Tag: salvatore sirigu

  • Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Archiviato il massimo campionato nella serata di ieri, l’Italia è già proiettata su quel che sarà dal prossimo 8 giugno, ovvero l’inizio dei campionati europei di calcio in Polonia e Ucraina. L’Italia farà il suo esordio domenica 10 giugno alle ore 18:00 e sfiderà la Spagna campione del mondo e d’Europa in carica.

    Ieri pomeriggio Cesare Prandelli, commisario tecnico della nazionale italiana, ha diramato la lista dei 32 pre-convocati per gli Europei in Polonia e Ucraina. I giocatori presenti nella lista si sono radunati oggi e sono stati sottoposti a dei test fisici in quel di Coverciano, eccezion fatta per i giocatori militanti in Juventus, Napoli e Paris Saint-Germain che devono ancora concludere la loro stagione rispettivamente con la finale di Coppa Italia e l’ultimo turno di Ligue 1. Dei 32 pre-convocati solo 23 avranno l’onore di difendere i colori italiani nella rassegna europea e i loro nomi verranno comunicati dalla Figc il 29 maggio. Tanti giocatori giovani e alcuni giocatori della vecchia guardia, vanno a comporre la lista dei top 32 di Prandelli.

    LISTA PRE-CONVOCATI ITALIA EURO 2012

    Cesare Prandelli spiega le scelte per gli azzurri di Euro 2012 | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain), Morgan De Sanctis (Napoli), Emiliano Viviano (Palermo).
    Difensori: Cristian Maggio (Napoli), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Davide Astori (Cagliari), Salvatore Bocchetti (Rubin Kazan), Leonardo Bonucci (Juventus), Andrea Barzagli (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Andrea Ranocchia (Inter), Angelo Ogbonna (Torino).
    Centrocampisti: Andrea Pirlo (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Emanuele Giaccherini (Juventus), Daniele De Rossi (Roma), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Antonio Nocerino (Milan), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Ezequiel Schelotto (Atalanta) Luca Cigarini (Atalanta), Alessandro Diamanti (Bologna), Marco Verratti (Pescara).
    Attaccanti:Antonio Cassano (Milan), Mario Balotelli (Manchester City), Sebastian Giovinco (Parma), Antonio Di Natale (Udinese), Mattia Destro (Siena), Fabio Borini (Roma).

    La più grande sorpresa è la convocazione di Marco Verratti , classe 92 del Pescara delle meraviglie, convocazione meritata per il numero 10 abbruzzese che era appena entrato nel giro della nazionale U21 (2 presenze) e adesso si ritrova catapultato tra i grandi. Scelta coraggiosa per Prandelli, ma che fa capire quanto questa nazionale punti sui giovani. Nella lista dei 32 figura anche il giovane difensore del Torino Angelo Ogbonna, che insieme al già citato Verratti va a formare il duetto proveniente dalle Serie B 2011/2012.

    Sebastian Giovinco e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    I grandi esclusi da mister Prandelli sono Giampaolo Pazzini, che paga lo scarso rendimento avuto nel suo club di appartenenza e Alessandro Matri, al quale non sono bastati 10 goal in campionato per convincere il ct italiano. A dire il vero leggendo i nomi degli attaccanti presenti in lista, possiamo notare che Prandelli ha prediletto avere più attaccanti mobili che di sfondamento, vedere Di Natale, Giovinco, Borini e Cassano. L’attaccante ariete della nazionale sarà Mario Balotelli (7 presenze 1 goal in nazionale) fresco campione d’Inghilterra con il Manchester City di Roberto Mancini. Il sesto attaccante della lista è Mattia Destro, definito da Prandelli “attaccante ideale”. Il classe 91, attualmente in comproprietà tra Genoa e Siena, festeggia così la sua splendida stagione (12 goal) vissuta quest’anno con la maglia del Siena.

    4  portieri convocati da mister Prandelli, oltre all’inamovibile Buffon sono presenti Sirigu, Viviano e De Sanctis. Di questi 4 solo 3 andranno in Polonia e Ucraina (ballottaggio Viviano-Sirigu). In difesa spazio allo zoccolo duro della Juventus campione d’Italia che dà alla nazionale i suoi 3 centrali difensivi (Chiellini, Barzagli, Bonucci). Sulle fasce confermati Maggio, Balzaretti e Criscito. Sorpresa Bocchetti del Rubin Kazan. Fiducia a Ranocchia (unico interista del gruppo). Grandi conferme per il centrocampo. Sono presenti ben 3 giocatori juventini ( Pirlo, Marchisio e Giaccherini), 2 giocatori del Milan (Nocerino e Montolivo) e ben 2 dell’Atalanta (Cigarini e Schelotto), a conferma della grande stagione disputata dai nerazzurri di Bergamo. A completare il pacchetto di metà campo ecco Daniele De Rossi, Thiago Motta e la new entry Alessandro Diamanti.

  • Italia preconvocati Prandelli c’è Di Natale. Sorpresa Destro

    Italia preconvocati Prandelli c’è Di Natale. Sorpresa Destro

    Domani sera o comunque lunedì entro mezzogiorno conosceremo i preconvocati di Prandelli per gli Europei di Polonia ed Ucraina. Saranno in trenta a raggiungere il centro sportivo di Coverciano per ritrovare le forze e cercare di far più strada possibile ad Euro 2012. Del gruppo dei trenta soltanto ventitre avranno la possibilità di vestire la maglia azzurra e per questo in queste ore è partito una sorta di totonome sui giocatori che grazie ad una stagione importante hanno messo in difficoltà il mister e adesso sperano di strappare una maglia per l’Europeo 2012. Ovviamente lo zoccolo duro della squadra è già formato e il completo recupero di Antonio Cassano toglie di fatto un’incertezza in attacco che resta comunque il reparto con i più grandi dubbi viste la defezione di Giuseppe Rossi ma anche per il campionato tutt’altro che esaltante di Gilardino, Pazzini e Matri.

    Alessandro Diamanti Italia preconvocati Prandelli | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Analizziamo l’Italia ruolo per ruolo evidenziando i dubbi di Prandelli e quelle che ad oggi dovrebbero esser le certezze. Tra i pali è oramai ufficiale l’esclusione di Federico Marchetti dopo la sfuriata nel match tra la Lazio e l’Udinese. Con Gigi Buffon dovrebbero esser confermati Morgan De Sanctis e Salvatore Sirigu anche se Emiliano Viviano cercherà di guadagnare una posizione nel ritiro di Coverciano. In difesa scontata la convocazione del blocco Juventus con Barzagli e Chiellini a far coppia titolare e Bonucci prima alternativa. Per il ruolo di quarto centrale sarà ballottaggio tra Ogbonna e Astori. Gli esterni Maggio e Criscito sono i due titolari le alternative dovrebbero esser Ignazio Abate che ha definitivamente superato Cassani e Balzaretti. Dovrebbe andare anche a Coverciano l’atalantino Peluso.

    A centrocampo sembra esserci soltanto un posto libero. Con Pirlo, Marchisio, De Rossi, Montolivo, Nocerino e Thiago Motta sicuri di un posto saranno Pepe, Giaccherini, Aquilani e sopratutto Diamanti a giocarsi le due maglie restanti. L’attacco è il più grande dilemma, sembra oramai scontata la convocazione di Antonio Di Natale, sicure quelle di Antonio Cassano, Mario Balotelli e Sebastian Giovinco restano liberi due posti. Prandelli porterà a Coverciano Osvaldo, Matri e i due giovani Borini e Destro che in virtù di una ottima stagione hanno tante possibilità di esser scelti.

    Italia preconvocati Prandelli, (sicuri di andare all’Europeo)
    Portieri: Gigi Buffon, Salvatore Sirigu e Morgan De Sanctis
    Difensori: Ignazio Abate, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Mimmo Criscito, Cristian Maggio
    Centrocampisti: Daniele De Rossi, Claudio Marchisio, Riccardo Montolivo, Antonio Nocerino, Andrea Pirlo, Thiago Motta
    Attaccanti: Mario Balotelli, Antonio Cassano, Antonio Di Natale, Sabastian Giovinco

    Italia preconvocati Prandelli (in lotta per un posto)
    Portieri: Emiliano Viviano
    Difensori: Davide Astori, Federico Balzaretti, Mattia Cassani, Angelo Ogbonna
    Centrocampisti: Alberto Aquilani, Alessandro Diamanti, Emanuele Giaccherini, Simone Pepe
    Attaccanti: Fabio Borini, Mattia Destro, Alessandro Matri, Osvaldo

  • Sirigu come Materazzi: motociclista lo colpisce con una testata

    Sirigu come Materazzi: motociclista lo colpisce con una testata

    La rivalità fra italiani e francesi è un fatto noto ed atavico, risalente a secoli orsono, accentuato da eventi storici, dalla presenza di personaggi quali Napoleone Bonaparte, nell’ottocento, della Nazionale Francese di calcio, negli anni novanta e duemila, di Nicolas Sarkozy, negli anni duemila. Una rivalità insita nella vicinanza dei costumi, della cultura e dello stile di vita, perchè – come è noto – se c’è da paragonarsi con qualcuno si sceglie il paragone con chi ci è più simile e più vicino.

    La vita per gli italiani residenti in Francia, alla luce di tutto questo (escludendo la Première Dame Carlà Bruni, che si è integrata perfettamente, al punto di aggiungere un accento ad hoc sull’ultima vocale del suo nome, ndr) può risentire di questo astio congenito: lo sa bene Salvatore Sirigu, ex portiere del Palermo ed attualmente in forza al Paris Saint Germain di Leonardo e Carletto Ancelotti, che nella giornata di ieri ha avuto un vero e proprio “scontro” con un motociclista francese, che probabilmente era intenzionato a provocare la reazione del portierone.

    Salvatore Sirigu | © AFP/Getty Images

    Il “fatto” in questione è acccaduto alle porte di Parigi, più precisamente presso Neuilly – Sur – Sein, dove il portiere si trovava alla guida della sua vettura, in compagnia di una ragazza seduta sul sedile di fianco al guidatore: la presenza femminile in questione è stata la “mela della discordia”, poichè su di lei si sono concentrati gli sguardi insistenti e non desiderati di un motociclista francese – anche se “mascherato” dal suo casco – che Salvatore Sirigu non ha tollerato. Il tutto è scaturito, così, inizialmente in una lite verbale, dai toni molto accesi, ed in seguito in uno scontro maggiormente “ravvicinato”, con il motociclista che – sulla scia delle gesta dell’eroe calcistico francese Zinedine Zidane – ha sferrato una testata contro il portiere del Psg, emulando proprio il gesto di Zizou ai danni di Marco Mterazzi nella finale di Berlino 2006. Un gesto che i francesi e l’opinione pubblica d’oltralpe non hanno mai effettivamente condannato e che, quindi, probabilmente ritengono “lecito”.

    Sirigu, fortunatamente non ha riportato ferite gravi.

  • Mercato Ligue 1: Il PSG studia da grande, Marsiglia e Lille poca roba

    Mercato Ligue 1: Il PSG studia da grande, Marsiglia e Lille poca roba

    Gli equilibri del calciomercato si sono ormai spostati verso l’estero e il nostro calcio, una volta elitario non gode più di quel grosso credito che aveva fino al 2006, ma se la parte del Leone in europa la fanno il campionato spagnolo con Barça e Real, seguiti a ruota dall’altra squadra di Madrid, l’Atletico, e il nuovo Malaga degli sceicchi, e la Premier League dei magnati, dove fra le grandi solo l’Arsenal ha perso quella verve e quell’appeal che aveva fino a poco tempo fa. Ma da quest’estate c’è una nuova ex decaduta che torna a bussare alle porte del mercato che conta e che ha fatto spesa nel nostro campionato, si tratta del Paris Saint Germain, che rinvigorito dai soldi del petrolio ha acquistato in Italia, spendendo in tutto 90mln di euro per una faraonica campagna acquisti che vorrebbe riportare la squadra ai livelli alti a cui era giunta ai tempi di Weah e dell’ex tecnico nerazzurro, ora dirigente dei francesi, Leonardo.

    © PIERRE VERDY/AFP/Getty Images
    Nel campionato transalpino grazie al Paris sono arrivati  dal Palermo: Javier Pastore (42 mln) e Salvatore Sirigu (3,5mln). Dalla Serie A il PSG ha comprato, inoltre, Mohamed Sissoko (7mln) e Jérémy Ménez (8mln), senza considerare l’arrivo di Diego Lugano (3mln euro) neo vincitore della Coppa America con l’Uruguay; tra i giocatori già nel campionato nazionale, devono essere ricordati i trasferimenti di Kevin Gameiro, ceduto dal Lorient a 11 milioni, e di Blaise Matuidi proveniente dal Saint-Étienne, per 8mln di euro. Chi invece s’è mantenuto su livelli moderati è stato il Lille, poiché i campioni di Francia hanno mirato alla riorganizzazione della rosa, piuttosto che al suo rinnovamento. Il mercato è stato caratterizzato da cessioni eccellenti, quali quelle di Emerson al Benfica per 2mln di euro, di Cabaye al Newcastle per 5, e di Gervinho, venduto all’Arsenal a 12 milioni di euro. In entrata, è senz’altro da segnalare Payet, costato 9mln, mentre col Liverpool è stato definito il prestito di Joe Cole. Sulla stessa linea della squadra allenata da Rudi Garcia, anche il Marsiglia di Didier Deschamps, che ha comprato alcuni giocatori già militanti nella Ligue 1, tra cui Alou Diarra, giunto dal Bordeaux per 5mln di euro. In uscita, invece, il terzino Taiwo, traferitosi al Milan, e Gabriel Heinze, passato alla Roma, entrambi a parametro zero. Altra grande di Francia che ha lasciato un po’ a desiderare è stato il Lione, tengono banco soprattutto sia le cessione di Miralem Pjanic, sia quella di Jérémy Toulalan, il primo partito in direzione Roma per 10,5 milioni di euro a poche ore dalla fine del calciomercato, il secondo per Malaga a undici milioni. In entrata pochissimi rinforzi, tra i quali Koné, acquistato per 2 milioni di euro e già protagonista in campionato: la vera sorpresa, però, è arrivata a metà pomeriggio dell’ultimo giorno di mercato, con la firma di Gueida Fofana, giovanissimo attaccante capitano della Nazionale U-20. Quanto a John Mensah, la dirigenza del Lione ha rinnovato il prestito al Sunderland, accordandosi con la società inglese per il riscatto obbligatorio del giocatore per 5,5 milioni di euro dopo venticinque presenze. Da tenere d’occhio l’arrivo in prestito al Lorient del 19enne costaricano dell’Arsenal Joel Campbell, giovane promessa con già una buona esperienza alle spalle e che promette di essere un protagonista del campionato transalpino.

  • Scippo Pastore. Il Psg si siede al tavolo delle grandi

    Scippo Pastore. Il Psg si siede al tavolo delle grandi

    Gli ambiziosi sceicchi e i petrolieri russi hanno deciso di diventare famosi ed investire nel calcio. Il primo fu Abramovic ad acquistare il Chelsea e a portarlo nel gotha del calcio a sul di acquisti faraonici e trofei anche se il magnate russo per soddisfare appieno il suo ego sogna la Champions League. Poi arrivarono gli sceicchi e il Manchester City dopo una iniziale diffidenza da parte dei top player nell’ultima stagione ha vinto la blasonata FA Cup conquistando pure un posto tra 32 della Champions League.

    Poi a lottare per diventare blasonate ci sono il Malaga i russi dell’Anzhi di Roberto Carlos. Nelle ultime settimane è invece esploso il ciclone Paris Saint Germain la cui nuova proprietà, araba ovviamente, è riuscita a destabilizzare Leonardo convincelo a lasciare l’Inter e adesso con l’ambizione di ritornare a vincere in Francia e in Europa.

    La campagna acquisti affidata al brasiliano è il giusto mix tra giovani, occasioni e adesso top player. Javier Pastore è il biglietto da visita del Paris Saint Germain alle grandi del calcio. In fondo per misurare la grandezza di una squadra bisogna paragonarla alla facilità di sedersi a trattare a tavoli importanti e se possibile strappare i top player alle rivali.

    Pastore è una scottatura per il Chelsea, una ferita per il Milan voglioso di aver il Flaco ma impossibilitato a trattare a certe cifre.

  • Palermo Thun senza Sirigu. Il portiere al Psg

    Palermo Thun senza Sirigu. Il portiere al Psg

    Doppio colpo di scena in casa Palermo a poche ore dal match di andata contro gli svizzeri del Thun per i preliminari di Europa League. I rosanero infatti dovranno fare a meno oltre a Pastore lontano da tempo dal Palermo e come annunciato da Zamparini al centro di una trattativa in queste ore di Salvatore Sirigu.

    © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Il portiere va ad aggiungersi agli acquisti di Leonardo per la rinascita del Paris Saint Germain. Una perdita importante per Pioli ma inevitabile dopo gli screzi con la società legati al rinnovo del contratto. Il Palermo riceverà circa 4 milioni di euro, cifra irrisoria rispetto al valore di Sirigu e alle cifre con cui i suoi colleghi stanno alimentando il mercato d’Europa. COntro il Thun domani la porta dovrebbe esser affidata a Benussi per permettere a Sirigu di giocare gli impegni europei con la nuova squadra per il futuro però si torna a fare il nome di Sorrentino. E’ il quinto colpo di Leonardo in appena dieci giorni dall’ufficializzazione della sua nuova avventura.

  • Giallo Sirigu, accordo lontano con il Palermo

    Giallo Sirigu, accordo lontano con il Palermo

    Il rinnovo di Salvatore Sirigu con il Palermo sembrava, ormai, destinato a compiersi senza particolari problemi, con conseguente adeguamento contrattuale del portiere rosanero per il prossimi quattro anni. Nelle ultime ore, però, spunta una brusca frenata nella trattativa, che, invece, si preannunciava in dirittura d’arrivo.

    Salvatore Sirigu | © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Le problematiche sono emerse ieri nel corso dell’ incontro fra il direttore sportivo del Palermo, Sean Sogliano, ed il procuratore di Sirigu, Carlo Pallavicino, anche per la differenza fra domanda ed offerta. Il Palermo, infatti, offre 400 mila euro a stagione fino al 2016, (aumentando l’ attuale ingaggio di 200 mila euro), mentre l’ entourage del portiere ne richiede almeno il doppio. Una differenza non da poco, dunque, che potrebbe costringere il presidente Maurizio Zamparini ad intervenire personalmente per tentare di ricomporre la trattativa, anche per mantener fede alla promessa rivolta ai tifosi rosanero, che non ci sarebbero stati problemi nel rinnovo del portiere sardo, anche perché il suo contratto scade nel 2014 e, dunque, il rinnovo non appariva come una priorità, subordinata al rinnovo di altri giocatori in scadenza come, ad esempio, Nocerino. Il rinnovo era stata una richiesta esplicita dello stesso portiere e del suo entourage, ma ora la frenata nella trattativa proviene proprio da loro. La situazione, dunque, deve essere affrontata con la massima delicatezza ed attenzione, senza trascurare il fatto che Sirigu vanta diverse pretendenti, su tutte il Genoa di Preziosi ed anche lo Schalke 04 dopo la cessione del portiere Neuer al Bayern Monaco: Sirigu, quindi, anche in virtù di questo può permettersi di far valere la sua “forza contrattuale” nella trattativa, anche se l’alzare continuamente la posta potrebbe ala fine portare soltanto alla rottura con il Palermo, anche alla luce dell’ indole del presidente Zamparini

  • Zamparini: Pastore andrà al Barca

    Zamparini: Pastore andrà al Barca

    Il vulcanico presidente Zamparini scopre le carte sul mercato rosanero, facendo il punto della situazione soprattutto in chiave cessioni, anche in considerazione dei pezzi molto appetiti dai grandi club di cui il suo Palermo dispone: in primis Javier Pastore, ma anche Hernandez.
    L’argentino, pupillo del presidente, ha una probabilità di restare in Sicilia pari al 50% mentre, se dovesse partire, secondo Zamparini andrà quasi sicuramente al Barcellona, per costituire una coppia delle meraviglie con il connazionale ed amico Lionel Messi che lo avrebbe già convinto a raggiungerlo in blaugrana.

    Per un pezzo pregiato come Pastore è forte, però, l’interessamento anche di alcuni club italiani, su tutti Inter, Milan e Roma. Zamparini rivela di essere stato contattato personalmente solo da uno di questi club, mentre gli altri hanno preferito interloquire con il procuratore di Pastore, Simonian.

    Ma, secondo Zamparini, la pista italiana è la meno probabile da percorrere. In tal senso, infatti, il presidente ricorda le difficoltà riscontrate lo scorso anno nelle trattative con l’Inter, e soprattutto con Branca, per la cessione di Edinson Cavani, poi approdato al Napoli per “soli” 18 milioni di euro; mentre con il Milan la trattativa non sarebbe delle più agevoli data l’indecisione del club rossonero nel puntare su Pastore oppure su Ganso.
    Ora, dunque, il presidente del Palermo vuole tutelare i suoi interessi economici e, per questo, dichiara che esiste una clausola “verbale” per la cessione di Javier Pastore di circa 50 milioni di euro che potrebbe anche essere rivista anche al rialzo nel caso di reale interessamento da parte di un grande club.

    Maurizio Zamparini, poi, ha parlato anche di Hernandez, che rimarrà a suo avviso a Palermo almeno per un altro anno ancora per completare il suo processo di maturazione, senza alcuna possibilità di apertura neppure se vi fosse un interessamento da parte della Roma con Sabatini.
    Così come il portiere Sirigu cercato in precedenza dall’Inghilterra, ma che resterà in rosanero con tutta probabilità.

    Discorso a parte per capitan Fabrizio Miccoli, combattuto fra la volontà di tornare a casa, a Lecce, e la volontà di restare a Palermo: in tal caso, però, Fabrizio Miccoli dovrà accettare l’idea di non poter essere un titolare inamovibile ed entrare in campo senza malumori qualora venisse mandato in panchina. Tuttavia, l’uscita della famiglia Semeraro dalla società Leccese potrebbe essere un punto a favore della permanenza dell’attaccante salentino a Palermo, per concludervi la carriera.

    In ultimo, il presidente non può sottrarsi dal parlare del tecnico Delio Rossi, un allenatore con il quale “non c’è nè odio nè amore”, che definisce bravo e preparato, ma che teme alzerà le richieste economiche in caso di sua permanenza.
    Pertanto, il presidente Zamparini sta sondando il terreno con altri tecnici possibili sostituti di Delio Rossi. In primis, Gian Piero Gasperini, che Zamparini considera molto valido. Anche se, per stessa ammissione del Presidente rosanero, il suo sogno sarebbe stato un altro: Walter Mazzarri.
    Se il suo rapporto con De Laurentiis si fosse compromesso definitivamente, Zamparini sarebbe stato prontissimo a portarlo al Palermo, data l’estrema affinità caratteriale che li lega, entrambi fumantini e vulcanici.
    Il sogno Mazzarri, dunque, per ora è accantonato, ma con Zamparini mai dire mai.

  • Totti è ancora Re, De Rossi è il vero flop

    Totti è ancora Re, De Rossi è il vero flop

    In attesa del Monday Night Lazio – Juventus, analizziamo i buoni e i cattivi della 35esima giornata di Serie A per la nostra rubrica settimanale “Liscio e Sbalascio“:

    La palma del migliore di giornata se l’aggiudica il “Re di Roma” Francesco Totti, il quale con la sua doppietta permette alla Roma di avere la meglio su un ottimo Bari e di superare così nella classifica dei migliori bomber della massima serie il mitico Roberto Baggio. Fanno cosi 206 gol con la maglia giallorossa in Serie A, e se non avesse sbagliato il secondo rigore assegnato ai capitolini sarebbe uno in più, e il prossimo obiettivo è di raggiungere e superare Josè Altafini, oltre che portare la sua Roma In Champions. La cura Montella lo ha ringiovanito, e la scritta in inglese sulla maglietta certifica che il capitano è più vivo che mai.

    Secondo posto dei Lisci va a Giampaolo Pazzini, l’attaccante nerazzurro resosi protagonista nell’extra-time della partita di Cesena. Quando ormai il match andava in archivio, con tanto di scudetto virtualmente ai cugini rossoneri e con la squadra cesenate a un passo dalla salvezza, ecco che il guastafeste di turno ci mette lo zampino per ben due volte nel giro di 3 minuti, rimandando un paio di verdetti alla settimana prossima. Un acquisto quello del “Pazzo” su cui l’Inter getterà le basi per una prossima scalata a cui era abituata da un pò di anni ma che ora, al 99,9% (Allegri docet), sarà del Milan.

    Ultimo posto dei migliori se l’aggiudica Alessio Cerci, il trascinatore vero di questa Fiorentina di fine stagione: 4 gol in 2 partite, giocate spettacolari e assist per i compagni, se avesse giocato con continuità forse la Fiorentina sarebbe in bagarre per il quarto posto. Intanto il trequartista cerca di farsi notare anche in ottica Nazionale, e il talento è veramente apprezzabile.

    Lo Sbalascio di giornata è senza dubbio Daniele De Rossi, che ha disputato fin qui l’annata peggiore della sua carriera. Capitan Futuro, come lo chiamano a Roma, è sempre spaesato e molle, e quando viene saltato fa spesso falli sciocchi, che gli costano molte volte l’espulsione. Inoltre sembra aver ripreso il vizio di dare gomitate agli avversari, che dopo quel famoso Italia – Usa di Germania 2006 sembrava aver accantonato, e invece…(e non è la prima volta di questa stagione, vedi Shakhtar Donetsk – Roma). E cosa farà quando avrà addosso la fascia di Capitano? Certi gesti non passano certo inosservati!

    Al secondo posto collochiamo Salvatore Sirigu, portiere del Palermo e della Nazionale che, nonostante abbia disputato un campionato veramente ottimo (è infatti l’erede di Buffon), commette un errore grossolano nella partita persa a Parma 3-1: un portiere del suo calibro non dovrebbe rinviare cosi in modo sciocco il pallone contro l’avversario, Dzemaili, che così ringrazia doppiamente per il vantaggio dei suoi e per la sua prima rete in Serie A. Conosciamo comunque le capacità del ragazzo e non lo crocifiggiamo per un errore banale che a fine campionato ci può anche stare.

    Altro peggiore di giornata è il tecnico del Cesena Massimo Ficcadenti, poichè la responsabilità della sconfitta agli sgoccioli contro l’Inter quando si è avanti 1-0 è prossocchè tutta sua: in primis, perchè ormai sicuro di aver vinto la partita (e conseguentemente di aver acciuffato la salvezza) toglie Giaccherini, il migliore dei suoi, e inserisce un altro difensore ai 4 già presenti, concedendo così tutto il campo ai nerazzurri; secondo, perchè per una sciocchezza può seriamente compromettere la stagione dei bianconeri, che dovranno ora sudare molto per staccare le rivali nelle zone basse della classifica, e l’1-2 rifilato da Pazzini potrebbe essere pesante come un macigno a fine campionato…

  • Zamparini choc:” Sirigu e Cassani esclusi per ragioni politiche”

    Il vulcanico Maurizio Zamparini non prende bene l’esclusione dai 23 del mondiale dei suoi gioielli Sirigu e Cassani e in una intervista concessa al Giornale di Sicilia si scaglia contro “Il Palazzo”. Di seguito le parole del presidente del Palermo:

    Cassani e Sirigu esclusi dai 23 per il Sudafrica. Che ne pensa?
    “Me l’aspettavo e ho visto prevalere ragioni politiche, giochi dei procuratori, valori lontani dal calcio giocato. Non abbiamo santi in paradiso. E così Sirigu, ma soprattutto Cassani, sono rimasti fuori. Per loro mi spiace, ma egoisticamente sono contento che vadano in vacanza e si facciano trovare pronti. L’anno prossimo faranno entrambi una grandissima stagione”.

    Perché il Palermo è meno rappresentato rispetto al 2006?
    “Noi continuiamo a puntare sugli italiani, ma non siamo forti nelle stanze che contano. Ci consoliamo con Pastore nell’Argentina, Kjaer nella Danimarca, Cavani nell’Uruguay”.

    Cassani no, Bocchetti sì. Che idea si è fatto di questo ballottaggio?
    “Hanno prevalso logiche politiche. Lo stesso vale per Bonucci, che probabilmente andrà alla Juve e si sa quanto Lippi sia sensibile ai bianconeri”.

    Cassani, invece, non finirà a Torino?
    “No, resterà con noi e giocherà un campionato favoloso. Per lui il discorso nazionale potrà riaprirsi con Prandelli”.

    Cosa cambierà col nuovo corso del prossimo commissario tecnico?

    “Lo conosco e so che punterà sui giovani, privilegiando la tecnica, quindi altri giocatori del Palermo rientreranno in ballo. Cassani tecnicamente non ha nulla da invidiare a nessun giocatore della Nazionale. Lippi ha pensato anche a una squadra fisica, ma i calciatori che ha scelto erano fisicamente al top quattro anni fa, non oggi. Penso a Gattuso e Zambrotta. Mi ha colpito anche il no a Borriello, che per me è più forte di Pazzini e Gilardino. Ma le esclusioni eccellenti ci sono state anche in altre Nazionali!”.

    Soddisfatto dei primi colpi di mercato, da Pinilla a Kasami?

    “Sono scelte nel solco della nostra filosofia, calciatori che hanno entusiasmato e vedono Palermo come un punto d’arrivo. Sono contento, ma siamo appena all’inizio”.