Tag: Samuel Etò

  • Inter il dopo Eto’o? Il mercato nerazzurro deve ancora partire!

    Inter il dopo Eto’o? Il mercato nerazzurro deve ancora partire!

    Il lungo addio tra Samuel Eto’o e l’Inter sta giungendo alla fasi finali. Dopo che la squadra russa dell’Anzhi ha già ufficializzato sul proprio sito con un comunicato l’accordo raggiunto sia con il giocatore sia con i nerazzurri, il bomber camerunense oggi è diretto a Roma, precisamente a Villa Stuart per le classiche visite mediche, a seguito delle quali si attende il suo arrivo in Russia. ADDIO RE LEONE- Un addio che fa davvero male ai cuori dei tifosi nerazzurri, per un campione che più di Ibrahimovic, e in meno tempo era entrato a far parte di un gruppo riuscendo a farsi apprezzare sia  per le qualità tecniche (e le vagonate di gol) ma soprattutto per l’impegno la dedizione e il sacrifico dimostrato per la squadra. Indimenticabile la partita giocata contro il Barcellona dove Mourinho lo schierò terzino, o l’anedotto con il quale lo Special One dopo un paio di panchine lo fece tornare in campo contro il Catania chiedendogli di giocare largo, poiché giocando in quel modo l’Inter avrebbe vinto la Champions. Poi qualcosa si è incrinato, nonostante nella passata stagione sia stato il trascinatore assoluto del mini triplete, realizzando quota 37 gol e superando il suo record di reti in una sola stagione. Il furto nella sua casa milanese, l’episodio dei cori razzisti che lo videro quasi arrivare alle mani con dei giovani milanesi, e forse la voglia di cambiare squadra per trovare quelli stimoli che con l’Inter erano già esauriti in soli due anni( senza voler esser troppo materialisti e citare la possibilità di vedersi raddoppiare un ingaggio che già con l’Inter era a dir poco faraonico).

    ©Giuseppe Cacace/Getty Images
    Questi i suoi numeri d’addio 103 presenze, con 52 gol, portandosi a casa una Champions League, uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e un Mondiale per Club con la maglia nerazzurra. MERCATO INTER- Purtroppo per Gasperini e Moratti questo addio ufficializzato solo il 24 di Agosto non può che rappresentare un vero e proprio problema. Esattamente tra 7 giorni il mercato chiuderà i battenti, e i nerazzurri orfani di un campione come Samuel Eto’o hanno visto il proprio mercato in entrata letteralmente bloccato in attesa della vendita dei suoi top player. Senza considerare la grana dovuta ad una possibile partenza di Sneijder, ancora corteggiato in maniera sibillina da Sir Alex Ferguson. La Gazzetta dello Sport in edizione odierna parla di affare praticamente concluso per l’uruguayano Diego Forlan in forza all’Atletico Madrid, per una cifra vicina ai 5 milioni di euro, chiudendo un affare low cost ma con molte garanzie. Ma l’evidente ritardo nella corsa agli acquisti potrebbe portare i nerazzurri a comprare giocatori inutili dal punto di vista tattico al modulo ideale schierabile da Gasperini. Proprio il tecnico interista ha spiegato in una recente intervista come le sue priorità siano due esterni d’attacco e un centrocampista, poiché Milito e Pazzini bastano a puntellare il centro dell’area. Oggi ci sarà un ulteriore summit di mercato con Preziosi, dove Branca cercherà di intavolare una trattativa per lo scambio Viviano- Kucka, provando a strappare già da quest’anno il centrocampista rossoblu, e ribadendo ancora una volta l’interesse per Rodrigo Palacio. ZARATE E TEVEZ– Per rendere la squadra sempre più una colonia argentina i nomi caldi che arrivano dalle indiscrezioni di mercato sono i soliti con Tevez e Zarate in pole position. Per l’Apache come riporta il Corriere dello Sport in mattinata l’Inter avrebbe proposto un prestito oneroso su base biennale con un diritto di riscatto molto importante.  A determinate cifre è difficile credere che l’Inter riesca ad accontentare sia lo sceicco Mansour, sia lo stesso giocatore il cui ingaggio rappresenterebbe una zavorra davvero ingombrante in vista del Fair Play Finanziario. Per quanto riguarda il giocatore biancoceleste Mauro Zarate, il discorso sembra più abbordabile, poiché come lo stesso giocatore ha dichiarato sul suo profilo personale di Twitter  (“Non sono però io a voler andare via , è lui (Reja, ndr) a non volermi più, me lo ha detto sin dal primo giorno di ritiro”) la sua storia d’amore con la Lazio sembra essere giunta al termine. L’ostacolo alla trattativa? I 20 milioni richiesti da Lotito e il pessimo rapporto tra le due società dopo lo sgarbo Pandev.

  • Le pagelle di Inter – Roma 5-3

    Le pagelle di Inter – Roma 5-3

    Julio Cesar: 7 Ancora una volta determinante. Nel primo tempo tiene in gara l’Inter con tre miracoli, su Borriello, Simplicio e Menez. Sugli altri gol non ha particolari colpe. Castellazzi non ce ne voglia ma uno come Julio è indispensabile: Santo Subito!

    Maicon 6,5 Devastante nella prima parte della partita, accelerazioni, dribbling e cross per i compagni. Scende nella ripresa anche per limitare le offensive della Roma. È un giocatore rinato. Anche la curva è tornata a cantare “quant’è forte Maicon?”.

    Pazzini: 6,5 Stesso discorso per la partita di Bari, dove non tocca un pallone per 40 min, poi viene servito entra in area e si procura un rigore decisivo. È un giocatore che fa veramente la differenza. Leonardo avrà seri problemi per scegliere il compagno di Eto’o con un Pazzini così in forma. Fossero tutti così i problemi!

    Eto’o : 8 Re Leone! Scatta corre dribbla segna! Fa tutto in 90 minuti, in una partita in cui da l’anima nel vero senso della parola. È in una condizione fisica straripante e scarta gli avversari come fossero birilli. Aiutato sul primo gol dall’errore di Julio Sergio si fa tutto il campo su e giù per 90 minuti riuscendo anche a servire un assist a Thiago Motta. Nel finale realizza l’azione che porterà Cambiasso al gol. Risultato? Due gol e due assist: da Fantacalcio!

    Thiago Motta: 7 Sente il profumo di convocazione in nazionale e non fa mancare il suo apporto decisivo al centrocampo nerazzurro. Non tira mai indietro la gamba e recupera una miriade di palloni. Tatticamente sempre al posto Giusto. Ciliegina sulla torta, realizza il gol del 4 a 3!

    Snejider7,5 Pronti mirate fuoco! Si è presentato così. 3 minuti e fa partire un siluro all’incrocio dei pali. Il Cecchino è tornato, e grazie alle sue geometrie l’Inter gira alla perfezione. Sembra di rivedere l’olandese della scorsa stagione, lanci perfetti, aperture a tutto campo e assist per le punte. Divino

    Julio Sergio 5,5 Incolpevole sul siluro di Sneijder, ha grosse responsabilità sul secondo gol con un tiro non difficile da neutralizzare. Si riscatta nel secondo tempo compiendo innumerevoli parate sulle offensive nerazzurre. Perde nettamente ai punti la sfida con Julio Cesar!

    Vucinic 6,5 Splendida la sua partita soprattutto nel primo tempo quando insieme a Borriello trascina i suoi e mette in seria difficoltà la retroguardia dell’Inter. Nel  primo tempo partecipa all’azione dell’1 a 0 e nella ripresa devia in rete con una grande giocata d’anticipo la punizione calciata da De Rossi. Un giocatore di un’altra categoria.

    De Rossi 5 Lontano anni luce dal giocatore che tutti conoscono. Non gioca molti palloni e non riesce ad essere incisivo come dovrebbe. Soffre la mancanza di un giocatore come Pizzarro, fondamentale per il gioco di Ranieri. Calcia comunque la punizione potrebbe riaprire la partita. Svogliato

    Burdisso 4,5 Brutta la partita dell’argentino ex interista, che non riesce a prendere le misure agli attaccanti nerazzurri e nella ripresa si perde Pazzini e lo affossa in piena area di rigore, lasciando la sua squadra in inferiorità numerica e con un rigore contro. Inguardabile

    Borriello 6 merita quantomeno la sufficienza perché nel duello con Ranocchia ne esce assoluto vincitore, facendo impazzire la difesa nerazzurra con ottime sponde e splendide giocate. Vedere il tunnel a Maicon nella ripresa. Gli è mancato solo il gol. O Guerriero.

    Ranocchia 5,5
    Cordoba 6
    Zanetti 7
    Kharja 6
    Cambiasso 7
    Milito 5,5
    Juan 5
    Cassetti 5,5
    Riise 5
    Perrotta 5
    Simplicio 6
    Menez 5,5
    Loria 6

  • L’Inter dorme, Sneijder da la sveglia e travolge il Bari

    L’Inter dorme, Sneijder da la sveglia e travolge il Bari

    La squadra di Leonardo ha dimostrato come le grandi squadre anche giocando male riescano a portare a casa i 3 punti. Una partita che per tutto il primo tempo non ha regalato nessuna emozione, come in un incontro di pugilato dove i due pugili si studiano prima di sferrare il colpo decisivo. L’Inter scende in campo con una formazione inaspettata, e fin troppo offensiva schierando in avanti Milito Pazzini ed Eto’o, con il supporto dei 3 centrocampisti Kharja Zanetti e Motta.

    Inedita anche la coppia tutta italiana di centrali Ranocchia Materazzi. Nessuna sorpresa in formazione per la squadra di Ventura. È stata una partita dalle due facce, dove nel primo tempo va dato assolutamente merito al Bari di aver annullato il gioco dell’Inter e ci sono da fare serie critiche alla scelta iniziale della formazione da parte di Leo. I nerazzurri scesi in campo sono apparsi fin dall’inizio troppo sbilanciati e l’effetto 3 punte, togliendo peso al centrocampo ha reso paradossalmente sterile l’attacco. Degne  di nota nel primo tempo sono state le accelerazioni di Maicon arrembante sulla sua fascia e  la splendida parata di Julio Cesar su punizione di Almiron.

    Il nervosismo non è mancato in campo, soprattutto alla luce del gestaccio di Chivu, che ha rifilato un pugno al centrale del Bari Marco Rossi. Gesto ingiustificabile che non essendo stato ravvisato dalla terna arbitrale fa del giocatore romeno un candidato perfetto per la squalifica da prova televisiva. Nel secondo tempo l’ingresso di Snejider ha dato più qualità alla manovra interista, mostrando un Bari molto più schiacciato nella sua metà campo.

    Solita partita di Eto’o che sfreccia sulla fascia come una gazzella e serve splendide palloni ai compagni di reparto, come nell’azione dell’uno due veloce che porta Kharja a scaricare il pallone in rete al 24’ del secondo tempo( l’ex genoano non andava in rete, addirittura da 21 mesi). Dopo il gol cambia totalmente la partita del franco marocchino, che trova più sicurezza e tranquillità nelle giocate. Nel finale il Bari crolla prima con il gol di Pazzini su un bel pallone recuperato da Snejider e all’ultimo minuto con una percussione sulla fascia di  capitan Zanetti che scarica su Kharja, assist per Snejider e pallone in rete, festeggiando il rientro nel migliore modo possibile!

    Bilancio positivo per i nerazzurri che, dovevano assolutamente vincere e riescono a tornare in corsa diretta per lo scudetto, ma serataccia per Chivu che in un periodo di partite fondamentali che attendono l’Inter (Roma, Juventus e Fiorentina per il recupero) si rende protagonista con un episodio inguardabile, andando incontro a una squalifica minima di 3 turni. Un consiglio per Leo, alla Roma e alla Juve non si può regalare un tempo!