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  • Champions League, Real Madrid e Chelsea ipotecano la semifinale

    Champions League, Real Madrid e Chelsea ipotecano la semifinale

    Due vittorie esterne nelle prime due sfide dei quarti di finale di Champions League. Se per il Real Madrid la trasferta nella capitale cipriota Nicosia era una pura formalità, quella del Chelsea in terra lusitana rappresentava un impegno insidioso poichè il Benfica in casa concede poco o nulla all’avversario (chiedere al Manchester United per credere, ndr).

    APOEL – REAL MADRID – L’urna di Nyon aveva servito su un piatto d’argento la qualificazione alla semifinale a Mourinho, il Real si era ritrovato infatti sorteggiato con la squadra cenerentola della Champions ma, allo stesso tempo, autentica rivelazione per aver terminato in testa il proprio girone davanti a Zenit San Pietroburgo e Porto prima ed eliminato poi agli ottavi il più quotato Lione: l’Apoel. Lo splendido colpo d’occhio dei 23 mila del Neo GSP Stadium di Nicosia è di certo la nota più bella della serata, spinti dall’entusiasmo dei supporters il fortino dell’Apoel resiste per ben 70 minuti: i ciprioti tengono bene il campo nel primo tempo ma Mourinho nella ripresa indovina i cambi inserendo Kaka e Marcelo che si renderanno determinanti: l’ex Milan sale in cattedra pennellando prima il cross per la testa di Benzema e siglando poi la rete del raddoppio merengues dopo una discesa sulla sinistra proprio del connazionale terzino, rete che tramortisce i giocatori dell’Apoel in campo ma non i tifosi sugli spalti che continuano imperterriti nei loro cori. Lo 0-3 finale con il quale si chiude il match è di Benzema che firma la sua personale doppietta per il suo settimo centro in questa edizione della Champions League mettendo in cassaforte la qualificazione alla semifinale, improbabile, per non dire impossibile, infatti che nella gara di ritorno al Bernabeu il sorprendente Apoel di Ivan Jovanovic, che comunque vada a finire è stata protagonista indiscussa in Champions, riesca a recuperare le tre reti di svantaggio e a ribaltare addirittura il risultato.

    Mata, Torres e Kalou © Clive Rose/Getty Images

    BENFICA – CHELSEA – Al da Luz di Lisbona c’è il pubblico delle grandi occasioni, 60 mila “cuori rossi” per trascinare al successo il Benfica che vede la possibilità di centrare la semifinale di Champions che manca da 22 anni. Le Aquile però devono fare i conti con un Chelsea rivitalizzato dalla cura Di Matteo e che pare ormai aver voltato pagina dopo l’esperienza insoddisfacente in panchina di Villas Boas. Primo tempo equilibrato e giocato a ritmi bassi da entrambe le squadre senza particolari sussulti, nella ripresa, dopo la fase di studio preliminare, i padroni di casa alzano il ritmo alla ricerca della rete che servirebbe per giocare il ritorno con maggiore tranquillità concedendo però in questo modo ai londinesi veloci e pericolose ripartenze soprattutto con l’indiavolato Ramires. Ed è proprio grazie ad una sua accelerazione ad un quarto d’ora dal termine che il Chelsea trova il gol, lanciando in profondità sull’out di destro Fernando Torres il quale è bravo a resistere alla carica di un avversario e a servire al centro per Kalou che non deve far altro che spingere la sfera in rete alle spalle di Artur ipotecando la semifinale. Nonostante l’assalto finale, il Benfica non impegna mai seriamente Cech ritrovandosi così a giocarsi il tutto per tutto tra sette giorni a Stamford Bridge.

  • Coppa d’Africa, Costa d’Avorio ai quarti, pari fra Angola e Sudan

    Coppa d’Africa, Costa d’Avorio ai quarti, pari fra Angola e Sudan

    Vittoria doveva essere e vittoria è stata per una delle candidate al successo finale nella competizione, parliamo della Costa d’Avorio che supera senza particolari patemi e con un gol per tempo, il modesto Burkina Faso e si prende primo posto nel girone e qualificazione ai quarti con un turno d’anticipo.

    Dopo aver rischiato al 5′ su un’azione che poteva portare al calcio di rigore, gli ivoriani passano al 16° con Kalou che sfruttando un passaggio del proprio capitano Drogba e approfittando di uno svarione difensivo, insacca senza problemi, una marcatura targata Chelsea. Dopo aver lasciato qualche libertà di troppo ai burkinabè, gli uomini guidati da François Zahoui amministrano il vantaggio fino al riposo.
    Al rientro dagli spogliatoi l’undici di Duarte ci provano ad impensierire Drogba e compagni, ma senza portare grossi pericoli alla porta di Copa, ci pensa poi un autogol rocambolesco di Bakari Koné a chiudere il match, fissando il risultato sul 2-0 e condannando di fatto la propria squadra all’eliminazione.

    Didier Drogba

    Nel secondo match di giornata Angola e Sudan non vanno oltre il pareggio che tiene aperto il discorso qualificazione per entrambe le formazioni. Protagonisti della partita i due attaccanti Manucho e Bashir che siglano entrambe una doppietta per le proprie squadre, ad aprire le danze dopo appena 5 minuti è l’ex Manchester United che sfrutta un’indecisione difensiva dei sudanesi e batte il portiere Salim, pronta la risposta degli uomini di Bashir che al 33° riacciuffa il pari con un bel colpo di testa su assist di Mudathir.

    La gara si mantiene sostanzialmente in equilibrio quando al 50° Djalma viene atterrato in area e dal dischetto ancora Manucho non sbaglia. Sembra fatta per le Antilopi Nere e invece il Sudan, si mostra squadra dura da battere ed ancora Bashir ad infilare Fernandes dopo un’ingenuità clamorosa della difesa trovando il definitivo 2-2, che consente alla Costa d’Avorio di mantenere la prima piazza solitaria del girone e all’Angola di piazzarsi al secondo posto con 4 punti.

    Classifica girone B: Costa d’Avorio 6 punti, Angola 4, Sudan 1, Burkina Faso 0.

    Oggi per il Girone C, saranno il Niger e la Tunisia ad affrontarsi alle 17, mentre i padroni di casa del Gabon se la vedranno con il Marocco nella gara delle 19.30.

  • Premier League: Chelsea a valanga, Berbatov abbatte il Liverpool

    Premier League: Chelsea a valanga, Berbatov abbatte il Liverpool

    Si è completata la quinta giornata di Premier League con le ultime 3 partite: a Stamford Bridge il Chelsea di Carlo Ancelotti ha strapazzato per 4-0 il neopromosso Blackpool grazie alle reti di Kalou, Drogba e doppietta di un rinato Malouda.
    Vince anche il Manchester United che ad Old Trafford beffa un Liverpool volenteroso ma ancora indietro rispetto alle altre big. 3-2 il finale con il bulgaro Berbatov mattatore dell’incontro con una tripletta strepitosa, mentre a nulla servono i 2 gol del capitano dei Reds Steven Gerrard.
    Successo anche per i cugini dello United, il Manchester City di Roberto Mancini piega in trasferta il Wigan per 2-0 con i gol di Carlos Tevez e Yayà Tourè.

    Ecco in analisi l’andamento delle partite: vince e convince il Chelsea di Ancelotti che continua la sua marcia inarrestabile in vetta alla Premier. La gara contro il Blackpool si mette subito in discesa grazie al gol di Kalou sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Sono passati appena 70 secondi ma i guai per la matricola Blackpool non finiscono qui perchè dopo altri 10 minuti Drogba si invola sulla destra, mette una deliziosa palla al centro per Malouda che deve solo spingere dentro di sinistro. I Blues non si fermano un attimo ed al 30esimo ci pensa Drogba a chiudere il match segnando la rete del 3-0. Non pago del bel gioco e del risultato lo squadrone londinese arrotonda ulteriormente il punteggio ancora con Malouda (che grazie ad Ancelotti sembra rinato dopo le prime stagioni opache a Stamford Bridge) con un gran sinistro al 41esimo minuto. La ripresa è pura accademia, il Chelsea incamera altri 3 punti, mette la freccia e saluta le inseguitrici, già a -4 dopo 5 turni. Ma sono i numeri a parlare più di tutto: 15 punti su 15 a disposizione, 21 gol fatti e solo 1 subito. E la Premier League sembra aver trovato già il suo padrone anche per la stagione in corso.

    Non molla tra le inseguitrici il Manchester United che supera 3-2 il Liverpool al termine di una partita palpitante e raggiunge così al secondo posto l’Arsenal a quota 11 punti. Nel posticipo domenicale della quinta giornata, il grande mattatore dei Red Devils è Dimitar Berbatov, che firma una tripletta che manda in estasi l’Old Trafford.
    Nel primo tempo la squadra di Sir Alex Ferguson ha il netto predominio in campo. L’attaccante bulgaro prima firma il vantaggio (42esimo) con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner, poi trova il raddoppio nella ripresa (59esimo) con una meravigliosa rovesciata che lascia impietrito l’estremo difensore del Liverpool Pepe Reina.
    I Reds sembrano andare in bambola ma a questo punto sale in cattedra Steven Gerrard. Il capitano riporta in parità la squadra di Roy Hodgson trasformando prima un calcio di rigore (64esimo) e battendo poi Edwin van der Sar (70esimo) su calcio di punizione. Il Liverpool pare aver cambiato l’inerzia della gara, ma all’83esimo un altro colpo di testa di Berbatov regala i 3 punti al Manchester.

    Sorride anche l’altra metà di Manchester, con il City di Roberto Mancini che festeggia la seconda vittoria in campionato. In casa del Wigan Athletic, i Citizens si impongono 2-0 grazie ai gol dell’attaccante argentino Carlos Tévez (nel primo tempo) e del centrocampista ivoriano Yaya Touré (nel secondo tempo). City che sale al quarto posto in classifica in coabitazione con il Tottenham a quota 8 punti.

    Risultati quinta giornata Premier League:

    Blackburn Rovers-Fulham 1-1
    Aston Villa-Bolton Wanderers 1-1
    Everton-Newcastle United 0-1
    West Bromwich Albion-Birmingham City 3-1
    Tottenham Hotspur-Wolverhampton 3-1
    Stoke City-West Ham 1-1
    Sunderland-Arsenal 0-1

    Manchester United-Liverpool 3-2
    Wigan-Manchester City 0-2
    Chelsea-Blackpool 4-0

    Classifica

    Chelsea 15
    Arsenal 11
    Man Utd 11
    Man City 8
    Tottenham 8
    Newcastle 7
    Fulham 7
    Aston Villa 7
    Blackpool 7
    WBA 7
    Sunderland 6
    Birmingham 6
    Bolton 6
    Blackburn 5
    Wolves 5
    Liverpool 5
    Stoke City 4
    Wigan Athletic 4
    Everton 2
    West Ham Utd 1

  • Costa d’Avorio, vittoria inutile sulla Corea. Drogba e compagni salutano il Mondiale

    Costa d’Avorio, vittoria inutile sulla Corea. Drogba e compagni salutano il Mondiale

    Un’altra squadra africana viene eliminata dal Mondiale: alla Costa d’Avorio infatti non basta la vittoria per 3-0 sulla Corea del Nord per il passaggio del turno agli ottavi di finale (il Portogallo nell’altro match ha conquistato il punto che serviva) e saluta il torneo dopo le “sorelle” Sudafrica, Nigeria, Algeria e Camerun con il Ghana rimasto l’unico superstite della spedizione africana al Mondiale.

    Gli Elefanti, guidati dal bomber Didier Drogba, fanno un sol boccone dei poveri asiatici che chiudono il Mondiale nel peggiore dei modo dopo l’ottimo esordio contro il Brasile. Le reti che tagliano le gambe agli avversari arrivano nel giro di soli 20 minuti dal centrocampista del Barcellona Yaya Tourè, piatto di precisione, e da Romaric che ribatte in rete una ribattuta della traversa su un tiro di Drogba. Alla squadra di Eriksson servirebbe un 9-0 e sperare nel gol del Brasile sui lusitani per qualificarsi agli ottavi, impresa che con il passare dei minuti si fa sempre più difficile. In chiusura di primo tempo prima Keita e poi Gervinho vanno vicini al poker, poi nella ripresa l’assedio che costringe gli africani qualche pericolo di troppo in contropiede. Il 3-0 arriva a 8 minuti dal termine con l’attaccante del Chelsea Kalou e non bastano i 28 tiri verso lo specchio della porta avversaria degli ivoriani per arrotondare il risultato che comunque non sarebbe servito a niente perchè il Portogallo nel frattempo era riuscito contro la Selecao a guadagnare il punto che serviva.

    Onore e merito va alla Costa d’Avorio per essere stata, insieme al Ghana, la squadra africana migliore del Mondiale. Drogba e compagni, inseriti nel “Gruppo di ferro”, hanno saputo giocarsela alla pari con le altre mettendo in difficoltà il Portogallo nella prima partita del girone; la Corea invece termina la propria avventura, dall’ultima apparizione nel ’78, come peggior squadra del Mondiale per essere stata la peggiore difesa che è sembrata più una gruviera ma con la consolazione di aver segnato un gol, che per loro vuol dire tanto, al Brasile 5 volte campione del Mondo.

    Il tabellino
    COREA DEL NORD – COSTA D’AVORIO 0-3
    14′ Y. Tourè, 20′ Romaric, 81′ Kalou
    COREA DEL NORD (5-4-1): Ri Myong Guk; Cha Jong Hyok, Pak Chol Jin, Pak Nam Chol, Pak Nam Chol Il, Mun In Guk (67′ Choe Hyok); Ri Jun Il, Ju Yun Nam, An Yong Hak, Hong Yong Jo; Jong Tae Se.
    A disposizione: Gil, Won, Chol, Ri Kwang Chon, Kim, Jun, Myong, S. Hyok, C. Hyok, K. Chol.
    Ct: Kim Jong Hun.
    COSTA D’AVORIO (4-4-2): Barry; Eboue, K. Tourè, Zokora, Boka; Keita (64′ Dindane), Y. Tourè, Tiotè, Romaric (79′ Doumbia); Gervinho (64′ Kalou), Drogba.
    A disposizione: Zogbo, Yeboah, Angoua, Tienè, Gohouri, Bamba, Gosso, Demel, Kone, Kalou, Dindane.
    Ct: Eriksson.
    Arbitro: Undiano (Spagna)
    Ammoniti: nessuno
    Espulsi: nessuno

  • Champions League: highlights Inter – Chelsea 2-1

    Vince il primo round l’Inter grazie alla caparbietà di Cambiasso. Nerazzurri subito avanti grazie all’ennesimo acuto del Principe Milito dopo appena 2′ minuti. Kalou trova il pari ad inizio ripresa ma è Cambiasso a regalare la vittoria.

  • Caos arbitri: Mejuto Gonzales bestia nera di Ancelotti

    Caos arbitri: Mejuto Gonzales bestia nera di Ancelotti

    In Italia ancora c’è l’eco delle polemiche contro lo scandaloso arbitraggio di Ovrebo nella partita dell’Allianz Arena, si è chiesto l’intervento della Figc, si è parlato di complotto e di scandalo. In Italia il week end è andato ancora peggio, con le plateali proteste di Mourinho e il “famoso” gesto dell’arresto che gli è costato tre giornate di squalifica. Anche le direzioni di Rosetti e Trefoloni nei recuperi di Fiorentina-Milan e Udinese-Cagliari hanno dato adito a polemiche e sospetti, ma la decisione più assurda è quella dello spagnolo Mejuto Gonzales in Inter-Chelsea.

    Il fischietto “sui generis”, poco amato in Spagna per i suoi plateali favori all’Atletico Bilbao, fuori dai prossimi mondiali si è rivelato ancora una volta bestia nera di Ancelotti. L’ex tecnico rossonero incontrò Gonzales nella finale di Istanbul con il Liverpool e anche in quella occasione la sua direzione fu costellata da errori, il più clamoroso fu il rigore concesso a Gerrard per la rete del 3 a 3, ma anche sul triplo vantaggio rossonero non punì con il rosso un intervento da ultimo uomo di Hyppia su Shevechenko.

    Questa sera ad Ancelotti manca un rigore sul finale di primo tempo per un fallo da ultimo uomo di Samuel su Kalou lanciato a rete. Se avesse concesso il fallo l’Inter sarebbe stata costretta a a giocar il secondo tempo in inferiorità numerica.

  • Champions League: Inter – Chelsea 2-1. A Mourinho il primo round

    Champions League: Inter – Chelsea 2-1. A Mourinho il primo round

    Vince il primo round l’Inter grazie alla caparbietà di Cambiasso. Nerazzurri subito avanti grazie all’ennesimo acuto del Principe Milito dopo appena 2′ minuti, l’Inter potrebbe metter la partita sui piani più congeniali ma inspiegabilmente si arrocca in difesa lasciando completamente al Chelsea l’opportunità di far la partita.

    E’ sul binario di sinistra che i Blue trovano i migliori spunti grazie alla coppia Malouda Kalou, ma è di Drogba il pericolo maggiore con una punizione magistrale che si va a stampare all’incrocio dei pali con Julio Cesar battuto. Nelle poche sortite offensive l’Inter potrebbe raddoppiare, ma Eto’o spreca incredibilmente. Allo scadere, un errore di Zanetti lancia Kalou a tu per tu con Julio Cesar, Samuel in un disperato recupero atterra l’ivoriano, sarebbe rigore ed espulsione ma Mejuto Gonzales lascia correre.

    Nella ripresa il Chelsea parte forte e con una bella sgroppata di Ivanovic, che taglia in due la difesa nerazzurra, la palla arriva a Kalou, tiro e rete con Julio Cesar non esente da colpe. E come capita spesso, i nerazzurri dopo il gol preso si trasformano. E’ l’argentino Cambiasso a suonare la carica con un doppio tiro al volo che trova il nuovo vantaggio. Il coraggioso Mou mette in campo anche Balotelli al posto di Thiago Motta e riesce a contenere la reazione degli uomini di Ancelotti, l’unica occasione capita sulla testa di Lampard, ma questa volta Cesar è attento.

    IL TABELLINO
    INTER-CHELSEA 2-1
    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Stankovic (39′ st Muntari), Cambiasso, T. Motta (13′ st Balotelli); Sneijder; Eto’o (22′ st Pandev), Milito. A disp.: Toldo, Cordoba, Mariga, Quaresma. All.: Mourinho
    Chelsea (4-3-3): Cech (17′ st Hilario); Ivanovic, Carvalho, Terry, Malouda; Ballack, Mikel, Lampard; Kalou (33′ st Sturridge), Drogba, Anelka. A disp.: Bruma, Alex, Belletti, J. Cole, Borini. All.: Ancelotti
    Arbitro: M. Gonzalez
    Marcatori: 3′ Milito, 10′ st Cambiasso (I), 6′ st Kalou (C)
    Ammoniti: T. Motta, Milito (I), Kalou (C)
    Espulsi: nessuno

  • Coppa d’Africa: Ghana e Algeria ai quarti. Drogba torna al Chelsea

    Coppa d’Africa: Ghana e Algeria ai quarti. Drogba torna al Chelsea

    coppafrica_angola_2010
    Si ferma ai quarti la Costa d’Avorio di Didier Drogba fermata ai supplementari da una stoica Algeria. Sono gli ivoriani a condurre la partita e passare in vantaggio con Kalou dopo appena 4′ minuti. L’Algeria sembra aver subito il colpo ma nella ripresa trova la rete del pari con Matmour, è Keità ad illudere i suoi con il gol del nuovo vantaggio all’89’ ma dopo pochi minuti in pieno recupero arriva il gol di Bougherra che regala i supplementari all’Algeria, nei quali è un inzuccata di Bouazza a portare i suoi in semifinale dove incontrerà la vincente di Camerun-Egitto in programma oggi. Per Drogba e compagni arriva l’inaspettata doccia fredda che sicuramente farà felice Carlo Ancelotti per la possibilità di avere i suoi punteros.

    Salutano la competizione anche i padroni di casa dell’Angola sconfitti con il minimo scarto dal Ghana. La rete decisiva è stata messa a segno dall’ex udinese Asamoah Gyan nel primo tempo con un perfetto rasoterra che si infila alla destra del portiere. L’Angola le prova tutte per pervenire al pareggio, che ai punti meriterebbe, ma il Ghana con bravura e fortuna si salva continuando nella ricorsa al sogno vittoria.

  • Chelsea: Ancelotti chiude il mercato “non arriverà nessuno a gennaio”

    Chelsea: Ancelotti chiude il mercato “non arriverà nessuno a gennaio”

    ancelotti chelsea
    Il Chelsea di Ancelotti vive un momento di appannamento e oggi è riuscita solo con uno scatto d’orgoglio ad avere la meglio dell’ostico Fulham di Roy Hodgson ristabilendo temporaneamente la distanza da Manchester United e Arsenal impegnate nei posticipi di domani ma il mese di dicembre è sicuramente in chiaro scuro con solo 2 vittorie nelle ultime 8 partite.

    Nonostante però il momento di appannamento e le partenze imminenti di Didier Drogba, Essien, Kalou e Obi Mikel per la Coppa D’Africa l’ex tecnico rossonero promette di non intervenire sul mercato facendo affidamento sulla rosa a disposizione “Penso che la rosa a mia disposizione sia comunque molto valida e quindi il gruppo rimarrà questo. Quanto alla Coppa d’Africa, lo sapevamo fin dall’inizio di stagione che a gennaio ci sarebbe stata e che ci avrebbe privato di alcuni giocatori. Non mi preoccupo più di tanto, se penso che a gennaio tornerà Anelka a tempo pieno e riavrò a disposizione altri elementi”. E sul delicato momento dei Blues Ancelotti è schietto come al solito “Avremmo dovuto difenderci meglio nel primo tempo con il Fulham ma alla fine conta la reazione. Eravamo troppo lenti e non avevamo spazio per muovere la palla. Non era facile invertire la rotta dopo il primo tempo, ma con una grande ripresa da parte dei miei giocatori abbiamo ottenuto tre punti importanti. Siamo stati più determinati, aggressivi e abbiamo anche cambiato modulo con Kalou e Joe Cole a supporto di Drogba”

    Stando alle parole di Ancelotti non ci saranno quindi i tanto attesi colpi di mercato ad Aguero e Ribery che la stampa di tutto il mondo sta caldeggiando e fiducia nell’organico e nel giovane Fabio Borini

  • Chelsea: capitan Terry consiglia Abramovic “torna sul mercato”

    E’ capitan John Terry, intervistato dal Sun, ad esortare il presidente Abramovic a rimetter mano al portafogli ed intervenire nella sessione di mercato invernale per rendere questo Chelsea ancora più forte e con ricambi all’altezza dei quattro africani impegnati in Coppa d’Africa.

    “Perderemo quattro giocatori per la Coppa d’Africa a gennaio e sono sicuro che il mister Ancelotti e il club ne abbiano già parlato – confessa il capitano dei ‘Blues’ al ‘Sun’ -. Non sarei sorpreso se arrivassero nuovi giocatori perché non sappiamo cosa accadrà questa estate, o la prossima ancora”

    Risolto temporaneamente il caso Kakuta ol Chelsea è obbligato ad intervenire sul mercato oltre per sopperire alle assenza di Drogba, Essien, Kalou e Mikel per salvaguardarsi per le prossime stagione in vista della sentenza che potrebbe riportare il Chelsea sotto embargo. E’ lo stesso Sun a dar i consigli per ad Abramovic i nomi sono quelli del talento dell’Everton Jack Rodwell, sul centrocampista diciottenne c’è però da battare la concorrenza del Manchester United, il pallino di Ancelotti Andrea Pirlo e l’argentino dell’Atletico Madrid El Kun Sergio Aguero. Sempre dall’Inghilterra però rimbalza la voce di un Ancelotti disposto a tutti per strappare al Napoli Marek Hamsik