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  • Ferrara si gioca la panchina, Maxi Lopez sfida Denis

    Ferrara si gioca la panchina, Maxi Lopez sfida Denis

    Oltre all’ importanza del match valido per l’undicesimo turno del campionato di serie A e considerato già un importante banco di prova per la permanenza di Ciro Ferrara sulla panchina blucerchiata, Sampdoria-Atalanta sarà un’occasione per il tifo doriano per esprimere il proprio dissenso contro gli arbitraggi che avrebbero danneggiato gli uomini di Ciro Ferrara nelle ultime uscite in campionato: per tal motivo, allo stadio Marassi verrà proposta la classica “Panolada” di ispirazione spagnola, con il pubblico pronto a sventolare i fazzoletti bianchi in segno di protesta. Un segnale che, comunque, può essere interpretato anche nell’ottica di una convinta vicinanza alla formazione allenata da Ciro Ferrara, nonostante le cinque sconfitte consecutive ottenute finora, cui si riconosce la parziale attenuante degli arbitraggi sfavorevoli.

    Per tal motivo, Ciro Ferrara è fiducioso ed alla vigilia del match si dichiara sereno, affermando con decisione di non sentirsi in discussione: il suo progetto di lavorare con i giovani al fine di valorizzarli ha bisogno di crescere e di essere coltivato con calma, senza le pressioni e le tensioni tipiche del “tutto e subito”. La classifica, secondo l’ex difensore partenopeo, non è “disastrosa” e la sua squadra nella gara di mercoledì scorso contro l’Inter – nonostante la sconfitta per 3-2 – non lo ha deluso, dimostrando compattezza ed equilibrio in campo.

    L’avversario prossimo, l’Atalanta di Stefano Colantuono, non sarà un test semplice, soprattutto considerando il buon momento che attraversano i bergamaschi, reduci dalla vittoria casalinga  contro il Napoli di Walter Mazzarri, ancor di più considerando l’emergenza che Ciro Ferrara dovrà fronteggiare, soprattutto in difesa con Costa squalificato e Berardi infortunato, che ne avrà per circa due settimane: verranno sostituiti da Poulsen e De Silvestri. A centrocampo, invece, il dubbio riguarda Enzo Maresca, che potrebbe partire inizialmente dalla panchina ed essere sostituito, così, da Tissone che dovrebbe partire dal primo minuto; in avanti, invece, Ferrara si affida alla certezza Maxi Lopez, supportato da Estigarribia ed Eder.

    In casa Atalanta rientrano, invece, Cigarini e Peluso dopo aver scontato la squalifica nello scorso turno, mentre a centrocampo dovrebbe essere confermata la presenza di Carmona, uomo-gol contro il Napoli, che ha regalato i tre punti ai nerazzurri sfoderando un colpo imprendibile per Morgan De Sanctis. In avanti, confermato l’argentino German Denis, con Maxi Moralez a supportarlo.

    Ciro Ferrara, tecnico doriano cerca la vittoria in Sampdoria-Atalanta | © Valerio Pennicino/Getty Images)

    Nell’occasione, la Sampdoria ha annunciato che indosserà una speciale maglia commemorativa, che riporterà la scritta “Genova, 4 Novembre 2011, per non dimenticare”, con riferimento alla data in cui, esattamente un anno fa, persero la vita sei persone a causa del terribile alluvione che colpì la città di Genova. Le maglie verranno, poi, messe all’asta ed il ricavato devoluto in beneficenza.

    Le probabili formazioni di Sampdoria-Atalanta:

    Sampdoria (4-3-3): Romero; De Silvestri, Rossini, Gastaldello, Poulsen; Soriano, Tissone, Poli; Eder, Maxi Lopez, Estigarribia. A disposizione: Falcone, Mustafi, Castellini, Juan Antonio, Maresca, Obiang, Renan, Icardi, Savic. Allenatore: Ferrara

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Carmona, Cigarini, Bonaventura; Moralez; Denis. A disposizione: Frezzolini, Polito, Lucchini, Brivio, De Luca, Bellini, Matheu, Scozzarella, Troisi, Marilungo, Biondini. Allenatore: Colantuono.

  • Serie A 10 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Serie A 10 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Nella notte di Halloween si è giocato il turno infrasettimanale del campionato di Serie A giunto alla decima giornata. Grazie ad un immenso Pogba la Juventus riesce a superare il Bologna sul filo di lana, suo il gol allo scadere che ha consentito ai campioni d’Italia di allungare in classifica sul Napoli, scivolato ora a 6 lunghezze dai bianconeri, e di respingere l’assalto dell’Inter mantendendo il vantaggio inalterato (4 punti) che ha battuto in rimonta la Sampdoria e che si presenta come l’anti Juve proprio alla vigilia del derby d’Italia di sabato sera che vedrà i nerazzurri carichi e motivati per far crollare l’imbattibilità dell’antagonista numero uno arrivata a 49 risultati utili consecutivi.

    La Juve trova il gol nella ripresa con Quagliarella ma è magica l’invezione del 19enne centrocampista francese per l’assistman Giaccherini, poi De Ceglie confeziona un regalo a Taider che di destro dal limite dell’area fulmina Buffon sfiorando, restando in tema Halloween, il classico “scherzetto” prima che Pogba in pieno recupero metta la sua firma al match capitalizzando al massimo l’assist di Giovinco: 2-1 e Bologna al tappeto. Sono 4 le sconfitte consecutive dei felsinei che fanno traballare pericolosamente la panchina di Stefano Pioli.

    Altro allenatore a rischio è Ferrara che a San Siro incappa nella quinta sconfitta consecutiva. La situazione della Sampdoria comincia a farsi pesante e il match di domenica contro l’Atalanta potrebbe essere decisivo per le sorti dell’ex ct dell’Under 21. Eppure i blucerchiati avevano chiuso la prima frazione di gioco in vantaggio grazie a Munari che sfrutta un pasticcio di Ranocchia. Nella ripresa penalty per l’Inter e conseguente espulsione per Costa che lascia i compagni in dieci. Dal dischetto Milito non sbaglia. L’inferiorità numerica si fa sentire e la squadra di Stramaccioni affonda con un super Cassano che sforna due assist, prima a Palacio e poi a Guarin. Il 3-2 finale lo sigla Eder in pieno recupero.

    In classifica l’Inter sale al secondo posto ai danni del Napoli che va malamente al tappeto a Bergamo, collezionando la terza sconfitta nelle ultime 4 gare tra campionato e coppa. A regalare i 3 punti al’Atalanta una gran conclusione di Carmona al volo dal limite dell’area. Perde contatto in classifica la Lazio che rischia il ko interno contro il Torino passato in vantaggio nelle battute iniziali con Glik. Nella ripresa ci pensa Mauri a ristabilire la parità, il distacco dal terzo posto che vale la qualificazione ai preliminari di Champions è distante 3 punti.

    Quella di Parma è la seconda sconfitta consecutiva per la Roma di Zeman, la quarta della stagione. I giallorossi passano con Lamela, poi la rimonta ducale con Belfodil, Parolo e Zaccardo. A nulla vale, se non per le statistiche personali, la 218esima rete di Francesco Totti in Serie A che mette nel mirino Nordahl fermo a quota 225 nella classifica dei migliori marcatori del nostro campionato. Due a due tra Udinese e Catania, stesso risultato con il quale si era chiuso l’anticipo del martedì Palermo-Milan. Di Natale apre e chiude le marcature pareggiando le reti di Castro e Lodi.

    Trova la quarta vittoria consecutiva il Cagliari da quando sulla panchina siede il duo Pulga-Lopez. Gli isolani travolgono il Siena 4-2, mattatore del match Nene con una doppietta. Al Chievo lo scontro salvezza contro il Pescara, 2-0 con le reti di Luciano (rigore) e Stoian. Stasera il posticipo Genoa – Fiorentina.

    Risultati e marcatori 10 Giornata Serie A

    ATALANTA – NAPOLI 1-0
    19′ Carmona
    CAGLIARI – SIENA 4-2
    6′ Nene (C), 26′ Nene (C), 28′ Sau (C), 42′ Bogdani (S), 89′ Thiago Ribeiro (C), 90′ Calaiò (S)
    CHIEVO – PESCARA 2-0
    75′ rig Luciano, 76′ Stoian
    INTER – SAMPDORIA 3-2
    20′ Munari (S), 52′ rig Milito (I), 69′ Palacio (I), 81′ Guarin (I), 93′ Eder (S)
    JUVENTUS – BOLOGNA 2-1
    54′ Quagliarella (J), 71′ Taider (B), 91′ Pogba (J)
    LAZIO – TORINO 1-1
    11′ Glik (T), 58′ Mauri (L)
    PALERMO – MILAN 2-2
    46′ pt rig Miccoli (P), 47′ Brienza (P), 69′ Montolivo (M), 80′ El Shaarawy (M)
    PARMA – ROMA 3-2
    8′ Lamela (R), 34′ Belfodil (P), 37′ Parolo (P), 65′ Zaccardo (P), 71′ Totti (R)
    UDINESE – CATANIA 2-2
    30′ rig Di Natale (U), 62′ Castro (C), 86′ Lodi (C), 92′ Di Natale (U)

    stasera ore 20:45
    GENOA – FIORENTINA

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 28 10
    2. INTER 24 10
    3. NAPOLI 22 10
    4. LAZIO 19 10
    5. FIORENTINA 15 9
    6. PARMA 15 10
    7. ROMA 14 10
    8. CAGLIARI 14 10
    9. UDINESE 13 10
    10. CATANIA 12 10
    11. ATALANTA (-2) 12 10
    12. MILAN 11 10
    13. TORINO (-1) 10 10
    14. SAMPDORIA (-1) 10 10
    15. CHIEVO 10 10
    16. GENOA 9 9
    17. PESCARA 8 10
    18. PALERMO 8 10
    19. BOLOGNA 7 10
    20. SIENA (-6) 3 10

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    7 – El Shaarawy (Milan)
    6 –
    Cavani (Napoli), Klose (Lazio), Di Natale (Udinese), Lamela (Roma)
    5 – Gilardino (Bologna), Jovetic (Fiorentina), Cassano (Inter), Hernanes (Lazio), Osvaldo (Roma), Milito (Inter)
    4 – Bianchi (Torino), Calaiò (Siena), Hamsik (Napoli), Miccoli (Palermo)
    3 – Bergessio (Catania), Borriello (Genoa), Giovinco (Juventus), Maxi Lopez (Sampdoria), Pazzini (Milan), Pirlo (Juventus), Amauri (Parma), Quagliarella (Juventus), Totti (Roma), Vidal (Juventus), Nene (Cagliari)

  • E’ l’Inter l’anti Juve, i nerazzurri superano la Samp

    E’ l’Inter l’anti Juve, i nerazzurri superano la Samp

    E ora sotto con la Juve. L’Inter batte in rimonta la Sampdoria per 3-2 e si proietta al big match di sabato prossimo, a Torino, contro i campioni d’Italia. Uno scontro diretto per il vertice della classifica. Cosa impensabile fino a qualche settimana fa. Ma prima, aveva detto Andrea Stramaccioni, bisogna pensare alla Sampdoria. Perché il tecnico nerazzurro sa che le partite contro i blucerchiati non sono mai semplici. O banali. E infatti, a San Siro, a passare per primi sono proprio i liguri con Munari abile a sfruttare un mezzo pasticcio di Ranocchia. È il 20’ e i padroni di casa vanno sotto alla prima incursione degli uomini di Ciro Ferrara. Partita tutta in salita? Di questi tempi no. Perché con l’entusiasmo che viaggia a mille gli uomini di Stramaccioni le partite le capovolgono, e le vincono. Ma bisogna aspettare la ripresa. Al 7’ palla in profondità per Milito, che la protegge facendosi mettere giù da Costa. Rigore e rosso. Il Principe trasforma centrando il palo interno: pareggio meritato.

    Marchio di fabbrica – Per trovare il vantaggio l’Inter sfodera l’arma in più di questo inizio campionato. Quel contropiede che sembra ormai diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Al 23’, con la Samp sbilanciata, i nerazzurri partono in velocità prima con Nagatomo, poi con Cassano che apre per Palacio, bravo poi a piazzare la palla nell’angolino più lontano. Rimonta completata e blucerchiati nel marasma. Al 37’ Guarin chiude di fatto il match (contestata la posizione di partenza di Nagatomo), scacciando qualche sasso dallo scarpino dopo un periodo tribolato. In pieno recupero la rete di Eder è materiale buono solo per le statistiche.

    Inter
    Esultanza nerazzurra in Inter-Sampdoria © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    Tridente “maravilla” – Con quei tre lì davanti c’è sempre da aspettarsi che accada qualcosa. Perché avranno mille difetti, ma segnano a raffica.  E la squadra li cerca, li sostiene, lavora per loro palloni in serie. Per la sfida con la Samp Stramaccioni si affida al 4-3-3, con Cassano e Palacio a scambiarsi spesso le fasce e Milito unico riferimento in avanti In difesa manca Juan Jesus , quindi spazio al tendem RanocchiaSamuel. I liguri giocano con due esterni d’attacco molto larghi – Estigarribia e Soriano – ma il 4-5-1 messo in campo da Ciro Ferrara la dice lunga sull’approccio alla partita. Alla fine, mettici anche la sfortuna, la Sampdoria esce da San Siro con la quinta sconfitta consecutiva in questa stagione. Certo non era quella contro i nerazzurri la sfida da vincere a tutti i costi, ma qualcosa di meglio era lecito attendersi. Per gli uomini di Stramaccioni situazione completamente rovesciata. Ottava vittoria consecutiva e secondo posto in classifica (complice la sconfitta del Napoli con l’Atalanta). Insomma, il tecnico dei milanesi voleva la vittoria contro i blucerchiati per arrivare a Torino da “grande”. È stato accontentato. Ora sotto con la Juve.

    INTER-SAMPDORIA 3-2

    INTER (4-3-3) Handanovic; Zanetti, Ranocchia (dal 39′ s.t. Silvestre), Samuel, Pereira (dal 18′ s.t. Nagatomo); Mudingayi (dal 1′ s.t. Cambiasso), Gargano, Guarin; Palacio, Milito, Cassano. (Castellazzi, Belec, Silvestre, Alvarez, Duncan, Bianchetti, Livaja). All.: Stramaccioni.

    SAMPDORIA (4-3-3) Romero; Berardi (dall’8′ s.t. De Silvestri), Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Tissone, Poli (dal 14′ s.t. Renan; dal 33′ s.t. Maxi Lopez); Estigarribia, Eder, Soriano. (Berni, Castellini, Mustafi, Poulsen, Juan Antonio, Savic, Falcone, Icardi). All.: Ferrara.

    ARBITRO Doveri di Roma.

    MARCATORI Munari (S) al 20′ p.t.; Milito su rigore al 7′ s.t., Palacio al 23′ s.t., Guarin al 37′ s.t.; Eder (S) al 49′ s.t.

    LE PAGELLE

    Rossini 6,5: gli attaccanti dell’Inter lo mettono a dura prova. Lui risponde con reattività risolvendo un paio di situazione molto complicate.

    Costa 5: Fino all’azione del rigore aveva giocato una buona partita. Poi il fattaccio e il cartellino rosso. Questi regali all’Inter non li puoi fare.

    Tissone 6,5: Si sbatte come un dannato per lavorare palloni per le punte. Ma spesso predica nel deserto. Sua la punizione che propizia il gol del vantaggio.

    Munari 7: Segna la rete che spezza gli equilibri, poi fa legna a centrocampo per tutta la durata del match.

    Ranocchia 5,5: Non il difensore degli ultimi periodi. Indeciso sull’azione del vantaggio blucerchiato. In compenso evita il giallo che gli avrebbe impedito di essere disponibile per la trasferta di Torino.

    Guarin 7: Alla fine si scrolla di dosso tutte le polemiche degli ultimi tempi. Sta crescendo, e si vede. Contro la Samp la sua manovra è stata incisiva, mai banane. Segna il gol che, di fatto, regala i tre punti ai suoi.

    Cassano 6,5: Monta e smonta calcio giocato con disarmante disinvolta. Non sempre cinico, ha comunque il merito di sfornare gli assist decisivi.

    Milito 7: Stramaccioni lo aveva detto: Milito è la mia punta. E il Principe certe cose non le dimentica. Grande stato di forma e movimenti micidiali per la difesa doriana.

    VIDEO HIGHLIGHTS INTER-SAMPDORIA

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  • Inter-Sampdoria, Cassano torna dall’inizio

    Inter-Sampdoria, Cassano torna dall’inizio

    Battere la Sampdoria, è questo l’unico obiettivo dell’Inter: parola di Andrea Stramaccioni. Il turno infrasettimanale, che vedrà di scena i blucerchiati a San Siro, per il tecnico dell’Inter non è un fastidioso passaggio obbligato, ma un passo importante verso il big match di Torino contro la Juventus. Lo ha sottolineato con forza durante la conferenza stampa del pre partita, ma già subito dopo la sfida vinta contro  il Bologna il pensiero di Stramaccioni è stato sufficientemente chiaro. In fondo una grande pensa proprio così. «Se non battiamo la Sampdoria, e ci ritroviamo a -7, quello con la Juve non è più uno scontro diretto». Amen.

    Occhio alla Samp – I liguri si presentano alla sfida esterna contro l’Inter con le ossa rotte. La squadra allenata da Ciro Ferrara non vince ormai dalla terza giornata, quando di fronte c’era il Pescara e le sensazioni erano ben altre. Poi due pareggi e quattro sconfitte. Per la trasferta di Milano l’ex ct della Nazionale under 21 ritrova Romero in porta e Costa in difesa. Fuori invece Obiang e Maresca sostituiti da Tissone e Munari. In avanti, con Maxi Lopez, giocheranno Estigarribia ed Eder. La Sampdoria, nel bel mezzo delle polemiche per i risultati deludenti, dovrà fare molta attenzione: l’Inter di questo periodo è una corazzata. E il fattore psicologico, a secondo di come viene gestito, può risultare l’arma in più o l’ostacolo più grande. In soldoni: giocare con gli esterni d’attacco larghi è un azzardo in periodi di vacche magre. Ma per mister e giocatori l’obbligo è invertire da subito il trend negativo. Costi quel che costi.

    Stramaccioni e Cassano
    Stramaccioni contro la Samp lancia l’ex Cassano dal primo minuto © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Piedi per terra – L’Inter, a differenza della Samp, naviga in bel altre acque. Ma Andrea Stramaccioni non si fida. E non si fida nemmeno del momento difficile dei blucerchiati. «La Sampdoria – ha affermato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa – dopo un’ottima partenza, ha rallentato come risultati e non come prestazioni. In alcune gare che ho visto non aveva demeritato, ma è uscita dal campo senza punti, questo dà merito al loro lavoro e non deve ingannarci, arriverà una squadra che vuole invertire il trend e fare punti a San Siro. Hanno le caratteristiche strutturali per darci dei problemi, con due giocatori larghi sulle fasce: è una partita ad alto coefficiente di difficoltà». Insomma, per i nerazzurri è vietato abbassare la guardia. Quella contro la Samp è una partita da vincere. «Dobbiamo mantenere sempre la stessa mentalità perché questo è un campionato molto equilibrato». Quindi niente turnover e spazio all’ex Cassano dal 1’. Perché, nelle parole di Stramaccioni (e nei pensieri?) ci sono solo i blucerchiati. E per superare l’ostacolo che precede lo scontro diretto contro i bianconeri scenderanno tutti i titolari in campo. Anche quel Fredy Guarin tanto criticato in queste ultime settimane. «E’ il giocatore con il margine di miglioramento più ampio» ha spiegato Stramaccioni. Particolare non indifferente: perché la fiducia verso i calciatori non è un dettaglio.

    PROBABILI FORMAZIONI

    INTER (3-5-2): Handanovic; Silvestre, Samuel, Ranocchia; Nagaromo, Mudingayi, Gargano, Guarin, Pereira; Milito, Cassano. All.: Stramaccioni

     SAMPDORIA (4-3-3): Romero; Berardi, Rossini, Gastaldello, Costa; Munari, Tissone, Poli; Estigarribia, Maxi Lopez, Eder. All.: Ferrara

  • Inter, Stramaccioni sulle orme di Mourinho aspettando la Juve

    Inter, Stramaccioni sulle orme di Mourinho aspettando la Juve

    E sono sette. L’Inter allunga la striscia sorprendente di successi ottenuti tra campionato e coppa, e comincia a riscrivere la lista degli obiettivi stagionali. Alzando il tiro, ovviamente, verso traguardi e avversari diversi rispetto a qualche settimana fa. Nel caso concreto, verso quella Juve, ad oggi imbattibile, che domina la serie A in lungo e in largo. E hai voglia a dire che Stramaccioni non somiglia per niente a Mourinho. Il percorso appare ormai tracciato. E l’ambiente è in fermento per un gruppo che  cresce costantemente sul piano della personalità e del gioco, dando un senso logico alle speranze di scudetto. Insomma, ancora qualche settimana da dedicare alle polemiche nostrane, tra gol annullati e soliti sospetti, una ostica gara casalinga contro la Samp – confronto mai banale – e poi sarà sfida alla capolista. Un match che dirà tantissimo sulle reali potenzialità del team nerazzurro. Ma da Milano arrivano voci che invitano alla calma. Un passo per volta, certo. Perché a guardare troppo lontano poi si perde il senso dell’orientamento. Lo dice chiaro il tecnico dell’Inter. «Noi sappiamo che affinché Juve-Inter abbia un valore d’alta classifica dobbiamo vincere contro la Sampdoria mercoledì».  dice Andrea Stramaccioni. Giusto. Ma la squadra continua a macinare punti e prestazioni da “grande”. Vale ancora la pena nascondersi? «Abbiamo tracciato un solco, e fare 8 vittorie di fila fuori casa è tanto. In questa squadra c’è grinta, fame, applicazione: sempre. Ringrazio i giocatori e cerco di dimostrare che Moratti non ha fatto una pazzia a prendermi…». E intanto, con 7 successi in fila, ha eguagliato la serie del ’61-62 di Helenio Herrera.

    Andrea Stramaccioni
    Il tecnico dell’Inter, Andrea Stramaccioni. La grinta in vista della Juve © Claudio Villa/Getty Images

    Stiamo crescendo, parola di Strama — Nella conferenza stampa del dopo partita di Bologna, Andrea Stramaccioni ha indicato la parola chiave per il futuro: crescita. «Siamo alla nona giornata – ha spiega il tecnico nerazzurro -, quindi non è intelligente parlare di obiettivi ma solo di crescita. Quella crescita che ha avuto la Juve lo scorso anno: all’inizio ha fatto fatica, poi ha trovato la quadratura ed è andata a vincere lo scudetto». Buone sensazioni, quindi. «Il nostro obiettivo è tornare in Champions – ha aggiunto l’allenatore – e l’importante è che io veda una squadra che migliora». In pratica: lo scudetto è un obiettivo concreto, ma occhio a sbilanciarsi. Perchè lì davanti i bianconeri sembrano inarrestabili. Guidati da un centrocampo da paura.

    Cuore Inter – L’spetto più bello messo in mostra dall’Inter delle ultime uscite è il cuore. L’attitudine al sacrificio. Al Dall’Ara Milito e Palacio hanno macinato chilometri. Giocando per la squadra. Senza paura di scendere nelle officine affollate del centrocampo e di sporcarsi gli scarpini. Segnali da un gruppo che, al di là delle frasi di circostanza, allo scudetto ci pensa eccome. E a ragione. La difesa è diventata un fortino alla “Josè”: gli interpreti variano, ma i gol presi sono sempre di meno. Premessa, questa, che rafforza l’autostima della squadra. Vedi, tanto per dire, Andrea Ranocchia. Uno che, passati gli incubi, ora entra e fa gol. E che in copertura non sbaglia quasi nulla. Risorto. Per il centrocampo Stramaccioni, del resto, ha l’imbarazzo della scelta. Con un Cambiasso ritrovato, stile “Bernabeu”, la quantità è ritornata di casa. Poi Guarin e Gargano: due che non perdonano. Là davanti il discorso si complica. Manca, probabilmente, un vice Milito. Questo gli uomini mercato di Massimo Moratti lo sanno bene. Ma il tridente Cassano, Palacio, Milito piace. E tanto. In attesa del ritorno di Wesley Sneijder: un top player che alzerà ancora l’asticella della qualità. E le chance dell’Inter di vincere lo scudetto. Insomma, nessun segreto. I nerazzurri ci sono per la lotta al vertice. L’importante è pensare davvero da grande.

  • Dessena affonda la Samp, Ferrara traballa

    Dessena affonda la Samp, Ferrara traballa

    Nella partita Sampdoria-Cagliari, valida per la nona giornata di campionato, i blucerchiati si sono arresi ai sardi con il risultato di 0-1 finale: il buon avvio di stagione sembra quindi aver fatto male ai ragazzi di Ciro Ferrara che ora si ritrovano a non vincere da sei partite ed inoltre ad aver subito la quarta sconfitta di fila. Un bilancio non di certo positivo che potrebbe mettere nei guai l’ex ct della Nazionale Under21: nella partita di ieri infatti i locali hanno dimostrato di non essere concentrati e determinati a conquistare i punti in palio, concedendo troppe ripartenze ai ragazzi di Pulga-Lopez.

    Nonostante un primo tempo abbastanza noioso, dove le squadre preferiscono studiarsi ed aspettare la mossa dell’avversaria per poi colpire in contropiede, a farla da padrona è comunque il Cagliari che, a differenza della Sampdoria, coglie ogni buona opportunità per andare al tiro e per mettere in difficoltà la difesa blucerchiata.

    UC Sampdoria v Cagliari Calcio - Serie A
    Daniele Dessena © Valerio Pennicino/Getty Images

    È proprio nella ripresa, e precisamente al 1′ di gioco, che la partita cambia il proprio volto: Dessena colpisce ottimamente di testa grazie su cross di Thiago Ribeiro e supera Berni insaccando la rete vincente. Da qui al triplice fischio la Sampdoria cerca di reagire ma non riesce mai a colpire nel profondo complice anche l’ottima difesa del Cagliari che capisce di aver in pugno i tre punti. L’unico brivido del match è il goal al 68′ di Munari che viene però annullato dalla bandierina alzata del guardalinee: questa sembra essere la mazzata che spegne definitivamente la Sampdoria, regalando così la terza vittoria consecutiva al Cagliari che pare essere in gran forma dopo l’arrivo del duo tecnico Pulga-Lopez.

    IL TABELLINO E LE PAGELLE:

    Sampdoria-Cagliari 0-1 (p.t. 0-0)
    Sampdoria (4-3-3): Berni 5.5; De Silvestri 5.5, Gastaldello 5, Rossini 5, Berardi 5.5 (44′ st Juan Antonio); Soriano 5.5, Tissone 5.5 (33′ st Icardi), Poli 6 (14′ st Munari 6); Estigarribia 5, Lopez 5.5, Eder 6.5. A disposizione: Falcone, Renan, Mustafi, Poulsen, Savic. All.: Ferrara
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6.5; Pisano 6.5, Ariaudo 6.5, Astori 6.5, Avelar 6; Ekdal 5.5, Conti 6, Dessena 7; Nainggolan 6 (44′ st Eriksson); Nenè, Thiago Ribeiro 6 (14′ st Ibarbo 5.5). A disposizione: Anedda, Larrivey, Rossettini, Perico, Sau). All.: Pulga-Lopez

    Marcatore: Dessena 2′ st

    Ammoniti: Astori, Thiago Ribeiro, De Silvestri, Conti, Munari, Nenè, Avelar, Nainggolan

    IL VIDEO DEGLI HIGHLITGHS DI SAMPDORIA-CAGLIARI

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  • Sampdoria-Cagliari, Ciro Ferrara vuole tornare a vincere

    Sampdoria-Cagliari, Ciro Ferrara vuole tornare a vincere

    Nella nona giornata di campionato si scontrano Sampdoria-Cagliari in un match che tutto può sembrare meno che banale: la formazione di casa viene infatti da un periodo nero dove ha subito tre sconfitte consecutive dopo l’avvio ottimo di inizio campionato. Le sconfitte subite da Chievo, Parma e Napoli hanno fatto alzare le orecchie a Ciro Ferrara che, in questa gara vuole conquistare la vittoria per poter rialzare l’umore nello spogliatoio ma anche per poter riprendere a stupire tutti come fatto nelle prime partite di campionato dove ha totalizzato tre vittorie e due pareggi.

    Situazione completamente opposta invece per il Cagliari che dopo il bruttissimo avvio di stagione è riuscito a conquistare due vittorie consecutive rispettivamente contro il Torino ed il Bologna. Forti di questi risultati i ragazzi di Ivo Pulga e Lopez scenderanno in campo allo stadio Ferraris per centrare un’altra importante vittoria cogliendo al balzo l’occasione di mettere ko i blucerchiati che dovranno fare i conti con numerose assenze. Ciro Ferrara dovrà infatti fare a meno di Romero, Costa, Maresca e Obiang modificando quindi completamente la formazione.

    Ciro Ferrara
    Ciro Ferrara © Valerio Pennicino/Getty Images

    Tutti questi dettagli vedono come favorito alla vittoria di oggi il Cagliari ma l’orgoglio e la fame di punti potrebbe dare un’arma in più alla Sampdoria che davanti al proprio pubblico potrebbe trovare la marcia giusta per fare uno sgambetto alla striscia positiva di questi ultimi risultati del Cagliari che è stato etichettato come una squadra da lotta salvezza.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Sampdoria-Cagliari ore 15.00
    Sampdoria (4-3-3): Berni, Berardi, Rossini, Gastaldello, Poulsen, Munari, Poli, Renan, Estigarribia, Maxi Lopez, Eder. A disposizione: Falcone, Mustafi, De Silvestri, Castellini, Tissone, Soriano, Juan Antonio, Icardi. Allenatore: Ferrara

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Rossettini, Avelar; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Nenè, Pinilla. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Perico, Casarini, Eriksson, Dessena, Larrivey, Thiago Ribeiro, Ibarbo, Sau. Allenatore: Pulga-Lopez

  • Amauri esce dal letargo, le pagelle di Parma-Sampdoria

    Amauri esce dal letargo, le pagelle di Parma-Sampdoria

    Amauri trascina il Parma ad una vittoria importantissima per i ducale che mancava dal 16 settembre. Per la Sampdoria invece è notte fonda, arrivata ormai alla terza sconfitta consecutiva dopo aver iniziato la stagione in modo strepitoso, stando nelle parti alte della classifica. La partita Parma-Sampdoria, valida per l’ottava giornata di Serie A, finisce 2-1 e non regala particolari emozioni. Due gol su tre sono stati realizzati su calcio di rigore (il sesto contro i gialloblu in 8 gare). Donadoni ha stupito tutti e dal primo minuto ha schierato la squadra con un inedito 4-3-3 mettendosi a specchio rispetto alla formazione blucerchiata e lasciando spaesati almeno inizialmente i ragazzi di Ciro Ferrara.

    La gara è stata segnata dall’espulsione alla mezzora del portiere della Sampdoria Romero. L’estremo difensore argentino blocca, con un gancio tra le gambe, l’esterno gialloblu Biabiany in piena area di rigore e l’arbitro non ha dubbi a giudicare l’azione come chiara occasione da rete (anche se c’erano in netto recupero due difensori liguri). Ferrara a quel punto è stato costretto ad un cambio e opta per la sostituzione della punta Maxi Lopez. Amauri dal dischetto non sbaglia e mette in discesa la gara per il Parma. Ad inizio ripresa i ragazzi di Donadoni chiudono la pratica. Dalla destra Rosi pennella un ottimo cross sempre per il bomber italo-brasiliano che sovrasta i difensori ospiti e di testa realizza la sua personale doppietta. Sampdoria ko. A dieci minuti dalla fine i blucerchiati riaprono la partita. Eder viene steso in area da Mirante(che viene solamente ammonito) e realizza la rete che riapre la partita. Il Parma reagisce e sfiora più volte il gol del 3-1 in contropiede.

    Amauri
    Amauri trascina il Parma con una doppietta © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ghirardi a fine partite può lasciarsi andare ad una esultanza di liberazione, dopo aver conquistato una vittoria molto importante in una fase della stagione in cui la squadra gialloblu aveva ottenuto meno di quel che meritava. Non sarà stata una gara spettacolare, ma i tre punti possono rilanciare moralmente i ragazzi di Donadoni. Per la Sampdoria invece, bisogna cambiare registro. Ultime tre partite perse, poche idee e gioco che latita.

    LE PAGELLE DI PARMA-SAMPDORIA

    Amauri 7.5: Doppietta e tanto lavoro per la squadra. L’attaccante ha trovato la sua isola felice a Parma, come dimostrato anche due anni fa. Ghirardi e Donadoni se lo coccolano. Da lui chiedono i gol salvezza.
    Biabiany 7: La sua velocità mette in grossa difficoltà la difesa blucerchiata. Guadagna il rigore che porta in vantaggio il Parma. Indispensabile per la squadra.
    Paletta 7: Solito leader difensivo. Comanda la difesa, affiancato da Zaccardo, formando la coppia centrale nell’inedito 4-3-3. Esperimento riuscito.
    Maresca 6: Uno dei pochi sufficienti della formazione ligure. Prova a costruire qualche trama di gioco, lotta su tutti i palloni ma nessuno lo segue.
    Estigarribia 5: Brutta bestia il francese Biabiany! In più mettiamoci che il ruolo di terzino sinistro non è quello più adatto alle sue caratteristiche ed ecco che ci ritroviamo davanti ad una prestazione molto al di sotto della sufficienza.

    TABELLINO PARMA-SAMPDORIA 2-1

    Parma (4-3-3): Mirante 6; Rosi 6.5, Zaccardo 6, Paletta 7, Gobbi 6; Marchionni 6 (79′ Ninis 6), Valdes 7, Galloppa 6 (41′ Parolo 6.5); Biabiany 7, Amauri 7.5, Belfodil 5.5 (72′ Pabon 6). Allenatore: Donadoni.
    Sampdoria (4-3-3): Romero 5; Berardi 5.5 (70′ De Silvestri 5.5), Rossini 5.5, Costa 5.5, Estigarribia 5; Munari 6, Maresca 6, Renan 5 (46′ Soriano 5.5); Eder 6, Maxi Lopez 5.5 (35′ Berni 5.5), Krsiticic 5. Allenatore: Ferrara.
    Marcatori: 36′ e 52′ Amauri (P), 80′ Eder (S)

    I gol della partita
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  • Parma-Sampdoria, Valdes torna dopo la squalifica. Ferrara senza Gastaldello

    Parma-Sampdoria, Valdes torna dopo la squalifica. Ferrara senza Gastaldello

    Parma-Sampdoria. Sfida tra squadre amiche e tifoserie gemellate. L’ottava giornata del campionato di Serie A regala questo match che sulla carta dovrebbe essere equilibrato. Da una parte i gialloblu ad un punto dalla zona retrocessione ma che in casa non hanno mai perso, mentre dall’altra i blucerchiati autori di uno strepitoso inizio di stagione ma che hanno subito una doppia sconfitta consecutiva che ne hanno rallentato il cammino. Dopo la sosta di due settimane per gli impegni delle Nazionali, i due allenatori hanno potuto preparare al meglio la gara.

    QUI PARMA – Roberto Donadoni ha qualche problema in difesa vista la doppia assenza di Lucarelli e Benalouane, per il resto qualche dubbio a centrocampo e il solito ballottaggio in avanti per affiancare Amauri tra Belfodil e Pabon con il primo in vantaggio sul colombiano. La squadra dovrebbe schierarsi con il classico 3-5-2. Mirante tra i pali, la difesa verrà guidata dal solito Paletta, leader della squadra, che sarà affiancato da Zaccardo e Fideleff. A centrocampo dovrebbe tornare Valdes, che ha scontato il turno di squalifica e riconquisterà il ruolo nel cuore della mediana.

    Valdes
    Valdes, torna a disposizione di Donadoni © Claudio Villa/Getty Images

    QUI SAMPDORIA – Il capitano Gastaldello squalificato, il centrocampista Obiang infortunato. Due grosse tegole per il mister dei blucerchiati Ciro Ferrara. Il difensore verrebbe sostituito da Rossini, mentre al posto del giovane spagnolo è ballottaggio tra Soriano e Renan, con il primo nettamente favorito. In attacco spazio al trio offensivo di assoluto valore formato da Estigarribia – Eder – Maxi Lopez, anche se l’ex juventino potrebbe lasciare il posto a Krsticic. Dovrebbe fare il suo esordio con la maglia della Sampdoria, il danese Poulsen che andrà a ricoprire la fascia sinistra difensiva.

    CURIOSITA’ – La Sampdoria non segna al Tardini da ben 213 minuti, esattamente dal 9 marzo 2008. C’è da aggiungere però che i liguri sono sempre andati in gol in trasferta in questo campionato. Il Parma è la squadra che ha subito più rigori in questo inizio di stagione (5 in 7 partite) e gli avversari di oggi seguono a ruota con 3 rigori subiti. E’ la prima sfida da avversari in panchina tra Donadoni e Ferrara.

    PROBABILI FORMAZIONI PARMA-SAMPDORIA

    Parma (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Fideleff; Biabiany, Parolo, Valdes, Galloppa, Gobbi; Amauri, Belfodil.
    Sampdoria (4-3-3) Romero; Berardi, Rossini, Costa, Poulsen; Munari, Maresca, Soriano; Estigarribia, Maxi Lopez, Eder.

  • Cassano show a ‘Che tempo che fa’

    Cassano show a ‘Che tempo che fa’

    Un Antonio Cassano a tutto tondo quello ospite ieri sera a Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. L’attaccante nato a Bari vecchia ha parlato di svariati argomenti, incentrati soprattutto sul calcio e intervallati da momenti di pura simpatia. Simpatia a parte, Cassano ha temuto seriamente per la sua vita un anno fa quando gli fu riscontrato un problema al cuore, poi fortunatamente risolto: “Quella cosa mi ha cambiato sono diventato più responsabile. Così come mi ha cambiato la nascita di mio figlio”. Il talento barese si è dichiarato migliorato da quella esperienza difficile, tanto che adesso la voglia di giocare gli è ritornata e i suoi numeri sul campo ne sono la conferma. Giocare a calcio e divertirsi è un motto per Cassano, che però ha voluto precisare di non aver più la passione degli inizi: “Il pallone è divertimento, allegria, popolarità, soldi, ma la passione è un’altra cosa. Il massimo era giocare a torso nudo in piazza. Vincevo sempre, ero il più forte e non avevo responsabilità”.

    Antonio Cassano
    Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    Cassano ha confermato che a breve diventerà padre per la seconda volta augurandosi che anche il secondogenito sia maschio. Il numero 99 nerazzurro ha poi speso buone parole nei confronti dell’Inter, suo club attuale nonchè sua squadra del cuore fin da bambino: “L’Inter è sopra il cielo. Devo ringraziare Stramaccioni che mi ha voluto, e spero che non abbia fatto la peggior fesseria della sua vita, e anche il presidente Moratti che ci ha messo la faccia. Spero di ricambiarli sul campo”. Tuttavia FantAntonio non ha nascosto il desiderio di tornare un giorno alla Samp, trovando il naturale consenso di Fazio, noto tifoso blucerchiato. Proprio di recente l’ex attaccante di Roma e Bari ha fatto visita alla squadra blucerchiata in quel di Bogliasco, a conferma di come il rapporto con la famiglia Garrone sia tornato sereno dopo quel litigio che provocò la cessione al Milan nel gennaio 2011.

    Nella sua intervista Antonio Cassano ha parlato anche di nazionale e spera di poter giocare il suo primo mondiale nonostante il ct della nazionale Cesare Prandelli lo stia ignorando negli ultimi tempi: “Mi irrita un po’ che i giornalisti sapessero cinque giorni prima di me che non sarei stato chiamato in Nazionale, nonostante un buon inizio di campionato, con quattro gol e due assist. Spero di andare al Mondiale, ma se non accade vorrà dire che ho saltato anche il terzo, non è un dramma”. Tra le tante maglie indossate, FantAntonio non ha mai indossato quella della Juventus nonostante abbia avuto delle occasioni per vestirla: “La Juventus l’ho rifiutata tre volte. Lì vogliono solo soldatini, che vanno sempre dritti. Io sono uno che spesso esco dai binari”. Infine Cassano non ha dubbi su chi sia il calciatore più forte del mondo: “Messi è il più grande, dieci spanne sopra gli altri. Da cinque anni gioca a livello altissimo e ha già segnato oltre duecento gol”.

    Video Antonio Cassano ospite a ‘Che tempo che fa’ 

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