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  • Finale Coppa Italia: la Lazio si impone ai rigori e conquista la sua quinta coppa

    Finale Coppa Italia: la Lazio si impone ai rigori e conquista la sua quinta coppa

    La Lazio si aggiudica la Coppa Italia, la quinta della sua storia, battendo all’ “Olimpico” di Roma la Sampdoria di Cassano e Pazzini. I biancocelesti hanno avuto la meglio sui blucerchiati ai calci di rigore dopo che i 90′ e i tempi supplementari erano finiti sull’1-1. Errore decisivo dal dischetto di Campagnaro che regala il trofeo ai capitolini.
    Coppa Italia LazioDelio Rossi manda in campo la coppia Zarate-Pandev in avanti con Foggia a giostrare alle loro spalle, mentre Mazzarri si affida ai collaudatissimi “gemelli del gol” Cassano-Pazzini e Palombo in cabina di regia.
    La Lazio parte, come era prevedibile, per fare la partita, e al 4′ è già in vantaggio: Zarate va via sulla sinistra, si libera bene di un paio di avversari e libera un diagonale sul secondo palo imprendibile per Castellazzi. La Samp, che aveva preparato una partita di rimessa, a questo punto stravolge i piani e comincia a creare azioni di gioco, ma i biancocelesti tengono bene il campo e si proiettano spesso e volentieri in attacco, come al minuto 27 quando Kolarov, dalla stessa posizione del gol di Zarate, innesca il tiro ma il portiere doriano respinge la conclusione e sulla ribattuta si supera anche su Pandev.
    Mazzarri spera nelle giocate di Cassano; il barese lo accontenta al 31′ quando dalla sinistra apre sul lato opposto per Stankevicius che con un cross preciso trova la testa di Pazzini che porta la Samp al pareggiosi va a riposo sull’1-1.
    Nella ripresa, dopo un leggero predominio blucerchiato, è la Lazio a prendere in mano le redini del gioco, favorita anche dall’ingresso in campo di Tommaso Rocchi al posto del macedone Pandev, che da un pò di vivacità in più li davanti, dove Foggia è imprendibile e sguscia da tutte le parti. Ma il risultato non si sblocca e le squadre vanno ai supplementari.
    Cassano sfiora l’incrocio dei pali dalla distanza, ma la stanchezza la fa da padrona e in molte occasioni è la lucidità sotto porta a mancare. Negli ultimi minuti le squadre si allungano e si scivola verso la lotteria dei rigori: primo rigore Samp affidato a Cassano che sbaglia, poi è anche Rocchi a fallire la trasformazione e dopo altri 5 rigori è l’argentino Hugo Campagnaro a farsi ipnotizzare da Muslera che respinge il tentativo, mentre è Dabo a regalare l’urlo di gioia ai circa 60000 tifosi biancocelesti. 

    Il tabellino

    LAZIO-SAMPDORIA 7-6 (d.c.r., 1-1 al 120′, primo tempo 1-1)
    4′ Zarate (L), 31′ Pazzini (S)
    Sequenza rigori: Cassano (S) parato, Ledesma (L) gol, Palombo (S) gol, Rocchi (L) palo, Pazzini (S) gol, Rozenhal (L) gol, Gastaldello (S) gol, Kolarov (L) gol, Accardi(S) gol, Zarate (L) gol, Delvecchio (S) gol, Lichsteiner (L) gol, Campagnaro (S) parato, Dabo (L) gol.

    LAZIO (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Rozenhal, Kolarov; Brocchi (103′ De Silvestri), Dabo, Ledesma, Foggia (80′ Del Nero); Zarate, Pandev ( 73′ Rocchi). A disposizione: Carrizo, Radu, Diakite, Mauri. All. Rossi.
    SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campanaro, Lucchini (96′ Gastaldello), Accardi; Stankevicius, Sammarco (46′ Dessena), Palombo, Franceschini (87′ Delvecchio), Pieri; Pazzini, Cassano. A disposizione: Mirante, Padalino, Delvecchio, Marilungo. All. Mazzarri.
    Arbitro: Rosetti di Torino (Calcagno-Ayroldi).
    Note: spettatori 70 mila circa, incasso 2,5 milioni circa. Ammoniti: Foggia (L) per comportamento non regolamentare, Lucchini (S), Siviglia (L), Accardi (L), Delvecchio (S), Gastaldello (S) e Palombo (S) e Campagnaro (S) per gioco scorretto. Recuperi: 0′ pt, 2′ st, 0′ pts, 0’sts

    ALBO D’ORO

    1922 Vado 1981 Roma
    1936 Torino 1982 Inter
    1937 Genoa 1983 Juventus
    1938 Juventus 1984 Roma
    1939 Inter 1985 Sampdoria
    1940 Fiorentina 1986 Roma
    1941 Venezia 1987 Napoli
    1942 Juventus 1988 Sampdoria
    1943 Torino 1989 Sampdoria
    1958 Lazio 1990 Juventus
    1959 Juventus 1991 Roma
    1960 Juventus 1992 Parma
    1961 Fiorentina 1993 Torino
    1962 Napoli 1994 Sampdoria
    1963 Atalanta 1995 Juventus
    1964 Roma 1996 Fiorentina
    1965 Juventus 1997 Vicenza
    1966 Fiorentina 1998 Lazio
    1967 Milan 1999 Parma
    1968 Torino 2000 Lazio
    1969 Roma 2001 Fiorentina
    1970 Bologna 2002 Parma
    1971 Torino 2003 Milan
    1972 Milan 2004 Lazio
    1973 Milan 2005 Inter
    1974 Bologna 2006 Inter
    1975 Fiorentina 2007 Roma
    1976 Napoli 2008 Roma
    1977 Milan 2009 Lazio
    1978 Inter    
    1979 Juventus    
    1980 Roma    

    VITTORIE PER CLUB

    9 Roma
    9 Juventus
    6 Fiorentina
    5 Torino
    5 Milan
    5 Inter
    5 Lazio
    4 Sampdoria
    3 Napoli
    3 Parma
    2 Bologna
    1 Atalanta
    1 Genoa
    1 Venezia
    1 Vado
    1 Vicenza
  • Finale di Coppa Italia: stasera la gara che vale una stagione

    Finale di Coppa Italia: stasera la gara che vale una stagione

    Lazio e Sampdoria si giocano l’accesso alla nuova coppa Uefa

    Rossi e Mazzarri potrebbero regalare uno storico trofeo ai propri tifosi prima dell’addio, infatti i due tecnici sono in forte dubbio sulla riconferma per la prossima stagione, Mazzarri, come ha ammesso il ds della Samp Marotta, vorrebbe far il salto di categoria allenando una squadra con piu alte ambizioni, zarateRossi continua a vivere un rapporto strano con Lotito e alla fine ci potrebbe esser il divorzio. Vincere la Coppa Italia però oltre a salvare la stagione potrebbe far cambiare idea ai due allenatori. La Samp se vincesse potrebbe finire nella stessa Europa del Genoa, annullando di fatto in un sol colpo i derby persi e la classifica del campionato, col Genoa tornato avanti, pensate, dopo addirittura 32 anni. Se invece vincesse la Lazio il derby europeo sarebbe ancora più maligno. Perché la Roma in Europa non è affatto sicura di poterci arrivare, e con il 6.o posto poi, ci sarebbe l’accesso solo ai preliminari alla futura Uefa, l’Europa League. Sarà la sfida tra Zarate e Cassano, i due avranno il compito di illuminare il gioco ed esser decisivi per la propria squadra, ma un altra sfida interessante tra Palombo e Ledesma a centrocampo. Rossi recupera Pandev checassano partirà titolare al fianco di Zarate con Rocchi in panchina, Mazarri si affida alla coppia d’oro Cassano-Pazzini e dovrà sciogliere due dubbi Lucchini o Gastaldello al centro della difesa e a chi affidare la fascia destra con Raggi in vantaggio su Padalino e Stankevicius. L’ultima curiosità: le due squadre hanno vinto 4 Coppa Italia a testa ma con un uomo in comune:il Mancio, oltre ad esser un ex illustre per entrambe le squadre è riuscito a vincere 4 trofei con la Samp da giocatore e tre con la Lazio due da giocatore ed una da tecnico.

    Le probabili formazioni:

    Lazio (4-4-2): 86 Muslera, 2 Lichtsteiner, 13 Siviglia, 22 Rozehnal, 3 Kolarov, 5 Brocchi, 6 Dabo, 24 Ledesma, 18 Foggia, 10 Zarate, 19 Pandev. (1 Carrizo, 29 De Silvestri, 32 Radu, 23 Meghni, 11 Mauri, 81 Del Nero, 18 Rocchi).
    All.: Rossi.
    Sampdoria (3-5-2): 1 Castellazzi, 16 Campagnaro, 6 Lucchini, 5 Accardi, 84 Raggi, 21 Sammarco, 17 Palombo, 19 Franceschini, 46 Pieri, 99 Cassano, 10 Pazzini. (83 Mirante, 28 Gastaldello, 3 Ziegler, 20 Padalino, 88 Dessena, 23 Stankevicius, 89 Marilungo).
    All.: Mazzarri.

  • Anticipo 35 Giornata: Mazarri condanna la sua ex squadra

    Anticipo 35 Giornata: Mazarri condanna la sua ex squadra

    A Marassi gioca solo la Samp: 5-0.

    mazzarriLa Reggina sbaglia l’approccio alla partita forse sperando in un aiuto da parte dell’ex tecnico Mazzarri e che i blucerchiati avessero gia la testa alla finale di Coppa Italia. Ma sin dall’inizio si ha l’impressione che la Sampdoria sia piu in palla e vogliosa di regalar una vittoria dopo la scottante sconfitta nel derby. Dessena alla prima occasione porta i suoi in vantaggio dalla distanza, incolpevole Puggioni. I calabresi cercano di reagire con il solito Brienza ma di pericoli per Castellazzi nemmeno l’ombra. La Samp mette spesso alle corde la Reggina per i primi dieci minuti, poi gli uomini di Orlandi si fanno piu intreprendenti ma nel momento migliore rimangono in dieci per l’espulsione di Valdez per fallo da ultimo uomo su Pazzini, i calabresi non protestano ma la punizione da cui nasce l’espulsione viene battuta da Del Vecchio con palla in movimento e da una posizione diversa. La Reggina subisce il colpo e non riesce a reagire e Dessena e Del Vecchio chiudono il primo tempo sul 3-0. Nella ripresa Orlandi gioca la carta Corradi ma nemmeno il tempo di sistemarsi che il baby Marilungo firma il poker chiudendo del tutto la partita, nel finale gloria anche per Pazzini. Situazione ancor piu difficile adesso per i calabresi, il tanto osannato miracolo potrebbe non bastare.

    IL TABELLINO
    Sampdoria-Reggina 5-0 (1′, 31′ Dessena , 37′ Delvecchio, 46′ Marilungo, 52′ Pazzini )
    Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Raggi (71′ Regini); Padalino, Dessena, Palombo (65′ Franceschini), Delvecchio, Ziegler; Pazzini (60′ Mustacchio), Marilungo. A disposizione: Mirante, Ferri, Pieri, Cassano. All.: Mazzarri.
    Reggina (3-5-1-1): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Santos (61′ Cirillo); Adejo, Barreto, Carmona, Barillà (46′ Corradi), Costa; Brienza; Ceravolo. A disposizione: Marino, Cozza, Hallfredsson, Viola, Vigiani. All.: Orlandi.
    Arbitro: Trefoloni di Siena
    Ammoniti: Stankevicius. Dessena (S)
    Espulsi: 19′ Valdez (R)

  • I 10 giocatori piu pagati della Serie A

    I 10 giocatori piu pagati della Serie A

    Nella top ten dei giocatori più pagati della Serie A italiana, compaiono le stelle Ibra, Kaka e Buffon, la bandiera Del Piero e il Pibe de Bari Cassano che per ritrovarsi ha scelto la “cura riabilitativa” della Sampdoria di Mazzarri decurtandosi lo stipendio ma restando sempre nei primi dieci. Fa specie però vedere giocatori che non contribuiscono ad alzare il livello del nostro campionato prender fior di milioni per accomodarsi in panchina o addirittura in tribuna. L’esempio piu eclatante sono i milanisti Shevchenko e Ronaldinho e il francese dell’Inter Vierà che negli ultimi tre anni ha giocato pochissime partite per via dei vari infortuni. Nella top ten compare anche Adriano fresco di rescissione con l’Inter e pronto ad accordarsi con il Flamengo. Sul gradino piu alto Ibrahimovic ma evidentemente i soldi non sono tutto visto che parla spesso di nuove motivazioni e vorrebbe un esperienza all’estero.

    Ecco la classifica:

    • 10° posto Antonio Cassano(Sampdoria) 2.800.000 euro all’anno.
    • 9° posto Alessandro Del Piero (Juventus) 4.800.000 euro.
    • 8° posto Adriano Lete Ribeiro (Inter) 5.000.000 euro
    • 7° posto Patrick Viera (Inter) 5.000.000 euro
    • 6° posto Gigi Buffon (Juventus) 5.000.000 euro
    • 5° posto Francesco Totti (Roma) 5.460.000 euro
    • 4° posto Ronaldinho (Milan) 6.500.000 euro
    • 3° posto Shevchenko (Milan) 6.500.000 euro
    • 2° posto Ricardo Kakà (Milan) 9.000.000 euro.
    • 1° posto Zlatan Ibrahimovic (Inter) 11.000.000 euro

    ibra

  • Mourinho non sa perdere

    Di uscire dalla Coppa non gli andava proprio e sopratutto non gli andava di uscire dopo aver subito tre reti ed esser stato umiliato sul piano del gioco e della convizione nella partita di Marassi. Gia dopo quella partita aveva addossato la colpa per sfortuna dei singoli, questa volta se la prende con la mancanza di fair play dei doriani e con l’arbitro Orsato. Ma nella realtà si può dire che solo un grande Ibra in formato pallone d’oro non basta ad aver la meglio di una Samp mai doma che mette in campo tutta la grinta del suo allenatore Mazzarri. I nerazzurri preparano come era normale attendersi una partita all’arrembaggio, vanno in vantaggio con Ibra e sfiorano il raddoppio sempre nel  primo tempo con una giocata fantastica dello svedese, ma la Samp non sta a guardare trascinata da un Cassano straordinario va in molte occasioni vicino al gol e nell’azione del vantaggio interista viene fermato Sammarco lanciato da solo a rete per un fuorigioco inesistente. La ripresa è sulla stessa falsariga del primo tempo l’Inter sfinge ma per imprecisione e bravura della retroguardia doriana non riesce a raddoppiare per poi cercare l’arrembaggio finale. Negli ultimi venti minuti la partita si incattivisce con sei ammoniti ed un espulso. L’Inter arriva bene al match cercando sin dall’inizio di riprendere una partita compromessa con la sciaugurata prestazione dell’andata, ma nei 180′ la qualificazione della Sampdoria è ampiamente meritata. Adesso i doriani si giocheranno la finale e l’accesso in Uefa nella finale di Roma contro la Lazio.

    IL TABELLINO

    Inter-Sampdoria 1-0 (27′ Ibrahimovic)
    Inter (4-3-3): Julio Cesar; Santon, Materazzi, Cordoba (46′ Chivu), Maxwell; Vieira (54′ Cambiasso), Burdisso, Zanetti; Cruz (54′ Crespo), Ibrahimovic, Balotelli. In panchina: Toldo, Krhin, Mancini, Obinna. All. Mourinho
    Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro, Lucchini, Accardi; Raggi (67′ Stankevicius), Palombo, Sammarco, Franceschini, Pieri; Pazzini (46′ st Padalino), Cassano (78′ Delvecchio). In panchina: Mirante, Ziegler, Dessena, Marilungo. All. Mazzarri
    Arbitro: Orsato di Schio
    Ammoniti: Cordoba, Ibrahimovic, Zanetti, Chivu (I), Accardi, Pazzini (S)
    Espulsi: 49′ st Materazzi, per doppia ammonizione

  • Inter-Samp: La partita di Mourinho!!!

    Inter-Samp: La partita di Mourinho!!!

    Lo Special One cerca l’impresa per aumentare la sua autostima

    mourinho01gLa batosta subita all’andata ad opera di Cassano e Pazzini sicuramente non l’ha gradita e il tre a zero finale ha sicuramente stuzzicato il suo ego ed per questo che tutti si aspettano la reazione dello Special One. Con lo scudetto in tasca stasera chiediamo all’Inter di far la grande e di dimostrare una volta per tutte che oltre ad esser una squadra concreta e fisica di aver le possibilità di ribaltare le partite impossibili. Mourinho schiererà la formazione migliore e spregiudicata con Ibrae Cruz coppia d’attaco e Balotelli e Mancini sugli esterni, una formazione spregiudicate per l’impresa. Anche Mazzarri però ci tiene a far bella figura per riuscire a regalare la finale contro la Lazio ai blucerchiati, magari regalando un trofeo ai suoi tifosi prima del possibile addio di fine stagione. Anche per Cassano sarà un occasione d’oro stasera infatti nel tempio del calcio avrà addosso gli occhi di milioni di sportivi ma anche quelli del ct e sarà un ulteriore occasione per dimostrare di esser demterminante in positivo per la sua squadra.

    PROBABILI FORMAZIONI (inizio ore 20.45)
    Inter-Sampdoria
    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Santon, Cordoba, Materazzi, Chivu; Zanetti, Cambiasso; Mancini, Cruz, Balotelli; Ibrahimovic. All. Mourinho.
    SAMP (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro, Lucchini, Accardi; Stankevicius, Sammarco, Palombo, Franceschini, Pieri; Pazzini, Cassano. All. Mazzarri.
    Arbitro: Orsato.

  • Samp che colpo.

    Samp che colpo.

    Pazzini è il miglior acquisto del mercato invernale!

    pazziniGiampalo Pazzini, in arte “il Pazzo” è cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Atalanta, con i bergamaschi ebbe inizio la sua carriera da professionista in serie B nel 2003/04 9 gol in stagione e promozione in serie A, l’anno successivo l’esordio in A con 12 presenze e tre gol.Nel gennaio 2005 passa alla Fiorentina per una cifra di circa 6,5 milioni di euro. In questa metà campionato disputa 14 presenze segnando 3 gol. Nel campionato 2005/2006 colleziona 6 gol stagionali e vince il prestigioso trofeo l’Oscar del calcio battendo la concorrenza di Martins e Vucinic. Nella scorsa stagione i viola dopo la partenza di Toni si affidano a lui come partener di Mutu, Pazzini segna nove gol in campionato e 4 in  coppa Italia ma al termine della stagione alla corte di Prandelli arriva Gilardino, il Pazzo cosi trova sempre meno spazio e non si sente piu importante alla causa viola, cosi nella sessione invernale passa alla Samp. Marotta grazie alla volontà del giocatore di cambiare aria è riuscito a strapparlo ai viola per 9 milioni di euro piu il cartellino di Bonazzoli e a farne un punto di riferimento per la Samp. 7 gol in campionato 3 in Coppa Italia, la sua quotazione è raddoppiata, i tifosi gongolano in coppia con Cassano sono irresistibili ed iniziano a meritare i paragoni con i gemelli del gol Vialli e Mancini. Per la prossima stagione il compito del ds è trattenere Cassano e costruire intorno a loro la nuova Samp, intanto Lippi sta facendo seguire la coppia d’oro ma siamo sicuri che continuando cosi li vedremo presto in azzurro.

  • Coppa Italia: rese note le date per le semifinali

    All’andata vittorie di Lazio e Samp

    Il 22 Aprile si giocherà all’Olimpico di Torino, Juventus-Lazio si parte dal risultato di 2-1 a favore delle aquile, vincere la Coppa Italia potrebbe salvare una stagione di alti e bassi per la squadra di Lotito. Per i bianconeri invece dopo l’uscita dalla Champions sarà occasione per dar il massimo e raggiungere la finale di un coppa a cui ha sempre creduto molto. L’altra semifinale che vede contrapposte Inter e Sampdoria si giocherà giovedi 23 Aprile a San Siro. All’andata Cassano e Pazzini fecero ammattire i nerazzurri che subirono la piu pesante sconfitta dell’intera stagione, un secco 3-0 che chiude il discorso. Ma siamo convinti che Mourinho cercherà l’impresa.

  • I Doriani asfaltano le milanesi….

    Il Pibe de Bari dopo aver accentuato la crisi del Milan domenica in campionato si ripete in Coppa Italia contro i nerazzurri. Ovvio la competizione, le motivazioni sono diverse ma il tre a zero non può passare in secondo piano e per i doriani è una serie ipoteca sulla finale. L’uragano Mourinho forse voleva salvaguardare il suo lavoro e quello dei suoi giocatori con le sue dichiarazioni della settimana, ma i nerazzurri sembrano sempre nervosi, protestano per qualunque decisione arbitrale anche per le piu scontate e non decisive. La partita è stata un ennesima conferma che la corazzata nerazzurra non può far a meno dei suoi uomini migliori, le assenze di J. Cesar, Maicon,Cambiasso e Ibra si fanno sentire anche in coppa Italia. Disastrosa la prova di Rivas, ma anche Muntari sembra sempre piu avulso dalla manovra interista, Mancini ha cercato di mettersi in  mostra ma è ancor ben lontano dalle ottime prestazioni in giallorosso. Mazzarri( ieri squalificato) ha preparato la partita al meglio, mettendo in campo la migliore formazione possibile e facendo capire ancora una volta che la stagione opaca doriana è dovuta in primo luogo alla mancanza di una prima punta, infatti da quando Pazzini veste blucerchiato le prestazioni di tutta la squadra sono migliorate e i risultati iniziano a vedersi. I tifosi sono entusiasti del fantastico duo messo a loro disposizione dal presidente, Cassano-Pazzini si trovano alla perfezione ed a molti ricordano un altra coppia d’oro per i tifosi della Samp, quella leggendaria Vialli-Mancini… chi sa se riusciranno a percorrere anche loro la strada di chi regalò lo scudetto a doriani…

  • Coppa Italia:c’è Samp-Inter

    Anche se tutte le polemiche di questi ultimi giorni hanno messo la Coppa Italia in secondo piano, stasera a Marassi si affrontano per la seconda semifinale Sampdoria e Inter. Partita di grande importanza per i doriani, infatti gli uomini di Mazzarri in caso di passaggio del turno si troverebbero quasi sicuramente con un posto in Europa. E’ la partita che potrebbe cambiare il volto della stagione della squadra blucerchiata. «Vogliamo la finale, sarebbe prestigioso per noi e per i nostri tifosi andarci a giocare il trofeo all’Olimpico di Roma», ha detto ieri Angelo Palombo, presentando la sfida di Marassi. Walter Mazzarri è squalificato e stasera seguirà la sfida in tribuna, da una cabina solitamente riservata alle televisioni. Il tecnico blucerchiato propone la migliore formazione. Gli unici indisponibili sono gli squalificati Lucchini e Mirante e l’infortunato Delvecchio. Un piccolo dubbio in difesa, dove Raggi e Accardi sono in ballottaggio per una maglia, con il primo leggermente favorito. In attacco, spazio al genio di Cassano e alla vena realizzativa di Pazzini. In panchina Bellucci, ma non è escluso che nella ripresa, a seconda del risultato e dell’andamento del confronto, il romano possa entrare. Mourinho applica un mini turnover lasciando a casa in vista della Champions Ibrahimovic, Samuel, Burdisso, Chivu, Figo e Julio Cesar. Spazio quindi a Toldo( ha appena rinnovato il contratto fino al 2011) in porta, il rientrante Materazzi in difesa al fianco di Cordoba, Vierà a centrocampo con lo stacanovista Cambiasso e Muntari, in attacco possibile fiducia a Crespo dopo l’importantissimo gol di Domenica contro la Roma. J. Zanetti e Stankovic dovrebbero partire dalla panchina.

    SAMPDORIA (3-5-2): 1 Castellazzi; 16 Campagnaro, 28 Gastaldello, 5 Accardi; 20 Padalino, 21 Sammarco, 17 Palombo, 19 D. Franceschini, 3 Ziegler; 11 Bellucci, 99 Cassano.

    A disp. 90 Fiorillo, 84 Raggi, 29 Ferri, 88 Dessena, 46 Pieri, 10 Pazzini, 89 Marilungo. All. Mazzarri INTER (4-3-3): 1 Toldo; 13 Maicon, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 6 Maxwell; 14 Vieira, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 33 Mancini, 18 Crespo, 45 Balotelli.
    A disp. 22 Orlandoni, 24 Rivas, 4 J. Zanetti, 5 Stankovic, 11 Jimenez, 10 Adriano, 21 Obinna. All. Mourinho

    Arbitro Saccani, diretta Rai Uno ore 20:45