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  • Mihajlovic si coccola Eto’o, 2-0 al Cagliari

    Mihajlovic si coccola Eto’o, 2-0 al Cagliari

    Al “Luigi Ferraris” di Marassi a Genova si affrontano la rivelazione e sorpresa della stagione, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic e la maggior delusione di questa annata di Serie A, il Cagliari che è partito con Zdenek Zeman e oggi è allenato da Gianfranco Zola.

    Nei blucerchiati si fa un po’ di turn-over, tuttavia spiccano le esclusioni eccellenti, nell’undici iniziale, di Okaka e di Soriano, nello stesso tempo il tecnico serbo schiera un trio delle meraviglie davanti che non si era ancora visto quest’anno. Confermatissimo Muriel e messo al centro dell’attacco Eto’o ecco tornare disponibile Eder per aumentare la fantasia davanti e la velocità.

    Maggiori difficoltà per Zola, che deve fare a meno di ben cinque giocatori, squalificati Joao Pedro e Conti e infortunati Donsah, Ekdal e Balzano.

    La partita inizia senza ritmi forsennati, con qualche buono spunto da parte di Eder da una parte e di M’Poku dall’altra, ma entrambe le formazioni sembrano soprattutto intente a trovare le falle avversarie senza spingere in velocità per non scoprirsi troppo. Nei primi venti minuti si vede veramente poco, qualche tiraccio da fuori area da parte di Acquah e Eder, ma sembra avulso dal gioco Muriel, il Cagliari è vivo e gioca di rimessa con Longo e M’Poku che provano a pungere senza risultato, ma è il centrocampo che man mano che passano i minuti sembra soffrire.

    Al 23° il Cagliari manovra a centrocampo insistentemente, la palla arriva ad Avelar che è tutto solo sulla sinistra e mette subito in mezzo il pallone. Longo anticipa tutti e di prima tira in porta, Viviano si supera e gli nega la rete.

    La Sampdoria costruisce la sua prima vera palla gol al 33° e la trasforma in vantaggio, De Silvestri che con un bello stacco batte il portiere rossoblù colpendo la sfera servita da un bel calcio d’angolo dalla destra di Muriel. 3 minuti dopo i blucerchiati potrebbero raddoppiare con Obiang, ma Brkic è bravo a chiudere lo specchio della porta in uscita.

    Al 40° M’Poku ci prova da fuori area, ma il suo tiro finisce alto non di molto. L’ultimo brivido della prima frazione è per Viviano che in una normale azione di gioco, al 43° sembra infortunarsi, Romero si scalda ma il titolare traghetta la squadra fino alla fine del tempo.

    La ripresa inizia sempre con Viviano in porta che sembra aver smaltito l’infortunio ed un Cagliari più intraprendente che però non riesce mai a centrare lo specchio della porta. La Sampdoria riparte in contropiede ed in una bella combinazione tra Eder ed Eto’o va vicino al gol, il tiro del camerunense però non rispecchia le aspettative, nonostante sia al centro dell’area quando impatta la sfera, e termina fuori.

    Samuel Eto'o festeggia così la sua prima rete in blucerchiato | Foto Twitter
    Samuel Eto’o festeggia così la sua prima rete in blucerchiato | Foto Twitter

    La Sampdoria cerca di rallentare ulteriormente il ritmo ed il Cagliari continua a tenere il pallino del gioco senza pungere. Al 70° Eder serve splendidamente Okaka, subentrato nel frattempo a Muriel, smarcandolo in area da solo, il gigante blucerchiato però è lento nel controllare e a girarsi, quando calcia in porta Brkic è già uscito chiudendogli lo specchio della porta ribattendogli il tiro.

    Passano due minuti e arriva la prima rete in blucerchiato per Samuel Eto’o. Eder dopo un batti e ribatti in area serve il camerunense che stoppa e dal vertice destro dell’area di rigore fulmina con un bel tiro secco Brkic per il 2-0 della Sampdoria.

    A questo punto i blucerchiati giocano sul velluto, al 78° una bella triangolazione tra Eto’o e Okaka libera Eder al limite dell’area che tira in modo potente trovando al punta delle dita di Brkic a deviare la sfera sopra la traversa. La partita si chiude virtualmente all’82° quando Avelar già ammonito prende il secondo giallo e lascia i compagni in dieci in una rimonta impossibile.

    SAMPDORIA-CAGLIARI 2-0 – (1-0): 33° De Silvestri (S), 72° Eto’o (S)

    Sampdoria (4-3-3): Viviano 6,5; De Silvestri 7, Silvestre 5,5, Romagnoli 6, Regini 5; Acquah (dal 67° Soriano 6), Palombo 6,5, Obiang 6; Muriel 5,5 (dal 59° Okaka 5,5), Eto’o 6,5 (dal 86° Duncan S.V.), Eder 6,5.

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5

    Cagliari (4-3-1-2): Brkic 6,5; Gonzalez (dal 88° Ceppitelli S.V.), Capuano 6, Rossettini 5,5, Avelar 4,5; Dessena 6 (dal 61° Sau 5) , Crisetig (dal 77° Husbauer 6), Cossu 5,5; M’Poku 6; Farias 5,5, Longo 6.

    All.: Gianfranco Zola 5

    Arbitro: Dino Tommasi 5

    Ammoniti: Avelar (C), Cossu (C), Acquah (S), Romagnoli (S), Avelar (C)  Espulsi: Avelar (C)

  • Sampdoria corsara a Bergamo, verso rotte europee

    Sampdoria corsara a Bergamo, verso rotte europee

    Ottima prestazione di carattere per i blucerchiati di Sinisa Mihajlovic che s’impongono a Bergamo in casa della Dea e restano in rotta verso l’Europa. La Sampdoria vince in recupero sull’Atalanta 1-2 grazie a Muriel e Okaka, ma nella seconda rete c’è anche lo zampino di Eto’o a dimostrazione che la macchina ligure ammirata all’andata inizia a funzionare anche in questo girone di ritorno.

    I bergamaschi avevano più di un buon motivo per essere determinati quest’oggi contro un avversario che era segnalato come poco in forma. Soprattutto dopo la sconfitta interna del Cagliari contro l’Hellas, infatti se l’Atalanta avesse vinto avrebbe distanziato in classifica proprio i sardi relegati al terzultimo posto ed ora invece sempre a soli tre punti di distacco.

    Mihajlovic voleva la vittoria, e così è stato. Le buone intenzioni blucerchiate si sono viste subito, perché la Sampdoria nei primi dieci minuti tiene palla e la fa girare costruendo ma con ancora poca confidenza nel trio Muriel-Okaka-Eto’o. L’Atalanta così dopo i primi spauracchi blucerchiati si fa sotto e trova la rete del vantaggio con Stendardo al 16°, quando Dramè dalla sinistra sfodera un cross basso al centro e il difensore nerazzurro s’infila alle spalle di Regini che non lo cura e realizza l’1-0 indisturbato.

    La Sampdoria sembra accusare il colpo, infatti poco dopo è Carmona a calciare verso la porta, ma Viviano è attento e respinge la conclusione, poi ancora lo stesso Carmona e Bellini potrebbero raddoppiare per la Dea ma non c’è nulla da fare i tiri non inquadrano lo specchio della porta e si va al riposo con i nerazzurri in vantaggio.

    Una buona prestazione di Samuel Eto'o | Foto Twitter
    Una buona prestazione di Samuel Eto’o | Foto Twitter

    Nella ripresa, Mihajlovic conferma la sua attitudine a saper leggere la partita e saper modificare la sua squadra mettendola meglio in campo, infatti la Sampdoria parte con in piglio diverso e soprattutto con una cattiveria diversa. Acquah ed Eto’o sono precipitosi nel concludere a rete peccando di precisione. Di contro i bergamaschi partono a fiammate in contropiede e al 51° sugli sviluppi di un calcio d’angolo ancora Stendardo svetta di testa a colpo sicuro ma la palla impatta contro Romagnoli prima di uscire ancora in calcio d’angolo.

    Al 73° arriva il pareggio doriano, Okaka pesca benissimo Muriel in area, il colombiano sembra chiuso ma inventa un tiro di sinistro ad incrociare potente che mette fuori causa Sportiello e insacca il pallone nell’angolo opposto, bellissima rete. Il pareggio è meritato e spezza il fiato ai bergamaschi, che improvvisamente accusano la stanchezza. La seconda rete della Sampdoria avviene dopo un’invenzione di Samuel Eto’o che da buona posizione sulla sinistra tenta con un tiro a girare di sorprendere Sportiello, il portiere atalantino respinge in tuffo ma sulla ribattuta è il più lesto Okaka che davanti alla porta, solo, non può sbagliare.

    Il finale è un attacco convulso dei bergamaschi, ma la Sampdoria in alleggerimento potrebbe allargare il vantaggio restando però sempre contratta e attenta più a non subire che a far male.

    ATALANTA-SAMPDORIA 1-2 (1-0) – 15° Stendardo (A), 67° Muriel (S), 81° Okaka (S)

    Atalanta (4-4-1-1): Sportiello 5,5; Bellini 6, Stendardo 6,5, Benalouane 6, Dramè 6, Emanuelson 6,5, Cigarini 5,5, Carmona 6, Gomez 6 (dal 82° D’Alessandro S.V.); Baselli 5 (dal 73° Boakye 5,5); Pinilla 5 (dal 65° Denis 5,5).

    All.: Stefano Colantuono 5,5

    Sampdoria (4-3-3): Viviano 6;  De Silvestri 6, Silvestre 6,5, Romagnoli 6, Regini 5; Acquah 6,5, Palombo 6, Duncan 6 (dal 92° Mesbah S.V.); Muriel 7 (dal 77° Correa S.V.), Okaka 6,5, Eto’o 6,5.

    All.: Sinisa Mihajlovic 7

    Arbitro: Antonio Damato 5,5

    Ammoniti: Regini (S), Stendardo (A), Viviano (S), Okaka (S), D’Alessandro (A), Eto’o (S). Espulsi: –

  • Derby della Lanterna, 1-1 ma che emozioni!

    Derby della Lanterna, 1-1 ma che emozioni!

    Ci sono partite per un appassionato di calcio che sono un must, uno di quegli avvenimenti a cui non si può mancare sono quei match che danno adrenalina, tensione ed uno spettatore anche imparziale non riesce a distaccarsi al punto tale da rimanere indifferente. Sono le grandi classiche, Barcellona-Real Madrid, Inter-Juventus, Boca Juniors-River Plate e certamente Sampdoria-Genoa.

    Migliaia di bandiere blucerchiate in Gradinata Sud | Foto Twitter
    Migliaia di bandiere blucerchiate in Gradinata Sud | Foto Twitter

    Il Derby della Lanterna è uno di quegli appuntamenti che vale la Serie A ed è una partita che a tutti gli effetti è da considerare patrimonio non solo del nostro calcio ma del calcio mondiale  e oggi vale anche l’accesso o meglio la posizione in classifica per il lotto di squadre ce lottano per l’Europa. Coreografie mozzafiato, atmosfera che parte mesi prima e finirà mesi dopo, una città da conquistare ed un dominio morale da sfoggiare ad ogni occasione nella quotidianità della vita, questa per i genovesi è “la partita dell’anno”.

    Che la partita sia sentita dai ventidue in campo si capisce subito dopo quindici secondi di gioco, quando i centrocampisti del Genoa mettono subito sotto pressione i blucerchiati e si registra già il primo fallo. Dopo un minuto di gioco il Genoa si crea subito la prima palla gol, da un calcio d’angolo di sinistra la palla arriva a Perotti che rossa al centro dove Bertolacci da dentro l’area piccola di testa devia alto sopra la traversa.

    E’ il Grifone che fa la partita e che aggredisce i blucerchiati con un pressing ossessivo, tuttavia la Sampdoria riesce ad uscire usando spesso il fisico. Al 7° Soriano batte un bel calcio di punizione dalla sinistra, Romagnoli riesce a colpire di testa ma mette a lato.

    La storia del Grifone ripercorsa in Gradinata Nord | Foto Twitter
    La storia del Grifone ripercorsa in Gradinata Nord | Foto Twitter

    Al 17° Marassi esplode, azione insistita del Genoa che riparte con tre passaggi ribaltando il campo dopo un calcio di punizione per la Samp, un bel fraseggio al limite dell’area di Viviano tra Perotti, Bertolacci e Rincon la palla arriva a Niang sulla destra che mette un rasoterra insidioso dentro l’area sul quale s’insinua Falque battendo il portiere blucerchiato.

    Un minuto dopo i blucerchiati fanno riesplodere il “Luigi Ferraris“, sulla fascia sinistra Roncaglia commette sulla pressione di Eder un errore madornale, anziché alleggerire tiene palla ma se la fa rubare dall’attaccante sampdoriano che sfila così verso l’area e batte Perin in uscita. 1-1 dopo venti minuti, tanta sostanza, tanta foga agonistica e grandissimo entusiasmo è un gran bel derby fin qui.

    Al 27° Okaka si mangia la rete del vantaggio blucerchiato. Acquah resiste e si porta la palla sul limite del fondo nell’angolo di destra poi mette un pallone potente al centro dell’area a mezz’altezza. Okaka sfugge dai radar dei difensori genoani e ad un metro dalla porta spara incredibilmente alto. Passa un minuto e il Genoa in contropiede con Niang risponde, il suo tiro di sinistro a giro dal limite dell’area viene bloccato in due tempi da Viviano.

    Al 32° una bella punizione di sinistro di Falque sibila vicino al palo della porta del portiere blucerchiato facendo trattenere il respiro ai padroni di casa. Al 37° Perotti effettua dal limite dell’area un passaggio smarcante per Niang che è leggermente defilato sul vertice di destra ma tira in modo potente in porta e Viviano respinge in tuffo prima che Romagnoli in affanno liberi in calcio d’angolo.

    Il primo tempo si chiude con un’ottima intensità ma non regala più emozioni, un’ottima prima frazione fatta di agonismo, belle giocate e rovesciamenti di fronte continui, bravo Rocchi a gestire il match finora in modo inglese adattandosi al clima derby.

    Eder pareggia il conto dopo la rete di Falque | Foto Twitter
    Eder pareggia il conto dopo la rete di Falque | Foto Twitter

    Ripresa che inizia senza cambi, e il trend non cambia, Genoa che manovra con un buon palleggio e Samp pronta a ripartire con potenza. Al 50° Silvestre ci prova da fuori area ma il pallone esce alto sopra la traversa. Il primo quarto d’ora del secondo tempo però vive un principio di nervosismo tra le due squadre, complici un paio d’interventi al limite della regolarità dei difensori rossoblù sugli avanti sampdoriani e il troppo allungamento delle squadre che crea scollamento tra i reparti.

    Al 63° Roncaglia da fuori area prova a tirare un diagonale pericoloso che Viviano con la mano aperta devia in angolo. Al 79° Bertolacci, il migliore in campo, prova anche lui da fuori area ma il suo destro viene sporcato da un difensore genoano e finisce a lato.

    Incredibile gol fallito dalla Sampdoria all’86° quando su un’azione di contropiede Eto’o tenta un passaggio per Muriel che viene deviato in area da un difensore genoano, nello spazio s’infila Obiang che clamorosamente a tu per tu con Perin spara alto sopra la traversa.

    Emozioni forti nei minuti di recupero, quando da una punizione sulla sinistra Kucka svetta in area e colpisce la traversa, sulla ribattuta ancora un colpo di testa genoano respinto da Viviano e poi un terzo tiro verso la porta ma che finisce fuori chiude un match incredibile che poteva premiare sia una che l’altra squadra ma finisce 1-1.

    Sampdoria (4-3-1-2): Viviano 6; De Silvestri 6,5, Silvestre 6,5, Romagnoli 6,5, Regini 5,5; Acquah 6,5, Palombo 6 (dal 66° Duncan 5,5), Obiang 6; Soriano 6,5 (dal 72° Muriel 6); Eder 7 (dal 84° Eto’o S.V.), Okaka 5,5.

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5.

    Genoa (3-4-3): Perin 6; Roncaglia 5,5, Burdisso 6, De Maio 6,5; Rincon 6, Bertolacci 7,5, Kucka 6,5, Edenilson 6 (dal 75° Bergdich 6); Falque 7 (dall’88° Izzo S.V.), Perotti 6,5, Niang 6,5 (dal 80° Borriello (S.V.).

    All.: Gian Piero Gasperini 6.

    Arbitro: Gianluca Rocchi 6,5

    Ammoniti: Viviano (S), Roncaglia (G), Soriano (S), Obiang (S) Espulsi:

  • Tutti gli uomini del Derby della Lanterna

    Tutti gli uomini del Derby della Lanterna

    Gli occhi di tutta l’Italia calcistica e non solo saranno puntati sulla supersfida di Marassi questa settimana, e il Derby della Lanterna andrà in scena in prima serata come anticipo del sabato in solitario, visto che nello stesso giorno non sono previste partite di Serie A nemmeno alle 18:00.

    La stracittadina ligure è da sempre considerata il più bel derby d’Italia, sia per passione vissuta dalle due tifoserie che per l’atmosfera incandescente in campo. Se è da sempre una sfida molto difficile da decifrare per pronosticare un vincitore altrettanto complicato è comprendere lo stato psicofisico delle due compagini, tradotto in parole povere chi vince non si sa ma è sicuro che nessuna delle due vuole perdere.

    Altrettanto improbo è pronosticare chi possa essere l’uomo derby proprio perché spesso è stata una partita chiusa e il marcatore che ha aperto o chiuso la sfida è stato un gregario, per citarne solo alcuni del recente passato Maggio o Rafinha oppure uomini entrati dalla panchina come Boselli nel 2011 determinando poi l’andamento della stessa gara.

    Dal famoso 3 novembre 1946 (data del primo Derby della Lanterna, terminato 0-3 in favore dei blucerchiati) ad oggi sono passati per il prato di Marassi fior fior di giocatori e anche diversi campioni, ma nessuna delle due compagini ha mai messo la zampa vincente innestando la marcia in più e ponendosi al comando dei precedenti in modo netto come per esempio è accaduto al derby di Torino che la storia ha scritto dando un vantaggio netto ad una delle due. In Serie A si sono affrontate 63 volte, per 16 ha vinto il grifone, 24 i pareggi e per 23 volte ha vinto la Sampdoria. E’ l’unico derby che ha avuto un prologo anche nella serie cadetta e in Coppa Italia.

    L’ultima stracittadina ha visto trionfare la Sampdoria, nel girone d’andata grazie ad una punizione velenosa di Manolo Gabbiadini che ha chiuso il match per 0-1, nella supersfida di sabato sera il match-winner di allora non ci sarà perché ceduto al Napoli nella sessione di mercato di gennaio.

    Diego Milito, unico autore di una tripletta nei Derby della Lanterna | Foto Web
    Diego Milito, unico autore di una tripletta nei Derby della Lanterna | Foto Web

    Parlando di uomini derby della storia non si può non partire dall’origine della sfida e ricordare la coppia Giuseppe Baldini e Adriano Bassetto che negli anni ’40 erano proprio un incubo per la difesa genoana e misero, insieme ad altri marcatori, i primi derby proprio a favore dei blucerchiati facendo registrare nel 1948 il massimo scarto registrato nella storia del Derby della Lanterna 5-1 in favore della Sampdoria. I due restano ancora oggi i maggiori top-scorer della stracittadina.

    A quattro reti c’è un certo Roberto Mancini, sempre per la Sampdoria, che nella storia di questa partita si è dimostrata sempre più prolifica dell’avversario ma l’unica tripletta realizzata nella storia dei Derby della Lanterna è rossoblù e targata Diego Milito.

    Tre giocatori poi sono riusciti a mettere il proprio nome sul tabellino dei marcatori con entrambe le maglie si tratta di Giuseppe Baldini che realizzò anche una rete con la maglia del Genoa, Paolo Barison che dal Grifone passò alla Sampdoria dopo una parentesi al Milan e Eddie Firmani, che iniziò la sua avventura italiana con la maglia blucerchiata e la chiuse con la maglia rossoblù.

    Altro dato statistico interessante è quello relativo ai postumi che il Derby della Lanterna porta dietro, oltre al normale e sano sfottò che si respira in città per i mesi a seguire spesso c’è stata anche una vera e propria sterzata nel prosieguo della stagione sia per la squadra che lo ha vinto che per la squadra che ha perso.

    Inutile ricordare nella stagione nefasta, per la Sampdoria, del 2010/11 il derby di ritorno venne deciso dalla rete di Mauro Boselli nei minuti di recupero e che a fine stagione i blucerchiati retrocedettero. Ancora oggi i tifosi rossoblù sono convinti di essere stati determinanti per la retrocessione dei cugini. Oppure andando alla stagione storica per le genovesi (1990/91) quando alla fine la Sampdoria si laureò Campione d’Italia e il Grifone conquistò il primo storico piazzamento per la Coppa UEFA, in quell’occasione fu proprio la partita d’andata a dare il là ad una corsa fantastica per i colori rossoblù. Al vantaggio iniziale di Eranio rispose nella ripresa Gianluca Vialli ma a metà secondo tempo una punizione magistrale di Claudio Branco mandò in tripudio la Gradinata Nord e la squadra allenata allora da Osvaldo Bagnoli divenne una corazzata che chiuse con merito al quarto posto in classifica.

  • Frena la Juve, corre il  Napoli, cadono Lazio e Samp

    Frena la Juve, corre il Napoli, cadono Lazio e Samp

    La 21° giornata della Serie A 2014/15 ha visto l’Udinese fermare la capolista Juventus sullo 0-0, i bianconeri, oggi in blu, non sfruttano così il pari della Roma e mantengono 7 punti di vantaggio sui giallorossi. L’Udinese dalla sua ha fatto una gara attentissime in difesa, belle prove di Piris e Allan, e ha provato a far male con le insidiose ripartenze. La Juve può recriminare per una clamorosa palla gol sprecata da Tevez al 85°.

    L'esultanza di Gabbiadini | Foto Twitter
    L’esultanza di Gabbiadini | Foto Twitter

    Prosegue la corsa del Napoli che, contro un avversario storicamente ostico come il Chievo, riesce ad imporsi per 2-1 al Bentegodi. Nel primo tempo un autogol per parte, piuttosto simili, prima di Cesar e poi di Britos fissano il risultato sul 1-1. Nella ripresa il Napoli fa suo il bottino pieno grazie al primo gol in azzurro di Manolo Gabbiadini. Terzo posto consolidato e secondo a soli 4 punti.

    Tremendo tonfo della Sampdoria a Torino. Nel giorno in cui tutti si aspettano qualcosa da Samuel Eto’o, protagonista assoluto della giornata è Fabio Quagliarella che con una tripletta trascina il Torino ad un nettissimo successo per 5-1 sui blucerchiati. Le altre reti dei granata sono siglate da Amauri e da Bruno Peres. Inutile quanto bello il tacco di Obiang che aveva siglato il momentaneo 1-4.

    Della frenata della Sampdoria non ne sa approfittare la Lazio che a Cesena si trova contro un super Defrel autore di un gran tiro che vale l’uno a zero e del cross in mezzo che manda in tilt Cataldi che fa autogol. Arriva troppo tardi la rete di Klose che serve solo ad accorciare le distanze. Il Cesena vince e prova a rimanere attaccato alla Serie A.

    Torna a vincere il Palermo che al Barbera non lascia scampo al Verona. I rosanero compiono una rimonta visto che erano stati gli scaligeri a passare in vantaggio grazie al bel colpo di testa di Tachtsidis su azione di corner. Il solito immenso Dybala, questa volta con un calcio di punizione potente e precisissimo, riporta in parità i suoi e nella ripresa ci pensa il Gallo Belotti a trovare la rete da tre punti. Per il Verona di Mandorlini, nonostante il successo nello scorso turno, il periodo negativo sembra non voler finire.

    Una rovesciata di pregevole fattura, siglata nel recupero, di Mauricio Pinilla permette all’Atalanta di avere la meglio sul Cagliari. Il gol dell ex del cileno fissa il risultato sul 2-1, prima di lui nel primo tempo avevano segnato Biava, per il vantaggio nerazzurro e Dessena, per il pari rossoblu. 

    RISULTATI 21° GIORNATA

    Genoa -Fiorentina 1-1 (giocata ieri)

    Roma Empoli 1-1 (giocata ieri)

    Sassuolo – Inter 3-1 (anticipo delle 12.30)

    Atalanta – Cagliari 2-1

    Cesena – Lazio 2-1 

    Chievo – Napoli 1-2

    Palermo – Verona 2-1

    Torino – Sampdoria 5-1 

    Udinese – Juventus 0-0

    Milan – Parma posticipo delle 20.45

     

    CLASSIFICA DOPO 21 GIORNATE

    Juventus 50, Roma 43, Napoli 39, Lazio e Sampdoria 34, Fiorentina 32, Palermo 30, Genoa 29, Torino, Sassuolo e Udinese 28, Milan* e Inter 26, Verona 24, Atalanta 23, Empoli 20, Cagliari 19, Chievo 18, Cesena 15, Parma* 9

    * una partita in meno.

    Parma un punto di penalizzazione.

  • Shaqiri e Icardi piegano la Sampdoria

    Shaqiri e Icardi piegano la Sampdoria

    Prima volta insieme dal primo minuto per Podolski, Icardi e Shaqiri contro la grande organizzazione della Sampdoria di Sinisa Mihajlovic.

    Inter e Sampdoria si affrontano in questo scontro diretto per conquistare il quarto di finale di Coppa Italia dopo aver passato i giorni precedenti il match tra due lotte intestine. Da una parte c’è il problema Osvaldo, che da due sedute non va alla Pinetina e di conseguenza l’Inter ha deciso di sospenderlo, dall’altra c’è Okaka che nell’antivigilia della gara ha litigato a Bogliasco con Osti e poi con Mihajlovic facendosi allontanare dal campo. Okaka però è stato perdonato e reintegrato in rosa. Mihajlovic seguirà la partita dalla tribuna perché squalificato, al suo posto in panchina c’è Nenad Sakic.

    La Sampdoria effettua un minimo di turn-over per cercare di far giocare alcuni interpreti poco impiegati finora, l’Inter di Mancini invece si presenta con una formazione a chiara trazione anteriore.

    La prima emozione si registra al 7° minuto quando Shaqiri su calcio di punizione mette a lato, complice una deviazione della barriera, di poco.

    11° minuto da un calcio di punizione a favore della Sampdoria rimpallato parte il contropiede dell’Inter con un velocissimo Shaqiri sulla sinistra che vede Icardi in mezzo liberissimo sulla trequarti, l’argentino anticipa Krsticic che lo sgambetta da dietro e commette fallo. Tagliavento giudica erroneamente ultimo uomo Krsticic da la punizione al limite ed espulsione per il centrocampista doriano, nonostante in linea con lui che stava stringendo su Icardi ci fosse anche Wszolek. Dal conseguente tiro libero battuto da Shaqiri, Romero fa buona guardia.

    16° minuto nuovamente l’Inter ruba palla a centrocampo, Kovacic entra in area e tira, nonostante Icardi fosse liberissimo sulla sinistra, Romero si distende e respinge, sulla ribattuta Icardi tira incredibilmente sull’esterno della rete.

    Buona prestazione di Shaqiri alla prima da titolare | Foto Twitter
    Buona prestazione di Shaqiri alla prima da titolare | Foto Twitter

    La superiorità numerica si fa sentire sempre di più perché la Samp trova enormi difficoltà a ripartire, al 36° su una combinazione nerazzurra Dodò entra in area dalla sinistra superando Wszolek che per riprendere il brasiliano gli mette un braccio davanti e con la gamba destra interviene in modo scomposto. Dodò cade a terra e per Tagliavento è calcio di rigore. Batte Icardi e Romero para allungandosi a terra.

    La Sampdoria sembra che possa cadere in qualsiasi momento ma non cede ed anzi grazie a Romero che si supera in un  colpo di testa di Podolski e ad Okaka che riesce a tenere la palla alta in alcuni frangenti permettendo ai compagni di risalire e far respirare la retroguardia che nei minuti che passano perde pure Cacciatore per infortunio, sostituito da Silvestre. Per alcuni minuti del primo tempo i blucerchiati hanno giocato pure in otto uomini vista la contemporanea uscita del difensore e di Marchionni colpito da una pallonata. Tuttavia, nonostante tutto, la gara rimane 0-0 a fine primo tempo.

    Ad inizio ripresa Sakic cerca di equilibrare meglio la squadra ed inserisce Duncan al posto di Soriano. L’Inter si rende pericolosa con un paio di occasioni ma poco lucida in fase di rifinitura dell’azione e la Sampdoria dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa si fa vedere in avanti con un bel colpo di testa di Okaka.

    Al 57° l’Inter ha una bella occasione da rete, la palla dopo un rimpallo arriva nella zona di Kovacic in mezzo all’area doriana, il croato in spaccata prova a tirare ma la traiettoria è deviata da un difensore blucerchiato e la sfera esce a pochi centimetri dal palo destro della porta di Romero. La partita a questo punto diventa sotto ritmo ma vibrante perché l’Inter cerca di schiacciare l’avversario senza creare particolari pericoli mentre la Samp quando riparte spesso trova spazi ma non riesce a dettare l’ultimo passaggio.

    Mauro Icardi festeggia il gol dedicandolo alla figlia | Foto Twitter
    Mauro Icardi festeggia il gol dedicandolo alla figlia | Foto Twitter

    La Sampdoria al 68° perde pure Rizzo per infortunio ed effettua la sua terza sostituzione facendo entrare De Silvestri. Al 71° i liguri devono cedere a Shaqiri che prende palla sulla trequarti la passa a Podolski il quale spalle alla porta difende la sfera e poi di tacco la fa filtrare verso lo stesso Shaqiri che penetra in area e di prima con un sinistro a giro batte Romero per l’1-0 nerazzurro.

    Piove sul bagnato per la Sampdoria che perde pure Wszolek al 77° espulso per doppia ammonizione e a questo punto l’Inter abbassa ulteriormente il ritmo cercando sempre di impostare il gioco ma con meno cattiveria. Ci vuole un retropassaggio suicida di De Silvestri all’88° per mettere Icardi solo davanti a Romero e far sì che l’argentino metta il doppio vantaggio nerazzurro in rete.

    INTER-SAMPDORIA 2-0 (0-0) – 71° Shaqiri (I), 88° Icardi (I)

    Inter (4-2-3-1): Carrizo 6; D’Ambrosio 6, Andreolli 5,5, Juan Jesus 6, Dodò 5,5 (dal 89° Obi S.V.); Medel 5,5, Kuzmanovic 6; Shaqiri 7,5 (dal 78° Bonazzoli S.V.), Kovacic 6,5, Podolski 6,5; Icardi 6 (dal 89° Puscas S.V.).

    All.: Roberto Mancini 6

    Sampdoria (4-3-3): Romero 7; Wszolek 5, Gastaldello 6, Romagnoli 5,5, Cacciatore 6 (dal 45° Silvestre 6); Marchionni 5,5, Rizzo 6 (dal 68° De Silvestri 5), Soriano 5,5 (dal 46° Ducan 6); Kristicic 5; Djordjevic 5, Okaka 6.

    All.: Nenad Sakic 6

    Arbitro: Paolo Tagliavento 5

    Ammoniti: Andreolli (I), Wszolek (S), Podolski (S), Romagnoli (S), Shaqiri (I), Gastaldello (S) Espulsi: Krsticic (S), Wszolek (S)

  • La Sampdoria resta in orbita Uefa

    La Sampdoria resta in orbita Uefa

    Sampdoria vittoriosa contro l’Empoli: a decidere la gara Eder il quale fornisce alla formazione di Mihailovic di rimanere in orbita Uefa. Bene il Chievo che  supera il Parma; al Cagliari lo scontro salvezza contro il Cesena.

    ATALANTA – CHIEVO 1-1 Pari sostanzialmente giusto quello maturato tra l’Atalanta e il Chievo al termine di una gara che ha visto le reti realizzate da Zappacosta al 72′ e da Lazarevic al 90′ con un ottimo calcio di punizione.

    CAGLIARI – CESENA 2-1 Vittoria per la formazione di Zola la quale fa sua la sfida salvezza nel match contro il Cesena; vantaggio dei padroni di casa al 10′ con Joao Pedro il quale si fa parare un calcio di rigore ma è abile a intervenire sulla respinta del portiere. Al 27′ è avvenuto il secondo gol del Cagliari: Donsah ha conquistato la palla, trovando la sponda di Pedro al limite dell’area e superando Leali con una conclusione di destro. Al 88′ la squadra di Di Carlo ha accorciato le distanze: Brienza ha deviato in rete a due passi dalla linea di porta.

    Eder, autore della rete decisiva nel match Sampdoria-Empoli
    Eder, autore della rete decisiva nel match Sampdoria-Empoli

    FIORENTINA – PALERMO 4-3 E’ pirotecnico il 4-3 con cui la Fiorentina ha sconfitto al “Franchi” il Palermo; la squadra di Montella si è portata avanti di due reti con le marcature realizzate da Pasqual e Basanta ma è stata ripresa nel giro di due minuti dalla doppietta di Quasion; Cuadrado e Joaquin hanno riportato avanti la viola ma il rigore realizzato da Bellotti ha reso il finale del match palpitante fino al triplice fischio finale.

    SAMPDORIA – EMPOLI 1-0 La Sampdoria, sconfiggendo 1-0 l’Empoli, rimane nelle zone nobili della classifica di Serie A,

    a decidere la gara una rete di Eder la quale ha permesso alla formazione di Mihailovic di chiudere imbattuta a “Marassi” il girone d’andata, tornando alla vittoria dopo tre giornate nel Campionato di Serie A. Eder ha realizzato con un bellissimo destro a giro dopo l’assist di Berghessio.

    VERONA – PARMA 3-1 E’ terminata 3-1 la sfida che ha visto opposte Verona e Parma. I padroni di casa sono andati in vantaggio al 38′ con Sala il quale ha effettuato un gran tiro dalla distanza; al 62′ il gol di Lodi riequilibra la gara con una specialità della casa ovvero il calcio di punizione; al 70′ di nuovo avanti la squadra di Mandorlini con Toni che ha sfruttato un cross dalla sinistra di Valoti e con l’esterno del piede ha messo la palla dentro; al 90′ terza rete veronese con Valoti abile a saltare Mirante ed a insaccare.

  • Felipe Anderson Show, Samp Ko e Lazio terza da sola

    Felipe Anderson Show, Samp Ko e Lazio terza da sola

    Una super prestazione di Felipe Anderson permette alla Lazio di battere agevolmente con un netto 3-0 la Sampdoria ed issarsi, in attesa del Napoli, da sola al terzo posto.

    Molto bella la Lazio, molto brutta la Sampdoria. La squadra di Mihajlovic non ha praticamente mai impensierito Marchetti e non è riuscita ad abbozzare una reazione dopo le reti subite.

    Pioli invece può essere certamente raggiante per una Lazio che si è presentata in campo brillante dopo la sosta e con l’entusiasmo giusto per avvicinarsi al derby.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il tecnico della Lazio sceglie il suo 4-3-3 con Felipe Anderson e Mauri ad accompagnare Djordjevic in attacco.

    Mihajlovic, alla prima senza Gabbiadini, schiera la Samp con un 4-3-1-2 che vede Soriano partire alle spalle del duo Eder-Okaka. 

    Felipe Anderson | Foto Twitter
    Felipe Anderson | Foto Twitter

    I primi minuti non mostrano un gioco brillante, c’è equilibrio e la gara rimane senza emozioni. Intorno al 20° i padroni di casa mostrano segnali di crescita e spaventano Viviano con una punizione di Biglia e con Djordjevic che però non sfrutta un errore della difesa blucerchiata. La Sampdoria però non sta a guardare e tenta di rendersi insidiosa con le ripartenze. Al 38° gli sforzi della Lazio vengono premiati, giocata di Felipe Anderson che mette un cross rasoterra per l’accorrente Parolo che calcia di prima battendo Viviano. Passano 3 minuti e Felipe Anderson, migliore in campo sino a quel momento, s’inventa una gran conclusione da fuori che non lascia scampo a Viviano. Il primo tempo si chiude con i padroni di casa avanti di due gol.

     

    La ripresa vede una Lazio propositiva che va alla ricerca del terzo gol che viene sfiorato al 51° quando, dopo un’uscita scriteriata di Viviano, Romagnoli è bravo a salvare la conclusione a botta sicura di Djordjevic. Il copione non cambia è sempre la Lazio a gestire il gioco con una Sampdoria praticamente mai pericolosa. Al 66° Felipe Anderson torna super protagonista, azione superba del numero 7 che salta gli avversari come birilli e poi appoggia a Djordjevic che a porta vuota spinge in gol. E’ sostanzialmente il colpo del K.O. la Sampdoria non trova alcun modo per provare a riaprirla, i biancocelesti non si limitano solo al controllo e possesso palla ma cercano anche il 4° gol che però non arriva, al fischio finale è 3-0 per la Lazio.

    LAZIO – SAMPDORIA 3-0 (2-0) (38° Parolo, 41° Felipe Anderson, 66° Djordjevic)

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Cana (46° Cavanda), Radu; Parolo, Biglia, Lulic (50° Onazi); Felipe Anderson, Djordjevic, Mauri (78° Candreva).

    Allenatore: Pioli.

    Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Cacciatore, Gastaldello, Romagnoli, Regini; Rizzo (46° Wszolek), Palombo, Obiang (67° Bergessio); Soriano; Okaka, Eder (74° Duncan).

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Calvarese.

    Ammoniti: Gastaldello (S), Cana (L), Basta (L), Soriano (S).

  • Lazio-Sampdoria, la bagarre per il terzo posto

    Lazio-Sampdoria, la bagarre per il terzo posto

    Dopo la pausa natalizia e la parentesi mediorientale della Supercoppa riprende il campionato con la diciassettesima giornata di Serie A. L’anticipo è Lazio-Sampdoria, match che mette a confronto due squadre in lotta per la terza posizione, un vero e proprio scontro diretto che vale momentaneamente l’Europa.

    Le due squadre arrivano al temine della pausa con qualche cambiamento importante soprattutto dalla parte blucerchiata che ha ceduto Gabbiadini al Napoli, inserito Correa e che è ancora molto attiva sul mercato. Stesso attivismo in casa Lazio, che proprio oggi potrebbe dare la zampata vincente per il difensore olandese Vlaar in forza all’AZ Alkmaar restia però alla sua cessione.

    La partita sarà avvincente proprio perché entrambe le formazioni sono appaiate al terzo posto e un successo da parte di una delle due consentirebbe l’isolamento in zona preliminari di Champions League in attesa del risultato del Napoli, anche lei con gli stessi punti dei laziali e dei blucerchiati al momento.

    La Curva Nord della Lazio | Foto Twitter
    La Curva Nord della Lazio | Foto Twitter

    La Lazio ha una vera e propria infermeria piena, sarà senza Ciani, Gentiletti, Braafheid, Pereirinha, Biglia e Ederson ma in compenso recupera Candreva. In attacco dovrebbe giocare Klose, che nella pausa ha manifestato un certo malumore per il poco impiego, Pioli sembra intenzionato al  continuare sulla strada del 4-3-2-1 dando fiducia in mezzo al campo ai due giocatori più in forma prima di Natale, Anderson e Mauri.

    La Sampdoria di Mihajlovic dovrà fare i conti con la perdita di Gabbiadini, ma non dovrebbe discostarsi troppo dal modulo abituale e lo spostamento di Soriano a trequartista dietro a Okaka ed Eder più avanzati. Assenti Viviano, Silvestre e Wszolek mentre impegnati nella Coppa d’Africa non ci saranno Duncan e Mesbah fatti che mettono in condizione il tecnico serbo di schierare davanti a Romero la coppia centrale di difesa Gastaldello-Romagnoli, mentre in mezzo dovrebbe essere inserito Rizzo tra Palombo ed Obiang.

    LAZIO-SAMPDORIA LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Lazio (4-3-2-1): Marchetti; Basta, De Vrij, Cana, Radu; Parolo, Ledesma, Lulic; Mauri, Felipe Anderson; Klose.

    All.: Stefano Pioli

    Sampdoria (4-3-3): Romero; De Silvestri, Gastaldello, Romagnoli, Regini; Rizzo, Palombo, Obiang; Soriano; Eder, Okaka.

    All.: Sinisa Mihajlovic

  • Sampdoria, Ferrero scatenato e deluso

    Sampdoria, Ferrero scatenato e deluso

    La Sampdoria sta vivendo un momento magico, posizione in classifica impensabile ad inizio anno e risultati sorprendenti che si susseguono sul campo, come il pareggio ottenuto domenica scorsa in casa dei Campioni d’Italia della Juventus. Oltre alla squadra c’è anche la nuova società che ha dimostrato di saperci fare nella programmazione della stagione ed ora sta puntando molto sul mercato risultando una delle più attive nella sessione che si aprirà a gennaio.

    Massimo Ferrero non ha digerito bene l’inibizione inflitta dal Giudice Sportivo dopo l’affermazione sul “filippino” riferita ad Erik Thohir ed in un tweet ironico ha affermato di “tapparsi la bocca” d’ora in avanti. Tuttavia in una recente intervista apparsa sul periodico “Gente” ha fatto capire di sentirsi alquanto tarpato:

    “Ho pagato la Sampdoria tra i 60 e i 70 milioni, vorrei portare a Genova investimenti per 100 milioni ma mi ostacolano: ho proposto lo stadio del mare e apriti cielo”.

    Su questo pare che il nuovo patron blucerchiato abbia riscontrato le stesse difficoltà che aveva avuto Garrone, fautore del progetto iniziale sul nuovo stadio privato della Sampdoria, progetto che a tutt’oggi rimane in scartoffie presso gli uffici competenti.

    Massimo Ferrero negli spogliatoi dello Juventus Stadium per congratularsi con la squadra | Foto Twitter
    Massimo Ferrero negli spogliatoi dello Juventus Stadium per congratularsi con la squadra | Foto Twitter

    Ferrero però non pone solo l’accento sulle questioni relative alla crescita del suo club e nella stessa intervista parlando di Okaka fa un’apertura di mercato che chissà non possa essere accolta da una primadonna del calcio italiano:

    Okaka? Guai a chi me lo tocca, gioca bene perché non ha il fiato sul collo. Balotelli invece è massacrato dai media e non ha chi lo protegge. Se facesse un bagno d’umiltà e venisse a giocare nella Samp tornerebbe sereno”.

    L’ipotesi di un passaggio dell’ex giocatore di Inter e Milan e oggi in forza al Liverpool in effetti era stata paventata nei giorni scorsi, ma ritenuta anche poco plausibile per l’elevato ingaggio di Balotelli, chissà che non si stia lavorando ad un sensibile taglio dello stipendio del giocatore, magari con la complicità del club inglese.

    In ogni caso la Sampdoria resta una delle squadre più attive sul mercato, praticamente fatta, in accordo con la Juventus, la cessione di Gabbiadini al Napoli e conclusa ufficialmente la trattativa per portare a Genova Joaquin Correa dall’Estudiantes. In occasione di Sampdoria-Udinese le due società troveranno il modo per parlare anche del possibile scambio tra Muriel e Bergessio con il reciproco apprezzamento dei due tecnici.

    Quasi definito l’acquisto di un altro giovane talento, si tratta di Andres Ponce, possente attaccante venezuelano che però dovrebbe essere indirizzato alla Primavera di Enrico Chiesa per la maturazione. In uscita inoltre si fanno i nomi di Sansone e Fornasier, entrambi richiesti a Bologna, il primo in via definitiva ed il secondo in prestito.

    Insomma, sognando Balotelli esattamente come quest’estate sognava Osvaldo, il popolo blucerchiato sta vedendo crescere ulteriormente la sua squadra sotto importanti colpi di mercato targati Osti-Ferrero.