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  • Milan-Sampdoria alle 18. Allegri lancia El Shaarawy

    Milan-Sampdoria alle 18. Allegri lancia El Shaarawy

    Dopo le vittorie di Fiorentina e Juventus negli anticipi del sabato tra poco meno di un’ora toccherà al Milan far il suo debutto nella stagione 2012-2013. Ospite dei rossoneri a San Siro (dotato di un nuovo e tecnologico manto erboso) la neo promossa Sampdoria cercherà il primo colpaccio approfittando dell’apparente confusione dell’ambiente rossonero. Milan-Sampdoria può aver tante chiavi di lettura ma quella più importante è senza dubbio quella emotivo-caratteriale con le due squadre alla ricerca di convinzioni e nuove motivazioni per iniziare nel migliore dei modi il campionato e nelle intenzioni delle rispettive società un nuovo ciclo di successi.

    Milan-Sampdoria, la vigilia I tifosi rossoneri e apparentemente anche la dirigenza non sono ancora in clima campionato per le distrazioni delle sirene del calciomercato ma anche dal rumore delle pesanti cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva.

    Stephan El Shaarawy | ©Dino Panato/Getty Images)
    Allegri in conferenza stampa ha sottolineato più volte come questo sia il nuovo anno zero del Milan e i giocatori senza troppe prime stelle saranno chiamati ad uno sforzo caratteriale superiore per sopperire alla minore caratura tecnica. In casa Samp si attende la prova del nove dopo l’exploit al Camp Nou contro il Barcellona, l’eliminazione dalla Coppa Italia pesa ancora come un macigno e per l’undici di Ferrara un vittoria a San Siro potrebbe unire maggiormente il gruppo facendo salire le convinzioni intorno al nuovo progetto

    Milan-Sampdoria, la chiave tattica Massimiliano Allegri senza capitan Ambrosini, Mexes e Pato vara una difesa inedita schierando De Sciglio al posto di Abate (anche lui acciaccato), Zapata e Yepes in mezzo e Antonini a sinistra. Montolivo occuperà la cabina di regia con Flamini e Nocerino ai lati, in avanti con Boateng e Robinho ci sarà Stephan El Shaawawy preferito a Pazzini. Ciro Ferrara dovrebbe adottare un accorto 4-4-2 con Estegarribia a sostegno del tandem d’attacco Maxi Lopez Eder. La supremazia a centrocampo sarà fondamentale per le sorti dell’incontro, Allegri mira a non dar punti di riferimento in avanti. Ferrara spera in qualche distrazione della nuova difesa rossonera.

    Milan-Sampdoria, le formazioni
    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; De Sciglio, Bonera, Yepes, Antonini; Flamini, Montolivo, Nocerino; Boateng; El Shaarawy, Robinho. All. Allegri
    A disp.: Amelia, Zapata, Acerbi, Mesbah, Carmona, Constant, Emanuelson, Traoré, Valoti, Pazzini
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Muntari, Pato, Abate, Strasser, Didac Vilà, Mexes, Ambrosini
    SAMPDORIA (4-3-3): Romero; De Silvestri, Gastaldello, Rossini, Costa; Obiang, Tissone, Poli; Estigarribia, Eder, Maxi Lopez. All. Ferrara
    A disp.: Padelli, Castellini, Berardi, Laczko, Soriano, Mustafi, Renan, Munari, Icardi, Krsticic
    Squalificati: Da Costa, Pozzi
    Indisponibili: Juan Antonio
    Arbitro: Banti

  • Trofeo Gamper alla Sampdoria. Soriano firma l’impresa a Barcellona

    Trofeo Gamper alla Sampdoria. Soriano firma l’impresa a Barcellona

    Avranno pure giocato le riserve rinforzate da Pinto,Villa e Afellay, ma vincere al Camp Nou di Barcellona, specie se da neo promossa in Serie A, non è cosa da tutti. Ci è riuscita la Sampdoria di Ciro Ferrara che grazie ad un gol del giovane Soriano, appena ventuno anni, è riuscita a stendere i blaugrana di Vilanova conquistando l’atteso trofeo Gamper, manifestazione nata nel 1966 per omaggiare il creatore della squadra blaugrana.

    E’ la quinta volta, in tantissimi anni, che i catalani non alzano al cielo questo trofeo, la seconda a causa una formazione italiana. Nel 2005 infatti fu la Juventus ad imporsi ma solo dopo i calci di rigore. Negli ultimi 9 anni poi, per ben sei volte è toccato a squadre della nostra nazione giocarsi tale torneo.

    Sampdoria alza il trofeo Gamper © LLUIS GENE/Getty Images
    E se per alcune la sconfitta è arrivata in modo onorevole, come per il  Milan che nell’ultima occasione è stato sconfitto solo ai calci di rigore, per il Napoli lo scorso anno era stata una disfatta completa, con cinque gol al passivo.

    Stavolta però il turnover di Vilanova è stato esagerato, con la squadra che, c’è da dire, veniva dal match del giorno prima contro la Real Sociedad. Ne ha approfittato una Sampdoria già in forma campionato e capace di violare uno degli stadi più importanti d’Europa, vendicando, con le dovute proporzioni, quella finale di Coppa dei Campioni vinta nel 1992 dagli spagnoli. Un successo che ha fatto ritrovare il sorriso non solo alla squadra ma anche ai tifosi liguri, reduci dalla clamorosa eliminazione arrivata in Coppa Italia contro la Juve Stabia.

    Il match del Camp Nou si è deciso grazie ad un gol dopo nemmeno 2’ da parte di Soriano, bravo a concretizzare un’azione di Obiang. Genovesi che potrebbero raddoppiare con Maxi Lopez al 35’ ma Pinto è bravo a sventare la rimonta. Nella ripresa il Barcellona non riesce in alcun modo a raddrizzare le sorti del match e Pozzi a tu per tu con Pinto fallisce la facile palla del 2 a 0 colpendo il pallo. Ma va benissimo così per i doriani: l’impresa, infatti, è compiuta.

    Video Barcellona-Sampdoria 0-1, il gol di Soriano
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  • Coppa Italia, Sampdoria e Genoa subito fuori

    Coppa Italia, Sampdoria e Genoa subito fuori

    Il terzo turno di Coppa Italia ha visto scendere in campo le prime squadre di serie A che partono bene con le sole due squadre genovesi ad uscire subito dal torneo.

    Brutta battuta d’arresto per le due genovesi e soprattutto per la compagine blucerchiata guidata da Ciro Ferrara, che aveva espresso le più serie intenzioni di andare avanti il più possibile nel torneo.

    Sampdoria e Genoa vengono estromesse ambedue ai calci di rigore rispettivamente dalla Juve Stabia e dal Verona. Molta sfortuna per la doria raggiunta al 90’ da Danilevicius dopo il vantaggio iniziale di Maxi Lopez con lo stesso argentino autore dell’errore fatale ai rigori insieme a Poli. Stessa sorte anche per i rossoblù di De Canio che pareggiano 1-1 contro il Verona, a segno Gilardino e Bejlanovic e decisivi gli errori di Jankovic e Immobiledal dischetto.

    Ciro Ferrara, subito fuori in Coppa Italia ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Esordio positivo invece per le altre compagini della massima divisione: la Fiorentina supera il Novara 2-0 (Ljajic e Pasqual i marcatori), travolgente il Chievo che supera l’Ascoli 4-0 (doppietta Théréau, Pellissier e Di Michele), una doppietta di Rolando Bianchi consente al Toro di superare 4-2 il Lecce con Bonaventura e Brivio che firmano la vittoria per 2-0 dell’Atalanta sul Padova. Funziona il tandem Larrivey – Pinilla del Cagliari, il duo sudamericano firma il passaggio dei rossoblù sardi ai danni dello Spezia per 2-1 mente il Bologna sembra già aver trovato in Taider (doppietta) l’erede di Gaston Ramirez, in procinto di trasferirsi in Premier League nella vittoria degli emiliani sul Varese per 2-1.

    Bene le siciliane con la vittoria del Catania 1-0 contro il Sassuolo grazie al gol del “Papu” Gomez e del Palermo 3-1 alla Cremonese con doppietta di Miccoli e gol di Ilicic. Il neopromosso Pescara, grazie ad Elvis Abbruscato supera 1-0 il Carpi mentre negli altri incontri ottima Reggina che supera 5-1 il Modena in trasferta grazie anche alla super prestazione di Alessio Viola, autore di una doppietta, poker del Livorno 4-1 sul Perugia mentre molto più combattute le sfide che hanno visto le vittorie del Cesena sul Crotone per 3-2 e del Cittadella sulla Ternana per 1-0.

    Risultati Terzo turno Coppa Italia
    Fiorentina – Novara 2-0
    Chievo – Ascoli 4-0
    Cagliari – Spezia 2-1
    Cesena – Crotone 3-2
    Cittadella – Ternana 1-0
    Juve Stabia – Sampdoria 5-4 dopo i calci di rigore
    Torino – Lecce 4-2
    Atalanta – Padova 2-0
    Bologna – Varese 2-1
    Catania – Sassuolo 1-0
    Genoa – Verona 2-5 dopo i calci di rigore
    Livorno – Perugia 4-1
    Modena – Reggina 1-5 dopo i calci di rigore
    Palermo – Cremonese 3-1
    Pescara – Carpi 1-0

    Siena – Vicenza oggi ore 20:45

  • Coppa Italia il programma del terzo turno preliminare

    Coppa Italia il programma del terzo turno preliminare

    A due settimane dalla chiusura del calciomercato, a una settimana dell’inizio del campionato il terzo turno preliminare di Coppa Italia può senza dubbio esser considerato la prima vera prova del nove per le società alla ricerca della migliore condizione e delle certezze per iniziare al meglio la nuova stagione. Tanti gli spunti interessanti delle quindici partite in programma questo pomeriggio. Dalla rivoluzione della Fiorentina agli ambiziosi progetti di Sampdoria e Palermo i match di Coppa Italia serviranno a capire se gli organici possono esser già competitivi o bisognerà fare nuovi sforzi per completare le rose a disposizione.

    La Fiorentina con capitan Jovetic alle 18 affronterà il Novara davanti ai propri tifosi di nuovo entusiasti e pronti a sostenere il nuovo progetto della famiglia Della Valle. Tanti i volti nuovi in campo, da Roncaglia in difesa al centrocampo con Pizarro a far da geometra in mezzo a Borja Valero e Fernandez mentre Aquilani dovrebbe partire dalla panchina. Nella Sampdoria si spera fino all’ultimo di poter schierare Estigarribia per risolvere anche qualche problema in attacco dettato dagli infortuni. Il Bologna sfida il Varese con il caso Gaston Ramirez sulle spalle, il Chievo affronta l’Ascoli con il tandem Di Michele Pellissier.

    Coppa Italia terzo turno preliminare
    Fiorentina – Novara ore 18.00
    Chievo – Ascoli ore 19.00
    Cagliari – Spezia ore 20.30
    Cesena – Crotone ore 20.30
    Cittadella – Ternana ore 20.30
    Juve Stabia – Sampdoria ore 20.30
    Torino – Lecce ore 20.30
    Atalanta – Padova ore 20.45
    Bologna – Varese ore 20.45
    Catania – Sassuolo ore 20.45
    Genoa – Verona ore 20.45
    Livorno – Perugia ore 20.45
    Modena – Reggina ore 20.45
    Palermo – Cremonese ore 20.45
    Pescara – Carpi ore 20.45

  • Presentato il calendario Serie A 2012/2013. La Juve riparte dal Parma

    Presentato il calendario Serie A 2012/2013. La Juve riparte dal Parma

    E’ stato presentato a Milano il calendario Serie A 2012/2013.  Alla manifestazione, trasmessa anche in diretta televisiva e via web, ha preso parte la quasi totalità delle società di Serie A. La durata è stata minore rispetto alle precedenti, e stavolta, come ha ironizzato qualcuno sul web, nessuno è scappato via prima in motorino come fatto l’anno scorso dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Unico ritardatario invece il presidente della Lazio Claudio Lotito, giunto in sala dopo che erano già state rese note le prime quattro giornate ma subito pronto a rilasciare interviste.  Il torneo avrà inizio tra un mese esatto, nel week end del 25-26 agosto con due anticipi al sabato (ore 18 e 20.45) e il resto delle gare la domenica con un incontro 18 e i restanti alle 20:45. Ovviamente poi il resto delle gare si giocherà nei classici orari. Ecco il primo turno:

    Atalanta – Lazio
    Chievo – Bologna
    Fiorentina – Udinese
    Genoa – Cagliari
    Juventus – Parma
    Milan – Sampdoria
    Palermo – Napoli
    Pescara – Inter
    Roma – Catania
    Siena – Torino

    Comincerà in casa la Juventus campione d’Italia contro il Parma, proprio come l’anno scorso con la differenza che allora il match era in programma per la seconda giornata ma causa il rinvio del primo turno fu di fatto il primo impegno ufficiale della Serie A Tim 2011/2012. Tra le mura amiche anche il Milan contro la neo promossa Sampdoria mentre l’Inter se la vedrà subito contro un’altra matricola, il Pescara, che dunque avrà un inizio non semplice. Spiccano i match tra Fiorentina e Udinese e il derby del sud tra Palermo e Napoli. Per la Roma c’è il Catania.

    Inter-Roma è il primo big match stagionale, in programma la seconda giornata con i nerazzurri alla prima casalinga. Sempre nello stesso turno ecco Udinese-Juventus, con i piemontesi che cosi invertono i primi due turni della passata annata. Alla quarta spicca invece Udinese-Milan, con in campo due delle tre squadre italiane impegnate in Champions League. Quinta giornata invece con Fiorentina-Juventus, storica sfida molto sentita. E per le Juve i confronti con le rivali non finiscono qui: nel sesto turno infatti c’è Juventus-Roma, con Zeman che dopo anni di veleni a distanza torna a sfidare gli acerrimi nemici bianconeri. Alla settima invece l’attesissimo derby Milan-Inter sempre sinonimo di spettacolo, mentre l’ottavo turno si contraddistingue per la sfida tra Juventus-Napoli, finaliste dell’ultima edizione di Coppa Italia, e Lazio-Milan.

    Il derby d’Italia Juventus-Inter invece si giocherà all’undicesimo turno, mentre in quello successivo tutta l’attenzione sarà catalizzata dal derby capitolino Roma-Lazio. Tredicesima giornata con Juventus-Lazio e Napoli-Milan. Si giocherà alla quattordicesima con l’andata a San Siro invece il big match tra le ultime due contendenti della Serie A, ovvero Milan-Juventus. Nello stesso turno il derby siciliano Catania-Palermo. E a proposito di derby alla quindicesima c’è Juventus-Torino, incontro che ritorna dopo anni di assenza.

    Sedicesima giornata con Inter-Napoli, mentre alla diciassettesima ecco il derby toscano Fiorentina-Siena ma anche Lazio-Inter. Solo alla penultima invece Roma-Milan, e nella stessa giornata anche il derby emiliano Bologna-Parma. La Juventus chiuderà il campionato a Genova con la Sampdoria, l’Inter in casa contro l’Udinese e il Milan in trasferta a Siena, mentre sempre all’ultimo turno si profila un interessante Roma-Napoli. Quattro le soste: il 9 settembre, il 14 ottobre, il 30 dicembre e il 24 marzo, mentre sono previsti tre turni infrasettimanali di mercoledì: il 26 settembre, il 31 ottobre e l’8 maggio. Il campionato si chiuderà il 19 maggio 2013.

    ECCO IL CALENDARIO SERIE A 2012/2013

  • Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Arrivano puntuali i deferimenti da parte del procuratore federale Stefano Palazzi nell’ambito del secondo processo sportivo del Calcioscommesse. E come da più parti preventivato alla vigilia tra questi c’è anche il tecnico della Juventus Antonio Conte, il quale tuttavia dovrebbe evitare la lunga squalifica che temevano i tifosi bianconeri. Lo stesso infatti è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011, e non per illecito sportivo. Una differenza importantissima, considerato che l’omessa denuncia porta con sé pene ben più lievi rispetto all’illecito.

    In soldoni Conte rischia una squalifica dai 6 ai 12 mesi. Trainer bianconero che dovrà a questo punto presenziare davanti alla Commissione disciplinare il 2 agosto a Roma. Omessa denuncia anche per il vice di Conte, Angelo Alessio, il collaboratore tecnico Cristian Stellini, il preparatore dei portieri Marco Savorani e il preparatore atletico Giorgio D’Urbano. Male è andata invece ad un altro juventino, Leonardo Bonucci, il quale è stato indagato per illecito sportivo, e con lui anche Daniele Portanova, Alessandro Parisi, Nicola Belmonte, Andrea e Salvatore Masiello.

    L’accusa nei loro confronti è quella di avere, in concorso tra di loro e con altri soggetti non tesserati e attualmente da identificare, posto in essere “atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara Udinese-Bari del 9 maggio 2010, in funzione di un over con pareggio tra le due squadre, con l’aggravante dell’effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato finale”. I giocatori indagati per illecito militavano tutti tra le fila dei pugliesi e rischiano tutti uno stop di tre anni oltre ad un’ammenda di almeno 50 mila euro. Con riferimento a quella partita è stato deferito anche Simone Pepe, all’epoca dei fatti giocatore dell’Udinese e attualmente alla Juventus: per lui l’accusa, come nel caso di Conte, è di omessa denuncia nei confronti della Procura federale. Per lui dunque pericolo squalifica si, ma di massimo sei mesi.

    Discorso identico, ovvero omessa denuncia, per Marco Di Vaio in riferimento alla gara Bologna-Bari del 22 maggio 2010. Come società rischiano, e parecchio, Lecce e Grosseto: sono indagate per responsabilità diretta e di conseguenza potrebbero essere retrocesse in Lega Pro. Il Siena invece rischia una penalizzazione per responsabilità oggettiva, stessa accusa mossa in Serie A a Udinese, Bologna, Sampdoria e Torino, coinvolte per via di fatti relativi ai propri tesserati. Tra queste però solo i friulani sembrano certi di non incorrere in penalizzazioni. Nelle altre categorie deferite per responsabilità oggettiva AlbinoLeffe, Ancona, Bari, Novara, Portogruaro e Varese, che militano in divisioni inferiori. Prosciolto, invece, il Pescara e il suo presidente Daniele Sebastiani, con riferimento alla gara contro l’Albinoleffe del febbraio 2011.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    Questo l’elenco dei deferimenti:
    Società: Lecce e Grosseto per responsabilità diretta, Udinese, Bari, Bologna, Portogruaro, Sampdoria, Siena, Ancona, Novara, Torino, Varese, Albinoleffe per responsabilità oggettiva.
    Tesserati: Andrea Masiello, Salvatore Masiello, Nicola Belmonte, Alessandro Parisi, Leonardo Bonucci, Antonio Bellavista, Stefano Guberti, Marco Rossi (Ex Bari), Filippo Carobbio, Daniele Padelli, Cristian Stellini (Ex Vice-Allenatore Siena), Giuseppe Vives, Pierandrea Semeraro (Presidente Lecce), Piero Camilli (Presidente Grosseto), Carlo Gervasoni, Mario Cassano, Edoardo Catinali, Cristian Bertani, Davide Drascek, Mavillo Gheller, Marcelo Larrondo, Roberto Vitiello, Alessandro Pellicori, Emanuele Pesoli, Ruben Garlini, Davide Bombardini, Dario Passoni, Luigi Sala, Mirko Poloni, Fernando Coppola, Claudio Terzi per illecito sportivo; Simone Pepe, Guido Angelozzi (Ex Ds Bari), Simone Bentivoglio, Angelo Da Costa Junior, Antonio Conte (Ex-Allenatore Siena), Angelo Alessio (Ex-Vice Allenatore Siena), Marco Savorani (Ex-Allenatore Portieri Siena), Giorgio D’Urbano (Ex-Preparatore Atletico Siena) per omessa denuncia; Marco Esposito per violazione art. 1 lealtà sportiva.

  • La Juve pensa a Poli come chiave per arrivare a Jovetic

    La Juve pensa a Poli come chiave per arrivare a Jovetic

    Nuovo colpo a sorpresa per il mercato in entrata della Juventus. Il giovane centrocampista della Sampdoria, Andrea Poli, sarebbe ad un passo dalla società bianconera. Poli, che lo scorso anno si era trasferito all’Inter, non è stato riscattato dal club di Massimo Moratti e per Marotta e Paratici il passo per concludere l’accordo sarebbe semplice: la Sampdoria chiede 5 milioni di euro e la società di Agnelli inserirebbe nella trattativa anche la metà del cartellino del giovane della primavera bianconera Ouasim Bouy, classe ’93 arrivato alla fine di gennaio a parametro zero dall’Ajax. Inoltre, secondo le ultime voci, gli affari tra Juve e Samp potrebbero proseguire anche grazie a Iaquinta, attaccante che non rientra nel progetto di Conte e che interesserebbe molto ai blucerchiati se solo il giocatore di origini calabresi si accontenterebbe di abbassarsi lo stipendio.

    La coppia Marotta-Paratici conosce molto bene il giovane talento blucerchiato, ora i bianconeri vedrebbero in Poli la chiave necessaria per concludere la trattativa con la Fiorentina per il passaggio di Jovetic a Torino. La Fiorentina è molto interessata alla comproprietà del giovane centrocampista anche se Della Valle è stato categorico sull’affare Jovetic: per cederlo la società viola chiede 30 milioni tondi senza contropartite.

    Andrea Poli © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Dunque il trasferimento di Poli a Firenze diventerebbe un affare totalmente slegato dalla telenovela Juve-Jovetic. Marotta e soci reputano la richiesta della Fiorentina troppo esosa per questo motivo provano altre strade per arrivare al giocatore viola. Se Poli non dovesse bastare a far cedere i Della Valle allora i bianconeri potrebbero trovare la soluzione monetaria grazie alla cessione di Milos Krasic, molto richiesto sia in Turchia che in Russia.

    Insomma per Poli si attende solo di definire alcuni dettagli con la Sampdoria per la conferma ufficiale, ma la trattativa è sul punto di essere conclusa, una volta acquistato il gioiellino i bianconeri decideranno il suo futuro.

  • Dopo Robinho anche Cassano in partenza, il Milan smobilita

    Dopo Robinho anche Cassano in partenza, il Milan smobilita

    Ora che Thiago e Ibrahimovic non ci sono più, i tifosi rossoneri avevano la speranza di poter contare almeno su quel poco materiale umano rimasto a disposizione. Si dovranno però ricredere in tanti, dal momento che anche altri due attaccanti rossoneri potrebbero presto lasciare la società di Via Turati: Robinho e Cassano. Galliani non dichiara nessuno incedibile, anche perché se si sono venduti i due migliori calciatori nessuno ormai può essere definito tale. In questo senso la giornata di ieri è stata particolarmente interessante. Alle 13 nella sede del Milan sono arrivati infatti gli agenti di Rafael, il portiere del Santos che gode di ottima reputazione tra gli ambienti rossoneri. Probabile un suo inserimento nell’operazione che dovrebbe portare Robinho nuovamente al suo primo amore.

    robinho e antonio cassano | ©Claudio Villa/Getty Images

    Nella serata è arrivata la netta smentita del presidente del Santos, il quale ha affermato come nessun uomo del club si trovasse attualmente a Milano per trattare l’acquisto dell’attaccante. Nonostante le smentite di rito, ieri sarebbe pervenuta l’offerta ufficiale dei carioca per Binho: 6 milioni di euro più il cartellino dell’estremo difensore. Proposta bocciata da Galliani e Braida, dal momento che vorrebbero almeno 10 milioni di euro cash oltre al portiere Rafael, per una cifra complessiva quindi di 15-16 milioni di euro. La volontà di vendere Robinho c’è, considerato il suo ingaggio da 6 milioni di euro netti all’anno (12 milioni lordi), prezzo divenuto ormai insostenibile per le finanze rossonere. Santos e Milan torneranno a parlare nelle prossime ore. Il tempo stringe. Se entro venerdì le due società non dovessero trovare un accordo, per Robinho si chiuderebbe definitivamente la porta Santos e resterebbe invece aperta quella spagnola del Malaga. Ricordiamo che in Brasile le squadre possono comprare fino a questo venerdì.

    Oltre a Robinho potrebbe lasciare Milanello anche Fantantonio Cassano. Riecheggia ancora il suo sfogo durante gli Europei, quando Thiago Silva sembrava in procinto di lasciare la squadra insieme a Ibra. Ciò che l’attaccante barese temeva si è trasformato presto in realtà, e quindi ci si aspettano delle mosse in tal senso da parte del calciatore fin dai prossimi giorni. Galliani ha già fatto capire di non voler trattenere nessuno. L’ipotesi più suggestiva, che vuole Cassano alla Samp, è al momento la più plausibile, dal momento che lui stesso sogna di tornare a vestire i colori della maglia blucerchiata. Dall’altra parte, la famiglia Garrone ha inizialmente escluso tale ipotesi, almeno per quest’anno, sebbene tutto possa ancora succedere da qui al 31 agosto. In ogni caso rimane forte la volontà da parte di Cassano di tornare a Genova, dove ha casa, e non è da escludere che alla fine decida per un clamoroso approdo al Genoa di Enrico Preziosi. Le strade del calciomercato sono infinite.

  • Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Nessun passo indietro. Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, non si è mosso dalla precedente posizione che aveva assunto confermando davanti alla Procura della Figc di Roma la tentata combine in occasione della partita tra la Sampdoria e il Napoli del 16 maggio del 2010. Una situazione, questa, che di fatto potrebbe inguaiare il Napoli che rischia una sanzione cosi come sono passibili di essere puniti anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. I due difensori, curiosamente usati ieri come modelli per presentare le maglie della stagione ufficiale 2012/2013, furono i due compagni di squadra avvicinati da Gianello, allora terzo portiere dei partenopei, al fine di combinare l’incontro del Ferraris, match di fine campionato tra due squadre con diverse situazioni di classifica.

    Matteo Gianello © AFP/Getty Images

    Entrambi, ascoltati dalla Procura, hanno negato tutto ciò, ma ora rischiano una squalifica per omessa denuncia. Non si tratterebbe tuttavia di una pena molto lunga da scontare, ma il fatto che entrambi giochino nel medesimo reparto non fa stare tranquilli gli azzurri e il tecnico Walter Mazzarri, il quale rischia di dover effettuare scelte obbligate in un reparto veramente molto delicato. L’avvocato di Gianello, Eduardo Chiaccio, all’uscita dalla Procura ha confermato che si è trattato di un’audizione normale nella quale l’ex estremo difensore dei campani ha confermato quanto aveva già riferito a Napoli.

    Il giocatore è stato ascoltato per poco più di un’ora e mezza nonostante la sua presenza era stata in dubbio sino alla fine a causa di alcuni problemi di salute. Adesso dunque il Napoli trema, temendo non solo una multa ma anche una squalifica del suo capitano, uomo simbolo per carisma e senso di appartenenza. Una situazione di certo non tranquilla che a meno di un mese dalla Supercoppa italiana in programma l’11 agosto a Pechino contro la Juventus rischia di minare un ambiente sin qui circondato da tantissimo entusiasmo e voglia di sognare.

  • Andrea Poli vicino al Napoli dopo la rottura con l’Inter

    Andrea Poli vicino al Napoli dopo la rottura con l’Inter

    Il Napoli fa sul serio. La società di De Laurentiis, dopo la partenza del Pocho Lavezzi, è impegnata a puntellare la rosa a disposizione di Walter Mazzarri per regalare al tecnico livornese e all’esigente piazza del San Paolo una squadra che possa puntare a un posto in Champions League per la prossima stagione. Per rendere fattibile il sogno dei supporter azzurri, il direttore sportivo Riccardo Bigon sta setacciando l’intero mercato in cerca di occasioni che uniscano l’utile al dilettevole. Negli ultimi giorni si sono fatte sempre più insistenti le voci che vogliono il Napoli vicinissimo all’acquisto di Gamberini e Behrami, con i viola che non rientrerebbero più nel progetto tecnico del nuovo corso di Montella. Oltre ai due calciatori della Fiorentina radio-mercato indica in Andrea Poliil prossimo rinforzo pensato dalla società azzurra per Mazzarri.

    andrea polo | ©Vincenzo Pinto/Getty Images

    Il centrocampista della Samp è uno degli uomini più corteggiati in questa finestra di calciomercato, dopo aver chiuso in maniera burrascosa i rapporti con l’Inter. Branca e Moratti hanno deciso infatti a sorpresa di non esercitare il diritto di riscatto del cartellino di Poli, rispedendo di fatto al mittente il giovane talento blucerchiato a Genova. La famiglia Garrone però non intende puntare più su Poli, e anche quest’ultimo con franchezza ha espresso il proprio desiderio di giocare in una piazza più importante.

    Ricordiamo come Andrea Poli sia stato già in passato agli ordini di Mazzarri, quando l’attuale tecnico del Napoli allenava la Reggina. Da qui anche la volontà del livornese di arrivare al suo vecchio pallino, che andrebbe a rinforzare ulteriormente il centrocampo azzurro, anche in vista del nuovo modulo tattico con cui la squadra azzurra scenderà in campo dall’inizio del prossimo campionato. Nel 3-5-1-1 inedito varato dal mister, Poli sarebbe il titolare al fianco di Inler e Behrami, andando a ricoprire il ruolo di ruba palloni e potendo contare su una buona tecnica di base. Il Napoli lo aspetta, Poli è libero. Le due strade si potrebbero incontrare presto.