Tag: samir nasri

  • Nasri manda la Roma all’inferno

    Nasri manda la Roma all’inferno

    Minuto 60, Nasri punta la difesa della Roma e lascia partire un tiro che “bacia” il palo interno e s’insacca alle spalle di De Sanctis. E’ questo il momento che spacca in due la gara e che sostanzialmente consegna il passaggio del turno al Manchester City spedendo i giallorossi nell’Europa League. 

    Una vera e propria delusione per il popolo giallorosso che dopo l’ottima partenza, 4 punti nelle prime due gare, aveva fortemente sperato nella qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, nonostante il girone di ferro, della Champions League. 

    Stasera c’erano tutte le premesse per compiere un’impresa, un City con assenze pesanti, un Olimpico carico e pronto a spingere i propri ragazzi e la possibilità di contare anche su uno 0-0. Non è bastato tutto questo, la Roma ha giocato bene il primo quarto d’ora creando anche occasioni ma poi gli ospiti sono cresciuti, hanno trovato il vantaggio, lo hanno difeso anche con un pizzico di fortuna e poi hanno raddoppiato con Zabaleta negli ultimi minuti.

    Veniamo al racconto della gara.

    Garcia sceglie il 4-3-3 con Maicon e Holebas sulle fasce, De Rossi va in panchina con Keita-Pjanic-Nainggolan a comporre il trio in mediana. In avanti Gervinho-Totti-Ljajic.

    Pellegrini schiera un 4-2-3-1 con Milner-Nasri-Navas alle spalle dell’unica punta Edin Dzeko. 

    Parte bene la Roma con Holebas che al 5° si trova solo davanti ad Hart, calcia ma non riesce a superare il portiere. La partita vive sulla tensione e sull’equilibrio, le notizie che arrivano da Monaco al 18°, con il vantaggio del Bayern, costringono le due squadre ancora di più a giocarsela. Al 20° dopo una conclusione di Milner su cui respinge De Sanctis, c’è la ripartenza di Gervinho che lascia partire un diagonale che costringe Hart a toccarla in corner. Al 25° torna a rendersi pericoloso il City ma Dzeko da dentro l’area calcia alto. Gli ospiti crescono e al 26° troverebbero anche la rete con Navas, ma prima della conclusione l’arbitro vede un fallo di Dzeko su Manolas, non cambia il risultato. Intorno al 38° un’occasione per parte, prima Hart blocca una conclusione di Gervinho e sull’altro fronte è bravo De Sanctis in uscita a chiudere lo specchio a Milner e deviare in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Samir Nasri
    Samir Nasri

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni, con un City più intraprendente e pressante già dai primissimi minuti. La Roma commette qualche errore di troppo e permette ai Citizens di mantenere la pressione. I padroni di casa si fanno rivedere al 57° quando Pjanic lascia partire un bel tiro che però non sorprende Hart. Al 60° Nasri s’inventa un’azione personale, sfrutta l’arretramento dei difensori e lascia partire un tiro che batte sul palo interno e si infila in rete. I giallorossi tentano una reazione con una bella conclusione di Nainggolan respinta da Hart ed un tiro di Ljajic alto. Al 71° la Roma è sfortunata in due occasioni, prima un palo colpito da Manolas e poi un salvataggio di Demichelis su un tocco a botta sicura di Destro. Si spera in un gol del Cska per rendere più fattibile l’impresa ma da Monaco non giungono news. Gli uomini di Garcia paiono aver accusato il colpo e non avere le forze per reagire, ci si mette anche il raddoppio del Bayern a rendere tutto più difficile, la Roma ha bisogno di un impresa, segnare 2 gol in 5 minuti più recupero. Niente da fare, il City raddoppia grazie ad un geniale assist di Nasri che serve Zabaleta che con un bel tocco supera De Sanctis. Sono i titoli di coda, la Roma saluta la Champions League e scende in Europa League, agli ottavi va il Manchester City. 

    ROMA – MANCHESTER CITY 0-2 (0-0) (60° Nasri, 86° Zabaleta)

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon (78° Florenzi), Yanga-Mbiwa, Manolas, Holebas; Nainggolan, Pjanić, Keita; Ljajić (67° Iturbe), Totti (70° Destro), Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Demichelis, Mangala, Clichy; Fernandinho, Fernando; Navas (67° Silva), Nasri (88°Kolarov), Milner; Dzeko (78° Jovetic).

    Allenatore: Pellegrini.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Yanga-Mbiwa (R), Dzeko (M), Nasri (M).

  • Da Tevez a Callejon, gli esclusi eccellenti delle convocazioni al mondiale

    Da Tevez a Callejon, gli esclusi eccellenti delle convocazioni al mondiale

    Ibrahimovic, Bale, Lewandowski, Hamsik, Cech, tutti grandi nomi che sapevamo essere assenti al mondiale in Brasile in quanto non qualificati con le proprie nazionali, dopo le convocazioni e le preconvocazioni si vanno ad aggiungere altri nomi pesanti.

    Che  il Ct dell’Argentina Sabella non avrebbe chiamato l’attaccante della Juventus Carlos Tevez, autore di 19 reti nella stagione che deve ancora concludersi in Serie A, lo si sapeva oltre a lui però in attacco il commissario tecnico dell’Albiceleste ha deciso di rinunciare a Pastore e a Maurito Icardi scegliendo Franco Di Santo che non ha certo brillato in Bundesliga. Altra conoscenza italiana assente è il difensore della Fiorentina Gonzalo Rodriguez.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Se l’Apache certamente non andrà in Brasile, il suo compagno alla Juventus Fernando Llorente ha la speranza di partecipare al Mondiale, il navarro infatti si trova nella lista dei preconvocati nella quale non figurano nè l’attaccante esterno del Napoli, protagonista di una grande stagione, Callejon, nè il centrocampista viola Borja Valero. La concorrenza tra le Furie Rosse è tanta, però si pensava che uno dei due avrebbe potuto far parte almeno dei 30 preconvocati.

    Prima dei calciatori già citati si era venuti a conoscenza dell’assenza nella lista dei 30 della Germania, stilata dal Ct tedesco Joachim Loew, dell’attaccante della Fiorentina Mario Gomez, ma questa era piuttosto ovvia visto la stagione travagliata che ha avuto a causa degli infortuni il tedesco.

    Deluso sicuramente anche Kakà che aveva iniziato la stagione del suo ritorno in rossonero con la speranza ed il sogno di indossare la casacca verdeoro nel mondiale casalingo, oltre a lui nel Brasile non ci saranno due giocatori autori di una stagione straordinaria nell’Atletico Madrid, Miranda e Filipe Luis ma anche il portiere della Fiorentina Neto, il centrale della Roma Leandro Castan e l’ex giallorosso Marquinhos ora in forza al Psg.

    Sempre parlando di Roma, niente mondiale nemmeno per Radja Nainggolan che nonostante il buon campionato a metà tra Cagliari e giallorossi, figura soltanto nelle riserve del Belgio.

    Anche le scelte del Ct Deschamps hanno fatto discutere e sono state soggetto di critiche in Francia, al mondiale tra i Galletti non ci saranno Nasri, Abidal, Mexes, Rami e Lacazette, l’assenza del centrocampista vincitore della Premier con la maglia del Manchester City ha alzato un vero e proprio polverone con la fidanzata di Nasri che ha apostrofato con parole poco eleganti e gentili il tecnico della nazionale.

    Nell’Olanda Van Gaal oltre a dover fare a meno dell’infortunato Strootman, ha deciso di rinunciare al portiere Stekelenburg e al difensore Van der Wiel che però ha dichiarato di aver detto no lui al tecnico.

    Proviamo quindi a stilare un 11 degli assenti al mondiale, una formazione che certamente farebbe una bella figura in Brasile:

    (3-4-3): Stekelenburg; Miranda, Castan, Gonzalo Rodriguez; Nainggolan, Borja Valero, Kakà, Nasri; Callejon, Gomez, Tevez.

    A disposizione: Neto, Abidal, Mexes, Marquinhos, Rami, Van der Wiel, Filipe Luis, Strootman, Pastore, Icardi, Lacazette.

  • Francia nel caos. Blanc, Nasri e Menez rischiano la nazionale

    Francia nel caos. Blanc, Nasri e Menez rischiano la nazionale

    Si diceva ancora prima degli Europei che se Laurent Blanc avesse fallito a questo Campionato Europeo 2012 le valigie sarebbero state messe fuori dalla porta della Nazionale francese; e purtroppo per l’allenatore della Francia in Polonia e Ucraina non è andata benissimo. Solamente una vittoria su quattro partite è infatti il magro bottino dei galletti che, inseriti nel girone con Inghilterra, Ucraina e Svezia, sono riusciti ugualmente a passare il turno seppur subendo la sconfitta dalla Svezia nell’ultimo match della fase a gironi.

    La partita con la Spagna nei quarti di finale è stata poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso nonostante la netta superiorità della squadra di Del Bosque, Blanc poteva fare di meglio con i suoi, evitando di andare a casa con la coda tra le gambe.

    Il contratto che vede Laurent a guida della Nazionale francese, scadrà il 2 luglio e i contro sono sicuramente più dei pro dopo il flop della Francia Euro 2012. A mettersi di mezzo c’è anche la richiesta del Barcellona che, dopo aver tenuto sott’occhio il ct francese, ha spiegato che sarebbero interessati ad un suo arrivo per la stagione del 2013/2014 in quanto per quella che sta per cominciare hanno già Tito Villanova.

    Delusione Francia © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    Flop Francia Euro 2012, arriva Deschamps? Ad arrivare al posto di Blanc sembra esserci proprio Didier Deschamps, il quale ha fatto sapere che la sua collaborazione con il Marsiglia dovrebbe terminare a breve in quanto vorrebbe poter ritornare ad allenare una squadra italiana. Se il progetto che ha in mente Deschamps non dovesse andare in porto, la Francia lo accoglierà a braccia aperte per metterlo alla guida dei giocatori francesi.

    Non bastasse arriva un’altra brutta tegola per la Francia che potrebbe perdere Samir Nasri. Il giocatore rischia infatti due anni di sospensione dalla Nazionale per il suo comportamento durante gli Europei; apparte non essere stato uno dei migliori, ha concluso questo Campionato facendo qualcosa di imperdonabile e mettendo in cattiva luce la Francia.

    Il giocatore del Mancherster City dopo la sconfitta contro la Spagna si era rifiutato di parlare con i giornalisti, evitando la conferenza stampa ma poi, arrivato al pullman si era accorto di aver dimenticato qualcosa in spogliatoio: nel tragitto ha incontrato un giornalista de L’Equipe al quale il giocatore avrebbe risposto in modo volgare, incolpandolo di scrivere solo della “cacca” nei loro giornali. Non bastasse Nasri ha continuato a insultare il giornalista invitandolo poi ad uscire per fare a botte e dicendogli che ora poteva raccontare al suo giornale di quanto fosse maleducato e arrogante.

    Un comportamento davvero infantile quello del giocatore francese che ora, dopo la figuraccia, rischia anche la squalifica. Inoltre il giocatore durante la partita contro la Spagna aveva tentato di colpire con il pallone la giornalista, nonchè fidanzata di Casillas, Sara Carbonero.

    A rischiare la sospensione sembra però non essere solamente Nasri: la lista infatti vede inseriti anche M’Vila, Menez e Ben Arfa che rischiano sanzioni fino a quattro giornate di stop per i comportamenti definiti eccessivi ed esagerati tenuti durante l’Europeo.

    Insomma, dopo il polverone scoppiato ai Mondiali 2010 in Sudafrica con lo scontro tra Anelka e Domenech dove il giocatore aveva pesantemente insultato l’allenatore nello spogliatoio durante la partita contro il Messico, si alza un altro bruttissimo polverone per la nazionale transalpina.

  • Svezia-Francia, blues ad un passo dai quarti

    Svezia-Francia, blues ad un passo dai quarti

    Stasera allo stadio olimpico di Kiev ore 20:45 va in scena Svezia-Francia, partita che insieme a Inghilterra-Ucraina chiude il gruppo D di Euro 2012. Le ultime due partite della fase a gironi che andranno in scena stasera determineranno le avversarie di Spagna e Italia ai quarti di finale. Alla Francia di Laurent Blanc basta un pareggio contro la Svezia già eliminata per approdare ai quarti di finale ma i francesi puntano ad ottenere il bottino pieno contro Ibrahimovic e compagni onde evitare la Spagna campione in carica. Ultima fatica europea e stagionale per Zlatan Ibrahimovic, a segno inutilmente nella prima partita persa dagli svedesi contro l’Ucraina. Gli svedesi nonostante siano già eliminati vogliono evitare di chiudere il girone con zero punti in classifica.

    Karim Benzema a caccia del primo gol ad Euro 2012 © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    PRIMA GIOIA PER BENZEMA? – L’attacco francese sarà comandato come al solito da Karim Benzema, punta di diamante francese a caccia del primo gol ad Euro 2012. L’attaccante del Real Madrid verrà supportato da Frank Ribery e Samir Nasri mentre a centrocampo confermatissimo il centrocampista del Newcastle Yohan Cabaye, in gol contro l’Ucraina, che verrà affiancato da Yann M’Vila, pienamente recuperato da Blanc dopo i 20 minuti con gli ucraini. Qualche cambiamento il ct Blanc lo proporrà in difesa dove risultano diffidati sia Philippe Mexes che Mathieu Debuchy (uno dei migliori per la Francia e ricercato dall’Inter in sostituzione di Maicon) e quindi probabile inserimento di Reveillere al posto del terzino destro del Lille e riposo per Patrice Evra rimpiazzato da Clichy del Manchester City. Il difensore del Milan invece dovrebbe essere della partita e avrà il compito di marcare il suo compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic. Il capocannoniere della Serie A 2011/2012 vuole lasciare gli europei regalando almeno una gioia alla sua nazione e possibilmente aumentare il suo bottino personale di reti in nazionale che al momento è fermo a 32 reti. Il ct svedese Hamren potrà schierare la formazione migliore eccezion fatta per Elm (attacco febbrile) ed Elmander (botta al piede destro).

    PRECEDENTI E QUOTE – Sono 17 i precedenti tra Svezia e Francia. I transalpini si sono imposti in 8 occasioni mentre gli svedesi hanno trionfato solo 4 volte. 5 volte la sfida tra francesi e svedesi si è conclusa in parità. Dei 17 precedenti solo uno si è giocato nelle fasi finali di un europeo, precisamente a Stoccolma negli europei del 1992 e la partita decretò il pareggio per 1-1. L’ultima vittoria in assoluto degli svedesi contro la Francia risale al lontano 1969, quando in un incontro valido per le qualificazioni ai mondiali messicani del 1970 gli scandinavi si imposero per 2-0. Da quel momento le due nazionali si sono incontrate altre 11 volte e lo score recita: 6 vittorie francesi e 5 pareggi. Tutt’altro che incoraggianti per gli svedesi sono le quote degli scommettitori, che vedono favorita la Francia quotata a 1,60 mentre il pareggio e la vittoria svedese sono quotati rispettivamente a 3,75 e 5,50. Il risultato esatto più probabile è il 2-0 in favore dei francesi bancato a 6. Anche i bookmakers danno fiducia a Karim Benzema, il francese infatti è il principale indiziato come primo marcatore della sfida ed è quotato a 4,5. Ibrahimovic primo marcatore di Svezia-Francia paga invece 7 volte la posta giocata.

    PROBABILI FORMAZIONI SVEZIA-FRANCIA

    Svezia (4-4-1-1): Isaksson, Lustig, Granqvist, Mellberg, M. Olsson, Holmen, Kallstrom, Larsson, Toivonen, Ibrahimovic, Rosenberg. A disposizione: Wiland, Hansson, J. Olsson, Antonsson, Safari, Wernbloom, Svensson, Elm, Bajrami, Hysen, Elmander, Wilhelmsson. Allenatore: Hamren.

    Francia: (4-3-3): Lloris, Reveillere, Rami, Mexes, Clichy, M’Vila, Cabaye, Menez, Nasri, Benzema, Ribery. A disposizione: Mandanda, Carrasso, Evra, Koscielny, Debuchy, A. Diarra , Martin, Matuidi, Valbuena, Ben Arfa, Giroud, Malouda. Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Pedro Proenca (Por)

    Diretta tv: Rai Sport 2 ore 20:30

    SPECIALE EURO 2012

  • Francia-Inghilterra 1-1, a Lescott risponde Nasri

    Francia-Inghilterra 1-1, a Lescott risponde Nasri

    Finisce con un pareggio la prima partita a questi Campionati Europei 2012 tra la Francia e l’Inghilterra che non riescono ad andare oltre all’1-1. La paura di perdere fa infatti da padrona in questa partita dove le due squadre, non si impegnano abbastanza per offrire un gran gioco al pubblico presente limitandosi a non prendere gol.

    LA PARTITA: Alla Donbass Arena prima vera partita per il ct dell’Inghilterra Hogdson che schiera in campo un 4-4-1-1 con Hart; Jonhnson, Terry, Lescott, A. Cole; Oxlade-Chamberlain, Milner, Gerrard, Parker; Young, Welbeck. La risposta del mister francese Blanc arriva schierando un 4-3-3 con Lloris; Debuchy, Rami, Mexes, Evra; A. Diarra, Cabaye; Malouda, Nasri, Ribery; Benzema.

    Le due squadre sembrano studiarsi molto nei minuti iniziali, soprattutto la Francia cerca di capire lo schema inglese che vede mancare in campo giocatori importanti come Lampard infortunato e Rooney squalificato. Al 10′ i francesi in divisa blu mettono a segno il primo brivido dell’incontro con Ribery che spreca un’azione magnifica che finisce in calcio d’angolo.
    Poco dopo arriva la risposta degli inglesi che con una grande ripartenza arrivano nell’area francese con Lescott che supera il portiere avversario ma non riesce a insaccare la rete.

    Ancora molta tensione in campo tra le avversarie di sempre che si sono incontrate la prima volta nel lontano 1927; nessuna delle due osa quando bisognerebbe osare e sembra che giochino a non subire la rete cercando infatti di non scoprire troppo la difesa in questa prima partita d’apertura molto importante.

    Ma l’occasione per segnare arriva proprio su calcio di punizione quando l’Inghilterra al 30′ di gioco vede Gerrard sul pallone che lancia Lescott in centro dell’area che con un gran colpo di testa supera il portiere avversario Lloris e insacca la rete mettendo a segno lo 0-1.
    Pochi minuti dopo arriva la reazione della Francia che su calcio di punizione vede Diarra colpire di testa ma questa volta il portiere si fa trovare pronto e la palla finisce fuori.

    Lescott © Ian Walton/Getty Images

    La Francia non ci sta e insiste spingendo con Ribery: è lo stesso che passa il pallone a Nasri che da fuori area piazza un fantastico tiro sul primo palo basso al 39′, superando questa volta il portiere inglese e mettendo a segno il suo quarto goal con la maglia della nazionale. Il primo tempo si chiude quindi con il pareggio tra le due formazioni che si dirigono negli spogliatoi soddisfatti per la prima parte giocata

    Nel secondo tempo tante buone azioni ma a farla da padrone sono più le difese che si impegnano a non far tirare il proprio avversario. Arriva il momento per un doppio cambio: fuori Chamberlain e dentro Defoe per l’Inghilterra, giocatore che ha perso il padre pochi giorni fa; sempre per gli inglesi fuori Parker e dentro Henderson, convocato al posto di Lampard.

    Nei minuti finali fuori Cabaye e dentro Ben Arfa e fuori Malouda, decisamente sottotono e dentro Martin per i francesi; mentre per l’Inghilterra terzo e ultimo cambio fuori Welbeck e dentro Walcott. Nei minuti di recupero è Benzema che prova a sorprendere il portiere inglese ma la partita si conclude con un il risultato di 1-1.

    LE PAGELLE:

    Francia – Inghilterra 1-1 (p.t. 1-1)
    Francia: Lloris 6; Debuchy 7, Rami 6, Mexes 6.5, Evra 6; A. Diarra 5.5, Cabaye 6; Malouda 5.5, Nasri 7, Ribery 7; Benzema. A disposizione: Koscielny, Carrasso, Mandanda, Koscielny, Reveillere, Clichy, Martin, Matuidi, Menez, M’vila, Valbuena, Ben Arfa, Giroud All. Blanc
    Inghilterra: Hart 5; Jonhnson 6, Terry 6.5, Lescott 7, A. Cole 7; Oxlade-Chamberlain 5, Milner 5, Gerrard 6.5, Parker 5; Young 6, Welbeck 5.5. A disposizione: Green, Butland, Jagielka, Jones, Baines, Downing, Henderson, Carroll, Walcott, Defoe, Kelly All. Roy Hodgson
    Arbitro: Nicola Rizzoli

    CLASSIFICA GIRONE D

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO FRANCIA-INGHILTERRA 1-1

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  • Manchester United, scherzo Everton. Il City a -3

    Manchester United, scherzo Everton. Il City a -3

    La trentacinquesima giornata di Premier League regala ancora sorprese e vede il Manchester City di Roberto Mancini portarsi a meno 3 dalla capolista Manchester United fermata all’ora di pranzo all’Old Trafford dall’Everton in un rocambolesco 4-4. Ora le due di Manchester sono a quota 83 e 80 punti con ancora lo scontro diretto da giocare lunedì 30 aprile all’Etihad Stadium, con gli uomini di Mancini a più 6 di differenza reti sullo United.

    All’Old Traffors i Red Devils scendono in campo con l’artiglieria pesante con Rooney e Welbeck in avanti, assistiti sulle fasce da Nani a sinistra e Valencia sulla destra. Dopo una mezzora di sostanziale equilibrio l’Everton passa in vantaggio a sorpresa con Jelavic di testa su cross dalla destra. Il bomber arrivato a gennaio dai Glasgow Rangers batte De Gea praticamente dalla linea di fondo con un gran lob di testa. Gli uomini di Ferguson però ci mettono appena 8 minuti a riorganizzare le idee e al 40′ su cross dalla sinistra di Nani, Rooney fulmina Howard in tuffo di testa. Il primo tempo si chiude in parità e la ripresa è un continuo colpo di scena con ben sei reti segnate.

    Al 56′ lo United va in vantaggio grazie a Welbeck che dal limite dell’area segna un Eurogol piazzando la palla all’incrocio dei pali con un tiro a giro e dopo appena 3 minuti arriva il gol dell’illusione per i campioni in carica, con Carrick che scarica per Welbeck, la punta di prima serve Nani che a tu per tu con Howard lo supera con un delizioso tocco sotto.

    Samir Nasri © Shaun Botterill/ Getty Images

    La partita sembra chiusa al 60′ con l’uno-due micidiale dello United, ma i Toffees riaprono nuovamente il match questa volta con Fellaini che gira in rete un cross dalla destra con una gran volè sulla quale De Gea non può niente. Non passano nemmeno due giri di orologio e il Manchester United torna di nuovo a più 2 nello score ancora con Rooney servito ancora da Welbeck, man of the match. I ragazzi di Ferguson a questo punto sentono la vittoria in banca e il primato messo al sicuro ma un tremendo calo di concentrazione ed un’eccesso di sicurezza rimettono in partita l’Everton prima con il gol del 4-3 ancora di Jelavic che piazza la palla all’angolino di destro e all’84’ arriva il clamoroso gol del pareggio con il Sud Africano Pienaar che su assist di Fellaini segna un gol pesantissimo, che costa due punti fondamentali ai padroni di casa.

    Il Manchester City era impegnato sul campo dell’ultima in classifica Wolverhampton, con un unico risultato a disposizione. Mancini conferma la coppia d’attacco Aguero-Tevez con Nasri e Silva a inventare alle loro spalle. I Citizens partono lenti, controllando il possesso palla e subendo qualche scorribanda dei padroni di casa, però ben controllate dalla difesa ben organizzata da Kompany e Lescott. Gli ospiti non giocano la miglior partita dell’anno ma appena schiacciano l’acceleratore sono problemi per i Wolves, con Aguero e Nasri che sfiorano per questione di centimetri la rete, che poi arriva pochi minuti più tardi con il Kun Aguero che su perfetto assist di Clichy dalla sinistra a tu per tu con il portiere non ha problemi a piazzare la palla in rete.

    La prima frazione si chiude sull’1-0 senza altre troppe emozioni, e la ripresa si apre con il solito copione, il City tiene la palla e i Woves tentano qualche ripartenza impegnando Hart in un paio di occasioni. Mancini sostituisce uno spento Silva e inserisce De Jong a rinforzare il centrocampo, e al 74′ Carlitos Tevez batte una punizione veloce a metà campo per Clichy, l’esterno francese rende la palla all’Apache che serve un assist al bacio per Nasri che secca il portiere con un gran diagonale  che chiude la partita. Ora i Citizens sono consapevoli di aver un’occasione enorme lunedì prossimo, premio anche di non aver mai mollato anche quando appena due settimane fa si trovavano a meno 8 dai cugini e tutto il lavoro fatto sembrava essere sfumato in un mese. Gran parte del merito va dato anche a Mancini che ha sempre dichiarato di crederci e che ha fatto un gran lavoro mentale su giocatori ancora con problemi caratteriali e inesperti.

    Tutti i risultati.

    Arsenal-Chelsea 0-0

    Aston Villa-Sunderland 0-0

    Blackburn-Norwich 2-0

    Bolton-Swansea 1-1

    Fulham-Wigan 2-1

    Newcastle-Stoke 3-0

    QPR-Tottenahm 1-0

    Manchester UTD-Everton 4-4

    Livepool-West Bromwich Albion 0-1

    Wolverhampton-Manchester City 0-2

  • Torna Tevez, Manchester City rimonta sul Chelsea

    Torna Tevez, Manchester City rimonta sul Chelsea

    Il Manchester City rimane agganciato allo United a meno 1 in classifica grazie a una soffertissima vittoria casalinga contro il Chelsea di Roberto Di Matteo. Tutta la pressione era sulle spalle della squadra di Roberto Mancini, che dopo essere stata in vetta alla Premier da ottobre fino a due settimane fa, non aveva altro che la vittoria come risultato disponibile, per arrivare almeno con un punto di differenza allo scontro diretto con i cugini il 30 aprile. Mancini schiera il suo collaudato 4-2-3-1 con Balotelli in avanti, supportato da Silva, Nasri e Aguero e sulla mediana De Jong e Yaya Tourè. Di Matteo butta nella mischia dal primo minuto Fernando Torres in avanti con Mata e mette in campo un robusto centrocampo con Lampard, Mikel, Meireles e Ramires.

    Il primo tempo vede come protagonista il City che prima ci prova con Silva che però da buona posizione spara alle stelle e subito dopo all’8′ Nasri imbeccato con un lancio dalle retrovie colpisce in pieno la traversa con Cech immobile. Il Manchester controlla la partita e il Chelsea non riesce a creare niente di pericoloso, e ancora Nasri cerca la rete con un potente conclusione da fuori che sfila di poco alta e poi finalmente si vede Balotelli che però spreca una buona opportunità calciando a lato dai sedici metri. Il primo tempo passa veloce senza altri pericoli e all’inizio di ripresa Mancini decide di togliere Balotelli autore di una prova incolore e mette dentro Barry, avanzando Yaya Tourè e spostando Aguero come prima punta.

    Mancini e Tevez © Laurence Griffiths

    I Citizens tengono ancora il possesso palla e il pallino del match ma al 59′ sugli sviluppi di un corner il Chelsea praticamente alla prima occasione va in gol con Cahill che gira in rete un’azione confusa in area, con deviazione decisiva di Tourè. A questo punto Mancini è costretto a tentare il tutto per tutto e mette dentro al 65′ Tevez, assente da ottobre e aggregato nuovamente alla squadra da 20 giorni. L’Etihad Stadium accoglie l’attaccante argentino con un’ovazione e il City inizia a premere sull’acceleratore arrivando fino al 76′ quando Zabaleta calcia in porta ed Essien blocca il tiro con il braccio, rigore netto e Aguero con freddezza spiazza Cech per l’1-1. A questo punto i Citizens ci credono davvero e l’assalto finale va a buon fine, quando il migliore in campo Nasri penetra sulla sinistra, scarica a Tevez che con una magia lo mette davanti a Cech, il francese con un tocco morbido segna il gol della vittoria consegnando i tre punti forse più importanti della stagione.

    Il Manchester City ha dimostrato un gran carattere, dopo tre sconfitte consecutive fra Europa e campionato e soprattutto dopo essere andato sotto con il Chelsea. Altro punto importante è il rientro in squadra di Tevez, che si può considerare come un colpo di mercato e sicuramente sarà un valore aggiunto per Mancini e per i sogni di vittoria finale. Per quanto riguarda il Chelsea, dopo 4 vittorie consecutive ci può anche stare una battuta di arresto, con il quarto posto a 5 punti a 9 partite dal termine. Per la corsa Champions il Tottenham ha frenato in casa contro lo Stoke per 1-1 con gol di Van der Vaart al 92′ e l’Arsenal ha espugnato il Goodison Park, casa dell’Everton, per 1-0 con rete di Vermaelen.

  • Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Match scintillante all’Etihad Stadium fra Manchester City e Tottenham, due squadre che insieme allo United si stanno contendendo il titolo. Mancini schiera dal primo minuto Dzeko, Aguero, Silva e Nasri, con la chiara intenzione di fare la partita, mentre il Tottenham scende in campo un po’ più coperto, con un 4-4-1-1, con Defoe in avanti al posto di Adebayor che non può giocare per contratto contro la sua squadra di appartenenza, con alle sue spalle Van der Vaart.

    Balotelli esulta con Aguero | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Il primo tempo è tutto di marca locale, con i Citizens che fanno la partita e vanno vicino al gol in due occasioni, prima al 17′ con David Silva che semina il panico sulla sinistra e mette un cross rasoterra sul quale Aguero calcia di prima intenzione andando però a colpire il compagno Dzeko. La seconda occasione capita ancora sui piedi dell’argentino, stavolta l’azione si sviluppa sulla destra con Richards che pesca il Kun in area, botta un po’ centrale e Friedel si fa trovare pronto. Nel primo tempo non succede niente di più e la ripresa inizia con un Tottenham completamente diverso e molto più propositivo, soprattutto con Bale sulla sinistra che inizia con le sue discese sulle quali Richards inizia a faticare e non poco. Siamo al 54′, quando Silva raccoglie un pallone a centrocampo, avanza palla al piede e vede l’inserimento di Nasri, lo serve con un assist geniale e il francese a tu per tu con Friedel non sbaglia sbloccando il risultato con un tiro potente e preciso. 1-0 e il City non si accontenta, il Tottenham è ancora stordito dallo svantaggio e gli uomini di Mancini raddoppiano al 58′. Corner dalla sinistra calciato da Nasri e Lescott in modo un po’ fortuito trascina nel vero senso della parola il pallone in rete, 2-0 e partita virtualmente chiusa.

    Ma gli Spurs non ci stanno e appena un minuto dopo al 59′ accorciano le distanze con Defoe, grazie a Savic che non riesce a rinviare di testa un lancio dalla difesa del Tottenham, l’attaccante della nazionale inglese riesce ad aggirare Hart e a depositare la palla in rete. A questo punto il Tottenham crede nella rimonta e inizia a spingere sull’acceleratore e al 64′ arriva il pareggio, Lennon va via sulla sinistra, arriva al vertice dell’area, vede Bale e lo serve con un passaggio all’indietro: il gallese di prima intenzione calcia un interno a girare sul palo lontano, Eurogol e Hart non può far altro che raccogliere la palla infondo alla rete. 2-2 e a questo punto sulle ali dell’entusiasmo è il Tottenham a fare la partita e a dare l’idea di poterla addirittura vincerla, al 90′ capita l’occasione per terminare l’impresa per gli Spurs, Savic commette l’ennesimo errore perdendo in modo ingenuo un pallone sulla mediana, Bale viene lanciato sul filo del fuorigioco verso la porta, appena entrato in aerea mette un cross basso per Defoe che è in leggero ritardo e ad Hart battuto mette la palla al lato, tra la disperazione dei tanti tifosi in trasferta e di Redknapp. La partita sembra ormai finita, quando Mario Balotelli entrato al posto di Dzeko si conquista con mestiere un rigore al 94′, mettendosi fra palla e difensore costringendo King a stenderlo. SuperMario si presenta dal dischetto e con freddezza batte Friedel. 3-2 e match chiuso, con il Manchester City che conquista 3 punti fondamentali, soprattutto perchè ottenuti contro una diretta concorrente. Adesso il Tottenham si trova a meno 8 dai Citizens, e vede ridimensionarsi i propri obiettivi, dovendo stare attenta a Chelsea ed Arsenal alle proprie spalle, anche se oggi avrebbe meritato almeno il pareggio.

  • Tra l’Inter e Tevez si inserisce Wenger

    Tra l’Inter e Tevez si inserisce Wenger

    Una provocazione? Forse. Arsene Wenger si è ormai convinto di perdere Nasri e Fabregas, lo spagnolo è atteso lunedi a Barcellona per un ritorno in grande stile, il francese fa gola al Manchester City, disposto a svenarsi, nonostante un contratto in scadenza tra un anno pur di accontentare Mancini.

    © Juan Mabromata/Getty Images
    Nasri andrà al City ma Wenger da grande stratega di mercato prova a fare resistenza e perchè no riuscire a strappare qualche milioni di euro in più agli sceicchi. Oggi inizia la Premier ma almeno fino alla fine d’agosto sarà il calciomercato il vero protagonista in Europa con le big pronte ad infiammarsi e a darsi battaglia per stravolgere le gerarchie sulla griglia di partenza. La strategia dell’Arsenal è oramai chiara e per certi versi esaltante ma poco redditizia in termini di trofei. I Gunners fanno scuola nella costruzione della cantera con Wenger pronto a svenarsi per un probabile talento ma piuttosto restio ad acquistare un campione affermato. Questa volta però potrebbe esserci una eccezione, il tecnico francese pare abbia proposto ai Citizens uno scambio tra Nasri e Tevez facendo dell’argentino la punta di diamante di un gran numero di piccoli talentini. Al momento la trattativa è improbabile sia per il diverso contratto dei diretti interessati che per la presunta volontà di Tevez di lasciare l’Inghilterra, ma come sappiamo nel calciomercato è tutto possibile.

  • Nasri al City, Tevez all’Inter?

    Nasri al City, Tevez all’Inter?

    Dopo l’acquisto di Gael Clichy il Manchester City mette a segno un altro affare con il l’Arsenal, Roberto Mancini potrà contare nella prossima stagione anche su Samir Nasri, l’eclettico centrocampista francese si trasferirà ai Citizens per provare l’assalto alla Champions League e per colmare definitivamente il gap da Manchester United e Chelsea in Premier League.

    Samir Nasri | © Franck Fife/Getty Images
    Nasri porterà nelle casse dei Gunners andranno 22 milioni di euro mentre il giocatore avrà un quinquennale da 9 milioni a stagione. I Citizens hanno avuto la meglio dunque su Milan e Inter e nelle ultime ore pare anche del Manchester United. Però l’arrivo di Nasri al Manchester City potrebbe in qaulche modo favorire l’Inter nell’acquisto di Carlos Tevez già virtualmente lontano dall’Inghilterra e in cerca di una nuova sistemazione.