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  • Mazzarri risponde a Conte sulla polemica-calendario

    Mazzarri risponde a Conte sulla polemica-calendario

    Dopo la cocente sconfitta in Europa League del suo Napoli, Walter Mazzarri cerca di toccare le corde giuste per suscitare la reazione dei suoi uomini e per mantenere alta la concentrazione in vista del campionato, fermo restando che il tecnico continua a credere alla rincorsa-tricolore, anche se afferma di non gradire “la parola scudetto” e di non avvertire la pressione dell’inseguire la Juventus. Tuttavia, sono le sue stesse parole a dimostrare, quantomeno, una sua intima speranza nel raggiungere il tanto sognato obiettivo, considerando quali siano le tematiche toccate in conferenza stampa, con qualche frecciatina al veleno in direzione Juventus ed, in particolare, Antonio Conte. Il primo Marzo si avvicina sempre di più e, dunque, è già tempo di entrare in clima scontro diretto, in clima Napoli-Juventus, analizzando e puntualizzando a proposito del calendario delle due squadre, smentendo indirettamente le lamentele del tecnico bianconero che, qualche giorno fa, aveva sottolineato come la sua Juventus non venisse tutelata, con particolare riferimento al fatto che il match con la Roma è stato fissato nell’anticipo del sabato – dopo la trasferta con il Celtic nel martedì di Champions League – piuttosto che di domenica sera.

    Mazzarri replica a Conte sulla polemica-calendario | © Paolo Bruno/Getty Images
    Mazzarri replica a Conte sulla polemica-calendario | © Paolo Bruno/Getty Images

    In tal senso, dunque, Walter Mazzarri sottolinea che, dopo il match di Europa League contro il Plzen di giovedì sera, il Napoli ha avuto solo due giorni per recuperare prima della gara di domenica pomeriggio alle 15 contro la Sampdoria, al contrario dei bianconeri che, invece, ne hanno avuti quattro dal martedì sera al sabato sera, ossia “tre giorni interi per preparare la sfida contro la Roma”. A questo punto, dunque, giunge il parallelo con la condotta adottata dai rivali bianconeri sottolineando che “il Napoli sta zitto mentre chi se lo può permettere può lamentarsi di cose assurde. A me i conti non tornano”. 

    Walter Mazzarri aggiunge, poi, anche un ulteriore osservazione sulla differenza di trattamento riservata al Napoli dal calendario europeo e italiano, considerando ancora le differenze con la Juventus, facendo i conti in tasca al suo collega Conte in termini di tempistica per la preparazione dei prossimi match, fino allo scontro diretto, avvalorando le sue osservazioni dichiarando che la matematica non è un’opinione: “Dopo la Roma la Juventus avrà sette giorni per allenarsi mentre noi abbiamo la trasferta in Repubblica Ceca e poi giochiamo con l’Udinese di lunedì e poi ancora con la Juventus di venerdì”.

    Un modo per dimostrare, quindi, che il suo collega bianconero ha meno motivi per lamentarsi rispetto a lui che, però, finora ha preferito non farlo. Dunque, perchè farlo proprio ora?

    Probabilmente, il “cambio di strategia” di Mazzarri è un modo per calcare meglio la rivalità con i bianconeri al fine di fornire ai suoi uomini una dose supplementare di stimoli per la gara di domani contro la Sampdoria, cercando di tenere alta la tensione e facendo leva sulla voglia di reagire dopo la batosta europea che ha rappresentato una cocente “brutta figura” “che ci ha fatto capire che in Europa non si può andare in campo così”, nella speranza che il suo Napoli sia capace di confermare la tendenza mostrata finora, ossia la “capacità di reagire dopo aver preso i cazzotti”.

  • Torneo di Viareggio diretta live Sampdoria-Varese

    Torneo di Viareggio diretta live Sampdoria-Varese

    E’ già sfida decisiva quella che deve sfidarsi Sampdoria-Varese (diretta Rai Sport 2 alle ore 17.00) per la seconda giornata del Torneo di Viareggio 2013. I blucerchiati arrivano all’incontro dopo aver battuto di misura il Recreativo Huelva all’esordio con la rete a tre minuti dalla fine di Austoni che permette alla formazione ligure di arrivare al match con più tranquillità rispetto ai lombardi che lunedì hanno conquistato un solo punto contro gli argentini dell’All Boys, terminando la gara sull’1-1. Il Varese è costretto a vincere per tenere vive le speranze di passare il turno, mentre la Sampdoria potrebbe anche accontentarsi di una vittoria e giocarsi il passaggio alla Fase ad Eliminazione all’ultima giornata. Da tenere sotto controllo nelle due formazioni abbiamo i due bomber: Austoni, classe ’94, nella Sampdoria e Forte, classe ’94, nel Varese.

    In generale, le due società sono in prima linea sulla crescita dei giovani calciatori da inserire lentamente in prima squadra e quest’anno hanno sofferto i vari cambiamenti nel regolamento del Campionato Primavera, trovandosi spiazzati nella creazione della rosa. Nonostante tutto, ci sono diversi elementi interessanti.

    Il Pallonaro vi proporrà la cronaca testuale del match Sampdoria-Varese dalle ore 17.00 (anche qualche minuto prima).

    LA PAGINA SPECIALE SPECIALE DEL TORNEO DI VIAREGGIO

    Sampdoria – Varese 2-2
    Marcatori: 25′ Ghiglia (S), 53′ Zamparo (V), 61′ Luperini (S), 85′ Forte (V)

    Sampdoria (3-5-2): Falcone; Porro, Biraschi, Dejori; Pfrunder, Luperini, Lombardo (78′ Placido), Ivan, Cafferata (81′ Iannelli); Ghiglia, Austoni (90′ Hambo).
    Varese (4-4-2): Di Graci; Parini (70′ Scapinello), Qaqi, Bruzzone, Azzolin; Romano (76′ Acquaviva), Bassi, Truzzi, Forte (87′ Molino); Moreo, Zamparo.

    • 90′ + 4′ Finita. 2-2 il risultato finale. Partita bella da vedere, emozionante fino all’ultimo minuto.
    • 90′ + 4′ Biraschi con un calcio di punizione dal limite dell’area impegna severamente il portiere del Varese.
    • 90′ Saranno quattro i minuti di recupero!
    • 86′ Forte rischia di portare in vantaggio il Varese, ancora con una personalissima azione e conclusione dal limite che trova preparato Falcone.
    • 85′ RETE! Pareggio del Varese! Forte parte in azione solitaria, entrato in area calcia verso la porta, il portiere blucerchiato non trattiene e la palla finisce in rete lentamente. 2-2.
    • 82′ Austoni ci prova di tacco su cross basso dalla sinistra. Facile presa per il portiere del Varese.
    • 79′ Cafferata si esibisce in un’azione personale di pregevole fattura e conclude dalla distanza senza impensierire Di Graci, ben posizionato.
    • 78′ Inizia il valzer delle sostituzioni.
    • 69′ I giocatori in campo iniziano ad accusare un po di fatica.
    • 63′ Il Varese prova a reagire, ma la difesa blucerchiata difende bene.
    • 61′ RETE! Samp nuovamente in vantaggio!! Fantastico gol di Luperini che dalla fascia sinistra si inventa una rete a giro sul secondo palo! Straordinario!!! 2-1.
    • 53′ RETE! Pareggio del Varese!!! Zamparo conclude a rete con un bel tiro incrociato su assist pennellato di Bassi. 1-1.
    • 46′ Si riparte!
    • 45′ Fine primo tempo. Primi minuti lombardi, alla lunga escono i liguri che meritano questo vantaggio.
    • 40′ Ghiglia liscia in piena area a spreca l’occasione per siglare la doppietta personale.
    • 35′ La Samp recrimina per un calcio di rigore non concesso dall’arbitro. Giusta decisione del direttore di gara.
    • 26′ Reazione immediata del Varese con un tiro dalla distanza fuori di poco.
    • 25′ RETE!! Sampdoria in vantaggio!! Ghiglia supera Di Graci con un tiro al volo su cross dalla destra di Pfrunder. 1-0
    • 23′ Occasione d’oro per Austoni che aggancia la palla in area e spara addosso al portiere del Varese da ottima posizione.
    • 20′ Pericolosa la Samp con un calcio di punizione ben calciato da Lombardo. Di Graci concentrato spazza lontano con i pugni.
    • 15′ Prima occasione per i blucerchiati in area lombarda. Ghiglia ci prova di tacco su azione da calcio d’angolo.
    • 11′ Varese più pimpante, Sampdoria troppo rinunciataria.
    • 5′ Tanta confusione in questi primi minuti. Varese molto aggressivo.
    • 1′ Si parte.
    • Squadre in campo con qualche minuto di ritardo.
    • Buon pomeriggio a tutti da Marco Deiana, quest’oggi seguirò per voi la gara Sampdoria-Varese, valida per la seconda giornata del Gruppo A del Torneo di Viareggio 2013.
  • Delio Rossi si scusa. Non con Burdisso

    Delio Rossi si scusa. Non con Burdisso

    Durante Sampdoria-Roma l’episodio del dito medio di Delio Rossi rivolto alla panchina giallorossa ed anche all’indirizzo di capitan Francesco Totti che poi si è avvicinato per un chiarimento. Il gesto ha suscitato ovviamente l’ira ed il risentimento di molti romanisti, tra cui anche Daniele De Rossi che nel post-gara aveva commentato in maniera molto dura il comportamento del tecnico della Sampdoria facendo leva sul fatto che non fosse la prima volta che si rendesse protagonista di episodi sopra le righe, così come accaduto durante la sua esperienza alla Fiorentina quando colpì Ljajic con uno schiaffo “reagendo” ad un suo malumore connesso ad una sostituzione. In più, durante la gara di domenica scorsa a Marassi Delio Rossi è stato espulso dal direttore di gara ed, uscendo dal campo, ha avuto un  forte diverbio anche con il romanista Nicolas Burdisso, che ha completato il suo “pomeriggio da dimenticare”, a parte la soddisfazione per la vittoria ottenuta contro la Roma.

    Delio Rossi si scusa, ma non con Burdisso | ©  Claudio Villa/Getty Images
    Delio Rossi si scusa, ma non con Burdisso | © Claudio Villa/Getty Images

    Nel post-gara, poi, Delio Rossi aveva voluto ridimensionare l’accaduto, definendolo semplicemente come “questioni di campo” senza andare ad alimentare ulteriori polemiche e cercando di chiudere la questione in maniera sbrigativa e, soprattutto, negando di aver compiuto quel gestaccio: invece, poi, la diffusione delle fotografie che lo ritraevano proprio mentre rivolgeva il gestaccio sono state una prova “inconfutabile” e, dunque, Delio Rossi ha deciso di scusarsi pubblicamente per quel dito medio, anche perchè il Giudice Sportivo ha provveduto a squalificarlo per due giornate motivando così il provvedimento:“per avere al 48° del secondo tempo con plateale gestualità, assunto un atteggiamento ingiurioso e provocatorio nei confronti di un calciatore avversario” e rafforzando la portata della decisione sottolineando che tale “infrazione” è stata rilevata da un assistente.

    A questo punto, dunque, Delio Rossi ha deciso di fare mea culpa a metà, scusandosi e sottolineando il suo “rammarico” per l’episodio, precisando di “aver sempre dato e preteso rispetto, non tollero gli insulti senza motivo”, ed andando così ad attribuire parte delle responsabilità della sua reazione a chi lo ha provocato, come ad evidenziare il nesso di causa-effetto che riguarderebbe, secondo Delio Rossi, Nicolas Burdisso reo di essersi rivolto verso di lui ed averlo insultato da lontano e che, per questo motivo, non avrebbe alcun motivo “per scusarsi con lui”. Proprio per tale ragione, schierandosi al fianco di Nicolas Burdisso, la Roma ha deciso di emettere un comunicato ufficiale con cui prende una posizione decisa contro le parole di Delio Rossi, affermando che nessun tesserato dell’ As Roma ha insultato il tecnico della Sampdoria e che “il deprecabile gesto da lui compiuto non è ascrivibile a un comportamento dei calciatori della Roma”.

    La società della Sampdoria, dal canto suo, ha voluto uniformarsi alla decisione di punire il tecnico giunta dal Giudice Sportivo comminando una multa al proprio allenatore, proprio per sottolineare il suo errore ed il fatto che chi ricopre un ruolo importante non può incorrere in simili situazioni. L’aspetto lodevole è che tale multa avrà un fine nobile e  verrà devoluta in beneficenza all’Ospedale Gaslini di Genova, con l’auspicio che il tecnico abbia compreso la “lezione” così come lui stesso ha promesso: “non voglio più rubare la scena con brutti episodi, meglio far parlare con i risultati”.

  • Moratti brucia tutti, Mauro Icardi sarà nerazzurro

    Moratti brucia tutti, Mauro Icardi sarà nerazzurro

    Nel mercato estivo l’Inter avrà in pugno il colpo Mauro Icardi, il giovane attaccante argentino della Sampdoria corteggiato dal Napoli nel mercato di riparazione e sfumato per il club azzurro proprio nell’ultimo giorno delle trattative. Icardi, dunque, sembra destinato ad essere il colpo dell’Inter per tentare di “pareggiare” l’acquisto di Balotelli da parte dei cugini del Milan e l’operazione complessivamente si aggirerà intorno ai 15 milioni di euro più premi, anche se l’Inter sta ancora trattando le “modalità” di pagamento, cercando di sborsare soltanto otto milioni cash ed il resto tramite una contropartita tecnica gradita alla Samdporia, con Silvestre tra i più probabili sul piede di partenza in direzione Genova. Un’operazione quella di Icardi in ogni caso finalizzata al progetto-giovani nerazzurro, che sta già prendendo corpo con l’acquisto di Kovacic e che continuerà a prendere forma con l’arrivo dell’argentino Mauro Icardi, che l’Inter ha “prenotato” prima che le sue quotazioni di mercato si impennino, considerando il suo buon rendimento in campionato in questa stagione con la maglia blucerchiata, e soprattutto la sua giovane età: compirà ventanni tra una settimana.

    Mauro Icardi prenotato dall'Inter | © Claudio Villa/Getty Images
    Mauro Icardi prenotato dall’Inter | © Claudio Villa/Getty Images

    In ogni caso, nel portare Mauro Icardi all’Inter l’aspetto decisivo è la volontà del calciatore che, a quanto pare, ha detto no al Napoli proprio sognando il club nerazzurro , in cui la “famiglia argentina” sarebbe ben lieta di accoglierlo e lui stesso potrebbe giocare fianco a fianco con uno dei suoi idoli (dopo Batistuta, ndr), ossia Diego Milito, sempre che il Principe non decida di lasciare la squadra nerazzurra nel mercato estivo.

    Ovviamente, poi, per Mauro Icardi l’operazione-Inter rappresenterebbe il salto verso la grande squadra che potrebbe consacrarlo definitivamente, offrendogli un ingaggio già importante: in tal senso, si parla di una  proposta contrattuale da un milione di euro a stagione, fino al 2017, che gli consentirà di incrementare notevolmente i propri guadagni considerando che alla Sampdoria attualmente percepisce 150 mila euro all’anno e che ha rifiutato il rinnovo propostogli dal club blucerchiato fino al 2015.

    L’Inter del prossimo anno, dunque, sta prendendo forma: con largo anticipo, sperando che il tempismo sia un fattore determinante per bruciare la concorrenza.

  • Delio Rossi dito medio in Sampdoria-Roma

    Delio Rossi dito medio in Sampdoria-Roma

    Il finale di Sampdoria-Roma ha prolungato la tensione del match oltre il triplice fischio del direttore di gara, mettendo in luce un episodio che, di certo, non può essere considerato un esempio di correttezza e sportività, ancor di più se proviene da un tecnico che, dunque, dovrebbe riuscire a contenere le proprie reazioni e non cadere nelle eventuali provocazioni  dei calciatori. L’episodio in questione ha avuto come protagonista Delio Rossi, tecnico blucerchiato dal passato laziale, che probabilmente avrà sentito particolarmente la gara contro i giallorossi, nonostante non si tratti più di un derby per lui. Ebbene, sul risultato di 3-1 per la sua squadra, Delio Rossi ha mostrato il dito medio all’indirizzo della panchina romanista e, in particolare, verso capitan Francesco Totti che, a quel punto, si è avvicinato alla panchina blucerchiata per discutere con il tecnico. Da questo episodio in breve tempo si sono accesi anche gli animi di altri calciatori della Roma presenti in panchina, ma fortunatamente si è evitato che si degenerasse in una rissa anche se, poi, al momento dell’espulsione di Delio Rossi da parte dell’arbitro Celi, proprio mentre il tecnico della Sampdoria lasciava il terreno di gioco, è seguito un ulteriore diverbio fra lo stesso Delio Rossi ed il romanista Burdisso, prima che il tecnico si rivolgesse alla curva doriana per incitarla ad esultare per il pesante successo ottenuto e, di conseguenza, sottolineare ancora di più lo “sfottò” nei confronti degli avversari giallorossi.

    Delio Rossi, dito medio in Sampdoria-Roma | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Delio Rossi, dito medio in Sampdoria-Roma | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    A tal proposito, a fine gara lo stesso Delio Rossi ha cercato di spiegare l’accaduto, negando di aver compiuto qualsiasi gesto offensivo ed attribuendo parte delle responsabilità del suo nervosismo a Nicolas Burdisso, reo di averlo provocato e di aver così suscitato la sua reazione che, però, il tecnico ha ridimensionato in termini di gravità, descrivendolo esclusivamente come una “questione di campo, cose che accadono per la tensione ed il nervosismo della gara ma che dopo il novantesimo non hanno più senso di esistere e non c’è nulla da aggiungere”. Di parere diverso, invece, è Daniele De Rossi che critica il gesto del tecnico affermando che “non ci si può sempre nascondere dietro la trance agonistica”, sottolineando in particolar modo il fatto che il tecnico Delio Rossi ha “quasi 60 anni” e che non è la prima volta che si trovi coinvolto in episodi del genere e, dunque, “dovrebbe porsi delle domande”. 

    In tal senso, il riferimento inequivocabile è proprio al precedente episodio che vide lo scorso anno Delio Rossi, all’epoca tecnico della Fiorentina, protagonista di un increscioso gesto nei confronti del calciatore Viola Ljajic che, appena uscito dal campo perchè sostituito dal tecnico, gli rivolse qualche parola di troppo alla quale Delio Rossi reagì con violenza sferrando uno schiaffo all’indirizzo del calciatore, proprio nei pressi della panchina e sotto gli occhi di tutti. La scena venne ripresa dalle telecamere e costò una squalifica a Delio Rossi, così come pare probabile riaccadrà adesso, dopo che una fotografia ha chiarito ed immortalato il gesto del dito medio mostrato da Delio Rossi all’indirizzo della panchina romanista.

  • Sampdoria-Roma, è notte fonda per i capitolini. Osvaldo ne combina un’altra…

    Sampdoria-Roma, è notte fonda per i capitolini. Osvaldo ne combina un’altra…

    Parte male il nuovo corso Andreazzoli. A Marassi, Sampdoria-Roma finisce 3-1 tra rigori sbagliati, gol annullati e polemiche varie. Non basta al nuovo tecnico capitolino il cambio del modulo tattico (passando dal 4-3-3 al 3-4-1-2) per cambiare le sorti della squadra che esce da Genova con una brutta sconfitta. Per i blucerchiati invece ennesima impresa di una stagione iniziata alla grande, proseguita tra mille difficoltà fino all’esonero di Ferrara e il conseguente arrivo di Delio Rossi che ha permesso una nuova svolta al campionato della formazione ligure. Per la Roma invece diventa sempre più difficile agganciare il terzo posto, ultimo utile per partecipare alla prossima Champions League. A questo punto si fa dura anche raggiungere la zona Europa League, viste le difficoltà della squadra a far risultato.

    LA PARTITA – Primo tempo tutto di marca giallorossa che non si rende però particolarmente pericolosa dalle parti di Romero. Le emozioni maggiori arrivano nel secondo tempo, quando viene annullato una rete regolare a Lamela (il fuorigioco era ad inizio azione, ma il guardalinee non sbandierando ha fatto proseguire l’azione, salvo poi giudicare irregolare la posizione dell’argentino sulla respinta di Romero su tiro di Totti dalla distanza. I capitolini si innervosiscono e passano in svantaggio con la rete dell’ex juventino Estigarribia che insacca con un bel diagonale su assist di Sansone. La Roma può subito tornare in partita ma Osvaldo, prima subisce un fallo da rigore, poi pretende di tirarlo ed infine tira il più inguardabile dei calci di rigore. La Samp prende coraggio e prova a far sua la partita. Nel giro di sei minuti, prima raddoppia con un calcio di punizione si Sansone (battuto sul palo difeso da Stekelenburg), poi subisce la rete di Lamela che riapre i giochi ed infine Icardi sistema tutto con un colpo di testa sul primo palo su azione da calcio d’angolo.

    Sansone, protagonista nella sfida tra Sampdoria e Roma © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Sansone, protagonista nella sfida tra Sampdoria e Roma © Gabriele Maltinti/Getty Images

    QUOTA SALVEZZA & EUROPA – La Sampdoria con la vittoria contro la Roma sale a 28 punti e mancano ipoteticamente solamente 12 punti per centrare l’obiettivo di inizio stagione. La squadra ha cambiato completamente registro con l’arrivo di Delio Rossi che ha trovato il giusto equilibrio alla formazione blucerchiata e la salvezza diventa a portata di mano. Per la Roma invece è notte fonda. Con la sconfitta rimediata a Marassi i capitolini rimangono a 34 punti, a dieci lunghezze dal terzo posto occupato dalla Lazio e a 5 lunghezze dalla Fiorentina, attualmente sesta.

    LE PAGELLE SAMPDORIA-ROMA
    Osvaldo 4.5 – Si procura un rigore, lo ruba a Totti (battitore della squadra) e lo sbaglia malamente. Serve altro per commentare la prestazione dell’italo-argentino?
    Lamela 6.5 – Il più vivace dei suoi. Nonostante sia stato schierato come esterno di centrocampo, con compiti di copertura (vista la difesa a tre), l’argentino è il più pericoloso dei suoi. Segna il gol del momentaneo pareggio, ma viene annullato e prova a riaprire la gara sul 2-0.
    Icardi 6.5 – Istinto da killer. Gli capitano poche occasioni da rete e in una di queste mette a segno il gol della sicurezza. Roberto Mancini, in tribuna, prende appunti…
    Sansone 7.5 – Entra nella ripresa e cambia completamente volto al match. Realizza inoltre la rete del 2-0 con una bellissima punizione calciata sul palo del portiere capitolino.

    TABELLINO SAMPDORIA-ROMA 3-1
    Sampdoria: (3-5-1-1): Romero 6.5; Gastaldello 5.5, Rossini 6, Costa 5.5; De Silvestri 6, Poli 6.5, Krsticic 6, Obiang 6.5, Estigarribia 6.5 (81′ Poulsen 6); Soriano 5.5 (46’Sansone 7.5); Icardi 6.5. Allenatore: Rossi.
    Roma (3-4-1-2): Stekelenburg 5; Marquinhos 5.5, Burdisso 5, Castan 6 (55′ Dodò 6); Lamela 6.5, De Rossi 6, Bradley 5.5 (67′ Florenzi 6), Marquinho 6 (88′ Lopez sv); Pjanic 6.5; Osvaldo 4.5, Totti 6. Allenatore: Andreazzoli.
    Marcatori: 55′ Estigarribia (S), 73′ Sansone (S), 75′ Lamela (R), 77′ Icardi (S)

    Le reti di Sampdoria-Roma
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  • Sampdoria-Roma, post-Zeman. La prima di Andreazzoli

    Sampdoria-Roma, post-Zeman. La prima di Andreazzoli

    Il dopo Zeman inizia oggi per i giallorossi. La sfida Sampdoria-Roma apre il nuovo ciclo Andreazzoli che ha sostituito il boemo dopo il suo esonero. Sono previsti parecchi cambiamenti nella formazione capitolina che cercherà di trovare l’equilibrio tattico mai avuto con l’ex tecnico del Pescara. I padroni di casa, dopo il buon punto in casa del Torino, sono chiamati alla prova del nove e Delio Rossi vorrà testare la personalità dei propri ragazzi. La classifica non sorride a nessuna delle due squadre con la Sampdoria in piena mischia per non retrocedere e la Roma troppo distante da quel terzo posto che ad agosto è stato battezzato come il vero obiettivo del club. L’ex tattico di Spalletti, ora primo allenatore giallorosso cercherà di dare una sterzata alla stagione romanista e la sfida al Marassi diventa subito importantissima.

    QUI SAMP – Delio Rossi deve fare a meno di Palombo, fermo per infortunio, mentre recupera Obiang dalla squalifica e Icardi, acciaccato ma pronto a giocare. Conferma in vista per il 3-5-2 con l’argentino Romero in porta. Difesa a tre composta da Rossini (che andrà a sostituire Palombo), Gastaldello e Costa. A centrocampo gli esterni saranno De Silvestri (uno dei fedelissimi di Rossi) e Estigarribia, al centro Obiang, Poli e Krsticic. In attacco Icardi sarà supportato da Soriano. In panchina Maxi Lopez che potrebbe scendere in campo nella ripresa.

    La prima per Andreazzoli sulla panchina della Roma © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    La prima per Andreazzoli sulla panchina della Roma © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    QUI ROMA – Grossi cambiamenti in vista per i giallorossi. Andreazzoli schiererà il 4-2-3-1 di Spallettiana memoria e rispolvera Stekelenburg in porta, finito in panchina nella gestione Zeman a causa del suo carattere riservato. In difesa, vista l’assenza di Balzaretti e Castan, giocheranno da destra a sinistra Piris, Burdisso, Marquinhos e Torosidis. A centrocampo Bradley e De Rossi formano la barriera in mediana. I tre trequartisti saranno Florenzi, Lamela e Pjanic (che ritrova il campo dopo il periodo passato in panca con Zeman) e il terminale offensivo sarà Francesco Totti che cambia radicalmente posizione rispetto alla gestione del boemo.

    CURIOSITA’ – Intorno alla figura di Andreazzoli si è detto tanto e scritto altrettando. Si è parlato del suo carattere deciso e duro, della sua fantasia tattica (che ha permesso a Spalletti di creare un modulo senza bisogno di punte vere) e dalla sua inesperienza come primo allenatore. A Genova si scopriranno le vere potenzialità del tecnico che dalla sua ha l’ottimo rapporto con i leader dello spogliatoio giallorosso come Totti e De Rossi. Attenzione anche a Taddei però, che inventò e dedicò la finta “Aurelio” proprio all’attuale mister capitolino.

    MAXI PANCHINARO – Arrivato quest’estate come il colpo dell’anno, dopo sei mesi in prestito al Milan, Maxi Lopez era pronto a prendersi tutte le responsabilità dell’attacco e fino al grave infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi da gioco per almeno tre mesi, stava garantendo un discreto numero di reti. Con l’esplosione del giovane connazionale Icardi, l’ex punta del Catania rischia di perdere il posto da titolare.

    PROBABILI FORMAZIONI SAMPDORIA-ROMA
    Sampdoria (3-5-2): Romero; Rossini, Gastaldello, Costa; De Silvestri, Krsticic, Poli, Obiang, Estigarribia; Soriano, Icardi. Allenatore: D.Rossi
    Roma (4-2-3-1): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Marquinhos, Torosidis; Bradley, De Rossi; Lamela, Pjanic, Florenzi; Totti. Allenatore: Andreazzoli.

  • Torino-Sampdoria 0-0, tra Icardi e Bianchi vince la noia

    Torino-Sampdoria 0-0, tra Icardi e Bianchi vince la noia

    Si è conclusa sul punteggio di 0-0 la partita Torino-Sampdoria, valida per il 23° turno della Serie A. Un pareggio che tutto sommato va bene ad entrambe le squadre, sopratutto agli ospiti capitanati da Delio Rossi, che escono imbattuti dal campo di una diretta concorrente per la salvezza. Con questo risultato i granata salgano a quota 28 punti, agganciando all’undicesimo posto il Chievo. I blucerchiati invece si riportano provvisoriamente in tredicesima posizione, scrollandosi di dosso proprio il Cagliari, che 24 ore prima aveva raccolto tre punti pesantissimi all’Olimpico. Aspettando le gare di oggi pomeriggio, Toro e Samp allungano rispettivamente a più dieci e a più sette sul Genoa, con i rossoblu di Ballardini che affrontano al Marassi la Lazio.

    A vedere Torino-Sampdoria mancava solo Califano (e la Merkel)

    Giampiero Ventura perplesso | ©Claudio Villa/Getty Images
    Giampiero Ventura perplesso | ©Claudio Villa/Getty Images

    Inutile nascondere come la partita di ieri sia stata tra gli incontri più noiosi di questa stagione, difficilmente superabile (ci auguriamo) dai restanti match del girone di ritorno. Per usare un termine tanto caro ad Antonio Conte, Torino-Samp è stata agghiacciante sotto molti punti di vista. E’ curioso però come la partita di Torino sia arrivata al termine di un pomeriggio che ha visto la conclusione del rapporto lavorativo tra la Roma e il suo ex allenatore Zdenek Zeman, cacciato perché nelle prime cinque partite del 2013 aveva raccolto soltanto due punti. Ecco, l’Italia è fatta così. Torino prima e Samp poi danno vita ad un qualcosa che facciamo fatica a definire partita, e nessuno dice nulla, anzi: viene esaltato il tatticismo, l’abilità dei due tecnici, e via discorrendo, le solite nostre amenità di cui ci vantiamo tanto all’estero, salvo poi chiederci il perché e il per come fra due anni avremo soltanto due squadre (se saremo fortunati) nell’Europa che conta. Invece per quelli strani, tipo Zeman, abbiamo un rigetto, neanche fosse il minestrone andato a male. Diciamo che comunque tutto questo ce lo meritiamo. Fin quando riusciremo a trovare degli aspetti positivi anche in queste partite, saremo sempre la patria dei Cosmi e Sonetti’s friends.

    Le pagelle

    Glik 6,5: attenzione, stiamo parlando di Glik, non Nesta. Ecco, partendo dal voto ci chiediamo: ma come ha fatto? Semplice, quelli della Samp dormivano.
    Cerci 6,5: fa quasi tenerezza. E’ l’unico attaccante di Ventura che ricordi la propria natura. D’accordo, un po’ egoista è, ma almeno attacca e non si specchia nei fili d’erba del campo per vedere se ha o meno il ciuffo a posto.
    Palombo 6,5: non è tanto la prestazione in sé, che ormai non stupisce, quanto il fatto che oggi in Italia giochiamo con i centrocampisti anche in difesa. Tra qualche anno dove lo faremo iniziare il gioco, dalla curva?
    Eder 4: per quello che (non) ha mostrato meriterebbe il classico s.v. che si assegna a quei calciatori che entrano nel finale di gara. Però siamo buoni e perciò gli diamo un 4 d’incoraggiamento. Sperando sia stata solo una giornata storta.

    Il tabellino

    Torino (4-2-4): Gillet 6, D’Ambrosio 6,5, Glik 6,5, Rodriguez 6, Masiello 6, Brighi 6,5, Gazzi 6, Cerci 6,5, Barreto 5,5 (43′ st Jonathas sv), Meggiorini 5,5 (19′ st Bianchi 5,5), Santana 5 (40′ st Birsa sv).Allenatore: Ventura
    Sampdoria (3-5-2): Romero 6,5, Gastaldello 6, Palombo 6,5, Costa 6,5, De Silvestri 5,5, Munari 6, Krsticic 6, Poli 6, Estigarribia 5,5 (36′ st Poulsen sv), Eder 4 (26′ st Soriano sv), Icardi 5,5.

  • Torino-Sampdoria, Bianchi ancora fuori

    Torino-Sampdoria, Bianchi ancora fuori

    Dopo il clamoroso match dell’Olimpico, che ha visto il Cagliari battere i padroni di casa della Roma con un eloquente 4-2, la Serie A propone i due consueti anticipi del sabato. Nel pomeriggio è in programma il match Torino-Sampdoria. Tutte e due le squadre sono in salute e affrontano la sfida di oggi cercando di confermare quanto di buono fatto nell’ultimo periodo. Il Toro è reduce da sei risultati utili consecutivi, non ultimo il pareggio esterno a San Siro contro l’Inter per 2-2. La Samp invece domenica scorsa ha schiantato il Pescara 6-0, partita che ha visto l’esplosione di Mauro Icardi con quattro reti. In classifica i granata occupano al momento la dodicesima posizione a quota 27 punti. Alle sue spalle troviamo proprio la Sampdoria di Delio Rossi, che con 24 punti può contare su un vantaggio di sei lunghezze rispetto alla zona retrocessione. Se il Toro dovesse ottenere oggi i tre punti, farebbe un bel passo in avanti verso la promozione, avvicinando ulteriormente la fatidica soglia dei “40”. Agli ospiti invece potrebbe bastare anche un pareggio, comunque prezioso se considerato l’avversario e il suo attuale stato di forma.

    Bianchi in panchina, Ventura gli preferisce Barreto

    Rolando Bianchi ancora out | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Rolando Bianchi ancora out | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    TORINO – La finestra del calciomercato invernale appena conclusasi ha consegnato al tecnico Giampiero Ventura importanti tasselli, sopratutto nel reparto offensivo. Sono infatti arrivati i brasiliani Barreto e Jonathas, rispettivamente dall’Udinese e dal Pescara, che vanno così a rinforzare l’attacco granata. Contro la Samp, Ventura sembra intenzionato di riconfermare titolare l’ex friulano, lasciando in panchina ancora il capitano Bianchi. Quest’ultimo è in rotta con la società non avendo rinnovato il contratto in scadenza il prossimo giugno, e per lui il futuro con la maglia del Toro è sempre meno certo. Al fianco di Barreto quasi certo l’impiego di Meggiorini, eroe la settimana scorsa al Meazza. Gli esterni d’attacco invece saranno Cerci e Santana. A centrocampo la coppia di mediani sarà composta da Brighi e Gazzi. In difesa invece, guidata sempre da Gillet, giocheranno al centro Glik e Rodriguez, con D’Ambrosio e Masiello terzini. Non è stato nemmeno convocato Angelo Ogbonna, che nel primo pomeriggio effettuerà il test con la Primavera in cerca di risposte importanti per il suo pieno recupero.

    SAMPDORIA – L’incognita maggiore per Delio Rossi sarà l’approccio mentale che la sua squadra avrà questo pomeriggio. Il successo contro il Pescara per 6-0 potrebbe infatti in qualche modo pesare. Nei 23 convocati dal tecnico blucerchiato figura anche l’ex Gianluca Sansone, trasferitosi negli ultimi giorni di mercato dal Toro alla Sampdoria. L’ex Sassuolo dovrebbe comunque partire inizialmente dalla panchina. Il tandem d’attacco sarà composto da Icardi ed Eder. A centrocampo mancherà lo squalificato Obiang, che verrà sostituito da Munari. Krsticic ricoprirà il ruolo di regista, mentre Poli verrà impiegato nel centro-sinistra. I tornanti saranno De Silvestri a destra ed Estigarribia a sinistra. La difesa a tre vedrà ancora una volta al centro Angelo Palombo insieme a Gastaldello e Costa. In porta confermato Romero.

    PRECEDENTI – All’andata Sampdoria e Torino impattarono sull’1-1. Al vantaggio iniziale dei granata firmato da Bianchi, aveva risposto Nicola Pozzi su calcio di rigore. Negli ultimi dieci precedenti tra le due squadre il bilancio è favorevole per il Toro, che ha vinto in cinque occasioni, contro le tre affermazioni dei blucerchiati. Due invece i pareggi.

    Le probabili formazioni di Torino-Sampdoria

    Torino (4-2-4): Gillet, D’Ambrosio, Glik, Rodriguez, Masiello, Brighi, Gazzi, Cerci, Santana, Barreto, Meggiorini. Allenatore: Ventura
    Sampdoria (3-5-2): Romero, Palombo, Gastaldello, Costa, De Silvestri, Estigarribia, Poli, Munari, Krsticic, Eder, Icardi.

  • Riccardo Garrone, il ricordo del mondo del calcio

    Riccardo Garrone, il ricordo del mondo del calcio

    La Sampdoria piange ancora la morte di Riccardo Garrone, suo presidente, scomparso ieri all’età di 76 anni. Nella lotta contro un tumore il patron blucerchiato ha avuto la peggio e intorno alle 19:30 di lunedì si è spento dopo una lunga battaglia. Come riporta il sito della Gazzetta dello Sport, i funerali pubblici saranno svolti domani, proprio il giorno in cui Garrone avrebbe spento 77 candeline. Non solo la Sampdoria piange la scomparsa di Riccardo Garrone ma anche tutto il mondo del calcio e non: tifosi, calciatori, presidenti, sono tutti uniti nel ricordo dell’ex presidente dei blucerchiati. Garrone era diventato presidente della Samp nel lontano 2002 e al primo anno aveva conquistato la promozione in Serie A: la ciliegina sulla torta della sua presidenza è stata senz’altro l’annata 2009-2010, anno in cui la squadra arrivò quarta qualificandosi per i preliminari di Champions League. Il punto più basso, oltre alla sconfitta contro il Werder Brema proprio nei preliminari, è stata la retrocessione al termine di quella stagione in Serie B. In un anno la Sampdoria è però riuscita a risorgere e tornare nella massima serie. Un capitolo a parte meriterebbe il rapporto fra Garrone e Cassano, ex giocatore della Samp: la gestione del barese da parte del presidente, la furibonda lite fino alla cessione al Milan di Cassano e la pace siglata fra i due.

    Riccardo Garrone assieme a Palombo e Cassano | © Massimo Cebrelli/Stringer /Getty Images
    Riccardo Garrone assieme a Palombo e Cassano | © Massimo Cebrelli/Stringer /Getty Images

    TUTTI UNITI – La Sampdoria non è sola perchè a ricordare Garrone ci sono molti altri club. Tantissimi i messaggi di cordoglio all’indirizzo del presidente, considerato persona straordinaria da chi l’ha conosciuto. Dall’Atalanta all’Udinese, in ordine alfabetico ogni squadra di Serie A ha voluto ricordare Garrone. Un pensiero sincero, non certo fatto tanto per fare scena. In particolare Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, ha parlato in prima persona del suo splendido rapporto con Garrone, una persona al quale deve tutto perchè è anche grazie a lui che è arrivato dov’è ora. Dall’altra parte del globo arriva puntuale anche il cordoglio di Alessandro Del Piero che si rammarica per la scomparsa di un uomo di valore e di un grande presidente. Il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta ha voluto sottolineare non solo la passione di Garrone per il calcio ma anche la sua capacità lavorativa, le tante intuizioni che lo hanno fatto essere un imprenditore di successo e che hanno aiutato molto l’economia italiana.

    SAMPDORIA – Vediamo adesso come Riccardo Garrone è stato ricordato dall’ambiente “interno” ovvero dalla sua Sampdoria o dagli uomini legati ad essa. In primis, da riportare le parole di Antonio Cassano, croce e delizia del patron blucerchiato.  Le parole del nerazzurro sono apparse sul sito dell’Inter e, in modo breve e preciso, hanno espresso  dolore ma anche affetto nei confronti di Garrone. Anche Giampaolo Pazzini, attaccante che ai tempi della Sampdoria formava un super attacco assieme a Cassano, ha rimarcato le tante qualità del presidente che verranno a mancare al mondo del calcio. Altri messaggi particolarmente toccanti sono quelli di Fabio Bazzani, ex giocatore della Samp che ricorda Garrone nel 2002 il giorno della promozione in A per aver festeggiato a suo fianco, e di Francesco Flachi, perdonato dal presidente nonostante i suoi problemi ai tempi di Genova. Da segnalare anche il caldo contributo offerto dai tantissimi tifosi doriani che domenica promettono di riempire lo stadio per onorare il loro amato e indimenticabile presidente.