaudo

    Squalificati: nessuno

    Indisponibili: nessuno

  • Fiorentina – Inter: Probabili formazioni. Leo lancia Nagatomo

    Fiorentina – Inter: Probabili formazioni. Leo lancia Nagatomo

    Stasera la serie A scenderà in campo con due recuperi di campionato, dove vedremo affrontarsi a Firenze la Fiorentina di Siniša Mihajlovićr igenerata dalla rimonta in casa del Palermo, contro i nerazzurri costretti a vincere per non abbandonare definitivamente l’obiettivo scudetto. L’altro recupero si terrà a Genova dove si svolgerà il derby della lanterna tra Sampdoria e Genoa, dove anche in questo caso un pareggio non sarebbe utile a nessuna delle due squadre vista la bassa posizione occupata in classifica da entrambe.

    Leonardo nell’ultima conferenza stampa ha confessato ancora una volta la sua idea di calcio offensivo e di bel gioco,  chiedendo coerenza di giudizio sulla sua squadra, senza fare drammi per una partita persa dopo una incredibile rimonta. Alle 18 e 30 i nerazzurri scenderanno in campo per cancellare l’amarezza della sconfitta di Torino con questo probabile schieramento: Julio Cesar estremo difensore, coppia di centrali Ranocchia Cordoba con Maicon a destra e la possibilità di vedere fin dal primo minuto sulla fascia opposta al brasiliano, il nipponico Nagatomo, avanzando  capitan Zanetti a centrocampo. Playmaker basso della mediana stavolta sarà Cambiasso essendo indisponibile Thiago Motta, con il supporto a lati di Kharja e Zanetti. L’olandese Sneijder si muoverà dietro il reparto offensivo composto da Pazzini – Eto’o, quest’ultimo particolarmente ispirato, vorrà farsi perdonare gli errori di domenica sera.

    Dal fronte opposto l’ex giocatore e vice in seconda di Roberto Mancini all’Inter Siniša Mihajlović, ha affermato in conferenza stampa di augurare la rimonta scudetto ai nerazzurri con la loro vittoria finale, ma di voler assolutamente conquistare i 3 punti per riportare la Fiorentina in una zona di classifica più idonea al blasone della squadra. “La squadra di Leonardo ha vinto sette della ultime nove partite – ha detto Sinisa ai giornalisti – L’Inter ha tutte le carte in regola per vincere lo scudetto. Io domani però voglio batterli, anche se rimango un tifoso nerazzurro”.

    Il tecnico viola schiererà una formazione con Boruc in porta, un difesa composta da Gamberini e il giovane Camporese (con il suo primo gol in Serie A proprio nel match contro il Palermo), De Silvestri e Pasqual terzini. A centrocampo rimane l’incognita su chi prenderà il posto davanti alla difesa tra Donadel e D’Agostino, con il primo leggermente favorito per le maggiori doti difensive. Supporto sulle fasce arriverà dal nuovo arrivato nel mercato di gennaio Behrami, e da Santana. Ispiratissimo Riccardo Montolivo, che dopo l’ottima prestazione di domenica con un palo colpito da 30 metri e il gol che ha chiuso la partita con il Palermo, vorrà mettersi in mostra contro la sua probabile prossima squadra. Coppia d’attacco formata dal bomber Gilardino e Adrian Mutu reintegrato a pieno titolo nella squadra, anche se  in queste ultime ore si parla di uno nuovo “caso Mutu” dove i servizi segreti romeni, abbiano in mano un’intercettazione telefonica tra un malvivente di Costanza, Nuredin Beinur(accusato in Romania di corruzione tangenti e violenza), e appunto il calciatore viola. Dalle intercettazioni in questione emerge che il boss malavitoso paghi i conti al calciatore e sfrutti in cambio la sua immagine per fare soldi. “Non è vero, è solo altro fango su di me” ha dichiarato il giocatore romeno esausto di questa situazione. I guai per Mutu sembrano non finire mai.

    FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Comotto, Gamberini, Camporese, Pasqual; Behrami, Donadel, Montolivo; Santana, Gilardino, Mutu. Panchina : Neto, De Silvestri, Natali, Marchionni, D’Agostino, Babacar, Ljajic. Allenatore: Mihajlović
    Squalificati: nessuno

    Diffidati: Boruc, Donadel, Marchionni

    Indisponibili: Frey, Jovetic, Vargas, Kroldrup

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Cordoba, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Kharja; Sneijder; Pazzini, Eto’o. Panchina: Castellazzi, Materazzi, Natalino, Stankovic, Mariga, Pandev, Coutinho. Allenatore: Leonardo

    Squalificati: Chivu (2 turni) Thiago Motta (1)

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Maicon

    Indisponibili: Lucio, Samuel, Milito

  • Leonardo: “cerco un bel gioco chi mi prende lo sa”

    Leonardo: “cerco un bel gioco chi mi prende lo sa”

    Mentre Milan e Roma disputano in questa due giorni di calcio europeo l’andata degli ottavi di Champions League, i nerazzurri domani sono attesi a Firenze per il recupero della giornata di campionato persa durante lo svolgimento del Mondiale per Club. Questa partita potrebbe rappresentare un’opportunità per smaltire i postumi dell’ultima sconfitta contro la Juve che ha lasciato a tutto l’ambiente interista l’amaro in bocca.

    Il tecnico nerazzurro Leonardo  nella conferenza stampa alla vigilia del match di recupero tra Fiorentina e Inter difende i suoi dopo la sconfitta esterna proprio contro i bianconeri.

    Leo usa parole forti per spiegare la sua filosofia di calcio, il suo modo di allenare:

    “La squadra non è stanca, né vecchia o morta e non vedo tutti questi problemi. Domenica abbiamo perso una partita e basta, non credo a un problema trasferta. Noi cerchiamo sempre di imporci dovunque per vincere e giocare bene, l’Inter ha tutte le caratteristiche per farlo. In campionato è ancora tutto aperto, cosa stiamo qui a piangere? Non capisco. Io voglio un calcio offensivo, cerco un bel gioco e lo farò sempre. Chi mi prende, sa che sono fatto così”.

    A chi gli avesse fatto notare come l’Inter renda di meno fuori da San Siro, come a Udine e a Torino dove i nerazzurri con due sconfitte non hanno raccolto punti, il tecnico brasiliano esclude categoricamente qualsiasi problema da trasferta:

    “In casa e fuori casa si è sempre 11 contro 11, sempre nello stesso campo, non c’è alcuna influenza su una squadra così forte ed esperta. La squadra deve solo giocare e cercare di far male: non devi essere meno propenso a giocare come sai, l’Inter deve giocare per far male e ha le qualità per farlo”

    Leonardo parla anche di Eto’o e di come possa sembrare paradossale trovare in quel gol sbagliato il caprio espiatorio della partita contro la Juve:

    Le critiche ad Eto’o? Ci vuole davvero coraggio a criticare uno come Eto’o, non esiste– ha aggiunto Leonardo Lui ha fatto 27 gol, può capitare anche un secondo in cui non trovi lo spazio o il colpo giusto, parlare di problema Etò’o non esiste, lui sta benissimo ed è un giocatore esperto, figuratevi se si abbatte per una cosa del genere. Mi sembra quasi che anche a questo proposito si cerca di attaccare l’Inter, quasi come se si aspettasse che perdessimo una partita”.

    Chiarimenti anche su Pandev utilizzato di meno rispetto al suo predecessore Rafa Benitez e come si è visto a Torino sicuramente non in ottima condizione:

    “Pandev? Lo vedo molto meglio. Ha fatto il titolare per tanto tempo, poi è stato fuori e il sistema è cambiato. Per lui non è facile, anche perché è sempre entrato in campo in momenti difficili. La continuità gli potrà essere utile e sono sicuro che Goran risponderà bene al momento giusto”.

    Il discorso va irrimediabilmente verso la trasferta di Firenze, con le considerazioni relative all’avversario reduce da una grande rimonta a Palermo, e sulle parole del presidente Massimo Moratti che si è detto ancora convinto di conquistare il titolo:

    “Per quanto riguarda i viola, affrontiamo sempre le squadre nel loro momento migliore, è il destino dei grandi. La Fiorentina è in forma, lo sappiamo. Sul presidente che ha detto di credere allo scudetto è ovvio, ma io non riesco neanche a fare tutti questi conti. Quale squadra oggi può dire: ‘Ho già vinto’? Una settimana fa c’era la grande Inter che faceva spettacolo, ora la squadra è logora, mille problemi, è esagerato. Io ho la mia idea di calcio, non entro in queste cose qui. Voglio un bel calcio, io punto a un’Inter che giochi bene. L’Inter è la migliore squadra del mondo, non dimenticatevelo, non c’è niente da piangere: dopo il Barcellona giochiamo un grande calcio, io penso a un calcio offensivo, siamo sul tetto del mondo e non scordatevelo”.

    (Fonte: Gazzetta dello Sport)

  • 100 volte Di Natale – Toni. Bari quasi in B

    100 volte Di Natale – Toni. Bari quasi in B

    Eccoci con l’appuntamento settimanale di Liscio e Sbalascio, col quale andremo ad analizzare i migliori e i peggiori della 24esima giornata di campionato:

    Al primo posto dei Lisci c’è Totò Di Natale, che sabato contro la Sampdoria ha siglato le sue 100 reti in maglia friulana. Lui, che è da anni l’idolo dei tifosi (a Udine è più amato di Zico), in estate ha rifiutato grandi club, tra i quali la Juventus, proprio per non abbandonare quella gente che tanto lo ama e apprezza, sdebitandosi così con la 100esima rete in 6 anni di Udinese. In concomitanza con Di Natale, per via delle 100 reti, collochiamo anche Luca Toni, autore anch’egli del 100esimo gol (in serie A) siglato sabato sera durante Cagliari – Juventus. Un traguardo importante per l’attaccante modenese a coronamento di una grande carriera tra i professionisti.

    Al secondo posto collochiamo Samuel Eto’o, sempre più trascinatore di questa Inter. 27 gol stagionali tra campionato e coppe, il camerunense non stecca una partita e risulta essere sempre decisivo nei momenti convulsi del match. Sta ingaggiando un duello a distanza con Edinson Cavani e tutti siamo curiosi di sapere come andrà a finire, ovvero chi dei due vincerà la classifica cannonieri. Una sfida intensa fino alla fine tra i bomber più prolifici della stagione.

    Piazza d’onore per Josip Ilicic, autore ieri di una prova straordinari. Entrato nella ripresa di Lecce – Palermo quando i suoi erano sotto 2-1, in pochi minuti cambia il match a favore dei rosanero siglando un gol di vitale importanza (2-4) dopo aver mandato in gol prima il suo gemello Pastore e poi il rientrante Hernandez. Lo sloveno 21enne ha veramente una classe impressionante, questo palermo ormai non può più fare a meno di lui.

    Tra gli Sbalasci di giornata troviamo al primo posto Julio Sergio, il portiere della Roma autore ieri di una prova alquanto imbarazzante contro l’Inter, non tanto per i 5 gol incassati quanto il modo in cui li ha presi: grossolana la papera su Eto’o per il 2-1 momentaneo dei nerazzurri, e anche se tenta di rimediare agli errori, non riesce mai ad infondere sicurezza alla retroguardia giallorossa. Ha straperso il confronto diretto con il collega (e connazinale) Julio Cesar, il quale dall’altro lato del campo si è superato con almeno 4 interventi decisivi.

    Al secondo posto rinnoviamo la critica verso un Bari completamente allo sbando, bruttissima copia di quello ammirato l’anno scorso quando arrivò decimo in campionato, e ormai abbandonata al suo destino (la serie B). La squadra, priva del suo uomo migliore Barreto (ma questo non è un alibi), non riesce a esprimersi e a essere pericolosa in zona gol, e ora recuperare 9 punti per tirarsi fuori dalla zona retrocessione sembra un’impresa veramente difficile, se non impossibile.

    Infine ultimo posto per i tafferugli visti al Ferraris tra le tifoserie di Genoa e Milan. Gli ultras rossoblù hanno attaccato quelli rossoneri lanciando petardi, fumogeni e altri oggetti in direzione del settore ospiti. La rivalità, o meglio l’odio che i genoani nutrono nei confronti dei milanisti, è tristemente nota per l’omicidio di Spagnolo avvenuta nel 1995 per mano di un ultrà rossonero, e da quel giorno in poi i rischi di gravi disordini durante questa partita non si sono mai placati. Speriamo veramente che su questo accaduto si ci possa mettere una pietra sopra.

  • Inter vs Roma: 5 a 3! Inizia la “Leomuntada”

    Inter vs Roma: 5 a 3! Inizia la “Leomuntada”

    Otto gol in una sola partita. Il bello del calcio è andato in scena questa sera a San Siro tra Inter e Roma in una partita rocambolesca e non adatta ai cardiopatici!

    Il Milan nel pomeriggio ha frenato la sua corsa contro il Genoa pareggiando 1 a 1, quindi l’occasione di rosicchiare punti era fondamentale per entrambe le squadre. Questa partita è più di un’occasione.

    Le squadre non attendono molto prima di iniziare a fare sul serio. Parte un po’ frenata la Roma, mentre l’Inter inizia in maniera vivace come accade da quando c’è Leo in panchina.

    Bastano 3 minuti per sbloccare il risultato, quando Sneijder allarga il gioco per Maicon, e il brasiliano gli restituisce palla al limite dell’area. Il numero 10 nerazzurro quasi da fermo fa partire un siluro che va a finire nell’angolo alto opposto alle spalle del portiere della Roma. Nessuno poteva immaginare una partenza migliore.

    La risposta della Roma non si fa attendere. Al 13’ una bellissima percussione di Vucinic, il montenegrino serve in corsa sulla destra Cassetti che mette una palla tesa in area e Simplicio in scivolata insacca il pallone in rete riportando la partita sul pari.

    La squadra di Leo è stordita dal colpo e incassa molte azioni offensive romaniste, dove il risultato non si sblocca solo grazie ai proverbiali miracoli di Julio Cesar che toglie le castagne dal fuoco in più occasioni. I nerazzurri non si perdono d’animo e al 35’ con una bella ripartenza interista, ci pensa Eto’o dribblando prima Riise e poi scaricando in porta un tiro centrale, che Julio Sergio con qualche colpa non riesce a parare.

    Si va riposo sul punteggio di 2 a 1 per l’Inter. La differenza l’hanno fatta i portieri fin qui.

    Nella ripresa le due squadre partono molto più lente, solo al 63’ ci sarà un episodio chiave, con l’ingenuità di Burdisso che trattiene e butta giù in area Pazzini lanciato a rete. Espulsione e rigore per i nerazzurri.

    Eto’o dal dischetto è micidiale: 3 a 1.  L’Inter non si accontenta e al 71’ allunga con un colpo di testa sotto porta di Thiago Motta servito dal sempre presente Eto’o.

    La partita sembra finita, ma la Roma non si arrende e da una punizione di De Rossi, con una bellissima deviazione di Vucinic al 75’ nasce il gol che permette ai giallorossi di accorciare le distanze, portandosi sul 4 a 2.

    Finale al cardiopalma con il colpo di testa di Juan che sbatte contro il palo,  il pallone arriva a Simone Loria, con una generale dormita della difesa interista e il difensore della Roma mette in rete la palla del 4 a 3 al minuto 81.

    L’Inter non riesce a tenere testa alla Roma nonostante la superiorità numerica, anzi ne soffre le avanzate e solo nel finale con un forcing aggressivo riesce con Cambiasso a chiudere la partita sul 5 a 3 al minuto 90.

    Una partita bellissima che ci ha mostrato la forza di due grandi squadre che non si arrendono mai e che giocano un bel calcio.

    La partita ha dato i suoi verdetti: Roma che esce sconfitta ma assolutamente non ridimensionata, e l’Inter che ribadisce con prepotenza la sua candidatura a inseguitrice di lusso con il Napoli nei confronti del Milan.

  • Leonardo cala il poker. Inter – Bologna 4-1

    Leonardo cala il poker. Inter – Bologna 4-1

    Quarta partita per leonardo e quarta vittoria per il brasiliano sulla panchina interista, questa volta a farne le spese è il Bologna di malesani che viene battuto nettamente per 4-1. Stankovic, Milito e doppietta dell’ onnipresente Eto’ o mentre il gol della bandiera per il Bologna è firmato da Gimenez.

    Leonardo il rombo con Stankovic vertice alto e Thiago Motta vertice basso del centrocampo con davanti il duo Milito – Eto’ o, mentre Malesani si presenta a san siro con il solo Di vaio davanti con Ramirez in appoggio. È un Inter che parte a mille, pressing a tutto campo che non permette nessun tipo di manovra alla squadra rossoblù e prima palla gol con Milito che non sfrutta una sponda di Lucio mandando sul palo da posizione ravvicinata. È solo però questione di minuti per il vantaggio neroazzurro che arriva al 20’ con Stankovic che insacca su assist di Eto’ o, gol tuttavia viziato da una netta posizione di fuorigioco del serbo. Passano 10 minuti e nuovo errore di impostazione del Bologna che permetta a Milito di involarsi in porta, dribbling su Portanova e sinistro che batte Viviano impotente. Sussulto Bologna con il suo giocatore principe, Di Vaio che sfugge a Lucio ma non riesce ad insaccare grazie alla bella parata di Castellazzi in angolo. Nel recupero Maicon taglia come il burro la difesa del Bologna servendo a Thiago Motta la possibile palla del 3-0 che non viene però sfruttata dal brasiliano sebbene in buona posizione di battuta. Finisce così il primo tempo con la squadra di leonardo assoluta padrona del campo con tuttavia il vizio dell’ irregolarità del primo gol di Stankovic in netta posizione irregolare.

    Nessun cambio in casa nerazzurra mentre per il Bologna dopo 3 minuti entra Gimenez al posto di Mudingayi. La squadra di Malesani sembra più convinta ed infatti si presenta al tiro diverse volte, in maniera molto pericolosa prima con Gimenez che davanti a Castellazzi spara alto, poi con Di Vaio che su punizione manda di poco a lato e poi due volte con Gimenez, una con Perez ed Ekdal ma senza mai impegnare seriamente Castellazzi. L’ Inter controlla e quando decide di accelerare sono guai per la difesa rossoblù, Eto’ o duetta alla grande con Milito che di tacco serve al camerunense la palla splendida del 3 a 0. Etò’ o non è sazio e al 72’ su punizione sigilla il poker la squadra campione d’ Italia e del mondo. Nei minuti finali Gimenez sigilla il gol della bandiera su azione in mischia in area.

    Bella vittoria per la squadra di Leonardo che festeggia nel migliore dei modi il record di capitan Javier Zanetti che con 519 presenze eguaglia Beppe Bergomi che verrà superato, con ogni probabilità, mercoledì sera nel recupero contro il Cesena.